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Un'esperienza di didattica integrata: nuove tecnologie e formazione ...

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Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica<strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e<strong>formazione</strong> presso la cattedra<strong>di</strong> Storia delle dottrine politicheAnalisi <strong>di</strong> una sperimentazione condotta al Dipartimento<strong>di</strong> Filosofia dell’Università “Federico II” <strong>di</strong> Napoli.■Filomena Castaldo,Dipartimento <strong>di</strong> Filosofia, Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli “Federico II”minaca@libero.itINTRODUZIONEL’introduzione delle <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> nella<strong>di</strong>dattica ha comportato una ridefinizionedell’offerta formativa, in particolare nelleUniversità che, a partire dall’autonomiafinanziaria, organizzativa e <strong>di</strong>dattica, sonoentrate nel turn over dell’aggiornamento edell’erogazione <strong>di</strong> corsi più prossimi allacomplessità <strong>di</strong>namica del sociale e della <strong>formazione</strong>just in time.Già da più <strong>di</strong> un decennio, le <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong>contribuiscono ad affrontare i problemi<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne gestionale delle Università,problemi legati alla carenza <strong>di</strong> infrastruttureper il tasso elevato <strong>di</strong> iscritti.Le <strong>tecnologie</strong> <strong>di</strong> rete, secondo Brown eCampione, consentono, infatti, una <strong>di</strong>datticasu larga scala, modulata secondo percorsipersonalizzati, con l’opportunità <strong>di</strong> accederea comunità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che favoriscanoil learning by doing [Brown eCampione, 1994]. Le <strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> laboratoriocon simulazioni in remoto permettonoa quelle fasce d’utenza svantaggiate(studenti-lavoratori, fuori sede, con necessitàparticolari) <strong>di</strong> non essere escluse dalla<strong>formazione</strong> ma <strong>di</strong> sfruttare le modalità <strong>di</strong>comunicazione sincrona e asincrona ed esseresoggetti attivi nell’interscambio delleconoscenze tra docenti/<strong>di</strong>scenti e tutors.Per Collis e Moonen, i risvolti positivi dell’usodelle <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> nella <strong>formazione</strong>sono sintetizzati nella formula dellequattro “E”: l’Efficacia educativa (educationalEffectiveness), l’ambiente istituzionale(institutional Environment), la facilitàd’uso (Ease of use), il coinvolgimento personale(personal engagement) [Collins eMoonen, 2001]. È evidente l’ottimismocon cui si approccia all’introduzione delle<strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> nella <strong>di</strong>dattica, alla lorocapacità d’innovazione, per quanto occorrerebbeinterrogarsi su come si usano le<strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong>, sulla loro presunta neutralitàe sui gap per l’accesso.Sul piano <strong>di</strong>dattico, tuttavia, nonostante ilriconoscimento dell’efficacia delle TIC, laresistenza <strong>di</strong> molti docenti alla loro integrazionenella <strong>di</strong>dattica tra<strong>di</strong>zionale, o in alcunicasi la loro refrattarietà, è alta, dovuta aduna scarsa conoscenza sia delle funzioni delcomputer sia dell’e-learning e delle modalitàpiù semplici d’erogazione delle conoscenzecon la rete.L’attenzione <strong>di</strong> molti docenti universitari,che, con slancio si (in)formano e tentano <strong>di</strong>favorire la <strong>di</strong>ffusione delle <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong>in ambito universitario, si è rivolta <strong>di</strong> frequentea riprodurre sul web la logica dellalezione tra<strong>di</strong>zionale. Pur facendo uso <strong>di</strong>strumenti telematici molto sofisticati, cometrasmissioni via satellite e lezioni video e au<strong>di</strong>oremote lanciate su canali a banda larga,questi docenti hanno riproposto per lo piùun modello <strong>di</strong>dattico centralizzato, con unpolo erogatore <strong>di</strong> risorse (la pagina web deldocente o del <strong>di</strong>partimento) e utenti (glistudenti), che si limitano a ricercare e a scaricaredal web il materiale <strong>di</strong>dattico, pur gestendoautonomamente lo spazio e il tempodell’appren<strong>di</strong>mento.La possibilità <strong>di</strong> definire forme d’appren<strong>di</strong>mentocollaborativo e cooperativo attraversola rete, in modo da sviluppare progetti <strong>di</strong>15TD33numero 3-2004 Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche


Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche16TD33numero 3-20041Fanno parte del CREI E-learning team il prof.Gianfranco Borrelli, docentetitolare della sperimentazione;i proff. RosalbaLongo Cioffi e GiuseppeTortora, consulenti;la dott.ssa FilomenaCastaldo, supervisore; idott.ri Alessandro Arienzo,Dario Caruso, NunziaDi Maso, esperti <strong>di</strong>contenuti; Alessia Scognamiglio,Silvia Selvaggi,tutors; Fer<strong>di</strong>nando Muscariello,amministratore<strong>di</strong> sistema ed help desk.2Si può entrare nel sito perla consultazione della sperimentazionecon la login:ospite e la password: <strong>di</strong>dattica.3Inizialmente si era provvedutoa fare un’analisi <strong>di</strong>mercato per l’acquisto <strong>di</strong>una piattaforma server/client e la soluzione miglioreera offerta da FirstClass. Tuttavia era obbligatorioacquistare un tot<strong>di</strong> licenze d’uso esorbitanteper i fon<strong>di</strong> a nostra<strong>di</strong>sposizione.e-learning e <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong> a sostegnodelle lezioni tra<strong>di</strong>zionali, con le <strong>tecnologie</strong><strong>di</strong> terza generazione, è certamente piùampia. Occorre comprenderne il correttouso, capire se ciò che il docente vuole offriresegue più la modalità <strong>di</strong> un open course,un’esperienza <strong>di</strong> blended learning oppure e-learning puro.L’uso delle TIC nell’istruzione sta, comunque,favorendo l’innovazione con il gradualecambiamento del concetto classico <strong>di</strong>lezione, basata esclusivamente sul face-tofacee ancora molto forte nell’ambito universitario,nello specifico, in quello umanistico.L’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tipo cooperativoe collaborativo, duttile e adattivo, fa sì cheil docente interessato implementi le propriecompetenze, pedagogiche e tecnologiche,più che <strong>di</strong>sciplinari, e secondo quanto sostengonoRotta e Calvani, <strong>di</strong>venti facilitatoredell’articolazione del processo formativoe regista <strong>di</strong> un circuito <strong>di</strong>alogico in cui laconoscenza è costruita dall’interazione cone tra gli studenti [Calvani e Rotta, 2000a].Presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrinepolitiche del Dipartimento <strong>di</strong> Filosofia dell’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli “FedericoII”, si è svolta una sperimentazione <strong>di</strong> blendedlearning per integrare la <strong>formazione</strong> inpresenza con la <strong>formazione</strong> in rete e percollaudare percorsi d’interazione non soloin senso verticale (uno-molti) ma anche inorizzontale (molti-molti), con particolareattenzione al processo e alla <strong>di</strong>mensione socialedell’appren<strong>di</strong>mento in rete.È stata offerta la possibilità agli studenti <strong>di</strong>partecipare delle attività <strong>di</strong>dattiche in rete,senza per questo definirne l’obbligatorietàai fini dell’esame finale, anzi sensibilizzandosulle opportunità del vantaggio appren<strong>di</strong>tivoin rete, dell’incontro e dello scambio nelgruppo.LA SPERIMENTAZIONEL’oggetto della nostra analisi è la sperimentazionecondotta durante il 2° semestre2002 per la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrinepolitiche.La sperimentazione, promossa dal CREI E-learning Team 1 , per un arco temporale <strong>di</strong>tre mesi, è stata coor<strong>di</strong>nata dal Prof. G.Borrelli, titolare dell’insegnamento, <strong>di</strong>rettoredel CREI e responsabile del Corso <strong>di</strong>Perfezionamento in “Scienze umane e <strong>nuove</strong><strong>tecnologie</strong>” presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere eFilosofia dell’Università <strong>di</strong> Napoli.L’esperienza è consultabile al sito:www.filosofia.lettere.unina.it 2 .Non è stato definito un progetto <strong>di</strong> blendedlearning, se per progetto inten<strong>di</strong>amo uncontenitore <strong>di</strong> corso in rete, riconosciutoufficialmente, articolato in step preor<strong>di</strong>natie che può godere <strong>di</strong> finanziamenti.