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numero ventisette- Dicembre 2006 - Pontifical Gregorian University

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I nostri saluti al Santo PadreSaluto del MagnificoRettore P. GianfrancoGhirlanda, S.J.Santo Padre,è una circostanza questa in cui è difficile esprimerei sentimenti che si muovono nell’animo di tutta laComunità universitaria qui presente: il corpo deidocenti, gli studenti, il personale non docente,tutti gli altri collaboratori, e i benefattori, senza iquali la <strong>Gregorian</strong>a non potrebbe adempiere allasua missione: il Freundeskreis der <strong>Gregorian</strong>a, la<strong>Gregorian</strong> <strong>University</strong> Foundation di New York, laFondazione “La <strong>Gregorian</strong>a” e altri benefattori italiani.A noi si uniscono i Padri del Pontificio IstitutiBiblico e del Pontificio Istituto Orientale, che,insieme alla <strong>Gregorian</strong>a, formano un unico Consortium1 .Sant’Ignazio nel 1551 ha fondato a Roma, vicino alRomano Pontefice, il Collegio Romano per un triplicescopo: l’istruzione letteraria e scientifica e la formazionereligiosa e morale dei giovani; una preparazioneteologica, filosofica e letteraria degli studenti dellaCompagnia di Gesù non inferiore a quella di qualsiasialtra Università europea; il perfezionamento scientificoe morale del clero secolare. Il legame del Collegio3 novembre <strong>2006</strong>Romano con il Successore di Pietro assumeva un significatodel tutto particolare nel momento storico in cui veniva fondato,tempo da una parte agitato dalla riforma protestante,che, intaccando i contenuti della fede, disconosceva la funzionedi colui che garantisce, per mandato di Cristo, l’unitàdella comunione ecclesiale nell’integrità dell’unica fede, madall’altra anche tempo di grande fermento di rinnovamento eriforma all’interno della Chiesa.La creazione del Collegio Romano accanto al Papa corrispondevaal fine della Compagnia di Gesù, espresso nella FormulaInstituti data da Giulio III con la Lettera apostolica Exposcitdebitum del 21 luglio 1550, dove si dice che è di ogni membrodella Compagnia di Gesù “sub crucis vexillo Deo militare,et soli Domino ac Ecclesiae Ipsius sponsae, sub Romano Pontifice,Christi in terris Vicario, servire”, per impegnarsi “potissimum…ad fidei defensionem et propagationem, et profectum animarum6È poco dire gioia e gratitudine. Forse la parola chepiù si addice è quella di “devozione”, perchéesprime quell’atteggiamento che si produce nelnostro animo alla presenza di Colui che Cristo hascelto come Pastore supremo della Chiesa SuaSposa e con il quale l’Università ha per la sua stessastoria un legame del tutto particolare, che si intrecciacon quel vincolo speciale che Sant’Ignazio diLoyola ha voluto che la Compagnia di Gesù avessecon la persona del Romano Pontefice.7


Da destra: S.Em. Cardinale Albert Vanhoye, S.J, S.E. Mons. Michael Miller, Segretario della Congregazioneper l'Educazione Cattolica, S. E. Mons. Justo Mullor García, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica,Mons. Angelo Vincenzo Zani, Sotto-Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica.in vita et doctrina christiana, per publicas praedicationes,lectiones et aliud quodcumque verbi Deiministerium…” (n. 1). Dall’esigenza di esprimere etutelare questo proprium della Compagnia di Gesùsorge il quarto voto di disponibilità totale alRomano Pontefice in qualsiasi cosa Lui volessecomandare “ad profectum animarum et fidei propagationem”(n. 3).gia, facendolo assurgere al rango di Università,unica a Roma dopo lo Studium Urbis“La Sapienza”. In seguito alla soppressionedella Compagnia di Gesù, nel 1773, daparte di Clemente XIV, il CollegioRomano passò al clero secolare di Roma,ma dopo la restaurazione della Compagnia,Leone XII nel 1824 lo affidò dinuovo ai gesuiti, ricostituendo la continuitàcol Collegio Romano.Strettissimo fu il legame del CollegioRomano con Papa Gregorio XIII, che èconsiderato il suo secondo fondatore,avendo fatto costruire nel 1581, per suopersonale intervento, la sede storica, confiscatapoi dallo Stato Italiano nel 1870. Inonore di tale Pontefice nel 1873, il CollegioRomano prese il nome di Università<strong>Gregorian</strong>a e assunse il titolo di “Pontificia”,che lo Studium Urbis “La Sapienza”aveva perso a causa della sua laicizzazionedopo l’unità d’Italia. La <strong>Gregorian</strong>a,infatti, era l’unica altra Università a Roma.Resterà l’unica Università Pontificia aRoma fino al 1959.Lo stretto legame con il Papa trovò la suaespressione più adeguata con Pio XI, che il21 giu.1932 stabilì che Gran Cancellieredella <strong>Gregorian</strong>a fosse il Prefetto dell’alloraSacra Congregazione dei Seminari e delleUniversità degli Studi 2 . Su questa base gliStatuti dell’Università dichiarano che ilPapa governa la <strong>Gregorian</strong>a tramite il Prefettodella Congregazione per l’EducazioneCattolica e ne nomina personalmente ilRettore 3 . Questo, secondo quanto dichiaravaPio XI, fa della <strong>Gregorian</strong>a in modounico Università Pontificia “plenissimo iureac nomine” 4 e faceva più volte dire allostesso che la <strong>Gregorian</strong>a è “sempre per ilPapa…la sua vera e propria Università: Pontificia intutto il significato del nome” 5 .Proprio per il suo ubicarsi in Roma e lo stretto legamecon la Sede Apostolica, per esserle di aiuto, il CollegioRomano era considerato da Sant’Ignazio il Collegiopiù utile e necessario di tutti gli altri che la Compagniaaveva fondato. Questo avrebbe fatto del CollegioRomano il modello per le altre Università italiane e peri Collegi della Compagnia che in tutto il mondo siPur nelle mutate condizioni storiche lo spirito di servizio aDio e alla Chiesa, come peso di una grande responsabilità,permane vivo in tutta la comunità universitaria della <strong>Gregorian</strong>a.È infatti uno spirito condiviso sia da tutte le componentidella comunità universitaria.Il servizio alla Sede Apostolica da parte del corpo docente èattuato innanzitutto nell’insegnamento volto alla trasmissionedei contenuti della fede e dei principi della morale cattolicain fedeltà al magistero universale e nella ricerca diun’intelligenza sempre più profonda di tale patrimonio, cosìche possa efficacemente essere espresso in modo aderente allarealtà contemporanea, in un dialogo aperto, ma senza ambiguità,con la cultura secolarizzata. Ma tale servizio alla SedeApostolica è reso anche da tutti quei docenti che sono consultori,ufficiali e non, dei vari Dicasteri della Curia Romana.In questo servizio all’intelligenza della fede - quindi alla comprensionedel mistero di Dio, dell’uomo, della Chiesa, dellasocietà umana - si distinguono per vocazione, in modo particolare,lo studio delle materie teologiche, del diritto canonico,della filosofia e della storia, che costituiscono il cuoreaccademico dell’Università <strong>Gregorian</strong>a. Altre scienze umane,come la psicologia e le scienze sociali e della comunicazione,in essa coltivate, sono approfondite e insegnate sempre in unqualche modo in connessione con quelle, così da contribuireall’approfondimento del mistero di Dio, che, rivelatosi inGesù Cristo, agisce nella Chiesa e nel mondo.La <strong>Gregorian</strong>a, poi, come opera condotta sotto la responsabilitàdella Compagnia di Gesù, ha l’intento di offrire oggicome ieri una formazione integrale della persona, dottrinale espirituale allo stesso tempo, ispirata alla pedagogia ignaziana,che, fondata sulla relazione personale e professionale tradocente e studente, ricerca in quest’ultimo lo sviluppo di unapersonalità libera e responsabile, in cui lo studio sia alimentatoda quel rapporto contemplativo con Cristo, che è laVerità, a cui lei, Santità, ci richiamava nel recente incontrocon le Università Pontificie nella Basilica di Sn Pietro. Nellostesso tempo la <strong>Gregorian</strong>a promuove quei valori che sonoparticolarmente sottolineati dalla Chiesa e fatti propri dalleultime Congregazioni Generali della Compagnia di Gesù,come più rispondenti alle necessità e alle aspettative dell’uomoe del cristiano contemporaneo: la propagazione dellafede, che, animata dalla carità, nella sua dimensione socialeopera pace e giustizia nella verità; il dialogo col mondo dellacultura e della scienza; le relazioni con le altre confessioni cristianee le altre religioni; il valore e la dignità di ogni personae del creato.clero e un laicato ben formati con un valido metodo pedagogicosparsi per tutto il mondo, comunicando tale metodo neicompiti di responsabilità loro affidati, moltiplicano i fruttiper il Regno di Dio a vantaggio non solo della Chiesa, maanche della società. Si stabilisce una specie di pericoresi. Ognistudente, proveniente da una Chiesa locale, portando al centrodella cristianità la ricchezza della sua cultura e della suaesperienza di fede, arricchisce l’esperienza dei suoi compagnidi studi, provenienti da altre Chiese; quest’arricchimentoreciproco viene integrato nella formazione intellettuale e spiritualericevuta qui a Roma alla <strong>Gregorian</strong>a e ogni studente loporta nella sua Chiesa d’origine o comunque dove sarà al serviziodel Regno di Dio. È questa un’esperienza condivisa dalcorpo docente, proveniente da circa 40 paesi. Questo fa della<strong>Gregorian</strong>a quello che fin dalle origini fu il Collegio Romano:“Universitas nationum”.A Lei, Santità, che secondo gli Statuti dell’Università ha ilsupremo governo della <strong>Gregorian</strong>a, chiediamo la benedizionesulle nostre fatiche e sui nostri sforzi per un servizio semprepiù grande alla Chiesa in piena fedeltà alla Sede Apostolica, amaggior gloria di Dio.1 Cf. Pio XI, M.p. Quod maxime, 30 sett. 1928, in AAS 20 (1928) 309- 315.2 Cf. Lett. Ap. <strong>Gregorian</strong>am studiorum, 21 giu.1932, in AAS 24 (1932) 267.3 Cf. Pio XI, Chirografo del 31 lugl. 1923; Congregazione dei Seminari edelle Università degli studi, Dichiarazione del 22 febb. 1924 Statuta Universitatis,art. 6,§2.4 Cf. Lett. Ap. <strong>Gregorian</strong>am studiorum, in . AAS 24 (1932) 268.5 Udienza alla Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a, 12 maggio 1932, in ActaIl servizio alle Chiese particolari è dato dal fatto che gli studenti,circa 3.000, provengono da più di 130 paesi, da 821Il Collegio Romano ebbe un rapido sviluppo ePaolo IV già il 17 gennaio 1556 gli concesse la andavano moltiplicando.diocesi e da 84 istituti religiosi. La <strong>Gregorian</strong>a è sulla scia dell’intuizionedi Sant’Ignazio: formare dei moltiplicatori. Un Romana Societatis Iesu 7 (1932), 42.8 facoltà di dare gradi accademici in filosofia e teolo-9


Saluto dello StudenteP. Bryan Lobo, S.JA nome di tutti gli studentiSanto Padre,Noi, studenti della Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a,siamo molto lieti di averLa qui con noi. LaSua presenza è un sostegno per tutti i sogni e i pro-getti, che portiamo nel nostro cuore per servire Gesù ela Chiesa.La formazione che riceviamo qui è fondata sulla veritàdell’amore di Dio in Cristo Gesù, verità che rendelibero il nostro cuore affinché possiamo donare noistessi nel lavoro intellettuale, pastorale e missionario.E, quando alla fine dei nostri studi, torneremo ai nostriluoghi di lavoro, alle nostre Diocesi e ai nostri paesi,porteremo con noi il desiderio di annunciare la BuonaNotizia del Regno di Dio, regno di amore, di giustizia,di pace e di fratellanza.Conserveremo nel cuore gli insegnamenti della Chiesaricevuti in questa Università. In particolare, ci auguriamoche la Sua Enciclica Deus Caritas est diventi unarealtà nelle nostre comunità, nelle nostre missioni enelle Chiese in cui lavoreremo.Chiediamo la Sua benedizione, Santo Padre, su tuttiquesti nostri sogni e progetti. Essa ci darà anche forzaper affrontare le sfide del mondo di oggi.Tutti noi studenti, Le assicuriamo la nostra preghieraaffinché possa portare a compimento la sua preziosa missionea capo della Chiesa, per la maggior gloria di Dio.Saluto del SegretarioGenerale Sig. Luigi AllenaA nome di tutto il personalenon docenteSua Santità,è con immensa emozione che Le porgo questo indirizzo disaluto a nome del personale non docente dell’ Università e Laringrazio sentitamente a nome di tutti i collaboratori peraverci voluto onorare della sua gradita visita.Abbiamo preparato con gioia ed impegno questo appuntamentoche La vede ritornare nella nostra Università, in cui hainsegnato nei primi anni ’70 e che ha arricchito, quale Prefettodella Sacra Congregazione della Dottrina della Fede, indiverse occasioni accademiche negli anni successivi.Come Segretario Generale di questa prestigiosa Istituzione,ma ancor più come fedele laico impegnato nella vita civile esociale, desidero esprimerle la piena gratitudine per tutte leoccasioni in cui la Sua Santità ci richiama, con il Suo Magistero,al nostro essere compartecipi del progetto di Dio nellavita quotidiana anche attraverso il lavoro.Ai nostri studenti e docenti provenienti da ogni parte delmondo dobbiamo essere grati perché ogni giorno ci pongonodi fronte al mistero della unità nelladiversità per provenienza, cultura,tradizione, quanto mai arricchentesotto il profilo non soltanto umanoma ancor più cristiano. Intendiamoproseguire sempre in questo senso diuna collaborazione con riconoscenzaal Signore ed alle Autorità dell’Universitàche con tanta fiducia cioffrono la possibilità di una attiva,cordiale e responsabile cooperazione.Voglia Sua Santità benedire ciascunodi noi e le nostre famiglie perchéquesto luogo di lavoro e insieme diformazione accademica favoriscaogni giorno la crescita spiritualepersonale ma ancor più ci facciasentire partecipi di una comunità incammino al servizio di un’operadella Santa Sede.Il quadriportico gremito inattesa gioiosa dell'arrivo delSanto Padre.10 Foto: Alfredo Cacciani.11


