OPINIONI A CONFRONTOI RIONI DELLA CITTÀ: FINALPIAIniziamo da questo numero un viaggio nei rioni <strong>di</strong> <strong>Finale</strong>. In questa pagina i pareri deigruppi rappresentati in Consiglio Comunale su Finalpia8Fra i rioni <strong>di</strong> <strong>Finale</strong>, Pia è il simbolo<strong>di</strong> quanto fu possibile danneggiareil territorio dal secondodopoguerra ad oggi. Le esigenze<strong>di</strong> ricostruzione degli anni ’50, ilboom economico dei ’60, l’assenza<strong>di</strong> pianificazione urbanistica e<strong>di</strong> cultura architettonica, calpestandonele tra<strong>di</strong>zioni, portaronoad uno sfruttamento selvaggio,mentre, senza ridurre <strong>di</strong> una lira(anzi..) gli utili per costruttori eproprietari, si sarebbero potutiottenere risultati assai migliori,ambientalmente e socialmente,con spazi ver<strong>di</strong>, parcheggi, porticati,servizi.In particolare non si creò unvero “centro”, commerciale esociale, pedonalizzato e attrattivo.Finalpia è, ancora oggi, un“non luogo”, privo <strong>di</strong> identità erichiamo.Negli ultimi anni la situazionenon è migliorata, ed in ciòhanno pesato errori strategicidella seconda Giunta Cervone.Una prima occasione si persecon il recupero dell’ex coloniaLancia, raro esempio <strong>di</strong> “incoscienzae<strong>di</strong>lizia”, architettonicamenteimbarazzante e nonaccompagnato da alcun beneficionella viabilità e nei servizi.L’ormai famosa rotatoria, oggiosteggiata dalla So printendenza,entro tale progetto avrebbepotuto avere facile attuazione.Una seconda, con la megaoperanello Sciusa.A lavori iniziati questa Am ministrazione,pur con innegabiliritar<strong>di</strong>, è almeno riuscita a ottenereun ponte carrabile (salvandola viabilità della Val Sciusa)e prevedere la sistemazione delponte storico e <strong>di</strong> PiazzaAbbazia.Una terza, pensando <strong>di</strong> completarela passeggiata a mare <strong>di</strong>levante con ciclopici interventiprivati che logicamente trovaronouno stop in Regione. Oggi siprevede, più semplicemente, <strong>di</strong>riaprire il cono ottico del vialearretrando il solo Hotel “IlMolo”.A questi “guasti” si aggiungonocasi che, faticosamente, siavviano a buon fine. I principali:l’acqua potabile, con nuovetratte <strong>di</strong> tubazione, il nuovopozzo e il collegamento alla sorgentedel Martinetto cesserà <strong>di</strong>dare problemi a residenti e turisti;i marciapie<strong>di</strong>, dei qualistanno iniziando i rinnovi.Sintetizzando, i maggiori problemi<strong>di</strong> Finalpia cui porre rime<strong>di</strong>opaiono i seguenti:- Rapida ultimazione, ed aregola d’arte, delle operesullo Sciusa e <strong>di</strong> PiazzaAbbazia;- Reperimento <strong>di</strong> parcheggipubblici, anche interrati,lasciando i pochi “vuotiurbani” rimasti a destinazioniquali verde pubblico,viabilità pedonale e ciclabile;- Creazione <strong>di</strong> un CentroUrbano <strong>di</strong> attrazione percommercio e vita sociale,pedonalizzato e controllato;- Completamento “come sideve” della passeggiata aLevante (per ora ritornataparcheggio durante i lavoriin Piazza V. Emanuele) ;- sistemazione definitiva dell’acquedotto;- creazione <strong>di</strong> un parco giochiper bambini, oggi privi <strong>di</strong>un minimo spazio <strong>di</strong> sfogo.A quel punto, potranno crearsicircoli virtuosi che si autoalimenteranno,portando ad unreale sviluppo ed a una consonaqualità della vita.Il Capogruppo <strong>di</strong>MaggioranzaGiovanni MuragliaPARTITO DEMOCRATICOUN’ALTRA FINALEGRUPPO NUOVA FINALEUNITI PER L’ULIVOFinalPia è l’esempio <strong>di</strong> come saràl’area Piaggio una volta e<strong>di</strong>ficata.La persona con cui parlavo dei problemidel quartiere mi facevaosservare come le case