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S.G. 02/1998 PROFESSIONE TEMPORANEA E ... - Monfortani.it

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S.G. <strong>02</strong>/<strong>1998</strong><strong>PROFESSIONE</strong> <strong>TEMPORANEA</strong> E PERPETUADal Noviziato all’impegno defin<strong>it</strong>ivo• Ai Superiori Provinciali e ai Superiori delle Delegazioni e ai loroConsigli;• Ai Maestri dei Novizi, ai superiori degli scolasticati,• Ai Responsabili di formazione.Cari confratelli,Questa lettera comprende due parti: nella prima troverete alcune riflessionifondamentali riguardanti il processo della formazione, nella seconda siricorda l’importanza di alcune procedure tecniche e legali.“CON SEMPLICITÀ HO IMPARATO LA SAPIENZA E CONGENEROSITÀ LA CONDIVIDO”1. Prima di tutto vorrei esprimere la più profonda grat<strong>it</strong>udine a chi haaccettato di assumere la responsabil<strong>it</strong>à della formazione nella Compagnia diMaria nelle diverse tappe: prima, seconda e permanente. È vero che laresponsabil<strong>it</strong>à della formazione appartiene innanz<strong>it</strong>utto al provinciale o alsuperiore della delegazione e ai loro consigli (Cost. 145 e 155), ma per suanatura, questa responsabil<strong>it</strong>à è necessariamente frutto della collaborazionecon il maestro dei novizi, il direttore della formazione e i loro collaboratoried evidentemente con lo stesso candidato. Questo lungo processo diformazione deve essere condotto in un clima di fiducia e di rispetto reciprocoe sincero. Esige collaborazione attiva ed effettiva dell’équipe di formazione econtinu<strong>it</strong>à nei programmi dal reclutamento fino agli ultimi voti. Ben radicatonella tradizione vivente della SMM e strettamente legato alle esigenze attualidella v<strong>it</strong>a comun<strong>it</strong>aria e dei suoi progetti apostolici, ai requis<strong>it</strong>i delleIst<strong>it</strong>uzioni incaricate dell’insegnamento accademico e pastorale, il processodi formazione deve tenere sempre presente un permanente orientamento versoil futuro. Voi siete i servi, oso dire, “le levatrici” della presenza futura dellaSMM nella Chiesa e nel mondo. A voi è stato affidato il comp<strong>it</strong>o v<strong>it</strong>ale di


2aiutare a generare il futuro, anche se ogni giorno dovete viverenell’incertezza e con la pazienza di chi attende i frutti, di chi deve aspettare irisultati per conoscere ciò che lo Spir<strong>it</strong>o di Dio vuole fare nascere con lalibera collaborazione del giovane confratello.2. Questo desiderio di manifestare la mia grat<strong>it</strong>udine sincera a chi lavoranell’amministrazione e nella formazione nasce dall’esperienza personale disette anni come responsabile dei novizi e dodici nella direzione provinciale egenerale. Sono cosciente degli errori che ho commesso. Provo ancora unaprofonda emozione, ricordando alcuni incontri carichi di interior<strong>it</strong>à e diSpir<strong>it</strong>o Santo con gli studenti e i confratelli. Sono fermamente convintodell’importanza e della necess<strong>it</strong>à di fare ogni sforzo per diventare uneducatore migliore e più competente. So che l’esperienza del ministeropastorale è più facile e gratificante della formazione e dell’amministrazione.Le tensioni accumulate durante il periodo di formazione, vivendo a tempopieno con i confratelli studenti più giovani e le responsabil<strong>it</strong>àdell’accompagnamento per discernere la loro vocazione diventano spesso uncarico pesante per le nostre risorse spir<strong>it</strong>uali, fisiche ed emotive. Per questonon si insisterà mai abbastanza sull’importanza di una comun<strong>it</strong>à apostolicafraterna e dinamica che sappia accompagnare i formatori e i membridell’équipe di formazione.3. Sono contento di avere l’occasione di ringraziarvi per quanto fatequotidianamente per costruire il futuro della SMM. Ogni giorno prego per voie per i giovani confratelli affidati alle vostre cure perché i momenti di ombrae di luce, di delusione e di gioia possano contribuire a formare una nuovagenerazione di “Liberos”, di uomini che comunichino libertà e amore di Dio.RELIGIOSI MONFORTANI DI VOTI TEMPORANEI4. “Nella Compagnia di Maria, tutti sono missionari, chiamati da Dio perannunciare la Buona Novella della Salvezza” (Cost. 18). La consacrazionereligiosa è il nostro vincolo fondamentale d’un<strong>it</strong>à e di fratern<strong>it</strong>à: precedel’ordinazione sacerdotale e cost<strong>it</strong>uisce la base del comp<strong>it</strong>o primordiale d<strong>it</strong>estimoniare l’Amore di Dio in una comun<strong>it</strong>à dove tutti si sentono fratelli. Èvero che, secondo il t<strong>it</strong>olo scelto da Montfort, la Regola è stata scr<strong>it</strong>ta per “ISacerdoti missionari della Compagnia di Maria” , ma è anche indicato che siriceveranno dei “fratelli laici”. I fratelli sono religiosi allo stesso t<strong>it</strong>olo deisacerdoti e membri a pieno t<strong>it</strong>olo della Compagnia di Maria (Cost. 6).5. Essendo questo lo spir<strong>it</strong>o, vi ricordo vivamente che dovete sentire la stessaresponsabil<strong>it</strong>à ed avere la stessa cura per la formazione di TUTTI i vostri2