12Discorso del Santo Padredurante la visita all’Università <strong>Gregorian</strong>aSignori Cardinali,venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,cari Professori e cari studenti!Sono lieto di incontrarmi oggi con voi. Un primosaluto va proprio a voi, studenti, che vedo <strong>numero</strong>siin questo elegante ed austero quadriportico,ma che so essere presenti anche in diverse aule e incontatto con noi attraverso schermi e altoparlanti.Cari giovani, vi ringrazio per i sentimenti espressidal vostro rappresentante e da voi stessi! In un certosenso l’Università è proprio vostra. Essa, fin dallontano 1551, quando Sant’Ignazio di Loyola lafondò, esiste per voi, per gli studenti. Tutte le energiespese dai vostri Professori e Docenti, nell’insegnamentoe nella ricerca, sono per voi. Per voi sonole preoccupazioni e gli sforzi quotidiani del RettoreMagnifico, dei Vice Rettori, dei Decani e dei Presidi.Voi di questo siete coscienti e sono certo chene siete anche grati.Uno speciale saluto va poi al Cardinale Zenon Grocholewski.In quanto Prefetto della Congregazioneper l’Educazione Cattolica, egli è il Gran Cancellieredi questa Università e rappresenta in essa ilRomano Pontefice (cfr Statuta Universitatis, art. 6,§ 2). Proprio per questo il mio predecessore Pio XI,di venerata memoria, dichiarava l’Università <strong>Gregorian</strong>a“plenissimo iure ac nomine” pontificia (cfrLett. ap. <strong>Gregorian</strong>am studiorum, in AAS 24[1932], 268). La storia stessa del Collegio Romanoe dell’Università <strong>Gregorian</strong>a, sua erede, come ricordavail P. Rettore nel saluto che mi ha rivolto, è ilfondamento di questo statuto del tutto particolare.Saluto il Rev. P. Peter-Hans Kolvenbach, S.J., che,come Preposito Generale della Compagnia diGesù, è il Vice Gran Cancelliere dell’Università edha la cura più immediata di quest’opera, che nondubito di qualificare come uno dei più grandi serviziche la Compagnia di Gesù fa alla Chiesa universale.Saluto i benefattori qui presenti. Il Freundeskreisder <strong>Gregorian</strong>a di Germania, la <strong>Gregorian</strong> <strong>University</strong>Foundation di New York, la Fondazione “La<strong>Gregorian</strong>a” di Roma, e altri gruppi di benefattori.Carissimi, vi sono grato per quanto generosamentefate per sostenere quest’opera che la Santa Sede haaffidato e continua ad affidare alla Compagnia diGesù. Saluto i Padri gesuiti che qui svolgono il loroinsegnamento con encomiabile spirito di abnegazionee austerità di vita; con essi saluto gli altri Professori,estendendo il mio pensiero anche ai Padri e ai Fratellidel Pontificio Istituto Biblico e del Pontificio IstitutoOrientale, che, insieme alla <strong>Gregorian</strong>a, formano unconsortium accademico (cfr Pio XI, M.p. Quodmaxime, 30 settembre 1928) prestigioso per quantoattiene non solo l’insegnamento, ma anche il patrimoniolibrario delle tre biblioteche, fornite di fondi specializzatiincomparabili. Saluto infine il personale nondocente dell’Università, che ha voluto far sentire lapropria voce attraverso quella del Segretario Generale,che ringrazio. Il personale non docente quotidianamentesvolge un servizio nascosto, ma molto importanteper la missione che la <strong>Gregorian</strong>a è chiamata adadempiere per mandato della Santa Sede. A ciascuno diloro va il mio cordiale incoraggiamento.Con gioia mi trovo in questo quadriportico, che hoattraversato in varie occasioni. Mi ricordo particolarmentedella difesa della tesi del Padre Lohfink duranteil Concilio, alla presenza di molti Cardinali e anche dipoveri Periti come me. Mi è caro ricordare in modoparticolare il tempo in cui, essendo professore Ordinariodi Dogmatica e di Storia del Dogma presso l’Universitàdi Regensburg, fui invitato nel 1972 dall’alloraRettore Hervé Carrier S.J. a tenere un corso agli studentidel II Ciclo della specializzazione di TeologiaDogmatica. Ho tenuto un corso sulla Santissima Eucaristia.Con la familiarità di allora, dico a voi, cari Professorie studenti, che la fatica dello studio e dell’insegnamento,per avere senso in relazione al Regno diDio, deve essere sostenuta dalle virtù teologali. Infatti,l’oggetto immediato della scienza teologica, nelle suediverse specificazioni, è Dio stesso, rivelatosi in GesùCristo, Dio con un volto umano. Anche quando, comenel Diritto canonico e nella Storia della Chiesa, l’oggettoimmediato è il Popolo di Dio nella sua dimensionevisibile e storica, l’analisi approfondita dellamateria risospinge alla contemplazione, nella fede, delmistero di Cristo risorto. E’ Lui che, presente nella suaChiesa, la conduce tra gli eventi del tempo verso la pienezzaescatologica, un traguardo verso cui camminiamosostenuti dalla speranza. Non basta, però, conoscereDio; per poterlo realmente incontrare, lo si deveanche amare. La conoscenza deve divenire amore. Lostudio della Teologia, del Diritto canonico e della Storiadella Chiesa non è solo conoscenza delle proposizionidella fede nella loro formulazione storica e nellaloro applicazione pratica, ma è anche sempre intelli-genza di esse nella fede, nella speranza e nella carità. Solo loSpirito scruta le profondità di Dio (cfr 1 Cor 2,10), quindisolo nell’ascolto dello Spirito si può scrutare la profonditàdella ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio (cfr Rm11,33). Lo Spirito si ascolta nella preghiera, quando il cuoresi apre alla contemplazione del mistero di Dio, che ci si è rivelatonel Figlio Gesù Cristo, immagine del Dio invisibile (cfrCol 1,15), costituito Capo della Chiesa eSignore di tutte le cose (cfr Ef 1,10; Col1,18).L’Università <strong>Gregorian</strong>a, fin dalle sue originicon il Collegio Romano, si è distintaper lo studio della filosofia e della teologia.Sarebbe troppo lungo enumerare i nomidegli insigni filosofi e teologi che si sonosucceduti sulle cattedre di questo Centroaccademico; ad essi dovremmo aggiungereanche quelli di famosi canonisti e di storicidella Chiesa, che hanno speso le loro energiefra queste mura prestigiose. Tutti hannocontribuito grandemente al progrediredelle scienze da loro coltivate e quindihanno offerto un prezioso servizio alla SedeApostolica nell’espletamento della sua funzionedottrinale, disciplinare e pastorale.Con l’evolversi dei tempi necessariamentemutano le prospettive. Oggi non si puònon tener conto del confronto con la culturasecolare, che in molte parti del mondotende sempre più non solo a negare ognisegno della presenza di Dio nella vita dellasocietà e del singolo, ma con vari mezzi, chedisorientano e offuscano la retta coscienzadell’uomo, cerca di corrodere la sua capacitàdi mettersi in ascolto di Dio. Non sipuò prescindere, poi, dal rapporto con lealtre religioni, che si rivela costruttivo solose evita ogni ambiguità che in qualchemodo indebolisca il contenuto essenzialedella fede cristiana in Cristo unico Salvatoredi tutti gli uomini (cfr At 4,12) e nellaChiesa sacramento necessario di salvezzaper tutta l’umanità (cfr Dich. DominusIesus, nn. 13-15; 20-22: AAS 92 [2000],742-765).Non posso in questo momento dimenticarele altre scienze umane che in questa insigneUniversità vengono coltivate, sulla sciadella gloriosa tradizione accademica delCollegio Romano. Quale grande prestigioabbia assunto il Collegio Romano nelcampo della matematica, della fisica, dell’astronomia, è a tuttinoto. Basti ricordare che il calendario, cosiddetto “<strong>Gregorian</strong>o”,perché voluto dal mio predecessore Gregorio XIII,attualmente in uso in tutto il mondo, fu elaborato nel 1582dal P. Cristoforo Clavio, professore del Collegio Romano.Basti anche fare menzione del P. Matteo Ricci, che portò finnella lontana Cina, insieme alla sua testimonianza di fede, il13


