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Fra Noi - Notiziario - Frati Cappuccini Italiani

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L L A A “ “ M M O O N N A A S S T T I I C C H H E E R R I I A A ””<strong>Fra</strong> <strong>Noi</strong> - <strong>Notiziario</strong>Provincia dei <strong>Fra</strong>ti Minori <strong>Cappuccini</strong> di LombardiaN u m e r o 0 1 - N u o v a s e r i eG e n n a i o - f e b b r a i o - 2 0 1 2A G E N D A3 marzo: Bergamoore 15 - Inaugurazionedella nuova infermeriaprovinciale.4-10 marzo: Caorle -Esercizi Spirituali interprovinciali.12 Marzo: CaravaggioRitiro provinciale.22 marzo:, MilanoMonforte,dellariunioneCommissioneprovinciale per l’economia.24 marzo: definizione27 marzo: incontrodei guardiani e vicari.10 aprile: anniversariodella morte delS.d.D. Fr. Cecilio M.Cortinovis. Ore 16 S.Messa.“I frati, specialmente isuperiori, provvedanoa far conoscere, conmezzi adatti, ciò che diimportante avviene sianelle fraternità, nelleprovince e in tutto l’Ordine.”(Cost. n.90,3)La lettera: “<strong>Fra</strong> <strong>Noi</strong>” con voiCarissimi fratelli,dopo la pubblicazione di 150 numeri <strong>Fra</strong> <strong>Noi</strong> era un po’ stanco e si è presoun tempo sabbatico. Qualcuno lo aveva dato per disperso, tirando un profondosospiro di sollievo, altri non ne sentivano assolutamente la mancanza,il sottoscritto aveva pensato di sostituirlo con informazioni rapide efresche tramite messaggi di posta elettronica, molti aspettavano fiduciosidi rivederlo comparire.E’ ritornato, con un leggero rossore in volto per l’assenza ingiustificata.Gli abbiamo dato un po’ di colore, fra Claudio Resmini, redattore capo, glista facendo provare nuove vesti grafiche e con le foto ci farà ricordare volti,eventi e storie che accompagnano la vita della nostra Provincia.Riprendiamo convinti di poter fornire un umile, ma utile contributo perchéattraverso la diffusione di fatti e avvenimenti, si possano rafforzare ilegami fraterni.L’anello debole del nostro foglio d’informazione sono state le corrispondenzedalle fraternità locali. Negli anni passati, durante incontri, assembleee da queste pagine, abbiamo chiesto alla fraternità locali di segnalareeventi, iniziative, celebrazioni riguardanti le fraternità stesse, la Chiesa eil territorio dove esse sono collocate. La richiesta è stata in gran parte disattesa,ma bando allo scoraggiamento e alla sterile lamentela, ci riproviamo!Mi rivolgo in modo particolare ai fratelli guardiani e chiedoche individuino un frate della fraternità che invii notizie alla redazionedi <strong>Fra</strong> <strong>Noi</strong> presso la Curia provinciale. Durante le visite allefraternità, vengo spesso a conoscenza di fatti e avvenimenti che testimonianovitalità e ricchezza della nostra presenza nella Chiesa e sul territoriofacciamoli conoscere per poter insieme essere grati al Signore, datore diogni bene.<strong>Fra</strong> <strong>Noi</strong> continuerà ad essere inviato via posta elettronica, ormai possiamoraggiungere circa 210 frati, comprese le Custodie, la Delegazione e i nostrifrati in Brasile. Ai fratelli guardiani, o a coloro che ne saranno incaricatichiedo la carità fraterna di stampare il foglio informativo, per coloroche non navigano, e per i nostri fratelli anziani, se è necessario, d’ingrandireil carattere di stampaNella misura del possibile cercheremo di uscire al termine di ogni mese.Vi ringrazio per l’attenzione. Ogni bene nel Signore.fra Raffaele Della TorreMinistro provinciale


Le CommissioniSono state recentemente nominate due Commissioni: LaCommissione precapitolare composta da Fr. Giovanni Terruzzi,Fr. Andrea Coria, Fr. Marino Pacchioni, Fr. AlessandroFerrari, Fr. Luigi Boccardi, Fr. Maurizio Annoni, Fr. GiovanniAmisano, Fr. Marcello Longhi, Fr. Giancarlo Martinelli, Fr.Gabriele Sacchini, Fr. Paolo Bottinelli; e la Commissione perla ristrutturazione del convento di Bergamo composta da Fr.Sergio Pesenti, Fr. Giansandro Cornolti, Fr. Giovanni Amisano,Fr. Marcello Longhi, Fr. Claudio Todeschini, Fr. AndreaCoria, Fr. Roberto Saresini, Fr. Vittorio Arrigoni. La Commissionepre-capitolare (il Capitolo straordinario si terrà nelgennaio del 2013) ha come obbiettivo di aiutare il Ministroprovinciale e il Definitorio a discernere circa la riqualificazionedelle nostre presenze e a preparare uno strumento di lavoroche aiuti la riflessione delle fraternità.La commissione per la ristrutturazione