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premio san giorgio a ondina lusa

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Antonietta (Antonietta Fonda) eNives (Serena Buremi) decidonoinvece di rimanere, nonostantetutto e tutti. In entrambi i casi levite cambiano, i primi si ritrovanonei campi profughi, in ambientiangusti e promiscui, e solo dopoanni di umiliazioni si sarebberosistemati e avrebbero ottenuto unlavoro, i secondi, nonostante lacrisi, lavorano assiduamente persbarcare il lunario, Piero decisedi trovare impiego come minatorenella locale miniera diSicciole, e con turnimassacranti mantienela famiglia. Dopoun decennio le duefamiglie si ritrovano.Ennio e Mariucciarispecchiano la vitad’oltre confine:p o s s e g g o n ol’automobile, vivonoin un appartamentodotato di ognicomodità, vengonoin »Jugo« a fare ilpieno di benzinae ad acquistare lacarne. Gli amicipiranesi rimasti,invece, nonostante gli sforzi nonpossono annoverare tanti comfort,conducono una vita semplice madignitosa. Nonostante non si possafare a meno di riflettere sulla vitadi quegli anni, ricordiamo che sitratta di una commedia brillante,con situazioni ricche di verve,che sono piaciute al pubblicoche più volte ha applaudito ascena aperta, di fronte a battutecome »Ma anca voi de qua gavèel cafè« e la risposta »Si, ma nobon come de voi a Trieste«. Sisottolinea anche il disagio degliIstriani nella città di San Giusto,mal visti dalla cittadinanza inquanto »Portano via il lavoro aiTriestini«, perciò la volontaria»mimetizzazione« per non farsiriconoscere e l’imposizione aGino, ormai ragazzo, di parlarein lingua anziché in dialetto, perevitare che venga scoperta la suaprovenienza.I figli delle due famiglie sonocresciuti (questa volta interpretatida Ela Jeličič ed Andrea Cebroni),Nives va a studiare all’universitàdi Trieste e viene ospitata dagliamici piranesi di vecchia data,e dopo un po’ si innamorano.Pas<strong>san</strong>o gli anni e si spo<strong>san</strong>o, poinasce anche un figlio, Federico.Antonietta rimane vedova, mentrei due giovani genitori, con un figlioormai in età scolare, decidono diritornare a Pirano, perché lì c’è laloro storia, la loro lingua, la loroesistenza, e vogliono acquistareuna casa. Ormai il confine nonrappresenta più la barriera di untempo, la gente si sposta moltopiù facilmente. Con quest’ultimaparte, che possiamointerpretarla comeun auspicio affinchéi giovani di originepiranese ritorninonella terra dei loroavi, si concludela commedia, cheripercorre la vitaa cavallo tra i dueconfini nell’ultimomezzo secolo. Ottimoanche l’allestimentodelle luci e del suono,curati rispettivamenteda Andrea Cebronie Franco Bernè.La scenografia è diElena Greco ed èstata realizzata da Fulvia Zudič.Ringraziando gli attori dellafilodrammatica piranese peraverci regalato una piacevole edivertente serata, non possiamoconcludere se non congratulandociper l’impegno profuso e per lagrinta dimostrata sul palco delteatro cittadino.BANDI – CORSI – CONCORSIBando di Concorso relativo all’assunzione di un/a impiegato/a a contratto a legge presso il ConsolatoGenerale d’Italia a Capodistria.***Centro culturale Tullio Crali I <strong>premio</strong> di pittura »Dario Mulitsch« 2006(11 giugno – 21 giugno 2006-Casa Morassi –Gorizia.***Associazione »ARCA 2000«. 4° Concorso internazionale d’illustrazione per ragazzi »Amici animali« 2006(scadenza 30 settembre 2006)***2. BIENNALE SLOVENA DELLA CERAMICA –Postumia (dal 4 al 31 luglio 2006)Le persone interessate ai bandi e alle modalità dei concorsi, sono invitate a rivolgersi alla segreteria dellaComunità (lunedì-venderdì 9.00 – 12.00).Pag. 9

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