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Supporti tecnologici per l'inclusione e la comunicazione in bambini ...

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178Stasol<strong>la</strong> F., Picucci L., Caffò A., Signorile C., Lo Storto L., Mazzarelli A., Signorile M., Lancioni G., Bosco A. (2012).<strong>Supporti</strong> <strong>tecnologici</strong> <strong>per</strong> l’<strong>in</strong>clusione e <strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>in</strong> bamb<strong>in</strong>i con disabilità multiple. TD Tecnologie Didattiche, 20 (3), pp. 178-184SUPPORTI TECNOLOGICIPER L’INCLUSIONE E LACOMUNICAZIONE INBAMBINI CONDISABILITÀ MULTIPLEASSISTIVE TECHNOLOGIES FOR PROMOTING INCLUSIONFOR CHILDREN WITH MULTIPLE DISABILITIESFabrizio Stasol<strong>la</strong>, Luciana Picucci, Alessandro O. CaffòUniversità degli Studi di Bari “Aldo Moro” (IT) | [f.stasol<strong>la</strong>; l.picucci; a.caffo]@psico.uniba.itChristian Signorile, Loredana Lo Storto, Antonel<strong>la</strong> Mazzarelli, Marcello SignorileCoo<strong>per</strong>ativa Sociale “CAPS”, Bari (IT) | [c.signorile; loredana.lostorto; mazzarelli.antonel<strong>la</strong>; marcello.signorile]@coopcaps.itGiulio E. Lancioni, Andrea BoscoUniversità degli Studi di Bari “Aldo Moro” (IT) | [g.<strong>la</strong>ncioni; a.bosco]@psico.uniba.it* Fabrizio Stasol<strong>la</strong> | Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”Piazza Umberto I 1, 70121 Bari, Italia | f.stasol<strong>la</strong>@psico.uniba.itSommario Il presente studio è f<strong>in</strong>alizzato a valutare l’efficacia di un <strong>in</strong>tervento riabilitativo di <strong>comunicazione</strong> alternativaaumentativa mediato dal computer <strong>per</strong> due bamb<strong>in</strong>i con paralisi cerebrale <strong>in</strong>fantile e conseguenti disabilità multiple. Per entrambii bamb<strong>in</strong>i è stata messa a punto un’<strong>in</strong>terfaccia <strong>per</strong>sonalizzata <strong>in</strong> grado di facilitare <strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong> di bisogni primari e ludici. Irisultati mostrano un aumento significativo delle loro abilità comunicative durante <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento rispetto al<strong>la</strong> basel<strong>in</strong>e. Lasuccessiva fase di mantenimento conferma il consolidamento dell’apprendimento dei due partecipanti. Gli studenti universitari,co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> una procedura di validazione sociale <strong>per</strong> uno dei due partecipanti, forniscono valutazioni compatibili con l’ipotesidell’efficacia riabilitativa dell’<strong>in</strong>tervento. Questi risultati corroborano <strong>la</strong> validità cl<strong>in</strong>ica dell’<strong>in</strong>tervento di <strong>comunicazione</strong> alternativaaumentativa mediato dal computer <strong>per</strong> bamb<strong>in</strong>i con disabilità multiple/profonde.PAROLE CHIAVE Comunicazione Alternativa Aumentativa, Tecnologie Assistive, Deficit di <strong>comunicazione</strong>,Intervento Cognitivo-Comportamentale, RiabilitazioneAbstract The study reported here is aimed at assess<strong>in</strong>g the efficacy of a computer-based alternative and augmentativecommunication (AAC) program for two children with cerebral palsy and multiple disabilities. The results show that bothparticipants’ communication skills improved dur<strong>in</strong>g <strong>in</strong>tervention and post-<strong>in</strong>tervention phases. This was confirmed by scores fromsocial validation procedures carried out by undergraduate students; these substantiated the hypothesis of the <strong>in</strong>tervention’srehabilitation value. These results support the cl<strong>in</strong>ical validity of the computer-mediated AAC <strong>in</strong>tervention for children withmultiple/profound disabilities.KEY-WORDS Augmentative and Alternative Communication, Assistive Technologies, Communication deficits,Cognitive Behavioral Intervention, Rehabilitation.


