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La Biblioteca Jaume Fuster di Barcellona - Biblioteche oggi

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<strong>La</strong> <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong><strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>Una nuova piazza urbana nella rete metropolitana<strong>Biblioteche</strong> nel mondoAnna Galluzzi<strong>Biblioteca</strong> del Senato “Giovanni Spadolini”Romaanna.galluzzi@gmail.com<strong>La</strong> bibliotecanel contesto urbano<strong>La</strong> Spagna è stata protagonista negliultimi decenni <strong>di</strong> importanti interventiurbanistici spesso valorizzatida architetture <strong>di</strong> pregio e invenzioni<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> architetti chehanno cambiato il volto <strong>di</strong> moltecittà spagnole e conferito nuovavita a realtà urbane e aree territorialifino a quel momento marginalio secondarie. In particolare,la città <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> ha vissuto –a partire dagli anni precedenti alleOlimpia<strong>di</strong> del 1992 – una grandetrasformazione urbanistica cheha permesso <strong>di</strong> recuperare alla vitaurbana molte aree prima abbandonatee <strong>di</strong> moltiplicare lecentralità urbane per garantiremaggiore equilibrio allo sviluppodel territorio. Da questo punto <strong>di</strong>vista <strong>Barcellona</strong> è una perfettaesemplificazione delle <strong>di</strong>namichein corso in molte realtà metropolitaneeuropee ed extraeuropee,cosicché in essa sono riconoscibiligran parte delle situazioni e deifenomeni ritenuti propri della cittàcontemporanea.Come è accaduto in molte altrerealtà geografiche, anche in questocaso protagoniste <strong>di</strong> numerosi interventi<strong>di</strong> riqualificazione e valorizzazioneurbana sono state propriole biblioteche, come per esempiola <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> 1 <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>. 2Nella fattispecie l’intervento urbanisticosi è felicemente sposatocon quello <strong>di</strong> politica bibliotecaria,in quanto la biblioteca – oltre ad<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008essere il cuore del processo <strong>di</strong> riqualificazionee <strong>di</strong> ripensamentodell’area <strong>di</strong> Plaça de Lesseps – è lapiù importante realizzazione nell’ambitodel Pla de biblioteques deBarcelona, il piano culturale 1998-2010 (finanziato congiuntamentedalla Diputaciò e dall’Ayuntament<strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>), che prevede <strong>di</strong>portare le biblioteche della città da<strong>di</strong>ciotto a quaranta (trentanove bibliotechea gestione comunale euna provinciale).<strong>La</strong> biblioteca, progettata dall’architettocatalano Josep Llinàs Carmona(1945- ) 3 in collaborazione con JoanEsterno della <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>Vera e inaugurata al pubblico il 13novembre 2005, ha vinto nel 2006 ilpremio FAD Arquitectura, il più prestigiosonel suo genere tra quelliconcessi in Spagna, e certamentetra le motivazioni dell’assegnazionevi è la capacità <strong>di</strong> questa opera <strong>di</strong>architettura <strong>di</strong> rispondere appienoalle aspettative dello spazio urbanonel quale si colloca, nonché la suaqualità estetica e la rispondenza allefunzioni bibliotecarie. 4<strong>La</strong> <strong>Biblioteca</strong> <strong>Fuster</strong> si trova al centro<strong>di</strong> Plaça de Lesseps, nel Districtede Gràcia, 5 un quartiere <strong>di</strong> formastretta e lunga che si estende27