del convento di Bergamoè al lavoro per realizzare un progetto per la mensa dei poveri,per la sistemazione della parte del convento non ristrutturatae della chiesa.Notizie - Notizie - NotizieNomine10 ottobre 2011Fr. Florio Tessari, postulatore generale, ha nominatoFr. Claudio Todeschini, vicepostulatoredella causa di beatificazione del Servo di Dio P.Alberto Beretta.21 ottobre 2011Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Crema, hanominato Fr. Giuseppe Fornoni assistente spiritualeper la Pastorale familiare.Giovedì 26 gennaio 2012Il Santo Padre ha nominato Consultore dellaCongregazione per la Dottrina della Fede il nostroconfratello Fr. Paolo Martinelli, attualmentePreside dell’Istituto <strong>Fra</strong>ncescano di Spiritualitàdella Pontificia Università “Antonianum”.A loro i nostri migliori auguri.Formazione permanente a VareseDal 9 al 12 gennaio, nel nostro convento diVarese, si è tenuto un corso di formazionepermanente su un tema di particolare importanza:“L’assunzione di responsabilità”. Eranopresenti circa venticinque frati, provenientidalle tre province collaboranti, che hanno e-spresso un giudizio positivo sul tema trattato esul modo con cui è stato condotto il corso.Hanno guidato questi giorni di formazionequattro relatori, esperti in vari campi del sapere:psicologia, morale, bibbia e diritto. Ciascunoha presentato il tema dal proprio punto divista e ha interagito con i partecipanti attraversomomenti di dialogo e di dibattito, che sonostati molto interessanti ecoinvolgenti.E’ sembrato utile e interessanteprogettare momenti diformazione su varie tematichesecondo una modalitàinterdisciplinare in cui sipossa dibattere e confrontarsiliberamente, accettandoanche il rischio di ampliarela tematica proposta fino a“perderla di vista”.E’ proprio il caso di dire,ricordando un libro di VonBalthasar, che la verità èsinfonica.LicenzaFr. Roberto Pasolini ha ottenutola Licenza in SacraScrittura presso il PontificioIstituto Biblico di Roma convotazione “summa cum laude”.Il titolo della tesi di licenzaè: “Una Finale‘impertinente’. Analisi di Mc16,1-8 in chiave comunicativa”.A lui vanno le nostre felicitazionie l’augurio di buonlavoro per il futuro.Turchia: terza udienza del processo per l’omicidio di Mons. Luigi PadoveseÈ ripreso oggi (22 febbraio 2012), in Turchia, il processo per l’omicidio di mons.Luigi Padovese, avvenuto il 3 giugno del 2010 a Iskenderun. Sul banco degliimputati l’autista del vescovo, Murat Altun. Nel corso dell’udienza sono stateascoltate alcune persone, tra cui John Farhad, uno dei collaboratori più stretti dimons. Padovese. “Siamo stati ascoltati io, una signora che lavorava per la Chiesa,due operai che erano accorsi subito dopo l’omicidio e i parenti dell’imputato -riferisce al Sir lo stesso Farhad -. Nel corso dell’udienza, durata dalle 10 fino alle13.45, l’avvocato difensore di Murat ha cercato di indicare come movente dell’omicidiola pista passionale adducendo una presunta omosessualità dell’arcivescovo.Tesi non accettata dal giudice dal momento che l’autopsia sul corpo di mons.Padovese non ha confermato tale indicazione.Nonostante ciò il giudice mi ha chiesto cosa pensassi di questa tesi. La mia rispostaè stata che per un anno sono stato a stretto contatto con mons. Padovese


Notizie - Notizie - Notiziesenza aver avuto mai un minimo motivo per pensare una cosa simile.Mons. Luigi - continua Farhad - era una persona molto aperta, cordiale,conosceva molte persone e non ho mai sentito dire una cosa del genere”.“A questo punto - prosegue il resoconto del collaboratore di mons. Padovese- l’avvocato di Altun ha chiesto alla Corte di far svolgere delle analisi sui medicinali che prendeva il suo assistito,sofferente di esaurimento nervoso, e che, a suo parere, potrebbero aver scatenato in lui effetti negativi, reiterando larichiesta di tenere in considerazione l’esito di una perizia psichiatrica, condotta su Altun all’ospedale di Adana, subitodopo l’omicidio, che lo giudicava malato di mente. L’udienza è stata sciolta e il processo aggiornato al 18 aprile,giorno in cui verranno ascoltate altre persone, tra cui anche il nostro avvocato”. Per quest’ultimo, secondo quantoriferito da Farhad, “la difesa di Altun tenterà di dimostrare che l’omicidio di mons. Padovese non è stato premeditatocosì da alleggerire la pena del suo assistito”. All’udienza di oggi, la terza della serie, per il Vicariato erano presenticon Farhad, altre persone