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La Biblioteca Jaume Fuster di Barcellona - Biblioteche oggi

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<strong>Biblioteche</strong> nel mondodal centro fino al nord <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong>,lontano dalla or<strong>di</strong>nata strutturaurbanistica <strong>di</strong> alcune parti della città,in un’area che ha una composizioneurbana più casuale e densa,anche in conseguenza della presenzadell’area collinare che daquesto lato comprime gli spazi urbani.Così, uscendo dal tunnel dellafermata della metropolitana <strong>di</strong>Plaça de Lesseps, ci si trova <strong>di</strong>fronte a una prospettiva della città<strong>di</strong>versa da quella classicamente associataa questa realtà urbana.Questo è anche il punto da cui si<strong>di</strong>parte il percorso pedonale cheporta a Park Güell, una delle operepiù originali e interessanti <strong>di</strong>Antoni Gaudí. 6Gràcia – prima <strong>di</strong> essere inglobatonel Comune <strong>di</strong> <strong>Barcellona</strong> – era unborgo autonomo e ancora <strong>oggi</strong> sicaratterizza per uno spiccato livello<strong>di</strong> autonomia nelle tra<strong>di</strong>zioni e nelleattività locali. <strong>La</strong> zona è connotatadalla presenza del piccolo commercioartigiano e <strong>di</strong> scuole (unamaterna, una elementare e una superiore).Si riconosce dunque unaforte presenza giovanile, che è statadeterminante nella scelta dellaspecializzazione della <strong>Biblioteca</strong><strong>Jaume</strong> <strong>Fuster</strong>, orientata, appunto,alla cultura giovanile e ai viaggi.Quello <strong>di</strong> Gràcia è un quartieredensamente popolato soprattuttonella parte sud, ossia quella più vicinaal centro, mentre l’area a nordè caratterizzata da tratti più residenziali.Tale settore della città furealizzato negli anni Settanta epensato come punto <strong>di</strong> connessionerapida tra il nord e il sud e tral’est e l’ovest del territorio urbano.Prima dei lavori <strong>di</strong> riqualificazione,Plaça de Lesseps era infatti attraversatada una strada a scorrimentoveloce che costituiva una vera epropria frattura rispetto alla vivibilitàdel quartiere.Il progetto <strong>di</strong> riqualificazione, i cuilavori sono ancora in corso, prevede– tra le altre cose – che latangenziale che prima attraversavala piazza <strong>di</strong>venti un percorso sotterraneo,mentre l’area <strong>di</strong> superficiesi articolerà in una piazza pedonaleda un lato (quella antistantela biblioteca) e tre strade a scorrimentolocale.L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Llinàs si sviluppa lateralmenteall’area dove si stannoconducendo i lavori <strong>di</strong> sbancamentoper l’ammodernamento della lineametropolitana e la realizzazionedel tunnel, e il suo fronte <strong>di</strong> accessocrea la piazza antistante: unospazio aperto ma al contempo definitoche conferisce alla bibliotecaun carattere fortemente urbano e laintegra pienamente nella vita delquartiere.<strong>La</strong> struttura architettonica scelta daLlinàs risolve il <strong>di</strong>slivello che caratterizzal’area su cui essa sorge me<strong>di</strong>anteuna forma sfaccettata ingrado <strong>di</strong> rispondere armonicamentea sud alla geometria irregolare<strong>di</strong> Plaça de Lesseps, ad ovest allaforma concava de <strong>La</strong> Riera deVallcarca, a nord al progetto <strong>di</strong>realizzare il punto <strong>di</strong> partenza o <strong>di</strong>arrivo del viale alberato che collegheràPlaça de Lesseps alle colline<strong>di</strong> Vallcarca. Ne deriva una formache qualcuno ha paragonato aquella <strong>di</strong> un <strong>di</strong>amante e che, me<strong>di</strong>anteuna serie <strong>di</strong> tetti <strong>di</strong>gradantiverso la piazza, risolve il dualismotra le strette strade che affiancanola biblioteca e l’ampia piazza chele si apre davanti. 7Nella progettazione dell’internodell’e<strong>di</strong>ficio l’architetto ha postoparticolare attenzione alla luce e alsuono, garantendo un adeguatoisolamento sonoro negli spazi <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o rispetto alle aree <strong>di</strong> circolazionee socializzazione, e bilanciandoi livelli <strong>di</strong> illuminazione attraversolo sfruttamento della lucenaturale ma anche la creazione <strong>di</strong>appositi punti <strong>di</strong> illuminazione artificiale.L’e<strong>di</strong>ficio si articola in tre pianifuori terra (cui si aggiunge il pianointerrato) su cui si sviluppano tuttele funzioni della biblioteca: alpiano interrato sono collocati l’au<strong>di</strong>toriume i magazzini; al pianoterra, oltre al punto <strong>di</strong> accoglienza,si trovano la sala <strong>di</strong> lettura deigiornali e <strong>di</strong> consultazione dei materialimultime<strong>di</strong>ali, una galleria el’area caffetteria. I piani superiorisono invece destinati alla lettura ealla consultazione e sono articolatiin maniera originale, per cui – comela biblioteca nel suo complesso– non hanno niente <strong>di</strong> noioso oscontato, bensì presentano un’ampiavarietà <strong>di</strong> ambienti che va daspazi più tra<strong>di</strong>zionali, come sale <strong>di</strong>lettura rettangolari, a spazi piùparticolari, come ad esempio lezone per lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale asud, in cui ogni angolo ha una suaspecifica identità. Ad ovest dell’e<strong>di</strong>ficioè possibile usufruire dei posti<strong>di</strong> lettura vicini alle finestre pergettare uno sguardo sulle strettestrade circostanti, mentre ad est siha la possibilità <strong>di</strong> godere della vistaampia che da qui si apre. E tuttoquesto è realizzato senza metterein <strong>di</strong>scussione l’unitarietà e lacontinuità interna dell’e<strong>di</strong>ficio.Non v’è dubbio che la presenzadella biblioteca con il suo prolungatoorario <strong>di</strong> apertura abbia generatoun nuovo fermento vitalein quest’area della città e abbiacreato nuovi percorsi, stimolandouna presenza della gente per stradae un riappropriamento <strong>di</strong> areeprima inghiottite dal traffico automobilistico.Certamente la presenza della caffetteriainterna, che apre un’ora primae chiude mezz’ora prima della biblioteca,ha costituito un elementoattrattivo, <strong>di</strong>ventando – soprattuttola mattina – una tappa quasi obbligataper gli studenti e gli insegnantidelle scuole vicine.A questo si aggiunga la funzioneattrattiva svolta dalle numerose attivitàculturali e ricreative che si organizzanonegli spazi appositi presentinella biblioteca, come ad e-sempio l’au<strong>di</strong>torium (utilizzato siadalla biblioteche, sia dall’ayunta-28<strong>Biblioteche</strong> <strong>oggi</strong> – luglio-agosto 2008

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