3religiosi di voti temporanei. Coloro che si preparano all’ordinazionesacerdotale si devono trovare naturalmente in un ambiente di studio, dipratica pastorale e di valutazione. Ma anche coloro che sono stati chiamati adessere “Fratelli” devono ricevere “una formazione sistematica, spir<strong>it</strong>uale eapostolica, dottrinale e pratica” (cfr. Statuti 43-47). TUTTI i <strong>Monfortani</strong> divoti temporanei - scolastici E fratelli - hanno il dir<strong>it</strong>to e l’obbligo di crescerein sapienza, grazia e età; di essere preparati a svolgere pienamente gliimpegni nel ministero della Compagnia, sviluppando le loro qual<strong>it</strong>à migliori.Tutti hanno il dir<strong>it</strong>to e l’obbligo di essere accompagnati seriamente e concompetenza dai loro formatori durante il cammino verso la ProfessionePerpetua.6. Pertanto, vorrei attirare la vostra attenzione su questo tema, pregandovi dileggere quanto segue con questo spir<strong>it</strong>o e applicando quanto dirò a tutti ireligiosi di voti temporanei, fratelli e scolastici.FIDUCIA NEL FRATELLO PIÙ ANZIANO.7. I buoni formatori esigono una buona preparazione, che può estendersi peralcuni anni di formazione specializzata. In questa materia non bisogna averefretta o sacrificarsi, esponendosi all’improvvisazione, a una pianificazionepovera o ancora alla pressione di altre necess<strong>it</strong>à apparentemente più urgenti.Soprattutto nelle ent<strong>it</strong>à dove si trovano numerosi candidati e confratelligiovani, il bisogno di pianificare e di rinunciare a qualcosa per il bene dellaformazione è una responsabil<strong>it</strong>à più grave. Se una buona parte del futurodella SMM dipende da queste ent<strong>it</strong>à, i loro responsabili, d’accordo con ilGeneralato, devono fare gli sforzi maggiori per preparare un programma chesi distingua per serietà, profond<strong>it</strong>à e continu<strong>it</strong>à dalla promozione vocazionalefino ai voti perpetui.8. Tuttavia, anche se un formatore iniziasse questo comp<strong>it</strong>o con una solidaesperienza e preparazione nella formazione religiosa, nella direzionespir<strong>it</strong>uale e nella spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à monfortana, dovrà sempre cimentarsi con ciò cheè forse la sfida maggiore: instaurare un rapporto aperto e fiducioso con ilgiovane confratello. Tale rapporto intimo di fiducia può essere difficile dastabilire quando i candidati, per una infin<strong>it</strong>à di ragioni psicologiche, sociali ofinanziarie, cercano di nascondere la loro personal<strong>it</strong>à e le loro veremotivazioni. È triste constatare come certi giovani riescono a camuffare emanifestano la loro vera personal<strong>it</strong>à solo dopo l’ordinazione. È una tristecommedia e una forma di manipolazione che recano un immenso danno allaCongregazione e alla Chiesa. D’altra parte, questa relazione di fiducia e di3


