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Fra Noi - Notiziario - Frati Cappuccini Italiani

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Eco dalla stampaTre cappuccini allo shopping centerL’appuntamento del sabato “Giriamo tra i negozi con il saio:non vogliamo far proseliti ma soltanto dialogare”Se gli oratori sono semideserti, le vocazioni (anche maschili) stanno crollando, perché continuare ad aspettareche siano i ragazzi ad andare dai preti, e non portare invece i preti in quei templi del consumismo, outlet e centricommerciali, dove i ragazzi si radunano ormai ogni weekend? È quello che devono essersi chiesto gli ottofrati minori cappuccini, della comunità di Albino, nel Bergamasco. E dall’ interrogativo sono subiti passati allarisposta. Tanto che da un anno un drappello di tre-quattro seguaci di San <strong>Fra</strong>ncesco sbarca il sabato pomeriggiosotto le volte dell’Oriocenter, santuario dello shopping di fronte all’aeroporto e all’ autostrada Milano-Venezia, dove i giovani vanno in processione da un negozio all’ altro, dove a Dio preferiscono reliquie comeiPhone, Playstation, griffe della moda. “Che cosa facciamo? È sufficiente farci vedere con il saio per incuriosirli- spiega fra Attilio Gueli -. Ma soprattutto li incontriamo, parliamo con loro, cerchiamo di far sgorgare quelledomande sul senso della fede e della vita che sappiamo che hanno dentro. Non andiamo lì per fare proseliti, maper dialogare”. L’ultima volta è stato sabato 21 gennaio. La prossima sarà sabato 5 maggio. “Purtroppo nonpossiamo andarci ogni fine settimana. Abbiamo un Centro di pastorale giovanile da mandare avanti”. Però ognivolta che i cappuccini arrivano all’Oriocenter calamitano l’attenzione dei giovani. “Come quando abbiamo piazzatouno schermo touchscreen chiedendo ai giovani di rispondere a domande fra l’indiscreto e il bizzarro:“Quando è giusto fare l’amore? Cosa rispondi a un amico che ti stressa con i suoi problemi? Cosa invidi di più:il dribbling di Messi o i soldi di Berlusconi?”. Quesiti ai cui i giovani hanno risposto con entusiasmo e sincerità.Oppure quando abbiamo distribuito un volantino con i dieci comandamenti, o regalato copie del Vangelo. Indue ore ne sono andate a ruba ottanta” . P.Mar.Corriere della sera, 8 febbraio 2012Padre Calloni, passione pittoricaIn Avvenire, Oggi in Lombardia, 29 febbraio 2012Masnago.Avvicinarsi alla Pasqua attraverso i dipinti di padre <strong>Fra</strong>ncesco Calloni, questo è il messaggio che arriva dallamostra inaugurata la scora settimana al Castello di Masnago e che rimarrà aperta sino al prossimo 11 marzo.Padre Calloni è un frate cappuccino, laureatosi alla Cattolica in storia dell’arte con tesi sull’architettura deicappuccini nell’antico ducato di Milano. Nella maestosa cornice del convento di via Borri a Varese, dove tuttorarisiede, padre Calloni è stato per decenni il professore di centinaia di giovani che presso questo seminariohanno studiato e intrapreso la via del sacerdozio.Nello splendido castello di Masnago padrfe Calloni porta in vetrina diverse opere e tra queste il trittico eucaristicocon l’Ultima Cena, La Lavanda dei piedi, La Moltiplicazione dei Pani. In un prezioso volume,“Passionalmente”, il frate pittore racconta la sua passione per la pittura, un’arte che vive con sentimento, contrasalimenti, con poesia. C’è nei dipinti la passione di un artista che raffigura la Passione, un Uomo Dio che, aldi là di ogni forma razionale e logica, istituisce l’Eucaristia, si mette a lavare i piedi, moltiplica il cibo per poveriaffamati. In questi tre grandi dipinti, opere di sei metri per due, si possono rivivere pagine di Vangelo ancheattraverso le figure dell’uomo di oggi, di padri cappuccini che sono sugli altari, padre Pio, padre Innocenzo,fra Cecilio, di donne e uomini che sono stati nella vita monastica dell’artista.Accanto ai refettori si possono “annusare” i sapori del lago di Varese, il Sacro Monte, il Monte Rosa, i profumidi posti lontani, per decenni luoghi di missione di questo frate. Intensa è pure l’attività fotografica.La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 9,30 alle 12,30, e dalle 14 alle 18,30.Pierfranco Redaelli

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