intorno anoi erano tutte chiuse, ma l’argomentoprincipe era lo Sciusa, ilavori interminabili continuano adare problemi ai citta<strong>di</strong>ni! La piazzaAbbazia e il centro storico attendonoda anni un promesso restauroed è grazie alla sola attività <strong>di</strong>una associazione che il rione vive.Come nella città il turismo è stagionale,il resto dell’anno è solo turismodel fine settimana, perciò conla prossima chiusura della Piaggiosi ridurrà l’economia finalese al soloturismo. Occorrerà recuperareassolutamente la vocazione turisticaampliando l’offerta: non solospiagge, ma rivalutazione del territorioimprontato sulla cultura storico/geograficadel finalese, maggioriservizi d’accoglienza, <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimentoe ristorazione. Ma mentrescrivo, m’informano che è <strong>di</strong> nuovotracimata la fogna sul lungomare!Gerardo SfrisoDE PROFUNDISDai rubinetti acqua salata epiena <strong>di</strong> sabbia; garage interratiovunque che ne fanno "ilpara<strong>di</strong>so delle talpe"; appartamentideprezzati; illuminazionemal funzionante; ruggine eincuria, asfalti degradati; cantieriaperti da 5 anni; fiume semprea rischio <strong>di</strong> esondazione dall'alto;stagioni turistiche compromesse;assenza <strong>di</strong> un progettocomplessivo; incertezzadegli investimenti; albergatoridelusi; negozianti <strong>di</strong>sperati;molte richieste danni al <strong>Comune</strong>che pagheremo noi tutti; per<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> appetibilità turistica; per<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> identità urbanistica; aria<strong>di</strong> periferia; ponte ri<strong>di</strong>colo. C'èaltro da <strong>di</strong>re su Pia? Il Sindacomi aveva risposto (assembleapubblica all'Angelicum), cheFinalPia, dai lavori per loSciusa, sarebbe venuta fuoripiù brutta e non c'è che <strong>di</strong>re:stavolta la promessa <strong>di</strong> unpolitico è stata mantenuta.Gloria Bar<strong>di</strong>IL RIONE PIAIl rione Pia si può considerare la“Cenerentola del <strong>Comune</strong>”, la figliacresciuta <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>natamente eviolentata più volte. Con questepremesse ogni tentativo <strong>di</strong> migliorarlaè <strong>di</strong>fficile, ma per questo,assolutamente in<strong>di</strong>spensabile.Certo un rione <strong>di</strong> seconde case,alcune delle quali vuote 11 mesil’anno (problema che associa Pia aVarigotti), ha poca voce, in effetti è<strong>di</strong>fficile che i quartieri svuotatidegli abitanti si lamentino.Questo deve impegnare le amministrazionialla massima attenzione: iproblemi che si creano nei quartieripoco vissuti, anno lo stesso peso<strong>di</strong> quelli che si verificano nel centrocitta<strong>di</strong>no e nelle vie commerciali ecome tali, risolti con tempi ugualmenterapi<strong>di</strong>. Sorvolo sui lavori <strong>di</strong>messa in sicurezza del torrenteSciusa, ma attenzione, sul pontenuovo (della serie “già visto”) asei mesi dalle elezioni sonocasualmente ripartiti i lavori:EVVIVA e buon Natale!Antonio PiccioneForse meglio <strong>di</strong> me lo potrannofare gli abitanti del rione Pia, madopo quasi 5 anni <strong>di</strong> GiuntaRicheri, non riesco a ricordarequali interventi siano stati conclusidalla sua Amministrazionein quel Rione. Il Cantiere delloSciusa è ancora aperto, comel’innesto sull’Aurelia zona excimitero, il problema dell’acquasalmastra nella rete idrica non èstato risolto, la sistemazione <strong>di</strong>Via Lungosciusa, la sistemazionetotale dei marciapie<strong>di</strong>, il collegamentoalla rete fognaria del rione<strong>di</strong> Capo S. Donato, la sistemazione<strong>di</strong> Piazza Abbazia, tutti interventiche erano in programma.Cosa è stato fatto? C’è solo daaugurarsi che l’imminente tornataelettorale per il rinnovodell’Am ministrazione Comunaleproduca come sempre il mantenimento<strong>di</strong> qualche promessa.Certamente molte <strong>di</strong> meno <strong>di</strong>quelle che si meritavano o siaspettavano gli abitanti <strong>di</strong> quelRione.Franco De Sciora
