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Rally tragico L'addio a Flavio Guglielmini - ItaliaRacing.Net

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Il dramma di <strong>Guglielmini</strong> al <strong>Rally</strong> di BulgariaLavio: “Non si è accorto di nulla”Guido RancatiÈ di nuovo il tempo del dolore. Perquelli che in quel dannato punto dellaprima prova speciale del <strong>Rally</strong> di Bulgariaerano già passati quando la 207di Brian Lavio è volata fuori strada es’è fermata contro un albero e perquelli che ci sono arrivati dopo, quandoun manipolo di volontari cercava diestrerre il corpo di <strong>Flavio</strong> <strong>Guglielmini</strong>dall’abitacolo. Per quelli che hannosentito il pilota elevetico mormorareche forse, quasi certamente, il copilotaitaliano non aveva avuto il tempo diaccorgersi di quanto stava accadendoe che se n’è andato senza un grido,un lamento. E per quelli che non c’eranoe possono solo aggrapparsi allasperanza che sia davvero andata così.Occhi umidi e orecchie basse: quellache avrebbe dovuto essere una domenicacome tante, fa precipitare nellosconforto la gente dei rally. Già, è iltempo del dolore. E dei ricordi. Quellifreschissimi di John Bernacchini cheracconta di essersi fermato a scambiaredue chiacchiere con lo sfortunatocollega giusto poco dopo la fine dellaprima tappa: “Ero andato in direzionedi gara a comunicare che Luca Bettie io non saremmo ripartiti e luiaspettava che fosse pubblicato l’ordinedi partenza. A pensarci adesso mivengono i brividi...”.Non è il solo a faticare ad accettare larealtà. “È che quando ci infiliamo ilcasco in testa pensiamo di sapere diandare incontro a certi rischi. Maquando poi capita quello che è successoa <strong>Flavio</strong>, ci accorgiamo di nonessere per niente preparati”, osservail pilota del figlio d’arte. “Lo avevoconosciuto in uno dei primi rally eravamodiventi amici...”, aggiunge Betti.Giandomenico Basso vorrebbe direqualcosa, ma non ci riesce. Con<strong>Guglielmini</strong>, il Giando, aveva divisol’abitacolo neppure tanti anni fa.Anche per questo è stato il primo adarsi da fare per far sospendere lagara. Senza pensare ai punti – ne haintascato 14, avrebbero potuto e dovutoessere 16 – da prendere sull’asfaltodi Bulgaria. Gli altri driver lo hannoseguito e alla fine anche i capi e capettidella federazione bulgara hannodovuto adeguarsi. Autoassolvenosi,ça va sens dire. “E’ una giornata tragica,ma i soccorsi sono stati tempestivi”,ha subito detto Ianakiev. Anchese non è esattamente quello che pensanoe dicono altri piloti.E’ il tempo del dolore, questo. Dopoverrà quello per accertare eventualiresponsabilità. E quello per chiarire ladinamica. Anche se la versione diLavio – che avrebbe detto di aver urtatouna pietra e poi di essere uscito –pare credibile.La speranza è che arrivi anche il tempodella riflessione. E toccherà agliingegneri – a quelli federali e non solo– trovare una soluzione per ridurre irischi degli impatti laterali.<strong>Flavio</strong> <strong>Guglielmini</strong>, con la tuta blu, per l’occasione navigatore del pilota svizzero Brian Lavio7

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