TD Tecnologie Didattiche, 20 (3)181to il bisogno “mangiare”, il sottomenù presentavaalternative quali patat<strong>in</strong>e, yogurt, biscotti, brioche,banana e taralli, cfr. Figura 3). Interrotta <strong>la</strong> scansionesu un’alternativa, il sistema richiedeva <strong>la</strong> confermadel<strong>la</strong> scelta effettuata, mediante due tasti (“sì”e “no”), che potevano essere selezionati con <strong>la</strong> stessamodalità adottata <strong>in</strong> precedenza (Figura 4). Scegliendo“sì”, l’<strong>in</strong>terfaccia riproponeva verbalmentee visivamente l’alternativa selezionata, <strong>la</strong> navigazioneera conclusa e il bamb<strong>in</strong>o poteva ottenerel’oggetto richiesto dall’assistente di ricerca o da unaltro caregiver disponibile (Figura 5). Scegliendo“no”, il sistema riproponeva <strong>la</strong> schermata <strong>in</strong>izialedel sistema di scelte.Disegno S<strong>per</strong>imentaleLa ricerca è stata condotta seguendo un disegnos<strong>per</strong>imentale del tipo AB, prevedendo anche unafase C di post-<strong>in</strong>tervento (Barlow, Nock e Hersen,2009). La fase A rappresenta <strong>la</strong> basel<strong>in</strong>e, mentre<strong>la</strong> fase B rappresenta l’<strong>in</strong>tervento. In basel<strong>in</strong>e sonostate valutate le abilità spontaneamente present<strong>in</strong>el re<strong>per</strong>torio dei partecipanti e, il grado di usabilitàdel sensore. Nell’<strong>in</strong>tervento i partecipanti sonostati addestrati, mediante diverse sessioni di apprendimento,all’uso dell’apparato tecnologico descritto.Dopo <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento, è seguita una fasedi post-<strong>in</strong>tervento <strong>per</strong> verificare il consolidamentodell’apprendimento. Inf<strong>in</strong>e, <strong>per</strong> il partecipante“Roberto”, è stata realizzata una procedura di validazionesociale <strong>per</strong> verificare l’efficacia (validità cl<strong>in</strong>ica)dell’<strong>in</strong>tervento riabilitativo.Sessioni di <strong>in</strong>tervento e misureLa ricerca è stata svolta presso il domicilio dei partecipanti<strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di circa 5 mesi. Il programmariabilitativo prevedeva l’esclusiva presenza deipartecipanti e di due o<strong>per</strong>atori, all’<strong>in</strong>terno di un sett<strong>in</strong>gdi <strong>la</strong>voro familiare e facilitante <strong>per</strong> i bamb<strong>in</strong>i,privo di elementi di disturbo che potessero risultaredistraenti o disorientanti. Le sessioni di <strong>la</strong>vorosono state videoregistrate <strong>per</strong> consentire <strong>la</strong> raccoltadei dati e verificare l’attendibilità delle misure effettuate.Le sessioni di basel<strong>in</strong>e, di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento sono state realizzate <strong>in</strong> media <strong>per</strong>12 volte a settimana (divise <strong>in</strong> tre giorni normalmentenon consecutivi). Ciascuna sessione di <strong>in</strong>terventoaveva una durata pari a dieci m<strong>in</strong>uti. Tra <strong>la</strong> f<strong>in</strong>edi una sessione e l’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> successiva è statorispettato un <strong>in</strong>tervallo di tempo pari a circa diecim<strong>in</strong>uti. Le variabili prese <strong>in</strong> esame sono state: (a)le richieste compiutamente formu<strong>la</strong>te e (b) <strong>la</strong> presenzadi <strong>in</strong>dici di felicità che attestassero l’umorepositivo dei partecipanti (i.e. sorrisi e/o vocalizzi disoddisfazione), con una codifica ad <strong>in</strong>tervalli parziali<strong>per</strong> cui a 10 secondi di osservazione seguivano5 secondi di registrazione (Lancioni et al.,2003). In una sessione di <strong>la</strong>voro di 10 m<strong>in</strong>uti siavevano <strong>per</strong>tanto 40 <strong>in</strong>tervalli complessivi. I datisono stati raccolti e codificati simultaneamente dadue dist<strong>in</strong>ti osservatori (raters) a seguito del<strong>la</strong> visionedei filmati delle sessioni. La concordanza mediatra i raters è risultata