tra cui il parroco, l’avvocato di parte e alcuni parrocchiani. La prima udienza, risale al 5ottobre, e si concluse dopo 15 minuti con il rinvio al 30 novembre. In questa seconda udienza, che durò solo 4 minuti,l’avvocato difensore aveva chiesto il trasferimento del suo assistito presso l’ospedale ad Adana per motivi di salute,richiesta respinta dal giudice. (Agenzia SIR)Ministeri del Lettorato e AccolitatoMartedì 20 dicembre, nella chiesa del SS.moRedentore a Venezia, il Ministro provinciale, Fr.Raffaele Della Torre, ha conferito il ministerodel Lettorato a Fr. Massimiliano Laini e il ministerodell’Accolitato a Fr. Alessandro De Marchi,Fr. Fabrizio Feola, Fr. Samuele Ossola, eFr. Raffaele Orlando. E’ stato un momento difraternità e di comunione con i confratelli di Venezia.Ven. Tommaso da OleraVerso il decreto di beatificazionePrendiamo l’informazione dal <strong>Notiziario</strong> dei <strong>Fra</strong>ti <strong>Cappuccini</strong>del Triveneto “La fraternità in-forma”.<strong>Fra</strong> Rodolfo Saltarin, vicepostulatore della causa del VenerabileTommaso Acerbis da Olera, ci informa: “Nella tardamattinata di martedì 7 febbraio 2012, l’Ordinaria dei Cardinalie Vescovi ha emesso un giudizio positivo sul miracolo, avvenutoa Thiene e attribuito all’intercessione del venerabile Tommasoda Olera; in modo concorde sia i Cardinali che i Vescovihanno assicurato, in nome della Chiesa intera, che la straordinariaguarigione, avvenuta nella notte fra il 29-30 gennaio 1906, èda considerarsi un miracolo e da attribuirsi all’intercessione delVenerabile Tommaso Acerbis…Ora che il terzo grado di giudizio positivo e unanime è statoautorevolmente emesso, si aspetta l’atto finale, che dovrebbevenire fra breve: prima o subito dopo Pasqua. Per l’occasione(e di fronte ad una nostra delegazione) il Papa firmerà il decretodi beatificazione dell’esemplare nostro fratello Tommaso Acerbis,il mistico di Olera.Ne sono passati di anni da quel primo inizio, avvenuto agli inizidegli anni sessanta del secolo scorso, soprattutto per opera dell’indimenticabileed infaticabile padre Fernando da Riese PioX! Ora che siamo arrivati (quasi) al traguardo, non ci resta chegodere del successo e di vedere in esso, con più evidenza, ild i g i tu s D e i sul contadinello Tommaso Acerbis, il mistico diOlera”.“Vorrei esser fiamma di amore, né altro voglio da Diose non amarlo. E questo stimo la mia gloria e felicità”(Ven. Tommaso da Olera)


Notizie - Notizie - NotizieDalle nostre missioni19-21 febbraio 1980 - 201230 anni dall’arrivodi Fr. Umberto Paris in Cameroun“Carissimi fratelli, rendiamo grazie al Signore con le parole di Maria nel Magnificat perché congrande gioia celebriamo il 30° anniversario dell’arrivo diFr. Umberto Paris in Cameroun. Dopo aver trascorso 32anni come missionario in Eritrea e in Etiopia, Fr. Umberto,seguendo l’obbedienza, accettò di iniziare una nuova presenzamissionaria cappuccina in Cameroun. Atterrato aDuala venerdì 19 febbraio 1982, egli si diresse verso Bamendae il 20 febbraio mons. Paul Verdzekov, già vescovodi Bamenda, lo accolse in vescovado. Fr. Umberto raggiunseShisong alla sera tardi dello stesso giorno. La domenica21 febbraio 1982 celebrò la prima Messa solenne con lacomunità cristiana di Shisong. E’ una grazia di Dio potercelebrare in modo fraterno il trentesimo anniversario nellaprossima Assemblea di Bambui. Celebreremo una Messa diringraziamento nella quale pregheremo non solo per P.Tah ma anche per tutti i frati cappuccini che hanno spesola loro vita nel ministero in Cameroun per trent’anni”.(Dalla lettera di P. Angelo Pagano, Custode)Ricordiamo nelle nostre preghiere:I nostri mortiGiovanna Brioschi, mamma di Fr. Edoardo StucchiEdvige Riva , mamma di Fr. <strong>Fra</strong>ncesco PollianiVirginia Fazioli Tenconi, mamma di Fr. Aldo MottaIride Allevi, mamma di fra Riccardo VolpiTeresa Mutti, mamma di fra Marco DellonAndrea Cuter, fratello di mons. <strong>Fra</strong>ncoGian Paolo Perolini, fratello di fra EugenioAssunta Gabossi, sorella di fra Gian PaoloBortolo Pesenti, fratello di fra SergioAlberto Fioravanti, fratello di Fr. PiermarinoErnesto Patrini, fratello di fra DemetrioNuovo missionarioIl 20 gennaio u.s. fra Salvatore Martorana ha iniziato la sua esperienza missionaria nella nostraCustodia del CamerounRingraziamo il Signore per questo dono e gli affidiamo il nostro fratello, perché possa donarela sua vita con amore e passione per il Regno di Dio.