4sincer<strong>it</strong>à può essere ugualmente difficile da costruire quando il formatore èuna persona autor<strong>it</strong>aria, chiusa al dialogo o quando, coscientemente oincoscientemente, nutre pregiudizi verso gli studenti di diversa cultura opaese o tribù.9. Bisogna veramente costruire una relazione di fiducia reciproca tra iconfratelli di età diverse, tra i più giovani e i più anziani, membri di unastessa famiglia. Non si può certamente impedire che in questa relazione esistaanche la percezione dell’autor<strong>it</strong>à nel senso che il formatore rappresentaufficialmente la Congregazione e la Chiesa, che devono accettare o rifiutare ilprogetto dei candidati in cammino verso i voti temporanei o perpetui. Ilformatore parla e agisce in nome della Congregazione come persona chepossiede l’autor<strong>it</strong>à, l’esperienza e la prudenza convenienti, accompagnando ilcandidato nella cresc<strong>it</strong>a in libertà verso un impegno defin<strong>it</strong>ivo. Ciò non toglieche le relazioni interpersonali siano di stampo fraterno. La relazione traformatore e giovane confratello non è un rapporto tra eguali, nemmeno traconfratelli che hanno la medesima esperienza e la medesima conoscenza dellaCompagnia di Maria. Ma non è neppure un rapporto tra padrone e schiavo,tra imprend<strong>it</strong>ore e impiegato e neppure tra professore e alunno. Durante glianni di voti temporanei, lungo il lento processo di cresc<strong>it</strong>a in sapienza, graziae età, per mezzo dello studio, della preghiera, delle esperienze comun<strong>it</strong>arie eapostoliche, assimilando a poco a poco il senso della vocazione monfortana,il giovane religioso deve assumere una maggiore responsabil<strong>it</strong>à e trovaremaggiore fiducia. Deve sentirsi di fronte alla Congregazione, sempre meno“loro contro me’, e più come “noi”, come famiglia. Più un confratello siavvicina all’impegno finale, più la relazione deve tendere naturalmente auguagliarsi. Dopo tutto, siete precisamente sul punto di impegnarvi a vivereinsieme il resto della v<strong>it</strong>a!UN VERO MONFORTANO10. Nelle consultazioni dei confratelli per le elezioni, compare spesso larisposta che un provinciale o un delegato deve essere “un veromonfortano”. Questa qual<strong>it</strong>à non è una prerogativa solamente dei futurisuperiori; nella chiesa attuale, i nostri giovani confratelli devonoassolutamente possedere e manifestare chiaramente l’ident<strong>it</strong>à monfortana.Come possiamo aiutarli durante gli anni di formazione a diventare un veromonfortano e come riconoscerlo?11. La “materia prima” di un vero monfortano è il cuore, l’intelligenza, lapersonal<strong>it</strong>à, le energie del giovane attratto dall’esempio e dallo spir<strong>it</strong>o di San4