9DOPO OLTRE SESSANT’ANNIRIPRESI GLI SCAVI ALLE ARENE CANDIDEAl progetto collaborano Università italiane e straniere. Nuova luce sulla vita dell’uomopreistorico. La caverna è nota per la sepoltura del “Giovane Principe”Scavi alla Caverna delle Arene Can<strong>di</strong>deSono ripresi dopo oltre sessantaanni gli scavi archeologici pressola Caverna delle AreneCan<strong>di</strong>de, uno dei più rilevantisiti archeologici preistorici dell’areaMe<strong>di</strong>terranea.Gli scavi sono una delle azionipreviste dal ProgrammaIntegrato <strong>di</strong> Conoscenza eFruizione “La Caverna delleArene Can<strong>di</strong>de”, condotto dallaDirezione Regionale del Ministeroper i beni e le attività culturali.Essi si avvalgono della collaborazionescientifica <strong>di</strong> <strong>di</strong>verseUniversità italiane e straniere,del sostegno logistico del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Finale</strong> <strong>Ligure</strong> e <strong>di</strong>una sponsorizzazione dellaFreddy Spa, azienda italiana <strong>di</strong>abbigliamento sportivo.L’equipe <strong>di</strong> archeologi e antropologi,che dalla metà <strong>di</strong> luglioha lavorato nella Caverna delleArene Can<strong>di</strong>de, è riuscita a rintracciarei limiti degli scavi condottipiù <strong>di</strong> sessanta anni fa daLuigi Bernabò Brea e LuigiCar<strong>di</strong>ni, che portarono alla scopertadella famosa sepoltura del“Giovane Principe”.Come afferma il prof. JulienRiel-Salvatore della McGillUniversity <strong>di</strong> Montreal “questolavoro ci ha permesso <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare <strong>di</strong>versi livelli ancoraintatti riferibili a due <strong>di</strong>fferentimomenti del Paleolitico, ilGravettiano e l’Epigravettiano,tra 30.000 e 10000 anni fa”. Inuno spazio <strong>di</strong> circa do<strong>di</strong>ci metriquadrati sono stati accuratamentesfogliati strati <strong>di</strong> terrenoaccumulatisi migliaia <strong>di</strong> anni fa,che hanno rivelato al loro internonumerosi attrezzi in pietra,la maggior parte dei quali sonostati fabbricati con materieprime <strong>di</strong> alta qualità provenientida aree anche molto lontane(Marche, Francia), a conferma<strong>di</strong> come questa caverna rivestivaun ruolo “speciale” nellarete <strong>di</strong> scambi e contatti cheuniva le comunità umane. Unaserie <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> legno bruciato<strong>di</strong> Pino Silvestre (l’alberodominante nel paesaggio dell’eraglaciale) e <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti èstata prelevata con l’obiettivo<strong>di</strong> effettuare analisi <strong>di</strong> laboratorioe datazioni ra<strong>di</strong>ocarboniche,per ottenere informazioni piùpuntuali sulle fasi <strong>di</strong> occupazioneda parte dell’uomo dellacaverna durante le ultime fasidel Paleolitico. Di particolareinteresse è la scoperta <strong>di</strong> undente umano che in<strong>di</strong>ca, senzadubbio, come il terreno conservatoall’interno della grottapossa ancora restituire restifossili dei nostri progenitori,che potranno gettare nuovaluce sui loro mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita, sullaloro alimentazione, malattie ecause <strong>di</strong> morte.Roberto Maggi, archeologoresponsabile del Pro grammaIntegrato <strong>di</strong> Conoscenzae Fruizione «La Cavernadelle Arene