Eco dalla stampaScalda i cuori il presepe dei bimbi ammalatiL’Eco di Bergamo, 24 dicembre 2011 - di Marco ContiAi Riuniti l’allestimento dei piccoli ricoverati. Insieme italiani e stranieri, cristiani e non cristiani. «Gesù è a-more: come il sole lancia i raggi su di noi»Nessuna tecnologia innovativa, né effetti speciali mirabolanti: spesso le cose più semplici sono anche quelle piùbelle, perché più vere. Fa bene al cuore guardare il presepe allestito nella chiesetta degli Ospedali Riuniti, gestitadai frati cappuccini e dedicata a San <strong>Fra</strong>ncesco.È bello, il presepe. E non perché ci hanno messo le mani i frati, che per storia e tradizione sono considerati tra ipiù bravi esecutori di presepi (d’altra parte fu San <strong>Fra</strong>ncesco d’Assisi, nel 1223, a realizzare a Greccio la primarappresentazione vivente della Natività). È bello perché i frati hanno voluto dare spazio alla fantasia, alla gioia,all’amore, alla speranza dei bambini ricoverati nel dipartimento materno infantile e pediatrico della struttura dilargo Barozzi.Ognuno ha fatto ciò che potevaSono loro, i bambini, che, aiutati dalle famiglie e dagli operatori dei reparti che li accolgono, hanno realizzato ilpresepe. Ognuno ha fatto qualche cosa, per quanto poteva. E per quei bambini che erano impossibilitati a dareuna mano, come nel caso dei piccoli ricoverati nel reparto di Patologia neonatale, Chirurgia e Cardiochirurgiapediatrica, ci hanno pensato i rispettivi genitori: italiani e stranieri, cristiani e non. Perché in ospedale, nella sofferenzavera, si diventa tutti un’unica, grande famiglia. Al di là di ogni barriera di nazionalità, razza e religione.Il presepe è suddiviso in quattro zone. Al centro, davanti all’altare, la rappresentazione classica: la Sacra Famiglia,il bue e l’asinello, i pastori, i re Magi, i bambini in mezzo a un prato fiorito che invitano la gente a far festa.Sulla sinistra, gli angeli e un grande cielo stellato. Sulla destra, ai piedi della Madonna, una culla della Patologianeonatale: per la Messa di mezzanotte, stasera, ospiterà un piccolo bambino degente ai Riuniti. A fianco,l’opera di una madre che sta trascorrendo le giornate con il figlio ricoverato. La donna ha preso un poco di gessoe l’ha «gettato» su un pezzo di un vecchio lenzuolo destinato al macero. Ha disegnato il viso del figlio, e conla punta di una matita ha inciso in quel gesso i suoi sentimenti: «Ho ritratto il mio bambino – dice parte del testo–, perché credo fermamente che lui, come ogni bambino che nasce, porti luce nella nostra vita. Non importacome sia quando nasce e come sarà domani, ma la sua stessa nascita è verità, è l’essenza dell’umanità…. Ognibambino, con la sua semplice esistenza, porta luce a noi». Accanto al presepe, c’è un tabellone sul quale sonoaffissi disegni multicolori e frasi realizzati dai bambini. «Manda ora il tuo spirito nei cuori di tutti i bambini ammalati»,scrive una bimba. Altri pensieri: «La parola luce per me vuol dire allegria e sincerità, che porta nellecose a chi ne ha più bisogno»; «Proteggi e porta pace al mondo: crediamo in Te»; «Gesù è l’amore che come ilsole lancia i suoi raggi su tutti noi».Per il presepe è stato «riciclato» tutto quanto era possibile. La farina per la polenta che fa da sabbia; cotone perla «copertina» che avvolge il bambin Gesù, fatta all’uncinetto da una mamma e da una bambina ricoverata; lecaramelle portate dai nonni che si sono trasformate in palme multicolori.Una festa di coloriEcco, i colori: tanti, vivaci e allegri, come i sentimenti di questi bambini che, pur vivendo la sofferenza, nonsmettono mai di sorriderti. Il desiderio di coinvolgere i bambini nella realizzazione del presepe è stato espressoda frate Mauro, uno dei quattro cappuccini della comunità dei Riuniti: è arrivato nella cappellania dell’ospedalenell’agosto scorso. Insieme a lui, fra Roberto (il superiore), fra Sergio (il vicario) e fra <strong>Fra</strong>ncesco. «È il nostroprimo Natale ai Riuniti – spiega fra Mauro –, abbiamo pensato che sarebbe stato bello coinvolgere tutti i bambiniricoverati. Gesù disse "Lasciate che i bambini vengano a me", e noi adulti abbiamo molto da imparare dai piùpiccoli, come ci dimostra il loro presepe. Dobbiamo ritornare alle cose semplici e vere, al volersi bene senzanulla pretendere in cambio. Non è un caso che i bambini abbiano voluto che uno dei tre bimbi che si stanno recandoa trovare Gesù sia rivolto verso i fedeli, per invitarli a seguirli, a fare festa con loro».<strong>Fra</strong>te Mauro, le labbra incorniciate in una barba lunga con la quale i piccoli degenti amano spesso «giocare»,non smette di ringraziare «le tante persone che hanno permesso tutto ciò: medici, infermieri, assistenti, volontari,le associazioni Amici della pediatria e Abio».E mentre parla passa un bimbo che, trascinandosi la flebo, dona uno sorriso che scalda il cuore.