È stata condotta una sperimentazione, nelsenso <strong>di</strong> un work in progress, per tre motivi:1. perché il CREI E-Learning Team si misuravaper la prima volta con l’esperienzadel blended learning; 2. per osservare defacto lo svolgimento dell’intero processo <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento attraverso la ComunicazioneMe<strong>di</strong>ata dal Computer (CMC) e apportaregli aggiustamenti che il percorso <strong>di</strong>datticoin rete presentava <strong>di</strong> volta in volta; 3.per evidenziare i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza<strong>di</strong> una possibile <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong> dafar rientrare nell’offerta formativa del Dipartimento<strong>di</strong> filosofia, non solo per l’insegnamento<strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche.La sperimentazione si è articolata in tre fasi:1. approccio e lavoro in<strong>di</strong>viduale degli studentiper la fase <strong>di</strong> documentazione2. interrelazione tra gli studenti nel Forumper la fase <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e collaborazione3. attività <strong>di</strong> verifica con la produzione <strong>di</strong>un elaborato e risoluzione <strong>di</strong> tests.Gli obiettiviGli obiettivi, proposti a partire dai fabbisogniformativi degli studenti (learner centered),in particolare dalla necessità <strong>di</strong> superarei vincoli logistici e temporali (alcuni eranostudenti-lavoratori), sono stati orientatial processo d’appren<strong>di</strong>mento e alla familiarizzazionecon le ICT nell’istruzione.Si è voluto sperimentare il cooperative learninge l’auto<strong>formazione</strong> su precisi contenuti<strong>di</strong>sciplinari <strong>di</strong> teoria politica, attraverso imateriali messi in rete (lezioni, corpus <strong>di</strong> testi,slides,…) relativi alla categoria “democrazia”,la sua storia, gli autori, le questioniaperte, il <strong>di</strong>battito attuale.Si è optato, inoltre, per una tecnologia <strong>di</strong>comunicazione open source, piuttosto cheper l’acquisto <strong>di</strong> un sistema proprietario 3 ,sia perché la spesa <strong>di</strong> una piattaforma FADè proibitiva per il singolo <strong>di</strong>partimento, omeglio, per una singola cattedra interessataall’innovazione della <strong>formazione</strong> attraversole <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> <strong>di</strong>dattiche sia per unaquestione ideologica, la volontà <strong>di</strong> aderireall’open source e sottrarsi alle logiche delbrand.Il lavoro del team, poi, è stato condotto attraversodelle riunioni perio<strong>di</strong>che per <strong>di</strong>scuteresulla messa a fuoco dei problemi <strong>di</strong>progettazione e sulle possibili soluzioni.


Nel gruppo, considerando che ognuno stavaponendo in essere cose per lo più stu<strong>di</strong>ate,ascoltate, osservate in convegni e seminarisull’e-learning, è emersa una tenaciaveramente sorprendente perché la sperimentazioneriuscisse negli obiettivi.Ruoli e competenzeIl contesto <strong>di</strong> lavoro ha previsto per gli studentil’assistenza <strong>di</strong> tutors, sia per l’acquisizioned’abilità tecnologiche che permettesserola familiarizzazione e il corretto utilizzodell’ambiente <strong>di</strong> comunicazione, sia pereventuali <strong>di</strong>fficoltà sui contenuti del corso.Sono stati in<strong>di</strong>viduati, oltre il docente, titolaree responsabile della sperimentazione,delle figure con precisi ruoli e competenze:1. Il responsabile scientifico – docente titolaredel corso:• Svolge regolari lezioni in aula.• In<strong>di</strong>ce perio<strong>di</strong>che riunioni <strong>di</strong> progettazionecon il team, per definire la strutturadel corso in rete e dei contenuti e lasua evoluzione; informa il team d’eventualimo<strong>di</strong>fiche e/o integrazioni da apportareai contenuti in rete; aggiorna ilgruppo sulla propria <strong>di</strong>sponibilità in rete.• Provvede alla strutturazione dei contenuticon i suoi collaboratori, garantendol’articolazione del progetto <strong>di</strong>dattico(struttura dei contenuti, prove <strong>di</strong> valutazione,tipo d’interazione).• Stabilisce i termini delle prove <strong>di</strong> verifica(ex ante, in itinere, post), vagliando lacorrettezza dei contenuti.2. I consulenti 4• Partecipano alle riunioni <strong>di</strong> progettazioneindette dal docente con il team.• Svolgono costante consulenza allo svolgimentodel lavoro, fornendo suggerimentisecondo le proprie competenze.• Suggeriscono risorse in rete e bibliografie<strong>di</strong> riferimento sulla <strong>formazione</strong> in rete,sull’e-learning, sulla classe virtuale.3. Il supervisore• Supervisiona e coor<strong>di</strong>na il lavoro delteam.• Partecipa agli incontri e alle riunioni <strong>di</strong>progettazione indette dal docente con ilteam.• Mantiene costanti contatti con le altre figurecoinvolte, comunicando tempestivamentemeto<strong>di</strong> e date da rispettare.• Valuta, insieme all’esperto <strong>di</strong> contenuti eai tutors, dal punto <strong>di</strong> vista delle competenzetecnologiche, del tempo a <strong>di</strong>sposizioneda de<strong>di</strong>care al corso, della sicurezzadello stu<strong>di</strong>o, il gruppo <strong>di</strong> studenti chepartecipa al progetto.