La Biblioteca de Catalunya dopo la ... - Biblioteche oggi

La Biblioteca de Catalunyadopo la modernizzazioneCome sono cambiati la fisionomia e i servizidi una delle più prestigiose istituzioni di BarcellonaBiblioteche nel mondoAnna PavesiBiblioteca di iberisticaUniversità degli studi di Milanobibliber@unimi.itProseguendo l’esplorazione dellarealtà bibliotecaria della capitalecatalana, 1 non possiamo non dedicarealla Biblioteca de Catalunya(BC) una tappa fondamentale, siaper il ruolo che riveste di bibliotecanazionale sia per il radicale processodi ammodernamento da essavissuto negli ultimi anni, sancitoanche esteriormente da un’ambiziosae riuscita opera di ristrutturazione.La BC occupa gli spazi dell’AnticHospital de la Santa Creu, 2 unosplendido complesso architettonicocostruito fra il XV e il XVI secolo,mirabile esempio di goticocivile catalano che sorge nel Raval,quartiere popolare dalle stretteviuzze nel cuore della città, grossomodoalle spalle del Gran Teatredel Liceu e dell’animato Mercat dela Boquería. L’importanza e la centralitàper la cultura catalana diquesta quasi centenaria istituzionebibliotecaria è stata simbolicamenteribadita alla fine degli anni Ottantadalla decisione della Generalitatde Catalunya 3 – al cui Departamentde cultura la BC èascritta – di mantenere la bibliotecapresso questa sede prestigiosapiuttosto che trasferirla in una zonapiù decentrata, capace di risolverele carenze strutturali e di spaziche l’Hospital de la Santa Creuandava manifestando. Si optò inveceper l’attuazione di un impegnativoprocesso di modernizzazioneche si è tradotto nell’ampliamentodell’edificio grazie a un’innovativasoluzione, adeguandoinoltre l’antica struttura ai progressidella tecnologia e adattando iservizi di fronte alle rinnovate esigenzeinformative degli utenti,mantenendo comunque sempreben salda, come vedremo, la missiondi biblioteca nazionale catalana.4La storia e il ruolo della BCLa creazione dell’attuale bibliotecarisale a quasi un secolo fa, ossia al1907, quando nasce – occupandouna piccola ala di quello che ora èil Palazzo della Generalitat – comebiblioteca dell’Institut d’EstudisCatalans (IEC), un’associazione dicarattere accademico emanazionedella Diputació e dedita allo studiodella cultura catalana. Se inizialmentesi trattò quindi di una bibliotecadi ricerca, il valore e il ritmodi crescita del suo patrimoniofecero sì che ben presto ne fosseridiscussa la funzione nel contestoculturale catalano: passata nell’orbitadella Mancomunitat (antecedentedella Generalitat), nel 1914fu infatti ufficialmente trasformatain Biblioteca de Catalunya, ossia inbiblioteca pubblica, vertice delSistema bibliotecario catalano (confunzioni cioè di coordinamento esupporto tecnico nei confronti dellaXarxa de biblioteques populars,rete appena creata dalla Mancomunitat),che avrebbe anche riunitotutte le fonti possibili per lo studiodella storia e della cultura catalane,assegnandole quindi avantles lettres un ruolo di biblioteca nazionale.Fin da quella data, la bibliotecafu inoltre organizzata se-Bozzetto della Biblioteca de Catalunyaoggi, vista da Carrer Egipcíaques, ossiadal lato dove sorge la palazzina invetro e cemento inaugurata nel 1998(da Biblioteca de Catalunya. Thechanges at the National Library ofCatalonia, Barcelona, BC, 1993, p. 33)Biblioteche oggi – novembre 20035

icomporre e costruire la collezionebibliografica catalana, dispersafino a quel momento in diverseistituzioni bibliotecarie della cittàche si erano trovate a svolgere talecompito negli anni precedenti. 6La BC rimane comunque un entedella Diputació fino al 1987, annoin cui venne costituito il Consorcide la Biblioteca de Catalunya – organismocostituito da comune,provincia, Generalitat e IEC – grazieal quale si poté dare avvio a unprimo piano di investimenti sulfronte della modernizzazione dellabiblioteca e dello svecchiamentodelle collezioni, agevolando di fattoil trasferimento della gestionedella BC alla sola Generalitat, sancitonel 1993 con la Ley delSistema bibliotecario de Catalunya(LSBC), a tutt’oggi vigente. 7Con la LSBC, in cui il Sistema bibliotecariocatalano viene definitoquale un insieme organizzato di infrastrutturebibliotecarie in relazionefra loro – BC, sistema di pubblicalettura, biblioteche di universitàe di altri centri di insegnamento,biblioteche specializzate –, 8 la BCviene ascritta al Departament decultura della Generalitat e diventaun’entità autonoma dal punto di vistaamministrativo, godendo perciòdi personalità giuridica propria. Ma,soprattutto, la LSBC sottolinea lamissione patrimoniale e quindi lamission di biblioteca nazionale dellaBC, stabilendo che:Biblioteche oggi – novembre 2003El patrimonio bibliográfico tienecomo nucleo y eje vertebrador laBiblioteca de Catalunya, que es laBiblioteca nacional de Catalunya, yque se estructura en unidades queengloben el conjunto de materialesbibliográficos en diferentes soportes.La Biblioteca nacional tiene comomisión adquirir, conservar y difundirla producción bibliográficacatalana y la relacionada con elámbito lingüístico catalán, y ha develar por todo el patrimonio bibliográficodel territorio. Se han de relacionarcon ella, pues, todos locentros poseedores de fondos patrimoniales[…] pueden declararsede interés nacional los fondos bibliográficosque tienen un valorcultural especial integrados en bibliotecaso en colecciones. 9Alla BC quindi, proprio in quanto“primer centro bibliográfico de lacultura catalana”, 10 spetta ancheun compito di normalizzazione, attuatoattraverso il Servei de normalitzacióbibliogràfica (SNB), 11ufficio della BC creato nel 1995 insostituzione dell’antico Institut catalánde bibliografía, che si è occupatodella traduzione e adattamentodelle norme ISBD, del mantenimentoe incremento della listadi autorità per materia in linguacatalana (LEMAC), oltre che dellostudio per l’ormai prossima adozione,anche nell’elaborazionedella bibliografia nazionale catalanacondotta dalla BC, del CAT-MARC, il formato bibliograficoadottato dalla quasi totalità dellebiblioteche catalane, in modo dagarantire il pieno intercambio infatto di record bibliografici con lealtre istituzioni bibliotecarie.Organizzazionee patrimonio della BCOltre al cospicuo patrimonio raccoltonel corso di quasi un secolodi vita e alle accessioni derivatedal deposito legale a partire dal1981, la BC è comunque attiva anchenell’acquisizione di fondi siagenerali sia specialistici di caratteremultidisciplinare utili alla ricercanei distinti campi del sapere,applicando in questo la secondamissione delineata dalla LSBC del1993, secondo la quale la BC deverivestire, accanto al ruolo di bibliotecanazionale