<strong>Biblioteche</strong> nel mondodal centro fino al nord <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>,lontano dalla or<strong>di</strong>nata strutturaurbanistica <strong>di</strong> alcune parti della città,in un’area che ha una composizioneurbana più casuale e densa,anche in conseguenza della presenzadell’area collinare che daquesto lato comprime gli spazi urbani.Così, uscendo dal tunnel dellafermata della metropolitana <strong>di</strong>Plaça de Lesseps, ci si trova <strong>di</strong>fronte a una prospettiva della città<strong>di</strong>versa da quella classicamente associataa questa realtà urbana.Questo è anche il punto da cui si<strong>di</strong>parte il percorso pedonale cheporta a Park Güell, una delle operepiù originali e interessanti <strong>di</strong>Antoni Gaudí. 6Gràcia – prima <strong>di</strong> essere inglobatonel Comune <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> – era unborgo autonomo e ancora <strong>oggi</strong> sicaratterizza per uno spiccato livello<strong>di</strong> autonomia nelle tra<strong>di</strong>zioni e nelleattività locali. <strong>La</strong> zona è connotatadalla presenza del piccolo commercioartigiano e <strong>di</strong> scuole (unamaterna, una elementare e una superiore).Si riconosce dunque unaforte presenza giovanile, che è statadeterminante nella scelta dellaspecializzazione della <strong>Biblioteca</strong><strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>, orientata, appunto,alla cultura giovanile e ai viaggi.Quello <strong>di</strong> Gràcia è un quartieredensamente popolato soprattuttonella parte sud, ossia quella più vicinaal centro, mentre l’area a nordè caratterizzata da tratti più residenziali.Tale settore della città furealizzato negli anni Settanta epensato come punto <strong>di</strong> connessionerapida tra il nord e il sud e tral’est e l’ovest del territorio urbano.Prima dei lavori <strong>di</strong> riqualificazione,Plaça de Lesseps era infatti attraversatada una strada a scorrimentoveloce che costituiva una vera epropria frattura rispetto alla vivibilitàdel quartiere.Il progetto <strong>di</strong> riqualificazione, i cuilavori sono ancora in corso, prevede– tra le altre cose – che latangenziale che prima attraversavala piazza <strong>di</strong>venti un percorso sotterraneo,mentre l’area <strong>di</strong> superficiesi articolerà in una piazza pedonaleda un lato (quella antistantela biblioteca) e tre strade a scorrimentolocale.L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Llinàs si sviluppa lateralmenteall’area dove si stannoconducendo i lavori <strong>di</strong> sbancamentoper l’ammodernamento della lineametropolitana e la realizzazionedel tunnel, e il suo fronte <strong>di</strong> accessocrea la piazza antistante: unospazio aperto ma al contempo definitoche conferisce alla bibliotecaun carattere fortemente urbano e laintegra pienamente nella vita delquartiere.<strong>La</strong> struttura architettonica scelta daLlinàs risolve il <strong>di</strong>slivello che caratterizzal’area su cui essa sorge me<strong>di</strong>anteuna forma sfaccettata ingrado <strong>di</strong> rispondere armonicamentea sud alla geometria irregolare<strong>di</strong> Plaça de Lesseps, ad ovest allaforma concava de <strong>La</strong> Riera deVallcarca, a nord al progetto <strong>di</strong>realizzare il punto <strong>di</strong> partenza o <strong>di</strong>arrivo del viale alberato che collegheràPlaça de Lesseps alle colline<strong>di</strong> Vallcarca. Ne deriva una formache qualcuno ha paragonato aquella <strong>di</strong> un <strong>di</strong>amante e che, me<strong>di</strong>anteuna serie <strong>di</strong> tetti <strong>di</strong>gradantiverso la piazza, risolve il dualismotra le strette strade che affiancanola biblioteca e l’ampia piazza chele si apre davanti. 7Nella progettazione dell’internodell’e<strong>di</strong>ficio l’architetto ha postoparticolare attenzione alla luce e alsuono, garantendo un adeguatoisolamento sonoro negli spazi <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o rispetto alle aree <strong>di</strong> circolazionee socializzazione, e bilanciandoi livelli <strong>di</strong> illuminazione attraversolo sfruttamento della lucenaturale ma anche la creazione <strong>di</strong>appositi punti <strong>di</strong> illuminazione artificiale.L’e<strong>di</strong>ficio si articola in tre pianifuori terra (cui si aggiunge il pianointerrato) su cui si sviluppano tuttele funzioni della biblioteca: alpiano interrato sono collocati l’au<strong>di</strong>toriume i magazzini; al pianoterra, oltre al punto <strong>di</strong> accoglienza,si trovano la sala <strong>di</strong> lettura deigiornali e <strong>di</strong> consultazione dei