Le vie dell’emergenza in acqueportuali e circostanti sono dimolteplice e sorprendentevarietà, mentre quasi tutte le suestrade portano non a Roma, ma nellesedi dei Gruppi ormeggiatori, situatelungo l’intera portualità nazionale.Come riportato in queste paginenella descrizione di situazioni critichesimulate nei porti di Piombinoe Savona per verificare la celeritàe l’efficacia di quanto necessario ascongiurare il propagarsi di offese apersone e impianti gli ormeggiatorisono componente di rilievo nella‘task force’ d’intervento, coordinatadalle Capitanerie di porto titolaridelle locali Autorità marittime.Molto spesso, però, agli ormeggiatorisi demandano i soccorsi iniziali, inforza del loro ininterrotto presidiooperativo e delle loro specifichecapacità, sia di prontezza d’azionesia di esperienza e professionalitàmarinaresca, supportate da mezzinautici confacenti alle urgenze checonfigura l’abbattersi di crisi inattesee improvvise tanto nei tempi quantonei luoghi.Innumerevoli, poi, si contano i fattiminori (comunque potenzialmentepericolosi per uomini e cose) cherichiamano la comparsa dei soliormeggiatori che, senza la partecipazionedi altre forze operative,rimediano situazioni critiche, talvoltaanche abbastanza singolariper la maniera della loro origine esuccessivo sviluppo. Una panoramicadi queste prestazioni da ‘solisti’si apre nello scenario tirrenico conprotagonisti gli uomini del Gruppoormeggiatori e battellieri del portodi Piombino.Il fatto, decisamente insolito, li havisti all’opera dalle 8 alle 20 del 24agosto 2006. Era avvenuto che permotivi rimasti ignoti, ma presumibilmentedi natura vandalica, seizatteroni di salvataggio legati traloro erano stati ‘salpati’ presso loscoglio di Montecristo da una navetraghetto in servizio tra Piombino ela Sardegna.Dopo una notte trascorsa in li-Colori e riflessi nel porto di Civitavecchia14P o r t is e r v i z i t e c n i c o n a u t i c i
ertl’insolita quanto voluminosaflottiglia era stata avvistata il mattinosuccessivo dallo stupefattoequipaggio di una imbarcazione dadiporto. Informati della presenza inmare degli zatteroni gli ormeggiatoribarcaioliapprestavano prontamentela ‘Sparviero’, ammiraglia dei loromezzi nautici, dirigendola su queltratto di mare. Agganciato il primozatterone gli ormeggiatori dirigevanoverso il portocon il resto del branco in diligenteseguito. Qui giunti, utilizzando lapropria gru, tiravano a secco le seiimbarcazioni da salvataggio, ondeconsentire ai tecnici di revisionarlea fondo prima di essere riconsegnatealla nave traghetto di loro pertinenzae reinstallate nei rispettivi alloggiamenti.Magari fornite di chiavisupplementari per evitare forse unareplica di un vandalismo che ha costrettola società armatrice ad effettuareun viaggio con capienza ridottadi trecento passeggeri per motivi disicurezza in attesa del reintegro deisei zatteroni.Motivo di soddisfazione anche auna manciata di miglia più a sud,precisamente a Civitavecchia, perdue interventi estemporanei eseguitidagli uomini del Gruppo ormeggiatorie barcaioli del porto laziale, entrambiriferiti alle avversità meteo del 24gennaio 2007. Le performance solisteda loro effettuate hanno suscitatoi complimenti e la gratitudine deicomandanti di due navi beneficiateda solerti quanto necessari interventi.Al capo gruppo Giorgio Pilara, perciòall’intero organico, il comandanteGiovanni Iaccarino, responsabile aCivitavecchia dell’Esercizio e manutenzionenavi della RFI (Ferroviedello Stato) scrive: Sono lieto di esprimerleil mio personale compiacimentoper l’ottima assistenza prestata, peraltroa titolo di cortesia, per il controllo dannialla ancora della n/t Garibaldi in dataodierna. I miei ringraziamenti si aggiungonoanche in seguito alla lunga e semprevalida e cortese collaborazione da parteSua e dei Suoi collaboratori.Ancora più significativo il messaggioinviato del capitano AntonioMartino, comandante della navetraghetto ‘Nuraghes’, della Tirreniadi Navigazione. Nella comunicazione,tra l’altro inviata per conoscenzaanche alla direzione localedella società armatrice, si legge:A seguito condimeteo avverse del 24gennaio u.s. e dopo continue richiestesia tramite locale Autorità Marittimasia nostra Sede sociale per interventoditta preposta onde liberare lo specchiod’acqua poppiero radice n. 24 risultatevane, abbiamo registrato una ottimacollaborazione fattiva di operatoridel Gruppo Ormeggiatori che si sonoprodigati a prelevare il necessario dallasuperficie onde permettere in sufficientesicurezza la manovra di disormeggiodella nostra unità. Commento redazionale:rispondendo agli interessigenerali dei porti e delle loro diffuseutenze, frasi tipo ‘non è di nostracompetenza’, o di altro genere didisimpegno non fanno parte dellessico professionale degli ormeggiatori.Ovviamente, salvo nei casiin cui esistano i titolari dei serviziextra chiesti agli ormeggiatori, o chequalsivoglia carenza ne giustifichitanto la richiesta quanto l’interventooperativo, come dimostratoda quanto precisato nella letterasoprastante.Da lidi laziali nuovamente rottaverso settentrione, per approdareColori e riflessi nel Canale di Piombinoa Marina di Carrara, il cui Gruppoormeggiatori è stato protagonistadi una raffica di interventi in mareaperto. Le prestazioni da solisti degliormeggiatori sulla ribalta marinella sisono succedute nel corso dell’ultimobiennio con inusitata frequenza,risposta anche attinente al vivacerichiamo diportistico esercitato dalleacque tosco-liguri di quel trattomarittimo. Gli interventi più significativisono cinque, tre dei qualiportati a soccorso di imbarcazionida svago, o similari. Il sommario sisnoda lungo questi titoli: recuperodi un veliero alla deriva; salvataggiodi velisti dal mare in burrasca;assistenza e recupero di uno yachtin avaria; soccorso di un marittimonel mare in tempesta; salvataggio inextremis di un pescatore.Forse riferendosi alla fitta nebbiache ha accompagnato e complicatol’operazione, l’ormeggiatore cheha stilato la relativa relazione haintitolato ‘evento straordinario’l’intervento che assieme a un collegaha consentito di recuperare erimorchiare in area sicura un veliero.Ecco il testo della relazione che aprela rassegna marinella.Il 17 marzo 2005, alle ore 20,30circa l’ormeggiatore di guardia delGruppo marinello veniva contattatodal comandante Giorgio Poletti dellaCapitaneria di porto della Spezia.P o r t is e r v i z i t e c n i c o n a u t i c i15