e “mediante lasadquisiciones pertinentes, la condiciónde centro de consulta y deinvestigación científica de carácterBiblioteche nel mondouniversal”, 12 aprendosi in questomodo anche al di là dei confinidella nazione catalana e ponendosiquale luogo deputato alla ricercaper studiosi di tutto il mondo.Questi ultimi possono infatti avvalersidi fondi straordinariamentericchi e dal grande valore bibliograficoe documentale – complessivamente,oltre tre milioni di documentisu diversi supporti, 30.000titoli di pubblicazioni seriali tracorrenti e chiuse, più di 5.000 manoscritti–, per un totale di nuoveaccessioni nel 2002 equivalente a87.331 documenti e a 33.656 titolidi riviste, 13 secondo una politicadelle acquisizioni che tenta di evitareal massimo l’entrata di fondiduplicati o non pertinenti con gliscopi istituzionali della bibliotecae, dall’altro lato, particolarmenteattenta ad acquisire, tramite acquistoo come donativo, bibliotecheprivate di speciale rilevanza, qualiquelle possedute da scrittori, intellettuali,artisti, bibliofili.L’eccezionale patrimonio della BC,dove sono impiegate ben 170 unitàdi personale, 14 è ripartito, infunzione della natura del supportodocumentale, in quattro unità autonomedi gestione (Unitat bibliográfica,Hemeroteca, Unitat gráfica,Fonoteca), di cui descriviamoqui caratteristiche e funzioni:– Unitat bibliogràfica: costituita daquattro sezioni, è l’unità che comprendela maggior parte dei fondidella BC e uno dei suoi poli principali,partecipando attivamenteall’elaborazione della bibliografianazionale e del Cataleg col·lectiudel Patrimoni bibliogràfic de Catalunya.La sezione denominataCol·leccions generals comprendela totalità del materiale bibliograficosuccessivo al 1800 acquisitodalla BC ed è la sezione che raccoglieanche le opere che entranoin biblioteca attraverso il depositolegale, includendo inoltre le numerosebiblioteche private di notevoleinteresse bibliografico di7

Biblioteche nel mondoproprietà della BC. La sezione diReserva impresa i col·leccionsespecials, che si dedica all’elaborazionedel Cataleg col·lectiu del Patrimonibibliogràfic de Catalunyaper la parte relativa alle opere anteriorial 1901 conservate nelle bibliotechecatalane, conserva invecei volumi di maggior valore storicoe patrimoniale: in particolare,la Reserva impresa accoglie librirari, antichi e preziosi catalani (lac.d. Reserva catalana) e non (lac.d. Reserva general), mentre conCol·leccions especials vengonodesignate le numerose collezionidi carattere monografico dotate diuna propria autonomia, per tematica,provenienza o caratteristiche(citiamo qui ad esempio la Col·lecciócervantina, un’intera stanzache ospita le più svariate e pregevoliedizioni dei lavori di Cervantes).Nella sezione Manuscritstroviamo invece documenti manoscrittirisalenti ai secoli VIII e IX finoagli scritti autografi di personalitàdella letteratura e della culturadel XX secolo; infine, la sezioneMúsica manuscrita i impresa raccoglieopere manoscritte e a stampaspaziando dalle partiture ai trattatimusicali e, cronologicamente,da documenti risalenti al X secolofino all’attualità. È infine semprel’Unitat bibliográfica che gestisce ilMuseu del libre intitolato aFrederic Marès, artista e collezionistacatalano (1893-1991) che donòalla BC la sua ricca collezione personalecostituita da oltre 15.000preziosi documenti di diversa tipologia(codici, incunaboli, incisioni,stampe…), che illustrano mirabilmenteoltre mille anni di storia dellibro e della stampa.– Hemeroteca: si tratta dell’unitàche gestisce i più di trentamila titolidi pubblicazioni periodiche possedutidalla BC, di cui un terzo circacorrenti. Il suo fondo particolarmentericco ed eterogeneo fa diquesta unità un campionario esemplaredella storia e dell’evoluzionedel giornalismo catalano ed è ripartitoin tre sezioni: Premsa catalana,comprendente tutti i periodici pubblicatiin Catalunya dopo il 1945(accoglie quindi anche quelli provenientidal deposito legale);Recerca i revistes especialitzades,accurata selezione di pubblicazioniperiodiche di carattere scientifico alservizio appunto della ricerca;Reserva hemerogràfica, che rappresentauno dei fondi di periodici piùantichi, ricchi e completi dellaCatalunya, raccogliendo tutte lepubblicazioni periodiche anteriorial 1945 (qualcuna risale addiritturaalle origini del giornalismo catalano,ossia al XVII secolo). Una quartasezione, quella della Premsa internacional,è attualmente gestitadalla Facultat de ciències de la comunicaciódell’Universitat autónomadi Barcelona, secondo un precisoaccordo tra le due istituzionisiglato nel 1995. 15– Unitat gràfica: organizzata in tresezioni (Gravats, Cartoteca, Materialmenor), dispone di un patrimoniodi oltre 50.000 unità documentariesui più svariati supporti grafici– stampe, disegni, fotografie, ex libris,litografie, matrici xilografiche,mappe ecc – che ripercorrono lastoria dell’immagine dal XVI secoloai nostri giorni. Se la collezione cartograficadella BC è considerata atutti gli effetti la cartoteca storicadella nazione catalana, le collezionidi questa unità risultano estremamentepreziose in generale per glistudiosi di storia dell’arte, dato chefra i suoi gioielli vi sono opere firmateda Piranesi, Goya, Fortuny,Picasso, Dalí, Miró, Tápies ecc.– Fonoteca: unità di recente costituzione(1993), raccoglie, tratta econserva il patrimonio sonoro eaudiovideo catalano; i suoi fondiammontano a circa 280.000 documentisonori e 8.000 video, organizzatiin Enregistraments antics eEnregistraments moderns.Accanto a queste quattro unità digestione e agendo trasversalmentea esse, fornendo cioè loro il necessariosupporto tecnico, 16 si sonopoi andati formando i cosiddettiserveis tècnics: il Servei d’administració(gestione risorse sia finanziariesia umane); il Servei d’adquisicions,attraverso il quale avvienel’entrata in biblioteca della totalitàdei documenti che poi vengono ridirezionativerso le rispettive unitàdi competenza; il Servei accés i obtencióde documents (SAIOD), chesi occupa dell’assistenza agli utentie della gestione delle due sale dilettura (General e di Reserva), coordinandoinoltre le sottosezionidedicate a Referencia y comunicacióe Obtenció de documents (prestitolocale e ILL); il Servei d’emmagatzemament,preservació i conservació(SEPIC), servizio che rivesteun’importanza strategica in unabiblioteca la cui missione principaleconsiste nella custodia, preservazionee diffusione della memoriacatalana e che si occupa fra l’altrodi pianificazione e organizzazionedell’immagazzinamento dei fondi,del controllo delle condizioni ambientalidei depositi e della fotoriproduzione.Risulta poi crucialenell’economia della BC il serviziotecnico relativo al dipòsit legal, 17che ha recentemente inaugurato lagestione elettronica della proceduradi assegnazione del numero delDL, 18 ottimizzandone notevolmentel’andamento con benefici sia perla BC che per i richiedenti – editorie tipografi – soprattutto grazie allaprecisione nell’assegnazione delnumero, evitando duplicati o errori,e grazie all’accorciamento deitempi, aspetto questo non trascurabileconsiderata soprattutto l’enormemole della produzione editorialecatalana, che è in continua crescitae sfiora i centomila titoli all’anno.19 Ad appoggio sia delle unitàche dei servizi tecnici, troviamoinfine l’Àrea de tecnologia de la informació(ATI) e l’Àrea de difusió,quest’ultima con compiti di relazionipubbliche e incaricata della su-8Biblioteche oggi – novembre 2003