materialimultime<strong>di</strong>ali, una galleria el’area caffetteria. I piani superiorisono invece destinati alla lettura ealla consultazione e sono articolatiin maniera originale, per cui – comela biblioteca nel suo complesso– non hanno niente <strong>di</strong> noioso oscontato, bensì presentano un’ampiavarietà <strong>di</strong> ambienti che va daspazi più tra<strong>di</strong>zionali, come sale <strong>di</strong>lettura rettangolari, a spazi piùparticolari, come ad esempio lezone per lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale asud, in cui ogni angolo ha una suaspecifica identità. Ad ovest dell’e<strong>di</strong>ficioè possibile usufruire dei posti<strong>di</strong> lettura vicini alle finestre pergettare uno sguardo sulle strettestrade circostanti, mentre ad est siha la possibilità <strong>di</strong> godere della vistaampia che da qui si apre. E tuttoquesto è realizzato senza metterein <strong>di</strong>scussione l’unitarietà e lacontinuità interna dell’e<strong>di</strong>ficio.Non v’è dubbio che la presenzadella biblioteca con il suo prolungatoorario <strong>di</strong> apertura abbia generatoun nuovo fermento vitalein quest’area della città e abbiacreato nuovi percorsi, stimolandouna presenza della gente per stradae un riappropriamento <strong>di</strong> areeprima inghiottite dal traffico automobilistico.Certamente la presenza della caffetteriainterna, che apre un’ora primae chiude mezz’ora prima della biblioteca,ha costituito un elementoattrattivo, <strong>di</strong>ventando – soprattuttola mattina – una tappa quasi obbligataper gli studenti e gli insegnantidelle scuole vicine.A questo si aggiunga la funzioneattrattiva svolta dalle numerose attivitàculturali e ricreative che si organizzanonegli spazi appositi presentinella biblioteca, come ad e-sempio l’au<strong>di</strong>torium (utilizzato siadalla biblioteche, sia dall’ayunta-28<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008


ment e dalla <strong>di</strong>putaciò, sia da soggettiterzi cui viene affittato) e lospazio espositivo, spesso occupatoda mostre <strong>di</strong> artisti emergenti.Quando si cominciò a parlare <strong>di</strong> unintervento architettonico da realizzarein questa area, molti si espresseroa favore della costruzione <strong>di</strong>un e<strong>di</strong>ficio con funzioni più lu<strong>di</strong>chee popolari, come ad esempiouna palestra o uno spazio ricreativo,e gli stessi residenti manifestaronoqualche malumore per la sceltadella biblioteca. Oggi, a <strong>di</strong>stanza<strong>di</strong> quasi tre anni dalla sua aperturaal pubblico (l’inaugurazione è avvenutail 13 novembre del 2005), la<strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> ha messod’accordo tutti e ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong>poter <strong>di</strong>ventare una struttura davveropopolare e vitale per l’areanella quale si colloca, come <strong>di</strong>mostrail fatto che è sempre animatada un numero elevato <strong>di</strong> utentistanziali o <strong>di</strong> passaggio che le conferisconoun tratto <strong>di</strong> vivacità forsenon del tutto e per tutti preve<strong>di</strong>bilein fase <strong>di</strong> progettazione. 8<strong>La</strong> biblioteca nel sistemabibliotecario urbanoCome si è accennato, la <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong><strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> è una delle quarantabiblioteche che andranno acostituire, in base alle in<strong>di</strong>cazionicontenute nel piano culturale 1998-2010 (Pla de biblioteques de Barcelona,PBB), il sistema bibliotecariourbano della città. 