5Luigi Maria e dei suoi discepoli fedeli. Il fuoco e il crogiolo che purificano eplasmano il vero monfortano sono il desiderio ardente, la preghiera continua,la mortificazione universale e la tenera e autentica devozione a Maria; sonoquesti i mezzi per acquistare la Sapienza Eterna e Incarnata e per farlaconoscere agli altri. Concretamente, quale comportamento, quali azioni, qualiatteggiamenti e preferenze, quali risonanze dobbiamo trovare per identificareun vero monfortano?”12. Suggerisco di incominciare dalla Preghiera infuocata per ottenereMissionari. Il candidato prega per essere la risposta alla supplica diMontfort? Vuole esserlo? Potete riconoscere in lui progressivamente eordinariamente, ciò che cost<strong>it</strong>uisce i “liberos”, l’uomo libero, il vero figlio diMaria e dello Spir<strong>it</strong>o Santo, che vuole proclamare appassionatamente ilVangelo senza attaccamento alcuno?13. Potete riconoscere e r<strong>it</strong>rovare nel comportamento del candidato,progressivamente e ab<strong>it</strong>ualmente, i quattro elementi cost<strong>it</strong>utivi eindissociabili della missione monfortana: l’evangelizzazione, Maria, la“instabil<strong>it</strong>à” e il “fare insieme”? Voglio sottolineare questi quattro elementicost<strong>it</strong>utivi e indissociabili (cfr. Monfortano oggi, Statuti 7). Il giovaneconfratello deve manifestare chiaramente e progressivamente che arde daldesiderio di propagare la Buona Novella dell’Amore di Dio con le parole e ifatti; che ha personalmente sperimentato e che desidera far conoscere aglialtri il posto di Maria nella Buona Novella di Dio; che è e resterà abbastanzalibero per non attaccarsi a un luogo o ad un’ab<strong>it</strong>udine, per non diventareinamovibile (instabil<strong>it</strong>à); che è capace e desideroso di essere un membroattivo di una comun<strong>it</strong>à apostolica (fare insieme). Elementi cost<strong>it</strong>utivi eindissociabili. Per esempio: chi è appassionato del Vangelo, ma incapace dilavorare con gli altri confratelli o non vuole abbandonare la sua“Gerusalemme” personale non è atto a diventare un missionario monfortano.Chi ignora il posto di Maria nella sua v<strong>it</strong>a o deforma pericolosamente la suafunzione, seguendo una devozione mariana stravagante o contraria alVangelo o allo spir<strong>it</strong>o di Montfort, non può essere membro della Compagniadi Maria di Montfort.14. Il vero monfortano è anche un uomo di zelo. Un uomo che, secondo lasua personal<strong>it</strong>à e i doni ricevuti, ha sperimentato l’amore appassionato dellaSapienza per la creazione e per l’uman<strong>it</strong>à. Questa esperienza d’Amore devesusc<strong>it</strong>are una risposta zelante, appassionata e ardente per Dio e per i fratelli ele sorelle, sempre secondo le ricchezze della sua personal<strong>it</strong>à. Un candidatoche rimanga tiepido, pigro, poco interessato, muto nel servizio di Dio e delsuo popolo, un tale candidato non è certamente una risposta alla preghiera delMontfort: “Invia sulla terra questo Spir<strong>it</strong>o tutto fuoco e crea sacerdoti tutto5


6fuoco! Dal loro ministero sia rinnovato il volto della terra e riformata la tuaChiesa” (PI 18).15. Il vero monfortano è un uomo vicino al popolo. La sua v<strong>it</strong>a e il suoministero affondano le radici nell’incarnazione della Sapienza dell’Amore.Con Maria, con San Luigi Maria, con la beata Maria Luisa di Gesù si sforzad’incarnare nelle parole e nelle azioni l’Amore che riempie il suo cuore. Conuna espressione, che mi piace molto, qualcuno ha descr<strong>it</strong>to la famigliamonfortana come un insieme di persone che vivono nella realtà, uomini edonne coi piedi per terra, che amano “riunirsi attorno alla tavola dellacucina”, cioè, che si sentono a loro agio nella semplic<strong>it</strong>à, riun<strong>it</strong>i in cucina,senza tante cerimonie o manierismi, vicino alla gente semplice, ai loroproblemi, alle loro preoccupazioni. Naturalmente ogni candidato manifesteràciò secondo le qual<strong>it</strong>à della propria personal<strong>it</strong>à. Ma, ev<strong>it</strong>are sistematicamenteo notare un certo disinteresse o peggio, disprezzo per la “gente ordinaria”, unatteggiamento borghese e un certo snobismo nella ricerca di compagnie diclassi sociali più alte, è un comportamento inammissibile per coloro cheaspirano a seguire Montfort, preparandosi ad andare “in maniera povera esemplice ad insegnare il catechismo ai poveri della campagna” (Let. 5). Talicandidati non possono camminare sulle tracce degli apostoli poveri nellaCompagnia di Maria.“FIN DALLA MIA GIOVINEZZA HO AMATO E RICERCATO LASAPIENZA”16. Vorrei presentarvi ora un altro r<strong>it</strong>ratto del vero monfortano, un r<strong>it</strong>rattoche può servire di modello per la vostra propria v<strong>it</strong>a e per la formazione deiconfratelli più giovani. L’Amore della Sapienza eterna descrive in manieraforte e commovente l’Amore di Dio per l’uman<strong>it</strong>à e la nostra risposta, chedovrebbe perdurare per tutta la v<strong>it</strong>a nello sforzo di ricercare al di sopra diogni cosa la Sapienza eterna e di farla conoscere. I voti di povertà, cast<strong>it</strong>à eobbedienza assumono bellezza e radios<strong>it</strong>à alla luce de L’Amore dellaSapienza eterna. L’insieme del libro può servire da guida in tutto il processodi formazione e anche nel discernimento e nella valutazione di una vocazionemonfortana. In questa lettera farò riferimento solamente ad alcuni testi.17. Prendiamo il cap<strong>it</strong>olo quinto. “La Sapienza è soavemente forte efortemente soave” (ASE 53). È una descrizione semplice, ma profonda delmissionario voluto da Montfort, che deve manifestare una presenza delicatatra i piccoli e i poveri e nello stesso tempo agire con forza soave per otteneredei buoni frutti.6