Can<strong>di</strong>de» sottolinea,in particolare, come questiprimi importanti risultati -che riceveranno nuovo impulsocon le più ampie campagneprogrammate anche per il 2009- siano stati possibili propriograzie al <strong>di</strong>alogo e alla collaborazionetra pubblico e privato,che uniti insieme sostengonofinanziariamente i progetti <strong>di</strong>ricerca e valorizzazione incorso nella Caverna delle AreneCan<strong>di</strong>de. La ripresa degli scaviè il primo passo <strong>di</strong> un progettoambizioso che mira a fare delloscavo archeologico un “evento”al quale possano assistere e<strong>di</strong>n un qualche modo parteciparei numerosi appassionati <strong>di</strong>Preistoria e chi in generale haASSOCIAZIONE BANCO SOLIDALECHI SIAMOBanco Solidale è un’associazione noprofit,nata a <strong>Finale</strong> <strong>Ligure</strong> nell’ottobre2007, che si prefigge <strong>di</strong> contribuire acostruire la cultura della solidarietà.Nostro obiettivo è quello <strong>di</strong> promuovereuno stile <strong>di</strong> vita più consapevoleattraverso un percorso <strong>di</strong> sensibilizzazionesulle tematiche del riuso, delnon-spreco e della solidarietà. Lasocietà dei consumi ci ha abituati abuttare via le cose quando sono ancorautilizzabili, solo perché non sono piùalla moda o non vengono più reputateattuali. In questo, la sobrietà e lacultura del riutilizzo possono <strong>di</strong>ventareuna scelta <strong>di</strong> cambiamento, che possiamoriassumere con queste cinqueparole: ridurre, rallentare, riutilizzare,riparare, riciclare.La nostra attivitàBanco Solidale non è il solito mercatinodell’usato, è un centro <strong>di</strong> raccolta,riparazione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> oggettiusati. La sua attività istituzionale èproiettata a costruire un luogo dove,oltre a dar nuova vita alle cose, sivuole porre la massima attenzione aibisogni sociali <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo, farriflettere sulla sempre più marcatalimitatezza delle risorse cheabbiamo a <strong>di</strong>sposizione e sul concetto<strong>di</strong> sobrietà. Alcuni beni sonoofferti gratuitamente ai più bisognosi,il resto viene venduto per permettereall’Associazione <strong>di</strong> coprire le spese <strong>di</strong>gestione e per garantire la continuitàdel progetto.COME SOSTENERCI· Prima <strong>di</strong> tutto credendo inquello che vogliamo realizzaree con<strong>di</strong>videndo i nostri valori· Portandoci quello che non vi èpiù utile· Aiutandoci a finanziare esostenere i progetti <strong>di</strong> solidarietà· Offrendoci le vostre competen-curiosità per il passato e lenostre origini. Importante sottolinearecome, anche taliaspetti del progetto <strong>di</strong> valorizzazionedel sito archeologico,siano fondati sullo sviluppo <strong>di</strong>sinergie e azioni congiunte <strong>di</strong>tipo pubblico-privato, nei qualisono coinvolti il Ministero per ibeni e le attività culturali, laRegione Liguria, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Finale</strong> <strong>Ligure</strong> e la Società CavaArene Can<strong>di</strong>de Srl.ze, capacità o più semplicementeil vostro tempo· Facendoci conoscere attraversoil passaparolaCOSA OFFRIAMO· Ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> oggetti, vestiti emobili usati· Sgombero locali· Piccoli traslochi· Consulenza gratuita valutazionebeni· Attività <strong>di</strong> volontariato pressol’Associazione· Mostre e banchetti <strong>di</strong> beneficenza· Incontri e laboratori sui temidel riuso, del non-spreco, dellanuova sobrietàAssociazione Banco SolidaleMercatino dell’usato etnico eresponsabileZona Ind.e - Strada Giuliano 5<strong>Finale</strong> <strong>Ligure</strong>Tel e Fax: 019.680.412