Tre immagini dell’interno, dove sipossono notare gli ampi e luminosispazi a disposizione degli utenti, lemolte postazioni informatizzate, lepedane rialzate lungo le pareti chenella parte sottostante accolgono volumia scaffale aperto (da Un edificiper al futur, Barcelona, BC, 1998, p.3-4)pervisione delle numerose esposizionibibliografiche organizzate dallevarie unità così come della progettazionee del coordinamentodelle pubblicazioni della BC.La ristrutturazione della BC:spazi antichifunzionalità moderneL’applicazione graduale della LSBCdel 1993 prima e quella del decretodel 1995 poi, che precisava lecompetenze gestionali e amministrativedelle differenti strutture incui veniva articolata la BC, si èdunque tradotta nell’implementazionedi una complessa macchinaorganizzativa, capace di svolgerecon efficacia il proprio ruolo di bibliotecanazionale e quindi diagenzia bibliografica centrale, tentandoin questo senso di recuperarele numerose lacune dovute allasua travagliata storia. Tuttavia, findagli anni della gestione della bibliotecada parte del Consorci dela BC (1987-1993), risultava semprepiù evidente agli enti in essaimplicati che una riorganizzazionedei soli aspetti gestionali e proceduralinon sarebbe stata sufficiente,ma che ormaiper al correcte exercici del paperde biblioteca nacional que correspona la BC era imprescindibiled’abordar unes significatives milloresen les instal·lacions i en elsequipaments, especialment en elsinformàtics […] per aconseguir lescondicions més adequades per alsserveis que s’han de prestar, com abiblioteca nacional. 20È quindi così che, già alla fine deglianni Ottanta, iniziò ad emergereforte la “necessitat de plantejar unaactuació de reforma i ampliació”del complesso dell’Hospital de laSanta Creu, sulla base della convinzionedell’opportunità chela biblioteca continuasse aoccuparne gli spazi inquanto “s’hi pot actuaradequadament i per la situaciócentrica, i no – o noúnicament – per la ‘fascinació’de l’edifici, ni perinèrcia històrica”, 21 accantonandola ventilata ipotesidi un trasloco della BCpresso un altro edificio,antico o di nuova edificazioneche fosse.Fu così che nel 1989 22 ilConsorci incaricò la sezionedel Patrimoni arquitectònicdel Departament decultura de la Generalitat diBiblioteche nel mondocondurre unostudio volto aindividuare carenzeed esigenzedi unabiblioteca chestava proprioallora muovendoi primi passisulla strada dell’automazioneeche si rivelavasempre più angustaa fronteall’inarrestabileaumento delpatrimonio documentario,anchein ragionedel fatto che inrealtà la superficiedi cui disponevala BCera sostanzialmenteinferiorea quella destinatalenel 1931dall’Ajuntamentcon la cessionedell’intero conglomerato di edificiche costituiva l’Hospital de la SantaCreu, dato che le costruzioni chenei secoli si erano andate giustapponendoall’originario recinto medievalecontinuavano invece a es-Biblioteche oggi – novembre 20039

Biblioteche nel mondosere occupate da altre istituzioniculturali (come ad esempio l’alasettentrionale, dove l’antica Casa deconvalescència albergava l’IEC). Datale analisi, emerse il quadro di unaBC in condizioni assai critiche, conseguenzadi una crescita anarchicapriva di una pianificazione generale,e della cronica mancanza di fondidegli ultimi decenni. Secondoparametri applicabili alla realtà del1989, il deficit della biblioteca infatto di spazio venne stimato intornoai 10.000 metri quadrati, con unrapporto pessimo fra spazio costruitoe superficie utile, e con tuttauna serie di deficienze strutturalie infrastrutturali che la rendevanototalmente inadeguata a essere unabiblioteca moderna. Era in particolarela congestione riscontrata tantonei depositi quanto nelle varie areedi lavoro a denunciare come imminenteun collasso.Per sanare una situazione tanto penalizzanteper il futuro della BC, nel1991 presero quindi avvio i lavoridi ristrutturazione, 23 che prevedevanouno sviluppo scandito in due fasi.La prima e più urgente, conclusasinel 1998, era finalizzata alla reformadei 3.000 metri quadrati dellenavate gotiche adibite a sale dilettura e, soprattutto, all’ampliamentodegli spazi destinati a deposito,grazie alla demolizione delvecchio e ormai inadeguato magazzino(una costruzione aggiuntiva,edificata negli anni Quaranta a ridossodell’Hospital lungo l’alaovest) e alla conseguente costruzione,in quello stesso punto, di unnuovo deposito organizzato inquattro piani sotterranei e sovrastatoda un nuovo edificio destinato allavoro interno. La seconda fase prevedeval’abbattimento del conglomeratodegli edifici di servizio sorti,fra il XVII e il XIX secolo, a ridossodell’ala est dell’originario nucleoquattrocentesco dell’Hospital efrapposti fra quest’ultimo e Plaça deGardunya, recuperata a grande areaverde e al di sotto della quale sarebbestato costruito un vasto spaziosotterraneo (1.102 metri quadrati)illuminato da grandi lucernari eadibito a uffici (Reserva, amministrazione,direzione), riservando unadeguato spazio ad area espositiva,sala conferenze ecc. (800 metriquadrati). Questo secondo momentodel progetto complessivo di ristrutturazione,che avrebbe dovutoconcludersi entro il 2003, sta tuttaviasubendo notevoli ritardi, inquanto quella di Plaça de Gardunyaè un’area vincolata al progetto generaledi riordino dello spazio urbanotracciato dall’Ajuntament diBarcellona: al momento, si è ancorain attesa dell’approvazione municipaleal prosieguo delle opere, cosicchégli spazi dedicati al lavorointerno inizialmente pensati per esserecollocati nell’area di levantecontinuano a essere ospitati provvisoriamentenella nuova e spaziosapalazzina in vetro e cemento che sierge sopra il nuovo deposito sotterraneolungo l’ala di ponente, benvisibile da Carrer Egipcíaques.In ogni caso, già nel 1998, con l’inaugurazioneufficiale degli spazicreati ex novo o portati a nuova vitaal termine della prima fase delprogetto – realizzato grazie a uninvestimento complessivo da partedella Generalitat di oltre 18 milionidi euro – la BC può dire di averrisolto gran parte delle sue precedenticarenze, così come dimostrauna visita alla biblioteca. La combinazionedi tradizione architettonicae modernità d’uso e di concezioneè il risultato più tangibile deilavori sin qui condotti, svoltisi conun’attenzione speciale all’impiegodelle più moderne tecnologie dell’informazione(cablaggio ecc.) econfrontandosi costantemente conil condizionamento artistico e architettonicodell’edificio, che obbligòa ricercare soluzioni che fosserosempre rispettose di un simileprezioso contesto. 