718. “Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato diprendermela come sposa” (ASE 54). Nonostante gli alti e bassi, la lottacontro il peccato e l’egoismo comune ad ogni cammino umano, il candidatomonfortano deve lasciarsi possedere, “sedurre” dall’Amore di Gesù Sapienza.Durante il periodo dei voti temporanei, il desiderio di rispondere con tutto ilcuore e defin<strong>it</strong>ivamente a questo Amore con il celibato deve diventare semprepiù trasparente e stabile. Il religioso monfortano celibatario devesperimentare progressivamente nel suo cuore l’Amore della Sapienza fino adesserne totalmente affascinato e consumato. L’uomo sposato, o chi non haricevuto il dono del celibato, vive l’Amore di Dio in maniera diversa. Anchese il Monfortano celibatario può soffrire debolezze e cadute lungo ilpercorso, osa tuttavia rispondere alla Sapienza Eterna e Incarnata con unamore umano e sincero, ma universale e incondizionato, che manifesta l’ansiadi cieli nuovi e di terra nuova. “Ho dunque deciso di prendere la Sapienza acompagna della mia v<strong>it</strong>a, sapendo che mi sarà consigliera di bene e confortonelle preoccupazioni e nel dolore” (ASE 59).19. La scelta della Vera Sapienza (ASE cap. VII). - “Dio ha la sua Sapienza,ed essa è l’unica e vera da amare e cercare come un grande tesoro” (ASE74). Questo cap<strong>it</strong>olo e il seguente possono guidare in molte maniere e servireda punto di riferimento per verificare la scelta che fa il candidato della vera edella falsa sapienza e per confermare il suo discernimento. “Questa sapienzadel mondo è una perfetta conform<strong>it</strong>à alle massime ed alle mode del mondo. Èuna tendenza continua verso la grandezza e la stima. È la ricerca costante esubdola del proprio piacere e interesse” (ASE 75). Leggendo l’enumerazionedi Montfort dei dieci comandamenti del mondo e la descrizione dellasapienza carnale e diabolica (id. 78-83), mi sono accorto che sono dei testiimportanti per discernere una vocazione del tempo presente. “Allontanano dasé quanto può mortificare e incomodare il corpo... Bramano, sia puresegretamente, grandezze, onori, dign<strong>it</strong>à e cariche importanti. Cercano difarsi vedere, stimare, lodare ed applaudire dagli uomini. ..Non sopportano diessere disprezzati e biasimati. Nascondono i propri lati difettosi e mettono inmostra quanto hanno di bello” (ib. 81-82). Se scopr<strong>it</strong>e in manierasignificativa la presenza di questi segni di scelta della falsa sapienza nelcandidato, è evidente che non potrà più scegliere la Vera Sapienza e che nonc’è più posto per lui nella Compagnia di Maria.20. D’altra parte, se noterete gradualmente gli effetti della Sapienza Eternanel comportamento del candidato (cap<strong>it</strong>olo VIII) potrete cominciare a gioiredi ciò che Dio sembra offrire al vostro giovane confratello: il più grande dononecessario a un buon missionario, la Sapienza. E questo sarà ugualmente veroper un fratello come per uno scolastico, perché questa Sapienza non si lim<strong>it</strong>a7


