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Buone Notizie DICEMBRE 2007 - Avsi

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La fede che costruisceGregoire Ahongbonon, originario del Benin, nato nel1952, sposato con 6 figli, di fede cristiana, coordinatutte le attività del St. Camille. Ha cominciato ainteressarsi dei malati di mente dopo unpellegrinaggio svolto nel 1982 a Gerusalemme, doveun sacerdote, durante un'omelia, disse "che pietraportate voi per costruire la Chiesa di Cristo?" Questafrase, in un animo sensibile e reso ancor piùconsapevole da una grave crisi esistenziale personale,cambiò letteralmente la sua vita. Rientrato a Bouakè,Gregoire si accorse per strada di una persona chevagava nuda alla ricerca di cibo. Era una personamalata di mente, emarginata a causa della malattia.Da allora fece di tutto per sostenere queste personeconsiderate dalla società non più uomini, maimmondizia, a cui nessuno dava più credito. Le sueopere, oggi, in Costa d’Avorio parlano di accoglienza,cura, amore e rispetto. Meritano un aiuto.COSTACAMPAGNA TENDEd’AVORIOVincere la paura dell’AidsL’OSPEDALE ST. CAMILLEDI BOUAKÉ CURA ogni annotrentamila persone, moltedi loro sono affette da Hiv.Da questa esperienza è natoun Centro per sconfiggerel’isolamento di donne e bambinisieropositivi. E AVSI lo vuoleaiutare. Di Carlo SereniIl paeseTrent’anni fa era considerato il Paesedel miracolo economico in AfricaOccidentale. Dal Mali, dal BurkinaFaso, dalla Liberia, a centinaia dimigliaia confluivano verso la Costad’Avorio, considerata terra diopportunità. Una dura recessioneprima, la crisi istituzionale e la guerrapoi, hanno peròbruscamentefrenato lo sviluppoivoriano e minatole condizioni di vitadella popolazione.“La nostra attività principale è quella ditestimoniare la verità sull’Aids fin neivillaggi più sperduti. Ancora oggi quisi sa troppo poco di questa malattia, non siconoscono i rischi di contagio, e così resistenei confronti degli affetti da Hiv un grandestigma sociale, che è causa di dolore e diisolamento”, sostiene Hope Ammann, la presidentedella Fondazione St. Camille de Lellis,che sostiene le attività dell’omonima Associazioneistituita nel 1983 da GregoireAhongbonon. La vita di Hope è cambiatasette anni fa, quando in una chiesa di Luganoascoltò Gregoire parlare delle sue opere:dieci centri sanitari tra Costa d’Avorio e Benin.“Da allora ho portato per il mondo la testimonianzadi quest’uomo straordinario, chenei suoi centri accoglie tutti con amore, restituendoa ogni persona la propria dignità diesseri umani”.L’ospedale St. Camille nasce nel 1998a Bouaké, una delle città devastate dallaguerra civile che ha sconvolto negli ultimi annila Costa d’Avorio. Nel 2006 oltre 30milapersone sono state accolte e curate grazie alleunità di medicina generale, oftalmologia,Giovani madri con bambini all’OspedaleGregoire Ahongbononodontoiatria e cura dell’Hiv/Aids. “Ma l’impegnocontro la diffusione dell’Hiv", sottolineaHope , "è fondamentale in un’area che haun elevato tasso di contagio, soprattutto trai giovani”. Alla diagnosi e al trattamento mediantefarmaci anti-retrovirali, il St Camilleunisce un’importante opera di sensibilizzazionee formazione professionale in materiadi prevenzione. “L’educazione è l’unica cosache riesce a promuovere la vita, e viene per noiancora prima delle semplici cure sanitarie.Molte donne hanno paura di sottoporsi al testdell’Hiv.” Chi è malato si vergogna e vivenell’isolamento. E proprio per vincere le paurelegate alla malattia e per aiutare a superarel’angoscia dell’abbandono è nata l’idea difondare il Centro per le donne e i bambini delquartiere di Belleville, nella periferia diBouaké.Belleville ha il secondo più alto tassonazionale di adolescenti in gravidanzasieropositive. Una situazione allarmante allaquale il nuovo Centro fa fronte con la suaopera di accoglienza e sensibilizzazione. “Sentiredi far parte di un gruppo, di una comunitàche ti accoglie - spiega Hope - è uno stimolomolto forte, che consente a queste personedi uscire finalmente rafforzate dal confrontocon gli altri”. A “vegliare” sulle attivitàdel Centro, uno dei progetti sostenuti quest’annodalla Campagna delle Tende di AVSI,è sempre Gregoire, colui dal quale l’esperienzadella St. Camille è partita e che AVSI avevagià sostenuto in passato con un progettodi assistenza dei malati psichiatrici. “Saràperché in Africa la situazione è talmentedrammatica che i miracoli sono più visibili -conclude Hope – Sono però convinta chenon siano molte, nel mondo, le persone chenella loro vita hanno donato agli altri tantoquanto ha fatto lui”.Un periodo difficile iniziato con untentato colpo di Stato nel 2002 eproseguito con un sanguinoso conflittocivile. La Costa d’Avorio è stata negliultimi anni di fatto divisa in due: il Nordcontrollato dai ribelli delle Forze Nuovee il Sud feudo del presidente LaurentGbagbo. La zona in cui opera l’OspedaleSt. Camille, quella di Bouaké, roccafortedei ribelli, è stata più volte bombardata.A marzo <strong>2007</strong> il presidente Gbagbo e illeader dei ribelli Guillame Soro hannofirmato un accordo di pace perriunificare il Paese, e Soro è statonominato primo ministro.É quindi iniziato un processo diriconciliazione nazionale, che ha tra iprimi obiettivi l'organizzazione dielezioni libere. Tra le più graviemergenze causate dalla guerra c’èquella dei 700mila sfollati interni. Lagran parte di essi vive attualmente inmodo precario in 5 grandi areeurbane, tra le quali quella di Bouaké.Come aiutareAVSICONTO CORRENTE BANCARIO:Banca Popolare di MilanoAgenzia n° 026c/c n° 19000 intestato AVSIAbi 05584 - Cab 01626 - Cin CIBAN: IT 61 C0558401626000000019000BUONENOTIZIE5<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org

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