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E-mail:valtrompiavocemedia.it<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Valtrompiagennaio 201027Salute. <strong>La</strong> si<strong>tua</strong>zione si affronta modificando le abitudini di vita o attraverso un approccio diagnosticoQuando il sonno è un problemaIl russamento può essereoccasionale: capita cheuna persona russi quandoassume <strong>del</strong>l’alcol <strong>la</strong> seraprecedente o quandoè raffreddata. Quandoè costante si par<strong>la</strong> dironcopatia.Se si associano apnee,si par<strong>la</strong> di assenza <strong>del</strong><strong>la</strong>respirazionedi Giampiero D'AddazioSpecialista in Otorino<strong>la</strong>ringoiatria Se il russamento rappresenta unhandicap più che altro di natura re<strong>la</strong>zionale,per il disturbo arrecatoai congiunti, <strong>la</strong> sindrome <strong>del</strong>le apneepuò rappresentare un rischiodi ma<strong>la</strong>ttie cardiovasco<strong>la</strong>ri qualiipertensione, aritmie, coronaropatiee vascolopatie cerebrali, arrivandoa condizionare <strong>la</strong> vita sociale<strong>del</strong> soggetto (scarsa resa sul<strong>la</strong>voro, incidenti stradali, alterazioni<strong>del</strong>l’umore, disagio sociale). Frai fattori di rischio associati all’Osas(Sindrome <strong>del</strong>le apnee ostruttive<strong>del</strong> sonno) ci sono il sovrappeso,l’obesità, il fumo, l’alcolismo e <strong>la</strong>sedentarietà. Disturbi quotidianipossono condizionare <strong>la</strong> vita <strong>del</strong>paziente russatore/apneico: cefalea,perdita di memoria, alterazioniaffettive, depressione, stanchezzae soprattutto sonnolenza diurna,che è causa di incidenti sul <strong>la</strong>voroe sul<strong>la</strong> strada. Il russamento puòavere una causa “centrale” per disturbineurologici o “periferica”per ostruzione <strong>del</strong>le vie aeree superiori.Nel<strong>la</strong> sindrome <strong>del</strong>le apneesi ha una ostruzione <strong>del</strong>le vie aereenei punti di maggior restringimento(pa<strong>la</strong>to, aerea retro linguale eipofaringe). Nelle fasi più profonde<strong>del</strong> sonno, il tono musco<strong>la</strong>re siriduce e il pa<strong>la</strong>to molle col<strong>la</strong>ssa e<strong>la</strong> base <strong>del</strong><strong>la</strong> lingua subisce unacaduta all’indietro. Quando questaostruzione di arresto <strong>del</strong><strong>la</strong> respirazionesupera i 10 secondi si instaural’apnea, che può avere duratavariabile, e viene superata da unrisveglio improvviso, spesso angosciante.<strong>La</strong> persona va incontro anumerosi risvegli e a sensazioni disoffocamento. Il numero <strong>del</strong>le apnee/ipopneein un’ora dà l’indicedi disturbo respiratorio (Rdi), chestabilisce il grado di gravità <strong>del</strong><strong>la</strong>patologia (lieve, moderato, severo).L’ostruzione nasale è presentenel 70/80% dei casi e contribuisce alrussamento e alle apnee notturne,ma non è causa prioritaria. Quandopresente, va curata chirurgicamente.L’approccio diagnostico è multidisciplinaree coinvolge l’otorino<strong>la</strong>-ringoiatra, il chirurgo maxillo-facciale,il neurologo, lo pneumologo,il dietologo, il cardiologo e necessitadi alcuni specifici esami: <strong>la</strong> polisonnografiaè l’esame che permettedi monitorare il sonno e dare informazionisul numero e <strong>la</strong> durata <strong>del</strong>leapnee, nonché sul<strong>la</strong> saturazionedi ossigeno; <strong>la</strong> risonanza magneticapermette un dettagliato studiocefalo metrico; <strong>la</strong> fibroendos<strong>copia</strong><strong>del</strong>le vie aeree superiori consentelo studio dinamico dei distretticoinvolti. Il problema si affronta inprima istanza modificando le abitudinidi vita. Validi ausili, in casiselezionati, sono rappresentati dapresidi protesici endorali capaci dispostare in avanti una mandibo<strong>la</strong>picco<strong>la</strong> e retroposta. <strong>La</strong> ventiloterapianotturna, generata da unapicco<strong>la</strong> macchina in grado di superarel’ostruzione nelle ore notturne(C-Pap), favorisce il ripristinodi una buona ossigenazione. Nelleforme più importanti si ricorre al<strong>la</strong>terapia chirurgica: quando esistanoostruzioni documentate; quando viè stato un insuccesso <strong>del</strong>le terapiealternative conservative; quandoè espressamente richiesto dal paziente;quando l’indice di disturborespiratorio è severo. Gli interventisono “a misura” di paziente e contemp<strong>la</strong>noora il rimo<strong>del</strong><strong>la</strong>mentop<strong>la</strong>stico <strong>del</strong> pa<strong>la</strong>to molle ora <strong>la</strong> sospensione<strong>del</strong>l’osso loide; e in talunicasi si arriva al<strong>la</strong> stabilizzazione<strong>del</strong><strong>la</strong> lingua e all’avanzamento <strong>del</strong><strong>la</strong>mandibo<strong>la</strong> e/o <strong>del</strong><strong>la</strong> mascel<strong>la</strong>.

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