Alcuni dei moltissimi studenti presenti hanno seguito la visita del Papa inAula Magna e in altre aule grazie ai maxi schermi approntati per l’occasione.14sapere acquisito come discepolo del P. Clavio. Oggiqueste discipline non vengono più coltivate nella<strong>Gregorian</strong>a, ma sono subentrate altre scienzeumane, quali la psicologia, le scienze sociali, lacomunicazione sociale. Con esse vuole essere piùprofondamente compreso l’uomo sia nella suadimensione personale profonda, che nella suadimensione esterna di costruttore della società,nella giustizia e nella pace, e di comunicatore dellaverità. Proprio perché tali scienze riguardanol’uomo non possono prescindere dal riferimento aDio. Infatti, l’uomo, sia nella sua interiorità chenella sua esteriorità, non può essere pienamentecompreso se non lo si riconosce aperto alla trascendenza.Privo del suo riferimento a Dio, l’uomo non puòrispondere alle domande fondamentali che agitanoe agiteranno sempre il suo cuore riguardo al fine equindi al senso della sua esistenza. Conseguentementeneppure è possibile immettere nella societàquei valori etici che soli possono garantire una convivenzadegna dell’uomo. Il destino dell’uomosenza il suo riferimento a Dio non può che essere ladesolazione dell'angoscia che conduce alla disperazione.Solo in riferimento al Dio-Amore, che si èrivelato in Gesù Cristo, l’uomo può trovare il sensodella sua esistenza e vivere nella speranza, pur nell’esperienzadei mali che feriscono la sua esistenzapersonale e la società in cui vive. La speranza fa sìche l’uomo non si chiuda in un nichilismo paralizzantee sterile, ma si apra all’impegno generosonella società in cui vive per poterla migliorare. È ilcompito che Dio ha affidato all’uomo nel crearlo asua immagine e somiglianza, un compito che riempieogni uomo della più grande dignità, ma anche diun’immensa responsabilità.E’ in questa prospettiva che voi, Professori e Docentidella <strong>Gregorian</strong>a, siete chiamati a formare gli studentiche la Chiesa vi affida. La formazione integrale dei giovaniè uno degli apostolati tradizionali della Compagniadi Gesù fin dalle sue origini; per questo è una missionedi cui fin dall’inizio il Collegio Romano si è fattocarico. L’affidamento alla Compagnia di Gesù, a Romapresso la Sede Apostolica, del Collegio Germanico, delSeminario Romano, del Collegio Ungarico, unito alGermanico, del Collegio Inglese, del Collegio Greco,del Collegio Scozzese e del Collegio Irlandese, aveval’intento di assicurare una formazione del clero diquelle nazioni, dove era infranta l’unità della fede e lacomunione con la Sede Apostolica. Tuttora questi Collegiinviano, o quasi esclusivamente o in buon <strong>numero</strong>,i loro alunni all’Università<strong>Gregorian</strong>a,in continuità conquella missione originaria.A tali Collegimenzionatilungo la storia se nesono aggiunti moltialtri. Quanto maiimpegnativo è dunqueil compito chegrava sulle vostrespalle, cari Professorie Docenti! Opportunamentequindi,dopo profondariflessione aveteredatto una “Dichiarazioned’Intenti”,essenziale per un’istituzione come la vostra, perchéindica sinteticamente la sua natura e missione. Sullasua base state portando a termine il rinnovamentodegli Statuti dell’Università e dei Regolamenti Generali,come anche degli Statuti e dei Regolamenti dellediverse Facoltà, Istituti e Centri. Questo contribuirà ameglio definire l’identità della <strong>Gregorian</strong>a, consentendola redazione di programmi accademici più adeguatiall’adempimento della missione che le è propria.Una missione facile e difficile insieme. Facile, perchél’identità e la missione della <strong>Gregorian</strong>a sono chiare findalle sue prime origini, sulla base delle indicazioniribadite da tanti Romani Pontefici, tra i quali bensedici furono alunni di questa Università. Missione altempo stesso difficile, perché suppone costante fedeltàalla propria storia e tradizione, per non perdere le proprieradici storiche, e insieme apertura alla realtà attuale perrispondere, dopo un attento discernimento, con spirito creativoalle necessità della Chiesa e del mondo di oggi.Come Università ecclesiastica pontificia, questo Centro accademicoè impegnato a sentire in Ecclesia et cum Ecclesia. E’ unimpegno che nasce dall’amore per la Chiesa, nostra Madre eSposa di Cristo. Noi dobbiamo amarla come Cristo stesso l’haamata, assumendo su di noi le sofferenze del mondo e dellaChiesa per completare quello che manca ai patimenti di Cristonella nostra carne (cfr Col 1,24). E’ così che si possonoformare le nuove generazioni di sacerdoti, di religiosi, di laiciimpegnati. E’ doveroso infatti domandarsi a che tipo di sacerdotesi vuole formare gli studenti, a che tipo di religioso o direligiosa, di laico o di laica. Certamente è vostro intento, cariProfessori e Docenti, formare sacerdoti dotti, ma pronti altempo stesso a consumare la loro vita nel servire con cuoreindiviso, nell’umiltà e nell’austerità della vita, tutti coloro cheil Signore affiderà al loro ministero. Così intendete offrire unaformazione intellettuale solida a religiosi e religiose, affinchésappiano vivere nella gioia la consacrazione di cui Dio hafatto loro dono, e proporsi come segno escatologico di quellavita futura a cui tutti siamo chiamati. Ugualmente, voi voletepreparare laici e laiche, che con competenza sappiano svolgereservizi e uffici nella Chiesa e, innanzitutto, essere fermentodel Regno di Dio nella sfera del temporale. In questa prospettiva,proprio quest’anno l’Università ha dato inizio ad un programmainterdisciplinare per formare i laici a vivere la lorovocazione specificamente ecclesiale di impegno etico nellasfera pubblica.La formazione, tuttavia, è anche vostra responsabilità, caristudenti. Lo studio certamente richiede costante ascesi eabnegazione. Ma proprio per questa strada la persona siforma al sacrificio e al senso del dovere. Infatti ciò che apprendeteoggi è ciò che voi domani comunicherete, quando vi saràaffidato dalla Chiesa il ministero sacro o altri servizi ed ufficia vantaggio della comunità. Ciò che in ogni circostanza potràdare gioia al vostro cuore sarà la consapevolezza di aver semprecoltivato la rettitudine di intenzione, grazie alla quale siha la certezza di aver cercato e fatto solo la volontà di Dio.Ovviamente, tutto questo richiede purificazione del cuore ediscernimento.Cari figli di Sant’Ignazio, ancora una volta il Papa vi affidaquesta Università, opera così importante per la Chiesa universalee per tante Chiese particolari. Essa costituisce da sempreuna priorità tra le priorità degli apostolati della Compagniadi Gesù. È nell’ambiente universitario di Parigi cheSant’Ignazio di Loyola e i suoi primi compagni maturarono ildesiderio ardente di aiutare le anime amando e servendo Dioin tutto, a sua maggior gloria. Spinto dall’interiore mozionedello Spirito, Sant’Ignazio venne a Roma, centro della Cristianità,sede del Successore di Pietro, e qui fondò il CollegioRomano, prima Università della Compagnia di Gesù. L’Università<strong>Gregorian</strong>a è oggi l’ambiente universitario nel quale sirealizza in modo pieno ed evidente, ancora a distanza di 456anni, il desiderio di Sant’Ignazio e dei suoi primi compagni diaiutare le anime ad amare e servire Dio in tutto, a sua maggiorgloria. Direi che qui, tra queste mura, si realizza quanto ilPapa Giulio III il 21 luglio 1550 fissava nella “formula Istituti”,stabilendo che ogni membro della Compagnia di Gesùè tenuto a “sub crucis vexillo Deo militare, et soli Domino acEcclesiae Ipsius sponsae, sub Romano Pontifice, Christi in terrisVicario, servire”, impegnandosi “potissimum… ad fidei defensionemet propagationem, et profectum animarum in vita et doctrinachristiana, per publicas praedicationes, lectiones et aliudquodcumque verbi Dei ministerium…” (Lett. ap. Exposcitdebitum, 1). Questa specificità carismatica della Compagniadi Gesù, espressa istituzionalmente nel quarto voto di disponibilitàtotale al Romano Pontefice in qualsiasi cosa Eglivoglia comandare “ad profectum animarum et fidei propagationem”(ibid., n. 3), trova attuazione anche nel fatto che il PrepositoGenerale della Compagnia di Gesù chiama da tutto ilmondo i Gesuiti più adatti perché svolgano il compito di Professoriin questa Università. La Chiesa, consapevole com’è chequesto può comportare il sacrificio di altre opere e servizi,pure validi per i fini che la Compagnia si propone di raggiungere,è ad essa sinceramente grata e desidera che la <strong>Gregorian</strong>aconservi lo spirito ignaziano che la anima, espresso nel suometodo pedagogico e nell’impostazione degli studi.Carissimi, con affetto di Padre affido tutti voi, che siete lecomponenti vive dell’Università <strong>Gregorian</strong>a - Professori eDocenti, studenti, personale non docente, benefattori e amici- all’intercessione di Sant’Ignazio di Loyola, di San RobertoBellarmino e della Beata Vergine Maria, Regina della Compagniadi Gesù, che nello stemma dell’Università è indicata coltitolo di Sedes Sapientiae. Con questi sentimenti a tuttiimparto, propiziatrice di copiosi favori celesti, l’ApostolicaBenedizione. 15


L’interventodel Preposito Generale P. Peter-Hans KolvenbachAl termine del discorso del Santo Padre, il PrepositoGenerale della Compagnia di Gesù,Padre Peter-Hans Kolvenbach, ha presentatocon queste parole i doni che alcuni professoridella <strong>Gregorian</strong>a hanno offerto a BenedettoXVI:quale include la dedica a Lei rivolta «expleto annoprimo tui Pontificatus». Questa pubblicazione, fondatanel 1963, nasce da un'idea maturata nel 1946di documentare ai ricercatori di tutto il mondo lastoria del Pontificato, integrandone l’esposizionecon una bibliografia specializzata, che, con la suaricchezza, definisce la specificità di questa pubbli-orientamenti fondamentali dell'Università<strong>Gregorian</strong>a e la sua animaignaziana, ripercorrendone la storia,documentando la sua attenzionecontinuamente rinnovata alla vitadella Chiesa e al mondo in cui ilVangelo viene annunciato e soprattuttoesprimendo la specificità dellospirito che anima la <strong>Gregorian</strong>aoggi.Con questi doni, Santo Padre,vogliamo parteciparLe un segnodell'impegno della nostra missioneaccademico-scientifica, nella pienaconsapevolezza della rilevanza delcompito cui siamo stati e continuiamoad essere chiamati a serviziodella Chiesa universale.Il gruppo dei vari rappresentanti ammessial saluto personale al Santo Padre.16Santo Padre,in qualità di Vice Gran-Cancelliere di questaPontificia Università e di Preposito Generaledella Compagnia di Gesù, cui quest'opera èstata affidata, sono onorato di introdurre i doniche in questa circostanza deponiamo nelle Suemani.Le porgerò in omaggio la medaglia dedicata aSan Roberto Bellarmino, Patrono dell’Universítà,coniata (nel 2001) in occasione della ricorrenzadel 450° anniversario della Fondazionedei Collegio Romano. Era infatti il 23 febbraiodel 1551 quando 60 studenti e 15 docenti iniziavanoil progetto educativo che, assunto ilnome di Collegio Romano, doveva gettare lefondamenta di una lunga storia.Il P. Josèp Benítez offrirà l’ultimo volume dellapubblicazione Archivum Historiae Pontificae, ilcazione, viva espressione della nostra volontà di servirela Chiesa, con il nostro impegno di studio.Il P. Natalino Spaccapelo Le porgerà il volume “Ilteologo e la storia: Lonergan's Centenary (1904-2004)”, pubblicato a cura del p. Paul Gilbert edello stesso P. Spaccapelo, che raccoglie i risultatidelle due iniziative con le quali la Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a (nel 2004) ha voluto rendereomaggio al P. Bernard Lonergan, in occasione delcentenario della sua nascita: (6 articoli pubblicatinel quarto <strong>numero</strong> dell'anno e 14 contributi) presentatial Convegno «Lonergans Centenary,19042004», che si è tenuto presso questa Università.Il P. Paut Gilbert Le offrirà la pubblicazione «Universitasnostra <strong>Gregorian</strong>a. La Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a ieri ed oggi», curata dallo stesso P. Gilbert,che include testi e contributi che illustrano gli17


Marta GiorgiDebanneBiblioteca della <strong>Gregorian</strong>aOpere esposte presso il centro Convegni Matteo Ricciin occasione della visita di Sua Santità Benedetto XVIalla <strong>Gregorian</strong>a il 3 novembre <strong>2006</strong>La Biblioteca ha esposto alcune pubblicazionidell'Università <strong>Gregorian</strong>a ed alcune opere delFondo Speciale Riserva (Libri preziosi, rari,antichi).PUBBLICAZIONI DELLA GREGORIANA1) COLLANE DELLA GREGORIANA:• Analecta <strong>Gregorian</strong>a, studi e ricerche condottida professori e/o candidati al dottorato eriguardanti Sacra Scrittura, Teologia, Patristica,Diritto Canonico, Filosofia, Storia Ecclesiastica,Ecumenismo, Religioni non cristiane.• Documenta Missionalia, a cura della Facoltàdi Missiologia, tratta ricerche sugli aspetti culturalie missionari dei popoli non cristiani inrelazione al proprio contesto religioso, storicoed etnico.• Miscellanea Historiae Pontificiae, studiriguardanti tempi della Storia Pontificia a curadella Facoltà di Storia Ecclesiastica.• Tesi <strong>Gregorian</strong>a, tesi dottorali della PontificiaUniversità (Facoltà di Teologia, Facoltà diDiritto Canonico, Facoltà di Filosofia, Istitutodi Spiritualità, Facoltà di Missiologia.• Archivum Historiae Pontificiae, rivista annualenata nel 1963, con alcuni articoli e bibliografiaaccurata e specifica sull' argomento, strumentounico per ricercatori e studiosi della disciplina.• Studia Missionalia, pubblicazione della Facoltà diMissiologia, riguarda studi su Islam, Buddismo,Induismo, Etnologia Religiosa, Morale e Religione,Culto e Rituale, Mistica, nel Cristianesimoe nelle altre religioni.OPERE ESPOSTE DEL FONDO SPECIALERISERVA• IncunaboloQuestiones Scoti super v[niuersa]lib[us], predicame[n]tis,et perihermenijs. Q[uesti]ones AntonijAndree sup[er] sex pri[n]cipijs. Expositiones fratrisJoa[n]nis Anglici super q[uesti]onibusv[niuersa]lium Scoti. – Impresse Venetus : perBonetu[s] Locatellu[s] [...], 1492. – [6], 78 [i.e.79], [2] c. ; in folio.Marca (Cerchio con croce doppia e iniziali O.S.M.su sfondo nero) nel verso dell'ultima c. – Testo sudue colonne. - Iniziali xil.Legatura posteriore in pergamena rigida. - Taglispruzzati. – Numerose glosse ms. e depennaturedel testo.• Nadal, Jerónimo, s.j., 1507-1580Adnotationes et meditationes in Evangeliaquae in sacrosancto missae sacrificiototo anno leguntur; cum Evangeliorumconcordantia historiae integritatisufficienti. Accessit index historiamipsam evangelicam in ordinem temporisvitae Christi distribuens. Auctore HieronymoNatali Societatis Iesu theologo.– Secunda editio. – Antuerpiae: excudebatMartinus Nutius, 1595. – [8], 636,[6] p., [179] c. di tav. : ill. calcogr. ; infolio.Frontespizio inciso. – Testo su duecolonne. - Fregi e iniziali xilografateLegatura moderna. – Tagli rossi. –Tracce d'uso.• Nieremberg, Juan Eusebio, s.j.1595-1658R.p. Ioannis Eusebii Nierembergii eSocietate Iesu Stromata S. Scripturae.In quibus enarrantur, explicantur, illustrantur,cum commentationibus moralibusvitae & historiae [...]. His accessereeiusdem auctoris Gnomoglyphica:item Sigalion, sive Sapientia mythica. –Lugduni : sumpt. haer. Gabr. Boissat,& Laurentij Anisson, 1642. – [20], 549,[15] p. ; in folio.Frontespizio in rosso e nero. - Marca tip. in cornice xil. -Fregi e iniziali xil.Legatura in pergamena decorata (clipeo centrale in cornicivegetali e geometriche), montata su cinque nervi eassi lignee. – Tracce di antichi tennoni. – Tagli blu. –Tracce di foxing.Il Rettore Magnifico mostra al Santo Padre alcuni dei volumi provenienti dallaBiblioteca, che ha potuto ammirare in esposizione al Centro Convegni Matteo Ricci.2) PERIODICI DELLA GREGORIANA:• Gesuiti• <strong>Gregorian</strong>um, rivista trimestrale, creata nel • Le Comte, Louis, s.j., 1655-1728Ratio atq. institutio studiorum Societatis Iesu. – Neapoli:1920. Ha partecipato a tutti i dibattiti che la Nouveaux memoires sur l'état present de la Chine.in Collegio eiusdem Societatis, 1598Chiesa ha conosciuto da più di 80 anni. I temi Par le r.p. Louis le Comte de la Compagnie detrattati riguardano principalmente Sacra Scrittura,Jesus, mathématicien du roy. Enrichi de figures. –Teologia, Spiritualità, Filosofia e Comu-A Amsterdam : chez J.L. de Lorme, & Est. Rogernicazione Sociale.[...], 1697. – [32], 369, [1], [6], 386, [2] p., [18] c.di tav., [3] c. di tav. pieg. : ill. xil. e calcogr., tab. ;• Periodica de re canonica, rivista trimestrale 12°.nata in Belgio nel 1911. Oltre ad articoli di Front. in rosso e nero. – Fregio xil. sul front. –carattere teorico e pratico nei vari campi del Fregi e iniziali xil.diritto canonico e discipline affini, pubblica Legatura in piena pelle su quattro nervi. - Titoloanche le sentenze della Rota Romana o commentarisui decreti della Segnatura Apostolica Tagli spruzzati. - Nota ms. sulla carta di guardiasu tassello e fregi a impressioni dorate sul dorso. -e sulle risposte del Pontificio Consiglio per i ant.: "Boundrez".testi Legislativi.18 19