24 Fra l’altro,l’esecuzione del progetto, avviatanel 1992, è sempre stata compatibilecon l’accesso ai documenti ecol funzionamento di tutti i servizi,anche se ovviamente ciò ha comportatoqualche sacrificio sia per ilpersonale – con l’abilitazione successivadi aree di lavoro provvisorieman mano che procedevano ilavori – sia per i lettori, soprattuttoa causa dell’utilizzazione di un depositoprovvisorio nei pressi dellabiblioteca, soluzione che richiesel’impiego di un regolare sistema ditrasporto dei documenti.Il progetto mirava fondamentalmentea migliorare tre aspetti moltoconcreti della vita della biblioteca:la capacità e le condizioni deldeposito, le condizioni di lavorodel personale e la qualità dell’assistenzaagli utenti. L’obiettivo eraquindi innanzi tutto quello di adeguaregli spazi all’aumento del patrimoniodocumentario, rendendoneal tempo stesso più agevole laconsultazione grazie a una ridefinizionesia degli spazi destinatiagli utenti (le sale di lettura, generalee dei fondi antichi) sia dellearee destinate a uso interno, separandoi percorsi di circolazione deilettori da quelli del personale. Daqui, per esempio, la decisione difare in modo che l’accesso alla bibliotecada parte dei lettori avvengaesclusivamente mediante lascala monumentale posta all’iniziodel lato occidentale del chiostrodella Santa Creu, scala che orasbocca nell’area di ingresso dovesono situati il guardaroba, una postazionedi controllo e la portad’entrata della biblioteca. Qui, unavolta entrati, gli utenti trovano subitoil banco de acogida (informazionisu sale e servizi; rilascio deilasciapassare temporanei per pochigiorni oppure dei carnet di ricercatore,in questo caso dietrolettera di presentazione ecc.),mentre al di là di esso si intravedela sala dei cataloghi cartacei.Lasciandosi alle spalle quest’area, cisi ritrova a percorrere le rinnovatesales generals de lectura, che, con i10Biblioteche oggi – novembre 2003

Biblioteche nel mondoBiblioteche oggi – novembre 2003L’home page della BC (http://www.gencat.net/bc), rinnovata e inaugurata inoccasione del Día del libro del 2001 (il 23 aprile, festività del patrono diBarcellona, San Jordi). Da qui fra l’altro si può accedere al bollettino dellenovità (“BC News”), intraprendere una rapida ma suggestiva visita virtualealla biblioteca grazie al link “Un passeig per la BC” oppure accedere ad affascinantimostre bibliografiche virtualiloro 3.000 metri quadrati di superficiee 241 punti di consultazionecomplessivi, 25 si snodano lungol’intero perimetro a U del primopiano dell’edificio quattrocentesco,sovrastate da maestose navate gotichead arco acuto. Qui, dopo alcuniimprescindibili interventi conservativi(restauro del tetto, puliziadelle pareti ecc.) e di ammodernamento(illuminazione, cablaggioecc.), si è proceduto ad agire esclusivamentesull’arredamento, scegliendocioè di collocare sopra l’architetturaesistente parquet, piattaformerialzate lungo le pareti esterne,scaffali e tavoli, il tutto in uncaldo legno chiaro e facilmenteasportabile qualora in futuro si dovessedecidere di adibire l’edificioad altro uso, lasciando così intattal’architettura gotica. Sono presentiben 2.551 metri lineari di scaffali adaccesso libero disposti sia a ridossodelle pedane sia lungo la pareteche si affaccia sul cortile interno,dove sono state predisposte sei cabinasde consulta, ossia piccoli studioliin legno, ritagliati pensandoalle esigenze di singoli studiosi impegnatiin ricerche particolarmentelunghe, che possono affittare ancheper settimane tali spazi chiusi e dotatidi prese dati per computer, lasciandoviin deposito non solo libridella biblioteca, ma anche i propri(nel resto della biblioteca invecenon è consentito utilizzare testi personali).Per la consultazione deifondi di reserva, gli utenti devonopassare dal fondo della sala di letturaa una piccola sala dedicata appositamentealla consultazione diquesto fondo, solo in piccola parteconservato qui a libre acceso, mentrela maggior parte di esso è custoditain deposito. Questa sala, denominata“Prat de la Riba”, è ubicatain un altro edificio più tardo(XVII-XVIII sec.) rispetto al cuoregotico della BC e si giunge ad essaattraverso un passaggio piuttostotortuoso; tale situazione è però destinataa mutare in meglio una voltarealizzata la seconda fase delprogetto, in cui gli spazi dedicati aReserva impresa i col·leccionsespecials – sia quelli per il trattamentointerno sia quelli per la consultazioneda parte degli utenti –,pensati come una biblioteca dentrola biblioteca, dovrebbero trovar postonell’antico auditorio, lungo il latosettentrionale del recinto dell’Hospital.L’aspetto più vistoso della ristrutturazioneè comunque rappresentatodalla costruzione del nuovo edificiolungo l’ala occidentale dellaBC, che consta di un corpo sotterraneoche scende di quattro pianinel sottosuolo per una superficietotale di 5.144 metri quadrati (conuna superficie utile per piano di900 metri quadrati circa), e da uncorpo esterno, sempre di quattropiani, ma di superficie minore(1.044 metri quadrati). Il depositosotterraneo è stato concepito comeun edificio compatto, costituitoda strati di cemento e caratterizzatoda una struttura di pilastri etravi maestre che permette unadistribuzione flessibile degli spazi.Per aggirare il problema costituitodal fatto che al di sotto di questoenorme spazio scorre la falda freatica,si è fatto ricorso a una soluzionesofisticata, costruendo dapprimauno spesso involucro in cementoarmato (alla stregua delfondo di una piscina) e quindi lasciandoun passaggio vuoto traquest’ultimo e le pareti del deposito,così da fornire l’adeguata protezionecontro eventuali infiltrazioni.In tale spazio perimetralevuoto sono stati poi fatti scorreretubi e condutture per l’aria condizionata,collegati con la sala macchinecentrale che si trova al livello-1. Tutti i piani sono stati naturalmentedotati delle apposite sondeper il rilevamento di temperaturae umidità costante (20° gradial massimo, per un 75% di umidità),oltre che di meccanismi perl’individuazione di intrusioni e, so-11