Eco dalla stampaTre cappuccini allo shopping centerL’appuntamento del sabato “Giriamo tra i negozi con il saio:non vogliamo far proseliti ma soltanto dialogare”Se gli oratori sono semideserti, le vocazioni (anche maschili) stanno crollando, perché continuare ad aspettareche siano i ragazzi ad andare dai preti, e non portare invece i preti in quei templi del consumismo, outlet e centricommerciali, dove i ragazzi si radunano ormai ogni weekend? È quello che devono essersi chiesto gli ottofrati minori cappuccini, della comunità di Albino, nel Bergamasco. E dall’ interrogativo sono subiti passati allarisposta. Tanto che da un anno un drappello di tre-quattro seguaci di San <strong>Fra</strong>ncesco sbarca il sabato pomeriggiosotto le volte dell’Oriocenter, santuario dello shopping di fronte all’aeroporto e all’ autostrada Milano-Venezia, dove i giovani vanno in processione da un negozio all’ altro, dove a Dio preferiscono reliquie comeiPhone, Playstation, griffe della moda. “Che cosa facciamo? È sufficiente farci vedere con il saio per incuriosirli- spiega fra Attilio Gueli -. Ma soprattutto li incontriamo, parliamo con loro, cerchiamo di far sgorgare quelledomande sul senso della fede e della vita che sappiamo che hanno dentro. Non andiamo lì per fare proseliti, maper dialogare”. L’ultima volta è stato sabato 21 gennaio. La prossima sarà sabato 5 maggio. “Purtroppo nonpossiamo andarci ogni fine settimana. Abbiamo un Centro di pastorale giovanile da mandare avanti”. Però ognivolta che i cappuccini arrivano all’Oriocenter calamitano l’attenzione dei giovani. “Come quando abbiamo piazzatouno schermo touchscreen chiedendo ai giovani di rispondere a domande fra l’indiscreto e il bizzarro:“Quando è giusto fare l’amore? Cosa rispondi a un amico che ti stressa con i suoi problemi? Cosa invidi di più:il dribbling di Messi o i soldi di Berlusconi?”. Quesiti ai cui i giovani hanno risposto con entusiasmo e sincerità.Oppure quando abbiamo distribuito un volantino con i dieci comandamenti, o regalato copie del Vangelo. Indue ore ne sono andate a ruba ottanta” . P.Mar.Corriere della sera, 8 febbraio 2012Padre Calloni, passione pittoricaIn Avvenire, Oggi in Lombardia, 29 febbraio 2012Masnago.Avvicinarsi alla Pasqua attraverso i dipinti di padre <strong>Fra</strong>ncesco Calloni, questo è il messaggio che arriva dallamostra inaugurata la scora settimana al Castello di Masnago e che rimarrà aperta sino al prossimo 11 marzo.Padre Calloni è un frate cappuccino, laureatosi alla Cattolica in storia dell’arte con tesi sull’architettura deicappuccini nell’antico ducato di Milano. Nella maestosa cornice del convento di via Borri a Varese, dove tuttorarisiede, padre Calloni è stato per decenni il professore di centinaia di giovani che presso questo seminariohanno studiato e intrapreso la via del sacerdozio.Nello splendido castello di Masnago padrfe Calloni porta in vetrina diverse opere e tra queste il trittico eucaristicocon l’Ultima Cena, La Lavanda dei piedi, La Moltiplicazione dei Pani. In un prezioso volume,“Passionalmente”, il frate pittore racconta la sua passione per la pittura, un’arte che vive con sentimento, contrasalimenti, con poesia. C’è nei dipinti la passione di un artista che raffigura la Passione, un Uomo Dio che, aldi là di ogni forma razionale e logica, istituisce l’Eucaristia, si mette a lavare i piedi, moltiplica il cibo per poveriaffamati. In questi tre grandi dipinti, opere di sei metri per due, si possono rivivere pagine di Vangelo ancheattraverso le figure dell’uomo di oggi, di padri cappuccini che sono sugli altari, padre Pio, padre Innocenzo,fra Cecilio, di donne e uomini che sono stati nella vita monastica dell’artista.Accanto ai refettori si possono “annusare” i sapori del lago di Varese, il Sacro Monte, il Monte Rosa, i profumidi posti lontani, per decenni luoghi di missione di questo frate. Intensa è pure l’attività fotografica.La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 9,30 alle 12,30, e dalle 14 alle 18,30.Pierfranco Redaelli


Grazie a voi, malatiConfesso una reale fatica atrasformare in uno scritto laricchezza e la profondità dell’-esperienza vissuta nel serviziopastorale in casa di cura con lepersone che mi sono state donatecome pazienti, operatori,volontari, collaboratori masoprattutto amici e testimonidi profonda umanità. Desiderosemplicemente evidenziarealcuni elementi di gratitudineper quanti mi hanno donato diimparare ad avere uno sguardopiù acuto su ciò che toccale ragioni della vita e quindianche della morte.Sono grato per le persone incontrate,per tutti coloro chemi hanno offerto la ricchezzadel loro cuore, il sincero pentimentoe il desiderio di riaccostarsiai sacramenti della graziadel Signore anche dopomolti anni. <strong>Noi</strong> siamo persone,e lo siamo sempre, e nonindividui perché senza il