• Segnala a docenti, tutors e consulentiesterni gli eventuali problemi sorti nellaclasse virtuale.4. Gli esperti <strong>di</strong> contenuti• Partecipano agli incontri <strong>di</strong> <strong>formazione</strong>ed alle riunioni <strong>di</strong> progettazione indettedal docente con il team.• Partecipano alla compilazione <strong>di</strong> moduli<strong>di</strong>dattici insieme al docente.• Forniscono ai tutors le in<strong>di</strong>cazioni dettagliatesui materiali <strong>di</strong>dattici che gli studentiutilizzeranno durante la settimana.• Sono costantemente in contatto con ildocente e il supervisore per concordaremeto<strong>di</strong> e date.• Offrono agli studenti suggerimenti per lalettura dei testi pubblicati a supportodella <strong>di</strong>dattica tra<strong>di</strong>zionale.• Valutano, insieme al supervisore e ai tutors,dal punto <strong>di</strong> vista delle competenzetecnologiche, del tempo a <strong>di</strong>sposizioneda de<strong>di</strong>care al corso, della sicurezza dellostu<strong>di</strong>o, il gruppo <strong>di</strong> studenti che partecipaal progetto.• Verificano l’efficacia del metodo applicato.5. I tutors• Partecipano alle riunioni <strong>di</strong> progettazioneindette dal docente con il team.• Re<strong>di</strong>gono i verbali delle riunioni indettedal docente.• Fanno tutoring nella classe virtuale.• Insieme al tecnico hardware e softwareorganizzano la fase <strong>di</strong> familiarizzazionecon le <strong>tecnologie</strong> <strong>di</strong> rete.• Sono costantemente in contatto con ilsupervisore per conoscere meto<strong>di</strong> e date.• Insieme al supervisore e all’esperto <strong>di</strong>contenuti, valutano dal punto <strong>di</strong> vistadelle competenze tecnologiche, del tempoa <strong>di</strong>sposizione da de<strong>di</strong>care al corso,della sicurezza dello stu<strong>di</strong>o, il gruppo <strong>di</strong>studenti che partecipa al progetto.• Informano tempestivamente il supervisoree l’esperto <strong>di</strong> contenuti d’eventualiproblemi ed assenze.6. Amministratore <strong>di</strong> sistema ed Help desk• Partecipa alle riunioni indette dal docentecon il team.• Pre<strong>di</strong>spone e assicura l’efficienza del sistema<strong>di</strong> rete.• Insieme ai tutors organizza una la fase <strong>di</strong>familiarizzazione con le <strong>tecnologie</strong> <strong>di</strong>rete.• Assicura il feedback nell’area <strong>di</strong> aiuto tecnico,anche riguardo alle eventuali richieste<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tecnico daparte degli altri membri del gruppo e daparte degli studenti.4I consulenti sono docentiche hanno collaborato a<strong>di</strong>verso titolo al riunioni<strong>di</strong> progettazione delteam. Ad esempio, quandoè sorto il problema <strong>di</strong>come impostare le prove<strong>di</strong> verifica, il prof. TortoraG., che ha anche esperienze<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica in rete, ciha fornito <strong>di</strong> alcuni resoconti<strong>di</strong> un progetto sullavalutazione dell’IRRE-Campania a propositodella questione su comevalutare la preparazione infilosofia attraverso i tests.Con le risorse in rete chela dott.ssa Cioffi R., nelcontempo, ci ha procurato,si è avviato un confrontosu quali modelli <strong>di</strong>verifica tenere presenti, seoptare per i tests <strong>di</strong> rete econ quale modalità <strong>di</strong> risposta,se dare poi una valutazionequantitativa oqualitativa.17TD33numero 3-2004 Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche


Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche18TD33numero 3-2004figura 1Nome del filelezione10.ziplezione11.ziplezione1.ziplezione9.ziplezione16.ziplezione12.zipcgiChkMasterPwd.exelezione13.zip-/MSOffice/gridctrl.ziplezione15.ziplezione14.ziplezione8.zip-Russo-Scarpa.pdfconsiderazioni.ziplezione6.zip<strong>di</strong>fetti.zipcontratto–sociale.ziplezione7.ziplezione5.ziplezione4.zip-I contenutiDel materiale messo a <strong>di</strong>sposizione in retefanno parte: i protocolli delle lezioni in formatohtml, .doc e .zip, curati da giovanidottoran<strong>di</strong>; slides sulla storia della categoriademocrazia, in .ppt, per permettere una velocefocalizzazione degli sno<strong>di</strong> problematici;una biblioteca <strong>di</strong> classici sulla democraziain formato .zip; approfon<strong>di</strong>menti riguardantipagine web su temi ed autori citati;tests per la prova <strong>di</strong> verifica finale.I protocolli delle lezioni sono stati redatti apartire dagli schemi <strong>di</strong> lezione forniti daldocente e dalla registrazione in aula. EssiSommario0-5-10-15-20-Richieste <strong>di</strong> archiviosono stati preparati off-line, seguendo lacronologia delle lezioni del docente e rispettandola modularità del corso.L’articolazione del corso prevedeva tre moduli:1. l’acquisizione <strong>di</strong> strumenti