Alcune informazionisulla Biblioteca della<strong>Gregorian</strong>aMISSIONE DELLA BIBLIOTECALa Biblioteca della Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>aè stata istituita nel febbraio del 1551unitamente al Collegio Romano, fondato da S.Ignazio di Loyola. È universalmente notacome grande istituzione culturale di notevoleprestigio particolarmente sotto il profilo culturale,teologico, filosofico e letterario. Hasempre pienamente condiviso la storia dell'Istituzionecui appartiene e di cui è al servizio,l'ha seguita nei suoi molteplici spostamenticausati dalla necessità di trovare spazi funzionaliadeguati alle esigenze di un <strong>numero</strong> distudenti e docenti in costante crescita, diun'offerta formativa in continuo ampliamentoper il <strong>numero</strong> di discipline e specializzazionicoperte.La sua missione è quella di contribuire allamissione educativa della Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a.La Biblioteca, con il suo patrimonio, i suoiservizi tradizionali e innovativi miranti a renderetale patrimonio sempre "meglio" disponibilee fruibile, intende essere per la comunitàuniversitaria che serve e per tutti glistudiosi e ricercatori che ad essa accedono unostrumento privilegiato per acquisire le conoscenzenecessarie per divenire persone competenti,responsabili e capaci di aiutare la Chiesaa rinnovarsi per dare risposte "appropriate"alle complesse problematiche spirituali, intellettualie sociali che si trova a fronteggiare.PATRIMONIO• Libri850.000 volumi nel Magazzino (torre libraria di6 piani ed un locale a scaffalatura compattacapace di contenere 230.000 volumi)Le opere possedute sono scritte in varie lingue(italiano, greco antico e moderno, latino, francese,inglese, tedesco, spagnolo, portoghese,russo, olandese, polacco, etc.).65.000 volumi nelle sale di lettura• Periodici3.000 titoli1.700 abbonamenti attiviI periodici stranieri concernenti i vari settoridisciplinari di specializzazione sono circa 800• Fondi specialiRiserva: 52 incunabula, 80 cinquecentine,27.000 libri preziosi, rari, antichi,Wetter: 42.000 volumi di studi sul marxismoSIDIC: 6.000 libri sul dialogo interreligioso fracristiani ed ebreiVedovato: 4.500 libri sulla storia universalemoderna e contemporaneaAREE DISCIPLINARI DISPECIALIZZAZIONETeologia Fondamentale, Teologia Dogmatica,TeologiaMorale, Sacra Scrittura, PatrologiaDiritto Canonico, Storia Ecclesiastica, Teologiapastorale, Spiritualità, Ecumenismo, Liturgia,Agiografia, MissiologiaFilosofia, Psicologia, Sociologia, Economia, Storia,Politica e Diritto Internazionale, Comunicazione,MarxismoStudi su religioni e culture, Studi giudaici, StudiislamiciArte e Archeologia, Storia, Letteratura e LinguisticaFORMAZIONE DEGLI UTENTI• visite guidate settimanali per tutta la durata dell'anno accademico• incontri formativi settimanali sull'uso delcatalogo elettronico e dei periodici elettronici per tuttala durata dell'anno accademicoLa Biblioteca considera l'educazione dell'utente comeparte integrante delle sue attività ed investe molto in questosettore.UTENZAQualche dato• una media di 550 utenti al giorno• oltre 1.200 tessere di accesso rilasciate ogni anno adutenti esterni provenienti da altre università, istituzioniaccademiche e di ricerca, istituzioni varie italiane e non• oltre 10.000 richieste mensili per la consultazione diopere del magazzino.RISORSE PRINCIPALI PER I SERVIZI ALL'UTENZA• 6 sale di lettura e 400 postazioni• 20 postazioni di computer per l'interrogazione dellerisorse elettroniche• Rete wireless nelle 2 sale di lettura principali.RISORSE ELETTRONICHE• Catalogo elettronico di libri e riviste (opac)• 98 banche dati bibliografiche, di testi completi edi opere reference• 487 periodici elettroniciUno scorcio della Biblioteca della Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a.Foto: Mark Teglasy2021


Archivio storico PUGDocumenti relativi alla docenza di sua Santità Benedetto XVInell'Anno Accademico 1972-73Documenti mostrati al Papa durante la sua visita alla <strong>Gregorian</strong>a, nel Centro Convegni Matteo RicciFonti per la storia del Collegio RomanoOrigine del Collegio Romano e suoi progressi,XVIII sec.Manoscritto della storia del Collegio fino all'annodella soppressione della Compagnia di Gesù, 1773.Documenti Pontifici relativi il Collegio Romano-Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a.Lettera Apostolica di Gregorio XIII,1576 dicembre18Concessione al P.Generale E. Mercurian di ampiafacoltà relativa alla fondazione dei Collegi.Breve Apostolico di Leone XII, 1824 maggio 17Breve in favore del Collegio Romano, ossia restituzionedel Collegio alla Compagnia di Gesù.Copia con aggiunte autenticata dal card. Albani.Chirografo Pio IX, 1873 dicembre 4Concessione definitiva del nuovo nome con il quale sipoteva fregiare il Padre Rettore: "Rector PontificiaeUniversitatis <strong>Gregorian</strong>ae", in sostituzione di: "RectorCollegii Romani".Breve di Pio XI, 1922 luglio 31Copia autentica del Breve indirizzato al cardinale Prefettodella Sacra Congregazione per i Seminari e gliStudi Universitari tramite il quale è attestato il caratteredi università pontificia, già dall'anno 1553, efavorito da papa Gregorio XIII, nonché la qualità diente autonomo pontificio affidato alla Compagnia diGesù fino a quel momento.Dichiarazione del Prefetto della Sacra Congregatio DeSeminariis et studiorum universitatibus, 1924 febbraio22Copia dell'attestato in cui si dichiara che la <strong>Gregorian</strong>aè sotto la diretta dipendenza del Sommo Pontefice.Chirografo di Pio XI, 1924Approvazione del progetto della nuova sede a piazza dellaPilotta della "nostra Università <strong>Gregorian</strong>a".Chirografo di Pio XII, 1924 dicembre 25Benedizione apostolica in riconoscenza degli aiuti fornitidalla Università <strong>Gregorian</strong>a ai profughi di guerra.Il Collegio Romano-<strong>Gregorian</strong>a e i ConciliRelazioni del Concilio di Trento, 1560-63Vari documenti raccolti da Mons.Sebastiano Gualtiero,vescovo di Viterbo, a Trento in quegli anni. Esempio di unmanoscritto appartenente al fondo documentario del cardinaleSforza Pallavicino S.J., raccolto per la compilazione dellaStoria del Concilio di Trento, 1656-57.Queste fonti vennero studiate secoli dopo da Hubert Jedin,Der Quellenapparat der Konzilgeschichte Pallavicinos, (MiscellaneaHistoriae Pontificiae IV) 1940.Concilio Vaticano IGiovanni Battista Franzelin (Bolzano 1816-Roma 1886)Notae de argumentis quibusdam theologicis (teologo consultoreper il Vaticano I).Giuseppe Kleutgen (Dortmund 1811-Bolzano 1883)Lettere e altri documenti teologici (teologo consultore per ilVaticano I).Concilio Vaticano IIEdouard Dhanis (Gand 1902-Roma 1978)Appunti presi come teologo consultore durante il Vaticano II.Sebastian Tromp (Beek-Ubbergen 1889-Roma1975)Appunti presi come teologo consultore durante il Vaticano II.Esempi scelti di importanti documenti:S.Roberto Bellarmino (1542-1621)Sermoni ed epistole autografi.Cristoforus Clavius (Bamberg 1537-Roma 1612)Geometria pratica, manoscritto con correzioni e disegni.Athanasius Kircher (Hesse 1601-Roma 1680)Lettera autografa a Massimiliano Enrico, arcivescovo elettoredi Colonia, 1663 luglio 29Athanasius Kircher (Hesse 1601-Roma 1680)Note di musica con testo in greco, 1668Orazio Grassi S.J.Progetto definitivo per la facciata della chiesa di S.Ignazio,1627 ca.Disegno a penna, inchiostro e acquarello.Visita di Pio IX al Collegio Romano, 27 giugno 1847Disegno a seppia.22Il Santo Padre guarda con estremo interesse i documenti provenienti dall'Archivio Storico della <strong>Gregorian</strong>a,in particolare quelli relativi alla Sua Docenza nell’Anno Accademico 1972-73.23


I Papi... della <strong>Gregorian</strong>aGREGORIO XV(Alessandro Ludovisi, 1621-1623). La sua tomba si trovanella chiesa di S. Ignazio delCollegio Romano. Fu lui checanonizzò S. Ignazio e S. FrancescoSaverio oltre che S.Filippo Neri, S. Isidoro e S.Teresa d'Avila.INNOCENZO XII(Antonio Pignatelli, 1691-1700). Insigne per carità einstancabile contro il gallicanesimo.Nel secolo che va dal 1824 al 1924, fra le migliaia di alunni dell'Università <strong>Gregorian</strong>a, tre furono eletti al governo dellaChiesa Universale:LEONE XIII(Gioacchino Pecci, 1878-1903). Tentò di riconciliare la Chiesa con l'epoca moderna, mantenendoinalterati i princìpi dottrinali dei predecessori. In Vaticano promosse lo studio dell'astronomia edelle scienze naturali. Nel 1883 aprì l'archivio Vaticano agli studiosi di qualsiasi credo. Fu un uomodi intensa pietà religiosa con tendenze piuttosto conservatrici.URBANO VIII(Maffeo Barberini, 1623-1644). Fu il fondatore delSeminario (Urbano) di Propagandaa Roma.INNOCENZO X(Giovan Battista Pamphili,1644-1655).Egli condannò le cinque proposizionieretiche di Giansenio.CLEMENTE XI(GianFrancesco Albani, 1700-1721). Uno dei più grandi ponteficidel secolo, pubblicò controi Giansenisti capitanati dalQuesnel due celebri bolle:Vineam Domini e UnigenitusDei Filius nella quale condannava101 preposizioni nel libroRiflessioni morali del Quesnel.INNOCENZO XIII(Michelangelo Conti, 1721-1724). Proseguì nel breveregno l'azione dei predecessorionde estirpare il Giansenismo.BENEDETTO XV(Giacomo della Chiesa, 1914-1922). Il suo pontificato fu dominato dalla guerra e dalle sue conseguenze.Terminata la guerra perorò a favore della riconciliazione internazionale e si occupò deinuovi concordati che la nuova Europa rendeva auspicabili. Promulgò nel 1917 il nuovo "Codice didiritto canonico".PIO XI(Achille Ratti, 1922-1939). Negoziò i patti Lateranensi nel 1929 con Mussolini. Molto interessatoalle missioni estere, raddoppiò sotto il suo pontificato il <strong>numero</strong> dei missionari. Grande studioso,promosse la scienza e la ricerca seria; fondò l'Istituto Pontificio di archeologia cristiana; eresse laPinacoteca Vaticana e trasferì a Castel Gandolfo l'Osservatorio, dotandolo di strumenti moltomoderni. Fondò nel 1936 la Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 1931 installò una stazioneradio nella Città del Vaticano e la usò per scopi pastorali.24CLEMENTE IX(Giulio Rospigliosi, 1600-1669)Papa di grande devozioneintervenne efficacemente nellacontroversa giansenista.CLEMENTE XII(Lorenzo Corsini, 1730-1740).Canonizzò S. Vincenzo de'Paoli e S. Francesco Regis, econ la bolla In eminenti condannòi framassoni nel 1738.CLEMENTE X(Emilio Altieri, 1670-1676).Canonizzò S. Francesco Borgia.PIO IXGiovanni Maria Mastai Ferretti,1792-1878)Nel 1954-1955 solenne aperturadel Processo Apostolico diBeatificazione presso la Congregazionedei Santi. Il 6 luglio1985 promulgazione delDecreto sulla eroicità dellevirtù del Ven. Pio IX. Il 20dicembre 1999 Decreto diriconoscimento del Miracoloattribuito a Pio IX.Nel corso del 1900 tra gli alunni della <strong>Gregorian</strong>a sono stati chiamati al governo della Chiesa Universale:PIO XII(Eugenio Pacelli, 1939-1958). Nacque a Roma nel 1876. Entrò al servizio del papa nel 1901 e dal1904 al 1916 fu assistente del cardinale Gasparri nel lavoro di codificazione del diritto canonico.Nel 1917 venne nominato nunzio a Monaco di Baviera da Benedetto XV; nel 1920 nunzio dellanuova repubblica tedesca. Venne nominato cardinale nel 1929 e nel 1930 successe a Gasparri nellacarica di Segretario di Stato. Fu eletto papa nel 1939 e lottò per impedire lo scoppio della guerra conmolte azioni diplomatiche. In campo politico si scagliò contro il comunismo, in campo morale sioppose alla tesi di colpa collettiva cui faceva riferimento la Germania. Sotto il suo pontificato salìmoltissimo il <strong>numero</strong> delle diocesi, ma la Chiesa subì molte limitazioni e perdite. Fu il primo papaa divenire noto per mezzo della radio e della televisione. Morì a Castel Gandolfo nel 1958.PAOLO VI(Giovanni Battista Montini, 1963-1978). Nacque nel 1897, da famiglia benestante, in provincia diBrescia. Ricoprì incarichi nella Segreteria di Stato del Vaticano dal 1922 e nel 1931 fu nominatoprelato domestico di Sua Santità. Nel 1944 ricevette la direzione degli affari interni della Chiesa.Divenne Prosegretario di Stato nel 1952 e nel 1954 fu nominato arcivescovo di Milano. Nel 1958Giovanni XXIII lo nominò cardinale. Nel 1963 venne eletto successore di Giovanni XXIII. Continuòil Concilio Vaticano II e introdusse molte importanti riforme procedurali; tra le altre l'ammissionedei laici e delle donne, religiose e laiche, come Uditori, la nomina di 4 moderatori e una piùdiscreta formulazione delle norme di segretezza. Forse l'eredità più importante che Paolo VI lasciòalla Chiesa fu il costante ampliamento e la internazionalizzazione del Sacro Collegio, da 80 membriiniziali ai 138 del 1976. Una sua notevole iniziativa fu la riduzione della pompa e delle cerimoniepapali. Morì a Castel Gandolfo nel 1978 colpito da attacco cardiaco.25