legamecon un tu il nostro io nonsussiste.Abbiamo un’impronta comunionale,non siamo stati creatiper bastare a noi stessi, peressere soli.La vera morte dell’uomo è ilvuoto intorno a sé nel momentodella prova, il sentirsi giudicatoinutile dagli sguardisuperficiali e stolti di chi dimenticache la domanda disenso, di verità e di amore rimangonosempre. La personaridotta a individuo, scisso dailegami con gli altri e con Dio,viene costretta a vivere all’internodi forme individualisti-Fr. Angelo AlbaniIn Avvenire 12 febbraio 2012Quante lezioni di vita e di fede stando accanto a chi soffreche che rendono sempre più precarie fragili i rapporti umani.Sono grato per l’esperienza dellimite: niente come la sofferenzaumana e la morte mette in evidenzail fatto che la vita è un misteroche non ci appartiene: l’uomonon può auto-possedersi cosìcome, nella sua origine, non puòauto-chiamarsi all’esistenza. Lerealtà della sofferenza e dellamorte educano continuamente lacoscienza dell’uomo a riconoscereche la realtà non è fatta da sé,non è costruita dall’uomo stesso.L’esperienza della finitezza, alcontrario della pretesa di volermisurare da soli il proprio essere,può diventare l’occasione checonsente di ammettere che nellavita vi è un mistero che non ècostruito né a disposizione dinessuno.Sono grato a tutti coloro che mihanno testimoniato che la rispostaal desiderio del loro cuorenon l’hanno affidata a ipotesianche formalmente raffinate, ehanno rifiutato ogni risposta,anche la meglio intenzionata, seconsiste in parole fini a se stesse.Sono grato a chi mi ha testimoniato,in vario modo, che la propriadomanda di senso l’ha affidatanon a un una teoria ma alSignore Gesù Salvatore di ogniuomo. Cristo non ha elaboratonessuna teoria per spiegare l’esistenzadella sofferenza e dellamorte, Egli ha imparato“l’obbedienza dalle cose che patì”(Ebrei 5, 8-9) e ha attuato un’-opera di Redenzione in forzadella quale ogni patimento riceveluce. Per questo la rispostacristiana al mistero del dolore edella morte non è una spiegazionema una Presenza.Chi non ha ragioni per viveredifficilmente ha ragioni permorire. Alla disperazione di chinella vita vive per niente, si opponela libertà del Signore Gesùche, per amore nostro, è liberodi morire per tutti. La grandeverità che il Signore ci harivelato è che la vita è un donoe si realizza come dono, è fattaper essere donata e non trattenuta.E anche la malattia e lamorte non sono estranee a questalibertà di riconoscersi e viversicome dono a sé e agli altri.Sono profondamente grato anchea tutti coloro che mi hannotestimoniato la vita come vocazionee missione. La bellezza dime e delle persone che mi sonoaffidate si rivela dentro rapportie volti senza i quali non riuscireia stimare fino in fondome stesso e gli altri, la mia eloro unicità, le mie e loro capacità,e riconoscere in pace i mieie altrui limiti. Nella trama dirapporti di cui è fatta la vita inospedale, attraverso le nostrepiccole e grandi persone, ci èdata la libertà di riconoscercicome volti che introducono alrapporto con il Signore.


LA “MONASTICHERIA”Quel che passa il convento: buonoBirra artigianale a 13 gradi, confettura di nespole invernali, centerbe, miele allo zafferano, acque profumate. Golositàe cosmetici da ricette originali, prodotti d’ eccellenza made in Italy. Sorpresa: sono tutti confezionati da monaci e suoredei nostri conventi. Siamo alla “Monasticheria”, raffinata bottega della Mostra Missionaria dei frati <strong>Cappuccini</strong>, inpiazzale Cimitero Maggiore 5 (tel.02.33.49.30.344, orari sabato ore 9.30-12.30 e 14.30-17.30, domenica 9.30-13 e 1-4.30-18.30) . Dietro l’ iniziativa la mente vulcanica di padre Mauro Miselli (nella foto) , attivissimo nel sostenere progettidi solidarietà in terre lontane. Tra le ultime idee il “Pranzo missionario”, kit da 22 euro, un pasto completo per 5persone. I ricavi procurano il necessario a chi non ce l’ha. “A Milano, dove c’è tutto e il contrario di tutto, non esistevaun negozio del genere”, racconta Pedro Casio, responsabile del settore. “Attualmente proponiamo articoli di 17 monasteri,stiamo facendo ricerche per allargarci anche all’ Europa”. Fil rouge la buona qualità, il packaging curato, lo spiritocreativo che unisce attualità e tradizione. Da Novacella in Alto Adige arrivano ottimi vini e il succo di mele, dalle TreFontane di Roma il balsamico liquore all’ eucalipto, dal monastero di Betlemme a Gubbio partono i biscottini, da Fialpain Liguria le grappe all’olivo e al basilico. E poi tisane, erbe aromatiche, creme di bellezza, estratti officinali. La Mostrasi articola in altri due settori: arredo etnico selezionato e alimentari di nicchia, fatti realizzare appositamente con ilmarchio “Il Paradiso del gusto”. Vedere, e assaggiare, per credere.Chiara VanzettoCorriere della Sera, 17 febbraio 2012La Biblioteca <strong>Fra</strong>ncescano-Cappuccina Provinciale e il nuovo catalogoLa biblioteca, che è separata da quella del convento di Viale Piave (Milano), ed affianca l’Archivio Provinciale <strong>Cappuccini</strong>Lombardi è, purtroppo, ancora chiusa alla consultazione. In questi anni ho cercato di arricchirla di libri antichi e recenti, dicompletare alcune riviste e trovarne di nuove, soprattutto ho sviluppato il catalogo che è lo strumento più importante per poteraprire ai frati, agli studenti e agli studiosi questo santuario per conoscere il francescanesimo. Nella città di Milano c’è un’altrabiblioteca con questa specializzazione, ma la nostra ha ricevuto un forte impulso fino al punto che oggi conta oltre 109.500 schede.Non è questo il luogo per ricostruire la storia della biblioteca e le cause che ne hanno impedito ed impediscono l’apertura.Aprire una biblioteca al pubblico significa garantire orari precisi, servizio assicurato contro ogni imprevisto, guida nella consultazione,accertamento dell’identità di chi viene, verifica dei documenti personali e delle garanzie di non poter nascondere libri,riviste o tagliare pagine, controllo dell’uso dei testi e della loro restituzione, consegna personale dei libri, fotocopiatura entro leleggi stabilite dallo Stato, ecc., perché anche nelle biblioteche più sofisticate avvengono furti e tagli di pagine. Forse questa moledi lavoro (non completa) rende anche più comprensibile il ritardo nell’apertura, perché ci vuole personale specializzato, che costaeconomicamente.Il motivo vero di questo scritto è duplice:1) ricordare che il catalogo della biblioteca non è finalizzato solo a chi la consulterà quando verrà aperta, ma è uno strumentoche può essere utilizzato come aggiornamento del nostro francescanesimo. Anche se nella nostra biblioteca non ci sonotutte le pubblicazioni sul francescanesimo, ce n’è però una buona parte. Perciò il catalogo può essere utilizzato per conoscere gliorientamenti degli studiosi e degli studi francescani, può suggerire qualche argomento o lettura che ci sta particolarmente a cuore,può stimolare l’interesse per argomenti di cui non ci siamo mai occupati e invece sono parte della nostra vita e delle nostreattività spirituali e pastorali, può offrire l’occasione di donare o proporre una pubblicazione, a carattere francescano, che non èpresente nel catalogo. Sono solo alcune delle possibilità.2) vorrei, in secondo luogo, ricordare che in questi mesi ho faticato a studiare una versione nuova del catalogo impostadalle dimensioni raggiunte. Credo che anche chi consulterà il nuovo catalogo all’inizio farà un po’ di fatica perché se, da un lato,offre maggiori possibilità di ricerca, dall’altro complica un po’ le cose e poi alcune possibilità di consultazione presenti nel vecchiocatalogo, secondo me molto importanti, sono state tolte da chi ha fatto il nuovo programma.Il catalogo ha mantenuto lo stesso indirizzo: www.infoteca.it/bfcp/opac.htmAnche nel caso doveste entrare nel vecchio, troverete un rimando a quello nuovo.Siccome le possibilità di ricerca sono molteplici, diventa difficile comporre delle regole che facilitino la ricerca. Sonosicuro che chi è abituato a navigare, riuscirà facilmente a trovare quello che cerca. Nel caso fosse necessario scrivere qualcheindicazione, lo si potrà fare anche in seguito.Mi accontento, per ora, di evidenziare questa opportunità offerta dal catalogo: entrando, si presentano varie possibilità:ricerche classiche; indici; ricerche speciali; le mie ricerche; biblioteca. Aprendo quest’ultimo campo, si trovano: informazioni,statistiche, novità. Che interessa è quest’ultima voce. Cercherò di inserire, per un po’ di tempo (devo decidere per quanto) queivolumi che mi sembra (parere soggettivo) possano interessare la nostra vita e la nostra pastorale. Fate attenzione che di alcunivolumi sono schedati anche i singoli articoli e bisogna guardare nella voce: Legami: comprende. Faccio un esempio. Fino all’iniziodi dicembre, rimarrà fra le novità il volume pubblicato in ricordo di mons. Luigi Padovese: In caritate veritas. Quando vieneaperto, occorre guardare la voce legami, dove indica che ci sono 75 titoli analitici. Scegliendo questa voce si possono averetutti gli articoli del volume (75 appunto). Questo è un esempio della ricchezza di questo catalogo.Spero che possa aiutare, in qualche modo, l’aggiornamento e la formazione permanente.P. Fedele Merelli