Biblioteche nel mondoprattutto, di incendi, con l’installazionedi sistemi antincendio differenziatia seconda della tipologiadocumentaria ospitata in ogni piano.26 Un corridoio centrale tagliainoltre longitudinalmente ogni livello,mettendo in comunicazioneda un lato con l’ascensore e le scaled’accesso, e dall’altro con le scaledi emergenza. I volumi qui sonotutti immagazzinati in scaffalicompatti, che si sono voluti manualiper evitare al massimo il rischiodi corto circuiti e che mettonoa disposizione della collezioneattuale e futura della BC ben 45chilometri lineari di scaffalature.Nel 2000 è stato inoltre inauguratoun sistema robotizzato di trasportoche conduce i libri dai vari pianidel deposito fino alle sale di letturagenerali, a bordo di vagonetasche risalgono, attraverso uno spaziosomontacarichi, il deposito epoi il corpo esterno dell’edificio,per scorrere quindi in un appositospazio lasciato vuoto nella partesuperiore del passaggio sopraelevatoche, all’altezza del terzo piano,collega la nuova costruzionecon le antiche navate adibite a saladi lettura.L’unico intervento attuato sull’edificiogotico è rappresentato propriodall’orificio operato per permetterela costruzione di questopassaggio sopraelevato trasparente,dalle leggere pareti di vetro eche va a terminare alle spalle dell’areadi ingresso della biblioteca.Il passaggio è ben visibile dal giardinoantistante il nuovo edificio,uno spazio verde che ricopre sostanzialmentel’intera estensionesotterranea del deposito (dove fral’altro si è provveduto a un accessosecondario riservato al personaleda Carrer Egipcíaques) e da cuiè possibile ammirare il felice connubiofra gli spazi gotici dell’anticoospedale a sinistra e la modernitàdel nuovo edificio a destra,che ospita, provvisoriamente, ladirezione e l’amministrazione, oltrea numerosi altri uffici, in attesadel compimento del progetto.Tuttavia, seppur fotografata inquesto momento di transizione,una visita alla BC non può cheportare già ora a condividere appienole parole dell’architetto cheha firmato questo ambizioso progetto,secondo il quale:L’Hospital de la Santa Creu ha crescuten un procés de lliure addiciói substitució en el qual cada èpocaha conservat el millor de l’anterior.En aquest context, la intervenció[…] ripresenta una nova etapa en elcreixement global de l’Antic Hospital.Hem traballat per una bibliotecaque estableixi un bon compromísentre la qualitat arquitectònicai l’organització funcional. Per unequipament obert qui sigui capaçd’oferir un espai adequat per a laconservació del patrimoni bibliogràficque hostatja i per a la recercaen benefici dels investigadors iestudiosos i de tota la comunitat. 27La BC del presentee del futuro: servizi,progetti e cooperazioneDel resto, appare evidente che ilprogetto di ristrutturazione e ampliamentoavviato negli anni Novantanon ha certo riguardato solol’aspetto architettonico e degli spazi.In effetti,el project de reforma de la BC formapart de la reorganització queaquesta institució fa avui de totesles seves funcions, dels sues objectius,del sues recursos u dels suesequipaments per tal de preparar elque és el primer centre bibliográficcatalà de cara al futur i de respondrea les exigències d’una gran bibliotecacontemporània. 28È proprio nell’ottica di questa costantericerca di un salto qualitativonel processo di adeguamentodella BC alla sua funzione di bibliotecanazionale che vanno vistigli sforzi di miglioramento dei servizidegli ultimi anni, sforzi che sonostati fra l’altro premiati dagliutenti, aumentati nel 2002 del49,3% rispetto all’anno precedente,per un totale di 513.581 utentipresenziali e remoti. Sempre nel2002, sono stati ben 105.879 i documentidella BC consultati nellesue varie sale (78.459 dalle salegenerali e dalla fonoteca, 27.127custoditi nel fondo di reservaecc.), con 2.394 richieste ILL e DDricevute (si tratta di un servizioche si intende potenziare a fronteinvece di un uso sempre più limitatodel prestito locale, introdottoquando la BC era una bibliotecapubblica e che ora si prevede disopprimere, tenuto conto del caratteree delle funzioni della BC).Il patrimonio della BC è inoltre ormaiinteramente consultabile in lineae infatti gli accessi ai cataloghiin linea della BC nel 2002 sonostati 851.626, di cui ben 476.456 daparte di utenti remoti. La consultazionedei fondi della BC, tuttavia,non avviene ancora grazie a ununico catalogo, ma attraverso innanzitutto il Catàleg de la BC,comprendente i record di tutti idocumenti acquisiti dalla bibliotecaa partire dal 1990, anno in cuila catalogazione informatizzata sostituìquella manuale (nel 2000,comprendeva 330.000 record, conun incremento per quell’annoequivalente a 47.152 notizie), equindi attraverso il Catàleg de fitxeselectròniques, che raccoglieinvece le immagini passate a scannerdelle schede catalografiche deidocumenti pervenuti alla BC tra il1907 e il 1990, per un totale di circa415.000 record bibliografici. 29La scansione e la messa in lineadelle schede manuali rappresentasolo la prima fase del complessoprogetto di conversione retrospettivaintrapresa dalla BC, denominatoBIBLOS e avviato nel 1997,12Biblioteche oggi – novembre 2003

Biblioteche nel mondoEsempio di una scheda catalografica manuale consultabile dal Catàleg de fitxeselectròniques (http://www.gencat.net/bc/4_catale/set4_1.htm), da cui è possibileaccedere alle immagini passate a scanner delle schede catalografichedel catalogo cartaceo per autori e per materie (periodo 1907-1990), attualmentein fase di riconversione in formato MARC grazie al progetto BiblosBiblioteche oggi – novembre 2003che dovrebbe portare a breve terminedapprima alla conversionemanuale dei dati delle schede inrecord in formato CATMARC e codificatisecondo le norme ISBD, equindi all’integrazione di tali recordnel Catàleg de la BC, ottenendocome risultato finale ununico catalogo dove poter consultarel’intero patrimonio della BC. 30Altri cataloghi gestiti dalla BC sonoil Catàleg col·lectiu del patrimonibibliográfic de Catalunya (CCPB) eil Catàleg col·lectiu de Catalunya(CCC). Con il CCPB, avviato nel1983, la BC va faticosamente costruendoil catalogo di tutti i documentia stampa conservati nelle bibliotechecatalane di qualsivogliatitolarità, indipendentemente dallalingua e dal paese di edizione,pubblicati dalle origini della stampafino al 1900, ma escludendo pubblicazioniperiodiche, mappe, materialegrafico e musica a stampa.Dal 1992 la BC collabora tramite ilCCPB con la Biblioteca nacional diMadrid nella laboriosa e lunga costruzionedel Catálogo colectivo delpatrimonio bibliográfico español.Il CCC, inaugurato nel dicembredel 2001, 31 costituisce invece il progettooggi considerato prioritariodella BC, in quanto è proprio graziead esso che la BC, svolgendoattivamente il ruolo che le spetta dicoordinamento di tutte le istituzionibibliotecarie catalane, si accinge finalmentea mettere in pratica quantosancito dalla LSBC/1993, doveera stabilito che “la Generalitat reuniráen un único catálogo colectivola referencia bibliográfica de los diferentesfondos de las bibliotecasque integran el Sistema bibliotecariode Catalunya”. 