Stadiazione e valutazione del rischioLe metodologie di diagnostica <strong>per</strong> immagini nello studio dei GIST includonoendoscopia, ecografia endoscopica, Tomografia computerizzata (TC), Risonanzamagnetica (RM), PET con FDG (fluorin-18-fluorodeossiglucosio). Quando untumore piccolo è trovato incidentalmente nel corso di un’endoscopia, va valutatal’estensione locale del tumore mediante ecografia endoscopica. La scansionemediante TC con contrasto è attualmente <strong>la</strong> modalità di scelta <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazioneradiologica dei pazienti con massa addominale sospetta o con GIST diagnosticatoda biopsia [II, B], sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> stadiazione sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> pianificazione dell’interventochirurgico [3,4]. Nei casi di GIST a localizzazione rettale <strong>la</strong> RM fornisce datimigliori prima dell’intervento chirurgico, rispetto al<strong>la</strong> TC [3,4]. La maggior partedelle metastasi si presentano nel fegato o nel<strong>la</strong> cavità <strong>per</strong>itoneale, mentre quelleal<strong>la</strong> pleura, al polmone, ai linfonodi sono rare (
sierosa [IV, C] [3, 4]. Imatinib adiuvante dovrebbe essere somminstrato solo instudi clinici randomizzati.La terapia Imatinib con lo scopo di ottenere una citoriduzione primadell’intervento chirurgico dovrebbe essere somministrata quando l’obiettivo è <strong>la</strong>chirurgia conservativa [3, 4]Per ma<strong>la</strong>ttia non o<strong>per</strong>abile e/o metastatica, il trattamento con Imatinibdovrebbe essere iniziato immediatamente anche se il tumore non è valutabile [ IV,C]. Non è dimostrato che <strong>la</strong> rimozione chirurgica completa del tumore doporisposta ad Imatinib risulti utile in questo contesto[3, 4]. Il dosaggio di Imatinib400 mg/die è attualmente <strong>la</strong> prima linea di trattamento raccomandata in GIST infase avanzata, in quanto non è stato ancora dimostrato che <strong>la</strong> dose di 800 mgporti un miglioramento del<strong>la</strong> sopravvivenza globale nei due studi prospetticirandomizzati che confrontano il trattamento di prima linea con dosaggi diImatinib a 400 mg e 800 mg (I, A) [6-8]. Importante, comunque, è che il più ampiostudio s<strong>per</strong>imentale ha riportato <strong>la</strong> tendenza ad una maggiore sopravvivenzalibera da progressione nel braccio che s<strong>per</strong>imentava <strong>la</strong> dose di 800 mg/die;questo beneficio può essere limitato al gruppo dei pazienti con una mutazionenell’esone 9 del gene KIT [9]. L’interruzione di Imatinib è associata ad un altorischio di recidiva, anche <strong>per</strong> quei pazienti in completa remissione [10]. Sebbene<strong>la</strong> maggior parte (ma non tutti i pazienti) hanno risposto al<strong>la</strong> ripresa di Imatinib,l’assunzione del farmaco non dovrebbe mai essere interrotta al di fuori deglistudi clinic (II, B).Valutazione del<strong>la</strong> rispostaLa TAC è attualmente <strong>la</strong> modalità di diagnostica <strong>per</strong> immgini preferita nel<strong>la</strong>valutazione del<strong>la</strong> risposta [III,B]. I criteri di risposta RECIST o WHO non sempreindividuano con esattezza i soggetti che rispondono. Oltre ai pazienti in PR(parziale risposta) secondo i criteri RECIST, Imatinib è anche vantaggioso <strong>per</strong> ipazienti con ma<strong>la</strong>ttia stabile (dove cioè <strong>la</strong> variazione di dimensione del<strong>la</strong> massapuò oscil<strong>la</strong>re da -30% a +20%) secondo i criteri RECIST (Criteri di Valutazionedel<strong>la</strong> Risposta nei <strong>Tumori</strong> Solidi –Response Evaluation Criteria in Solid Tumor), eanche in quei pazienti che hanno un iniziale incremento fino al 20% del volumedel tumore nei primi sei mesi, insieme ad un significativo miglioramento clinico oad una risposta al<strong>la</strong> FDG – PET. E’ dimostrato che <strong>la</strong> FDG-PET è molto sensibilenell’individuare <strong>per</strong> tempo <strong>la</strong> risposta del tumore, ma <strong>la</strong> disponibilità è ancoralimitata. Quando un GIST risponde all’Imatinib, <strong>la</strong> massa diventa rapidamenteipodensa al<strong>la</strong> TC, mentre <strong>la</strong> riduzione nel<strong>la</strong> dimensione totale può non aversi <strong>per</strong>mesi, o addirittura non si ha affatto. Questa riduzione del<strong>la</strong> densità del tumore,misurata con le Hounsfield Units, riflette una <strong>per</strong>dita di vasco<strong>la</strong>rizzazione deltumore ed è generalmente associata con una riduzione dell’attività metabolica deltumore osservabile al<strong>la</strong> PET (diminuito assorbimento del glucosio) [II, A].Miglioramento del<strong>la</strong> sintomatologia <strong>clinica</strong>, riduzione nel<strong>la</strong> densità del tumore erisposta nel<strong>la</strong> PET sono fattori che predicono il controllo del tumore ad o<strong>per</strong>a diImatinib [3, 4].Follow-upNon ci sono dati in letteratura che possono dare precise indicazioni sul<strong>la</strong>frequenza del follow-up o sul<strong>la</strong> natura delle indagini. Le recidive spessoavvengono nel <strong>per</strong>itoneo e nel fegato. Non si sa se un trattamento precoce di un3