GIOVANNI PAOLO I(Albino Luciani Palombi, 1978-1978). Nacque nel 1912 in provincia di Belluno.Nel 1937 divenne vice-rettore del seminario di Belluno e per 10 anni insegnò lematerie più importanti, ricoprendo anche la carica di Vicario Generale del Vescovodi Belluno. Nel 1958 Giovanni XXIII lo nominò vescovo di Vittorio Veneto. Dal1972 al 1975 fu vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il 5 marzo1973 ricevette il cappello cardinalizio. In campo teologico era un conservatore, main campo disciplinare era un riformista. Fu eletto papa nell'agosto del 1978 assumendoil nome di Giovanni Paolo I, desiderando combinare le qualità di GiovanniXXIII e Paolo VI. Sempre insofferente a manifestazioni di pura forma e veramenteumile, fece a meno della tradizionale incoronazione e il 3 settembre entrò in caricasemplicemente investito del pallio. Morì il 28 settembre per un attacco cardiaco.All'inizio del nuovo Millennio un suo ex Professore è salito al soglio pontificio col nome diPapa Benedetto XVI.BENEDETTO XVI(Joseph Ratzinger) Papa BenedettoXVI, è nato a Marktl amInn, diocesi di Passau (Germania),il 16 aprile del 1927 (SabatoSanto), e battezzato lo stessogiorno.Il padre, Commissario di polizia,proveniva da un'antica famigliadi agricoltori della Bassa Baviera, di condizioni economichepiuttosto modeste. La madre era figlia di artigianidi Rimsting, sul lago Chiem, e prima di sposarsiaveva lavorato come cuoca in vari hotels.Trascorse l'infanzia e l'adolescenza in Traunstein, piccolalocalità vicina alla frontiera con l'Austria, a 30km. da Salisburgo. In questo contesto, che egli stessoha definito "mozartiano", ricevette la sua formazionecristiana, umana e culturale.Non fu facile il periodo della sua giovinezza. La fede el'educazione della famiglia lo prepararono ad affrontarela dura esperienza di quei tempi, in cui il regimenazista manteneva un clima di forte ostilità contro laChiesa cattolica. Il giovane Joseph vide come i nazisticolpivano il parroco prima della celebrazione dellaSanta Messa.Proprio in tale complessa situazione, egli ebbe a scoprirela bellezza e la verità della fede in Cristo; un ruolofondamentale per questo svolse l'attitudine della suafamiglia, che sempre dette chiara testimonianza dibontà e di speranza, radicata nella consapevole appartenenzaalla Chiesa.Dal 1946 al 1951 studiò filosofia e teologia nellaScuola superiore di filosofia e di teologia di Frisinga enell'università di Monaco di Baviera. Fu ordinatosacerdote il 29 giugno 1951.Un anno dopo intraprese l'insegnamento nella Scuolasuperiore di Frisinga.Nel 1953 divenne dottore in teologia con la tesi"Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa diSant'Agostino". Quattro anni dopo, sotto la direzionedel noto professore di teologia fondamentale GottliebSöhngen, ottenne l'abilitazione all'insegnamento conuna dissertazione su: "La teologia della storia di SanBonaventura".Dopo aver insegnato teologia dogmatica e fondamentalenella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga,proseguì la sua attività di docenza a Bonn, dal1959 al 1963; a Münster, dal 1963 al 1966; e aTubinga, dal 1966 al 1969. In quest'ultimo annodivenne cattedratico di dogmatica e storia del dogmaall'Università di Ratisbona, dove ricoprì al tempostesso l'incarico di vicepresidente dell'Università.Dal 1962 al 1965 dette un notevole contributo al ConcilioVaticano II come "esperto"; assistette come consultoreteologico del Cardinale Joseph Frings, Arcivescovodi Colonia.Un'intensa attività scientifica lo condusse a svolgereimportanti incarichi al servizio della Conferenza EpiscopaleTedesca e nella Commissione Teologica Internazionale.Nel 1972, insieme ad Hans Urs von Balthasar, Henri deLubac ed altri grandi teologi, dette inizio alla rivista diteologia "Communio".Dal 1972 al 1973 insegna alla Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a tenendo il suo corso sul tema: «Eucharistielehre»Il 25 marzo del 1977 il Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovodi Monaco e Frisinga e ricevette l'Ordinazioneepiscopale il 28 maggio.Paolo VI lo creò Cardinale, con il titolo presbiterale di"Santa Maria Consolatrice al Tiburtino", nel Concistorodel 27 giugno del medesimo anno.Nel 1978, il Cardinale Ratzinger prese parte al Conclave,svoltosi dal 25 al 26 agosto, che elesse GiovanniPaolo I. Nel mese di ottobre dello stesso anno preseparte al Conclave che elesse Giovanni Paolo II.Giovanni Paolo II, il 25 novembre del 1981, lo nominòPrefetto della Congregazione per la Dottrina dellaFede e Presidente della Pontificia Commissione Biblicae della Commissione Teologica Internazionale. Il 15febbraio del 1982 rinunciò al governo pastorale dell'Arcidiocesidi Monaco e Frisinga; il 5 aprile del1993 venne elevato dal Pontefice all'Ordine deiVescovi, e gli fu assegnata la sede suburbicaria di Velletri- Segni.Il 19 aprile del 2005 fu eletto Papa dai cardinali inconclave assumendo il nome di Benedetto XVI.(Biografia ufficiale fonte sito della Santa Sede)2627


Lidia SalviucciInsolera28Dal nostro Archivio…Visite pontificie al Collegio Romanoe alla <strong>Gregorian</strong>aPremessa:E’ consuetudine nel Collegio Romano/ <strong>Gregorian</strong>ache vengono a visitare pubblicamentequesto palazzo soltanto i pontefici che vihanno studiato. Tale consuetudine non è statarealmente rispettata: nel corso dei secoli anchese altri pontefici si sono recati ugualmente alCollegio Romano/<strong>Gregorian</strong>a.LISTA delle VISITEDalla documentazione d’Archivio(manoscrittisulla storia del Collegio Romano, Diaried altro), posseduta nell’Archivio Storicodella stessa Università si può ricostruirequanto segue:1564 – 31 luglio. “Pio IV volle venire a visitarela Casa Professa, il Collegio Romano e ilCollegio Germanico”.1584 – 28 ottobre. “Essendosi le scuole delCollegio Romano ridotte a stato da potersiusare, e dovendosi aprire la prima volta nelNovembre di quest’anno, il P.Generale pregòil Papa Gregorio XIII a volersi degnare divenire a vederle prima che si desse principioalle scuole, e onorarle con la sua presenza.Accettò l’invito il Papa”.1631 - “A dì 20 aprile Urbano VIII venne inCollegio Romano per vedere la fabbrica delCollegio, con la nuova spezieria. In tal occasioneil P. Famiano Strada gli fece una breveorazioncina.”1640 – 8 agosto. “Papa Urbano VIII accompagnatoda sette Cardinali e da <strong>numero</strong>socorteggio venne da Monte Cavallo a vederel’apparato della chiesa e quello del cortile.Visitò prima la chiesa, e fece orazione all’altaredel Santo. Poi entrò in Collegio. Nellaportiera si era preparato un trono col baldacchinoe sedia pontificia, e alli lati si era preparatoda sedere per i Cardinali. Ma arrivatoin portiera, non scese dalla seggetta; ma senzamuoversi da quella, ascoltò l’orazioncina chegli fece il P. Sforza Pallavicino, che leggevalogica (…) Poi il Papa girò vedendo tutto l’apparatodel cortile: le scuole erano piene di scolari, ein ciascuna scuola uno scolaro recitava al Papaun epigramma o un distico. Nella parte di sopradelle loggie erano stati fatti alcuni cori per imusici, e per varii strumenti, e nel tempo che ilPapa girava per le scuole i cantavano da’ musicivarie cantate in lode del Papa (…) verso l’oradella sua cena, arrivò in palazzo, e gli fu presentatoun libro scritto in pergamena, dove vi eranotutte le composizioni, e vi erano gli autori diesse”.1650 – 7 agosto. “Papa Innocenzo X, in occasionedella traslazione del corpo di S.Luigi Gonzagadall’attigua cappelletta dell’Annunziatanella sua vera cappella, visita la chiesa e anche ilCollegio”.1695 – 30 luglio. “Venne il Papa (Innocenzo XII)con molti Cardinali, a visitar la nostra chiesa, epoi entrò nella prima loggia del giardino, e trovòivi preparati li due orologii fabbricati dal nostroFr. Sciolo per ordine del papa per Monte Ciborio”.1718 – 6 ottobre. “Venne Clemente XI, e entròper la porta grande della chiesa (…) Poi vollesalire per la galleria portatovi in sedia. Fu portatoper la scala grande, e poi avanti la sala piegòverso S.Rosalia per comodo della seggetta, e salìquelle scale vicine (…) Tutti entrarono dentro ingalleria(…) Il P. Bonanni gli fece trovare il ritratto delpapa con sotto l’iscrizione”.1721 – 3 agosto. “Papa Innocenzo XIII vennealla festa della chiesa nostra. Visitò anche il Collegio”.1725 – 21 giugno. Venne dopo pranzo il PapaBenedetto XIII in chiesa nostra, e portò al nostroPadre Generale il Breve, in cui dichiarava ilB.Luigi Gonzaga protettore di tutte le scuoledella Compagnia di Gesù. Visitò anche il Collegio.1735 – 19 marzo. Papa Clemente XII nella mattinadella festa di San Giuseppe è stato a visitarela nostra chiesa. Visitò anche il Collegio.1741 – 10 gennaio. “Benchè l’uso di queste Universitàsii, che si facci pubblico ricevimento solamentea que’ Pontifici che sono stati a studiare inqueste nostre scuole; e benché Benedetto XIVnon sii stato qui a studiare, pure gli si è fatto da questaUniversità pubblico ricevimento, a cagione dell’attinenzache ha con Gregorio XIII, fondatore di questonostro Collegio. (…) Si determinò di fare la funzionein chiesa. Perché il salone non sarebbe stato sufficienteper tanto concorso”.1741 - 11 gennaio. “Volle il Papa (Benedetto XIV)onorare l’Università col venire a vedere l’apparato fattoper il suo ricevimento. (…) Il Papa entrò per la portagrande del Collegio (…) Poi passando per la portiera,entrò in chiesa. (…) il Papa per la scala grande andò ingalleria (…) indi entrò nella stanza degli istrumentimatematici”.1742 – 19 marzo. “Celebrandosi oggi nella nostrachiesa la festa di san Giuseppe, è venuto ad onorarlaBenedetto XIV. (…) Poi è entrato in sacrestia (…) poiuscendo dalla sacrestia è partito dal Collegio uscendoper il portone grande”.1824 – 2 novembre. Leone XII presiede l’inaugurazionedell’anno accademico nel Collegio Romano.1847 – 27 giugno. Pio IX visita il Collegio Romano.1860 – 20 giugno. Pio IX visita il Collegio Romano.1867 – 30 gennaio. Pio IX visita il Collegio Romano elo strumento realizzato da P.Secchi.1867 – 26 febbraio. Pio IX visita il Collegio Romano.1869 – 30 luglio. Pio IX visita improvvisamente lachiesa di S.Ignazio. Visitò anche il Collegio.1932 - 12 maggio. Papa Pio XI riunì in Vaticano tuttii professori per una solenne tornata accademica (all’epocala sede era quella vacante a palazzo Borromeo aVia del Seminario 120).1944 – 25 dicembre. Papa Pio XII visita la PontificiaUniversità <strong>Gregorian</strong>a dove c’erano i bambini assistitidurante la guerra.1959 – 18 gennaio. Papa Giovanni XXIII visita la PontificiaUniversità <strong>Gregorian</strong>a.1964 – 12 marzo. Paolo VI visita la Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a.1979 – 15 dicembre Giovanni Paolo II visita la PontificiaUniversità <strong>Gregorian</strong>a.1982 – 25 ottobre 2° Visita di Papa Giovanni Paolo II<strong>2006</strong> – 3 novembre Visita di Papa Benedetto XVI.Visite pontificie alla chiesa di S.Ignazio1640 – 8 agosto. “Papa Urbano VIII accompagnato dasette Cardinali e da <strong>numero</strong>so corteggio venne daMonte Cavallo a vedere l’apparato della chiesa”.1650 – 7 agosto. “Papa Innocenzo X, in occasione dellatraslazione del corpo di S.Luigi Gonzaga dall’attiguacappelletta dell’Annunziata nella sua vera cappella,visita la chiesa”.1695 – 30 luglio. “Venne il Papa (Innocenzo XII) conmolti Cardinali, a visitar la nostra chiesa, perché volevaammirare personalmente la finta cupola di Pozzo”.1718 – 6 ottobre. “Venne Clemente XI, e entrò per laporta grande della chiesa”.1719 – 19 marzo. “Venne nel dopo pranzo il Papa(Clemente XI) in chiesa per visitare la festa di san Giuseppe”.1721 – 3 agosto. “Papa Innocenzo XIII venne alla festadella chiesa nostra”.1725 – 21 giugno. “Venne il dopo pranzo Papa BenedettoXIII in chiesa nostra, e portò al nostro PadreGenerale il Breve, in cui dichiarava il B.Luigi Gonzagaprotettore di tutte le scuole della Compagnia di Gesù”.1735 – 19 marzo. “Papa Clemente XII nella mattinadella festa di San Giuseppe è stato a visitare la nostrachiesa”.1741 - 11 gennaio. “Volle il Papa (Benedetto XIV)onorare l’Università col venire a vedere l’apparato fattoper il suo ricevimento. (…) Il Papa entrò per la portagrande del Collegio (…) Poi passando per la porterai,entrò in chiesa”.1742 – 19 marzo. “Celebrandosi oggi nella nostrachiesa la festa di san Giuseppe, è venuto ad onorarlaBenedetto XIV. (…) Poi è entrato in sacrestia (…) poiuscendo dalla sacrestia è partito dal Collegio uscendoper il portone grande”.1847 – 27 giugno. Pio IX visita la chiesa di S.Ignazio1860 – 20 giugno. Pio IX visita la chiesa di S.Ignazio1869 – 30 luglio. Pio IX visita improvvisamente lachiesa di S.Ignazio.29