analitici,storici e problematici sulla concettualizzazionedella categoria <strong>di</strong> democrazia, dalmodello democratico degli antichi pergiungere alla definizione settecentesca <strong>di</strong>democrazia e al rapporto della teoria democraticacon la pratica del governo rappresentativo;2. la ricostruzione delle argomentazionipresenti in alcuni classici delpensiero politico moderno e contemporaneo;3. l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sno<strong>di</strong> problematicidel contemporaneo <strong>di</strong>battito sullademocrazia e sulla sua crisi, con l’analisi dei<strong>di</strong>battiti sulla governance e sulla democraziapartecipativa, interpretati come particolaririsposte al problema del crescente deficitdemocratico delle attuali istituzioni rappresentative.La <strong>di</strong>sponibilità tempestiva dei materialisulla piattaforma, salvo qualche problemacon il server, ha contribuito a creare un clima<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione e motivazione tra glistudenti, i tutors, gli esperti <strong>di</strong> contenuti eil docente.In particolare, lo studente <strong>di</strong> volta in voltapoteva contare su materiali <strong>di</strong>dattici benstrutturati e singole unità tematiche focalizzantigli sno<strong>di</strong> teorici più complessi, oltregli strumenti <strong>di</strong> comunicazione asincronache ovviavano al gap emotivo <strong>di</strong> sentirsi“i<strong>di</strong>oti” nel rivolgere al docente o ai suoicollaboratori o ai pari dubbi o domande riguardantii contenuti del corso o proporreal docente <strong>di</strong> ritornare su temi precisi.Attraverso il report grafico (ve<strong>di</strong> figura 1) cisiamo resi conto che gli studenti, con unafrequenza maggiore quanto più s’approssimavail periodo d’esame, scaricavano nontanto quelle lezioni in cui il docente ricostruivastoriograficamente la categoria “democrazia”,quanto quelle in cui si condensavala riflessione teorica e si ponevano lequestioni d’attualità che servivano da raccordoagli interventi del Forum.Il FeedbackIl feedback è stato condotto su tre piani.1. il piano del profitto (degli appren<strong>di</strong>menti)2. il piano del processo3. il piano della sperimentazionePer il feedback sul profitto, sono state propostedue prove <strong>di</strong> verifica: la prima intesanella forma <strong>di</strong> relazione, per l’autovalutazionedegli studenti in itinere; la secondacome tests sommativo, le cui risposte sono


state prese in considerazione come autovalutazionedegli studenti e come verifica della<strong>di</strong>dattica da parte del docente. La programmazionedelle verifiche è coincisa conla scansione mensile delle attività <strong>di</strong>dattiche:la prima verifica al primo mese delle attività,la seconda al secondo mese, infine la valutazionecon l’esame finale.Il <strong>di</strong>battito su come verificare la preparazionefilosofica, se attraverso il <strong>di</strong>alogo o i tests,è particolarmente acceso nella comunità filosofica.Nel corso della Sperimentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica<strong>integrata</strong>, poiché l’interesse si è stato rivoltosoprattutto al processo <strong>di</strong>dattico, valea <strong>di</strong>re all’accertamento in corso del livellod’appren<strong>di</strong>mento generale e particolare construmenti che aiutino gli studenti ad autovalutarsiprima ancora che essere valutati, èstato proposto <strong>di</strong> formulare una relazione <strong>di</strong>due pagine in Word dal titolo “Sulla basedei materiali a tua <strong>di</strong>sposizione (lezioni, testi,ricerche), definisci, attraverso i suoi sno<strong>di</strong>problematici, la categoria democrazianella forma rappresentativa. Elabora alcunetue riflessioni intorno agli sviluppi contemporanei”.In questo modo, si è avvicinatolo studente alla scrittura, alla rilettura eall’analisi logico-concettuale dei testi, all’usodella terminologia specifica, all’adozione<strong>di</strong> strategie logiche, allo sforzo <strong>di</strong>mettere a fuoco i termini d’alcune questioni.Nei tests sommativi, il docente ha propostoesercizi d’analisi del testo, comparazione<strong>di</strong> citazioni d’autori <strong>di</strong>versi ma consemantiche affini, ricerca <strong>di</strong> definizioni. Itests non hanno implicato giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> valoreper accertare il possesso dei dati nozionistici,semmai si sono configurati esclusivamentecome una verifica dello stu<strong>di</strong>ocompiuto.Per la relazione, il tempo previsto per laconsegna è stato <strong>di</strong> 10 giorni dalla pubblicazionesulla piattaforma. Non è stato previsto,invece, un tempo minimo o massimo<strong>di</strong> risposta ai tests; il punteggio in percentualeha riguardato la performance ed è