complessivamente pari al97%.Validazione SocialeLa validazione sociale consiste nel<strong>la</strong> raccolta di valutazioni<strong>in</strong>dipendenti da parte di professionisti, caregiver,genitori, studenti es<strong>per</strong>ti del settore, riguardol’efficacia di un programma di <strong>in</strong>tervento cl<strong>in</strong>icoriabilitativo(Lancioni et al., 2005). Nel presente<strong>la</strong>voro, sono stati co<strong>in</strong>volti 60 studenti del secondoe terzo anno del Corso di Laurea <strong>in</strong> Scienze e TecnichePsicologiche <strong>in</strong> qualità di giudici esterni altrattamento. Ciascun giudice è stato sottoposto al<strong>la</strong>visione di tre filmati, del<strong>la</strong> durata di due m<strong>in</strong>uticiascuno, re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> fase di basel<strong>in</strong>e, di <strong>in</strong>terventoe di post-<strong>in</strong>tervento, rispettivamente. Per evitare effettidell’ord<strong>in</strong>e di presentazione i tre filmati sonostati presentati <strong>in</strong> tre ord<strong>in</strong>i differenti a tre sottogruppidi pari numerosità. Le 5 domande a cui ciascungiudice ha risposto <strong>per</strong> ogni filmato erano:Figura 4. L’immag<strong>in</strong>e rappresenta <strong>la</strong> scelta fra le possibili opzioni“si”, “no”.Figura 5. L’immag<strong>in</strong>e rappresenta <strong>la</strong> conferma dell’oggetto richiesto(“yogurt”).


182F. Stasol<strong>la</strong>, L. Picucci, A. Caffò, C. Signorile, L. Lo Storto, A. Mazzarelli, M. Signorile, G. Lancioni, A. BoscoFrequenza delle richieste correttamente formu<strong>la</strong>teGiovanniRoberto252015105025201510502BASELINE22 21. Quanto pensi che <strong>la</strong> situazione presentata sia rilevante<strong>per</strong> l’autonomia del bamb<strong>in</strong>o?2. Quanto pensi che il bamb<strong>in</strong>o sia a suo agio nel<strong>la</strong>situazione presentata?3. Quanto pensi che <strong>la</strong> situazione presentata facilitile re<strong>la</strong>zioni sociali del bamb<strong>in</strong>o?4. Quanto pensi di essere favorevole dal punto divista riabilitativo al<strong>la</strong> situazione presentata?5. Quanto pensi che <strong>la</strong> situazione presentata promuovalo sviluppo cognitivo del bamb<strong>in</strong>o?La validazione sociale ha l’obiettivo di mostrare come<strong>per</strong>sone non direttamente co<strong>in</strong>volte nel<strong>la</strong> procedurasiano comunque <strong>in</strong> grado di constatare i vantaggiriabilitativi del trattamento rispetto al<strong>la</strong> condizionepre-trattamento.RISULTATII due partecipanti sono stati co<strong>in</strong>volti ognuno <strong>in</strong>quattro sessioni di basel<strong>in</strong>e, 40 sessioni di <strong>in</strong>terventoe 30 sessioni di post-<strong>in</strong>tervento. In media, lerichieste compiutamente formu<strong>la</strong>te da Roberto nel<strong>la</strong>fase di basel<strong>in</strong>e sono state 7 (range 6-8), mentresono state 6 (range 5-7) <strong>per</strong> Giovanni. Durante <strong>la</strong>fase di <strong>in</strong>tervento le richieste <strong>per</strong> Roberto sono salite<strong>in</strong> media a 17 (range 16-18) e 9 (range 6-10)<strong>per</strong> Giovanni. Nelle sessioni di post-<strong>in</strong>tervento Robertoha esibito 18 richieste compiutamente formu<strong>la</strong>te(range 17-19), mentre Giovanni ne ha esibite13 (range 11-14). Le differenze nel numero dirichieste tra <strong>la</strong> basel<strong>in</strong>e e le fasi di <strong>in</strong>tervento e post<strong>in</strong>terventosono risultate statisticamente significativeal test di Kolmogorov-Smirnov (<strong>per</strong> p < 0,01)(Siegel e Castel<strong>la</strong>n, 1998). Le fasi di <strong>in</strong>tervento epost-<strong>in</strong>tervento non mostrano, <strong>in</strong>vece, differenze significative.10INTERVENTO1010 10 10RichiesteFelicità10Blocchi di SezioniPOST-INTERVENTO10 10 10 101 2 3 4 5 6 7 8 9Figura 6. L’andamento del<strong>la</strong> procedura riabilitativa <strong>per</strong> “Roberto” e “Giovanni”.10101010403020100403020100Frequenza degli <strong>in</strong>tervalli