MarcoCardinali30Solenne inizio del 456° annoaccademico della <strong>Gregorian</strong>aSabato 7 ottobre scorso alle ore 16.30 si è aperto ilnuovo anno accademico della <strong>Gregorian</strong>a. Lasolenne cerimonia si è svolta nella suggestiva cornicedella Chiesa di Sant'Ignazio a Roma, con unaMessa votiva allo Spirito Santo, che per antichissimatradizione è presieduta dal Rettore Magnifico.Alla celebrazione hanno partecipato <strong>numero</strong>si iprofessori, gesuiti e non, e studenti ed amici cheprovengono dai cinque continenti. Insieme aimembri del Corpo diplomatico accreditato pressola Santa Sede e il Quirinale, vi erano autorità religiose,fra le quali S. E. Mons. Justo Mullor García,Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica;S.E. Mons.Antonio Maria Vegliò, Segretario dellaCongregazione per le Chiese Orientali e P. IgnazioEcharte, Delegato del Preposito Generale dellaCompagnia di Gesù. Tra le molte autoritàcivili il Presidenteemerito della Repubblica Italiana, il Senatore a vitaFrancesco Cossiga, il senatore Gianni Letta, il Vicepresidentedella Corte Costituzionale il Prof. GiovanniMaria Flick, il Prefetto di Roma il Dr. Achille Serra.Dopo aver cantato il Veni Creator e prima del salutoliturgico iniziale, un rappresentante degli studentiHéctor Pérez della Facoltà di Storia Ecclesiastica haindirizzato un saluto al corpo docente e alle autoritàuniversitarie ricordando come "il processo formativo diuna persona è lungo e complesso. Questo esige da parte dichi insegna una profonda abnegazione mirante al benedegli studenti. Una sorta di spogliamento di altri interessiche sgorga dall'amore, e che costituisce le fondamenta diogni autentica pedagogia. Appunto perché è possibile educaresolo chi veramente si ama. E prove tangibili di questoamore è ciò che avviene in ciascuno di noi, studenti della<strong>Gregorian</strong>a, ogni volta che oltrepassiamo la soglia dellenostre aule. È una strada ripida –lo sappiamo- che nonsolo esige dai nostri insegnati competenza e dedizione,ma che sprona noi studenti ad impegnare tutte lenostre risorse personali". Subito dopo il MagnificoRettore, il gesuita P. Gianfranco Ghirlanda,ha tenuto la sua prolusione, indicandoi punti salienti del percorsodell'Università, dalla sua fondazione,sottolineandone l'attualitàradicata nell'ispirazione di Sant'Ignazioe nella sua idea di culturaposta al servizio dell'uomo nellasua totalità e integralità. Il Rettoreha poi ripreso le parole cheil Santo Padre, Benedetto XVI,ha pronunciato alla fine dellacelebrazione Eucaristica tenutasiil 22 aprile <strong>2006</strong> nellaBasilica di San Pietro, in occasionedel 450° anniversariodella morte di Sant'Ignazio diLoyola e del 500° della nascitadi San Francesco Saverio e delBeato Pietro Favre. Il SantoPadre in quel discorso, dopoaver sottolineato che il voto dispeciale obbedienza al Papa propriodella Compagnia di Gesù, ènato "dal desiderio di servire laChiesa nella maniera più utile ed effi-cace", precisava: "Questo carattere ecclesiale,così specifico della Compagnia diGesù, continui ad essere presente nellevostre persone e nella vostra attività apostolica,cari Gesuiti, affinché possiatevenire incontro fedelmente alle urgentiattuali necessità della Chiesa. Tra questemi pare importante segnalare l'impegnoculturale nei campi della teologia e dellafilosofia, tradizionali ambiti della presenzaapostolica della Compagnia diGesù, come pure il dialogo con la culturamoderna…". In relazione a quanto dettodal Santo Padre, il Rettore Magnificonella sua prolusione ha detto: “Questeparole del Papa sono in stretta relazionecon il suo richiamo, nello stesso discorso,al fatto che un'altra grande preoccupazionedi Sant'Ignazio fu l'educazione cristianae la formazione culturale dei giovani.In questa prospettiva data dal SantoPadre rientra pienamente la missione della <strong>Gregorian</strong>a, che èPontificia in un senso suo proprio e peculiare, sia perché èun'opera affidata dalla Santa Sede alla Compagnia di Gesù siaper lo stretto legame che ha con il Romano Pontefice". Ha poicontinuato: “Sebbene fin dalle origini nel Collegio Romanola teologia - che è intelligenza della fede - e la filosofia - cheassicura alla riflessione teologica una mediazione con la culturacontemporanea - non siano state le uniche disciplineinsegnate e coltivate, tuttavia sempre in un qualche modosono state e continuano ad essere al fondamento di tutte lealtre”, illustrando sinteticamente di seguito tale fondamentonelle specializzazioni insegnate alla <strong>Gregorian</strong>a in Facoltà oIstituti o Centri specifici: il diritto canonico, la storia e i beniculturali della Chiesa, la missiologia, la spiritualità, le scienzesociali, la psicologia, le varie religioni e culture, la comunicazionesociale, l’impegno etico nella sfera pubblica da parte deifedeli laici.In questo contesto ha anche richiamato l’intensità di rapporticon il mondo della cultura odierna, attraverso Congressi,Convegni, Giornate di studi e altri eventi, tenuti nella stessasede dell’Università o nelle sedi di altri organismi accademicie culturali a Roma e fuori Roma. Il che fa della <strong>Gregorian</strong>auna realtà non chiusa in se stessa in un ristretto ghetto, ma incontinuo dialogo con le varie espressioni della cultura, anchecon quella laica.Nei canti, nelle preghiere in più lingue e in tutta la liturgiaeucaristica si è respirata la missione della <strong>Gregorian</strong>a volta allaformazione culturale, umana e spirituale dei giovani, che,provenienti da tutte le parti del mondo, ritornando nei loropaesi porteranno i valori di solidarietà, giustizia, pace, rispettoe valorizzazione dell'altro, che hanno assimilato. Se si guardaal passato – ha sottolineato il Rettore magnifico - l'influssodel Collegio Romano sulla cultura in Europa e nel resto delmondo è innegabile e l'Università <strong>Gregorian</strong>a continua oggiad essere erede di tale forza e slancio spirituale e culturale,nella sua duplice componente di corpo docente e studentesco,che ha sempre più coscienza del ruolo che può e devesvolgere nella sua integrazione accademica a livello europeo. èquesta memoria storica, unica della <strong>Gregorian</strong>a, che alimentai suoi progetti per il futuro. Il Rettore Magnifico ha infinericordato: “Ci troviamo in un'epoca cruciale dal punto divista religioso, spirituale e culturale, comparabile a quella incui sorse il Collegio Romano, anche se profondamente differenteda essa. In Europa si constata una forte tendenza a unsecolarismo e un laicismo esasperati che portano a negare,contro ogni evidenza, le sue radici cristiane. Si vuole negare lamemoria del passato, ma così facendo si rende sterile ogniprogetto per il futuro".La <strong>Gregorian</strong>a di oggi è, dunque, radicata nel passato, attentaal presente e protesa al futuro e vuole rispondere, ha conclusoil Rettore Magnifico “alla sua vocazione di memoria storicaoffrendo il suo contributo positivo alla presa di coscienza checiò che può unire l'Europa non possono essere solo i meccanismieconomici, in quanto questi, se non si basano su unumanesimo che conduca al superamento del proprio interesse,anziché condurre ad un’integrazione nella pace e nellagiustizia, inevitabilmente portano a squilibri profondi chetrascinano in contrapposizioni e lotte rovinose”. Una speranza,quella che si insegna alla <strong>Gregorian</strong>a che nasce dalvivere la stessa fede unita ad un serio percorso culturale edumano.31