servitoanch’esso come autoverifica. Hanno rispostoalle prove <strong>di</strong> verifica 20 studenti su30.La valutazione delle performances si è identificatanell’esame in presenza, ovviamentecommentando le prove e premiando coloroche avevano sostenuto l’onere dei momentiinterattivi, facendo sì che esprimessero unpersonale giu<strong>di</strong>zio a riguardo.Il feedback sul processo è stato effettuatoattraverso perio<strong>di</strong>che relazioni dei tutors edegli esperti <strong>di</strong> contenuto, che pure intervenivanonel Forum, con la descrizione <strong>di</strong>quanto andava svolgendosi, degli umori deipartecipanti, dei problemi incontrati, dellecorrezioni da effettuare. Il monitoraggio hapermesso al supervisore, con l’approvazionedel docente, <strong>di</strong> osservare gli eventi interpretandoi segnali (momenti <strong>di</strong> stanca nelForum, tono polemico <strong>di</strong> alcuni interventi,caricamento delle risorse troppo lento, consegnatar<strong>di</strong>va delle prove <strong>di</strong> verifica, et alia)e sollecitando cambiamenti <strong>di</strong> rotta in itinereper ridefinire gli obiettivi e migliorare leprestazioni per indurre coesione.Per saggiare la customers satisfaction e procederead un feedback delle attività <strong>di</strong> sperimentazione,è stato proposto un questionarioda cui abbiamo rilevato informazioni ein<strong>di</strong>cazioni sulle attività svolte: la <strong>di</strong>datticain rete è stata trovata stimolante e capace <strong>di</strong>ampliare quanto detto nelle lezioni in presenza;il forum è stata considerato un’occasione<strong>di</strong> socializzazione della conoscenza; lapiattaforma è stata intuitiva e <strong>di</strong> facile utilizzo;<strong>di</strong>screta l’animazione. Per quanto riguardail materiale <strong>di</strong>dattico, gli studentihanno riferito <strong>di</strong> averlo trovato chiaro e <strong>di</strong>facile fruizione, soprattutto per focalizzarein modo corretto gli sno<strong>di</strong> problematicidella categoria democrazia e poi come ripassoper l’esame in presenza.In genere, tutti hanno dato parere favorevolesu questa esperienza, notando la caratteristicasaliente della sperimentazione: innovareun contesto <strong>di</strong> <strong>formazione</strong> per tra<strong>di</strong>zionepoco <strong>di</strong>namico.L’ambiente <strong>di</strong> comunicazioneL’accesso alla piattaforma è stato riservato,con password <strong>di</strong> riconoscimento, ai soli studentiregistrati (circa trenta).Gli studenti sono stati in<strong>di</strong>rizzati alle attivitàin rete attraverso una fase <strong>di</strong> familiarizzazionee documentazione sull’uso delle <strong>nuove</strong><strong>tecnologie</strong>, della piattaforma e delle sezionisui materiali erogati.La comunicazione asincrona, che gli studentistessi hanno preferito a quella sincrona,probabilmente per questioni economiche(la maggior parte ha utilizzato la connessionesu linea privata, solo qualcuno possedeval’ADSL), ha posto inizialmente deiproblemi d’interazione, dovuti alla scarsafamiliarità degli studenti con la posta elettronica,il forum, il newsgroup, e a quella timidezzanella comunicazione via web chesopraggiunge alla prima esperienza <strong>di</strong> corsoin rete e che spinge al silenzio piuttosto cheall’interazione e al lavoro <strong>di</strong> gruppo.19TD33numero 3-2004 Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche


Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche20TD33numero 3-2004La fase <strong>di</strong> familiarizzazione è stata particolarmentecurata anche in itinere per chi sentivala necessità <strong>di</strong> sottrarsi all’imbarazzo <strong>di</strong>intervenire nella comunità che lentamentesi stava creando e che, fortunatamente, riuscivanoad esporre le loro <strong>di</strong>fficoltà ai tutors.La partecipazione nell’utilizzo delle <strong>nuove</strong><strong>tecnologie</strong> è stata incoraggiata, ma mai ritenutaobbligatoria ai fini dell’esame.La sperimentazione ha permesso <strong>di</strong> modularee rendere flessibile l’operato delle personecoinvolte nella progettazione: il lavorocondotto non è stato rigidamente lineareconsequenziale,secondo steps tipici pre-or<strong>di</strong>nati,ma ha risposto ogni volta alle <strong>di</strong>fficoltàcontestuali.Il ForumLo strumento <strong>di</strong> comunicazione utilizzatodalla maggior parte degli studenti è stato ilForum.Essi stessi hanno proposto e <strong>di</strong>scusso argomentirelativi al corso e all’attualità dellaquestione sul deficit democratico. In particolare,gli interventi hanno riguardato lanecessità <strong>di</strong> un ripensamento del sistemarappresentativo nel contesto della mon<strong>di</strong>alizzazione,la nascente Carta dei <strong>di</strong>ritti dell’Unioneeuropea, il