con <strong>in</strong>dici di felicitàPer quanto riguarda gli <strong>in</strong>dicatori dell’umore (<strong>in</strong>dicidi felicità) <strong>in</strong> basel<strong>in</strong>e il valore medio degli <strong>in</strong>tervallidi rilevazione accompagnati da <strong>in</strong>dici di felicità è9 (range 7-12) <strong>per</strong> Roberto e 6 (range 4-8) <strong>per</strong> Giovanni.Durante <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento si è verificatoun <strong>in</strong>cremento medio degli <strong>in</strong>tervalli di rilevazionecon <strong>in</strong>dici di felicità pari a 17 (range 11-25) <strong>per</strong>Roberto e pari a 9 (range 3-11) <strong>per</strong> Giovanni. Inf<strong>in</strong>e,durante il post-<strong>in</strong>tervento, il numero di <strong>in</strong>tervalliaccompagnati da <strong>in</strong>dici di felicità è stato <strong>in</strong> mediadi 25 (range 23-26) <strong>per</strong> Roberto e 11 (range10-12) <strong>per</strong> Giovanni. Le differenze tra gli <strong>in</strong>dici difelicità tra basel<strong>in</strong>e, fase di <strong>in</strong>tervento e di post-<strong>in</strong>terventosono risultate significative (<strong>per</strong> p < 0,01)al test di Kolmogorov-Smirnov. Non emergono differenzestatisticamente significative tra fase di <strong>in</strong>terventoe fase di post-<strong>in</strong>tervento. In Figura 6 sonoriportati i grafici re<strong>la</strong>tivi all’esito dei due <strong>in</strong>terventicondotti. I due grafici riassumono l’andamento del<strong>la</strong>procedura riabilitativa <strong>per</strong> Roberto e Giovanni, rispettivamente.Gli istogrammi rappresentano <strong>la</strong> frequenzadelle richieste compiutamente formu<strong>la</strong>te. Irombi bianchi rappresentano <strong>la</strong> frequenza degli <strong>in</strong>tervalli<strong>in</strong> cui sono stati rilevati <strong>in</strong>dici di felicità. Lesessioni di ciascun bamb<strong>in</strong>o sono state raggruppate<strong>in</strong> due blocchi <strong>per</strong> <strong>la</strong> fase di basel<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> quattroblocchi <strong>per</strong> <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento, e <strong>in</strong> tre blocchi <strong>per</strong><strong>la</strong> fase di post-<strong>in</strong>tervento. Il numero di sessioni <strong>per</strong>ciascun blocco è <strong>in</strong>dicato dal numero sopra l’istogramma.I dati re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> validazione sociale condotta utilizzandoi filmati di alcune sessioni di <strong>in</strong>terventocon Roberto forniscono <strong>in</strong>formazioni sul<strong>la</strong> efficaciariabilitativa <strong>per</strong>cepita dai valutatori <strong>in</strong>dipendenti <strong>in</strong>formazione (studenti di psicologia). È stata qu<strong>in</strong>dicondotta una serie di t-test <strong>per</strong> campioni appaiati<strong>per</strong> valutare, a coppie, le differenze tra le condizionis<strong>per</strong>imentali sulle c<strong>in</strong>que dimensioni oggettodello studio. Per ridurre il rischio di errore del I tipoa fronte dell’alto numero di confronti effettuati(15), è stata applicata <strong>la</strong> correzione di Bonferroni.In Tabel<strong>la</strong> 1 sono riportate le medie e le deviazionistandard di ogni dimensione <strong>per</strong> ogni fase del<strong>la</strong>procedura riabilitativa, e i livelli di significatività<strong>per</strong> tutti i confronti effettuati. I risultati mostranovalutazioni migliori <strong>per</strong> <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento rispetto al<strong>la</strong> fase di basel<strong>in</strong>e, e nessunadifferenza tra <strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento e di post<strong>in</strong>tervento.DISCUSSIONE E CONCLUSIONILa presente ricerca conferma empiricamente <strong>la</strong> validitàe l’efficacia di un programma di CAA applicatoa bamb<strong>in</strong>i con deficit comunicativi. In partico<strong>la</strong>re,lo studio propone l’utilizzo di un programma dirichiesta e scelta <strong>per</strong> due bamb<strong>in</strong>i con PCI e con sostanzialeassenza di l<strong>in</strong>guaggio, se si escludono alcunivocalizzi di <strong>in</strong>certa <strong>in</strong>telligibilità. Riprendendo