32 Il CCC, infatti,permette l’accesso, attraverso un’unicainterfaccia sul server della BC,ai cataloghi di tutte le istituzioni bibliotecariecatalane, a iniziare daquello della BC e dal CCPB, includendoanche quello delle Bibliotequesespecialitzades della generalitatde Catalunya e quello dellaBiblioteca general de l’art del Museonacional d’art de Catalunya. Segià con questi cataloghi i documentiaccessibili in linea al momentosono 1.300.000, si prevededi raggiungere i nove milioni di titolicon la prossima integrazionedel Catàleg col·lectiu de la Xarxa debiblioteques de la diputació deBarcelona nonché di quello delConsorci de biblioteques universitàriescatalanes (CBUC).Fra l’altro, questa collaborazionedella BC con il CBUC non nasceora, ma risale al 1996, quando undecreto della Generalitat sancì lapartecipazione della BC al consorci,proprio tenendo conto dellasua aspirazione ad essere, oltreche biblioteca nazionale, ancheuna biblioteca al servizio della ricercaal pari di quelle universitarie.33 Sempre in ambito nazionale,una delle collaborazioni più prestigiosee da cui la BC si attende ilmaggior esito è quella con laBiblioteca virtual Miguel de Cervantes,34 il più ambizioso e vastoprogetto di costruzione di una bibliotecavirtuale spagnola. Tramiteuno speciale accordo, la BC ha infattiincaricato la Biblioteca virtualMiguel de Cervantes della digitalizzazionedi alcuni dei documentipiù emblematici appartenenti alleproprie raccolte (inizialmente unnucleo di circa 400 documenti, destinatia essere presto incrementati),cui si può accedere via Internetgrazie al portale predisposto proprioa partire dal sito della BC. 35 Alivello internazionale, la condizionedi biblioteca nazionale della BCè ovviamente favorevole allo sviluppodi una forte politica di cooperazionesul terreno culturale ebibliotecario, che la vede ad esempiomembro attivo di IFLA, LIBER,CONSORTIUM e EBLIDA, ma anchepartecipare alla CDNL (Conferenceof Directors of NationalLibraries) e assistere, in questo casocome istituzione invitata, alle riunioniannuali di ABINIA (Asociaciónde estados iberoamericanospara el desarrollo de las biblio-13

Biblioteche nel mondotecas nacionales de los países deAmerica Latina), di cui la Bibliotecanacional di Madrid è uno deiprincipali membri.Oltre che sul versante della cooperazione,la BC negli ultimi anni èstata particolarmente attiva nelcampo del miglioramento dei servizi,con i positivi esiti cui si è fattobrevemente cenno all’inizio diquesto paragrafo. Non si è comunquetrattato di un impegno generico,ma del frutto dell’applicazioneattenta di un vero e proprio Pla demillora de la qualitat, 36 che ha coinvoltotanto i servizi agli utentiquanto i processi di lavoro interni.Avviato nel 1998 dopo una riflessionestrategica basata su indaginirelative alla valutazione dei servizicondotte fra gli utenti, il piano si èarticolato a partire dalla costituzionedi alcuni gruppi di lavoro, ciascunodedito allo studio di comemigliorare il processo operativo assegnatogli(richiesta e circolazionedei documenti, acquisizione monografiemoderne ecc.), sviluppandosiquindi secondo fasi successivedi autovalutazione delle soluzionivia via applicate e con il coinvolgimentonon solo dell’équipedirettiva dei singoli servizi, ma anchedel personale di base, e attuandoallo stesso tempo un programmadi aggiornamento attraversonumerosi corsi di formazione.Proprio nell’ambito di questa beneficariflessione su modalità e finalitàdei servizi e dei processi attuatidal personale della BC – riflessioneche per taluni aspetti èancora in corso – era emersa l’esigenzadi creare anche un’équipeche lavorasse sulle tematiche delbenchmarking e dell’immaginedella biblioteca, e che, in collaborazionecon l’Àrea de difusiónoperasse per dare una maggiorevisibilità alle attività e al patrimoniodella BC, dato che stava emergendoche, dopo la riorganizzazioneinterna e il restauro, rimanevaancora da svolgere l’importanteHomilies d’Organyà, il più antico testoscritto documentato in catalano(XIII secolo)compito della divulgazione pressol’opinione pubblica dei servizi dellaBC, nonché dei suoi tratti distintivicome Biblioteca nazionale diCatalunya. È questa volontà di visibilitàinfatti a emergere evidentenegli ultimi anni, attraverso adesempio l’organizzazione di prestigioseesposizioni bibliografiche(tanto in forma tradizionale quantoin modalità esclusivamente virtuale)37 nonché di conferenze eappuntamenti culturali ospitatidalla BC, momenti cui si tenta didare il maggior rilievo possibileanche attraverso il bollettino elettronico“BC News”, 38 disponibiledall’home page del rinnovato sitoweb della biblioteca, inauguratonell’attuale e accattivante vestegrafica il 23 aprile 2001 (data noncasuale, in quanto si tratta del Díadel libro i de San Jordi – patronodella città – che in Spagna rappresentauna grande festa per il mondodel libro e delle biblioteche) 39e che consente l’attuazione di nuovee interattive strategie di comunicazionerivolte a utenti presenzialie virtuali, con la ferma convinzioneche tutto ciò possa “contribuira ampliar i fer real el coneixementi la consideració efectivade la Biblioteca de Catalunya coma biblioteca imprescindibile de totala cultura catalana”. 40Note1 Alla straordinaria crescita di cui sonostate protagoniste le biblioteche pubblichedi Barcellona e provincia sonostati infatti dedicati i primi resocontidel viaggio compiuto da chi scrivenella capitale catalana: ANNA PAVESI, Lebiblioteche pubbliche di Barcellona edella sua Diputació. Inizia il nostroviaggio nella capitale catalana, “Bibliotecheoggi”, 21 (2003), 2, p. 57-74e La biblioteca che non c’è. A Barcellonasi punta sulla nuova bibliotecacentrale tra interessanti progetti e crucialiritrovamenti, “Biblioteche oggi”,21 (2003), 4, p. 39-42.2 L’indirizzo è: Carrer de l’Hospital, 58.Cenni sulla storia dell’edificio sonopresenti sul sito della BC (dall’homepage, , sipuò andare poi alla sezione “Què ésla BC?”. Per saperne di più sull’edificioe sulla sua storia, si possono consultarela ricca bibliografia sull’Hospitalde la Santa Creu e la cronologia dellaBC disponibili online: ,.3 Vale forse la pena ricordare qui brevemente,e con speciale riferimentoalla Catalunya, i livelli amministrativilocali previsti dalla Costituzione spagnoladel 1978, che stabilisce il cosiddettoEstado de las autonomías: il primoe più importante è appunto quellocostituito dalla comunidad autónoma(la Generalitat de Catalunya), dacui dipendono le diputaciones in essaincluse, equivalenti alle province italiane(la Diputació de Barcelona, peresempio) e quindi i comuni (ayuntamentoso ajuntamentos in catalano).4 Desidero qui ringraziare la direttricedella BC, Sra Vinyet Panyella, e la suacollaboratrice Sra Neus Llisterri per ilracconto di questo importante momentonella storia della BC e per avermiaccompagnato nella mia visita alla14Biblioteche oggi – novembre 2003

