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E-mail:valtrompiavocemedia.it<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Valtrompiagennaio 201011Alta ValleStrade in Alta Valle<strong>La</strong> Provincia ha erogato un finanziamento <strong>del</strong>l’entità di 150mi<strong>la</strong> euro a favore<strong>del</strong><strong>la</strong> Comunità montana di Valle Trompia.Un contributo che coprirà gli interventi re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> viabilità montana nei Comunidi Lodrino, Pezzaze e Irma (oltre ai due territori di Po<strong>la</strong>veno e Brione).“Una sistemazione che riguarderà collegamenti intervallivi e fra zone disagiate– ha detto Marco Bassolini, assessore ai <strong>La</strong>vori pubblici e territorio inComunità montana – nell’intento di dare nuova vita all’ambiente montanoe valorizzare le attività agro-silvo-pastorali e il diffondersi di un turismo dimontagna”.Pezzaze. <strong>La</strong> comunità parrocchiale guidata da don Giancarlo Pasotti vede il traguardo di un'altra operaGli affreschi <strong>del</strong><strong>la</strong> canonicache fu chiesa di San RoccoIngente l'impegnoeconomico per ilrecupero <strong>del</strong>lo storicoedificio risalente al<strong>la</strong>fine <strong>del</strong> Quattrocento,che nel<strong>la</strong> seconda metà<strong>del</strong> Settecento divennecanonica e poi oratoriodi Edmondo Bertussi<strong>La</strong> canonica nell'ex chiesa di San Rocco a Pezzaze Dopo il recupero degli affreschinel<strong>la</strong> chiesetta di Sant’Apollonio (localitàAvano), a Pezzaze vede il traguardoun’altra opera “coraggiosa”<strong>del</strong><strong>la</strong> picco<strong>la</strong> comunità parrocchialeguidata da don Giancarlo Pasotti:l’intervento sul<strong>la</strong> storica costruzioneadibita a canonica e oratorio.<strong>La</strong> sua massa domina dal poggio, doveinsiste con le sue armoniche lineee quello strano campanile sovrastante.Si tratta di un edificio risalente al<strong>la</strong>fine <strong>del</strong> ‘400, allora parrocchiale diSan Rocco (ecco il perché <strong>del</strong> campanile),che nel<strong>la</strong> seconda metà <strong>del</strong>‘700 divenne canonica e poi oratorioal momento <strong>del</strong><strong>la</strong> costruzione appenasopra e poco discosta <strong>del</strong><strong>la</strong> nuovaparrocchiale dedicata a Sant’Apollonio.Un’opera di recupero importantesia per l’impegno economico (oltre450mi<strong>la</strong> euro) sia per <strong>la</strong> <strong>del</strong>icatezzadei <strong>la</strong>vori. “Sapevamo – spiega donGiancarlo Pasotti – che erano presentidegli affreschi, ma non che fosserodi tale ricchezza, soprattutto nel<strong>la</strong>parte a oriente, quel<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> vecchiaabside: pur ridotti a frammenti, rive<strong>la</strong>noun’inusitata raffinatezza, tanto dafar par<strong>la</strong>re di mano <strong>del</strong> Ferramo<strong>la</strong>”.Quando quasi tre secoli fa <strong>la</strong> chiesavenne trasformata in un edificio a trepiani, non si andò tanto per il sottile:le solette tagliarono <strong>la</strong> testa a unosplendido San Sebastiano e dimezzaronouna Crocifissione. I locali piùalti vennero di volta in volta utilizzaticome deposito di arredi. Il pianoterradivenne <strong>la</strong> “canonica”. Una stanzanell’immediato dopoguerra era ancorausata come pol<strong>la</strong>io, tanto eranogrami i tempi.Nel ‘67 arrivò come parroco don VincenzoIora: destinò il primo pianoall’oratorio, trasformò il secondo incanonica e il terzo in miniappartamentida affittare ai villeggianti, alloranumerosi in Alta Valle.Sul retro costruì il “parco giochi alcoperto”, usato come teatro e poi divenutoinagibile, come <strong>la</strong> canonica.