TD Tecnologie Didattiche, 20 (3) 183alcuni esempi di CAA presenti <strong>in</strong> letteratura (Visconti,Peroni e Ciceri, 2007; Farneti e Genovese,2011), tanto sul<strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>per</strong> immag<strong>in</strong>iquanto sulle modalità di <strong>in</strong>tervento, sui parametridi valutazione, sugli strumenti e sugli aspetti o<strong>per</strong>ativi,il presente <strong>la</strong>voro approfondisce e sviluppa <strong>la</strong>CAA con aiuti ad alta tecnologia proponendo unprogramma che promuove l’autonomia comunicativadi due bamb<strong>in</strong>i con disabilità gravi. Il disegnos<strong>per</strong>imentale ABC ha consentito di verificare comel’apprendimento del<strong>la</strong> procedura da parte dei piccolipartecipanti fosse consolidato a distanza di 5mesi dall’<strong>in</strong>tervento condotto. La frequenza mediadelle risposte e delle richieste esibite dai partecipanti,scarsa <strong>in</strong> basel<strong>in</strong>e, è sensibilmente cresciuta<strong>in</strong> fase di <strong>in</strong>tervento e post-<strong>in</strong>tervento. La gradevolezzadegli item selezionati (<strong>in</strong>dividuati grazie aduno screen<strong>in</strong>g delle preferenze condotto con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazionedei genitori) ha <strong>per</strong>messo che i partecipantifossero motivati a rispondere, con conseguente<strong>in</strong>cremento del<strong>la</strong> frequenza di risposte utili. Inoltre,<strong>la</strong> cont<strong>in</strong>genza tra risposta e conseguenza ambientalegradevole (i.e. ottenere un biscotto, oppureuna sessione di gioco) ha consentito al bamb<strong>in</strong>odi acquisire consapevolezza del<strong>la</strong> simultaneità deidue eventi (comportamento esibito e r<strong>in</strong>forzo ricevuto).La fase C di post-<strong>in</strong>tervento ha confermato irisultati positivi ottenuti nel<strong>la</strong> fase di <strong>in</strong>tervento, dimostrandocome i partecipanti avessero consolidatonel tempo l’apprendimento del<strong>la</strong> risposta utile aif<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> produzione di richieste e qu<strong>in</strong>di del<strong>la</strong> <strong>comunicazione</strong>(Sigafoos, O’Reilly e Green, 2007).Simili obiettivi sono stati conseguiti anche grazie aipunti di forza del programma riabilitativo, quali: (a)<strong>la</strong> semplicità d’uso dell’<strong>in</strong>terfaccia che ha <strong>per</strong>messoil rapido apprendimento del<strong>la</strong> procedura, (b) <strong>la</strong>gradevolezza e facilità di decodifica delle immag<strong>in</strong>iadottate e dei messaggi audio che le accompagnavano,e (c) l’usabilità del sensore a pressione. Le attivazionidel sensore richiedevano uno scarso / nullosforzo fisico e le risposte utili selezionate eranonon soggette a distonia e facilmente eseguibili e riproducibil<strong>in</strong>el tempo.Il miglioramento dell’umore (o<strong>per</strong>azionalizzato <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i di aumento degli <strong>in</strong>dici di felicità) osservatonei partecipanti durante le fasi di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento rispetto all’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e di base, è probabilmentericonducibile a tre aspetti salienti: (a)l’esposizione a stimoli graditi, (b) <strong>la</strong> possibilità diformu<strong>la</strong>re autonomamente specifiche richieste, <strong>in</strong>base alle necessità del momento, e (c) ai feedbacksociali positivi (da parte dei diversi caregiver e deigenitori) ottenuti dai partecipanti a seguito dell’esecuzionecorretta del compito (Lancioni et al.,2005; Schlosser e Wendt, 2008). Questi risultaticonfermano come l’utilizzo di programmi basatisull’erogazione di r<strong>in</strong>forzi positivi consolidi non solocomportamenti costruttivi, mantenendo alta <strong>la</strong>motivazione durante l’<strong>in</strong>tervento riabilitativo, ma<strong>in</strong>cida decisamente sul miglioramento del<strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita delle <strong>per</strong>sone con disabilità motorie <strong>per</strong>vasive(Realon et al., 2002).I dati concernenti <strong>la</strong> validazione sociale sono altrettanto<strong>in</strong>teressanti. I rater hanno espresso op<strong>in</strong>ionipiù favorevoli <strong>per</strong> le fasi di <strong>in</strong>tervento e dipost-<strong>in</strong>tervento rispetto al<strong>la</strong> fase di basel<strong>in</strong>e e <strong>per</strong>tutte le dimensioni <strong>in</strong>dagate (autonomia, agio, re<strong>la</strong>zionisociali, valore riabilitativo, sviluppo cognitivo).Questi risultati suffragano <strong>la</strong> validità cl<strong>in</strong>ica(Luccio, 2008; Tressoldi e Vio, 2008) dell’<strong>in</strong>terventoe il conseguente miglioramento del<strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita di una <strong>per</strong>sona con gravi difficoltà di <strong>comunicazione</strong>.Gli sviluppi <strong>per</strong> questo tipo di <strong>in</strong>terventi sono molteplici,soprattutto nel<strong>la</strong> direzione del<strong>la</strong> generalizzabilitàdei risultati; <strong>in</strong> primo luogo prevedendo l’<strong>in</strong>clusionenel programma d’<strong>in</strong>tervento di altri partecipanticon analoghe / differenti patologie. In secondoluogo, estendendo il programma di CAA oggettodel presente studio <strong>in</strong> un contesto diverso da quellocasal<strong>in</strong>go, o <strong>in</strong>cludendo dom<strong>in</strong>i di attività f<strong>in</strong>oranon esplorati come, ad esempio, il contatto socialeattraverso sistemi di <strong>comunicazione</strong> vocale (Sigafoos,O’Reilly e Edris<strong>in</strong>ha, 2004; Sigafoos, Schlossere Suther<strong>la</strong>nd, 2011).In conclusione, i risultati ottenuti nel presente studio<strong>in</strong>coraggiano ad estendere l’uso di tali <strong>per</strong>corsiriabilitativi ad un numero sempre maggiore di <strong>per</strong>sonecon disabilità multiple dal momento che: essisembrano rappresentare una valida terapia occupazionale/ricreativa,e favoriscono una migliore <strong>comunicazione</strong>con i caregiver e un senso di maggiore <strong>in</strong>clusione(e.g. Costant<strong>in</strong>o, 2011).Garantire l’<strong>in</strong>tegrazione delle <strong>per</strong>sone con disabilitàBasel<strong>in</strong>e (X) Intervento (Y) Follow-up (W) Significatività, paired t-testM DS M DS M DS X vs Y X vs W Y vs WAutonomia 1,73 0,79 3,13 0,81 3,03 0,87
184F. Stasol<strong>la</strong>, L. Picucci, A. Caffò, C. Signorile, L. Lo Storto, A. Mazzarelli, M. Signorile, G. Lancioni, A. Boscorappresenta uno degli obiettivi centrali nel<strong>la</strong> stesuradei Piani Educativi Individualizzati (PEI). I risultatidi questo studio, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con quelli già emersi<strong>in</strong> altre es<strong>per</strong>ienze di ricerca (e.g. Ianes e Cramerotti,2009; Farneti e Genovese, 2011; Sartori,2010), possono dunque fornire un immediato supportopratico <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale sco<strong>la</strong>stico che a variotitolo si impegna a garantire l’efficienza dei metodidi apprendimento con l’obiettivo di promuoverel’autonomia e il benessere nei bamb<strong>in</strong>i con bisognicomunicativi complessi.RICONOSCIMENTIIl presente studio è stato realizzato come parte del progetto“Easy For All - Centro <strong>per</strong> <strong>la</strong> Connettività Sociale”, a valere suifondi POR Puglia 2000-2006, mis. 6.2, az. c) “Attuazione dellel<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>tervento prioritarie proposte dal Piano regionale<strong>per</strong> <strong>la</strong> Società dell’Informazione” - Deliberazione di Giunta regionalen. 2270 del 29/12/2007, “Progetto Sax-B Sistemiavanzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> Connettività Sociale”, erogati al<strong>la</strong> Coo<strong>per</strong>ativaC.A.P.S. - Centro Aiuto Psico-Sociale (Bari).BIBLIOGRAFIAAjello R. 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