iblioteca, oltre che per aver messo amia disposizione un ricco materialeinformativo e iconografico sulla BC.5 Il sostantivo reserva viene qui utilizzatosecondo l’accezione di “restriccióno salvedad” (cfr. MANUL SECO –GABINO RAMOS, Diccionario del españolactual, Madrid, Aguilar, 1999, 2voll., II, p. 3915, c. 2), indicando conseguentementei fondi più antichi e/odi pregio della biblioteca e quindisoggetti a un trattamento speciale perquanto riguarda la conservazione e arestrizioni per quanto riguarda l’uso.6 Cfr. LUISA ORERA ORERA, La Bibliotecanacional de España y las bibliotecasde las comunidades autónomas, inManual de biblioteconomía, ed. LuisaOrera Orera, Madrid, Síntesis, 1997(Biblioteconomía y Documentación;12), p. 337-362, in particolare le p.357-359. Fra l’altro, la BC, assumendoil ruolo di biblioteca nazionale, ha difatto abdicato a quello di BPE (Bibliotecapública del estado, ossia di bibliotecapubblica centrale dipendentedal Ministerio de educación y cultura,vertice del sistema di pubblica letturadella propria comunidad), ruolo che,nel volgere di qualche anno, dovrebbevenire comunque ricoperto dallanuova Biblioteca centrale di Barcellona(cfr. La biblioteca che non c’è…,op. cit., in particolare la nota 2).7 Si veda il BOE (Boletín oficial delestado) n. 95 del 21.04.1993, p. 11743-11749, che dedica l’intero Título II allaBC, dettagliandone funzioni, attivitàe obiettivi.8Per maggiori informazioni sullastruttura del Sistema bibliotecari deCatalunya, si rimanda all’URL: .9 Cfr. BOE n. 95, cit., p. 11743, p. 11745.10 Ibidem.11 Per le funzioni del SNB, si rimandaal relativo sito: .12 BOE n. 95, cit., p. 11744.13 I dati su patrimonio, acquisizioni edeposito legale, servizi e utenza, bilancioe organigramma ecc. sono disponibilinella dettagliata “Memoria dela BC 2002”, documento disponibile apartire dall’URL: .14 Si tratta di una cifra che include latotalità degli addetti, ossia la direzione,il personale di gerencia, il perso-Uno dei gioielli dell’Hemeroteca: ilsettimanale “Arte joven”, fondatonel 1901 a Madrid, che vantava qualedirettore artistico e illustratorePablo Picasso (da Bibliographica.Documents del segles VIII-XX. Catàlegde l’exposiciò (agost 1993),Barcelona, Biblioteca de Catalunya,1993, p. 109, ill. 258 e disponibileonline, cliccando su “Hemeroteca”,all’URL: ).Biblioteche nel mondonale bibliotecario in senso stretto, iconservadores, gli auxiliares, gli addettiall’amministrazione.15 Cfr. il bollettino informativo dellaUAB dell’ottobre 1995, p. 3: .16 L’organizzazione della BC, già tracciatacome si è visto con la LSBC del1993, trova poi una più articolataesposizione nel “Decret 300/1995, de25 d’octubre, pel qual s’estableix l’estructurade l’entitat autónoma Bibliotecade Catalunya” (cfr. Diari oficialde la Generalitat de Catalunya, n.2131, p. 8673-8676) ed è analizzatanello studio di ANNA PLANET, La Bibliotecade Catalunya i la seva estructuraorganitzativa, “Item”, 23 (juliolseptembre1998), p. 16-31, cui si rimandaper le competenze degli organidi gestione della BC: Consell rector,Direcció e Gerencia.17 Cfr.: , dove sono descrittenormativa e procedura relativeal DL e da cui editori e tipografi possonoaccedere direttamente al formper la sua gestione informatizzata. Peraltri servizi – mantenimento e pulizia,sicurezza, e, parzialmente, reti e telecomunicazioni– si è invece fatto ricorsoall’outsourcing.18 Si veda ANNA PLANET, La gestió del dipòsitlegal dels recursos digitals catalansi els projectes de col.leccions digitals dela Biblioteca de Catalunya, in Bibliotequesdigitals i dipòsits nacionals de recursosdigitals. Seminari organitzat perl’Escola universitaria de biblioteconomiai documentació de la Universitat deBarcelona, 12-13 de març de 1999,Barcelona, Facultat de biblioteconomiai documentació de la Universitat deBarcelona, 2000, p. 92-93.19 Si pensi ad esempio che, nel soloanno 2000, i documenti entrati a farparte delle collezioni della BC per viadel DL sono stati ben 98.553 (a frontedei 90.743 dell’anno precedente), ripartitiin: 37.362 monografie e musicaa stampa, 44.609 esemplari di periodici(con 1.550 titoli di nuove riviste),9.096 documenti su materiale minore,5.936 documenti fra sonori, audiovideoe ER.20 MANUEL JORBA, La Biblioteca de Catalunyacom a biblioteca nacional,“Item”, 19 (1996), p. 9.21ID. Biblioteca de Catalunya: lesraons d’un projectes d’obres, “Item”,10 (1992), p. 51.22 Per queste prime fasi del processodi reforma, si vedano: ID. Bibliotecade Catalunya: les raons d’un projectesd’obres, cit., p. 52-53; ID., Bibliotecade Catalunya. The changes at theNational Library of Catalonia,Barcelona (Spain), 1993, Barcelona,BC, 1993 (Documents; 1), p. 13 sg.23 Per la descrizione del progetto, deisuoi obiettivi e delle sue fasi, si rimanda,oltre che al già citato contributo dell’alloradirettore: ID. (Biblioteca deCatalunya: les raons d’un projectes d’obres,cit.) e al più recente: ID., TheNational Library of Catalonia: a neworganization in a renovated building.An assessment, in Library buildings in achanging environment. Proceedings ofthe Eleveenth Seminar of the IFLASection on Library buildings, 1999,München, Saur, 2001 (IFLA Publications;94), p. 207-215, agli studi: UnBiblioteche oggi – novembre 200315