problema della legittimità,il rapporto destra/sinistra in Italia.I thread sono stati più <strong>di</strong> una trentina, <strong>di</strong>stintiper 8 nuovi interventi.I toni sono stati vivaci e buona la profon<strong>di</strong>tàdei contenuti: è emersa qui quella conoscenza“implicita” che è propria <strong>di</strong> ciascunoe che, solo con la collaborazione formativa,affiora e contribuisce all’arricchimento reciproco.Attraverso il Forum, si è creata una piccolacomunità d’interlocutori che hanno focalizzatogli sno<strong>di</strong> teorici del corso, hanno <strong>di</strong>stintole conoscenze, hanno organizzato estrutturato i contenuti e hanno imparato asocializzare anche oltre la fisicità dei corridoi<strong>di</strong> Dipartimento.Non sono mancati momenti <strong>di</strong> tensione,dovuti alla <strong>di</strong>vergenza <strong>di</strong> opinioni. Il conflittosi spostato sulla mailing list, dove èstato me<strong>di</strong>ato attraverso il ricorso alla netiquettee alla necessità <strong>di</strong> un confronto correttoper non bloccare la comunicazione nelForum. Gli interventi del forum secondo ithread e i singoli messaggi sono stati parteintegrante della valutazione nel corso dell’esamefinale secondo la congruenza formale,l’appropriatezza dei co<strong>di</strong>ci, la conoscenza(contenuto) e il contributo dell’interazione.OSSERVAZIONIPrima dell’inizio delle attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica inrete, è stato organizzato un incontro per favorirela socializzazione dei <strong>di</strong>versi attori interessatie la composizione <strong>di</strong> una comunità<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.Lo scopo è stato:1. presentare le caratteristiche della sperimentazione<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong> (l’offertaformativa, gli obiettivi, la metodologia,i moduli previsti)2. stipulare quello che Costa e Rullani[1999] chiamano il contratto psicologico,il quale, avendo un valore emotivo ecognitivo, delinea le aspettative <strong>di</strong> chi accedeal processo formativo3. conoscersi de visu e rispondere alle domandepiù frequenti4. prendere visione dei materiali ed esercitarsicon la piattaforma.La reazione iniziale degli studenti in aula èstata <strong>di</strong> perplessità, sia per una sorta <strong>di</strong> fattoreinibente circa l’idea <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mentoin rete, sia per una sorta <strong>di</strong> timidezza nellacomunicazione con gli altri e con il docente.Spesso si è confuso l’appren<strong>di</strong>mento inrete con il semplice uso del computer ai finidella <strong>di</strong>dattica, mentre, invece, il riferimentomaggiore andava per il modello <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento,la progettazione <strong>di</strong>dattica, lestrategie <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, la valutazione,cioè un “modo <strong>di</strong> pensare e <strong>di</strong> affrontare iproblemi proprio dell’ambito del saperetecnologico” [Persico, 1993]. Per questo, ilgruppo <strong>di</strong> progettazione ha cercato voltaper volta <strong>di</strong> catalizzare l’attenzione sui puntideboli del processo, <strong>di</strong> facilitare lo svolgimentodel lavoro e <strong>di</strong> consolidare in chiavedemocratica l’azione degli studenti.Certo, ci si è interrogati su quale percezionegli studenti hanno avuto dell’innovazionenell’insegnamento e dell’efficacia deglistrumenti della <strong>formazione</strong> a <strong>di</strong>stanza e sucome gestire la <strong>di</strong>fficoltà nelle interazioniaffettive e comunicative.Il momento <strong>di</strong> socializzazione non è statoproporzionato al numero dei partecipantiregistrati alla sperimentazione, nel sensoche <strong>di</strong> fatto solo una metà ha realmente partecipatoalle attività con<strong>di</strong>vise nel Forum.Qualche studente ha rilevato, per e-mail,che questa mancanza era un riflesso <strong>di</strong>quanto accadeva anche in aula, a causa dell’accavallarsidegli orari <strong>di</strong> lezione. Il sistemadelle lezioni e degli orari, il nuovo or<strong>di</strong>namentoin semestri che prevede un certo numerod’esami in tempi brevi sacrifica la socializzazionetra gli studenti e lo scambio <strong>di</strong>