8alla predicazione in senso stretto. È un problema di cuore; sono parole chepartono dal cuore di colui per mezzo del quale essa parla e vannodirettamente fino al cuore di chi la ascolta (cfr. ASE 96). “La Sapienza nondà all’uomo solamente la luce per conoscere la ver<strong>it</strong>à, ma anche la stupendacapac<strong>it</strong>à di farla conoscere agli altri” (ASE 95). Allora, assieme allapresenza della Sapienza, vedrete apparire la gioia, la pace, le virtù e i donidello Spir<strong>it</strong>o Santo nella v<strong>it</strong>a del candidato (ib. 99). E finalmente vedretespuntare lo zelo, che è la caratteristica del buon Monfortano: “La Sapienza lirende completamente di fuoco, ispira loro grandi imprese per la gloria diDio e la salvezza delle anime” (ib. 100).UNA COMPAGNIA PICCOLA E POVERA...21. La diminuzione delle vocazioni è motivo di crisi nella Chiesa di oggi e leent<strong>it</strong>à, che vedono numerosi candidati venire a bussare alla loro porta, siconsiderano fortunate. Non bisogna tuttavia dimenticare che il Padre diMontfort era molto chiaro e severo riguardo al tipo di vocazioni che nonvoleva nella sua Compagnia di Maria. Sono profondamente convinto chestoricamente e spir<strong>it</strong>ualmente, la Compagnia di Maria ha i suoi tempi miglioriquando rimane una piccola e povera Compagnia di buoni sacerdoti e di buonifratelli. Per questo, nel nostro lavoro vocazionale e di formazione nondobbiamo lasciarci ingannare dalla quant<strong>it</strong>à a scap<strong>it</strong>o della qual<strong>it</strong>à dicandidati veramente chiamati da Dio nella Compagnia.22. Uno dei comp<strong>it</strong>i più penosi del Generalato è di dover andare allaCongregazione dei Religiosi o a quella dei Sacramenti a chiedere la dispensadei voti perpetui o del sacerdozio. Generalmente, la maggior parte di questicasi denotano la mancanza di un buon discernimento della vocazione duranteil tempo che va dai primi voti alla professione perpetua. Un responsabile delVaticano mi ha anche detto un giorno che, secondo lui, il rimproverodovrebbe essere fatto a noi, superiori maggiori e i formatori, per nonassumere correttamente le responsabil<strong>it</strong>à di guidare, accompagnare epreparare questi giovani. Forse... ogni persona porta con sé il mistero;tuttavia tocca a noi fare tutto il possibile e dare prova di grande attenzione,d’amore e di dedizione nello sforzo per aiutare i giovani confratelli nel lorocammino dai primi voti fino alla professione perpetua.23. Questo cammino si fa lentamente, passo passo ed è nella v<strong>it</strong>a quotidiana,settimana dopo settimana che matura una relazione mutua di conoscenza e difiducia con il giovane confratello. Tuttavia, in certi momenti dell’anno, deveesserci una valutazione sistematica, analizzando i progressi fatti.Evidentemente ci sono molti modi per verificare i risultati. Vorrei solo8


