<strong>Biblioteche</strong> nel mondo<strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>: l’emerotecavo per un piccolo fondo provenienteda una biblioteca <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionimodeste <strong>di</strong> un altro quartiereche è stata riconvertita a bibliotecascolastica) è del tutto interna allaprogettazione complessiva dell’offertabibliografica pubblica sul territoriourbano. Non a caso, pur trattandosidella biblioteca più grandetra quelle realizzate e da realizzarea <strong>Barcellona</strong> (con l’eccezione dell’unicabiblioteca a gestione provincialeprevista dal piano, la<strong>Biblioteca</strong> central urbana ancorain fase <strong>di</strong> progetto, che avrà inizialmentecirca 250.000 volumi) ilsuo patrimonio bibliografico è relativamentecontenuto, in quantosi aggira intorno alle 80.000 unitàbibliografiche. Questo dato relativoalla raccolta deve però essereletto all’interno <strong>di</strong> altre importantiscelte <strong>di</strong> servizio effettuate nel-testo <strong>di</strong> riferimento e della composizionesociale dell’area – ha sceltouna specializzazione sui temi legatialla cultura giovanile e ai viaggi,cui de<strong>di</strong>ca una specifica sezionedello scaffale aperto.Non v’è dubbio, del resto, sul fattoche, all’interno del sistema bibliotecarioattualmente esistente,la <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> ha rapidamenteacquisito un ruolo <strong>di</strong> primopiano, sia perché si tratta dellapiù grande delle biblioteche finorarealizzate sia grazie alla posizionestrategica che essa ha rispetto al sistema<strong>di</strong> trasporto metropolitano ealla struttura urbanistica della città.Entrambi questi fattori hanno determinato,fin da subito, un’estensionedella capacità attrattiva dellabiblioteca ben al <strong>di</strong> là dei confinidel quartiere <strong>di</strong> appartenenza; inparticolare, un numero elevato del’ambitodel sistema bibliotecariourbano; innanzitutto, non si puònon tener conto del forte investimentofatto sui servizi <strong>di</strong> prestitointerbibliotecario che consente aqualunque utente, al costo <strong>di</strong> 1,20euro a titolo <strong>di</strong> rimborso delle spese<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione ed entro una settimanacirca, <strong>di</strong> avere, presso losportello della propria biblioteca,qualunque documento facenteparte della collezione <strong>di</strong> circolazionepresente nelle altre bibliotechedella città e della provincia. Inoltre,si deve ricordare che ciascunadelle biblioteche della rete urbanaè pensata come un vero e propriotassello <strong>di</strong> un mosaico, grazie a unprogetto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento degliacquisti e delle specializzazioni sulterritorio urbano, all’interno delquale la <strong>Biblioteca</strong> <strong>Fuster</strong> – sullabase <strong>di</strong> un’attenta analisi del con-30<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008
gli utenti <strong>di</strong> questa biblioteca provienedalla zona sud della città,che corrisponde al suo centro, eche attualmente è sprovvista <strong>di</strong>una biblioteca pubblica moderna e<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni significative. Sarà interessanteda questo punto <strong>di</strong> vistaverificare come evolverà la situazionee quali mo<strong>di</strong>fiche interverrannoeventualmente nell’uso enella frequentazione della bibliotecaquando sarà realizzata la <strong>Biblioteca</strong>central urbana proprio nelquartiere centrale della città.Dal punto <strong>di</strong> vista del modellofunzionale, la biblioteca, che comesi è detto si articola su tre piani(cui si aggiunge quello interrato),non si sviluppa intorno a una viao a una galleria, ma ha come fulcroun atrio centrale che sembraquasi continuare idealmente lapiazza esterna. <strong>La</strong> particolare formadella pianta della biblioteca e ilmodo in cui si struttura la facciataprincipale fanno sì che l’e<strong>di</strong>ficiodella biblioteca sembri quasi avvolgerein un abbraccio la piazzaantistante, che è forse il pernoprincipale da cui si <strong>di</strong>parte l’organizzazionedelle funzioni, dei servizie delle raccolte all’interno.Per quanto riguarda la sistemazionedel materiale bibliografico e l’interazionetra utenti e raccolte, la bibliotecaè quasi integralmente organizzataa scaffale aperto (ad eccezione<strong>di</strong> un 5% della raccolta,costituita dai volumi che provengonodalla biblioteca <strong>di</strong> quartiere poi<strong>di</strong>ventata scolastica, dai circa 1.200volumi donati da un centro escursionistico,da una parte della collezionelocale e dalle annate