9Questo piano delle biblioteche èstato uno dei momenti più significatividel sorprendente sviluppoche ha caratterizzato le bibliotechedella Generalitat (un ente localepressoché paragonabile alla Regione)de Catalunya e, in particolare,quelle della Diputaciò (corrispondentesostanzialmente alla Provincia)<strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>, a partire dall’approvazionedella ley de bibliotecasdel marzo del 1993.Questa legge, nell’intento <strong>di</strong> realizzareun sistema <strong>di</strong> biblioteche pubblichein<strong>di</strong>pendente dalla appartenenzaamministrativa delle singolestrutture, contribuì soprattutto achiarire la <strong>di</strong>visione dei compiti trala generalitat (che svolge funzioni<strong>di</strong> supervisione), le <strong>di</strong>putaciones(che si occupano della fornitura <strong>di</strong>servizi centralizzati, dell’uniformazionedell’offerta e della formazionedel personale) e gli ayuntamentos(enti corrispondenti ai comuni,cui è demandata la gestionequoti<strong>di</strong>ana delle biblioteche <strong>di</strong> lorocompetenza).A seguito della promulgazione <strong>di</strong>questa legge, la Diputaciò <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>ha manifestato un particolare<strong>di</strong>namismo che, prima <strong>di</strong> arrivareal PBB, ha portato nel 1995 adavviare uno stu<strong>di</strong>o basato sui dati<strong>di</strong> una ventina <strong>di</strong> biblioteche, alloscopo <strong>di</strong> valutare i servizi esistentie <strong>di</strong> interrogarsi sulla rispondenzadegli stessi rispetto alle esigenze eagli interessi degli utenti. L’indagineservì, in particolare, ad analizzareabitu<strong>di</strong>ni e aspettative dei citta<strong>di</strong>niriguardo alle biblioteche e allalettura e rafforzò la convinzione circala necessità <strong>di</strong> trasformare le bibliotechein veri e propri centri <strong>di</strong>informazione e aggregazione.Sempre prima del PBB fu realizzatoanche un Pla de cooperaciò i assisténcialocal: 1996-1999 (PCAL),che servì da base dei rapporti <strong>di</strong>cooperazione tra la Diputaciò <strong>di</strong><strong>Barcellona</strong> e l’Ayuntament.Il coronamento <strong>di</strong> questo processo,che già aveva cominciato a daredei risultati in termini <strong>di</strong> statistiched’uso prima del 1998, fu infinerappresentato dal PBB 1998-2010,grazie anche alla sua prospettiva<strong>di</strong> lungo termine e al fatto che essoandava a coprire ben tre mandatiamministrativi successivi. L’obiettivoprincipale del piano era quello<strong>di</strong> garantire uno sviluppo armoniosoed equilibrato del serviziobibliotecario sul territorio, grazie aun’adeguata <strong>di</strong>stribuzione dellestrutture bibliotecarie esistenti e <strong>di</strong><strong>Biblioteche</strong> nel mondonuova realizzazione. Tale equilibriodoveva essere garantito dall’esistenzasul territorio urbano <strong>di</strong> uncerto numero <strong>di</strong> biblioteche <strong>di</strong> <strong>di</strong>stricte(come la <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>) e <strong>di</strong>più piccole e numerose biblioteche<strong>di</strong> barri. Il centro <strong>di</strong> questo sistemasarà rappresentato dalla <strong>Biblioteca</strong>central urbana nel quartieredella Ribera, la cui realizzazioneha subito dei ritar<strong>di</strong> a causadel ritrovamento <strong>di</strong> un’estesa area<strong>di</strong> interesse archeologico nel sottosuolodel mercato del Born doveinizialmente ne era prevista la costruzione.10Il PBB, oltre a delineare le prospettive<strong>di</strong> sviluppo del sistema bibliotecariourbano della città, definìanche la forma gestionale <strong>di</strong>questa nuova realtà, contribuendodunque in misura decisiva allacreazione nel 2001 del Consorci debibliotheques de Barcelona (CBB).<strong>La</strong> nascita del consorzio ha definitouna precisa ripartizione deicompiti e delle funzioni della <strong>di</strong>putaciòe dell’ayuntament nellagestione delle biblioteche, che daun lato conferma le in<strong>di</strong>cazioni giàcontenute nella legge sulle biblioteche,dall’altro ne precisa ulteriormentei contenuti.Questo processo, oltre ad averconseguito l’importante obiettivo<strong>di</strong> una desacralizzazione dell’immaginee del ruolo delle biblioteche,ha contribuito a dare una fisionomiapiù precisa alle singolestrutture, in quanto si è sviluppatoperseguendo il principio dell’uniformitàdei servizi e, contemporaneamente,quello della specificitàdelle singole biblioteche in relazioneall’ambiente <strong>di</strong> riferimento eal particolare legame con il proprioquartiere. 11Nel parlare della <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong><strong>Fuster</strong>, il riferimento alla rete metropolitanaè dunque assolutamenteessenziale, dal momento che lalogica con cui è stata costruita laraccolta <strong>di</strong> questa biblioteca (che ènata sostanzialmente da zero, sal-<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 200829