9ricordare l’util<strong>it</strong>à di una valutazione personale, che il candidato condivideràpoi con voi; così pure l’util<strong>it</strong>à di una valutazione fra compagni, nella qualeogni giovane confratello si confronta con gli altri, manifestando e ricevendole percezioni del profondo (feedback). Tutto ciò può offrire una visione piùampia e aiutarvi nell’elaborazione del vostro giudizio.24. Le valutazioni per la rinnovazione dei voti possono diventare più utili efruttuose se prenderete il tempo necessario per scrivere nella cartellapersonale del candidato le vostre osservazioni specifiche e concrete sulcomportamento generale e sui punti deboli che devono essere miglioratidurante l’anno seguente. In questo modo, alla fine dell’anno, sarà facileverificare e misurare i progressi. Ripetendo questo metodo durante tutto ilperiodo dei voti temporanei - insieme con l’elemento principale che èl’accompagnamento quotidiano e spir<strong>it</strong>uale durante l’anno - offrirete alcandidato, all’équipe di formazione, al consiglio provinciale (o generale!),una base solida per formulare un giudizio. In certi casi, l’interventoprofessionale di uno psicologo può aiutare il candidato a conoscersi meglio oscoprire un trauma specifico e contribuire a guarirlo, migliorando lo sviluppointegrale personale. Il vostro comp<strong>it</strong>o è di favorire un impegno autentico nelcammino verso la matur<strong>it</strong>à e la libertà. Ricadute ed errori sono possibili atutti, ma è l’insieme dell’evoluzione e dei progressi che dovete valutare. Sedopo due o tre anni non notate nessun progresso notevole negli aspettisottolineati, prendete questa constatazione come un segno serio che ilcandidato non ha la vocazione di Missionario Monfortano. Possono esisterecasi eccezionali nei quali voi e la vostra équipe abbiate buone ragioni perpazientare, per continuare a studiare, a verificare, ma l’esperienza insegnache la mancanza di un comportamento trasparente, di una intenzione seria dirinnovarsi e crescere, l’assenza di segni facilmente discernibili, sono in sestessi segno di non vocazione del candidato. Aspettare cinque o sei anni perarrivare alla stessa conclusione non è onesto né per il giovane né per laCongregazione.“DATE QUESTA COMPAGNIA A VOSTRA MADRE...”25. Chiedo scusa per essere stato forse troppo esteso in questa esposizione!Vi siete resi conto che credo profondamente nel processo di formazione e chemi sta molto a cuore. Prego anche voi, superiori maggiori e delegati e voi cheattualmente siete impegnati nel ministero della formazione, che prendiatemolto seriamente la responsabil<strong>it</strong>à e il privilegio d’avere dei candidati informazione. Questo ministero delicato, questa lenta maturazione esigono daparte vostra un’enorme attenzione, pazienza e disciplina personale, che non9


10vi permettono di lasciarvi attirare da altri ministeri più gratificanti.Letteralmente, state modellando il futuro della Compagnia di Maria con ilvostro cuore e le vostre mani. Per questa missione profondamente apostolica,prego per voi ogni giorno.Tuae Congregationis: Ricordati della «tua» comun<strong>it</strong>à. Dio grande,è comp<strong>it</strong>o esclusivamente tuo! Realizza quest’opera del tutto divina.Raccogli, chiama, raduna da ogni parte del tuo regno i tuoi elettiper farne un corpo d’armata contro i tuoi nemici. (PI 26).Signore Gesù, memento Congregationis tuae! Ricordati della tuacomun<strong>it</strong>à. Ricordati di dare a tua Madre una nuova Compagnia perrinnovare ogni cosa. Così per mezzo di Maria concluderai gli annidi grazia, che hai inaugurato per mezzo di Lei... (PI 6).Fraternamente vostro in Gesù, Maria e Montfort.P. William Considine, smmSuperiore GeneraleSolenn<strong>it</strong>à dell’Annunciazione del Signore25 marzo <strong>1998</strong>10