precedentidelle riviste <strong>di</strong> specializzazione).Lo scaffale aperto privilegia laClassificazione decimale Dewey,fatta eccezione per i romanzi, chesono organizzati primariamenteper lingua e secondariamente inor<strong>di</strong>ne alfabetico <strong>di</strong> autore, e per lasezione de<strong>di</strong>cata alla cultura giovanileche è articolata per aree <strong>di</strong> interesse(corpo, relazioni, tribù ur-bane, fantasy, giochi <strong>di</strong> ruolo…), alfine <strong>di</strong> consentire un approccio piùimme<strong>di</strong>ato per gli utenti ai quali sirivolge.Al materiale multime<strong>di</strong>ale è de<strong>di</strong>cataun’apposita sezione della bibliotecae dunque non è perseguitoil principio dell’integrazione tematicae fisica con la raccolta deivolumi e dei perio<strong>di</strong>ci.Per quanto riguarda l’articolazionedelle raccolte e dei servizi rispettoai piani, al piano terra, oltre allacaffetteria e al bancone centralizzatode<strong>di</strong>cato alle operazioni <strong>di</strong> iscrizionee prestito, si sviluppano l’areabambini e ragazzi (ricca <strong>di</strong> circa14.000 volumi) e lo spazio de<strong>di</strong>catoall’informazione <strong>di</strong> attualità ealle riviste.Tutto il restante patrimonio bibliograficosi articola tra il primo piano,dove – oltre a un punto <strong>di</strong> assistenzabibliografica – trovano collocazionele aree <strong>di</strong>sciplinari de<strong>di</strong>cateall’arte, alle scienze, alle lingue eletterature, i romanzi e il materialemultime<strong>di</strong>ale, e il secondo piano,dove si trovano le sezioni <strong>di</strong> consultazionegenerale, geografia, storia,scienze sociali e infine la sezionespecializzata in viaggi e culturagiovanile.Sintetizzando, si potrebbe <strong>di</strong>re cheil cuore della biblioteca è dunquel’atrio <strong>di</strong> ingresso da cui si <strong>di</strong>partonotutte le funzioni secondo unprincipio <strong>di</strong> progressiva specializzazionedelle raccolte e dei servizi,in un <strong>di</strong>gradare – senza soluzione<strong>di</strong> continuità – da un’area <strong>di</strong>vitalità e <strong>di</strong> movimento a zone <strong>di</strong>maggiore concentrazione e tranquillità,secondo un’articolazionemolto <strong>di</strong>ffusa nelle biblioteche <strong>di</strong>nuova costruzione.ConclusioniLe circa duemila visite giornaliere,per una biblioteca <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni fisichee bibliografiche relativamenteridotte in virtù della sua natura<strong>di</strong> biblioteca sostanzialmente <strong>di</strong>quartiere, <strong>di</strong>mostrano ancora unavolta che l’offerta <strong>di</strong> spazi attrezzatie <strong>di</strong> servizi bibliografici ben organizzatiè in grado <strong>di</strong> stimolare ealimentare nel tempo una significativadomanda prima inespressa.Nel caso della <strong>Biblioteca</strong> <strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>il dato probabilmente più sorprendentee più originale dell’interaoperazione consiste nell’efficaceconvergenza dell’azione <strong>di</strong> più soggettipoliticamente collocati su piani<strong>di</strong>versi e mossi da motivazioni efinalità <strong>di</strong>fferenti.<strong>La</strong> tanto decantata “sinergia”, chealtrove spesso si insegue senza risultati,in questo caso ha operatopositivamente per realizzare al contempofinalità urbanistiche e biblioteconomiche,i cui benefici hannoconvinto anche i più scettici.Colpisce, infine, della realtà catalana(ma forse è una caratteristicagenerale della rinascita spagnoladegli ultimi anni) da un lato laprospettiva progettuale <strong>di</strong> lungotermine che caratterizza molte iniziativein settori <strong>di</strong>versi, prospettivail cui ampio respiro consenteprogetti più articolati e complessi,dall’altro la capacità <strong>di</strong> perseguirele finalità progettuali e portarle acompimento in maniera trasversalerispetto ai <strong>di</strong>versi livelli amministrativie all’eventuale variazionedel colore politico delle singoleamministrazioni.<strong>La</strong> speranza è che il modello spagnolonelle sue caratteristiche <strong>di</strong>maggiore positività possa trovareapplicazione ed espressione originale,ma altrettanto efficace, anchenel nostro paese.Note<strong>Biblioteche</strong> nel mondo1 Per maggiori informazioni sulla <strong>Biblioteca</strong><strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong> si veda il relativosito web: . Inoltre perla localizzazione della biblioteca nellacittà <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> su Google Maps:<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 200831