<strong>Biblioteche</strong> nel mondo<strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>: l’emerotecavo per un piccolo fondo provenienteda una biblioteca <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionimodeste <strong>di</strong> un altro quartiereche è stata riconvertita a bibliotecascolastica) è del tutto interna allaprogettazione complessiva dell’offertabibliografica pubblica sul territoriourbano. Non a caso, pur trattandosidella biblioteca più grandetra quelle realizzate e da realizzarea <strong>Barcellona</strong> (con l’eccezione dell’unicabiblioteca a gestione provincialeprevista dal piano, la<strong>Biblioteca</strong> central urbana ancorain fase <strong>di</strong> progetto, che avrà inizialmentecirca 250.000 volumi) ilsuo patrimonio bibliografico è relativamentecontenuto, in quantosi aggira intorno alle 80.000 unitàbibliografiche. Questo dato relativoalla raccolta deve però essereletto all’interno <strong>di</strong> altre importantiscelte <strong>di</strong> servizio effettuate nel-testo <strong>di</strong> riferimento e della composizionesociale dell’area – ha sceltouna specializzazione sui temi legatialla cultura giovanile e ai viaggi,cui de<strong>di</strong>ca una specifica sezionedello scaffale aperto.Non v’è dubbio, del resto, sul fattoche, all’interno del sistema bibliotecarioattualmente esistente,la <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> ha rapidamenteacquisito un ruolo <strong>di</strong> primopiano, sia perché si tratta dellapiù grande delle biblioteche finorarealizzate sia grazie alla posizionestrategica che essa ha rispetto al sistema<strong>di</strong> trasporto metropolitano ealla struttura urbanistica della città.Entrambi questi fattori hanno determinato,fin da subito, un’estensionedella capacità attrattiva dellabiblioteca ben al <strong>di</strong> là dei confinidel quartiere <strong>di</strong> appartenenza; inparticolare, un numero elevato del’ambitodel sistema bibliotecariourbano; innanzitutto, non si puònon tener conto del forte investimentofatto sui servizi <strong>di</strong> prestitointerbibliotecario che consente aqualunque utente, al costo <strong>di</strong> 1,20euro a titolo <strong>di</strong> rimborso delle spese<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione ed entro una settimanacirca, <strong>di</strong> avere, presso losportello della propria biblioteca,qualunque documento facenteparte della collezione <strong>di</strong> circolazionepresente nelle altre bibliotechedella città e della provincia. Inoltre,si deve ricordare che ciascunadelle biblioteche della rete urbanaè pensata come un vero e propriotassello <strong>di</strong> un mosaico, grazie a unprogetto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento degliacquisti e delle specializzazioni sulterritorio urbano, all’interno delquale la <strong>Biblioteca</strong> <strong>Fuster</strong> – sullabase <strong>di</strong> un’attenta analisi del con-30<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008


gli utenti <strong>di</strong> questa biblioteca provienedalla zona sud della città,che corrisponde al suo centro, eche attualmente è sprovvista <strong>di</strong>una biblioteca pubblica moderna e<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni significative. Sarà interessanteda questo punto <strong>di</strong> vistaverificare come evolverà la situazionee quali mo<strong>di</strong>fiche interverrannoeventualmente nell’uso enella frequentazione della bibliotecaquando sarà realizzata la <strong>Biblioteca</strong>central urbana proprio nelquartiere centrale della città.Dal punto <strong>di</strong> vista del modellofunzionale, la biblioteca, che comesi è detto si articola su tre piani(cui si aggiunge quello interrato),non si sviluppa intorno a una viao a una galleria, ma ha come fulcroun atrio centrale che sembraquasi continuare idealmente lapiazza esterna. <strong>La</strong> particolare