TD Tecnologie Didattiche, 20 (3) 183alcuni esempi di CAA presenti <strong>in</strong> letteratura (Visconti,Peroni e Ciceri, 2007; Farneti e Genovese,2011), tanto sul<strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>per</strong> immag<strong>in</strong>iquanto sulle modalità di <strong>in</strong>tervento, sui parametridi valutazione, sugli strumenti e sugli aspetti o<strong>per</strong>ativi,il presente <strong>la</strong>voro approfondisce e sviluppa <strong>la</strong>CAA con aiuti ad alta tecnologia proponendo unprogramma che promuove l’autonomia comunicativadi due bamb<strong>in</strong>i con disabilità gravi. Il disegnos<strong>per</strong>imentale ABC ha consentito di verificare comel’apprendimento del<strong>la</strong> procedura da parte dei piccolipartecipanti fosse consolidato a distanza di 5mesi dall’<strong>in</strong>tervento condotto. La frequenza mediadelle risposte e delle richieste esibite dai partecipanti,scarsa <strong>in</strong> basel<strong>in</strong>e, è sensibilmente cresciuta<strong>in</strong> fase di <strong>in</strong>tervento e post-<strong>in</strong>tervento. La gradevolezzadegli item selezionati (<strong>in</strong>dividuati grazie aduno screen<strong>in</strong>g delle preferenze condotto con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazionedei genitori) ha <strong>per</strong>messo che i partecipantifossero motivati a rispondere, con conseguente<strong>in</strong>cremento del<strong>la</strong> frequenza di risposte utili. Inoltre,<strong>la</strong> cont<strong>in</strong>genza tra risposta e conseguenza ambientalegradevole (i.e. ottenere un biscotto, oppureuna sessione di gioco) ha consentito al bamb<strong>in</strong>odi acquisire consapevolezza del<strong>la</strong> simultaneità deidue eventi (comportamento esibito e r<strong>in</strong>forzo ricevuto).La fase C di post-<strong>in</strong>tervento ha confermato irisultati positivi ottenuti nel<strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento, dimostrandocome i partecipanti avessero consolidatonel tempo l’apprendimento del<strong>la</strong> risposta utile aif<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> produzione di richieste e qu<strong>in</strong>di del<strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong>(Sigafoos, O’Reilly e Green, 2007).Simili obiettivi sono stati conseguiti anche grazie aipunti di forza del programma riabilitativo, quali: (a)<strong>la</strong> semplicità d’uso dell’<strong>in</strong>terfaccia che ha <strong>per</strong>messoil rapido apprendimento del<strong>la</strong> procedura, (b) <strong>la</strong>gradevolezza e facilità di decodifica delle immag<strong>in</strong>iadottate e dei messaggi audio che le accompagnavano,e (c) l’usabilità del sensore a pressione. Le attivazionidel sensore richiedevano uno scarso / nullosforzo fisico e le risposte utili selezionate eranonon soggette a distonia e facilmente eseguibili e riproducibil<strong>in</strong>el tempo.Il miglioramento dell’umore (o<strong>per</strong>azionalizzato <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i di aumento degli <strong>in</strong>dici di felicità) osservatonei partecipanti durante le fasi di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento rispetto all’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e di base, è probabilmentericonducibile a tre aspetti salienti: (a)l’esposizione a stimoli graditi, (b) <strong>la</strong> possibilità diformu<strong>la</strong>re autonomamente specifiche richieste, <strong>in</strong>base alle necessità del momento, e (c) ai feedbacksociali positivi (da parte dei diversi caregiver e deigenitori) ottenuti dai partecipanti a seguito dell’esecuzionecorretta del compito (Lancioni et al.,2005; Schlosser e Wendt, 2008). Questi risultaticonfermano come l’utilizzo di programmi basatisull’erogazione di r<strong>in</strong>forzi positivi consolidi non solocomportamenti costruttivi, mantenendo alta <strong>la</strong>motivazione durante l’<strong>in</strong>tervento