“Una volta ottenuto il finanziamento<strong>del</strong><strong>la</strong> Cei – racconta don Giancarlo –e avute tutte le autorizzazioni necessarie,su progetto <strong>del</strong>lo Studio Volta,abbiamo cominciato i <strong>la</strong>vori, con lesolette che erano ridotte praticamentea nul<strong>la</strong>. Era un ‘miracolo’ di SanRocco: potevano cedere in qualsiasimomento”.Ora, su richiesta <strong>del</strong><strong>la</strong> Sovrintendenza,è stato valorizzato quanto rimastodegli affreschi con l’apertura <strong>del</strong>l’absidea oriente tramite vetrate continue,e i <strong>la</strong>vori sono stati ultimati: apianterreno ci sono una sa<strong>la</strong> conferenze,il bar, <strong>la</strong> cucina, un bagno e unasca<strong>la</strong> predisposta per l’ascensore; alsecondo piano quattro aule; all’ultimol’abitazione <strong>del</strong> parroco, comprensivadi una zona pubblica con studio euna privata con possibilità di avereun ospite. Don Giancarlo Pasotti è arrivatonel 1999 e in dieci anni ha impegnatoi generosi parrocchiani peralmeno 800mi<strong>la</strong> euro in varie opere.“Devo ringraziare <strong>la</strong> gente di Pezzaze– conclude il parroco –, ma in partico<strong>la</strong>rechi ha ‘ospitato’ me e le attivitàdi catechismo per due anni”.Collio: il 50° <strong>del</strong><strong>la</strong> sottosezione Cai e un nuovo consiglioOreste Mozzoni è il nuovo reggente <strong>del</strong>Club Alpino Italiano, sottosezione diCollio, che quest’anno celebra il 50° anniversariodi fondazione. Succede a SergioDanieli, che ne è stato il responsabileper quindici anni e <strong>del</strong> quale per tantotempo è stato stretto col<strong>la</strong>boratorecome segretario, in un periodo che havisto una continua crescita degli iscritti.Vanto <strong>del</strong><strong>la</strong> sottosezione di Collio è <strong>la</strong>ristrutturazione <strong>del</strong><strong>la</strong> diroccata malgaCraparo, data in comodato al Cai dal Comunee trasformata nel confortevole bivaccoGrazzini (metri 2020),inaugurato nell’estate 2000: posizionatoin una zona stupenda, in testata al<strong>la</strong>valle <strong>del</strong> torrente Grigna, è frequentatissimoda escursionisti e sci alpinisti,che vi trovano ristoro e possibilità dipernottamento. Inoltre, tornano anchequest’anno in un unico appuntamento(28 febbraio) il Valtrompia Ski e il “TrofeoGianni e Mario Remedio”, rispettivamenteraduno e gara di sci alpinismoc<strong>la</strong>ssificata come prova ufficiale Fisiall’interno <strong>del</strong> circuito regionale di CoppaAlpi Centrali.Con Mozzoni nuovo presidente s’è rinnovatotutto l’organigramma: vice èMassimo Gerardini, <strong>la</strong> segreteria è affidataa Giorgio Gerardini e Barbara daRonche, <strong>la</strong> tesoreria a Manue<strong>la</strong> Paterlinie revisori dei conti sono Fabio <strong>La</strong>zzari eSergio Danieli. Per il 50° anniversario difondazione <strong>del</strong> Cai Collio è stato predispostoun fitto calendario di eventi, fracui si segna<strong>la</strong> <strong>la</strong> ristampa anastatica <strong>del</strong>libretto “Manuale di preghiera per alpinistie sciatori” a cura di don GiuseppeBonomini <strong>del</strong>l’Opera nazionale ChiesetteAlpine in Brescia. In seguito verràmesso a disposizione <strong>del</strong><strong>la</strong> gente ancheil libro dedicato ai cinquant’anni di storia<strong>del</strong> Cai (in preparazione e pronto peril mese di giugno), cui s’aggiungeranno<strong>la</strong> carta dei sentieri Cai di Collio e <strong>del</strong>trekking dei bivacchi.e.b.Il bivacco Grazzini

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