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ETAS, Milano.Eletti V., (2002), Che cos’è l’elearning,Carocci, Roma.Ghislan<strong>di</strong> P., (1998), Urbanaesperienze, quel momento fatto <strong>di</strong> chiacchieree <strong>di</strong>scussioni che arricchisce la <strong>formazione</strong>sulle <strong>di</strong>scipline. Paradossalmente, alcunistudenti si sono conosciuti prima in rete,attraversoil gioco dei nickname, e poi fisicamente.È vero che la sperimentazione si è rivolta,più che a gruppi già definiti <strong>di</strong> partecipanti,ai singoli studenti che hanno avuto una possibilitàulteriore <strong>di</strong> socializzare in rete e <strong>di</strong>procedere, <strong>di</strong> volta in volta, al feedback dellapropria preparazione, con la possibilità <strong>di</strong>intervenire in aula su argomenti enucleatinel Forum. La comunità <strong>di</strong> pratiche si è costituitasoprattutto con l’intervento deglistudenti del terzo anno, già addentro alle<strong>di</strong>namiche universitarie e meno timorosi, el’interazione, sia in orizzontale sia in verticale,ha permesso <strong>di</strong> maturare il senso <strong>di</strong> responsabilitàdemocratica, <strong>di</strong> gestire i processicomunicativi, <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>sponibili<strong>nuove</strong> forme <strong>di</strong> fruizione della conoscenzae, infine, <strong>di</strong> delineare un’identità <strong>di</strong> gruppo.Nel Forum, la <strong>di</strong>scussione asincrona ha permesso<strong>di</strong> familiarizzare con la scrittura peraltri [Mason 1993] e per il web, pur sacrificandogli elementi paralinguistici ed emotivi.Gli interventi non sono mai stati troppoprolissi nella forma ma costruiti essenzialmenteintorno alla domanda formulata o allaopinione espressa, anche se <strong>di</strong>vergente.L’appren<strong>di</strong>mento è stato vissuto, talora inmodo inconsapevole da parte degli studenti,come un processo in cui il proprio punto<strong>di</strong> vista è stato verificato nel confronto congli altri, lontano dal conformismo e dall’appiattimentosul gruppo; in cui le idee sonostate negoziate ed è stata costruita attivamentela conoscenza grazie all’interazione,il feedback, il consenso del gruppo in aula ein rete. La <strong>di</strong>scussione con<strong>di</strong>visa, infatti, hapermesso la riflessione ponderata e la scopertadei vantaggi dell’appren<strong>di</strong>mento collaborativorispetto all’isolamento del lavoroin<strong>di</strong>viduale.La programmazione dell’attività <strong>di</strong>dattica,le verifiche in itinere, il feedback, sono operazioniche hanno valorizzato l’aspetto <strong>di</strong>datticodell’insegnamento del docente, formatoree facilitatore dell’appren<strong>di</strong>mento.La realtà smaterializzata della rete ha contribuitoa <strong>di</strong>mensionare lo status e il ruolodel docente che ha elaborato uno stile non<strong>di</strong>rettivo, nel senso che ha incoraggiato lapartecipazione e l’interazione, fornendo giàin aula stimoli mirati, e ha potuto conosceree praticare le logiche della <strong>di</strong>dattica in rete,senza rinunciare alla propria cultura professionale.È chiaro che siamo lontani dal modo canonico<strong>di</strong> lavorare per l’e-learning, anche seblended mode.Il basso numero degli studenti da gestire incomunità, la flessibilità nei ruoli delle figurecoinvolte nella sperimentazione, la semplicità<strong>di</strong> progettazione ed erogazione dei materiali<strong>di</strong>dattici, non standar<strong>di</strong>zzati e metadatatiper la riusabilità, la mancanza <strong>di</strong> unavalutazione <strong>di</strong> rete e <strong>di</strong> problemi legati alla<strong>di</strong>sabilità, ci ha permesso solo parzialmente<strong>di</strong> affrontare tutte quelle previsioni che uncorso progettato per la rete necessita. Non<strong>di</strong> meno, ci ha spinto allo scoperto in unambiente in cui è ancora forte la ritrosia nell’usodelle <strong>tecnologie</strong> e, pur nei limiti, adoperare sul campo.riferimenti bibliografici’98.Prospettive per l’“Universitàsenza <strong>di</strong>stanze”, CTU, Milano.Ghislan<strong>di</strong> P., Didattica flessibile ea <strong>di</strong>stanza per l’Università e perla <strong>formazione</strong> permanente. In Internet,URL:www.ctu.unimi.it/index.html.Harasim, L., et al. (1995), Learningnetworks: A field guide toteaching and learning, in WorldRewiew of Distance Educationand Open Learning, vol.1, Routledge,London.Mason R., Written, Interactions,in R. Mason (ed.), (1993), ComputerConferencing: the LastWord…, British Columbia, BeachHolme Publishers Limited.Morabito M., (1999), Online <strong>di</strong>stanceeducation: Historical perspectiveand practical application,Universal Publishers/Publish.comUSA.Persico D., (a cura <strong>di</strong>) (1993), Dibattitoin due battute sulle TecnologieDidattiche, in TD – TecnologieDidattiche, n.1, ed. Menabò,Ortona.Qualità, TD – Tecnologie Didattiche,n.16, ed. Menabò, Ortona.21TD33numero 3-2004 Un’esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica <strong>integrata</strong>: <strong>nuove</strong> <strong>tecnologie</strong> e <strong>formazione</strong> presso la cattedra <strong>di</strong> Storia delle dottrine politiche

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