riabilitativo, ma<strong>in</strong>cida decisamente sul miglioramento del<strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita delle <strong>per</strong>sone con disabilità motorie <strong>per</strong>vasive(Realon et al., 2002).I dati concernenti <strong>la</strong> validazione sociale sono altrettanto<strong>in</strong>teressanti. I rater hanno espresso op<strong>in</strong>ionipiù favorevoli <strong>per</strong> le fasi di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento rispetto al<strong>la</strong> fase di basel<strong>in</strong>e e <strong>per</strong>tutte le dimensioni <strong>in</strong>dagate (autonomia, agio, re<strong>la</strong>zionisociali, valore riabilitativo, sviluppo cognitivo).Questi risultati suffragano <strong>la</strong> validità cl<strong>in</strong>ica(Luccio, 2008; Tressoldi e Vio, 2008) dell’<strong>in</strong>terventoe il conseguente miglioramento del<strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita di una <strong>per</strong>sona con gravi difficoltà di <strong>comunicazione</strong>.Gli sviluppi <strong>per</strong> questo tipo di <strong>in</strong>terventi sono molteplici,soprattutto nel<strong>la</strong> direzione del<strong>la</strong> generalizzabilitàdei risultati; <strong>in</strong> primo luogo prevedendo l’<strong>in</strong>clusionenel programma d’<strong>in</strong>tervento di altri partecipanticon analoghe / differenti patologie. In secondoluogo, estendendo il programma di CAA oggettodel presente studio <strong>in</strong> un contesto diverso da quellocasal<strong>in</strong>go, o <strong>in</strong>cludendo dom<strong>in</strong>i di attività f<strong>in</strong>oranon esplorati come, ad esempio, il contatto socialeattraverso sistemi di <strong>comunicazione</strong> vocale (Sigafoos,O’Reilly e Edris<strong>in</strong>ha, 2004; Sigafoos, Schlossere Suther<strong>la</strong>nd, 2011).In conclusione, i risultati ottenuti nel presente studio<strong>in</strong>coraggiano ad estendere l’uso di tali <strong>per</strong>corsiriabilitativi ad un numero sempre maggiore di <strong>per</strong>sonecon disabilità multiple dal momento che: essisembrano rappresentare una valida terapia occupazionale/ricreativa,e favoriscono una migliore <strong>comunicazione</strong>con i caregiver e un senso di maggiore <strong>in</strong>clusione(e.g. Costant<strong>in</strong>o, 2011).Garantire l’<strong>in</strong>tegrazione delle <strong>per</strong>sone con disabilitàBasel<strong>in</strong>e (X) Intervento (Y) Follow-up (W) Significatività, paired t-testM DS M DS M DS X vs Y X vs W Y vs WAutonomia 1,73 0,79 3,13 0,81 3,03 0,87


184F. Stasol<strong>la</strong>, L. Picucci, A. Caffò, C. Signorile, L. Lo Storto, A. Mazzarelli, M. Signorile, G. Lancioni, A. Boscorappresenta uno degli obiettivi centrali nel<strong>la</strong> stesuradei Piani Educativi Individualizzati (PEI). I risultatidi questo studio, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con quelli già emersi<strong>in</strong> altre es<strong>per</strong>ienze di ricerca (e.g. Ianes e Cramerotti,2009; Farneti e Genovese, 2011; Sartori,2010), possono dunque fornire un immediato supportopratico <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale sco<strong>la</strong>stico che a variotitolo si impegna a garantire l’efficienza dei metodidi apprendimento con l’obiettivo di promuoverel’autonomia e il benessere nei bamb<strong>in</strong>i con bisognicomunicativi complessi.RICONOSCIMENTIIl presente studio è stato realizzato come parte del progetto“Easy For All - Centro <strong>per</strong> <strong>la</strong> Connettività Sociale”, a valere suifondi POR Puglia 2000-2006, mis. 6.2, az. c) “Attuazione dellel<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>tervento prioritarie proposte dal Piano regionale<strong>per</strong> <strong>la</strong> Società dell’Informazione” - Deliberazione di Giunta regionalen. 2270 del 29/12/2007, “Progetto Sax-B Sistemiavanzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> Connettività Sociale”, erogati al<strong>la</strong> Coo<strong>per</strong>ativaC.A.P.S. - Centro Aiuto Psico-Sociale (Bari).BIBLIOGRAFIAAjello R. 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