Argomentiticoli full-text che hanno segnalato il proprio posseduto alNCBI. La modifica si effettua all’interno del Cubby mediantela configurazione delle LinkOut preferences e ha effettosolo e unicamente fintanto che si resta <strong>nel</strong>lo spazioriservato. Le possibilità offerte dal sistema sono due: aggiungere(Add Icon) o nascondere (Hide from LinkOut)un’icona che funge da àncora verso il sito di un fornitore.L’opzione Add Icon incide direttamente sulla pagina dell’abstractaumentando il numero delle icone di fornitoridisponibili, ovvero dei canali esterni percorribili per il recuperodei full text. Nell’esempio di figura 4 si è scelto divisualizzare come provider il CISTI (Canada Institute forScientific and Technical Information).Dopo aver salvato le preferenze, lanciando una ricerca <strong>nel</strong>Cubby e visualizzando l’abstract delle citazioni si vedràcomparire, per una parte di esse, l’icona cliccabile delCISTI come potenziale link per la fornitura di full text.Dal punto di vista della biblioteca, la modifica del LinkOutcoinvolge direttamente la politica di gestione degli accessialle collezioni locali di e-journal. Una biblioteca titolare diuna licenza per l’accesso a periodici elettronici indicizzatida <strong>MEDLINE</strong> può far comparire, nei record bibliografici selezionatidurante una ricerca, un link personalizzato al fulltextdegli articoli contenuti in tali periodici, a patto ovviamenteche gli editori delle riviste linkate siano LinkOutparticipants, abbiano cioè già fornito al NCBI i dati necessari(gli URL) per accedere ai propri e-journal. Il link, sottoforma di un’icona cliccabile, sarà attivo sempre e soltantoper gli utenti che si collegano a <strong>PubMed</strong> dai pc dell’intranetdella biblioteca (o del sistema bibliotecario) cheeffettua la registrazione e comparirà ogniqualvolta, al terminedi una sessione di ricerca, si visualizzeranno gli abstract.Ovviamente il collegamento mantiene le restrizioniimposte all’accesso dal tipo di contratto stipulato con l’editore,pertanto, se l’accesso a una rivista è mediato dall’indirizzoIP, l’utente potrà leggere la rivista solo da computercon indirizzo di rete compreso <strong>nel</strong> range di IP dellabiblioteca; se invece si tratta di un accesso mediato dapassword, l’utente abilitato dovrà inserire la password correttaper una data rivista. 39Questa procedura è stata implementata con successo dallaBiblioteca medica centralizzata di Modena <strong>nel</strong>l’estate del2002. La sua diffusione contribuirebbe, a nostro avviso, acreare un importante canale di condivisione e reciprocaFig. 4trasparenza del patrimonio di riviste online delle bibliotecheitaliane, aggiungendo ai repertori tradizionali (ACNP ei molteplici cataloghi di riviste elettroniche allestiti dallesingole biblioteche o dai singoli poli bibliotecari) il pesoscientifico e organizzativo di un database internazionaledella portata di <strong>MEDLINE</strong>. 40Per gli articoli che non sono disponibili immediatamentein formato elettronico è verosimile che l’utente singolo ola biblioteca si organizzi per richiederne una copia a unfornitore commerciale o a una biblioteca. Loansome Doc,introdotto per la prima volta <strong>nel</strong> 1991, può essere consideratol’estensione alle biblioteche non statunitensi diDOCLINE, il sistema automatizzato di prestito interbibliotecarioe document delivery della NLM e del NationalNetwork of Libraries of Medicine (NN/LM). AttraversoLoansome Doc e previa registrazione gratuita, un utenteprivato o istituzionale può richiedere direttamente a una opiù biblioteche prescelte (affiliate a DOCLINE) il full textdegli articoli selezionati durante una sessione di <strong>PubMed</strong>.Il server della NLM preposto allo smistamento delle richiesteè l’attore invisibile dell’intero processo limitandosi apredisporre le infrastrutture necessarie ad avviare e coordinarela comunicazione reciproca tra un utente “remoto”di una banca dati citazionale e una biblioteca altrettanto“remota”. La ricerca bibliografica trova così la sua naturaleconclusione innescando una procedura automatica di localizzazionee recupero dei documenti <strong>nel</strong>la quale vie<strong>nel</strong>asciata piena facoltà all’utente finale di impostare la variabilepiù importante dell’intero percorso: la scelta del fornitore.La Biblioteca medica centralizzata dell’Università di39 L’elenco delle biblioteche che partecipano al LinkOut (per l’Italia finora solo la Biblioteca medica centralizzata dell’Università diModena) si trova all’URL: . Ultima visita 01/01/2003.40 La partecipazione al LinkOut, ovvero la procedura di registrazione del posseduto elettronico di una biblioteca presso il NCBI sisvolge in tre fasi. Il primo passo è quello di contattare via e-mail il NCBI manifestando la volontà della biblioteca di far figurare ilproprio posseduto <strong>nel</strong> LinkOut. Dopo circa un mese, quest’ultima riceverà in posta elettronica un messaggio con username e passwordnecessari per procedere <strong>nel</strong>la registrazione. Il passo successivo consiste <strong>nel</strong> preparare due file da inviare al NCBI: il primo èuna scheda della biblioteca (identity file), il secondo è un file che descrive il posseduto (holdings file) e identifica i provider delle rivisteonline cui la biblioteca è in grado di fornire l’accesso. L’ultima operazione da compiere è una modifica dell’indirizzo di connessionealla banca dati. Una volta che i LinkOut files sono stati elaborati e inviati al NCBI, la loro attivazione avviene infatti solo dopoaver cambiato l’URL con il quale la biblioteca si connette a <strong>PubMed</strong>. Il nuovo URL avrà la seguente struttura:
ArgomentiModena e Reggio Emilia ha verificato l’efficienzae la semplicità di funzionamento delFig. 5Loansome Doc sperimentando come fornitoreDOCLINE la Deutsche Zentral Bibliothek fürMedizin di Colonia, una delle colonne portantidel sistema SUBITO.Tanto <strong>PubMed</strong> Central che Loansome Doc, inultima analisi, rivelano l’orientamento dellaNLM verso una soluzione “moderata” dei paradossisollevati dalle dinamiche della scholarlycommunication in ambienti tecnologicamenteevoluti, tuttavia le scelte tecniche votate all’interoperabilitàdei sistemi, alla standardizzazionedei formati e dei protocolli si adattano, inprospettiva, anche a soluzioni completamentediverse. Pertanto, se è vero che la linea di confineè demarcata con chiarezza tra l’autoarchiviazionedelle pubblicazioni al di fuori dei tradizionalimeccanismi di peer review e la sedimentazionecontrollata di letteratura “certifica-Fig. 6ta” in un server istituzionale finanziato e “controllato”dalla comunità scientifica ufficiale(<strong>PubMed</strong> Central), tra lo scambio paritario eautogestito di file in circuiti di peer to peer networkingstile epigoni di Napster (da Gnutella aFastTrack) e un server targato NLM che smistale richieste dell’utente e le indirizza a un providerliberamente selezionato dall’utente stesso(Loansome Doc), è anche vero che fa partedella natura ambigua del “confine” la possibilitàdi contemplare i due scenari collocati sullesponde opposte allo scopo di valutarne attentamente ledifferenze, i limiti, le potenzialità.4. ConclusioniL’accumulo di grandi quantità di dati e risultati di ricerchesperimentali è stata la linea di tendenza predominante<strong>nel</strong>le scienze biomediche durante l’ultimo decennio.Affinché tali informazioni possano produrre un approfondimentosignificativo delle conoscenze e delle praticheterapeutiche occorre tuttavia disporre di valide retiinformative che ne garantiscano la sintesi e il recuperomirato alla luce di nuove ipotesi scientifiche. La contemporaneaesplosione delle reti telematiche e dei protocollid’integrazione di linguaggi e applicazioni operanti supiattaforme differenti ha reso ancora più impellente ilcompito di organizzare e “legare” informazioni e serviziall’interno di archivi multifunzione, superando ripartizionitradizionali come quella tra banche dati primarie e secondarie,fattuali e bibliografiche o, più in generale, traarchivi bibliografici e cataloghi. <strong>PubMed</strong>, la versione webufficiale della banca dati <strong>MEDLINE</strong>, ha intrapreso questocammino a partire dalla seconda metà degli anniNovanta. Il lavoro di controllo terminologico sul linguaggionaturale <strong>nel</strong>l’alveo dell’UMLS (automatic term mapping);la messa a punto e il perfezionamento di uno strumentoessenziale per la formulazione di strategie di ricercaefficaci quale il MeSH Browser; l’adattabilità a esigenzeparticolari di recupero selettivo dell’informazione(Cubby); il link diretto con i full text per gli articoli depositatiin <strong>PubMed</strong> Central e BioMed Central o gratuitamentedisponibili presso i siti degli editori; la possibilitàdi personalizzare i link con fonti informative e serviziesterni al database, in particolare il link con i fornitori delfull text degli articoli in formato elettronico (LinkOut); lapossibilità di automatizzare il servizio di document deliverye di attivare le richieste di copie dei documenti dall’internodi <strong>PubMed</strong> verso fornitori commerciali o istituzionaliprescelti dall’utente (Loansome Doc): tutte questeopportunità, che costituiscono il punto di forza dei sistemicommerciali di archiviazione e distribuzione dell’informazionescientifica, 41 integrano in modo decisivo ilsubstrato bibliografico del database e permettono a ricercatorie bibliotecari di tutto il mondo di trasformare unabase dati citazionale in uno strumento potente di organizzazionee recupero dell’informazione medica al serviziodella pratica clinica e della ricerca primaria.41 Vedi l’orientamento di Elsevier verso la crescente integrazione di database bibliografici e fattuali attraverso il portale BioMedNet eEmbase.com; URL: . Ultima visita 01/01/2003.<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – aprile 200349