formadella pianta della biblioteca e ilmodo in cui si struttura la facciataprincipale fanno sì che l’e<strong>di</strong>ficiodella biblioteca sembri quasi avvolgerein un abbraccio la piazzaantistante, che è forse il pernoprincipale da cui si <strong>di</strong>parte l’organizzazionedelle funzioni, dei servizie delle raccolte all’interno.Per quanto riguarda la sistemazionedel materiale bibliografico e l’interazionetra utenti e raccolte, la bibliotecaè quasi integralmente organizzataa scaffale aperto (ad eccezione<strong>di</strong> un 5% della raccolta,costituita dai volumi che provengonodalla biblioteca <strong>di</strong> quartiere poi<strong>di</strong>ventata scolastica, dai circa 1.200volumi donati da un centro escursionistico,da una parte della collezionelocale e dalle annate precedentidelle riviste <strong>di</strong> specializzazione).Lo scaffale aperto privilegia laClassificazione decimale Dewey,fatta eccezione per i romanzi, chesono organizzati primariamenteper lingua e secondariamente inor<strong>di</strong>ne alfabetico <strong>di</strong> autore, e per lasezione de<strong>di</strong>cata alla cultura giovanileche è articolata per aree <strong>di</strong> interesse(corpo, relazioni, tribù ur-bane, fantasy, giochi <strong>di</strong> ruolo…), alfine <strong>di</strong> consentire un approccio piùimme<strong>di</strong>ato per gli utenti ai quali sirivolge.Al materiale multime<strong>di</strong>ale è de<strong>di</strong>cataun’apposita sezione della bibliotecae dunque non è perseguitoil principio dell’integrazione tematicae fisica con la raccolta deivolumi e dei perio<strong>di</strong>ci.Per quanto riguarda l’articolazionedelle raccolte e dei servizi rispettoai piani, al piano terra, oltre allacaffetteria e al bancone centralizzatode<strong>di</strong>cato alle operazioni <strong>di</strong> iscrizionee prestito, si sviluppano l’areabambini e ragazzi (ricca <strong>di</strong> circa14.000 volumi) e lo spazio de<strong>di</strong>catoall’informazione <strong>di</strong> attualità ealle riviste.Tutto il restante patrimonio bibliograficosi articola tra il primo piano,dove – oltre a un punto <strong>di</strong> assistenzabibliografica – trovano collocazionele aree <strong>di</strong>sciplinari de<strong>di</strong>cateall’arte, alle scienze, alle lingue eletterature, i romanzi e il materialemultime<strong>di</strong>ale, e il secondo piano,dove si trovano le sezioni <strong>di</strong> consultazionegenerale, geografia, storia,scienze sociali e infine la sezionespecializzata in viaggi e culturagiovanile.Sintetizzando, si potrebbe <strong>di</strong>re cheil cuore della biblioteca è dunquel’atrio <strong>di</strong> ingresso da cui si <strong>di</strong>partonotutte le funzioni secondo unprincipio <strong>di</strong> progressiva specializzazionedelle raccolte e dei servizi,in un <strong>di</strong>gradare – senza soluzione<strong>di</strong> continuità – da un’area <strong>di</strong>vitalità e <strong>di</strong> movimento a zone <strong>di</strong>maggiore concentrazione e tranquillità,secondo un’articolazionemolto <strong>di</strong>ffusa nelle biblioteche <strong>di</strong>nuova costruzione.ConclusioniLe circa duemila visite giornaliere,per una biblioteca <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni fisichee bibliografiche relativamenteridotte in virtù della sua natura<strong>di</strong> biblioteca sostanzialmente <strong>di</strong>quartiere, <strong>di</strong>mostrano ancora unavolta che l’offerta <strong>di</strong> spazi attrezzatie <strong>di</strong> servizi bibliografici ben organizzatiè in grado <strong>di</strong> stimolare ealimentare nel tempo una significativadomanda prima inespressa.Nel caso della <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>il dato probabilmente più sorprendentee più originale dell’interaoperazione consiste nell’efficaceconvergenza dell’azione <strong>di</strong> più soggettipoliticamente collocati su piani<strong>di</strong>versi e mossi da motivazioni efinalità <strong>di</strong>fferenti.