Recensioni - recensioni - recensionicura di Fr. Fedele Merelli01. Bernardo Commodi, Canto francescano a Maria, EdizioniSan Paolo, Cinisello Balsamo 2011, p. 159, € 13,00.L’Autore, frate conventuale, si propone di “trasmettere alcunenote dei grandi “cantori” mariani” (pag. 6) dell’ordine francescano.In effetti restringe la nostra attenzione su un gruppo limitato difrancescani: san <strong>Fra</strong>ncesco, santa Chiara, sant’Antonio, san Bonaventura,la beata Angela da Foligno, il beato Giovanni Duns Scoto“perché appartengono a tutto il movimento francescano, essendo vissuti prima delle laceranti divisioni”(pag. 11). A questi aggiunge san Massimiliano Kolbe.Presenta di ciascuno le caratteristiche della devozione mariana offrendoci, in questo modo sempliceed efficace, la possibilità di accostare alcuni francescani che con la loro esperienza possono dire ancoramolto oggi anche se le prospettive mariologiche sono cambiate, come sinteticamente evidenzia l’Autorealle p. 11-13.02. Massimiliano Michielan, Rinascere si può. Post-aborto e Riconciliazione, Edizioni Porziuncola,Santa Maria degli Angeli – Assisi (PG) 2011, p. 88, € 7,00.Propongo questo piccolo libro, perché mi sembra che tratti molto bene gli aspetti pastorali che riguardanochi ha procurato l’aborto. È un problema frequente soprattutto in confessionale. Ascoltare un frate minoreteologo morale, psicologo, psicoterapeuta, può guidarci a trattare questa esperienza in modo fedele all’insegnamentodella Chiesa, ma anche aperto alla maternità della stessa chiesa e soprattutto alla paternità di Dio.03. Edoardo Scognamiglio, Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Lectio divina per ledomeniche di Avvento, Natale, Epifania, Battesimo del Signore. Anno B, Elledici, Leumann TO 2011, p.158, € 10,00.Il nostro confratello, conventuale, ci offre uno strumento per vivere personalmente e proporre pastoralmenteagli altri, questi tempi forti dell’anno liturgico.2. A cura di Rosa Giorgi e Paolo Canali, San Carlo Borromeo e la famiglia francescana: dialogo fecondotra carisma e istituzione. Atti del Convegno di studio. Milano, 29 gennaio 2011, Edizioni Biblioteca <strong>Fra</strong>ncescana,Milano 2011, p. 120, € 8,00.Come dice lo stesso titolo, raccoglie gli interventi che hanno dato contenuto al convegno di studio dell’iniziodi quest’anno. Comprende 5 interventi che possono essere visualizzati nel catalogo della Biblioteca<strong>Fra</strong>ncescano-Cappuccina Provinciale: www.infoteca.it/bfcp/opac.htmSan Carlo Borromeo non è solo il patrono della nostra provincia, ma ha avuto rapporti importanti con ifrancescani e soprattutto con i frati cappuccini della nostra provincia. Conoscere approfonditamente la storiadel tempo, può significare ritrovare parte delle nostre radici, che devono essere aggiornate, ma senzaprescindere dal passato.04. Giuseppe Buffon, San <strong>Fra</strong>ncesco d’Assisi. Fonti <strong>Fra</strong>ncescane e rinnovamento conciliare, EdizioniMessaggero, Padova 2011, p. 270, € 22,00L’Autore, frate minore, ricostruisce le origini, molto recenti (la prima edizione francese 1968), dell’interesse,dello studio e delle divulgazione delle fonti francescane. Oggi sono uno strumento essenziale per accostare,conoscere, vivere e testimoniare il dono inestimabile che il Signore ha fatto alla sua chiesa attraverso<strong>Fra</strong>ncesco (scritti e agiografie) e il suo ordine, specialmente nel primo secolo che è un po’ come la culla dacui nascono tutte le riforme e in cui si ritrova ogni francescano oggi. Lo studio è interessante non solo dalpunto di vista della storia dell’interesse, della raccolta e della pubblicazione delle fonti francescane, ma anchedel contesto che lo accompagna, cioè il Concilio Vaticano II. I francescani, come tutta la chiesa, nonpossono più prescindere dal Concilio Vaticano II, ma devono coniugare con questo punto di riferimentol’aggiornamento e il rinnovamento. Un volume specialistico, ma importante per fondare ogni elemento dirinnovamento, perché non sia lasciato all’interpretazione individualistica, ma sia ancorata al carisma che èopera dello Spirito Santo


Proposte e iniziative - Proposte e iniziativeCentro di Evangelizzazione dei <strong>Fra</strong>ti Minori <strong>Cappuccini</strong>VareseLA PASSIONE DI GESÙ SECONDO LA SINDONEQuattro incontri per l'itinerario quaresimalemarzo 2012, venerdì 02, 09, 16, 30, ore 21.00Su basi scientifiche ed esegetiche, si ripercorre, con la testimonianza della Sacra Sindonedi Torino, il cammino di Gesù, nella sua Pasqua di immolazione e di risurrezione.In quattro incontri vengono sintetizzati alcuni elementi fondamentali che sono emersidalla Ricerca scientifica degli ultimi trent’anni.Nell’ottica della Nuova evangelizzazione e nell’imminenza dell’Anno della Fede, simettono in evidenza elementi nuovi/arcaici collegati con il Mistero pasquale, centro eculmine della vita di Dio con la sua Chiesa.PROGRAMMAvenerdì 02 marzo: La Sindone e l'Uomo avvolto. Introduzione.venerdì 09 marzo: Il Re Messia, flagellato e coronato con spine.venerdì 16 marzo: Il Giusto portato a morte e crocifisso come Agnello pasquale.venerdì 30 marzo: La morte e la risurrezione di Gesù. Il Cuore ferito e trafitto.

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