Il Rettore Magnifico P. Gianfranco Ghirlanda aprel'Anno Accademico con la sua Relazione.32DocumentiNelle pagine che seguono riportiamo per intero idiscorsi pronunciati durante l’inaugurazione.Indirizzo di saluto alCorpo Docente e alleAutorità Universitarieda parte di un rappresentantedegli studentiHéctor Pérez (Storia Ecclesiastica)Ci troviamo oggi di nuovo radunati attorno all’Eucaristiaper iniziare un nuovo Anno Accademico. Enon possiamo di certo trovare un avvio migliore diquesto, che ci rende vicini alla fonte medesimadella carità che è il Signore Nostro Gesù Cristo,morto e risorto per noi.Nel protrarsi della sua lunga storia, la nostra Università<strong>Gregorian</strong>a, erede del Collegio Romanofondato da Sant’Ignazio, è stata fedele testimone eardita collaboratrice al servizio della missione dellaChiesa universale, nella difesa della dignità dell’uomoe nella dilatazione ed approfondimentodella fede cattolica.Il processo formativo di una persona è lungo e complesso.Questo esige da parte di chi insegna unaprofonda abnegazione che miri al bene degli studenti.Una sorte di spogliamento anche da altri interessi,che sgorga dall’amore, e che costituisce il fondamentodi ogni autentica pedagogia, proprio perchéè possibile educare soltanto chi veramente si ama.E prove tangibili di questo amore sono quelle che siattuano, in ciascuno di noi, studenti della <strong>Gregorian</strong>a,ogni volta che oltrepassiamo la soglia delle nostre aule.È una strada ripida –lo sappiamo- che non solo esigedai nostri insegnati competenza e dedizione, ma che cisprona, in quanto studenti ad impegnare tutte le nostrerisorse personali.Nella Liturgia Eucaristica vogliamo ringraziare inprimo luogo Dio, la cui iniziativa d’amore ci permettedi vivere insieme questa avventura, di inoltrarci nelsapere, nella fratellanza e nella disponibilità di serviregli uomini nella Chiesa in modo di volta in volta piùqualificato.Vogliamo quindi ringraziare i nostri professori perchéci fanno crescere con la testimonianza di una sapienzache non si limita al chiostro delle idee, ma che è diventatavera vita in loro.Vogliamo anche ringraziare i nostri compagni coi qualicondividiamo l’austero sforzo del sapere, le doglie delleprove accademiche, ma anche la soddisfazione di unimpegno schietto, e ancor più la serena letizia di condividerela medesima fede, e la volontà di servire, che sidiffonde soave e serena, giorno per giorno, nelle piccolevicende della nostra vita universitaria.La famiglia <strong>Gregorian</strong>a è veramente cattolica, in tutti isensi, dalle nostre origini, alla molteplice varietà dellenostre future destinazioni di vita e di lavoro. Ci aspettanomissioni molte impegnative in uno scenario attraversatoda smarrimenti laceranti dei gruppi e dei singoli.Pronti ad essere di proficuo aiuto per chi ne abbiabisogno, ci sentiamo ripagati nell’impegno presentecon la speranza dei frutti del nostro futuro operato infavore degli uomini, unito alla missione del Cristo edella sua Chiesa.Nella festa odierna della Beata Vergine del Rosario,facciamo nostra la preghiera di Benedetto XVI con laquale conclude l’enciclica Deus Caristas est:“Santa maria, Madre di Dio,tu hai donato al mondo la vera luce,Gesù, tuo Figlio –Figlio di Dio.Ti sei consegnata completamenteAlla chiamata di DioE sei così diventata sorgentedella bontà che sgorga da Lui.Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,perché possiamo anche noidiventare capaci di vero amoreed essere sorgenti di acqua vivain mezzo a un mondo assetato.”Prolusione del RettoreMagnifico P. GianfrancoGhirlanda, S.J.Eminenza, Eccellenze, Delegato del P.Generale, SignoriAmbasciatori presso la Santa Sede e presso il Quirinale,Signor Prefetto della città di Roma, rappresentanti delComune di Roma, autorità militari, Magnifici Rettori delleUniversità e Atenei Romani, reverendi Rettori dei Collegi deinostri studenti, professori e docenti, studenti, collaboratoriamministrativi, amici tutti.Il Santo Padre, Benedetto XVI, alla fine della celebrazioneEucaristica avutasi il 22 aprile <strong>2006</strong> nella Basilica di San Pietro,in occasione del 450° anniversario della morte di Sant’Ignaziodi Loyola e del 500° della nascita di San FrancescoSaverio e del Beato Pietro Favre, dopo aver ricordato che ilvoto di speciale obbedienza al Papa proprio della Compagniadi Gesù, è nato “dal desiderio di servire la Chiesa nellamaniera più utile ed efficace”, precisava: “Questo carattereecclesiale, così specifico della Compagnia di Gesù, continuiad essere presente nelle vostre persone e nella vostra attivitàapostolica, cari Gesuiti, affinché possiate venire incontrofedelmente alle urgenti attuali necessità della Chiesa. Tra questemi pare importante segnalare l’impegno culturale neicampi della teologia e della filosofia, tradizionali ambiti dellapresenza apostolica della Compagnia di Gesù, come pure ildialogo con la cultura moderna…”. Queste parole del Papasono in stretta relazione con il suo richiamo, nello stessodiscorso, al fatto che un’altra grande preoccupazione diSant’Ignazio fu l’educazione cristiana e la formazione culturaledei giovani.In questa prospettiva data dal Santo Padre rientra pienamentela missione della nostra Università, che è Pontificia in unsenso suo proprio e peculiare, sia perché è un’opera affidatadalla Santa Sede alla Compagnia di Gesù sia per lo strettolegame che ha con il Romano Pontefice. Avremo modo diesprimere con affetto e devozione tale legame quando congioia riceveremo il Santo Padre, che ci farà visita il 3 novembreprossimo.Sebbene fin dalle origini nel Collegio Romano la teologia -che è intelligenza della fede - e la filosofia - che assicura allariflessione teologica una mediazione con la cultura contemporanea- non siano state le uniche discipline insegnate e coltivate,tuttavia sempre in un qualche modo sono state e continuanoad essere al fondamento di tutte le altre.L’insegnamento del diritto canonico, proprio perché è ildiritto che regola la vita della comunità dei salvati in Cristo,se non vuole cadere in un dannoso puro positivismo prammatico,dev’essere studiato e insegnato nei suoi fondamenti diantropologia filosofica e teologica e nei suoi fondamentiecclesiologici; la storia della Chiesa è storia del popolo di Dio,radunato in Cristo e condotto dall’azione dello Spirito Santo,che conduce verso la pienezza escatologica, compimento definitivodell’uomo, quindi non può prescindere dal leggere gliavvenimenti alla luce della rivelazione del mistero di Cristo,Signore della storia; l’arte cristiana è un linguaggio umanoche, esprimendo con immagini l’esperienza di fede attraversoi tempi e essendo volto a suscitare la fede, ha un contenutoteologico; la missiologia, offrendo i mezzi per la predicazionedel Vangelo lì dove Cristo non è ancora conosciuto, in un dialogocon le culture dei diversi popoli, non può che basarsi sull’antropologiateologica e sull’ecclesiologia; la spiritualità,come riflessione sull’esperienza che l’uomo ha di Dio, si traducenecessariamente in un pensiero teologico; le scienzesociali, illuminate dalla dottrina sociale della Chiesa, studiandol’uomo nella sua socialità, ne promuovono il comportamentoetico nelle relazioni che a vari livelli stabilisce; lo studiodella psicologia e la sua applicazione nella prassi, se apertoall’azione della grazia, elabora una visione teologica dell’uomoe lo promuove nella sua integralità; gli studi sulle variereligioni e culture non possono che basarsi su una solida formazionefilosofica e teologica, per i temi di carattere dommaticoche necessariamente debbono essere affrontati; il fenomenodella comunicazione sociale, così invadente nellasocietà odierna, richiede urgentemente una solida riflessionefilosofica e teologica, per essere un valido strumento di promozionedell’uomo e della società; la formazione all’impegnoetico nella sfera pubblica proprio del fedele laico assume consistenzasolo sulla base di una riflessione sul mistero dell’incarnazionee della redenzione delle realtà terrene. 33


Una bella vedutadell'abside dellaChiesa diSant’Ignazio.34Basta poi leggere la parte della Relazione scritta,che troverete all’uscita dalla Chiesa, riguardante leattività in quest’anno svolte dalle varie Facoltà, Istitutie Centri, per rendersi conto dell’intensità dirapporti con il mondo della cultura odierna, attraversoCongressi, Convegni, Giornate di studi e altrieventi, tenuti nella stessa sede dell’Università onelle sedi di altri organismi accademici e culturali aRoma e fuori Roma. Questo fa della nostra Universitàuna realtà non chiusa in se stessa in unristretto ghetto, ma in continuo dialogo con levarie espressioni della cultura non ecclesiastica.Il Papa, il 15 dicembre 2005, incontrando gli studentidegli Atenei di Roma, ricordava con compiacimentola collaborazione che si va istaurando tra lePontificie Università Ecclesiastiche presenti aRoma e gli altri Atenei statali e non, percondurre in modo congiunto una riflessionesul nuovo umanesimo, di frontealle grandi sfide dell’epoca contemporanea,nello sforzo di coniugare armoniosamentefede e cultura. La <strong>Gregorian</strong>aha sottoscritto, insieme alle altre UniversitàPontificie, il Protocollo d’intesatra il Coordinamento Regionale delleUniversità del Lazio e il Coordinamentodelle Università PontificieRomane, primo passo per scambi emodalità concrete di collaborazioneaccademica.Tutta l’attività della <strong>Gregorian</strong>a, poi, èvolta alla formazione culturale, umanae spirituale dei giovani, che, provenientida tutte le parti del mondo, ritornandonei loro paesi porteranno i valori di solidarietà,giustizia, pace, rispetto e valorizzazionedell’altro, che hanno assimilato.Le Università, fin dalla loro originemedioevale sorgono e si sviluppanocome desiderio di conoscenza, ma unaconoscenza che, traducendosi in ricercadella verità, diventa sapienza, cioè, dauna parte, risposta alla domanda fondamentale:che cosa è l’uomo e il mondoin cui vive e qual è il senso del loro esistere;dall’altra, spinta all’agire e decisione,perché l’uomo e il mondo conservinoil loro senso.In dialogo con le altre istanze culturali eaccademiche, superando complessi diinferiorità o timide reticenze, possiamo affermare conpiena consapevolezza che in questa comune ricercasapienziale, chi è illuminato dalla fede è avvantaggiato,in quanto solo Dio ci rivela in modo definitivo e integralecos’è l’uomo, l’origine della sua esistenza e il finedi essa, nonché qual è l’agire che lo conduce alla metasecondo la sua stessa ratio essendi. In questo senso, sia iprofessori sia gli studenti della <strong>Gregorian</strong>a debbonoessere consapevoli che - insegnando e apprendendoquesta conoscenza sapienziale, portata a sua pienezzasolo dalla fede nella rivelazione che Dio ha fatto di sé inGesù Cristo, fede che è opera dello Spirito Santo – essi,professori e studenti, sono chiamati a offrire un contributoimprescindibile ed essenziale nel dare una rispostaalle domande fondamentali che hanno sempre agitatoe agiteranno il cuore di ogni uomo.Dalla Relazione che troverete all’uscita dalla Chiesa, risultal’intensità dell’attività d’insegnamento e di ricerca delle varieFacoltà, Istituti e Centri e l’impegno del Consiglio Direttivonello sforzo di continuare l’attuazione della Pianificazionecompiutasi nell’anno accademico 2002-2003. Il lavoro diquest’ultimo organo istituzionale, al quale va il mio particolareringraziamento per lo spirito di grande collaborazione esenso di corresponsabilità, si è concentrato nella riforma radicaledegli Statuta Universitatis. Tale lavoro è ad uno stadioavanzato e presto sarà terminato. Dopo di che i nuovi Statutisaranno presentati alla Congregazione per l’Educazione Cattolicaper l’approvazione. L’anno accademico che inizia vedràimpegnato il Consiglio Direttivo nella revisione delle OrdinationesGenerales e, insieme ai Consigli di Facoltà e di Istituto,nella revisione degli Statuta e delle Ordinationes delle singoleFacoltà e dei singoli Istituti, nonché dei Regolamenti deiCentri Interdisciplinati.L’ingresso della Santa Sede nel Processo di Bologna ci haimpegnato nell’adeguamento della nostra Università alle esigenzedettate da tale Processo. Percepire l’integrazione alivello europeo delle Università, statali, cattoliche e ecclesiastiche,solo come un fatto amministrativo-pratico sarebbe unerrore, in quanto si tratta di un fatto di grande rilevanza culturale,che ci spinge alla presa di coscienza del contributopositivo che la nostra Università può dare alla coscienza chel’Europa deve avere di se stessa non solo come entità economica,ma come realtà spirituale e culturale, le cui radici affondanonel cristianesimo, insieme all’eredità del mondo greco eromano, raccolta, appunto, dal cristianesimo.Come affermava Benedetto XVI l’1 aprile di quest’anno,rivolgendosi ai partecipanti al Seminario promosso dallaCongregazione per l’Educazione Cattolica su Il patrimonioculturale e i valori delle Università europee come base per l’attrattivitàdello “Spazio Europeo di Istruzione Superiore” e ospitatonel nostro Centro Convegni Matteo Ricci, ogni Università,quindi anche la <strong>Gregorian</strong>a, come realtà culturale, hauna funzione di memoria del passato e di progetto per ilfuturo. La nostra Università fu fondata da Sant’Ignazio diLoyola nel 1551, in un momento cruciale della storia europeae del resto del mondo, quindi della Chiesa stessa. Da unaparte la riforma protestante, che, vista con gli occhi della fedenella Provvidenza che tutto sa volgere al bene, fu uno stimolopressante ad attuare una riforma all’interno della stessaChiesa cattolica, di cui già da tempo si sentiva l’esigenza; dall’altrala scoperta del nuovo mondo, che fu la chiamata dellaChiesa a un nuovo slancio missionario non solo verso ilnuovo mondo occidentale, ma anche verso l’oriente. Da unaparte il mondo cristiano occidentale perdeva quell’unità religiosa,spirituale e culturale, che aveva caratterizzato l’epocamedioevale, producendosi così una nuova ferita al corpoecclesiale; dall’altra l’apertura di nuovi orizzonti di evangelizzazionedava uno slancio incredibilmente vitale alla Chiesa. IlCollegio Romano sorse in questa contingenza storica e portòil suo contributo positivo sia alla riforma cattolica, con lariflessione teologica e filosofica e lo studio delle scienze esatte,sia preparando i missionari a portare il Vangelo nel nuovomondo occidentale e nelle lontane terre d’oriente. L’ereditàculturale del medioevo cristiano, che il Collegio Romanoriceveva, fu di nutrimento per prodigiosi progetti per ilfuturo.L’influsso del Collegio Romano sulla cultura in Europa e nelresto del mondo è innegabile. L’Università <strong>Gregorian</strong>a, erededi tale forza e slancio spirituale e culturale, nella sua duplicecomponente di corpo di professori e di corpo di studenti,prende coscienza del ruolo che può e deve svolgere nella suaintegrazione accademica a livello europeo. e’ questa memoriastorica, unica della <strong>Gregorian</strong>a, che alimenta i suoi progettiper il futuro. Ci troviamo in un’epoca cruciale dal punto divista religioso, spirituale e culturale, comparabile a quella incui sorse il Collegio Romano, anche se profondamente differenteda essa. In Europa si constata una forte tendenza a unsecolarismo e un laicismo esasperati che portano a negare,contro ogni evidenza, le sue radici cristiane. Si vuole negare lamemoria del passato, ma così facendo si rende sterile ogniprogetto per il futuro. La <strong>Gregorian</strong>a, con il suo corpo professoralee studentesco internazionale, per più della metà provenientedall’Europa, fedele alla sua natura di Università,vuole rispondere alla sua vocazione di memoria storica equindi dare il suo contributo positivo alla presa di coscienzache ciò che può unire l’Europa non possono essere solo i meccanismieconomici, in quanto questi, se non si basano su unumanesimo che conduca al superamento del proprio interesse,anziché condurre ad un’integrazione nella pace e nellagiustizia, inevitabilmente portano a squilibri profondi chetrascinano in contrapposizioni e lotte rovinose.A conclusione di questa prolusione voglio esprimere la miagratitudine sentita e profonda a tutti coloro che hanno sostenutol’Università: i benefattori singoli, le fondazioni, gli exalunni, gli amici e sostenitori, che, con diversi aiuti, secondola loro disponibilità e possibilità, hanno contribuito a renderepossibile la missione a cui l’Università è chiamata, incrementandoil fondo delle borse di studio, sostenendo i progettiaccademici, e rendendo possibili tanti piccoli e grandi lavoridi restauro e di ampliamento che l’Università deve sostenereper lo svolgimento dei servizi, cercando di perseguire semprepiù livelli di eccellenza.È con la memoria storica di cui siamo carichi e in prospettivacoraggiosa verso il futuro che, in virtù delle facoltà concessemi,dichiaro aperto l’Anno Accademico <strong>2006</strong>-2007, 456°dalla Fondazione del Collegio Romano, di cui la PontificiaUniversità <strong>Gregorian</strong>a è unica e diretta erede e continuatrice.35