<strong>La</strong> tanto decantata “sinergia”, chealtrove spesso si insegue senza risultati,in questo caso ha operatopositivamente per realizzare al contempofinalità urbanistiche e biblioteconomiche,i cui benefici hannoconvinto anche i più scettici.Colpisce, infine, della realtà catalana(ma forse è una caratteristicagenerale della rinascita spagnoladegli ultimi anni) da un lato laprospettiva progettuale <strong>di</strong> lungotermine che caratterizza molte iniziativein settori <strong>di</strong>versi, prospettivail cui ampio respiro consenteprogetti più articolati e complessi,dall’altro la capacità <strong>di</strong> perseguirele finalità progettuali e portarle acompimento in maniera trasversalerispetto ai <strong>di</strong>versi livelli amministrativie all’eventuale variazionedel colore politico delle singoleamministrazioni.<strong>La</strong> speranza è che il modello spagnolonelle sue caratteristiche <strong>di</strong>maggiore positività possa trovareapplicazione ed espressione originale,ma altrettanto efficace, anchenel nostro paese.Note<strong>Biblioteche</strong> nel mondo1 Per maggiori informazioni sulla <strong>Biblioteca</strong><strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> si veda il relativosito web: . Inoltre perla localizzazione della biblioteca nellacittà <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> su Google Maps:<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 200831


<strong>Biblioteche</strong> nel mondo.2 Per informazioni generali e dati quantitativisulla città <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> si vedala voce relativa su Wikipe<strong>di</strong>a español:.3 Per una prima informazione sullabiografia e sulle opere dell’architettosi veda la voce “Josep Antoni Llinàs iCarmona”, in Wikipe<strong>di</strong>a català: .4Cfr. ELEONORA BLANCO, <strong>Biblioteca</strong><strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>, consultabile all’in<strong>di</strong>rizzo:.Per un’introduzione alla sua poetica architettonicae un’analisi <strong>di</strong> maggioredettaglio della sua produzione si veda:Josep Llinàs, a cura <strong>di</strong> Fernando MarquezCecilia e Richard Levene, “El croquis.Revista internacional de arquitectura”,(2006), 128.5 Si veda la voce <strong>di</strong> Wikipe<strong>di</strong>a españolde<strong>di</strong>cata al Distrito de Gràcia: .6 Per una prima informazione sull’artistae sulle sue opere si veda la voce“Antoni Gaudí i Cornet” su Wikipe<strong>di</strong>acatalà: .7XAVIER OSARTE, <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong><strong>Fuster</strong> / <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> Library: JosepLlinàs, “Quaderns d’arquitectura i urbanisme”,(2005), 24, p. 46-63.8 Cfr. ROB GREGORY, Between the lines.With his latest public library, JosepLlinas gives form to his detailed rea<strong>di</strong>ngof central Barcelona’s intricatecity grain, “The Architectural Review”,1.06.2006, consultabile all’in<strong>di</strong>rizzo:.9 Per maggiori informazioni e approfon<strong>di</strong>mentisul piano delle bibliotechedella città <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> si vedano: AN-NA PAVESI, Le biblioteche pubbliche <strong>di</strong><strong>Barcellona</strong> e della sua Diputaciò. Iniziail nostro viaggio nella capitale catalana,“<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong>”, 21 (2003), 2, p.57-74, e ID., <strong>La</strong> biblioteca che non c’è. A<strong>Barcellona</strong> si punta sulla nuova bibliotecacentrale tra interessanti progetti ecruciali ritrovamenti, “<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong>”,21 (2003), 4, p. 39-42.10 Ibidem.11 ID., Le biblioteche pubbliche <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>e della sua Diputaciò, cit.AbstractThe essay is meant to describethe <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> Library inBarcelona, conceived by theCatalan architect Josep Llinàs,both from the viewpoint of therole it has in the urban requalificationplan of Plaça deLesseps, Districte de Gràcia,and from the viewpoint of theoverall library plan intended toredefine the urban librarynetwork. Under this frameworkthe main organisational choicesand the results of this interventionare outlined.32<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008

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