11PROCEDURE TECNICHE E LEGALII. CARTELLA PERMANENTE DEI NOVIZI E DEI CONFRATELLILa cartella completa deve rimanere nella segreteria della provincia o delladelegazione. Prima dell’entrata al noviziato, questa cartella deve conteneregià alcuni documenti: la domanda di ammissione del candidato, i certificati dibattesimo e di cresima, il certificato medico, il resoconto del responsabiledella formazione, ecc... (cfr. Guide administratif, 1989. pag. 25).Per la prima professione, per ogni rinnovazione dei voti e per la domandad’ammissione ai voti perpetui, aggiungerete nella cartella le relazioni dellavalutazione, ecc...II. CARTELLA DI UN NUOVO FRATELLO DA INVIARE ALGENERALATO.Immediatamente dopo la prima professione, il provinciale o il delegatodevono inviare alla segreteria generale per ogni professo una copia deiformulari della pagina 28 del Direttorio amministrativo. È tutto ciò cheabbiamo bisogno in questo momento, ma abbiamo bisogno di TUTTE leinformazioni qui enumerate.III. DOMANDA D’AMMISSIONE AI VOTI PERPETUI1. Per maggiori informazioni su questo punto fate riferimento alle pagine 6,30, e 54-56 del Direttorio amministrativo. Fate attenzione che le pagine 54,55, 56 danno solamente alcuni suggerimenti orientativi per presentare lequal<strong>it</strong>à, il comportamento e gli atteggiamenti che il formatore deve analizzarenel suo rapporto. Non è necessario riprendere ogni questione e ogni frase.Fondamentalmente, il consiglio generale deve essere in grado di farsi un’ideadel cammino del candidato verso i voti perpetui. Se la relazione menzionaalcuni problemi, es<strong>it</strong>azioni o dubbi, che si prolungano per alcuni anni e che sipassano sotto silenzio, il consiglio generale non può formarsi nessuna ideadella maniera in cui sono stati risolti. In altre parole, abbiamo bisogno dispiegazioni chiare e logiche per poter comprendere come Dio ha ag<strong>it</strong>o nellav<strong>it</strong>a del confratello e come lui ha cooperato con lo Spir<strong>it</strong>o.2. La cartella completa, che accompagna la domanda d’ammissione ai votiperpetui, deve pervenire alla casa generalizia SEI MESI prima della dataprevista per la professione. Si chiede ciò semplicemente per assicurare ilquorum del consiglio generale nella riunione che si terrà per il voto11


12deliberativo richiesto e anche per dare a tutti il tempo per studiare seriamentela relazione su ciascun candidato.3. LA CARTELLA PER OGNI DOMANDA deve contenere:• la presentazione fatta dal superiore provinciale o dal delegato,accompagnata da alcune note personali che manifestino la conoscenzapersonale del candidato e un giudizio riguardo alla sua ammissibil<strong>it</strong>àdefin<strong>it</strong>iva;• la domanda personale di ogni candidato alla professione perpetuaindirizzata al superiore generale e al suo consiglio;• una copia delle note d’ammissione ai primi voti;• una copia delle note che hanno accompagnato la rinnovazione dei voti diogni anno;• la valutazione finale e le raccomandazioni del o dei responsabili dellaformazione;• il risultato del voto consultivo del consiglio provinciale o delladelegazione, includendo i motivi che hanno influenzato i voti negativi;• la data prevista per i voti perpetui.12


13NB. Immediatamente dopo la celebrazione della professione perpetua, èdovere del provinciale o del delegato:• notificare alla segreteria generale la professione avvenuta (e, se cisono state: le ordinazioni al diaconato e al sacerdozio);• assicurare che la professione perpetua, l’ordinazione al diaconato e alsacerdozio siano trascr<strong>it</strong>te nei registri parrocchiali dei battesimi.Segreteria generaleRoma, marzo <strong>1998</strong>13


14CARTELLA DEL NUOVO PROFESSO:per la segreteria generalePROVINCIA.................................FOTOCognome: .................................Nome: ......................................Data di nasc<strong>it</strong>a: ........................ Parrocchia: .......................................Paese: ...............................................Provincia: .........................................Nazional<strong>it</strong>à: ..............................Battezzato il: ............................ Luogo: .............. Diocesi:...........................Cresimato il : ............................ Luogo: .............. Diocesi: ..........................Cognome del padre: ..................... Nome: ..............................................Cognome della madre: ................. Nome: ..............................................Noviziato dal: .............................. al: ............. Luogo: ...........................Voti temporanei il : ...................................... a: ............................................Studi secondari (luogo, anni) : ............................................................................Studi superiori (luogo, anni) : .............................................................................Gradi accademici (con le date) :..........................................................................Studi di specializzazione (luoghi e date) :...........................................................Specializzazioni di un fratello:..........................................................................................................Gradi accademici (date)Lingua (e) parlata (e) :.........................................................................................14


15Lingua (e) compresa(e) :......................................................................................(Dove c’è) Servizio mil<strong>it</strong>are (luogo e data) :.........................................................dal............................... al ................................................15

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