Rappresentanti del Corpo Diplomaticoaccreditato presso la Santa Sede.Il RettoreMagnificoP. GianfrancoGhirlandapronuncia lasua omelia.Omelia delRettore Magnifico(1Gv 4,1-6; Sl 1; Gv 15,26-27; 16,1-4.12-15)Gesù promette agli Apostoli lo Spirito Santo, affinchéil ricordo di ciò che lui ha detto e fatto durantela sua vita non sia sentito come qualcosa appartenenteal passato, ma sia qualcosa di vivo nel presentedi ogni credente e della Chiesa intera ognigiorno fino alla fine dei tempi.Applicando le facoltà naturali dell’immaginazione edell’intelletto, illuminati dallo Spirito, ci rendiamopresenti al mistero della nostra salvezza che è Gesùstesso e vi partecipiamo, in modo tale che Gesù diventiper noi sempre più una persona viva che si fa presentenella nostra vita, nella scoperta dei sentimenti, dei pensieri,dei valori, dei gesti, che sono stati il tessuto dellasua vita terrena.In questa frequenza orante della persona di Gesù, loSpirito ulteriormente suscita in noi l’amore verso diLui e quindi il desiderio e la volontà di condividerne isentimenti, i pensieri, i valori e i gesti, facendoli diventarenostri desideri, nostri pensieri, nostri valori enostri gesti.da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito dellaverità e lo spirito dell’errore".Lo Spirito non si contraddice, quindi se l’ispirazione in noiviene dallo Spirito di Dio non potrà che essere in consonanzacon ciò che la Chiesa insegna e verrà da questa accolto. Gesùstesso, donando dopo la sua risurrezione agli Apostoli lo Spirito,come fonte della loro testimonianza di ciò che Lui hainsegnato per la nostra salvezza, ci dà il criterio di autenticitàdella nostra esperienza interiore di fede e delle nostre azioni.È questa garanzia che rende possibile in noi quel sentire nellaChiesa, che non è solo un’adesione dovuta ad un ragionamento,ma è un sentire interno, un affetto, che fa amare laChiesa, nostra Madre e Sposa di Cristo, come Cristo stessol’ha amata.La contemplazione dei misteri della vita di Gesù, comeci insegna Sant’Ignazio negli Esercizi Spirituali, autenticascuola di preghiera e di vita, non possono che portarciall’azione come testimonianza: alla scoperta diquanto amore ci ha donato Gesù con il dono di tuttose stesso a noi, non può che seguire una risposta d’amorenell’offrire a Lui tutto di noi stessi, tutto quelloche siamo e abbiamo, amando Lui sopra ogni cosa e,superato ogni interesse e egoismo, amando indistintamentetutti coloro per i quali Lui ha dato la vita.Cristo ha dato la vita per la Chiesa, sua Sposa, così la nostratestimonianza di fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa, comepreannuncia Giovanni nel Vangelo che abbiamo letto,potrebbe provocare la persecuzione da parte di chi non conoscené il Padre né Gesù Cristo. La persecuzione in una societàsecolarizzata, che vuole eliminare ogni traccia della presenzadi Dio, avviene non necessariamente in modo cruento, ma inmolti altri modi spesso così sottili, che corrodono in modoimpercettibile la possibilità stessa della Chiesa di far penetrareil messaggio evangelico.36È infatti lo Spirito che rende viva in noi la parola diDio che leggiamo nelle Scritture. Se così non fossel’Antico Testamento sarebbe semplicemente la narrazionedella storia di un popolo e il Nuovo Testamentola narrazione della vita di un uomo e uncommento a quanto da lui detto e fatto. Sarebbeun qualcosa che rimarrebbe estraneo a noi e nonimplicherebbe la nostra vita, perché non diventerebbestoria della nostra salvezza.L’esperienza dello Spirito come colui che rendetestimonianza a Cristo è innanzitutto vissuta daogni cristiano nella preghiera, quando questa si facontemplazione dei misteri della vita di Gesù.Nella contemplazione avviene l’incontro tra lefacoltà umane e l’azione dello Spirito direttamentenell’anima del cristiano.L’esperienza dello Spirito, però, non è un’esperienzaindividuale del credente, ma è esperienza che si collocanella Chiesa. Ogni esperienza personale deve inserirsinella vita e nell’esperienza della Chiesa. San Giovanni,nelle sua prima lettera ci offre due criteri di discernimentocirca l’autenticità della nostra esperienza interioredello Spirito.Innanzitutto mette in guardia circa la possibilità diillusioni, quindi vede la necessità di discernere da dovevengono le ispirazioni, se vengono da Dio oppure dalMaligno. Due sono i criteri di discernimento delle ispirazioniche dalla lettera di Giovanni possiamo trarre.Il primo è che vengono da Dio solo le ispirazioni che ciconducono a riconoscere interiormente che Gesù Cristoè venuto nella carne, cioè, ad aderire all'incarnazionesalvifica del Verbo eterno, con tutto ciò che neconsegue nella nostra vita, altrimenti vengono dallospirito cattivo, lo spirito dell’anticristo, dice Giovanni.Il secondo criterio è che vengono da Dio solo le ispirazioniche sono in consonanza con quello che professa laChiesa, guidata dagli Apostoli, che, illuminati dalloSpirito Santo, hanno il dono di distinguere lo spiritodella verità e lo spirito dell’errore. Dice Giovanni: "Noisiamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non èMa ci sentiamo confortati da quanto il salmista dice: “Beatol’uomo che si compiace della legge del Signore… Il Signoreveglia sul cammino dei giusti”.Che lo Spirito del Signore ci guidi in questo anno accademicoche si apre, facendosi presente nella nostra preghiera personaleper farci discernere ciò è secondo la volontà di Dio e dandocila grazia per attuarlo, in modo che la nostra vita sia a suamaggior gloria e servizio e a servizio della Chiesa. Affidiamola nostra preghiera alla Beata Vergine del Rosario, di cui oggiricorre la memoria.Il Rettore Magnifico durante la Celebrazione dà il saluto della Pace alPresidente emerito della Repubblica Italiana, il Senatore a vitaFrancesco Cossiga; dietro di loro il Prefetto di Roma, il Dr. Achille Serrae il Senatore Gianni Letta.37


RUBRICAA cura dellaSegreteriaGeneraleNomine Professori12 maggio <strong>2006</strong>è stata nominata Professore Straordinario nella Facoltà diTeologia:Donna Lynn Orsuto24 maggio <strong>2006</strong>è stato nominato per un ulteriore triennio Decano dellaFacoltà della Storia e dei Beni Culturali della Chiesa:Rev. P. Marek Inglot, sj26 maggio <strong>2006</strong>è stata nominata Professore Straordinario nella Facoltàdi Teologia:Maria del Carmen Aparicio Valls05 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato Direttore del Dipartimento di "Storiadella Chiesa" nella Facoltà della Storia e dei Beni Culturalidella Chiesa:R. P. Luigi Mezzadri05 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato Direttore del Dipartimento dei "BeniCulturali della Chiesa" nella Facoltà della Storia e deiBeni Culturali della Chiesa:R. P. Jos Janssens, sjIl Santo Padre Benedetto XVI ha nominato:P. Gianfranco Ghirlanda, S.J., consultore della Congregazioneper gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di VitaApostolica per un altro quinquennio.P. Marcello Chappin, S.J., consultore della Congregazioneper le cause dei Santi per un altro quinquennio.P. Giacomo Srampickal, S.J., Consultore del PontificioConsiglio delle Comunicazioni Sociali.05 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato Direttore del Dipartimento di "TeologiaMorale" nella Facoltà di Teologia:R. P. Mark Attard05 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato Direttore del Dipartimento di "TeologiaDogmatica" nella Facoltà di Teologia:R. P. Mario Farrugia, sjCi auguriamo che vi abbiano fatto piacere questeinformazioni della <strong>Gregorian</strong>a. Vi saremmoprofondamente grati se voleste collaborare alla lorodivulgazione fornendoci gli indirizzi di altri ex-alunnidella <strong>Gregorian</strong>a ai quali spedirle. Coloro chedesiderassero contribuire alla pubblicazione dellarivista, possono farlo inviando un’offerta a:We hope that you enjoy our bulletin. Pleasesend us the addresses of other alumni of the<strong>Gregorian</strong>, and in this way cooperate in itsdistribution. If you wish to make a contribution tothe publication of this review, you may do so bysending your donation to:Esperamos que este boletín sea de su agrado. Leagradeceríamos profundamente si pudiera colaborarcon la divulgación del mismo, facilitándonos lasdirecciones postales de otros ex-alumnos de la<strong>Gregorian</strong>a a quienes se lo podríamos hacer llegar.Quienes deseen hacer una contribución con lapublicación de la revista podrán hacerla enviando unaoferta a:05 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato Direttore del Dipartimento di "TeologiaBiblica" nella Facoltà di Teologia:R. D. Massimo Grilli09 giugno <strong>2006</strong>è stato nominato a Moderatore del Primo Ciclo nellaFacoltà di Teologia:R. P. Donath Hercsik, sj05 settembre <strong>2006</strong>sono stati nominati Professori Straordinari nella facoltàdi Filosofia:Thomas Casey, sjJoão Inocencio Menezes dos Reis Piedade, sjGeorg Sans, sjNous souhaitons que ce bulletin vous aura fait plaisir.Nous vous serions reconnaissants de bien vouloircollaborer à sa diffusion en nous fournissant lesadresses d’autres anciens étudiants de la PUG à quinous pourrions l’expédier. Toute contributionbénévole aux frais d’édition, dont nous vousremercions à l’avance, serait à envoyer à:Hoffentlich machen Ihnen diese Nachrichten aus der<strong>Gregorian</strong>a Freude. Es ist für uns eine große Hilfe,wenn Sie uns Adressen von anderen ehemaligenStudenten der <strong>Gregorian</strong>a zuschicken. So könnenwir auch mit ihnen wieder Verbindung aufnehmen.Falls Sie uns bei der Veröffentlichung dieserMitteilungen unterstützen möchten, schicken Siebitte Ihre Spende an:• Carta di credito On-Line (sul sito Internet: http://unigre.it)• Conto corrente postale n. 25077009 Intestato a Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a• Conto corrente bancario intestato a: Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>aBanca Popolare EticaFiliale di RomaVia Rasella 1400187 RomaCOORDINATE BANCARIE INTERNAZIONALIEUR IBAN IT74 1050 1803 2000 0000 0118 079COORDINATE BANCARIE NAZIONALII CIN 05018 ABI 03200 CAB 000000118079 CONTOPontificia Università <strong>Gregorian</strong>atramite:CODICE BICCCRTIT2184D05 settembre <strong>2006</strong>è stata nominata Professore Straordinario nella Facoltà diScienze Sociali:Alba Dini Martino• Assegno bancario, non trasferibile, intestato a Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a, da inviare in Piazza della Pilotta, 4 – 00187 Roma• Causale: donazione• Per informazioni: Telefono Ufficio Sviluppo: 06 6701 53203839


IMMAGINE DI COPERTINAIl Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J., dopo averpronunciato il suo discorso, saluta e ringrazia il Santo PadreBenedetto XVI durante la sua visita alla Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a.

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