Biblioteche nel mondoedifici per al futur, Barcelona, BC,1998; The project of the reformation ofthe Biblioteca de Catalunya and buildingof a new deposit for the storage ofdocuments, in Biblioteca de Catalunya.The changes at the National Library ofCatalonia…, cit., p. 19-51. Di particolareinteresse le analisi condotte dall’architettoautore del progetto: JOANRODON, El projecte de remodelació de laBiblioteca de Catalunya, “Item”, 10(1992), p. 58-63 e ID., Reforma i ampliacióde la Biblioteca de Catalunya,“AB. Arquitectes de Barcelona”, desembre1998, p. 30-32, disponibile anche inlinea all’URL: .24 Anche per questo, il progetto di rinnovamentodella BC ha ottenuto importantiriconoscimenti: nel 1994, ilPremio FAD de Arquitectura e Interiorismoe, nel 1998, il Premio nacionalde cultura de Catalunya per laSezione patrimonio arquitectónico (siveda per questo il sito dell’autore delprogetto: ).25 In questo numero sono inclusi sia iposti a sedere per la consultazione deivolumi (112 sui tavoli al centro dellenavate e 60 sulle piattaforme rialzate)sia quelli relativi a postazioni attrezzate(pc, lettori di microforati, audiovideo).26 Se infatti, al livello -3, futuro depositodell’intero fondo di reserva, è statoinstallato uno speciale sistema chericorre alla capacità del gas freon ditrasformare l’ossigeno da attivo inpassivo, evitando la combustione ebloccando quindi l’espandersi dellefiamme, negli altri piani si è adottatauna soluzione più consueta, ossia l’aperturadi gettiti d’acqua installati nelsoffitto e la conseguente attivazione diun sistema di congelamento per conservareintatti i volumi. A propositodella collocazione del patrimonio dellaBC nel nuovo deposito, va sottolineatoche essa risponde ovviamenteagli indici di utilizzo, con le monografiee i periodici maggiormente consultatisituati a un livello superiore, mentread esempio al livello -4 trovanoposto le collezioni meno richieste. Ilsistema di collocazione impiegato perogni piano consiste nell’assegnare aidocumenti segnature che, dopo l’annod’ingresso, presentano una siglache ne identifica le dimensioni (ad es.La prima schermata dell’esposizione di ex libris del periodo modernistaconservati presso la BC, mostra inaugurata nel maggio del 2003 e pensata findall’inizio in forma esclusivamente virtuale (http://www.gencat.net/bc/exlibris/index.html).“Fol.” per in folio) e quindi un numeroprogressivo di sequenza, ricominciandoogni anno e traendo da ciòdue benefici concreti: si tratta di un sistemache da un lato permette di conoscerein ogni momento lo spaziooccupato per ogni segnatura, razionalizzandonel’utilizzo e, dall’altro, risultadi più facile comprensione per gliutenti, ai quali i sistemi classificatorisono solitamente abbastanza ostici.27 JOAN RODON, El projecte de remodelacióde la Biblioteca de Catalunya,cit., p. 63.28 Ibidem, p.59.29 Tutti i cataloghi della BC, compresoil Catàleg col·lectiu del patrimoni bibliográficde Catalunya e il Catàlegcol·lectiu de Catalunya, sono accessibilia partire dall’URL: .30 Offre un’analisi dettagliata di taleprogetto, sovvenzionato da TeléfonicaS.A. e per la cui attuazione la BC haoptato per l’outsoucing, affidandone laparte più rilevante alla statunitenseVTLS, il contributo di EUGENIA SERRA,Biblos: el projecte de conversió retrospectivade la Biblioteca de Catalunya,“Item”, 21 (1997), p. 220-230. Fra l’altro,se l’informatizzazione della BC erainiziata nel 1990 con un altro sistemadi gestione (SICAB), la necessità di poterdisporre di un sistema integratoaveva determinato nel 1995 propriol’adozione di quello proposto dallaVTLS, già in uso presso le universitàpubbliche catalane e le bibliotechepubbliche della rete della Diputació.31 Cfr. “BC News”, cit.; per la notiziadel nuovo indirizzo del catalogo(http://www.gencat.es/ccc), cfr. LLISTE-RRI NEUS, , “CatálogoColectivo de Cataluña”. Messaggioinoltrato alla mailing list: IWETEL, 13marzo 2002. Interessante l’interfacciadi consultazione, che presenta diversemodalità di selezione dei cataloghi:geografica, tematica, individuale o pertipologia bibliotecaria.32 BOE n. 95, cit., p. 11744.33 Cfr. MANUEL JORBA, La Biblioteca deCatalunya com a biblioteca nacional,cit., p. 8. Fra l’altro, proprio tramite ilCBUC, la BC è vincolata da rapporti dicollaborazione anche con la Red debibliotecas universitarias españolas(REBIUN), partecipando al loro catalogocollettivo.34 Per maggiori informazioni, si rinviadirettamente al sito, appoggiato al serverdell’Universitat de Alicante: .16Biblioteche oggi – novembre 2003

35 Cfr.: .36 Il dettagliato racconto di questo pianostrategico, per il quale ci si è avvalsidella supervisione di Maurice B.Line, esperto in gestione di bibliotechenazionali, lo offre lo studio diANNA PLANET – NEUS LLISTERRI, Pla demillora de la qualitat del servesi i delsprocessos de la Biblioteca de Catalunya,in VII Jornades catalanes dedocumentació. “Les biblioteques i elscentres de documentació al segle XX:peça clau de la societat de l’informació”,Barcelona, 4-6 novembre de1999, Barcelona, COBDC, 1999, p.85-95 e disponibile anche online, all’indirizzo:, e daqui cliccando, nel frame di sinistra,“Ponències i comunicacions”.37 È questo il caso della bellissimaesposizione di ex libris del periodomodernista conservati presso la BC,mostra inaugurata nel maggio del2003 e la cui peculiarità è quella di esserestata pensata fin dall’inizio informa esclusivamente virtuale (http://Biblioteche nel mondowww.gencat.es/bc/exlibris/index.html).Ne dà notizia il bollettino elettronico“INFO BIBCAT. Punt de trobada delgestors de la informació del països catalans”,62 (6-13 de maig, 2003):; informadiffusamente su progetto, elaborazionee contenuti della mostra Sergi Font,responsabile dell’Área de difusiò dellaBC (cfr. SERGI FONT, ,“Exposición virtual de ex-libris de laBiblioteca de Catalunya”, messaggioinoltrato alla mailing list IWETEL:, 22maggio 2003).38 Il bollettino “BC News”, all’URL:, offre aggiornamenti costantisu ogni novità riguardante i diversiaspetti e momenti dell’attivitàdella BC. Particolarmente interessantela sua sezione finale, ossia la “Hemerotecaelectrònica del BC-News”,che riporta notizie su: exposicions, actes,ingressos e projectes. Un’altra azionevolta a pubblicizzare il patrimoniodella BC ha condotto, nell’aprile del2002, al varo di “Tresors BC”, bollettinoelettronico mensile cui si accedesempre dall’home page della bibliotecae che descrive, grazie anche a unricco apparato iconografico, i tanti tesoricustoditi nelle varie unità dellaBC (notevole ad esempio il numerodel maggio 2003, dedicato a disegni ebozzetti del giovane Picasso: ,cliccando al fondo su “Maig: PabloPicasso”).39 Il 23 aprile, infatti, per le bibliotechespagnole e catalane è ormai tradizionalmentediventato un giorno di“portes obertes”, giornata cui nel 2001la BC ha poi voluto aggiungerne unaseconda, dalle analoghe caratteristiche,il 26 di settembre (in occasionedelle Giornate europee del patrimonioculturale) con cittadini barcellonesie turisti incantati girovaghi delle saledella BC, dove era stata allestitaun’esposizione dei pezzi più pregiatiacquisiti sui diversi supporti negli ultimicinque anni.40MANUEL JORBA, La Biblioteca deCatalunya com a biblioteca nacional,cit., p. 10.Biblioteche oggi – novembre 200317