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3106 giardini.qxd:Brochure_Ville - Turismo in Liguria

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www.turismo<strong>in</strong>liguria.itVilla Hanbury


Giard<strong>in</strong>i Botanici Hanbury (Mortola, Ventimiglia).Un’opera d’arte di fiori e colori nata dalla visione di un uomo, Thomas Hanbury,che seppe trasformare 18 ettari di vigne e ulivi, estesi sul Promontorio della Mortola,<strong>in</strong> uno dei <strong>giard<strong>in</strong>i</strong> botanici di acclimatazione di piante esotiche più famosi al mondo.La storia dei Giard<strong>in</strong>i Hanbury co<strong>in</strong>cide, <strong>in</strong>fatti, con la vita del suo creatore, giunto<strong>in</strong> <strong>Liguria</strong> nel 1866 dopo un viaggio <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a, e rimasto affasc<strong>in</strong>ato da quell’angolo di terravic<strong>in</strong>o alla Francia. Del 1867 è l’acquisto di Palazzo Orengo e la progettazionedi trasformare la proprietà <strong>in</strong> giard<strong>in</strong>o botanico, grazie alla collaborazione del fratelloDaniel, esperto farmacologo, e successivamente di Ludwig W<strong>in</strong>ter, responsabiledella gestione e della sperimentazione scientifica. Lady Dorothy (nuora di Thomas) lasciala sua impronta al complesso puntando sull’aspetto paesaggistico. Dopo il periodo buiodella seconda guerra mondiale, i Giard<strong>in</strong>i sono acquistati dallo Stato Italiano che negarantisce la conservazione per f<strong>in</strong>alità scientifiche, per divenire, nel 2000, area protettaregionale gestita dall’Università di Genova. Oggi gli appassionati <strong>in</strong> visita possonopasseggiare attraverso la Foresta Australiana, ricca di eucalipti, la zona delle Acacie,i Bambù, le collezioni di succulente, il Giard<strong>in</strong>o dei profumi, i Giard<strong>in</strong>etti all’italianacon rose e peonie, gli agrumeti dalle antiche specie, il Frutteto esotico e varie pergole.Giard<strong>in</strong>i Botanici HanburyC.so Montecarlo, 43 - 18039 Mortola (Ventimiglia)tel. 0184.229507Villa Hanbury3


Giard<strong>in</strong>o esotico PallancaGiard<strong>in</strong>o esotico Pallanca(Bordighera, Imperia).La storia di Bordighera è fortementelegata alla personalità di Ludwig W<strong>in</strong>ter,paesaggista, botanico ed agronomoche collaborò alla realizzazione di molti<strong>giard<strong>in</strong>i</strong>, parchi e viali della Riviera Liguree della vic<strong>in</strong>a Costa Azzurra.Sotto la sua <strong>in</strong>fluenza Giacomo Pallanca e,successivamente suo figlio Bartolomeo,decisero di dedicarsi alla coltura di pianteesotiche e tropicali.Del 1910 è la fondazione delloStabilimento Orticolo Floreale B. Pallanca.Nel periodo prebellico l’attivitàsi <strong>in</strong>centrò sul commercio e la coltivazionedi piante ornamentali e fiori recisi,mentre, dopo la guerra, Bartolomeo lavoròalla riorganizzazione dell’impresa,<strong>in</strong>vestendo nella coltura delle Cactacee.La tradizione di famiglia è ancora viva:i Pallanca, <strong>in</strong>fatti, hanno contribuitoall’allestimento dei maggiori Orti botanicid’Europa, come il settore esotico del Parcodel Montjuich e i Giard<strong>in</strong>i di CastelTrauttmansdorff a Merano.Il visitatore che si <strong>in</strong>oltra nella proprietàrimarrà a bocca aperta di fronte allacollezione di cactacee e succulente.Le specie raccolte nei 10.000 mqdel giard<strong>in</strong>o raggiungono un numerodi oltre 3000 varietà e circa 30.000esemplari. L’assortimento di piantesi dispone <strong>in</strong> verticale su un giocodi terrazze che offre ad ogni altezzauna vista strabiliante a picco sul mare.Giard<strong>in</strong>o Esotico PallancaVia Madonna della Ruota, 1 - Bordighera (Im)www.pallanca.it


Villa Garnier (Bordighera, Imperia).Il giard<strong>in</strong>o di Villa Garnier, disposto su terrazzamenti per una superficie totale di 6000 mq,è frutto del genio dell’architetto Charles Garnier e del contributo del famoso botanicoLudwig W<strong>in</strong>ter. Il Palazzo fu dimora dell’architetto francese, celebre autore dell’Operadi Parigi, e poi di suo figlio N<strong>in</strong>o, fanciullo di rara <strong>in</strong>telligenza ed esperto di colturee piante. Olivi e palme dattilifere davano al parco un’aria esotica (tanto cheDe Amicis ribattezzò la villa “La reggia delle palme”), mentre le opunzie, i fichi,i limoni, le nespole e le piante grasse contribuivano ad accentuare il caratteremediterraneo. Nella parte di parco oggi visitabile che si estende per 2500 mq,il Dott. Maurizio Lega, nipote del botanico già curatore del giard<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> possessodel censimento del nonno, ha ricreato fedelmente l’aspetto orig<strong>in</strong>ale di gran partedel verde. Oggi sono presenti 10 diversi tipi di palme, e numerosi alberi secolaricome un esemplare di Nol<strong>in</strong>a Longofolia.Nel giard<strong>in</strong>o, che dà sul golfo e sul porticciolo di Bordighera, il visitatore rimarrà sorpresonel trovare una colonna del Palazzo delle Tuilleries di Parigi, donata a Garnier, grandeestimatore di questa costruzione e <strong>in</strong>caricato, suo malgrado, della demolizione.All’<strong>in</strong>terno della Villa, ora residenza delle suore della Congregazione di San Giusepped’Aosta, si ammirano le caricature degli artisti ospiti del Garnier e un affrescorecentemente restaurato che mostra l’aspetto della zona all’epoca dell’architetto.Villa GarnierVia Garnier 11 - Bordighera (Im) - Per visite: tel. 0183.290213Villa Garnier - Viale glic<strong>in</strong>e


Villa MarianiFondazione Pompeo Mariani(Villa Mariani, Bordighera, Imperia).Nella parte alta di Bordighera, Buen Retirodi molti artisti italiani e stranieri,sorge il Giard<strong>in</strong>o di Villa Mariani, oggi sedeitaliana della Fondazione Pompeo Mariani.Il Cottage costruito nel 1885 da CharlesGarnier, per volere della ContessaFanshawe, fu posto all'<strong>in</strong>terno di quelloche un tempo era l'antico Giard<strong>in</strong>o Moreno.L’artista Pompeo Mariani lo elesse suadimora nel 1909, a seguito degliampliamenti ad opera degli architettiBroggi e W<strong>in</strong>ter. Del 1911 è la costruzionedell’Atelier chiamato “Specola”.Nel 1998 Stefania Scevak, l’ultima erededel pittore, approvò l’<strong>in</strong>iziativa promossada Carlo Bagnasco e permise di <strong>in</strong>augurarela fondazione atta a promuovere la figuradell’artista. Ci sono voluti due anniper restaurare l’Atelier, mantenendogli arredi orig<strong>in</strong>ali e i personali strumentidi lavoro. Passeggiando per il parco,che conserva il sapore ottocentescodel giard<strong>in</strong>o all'Inglese, il visitatore attentopotrà scorgere i meravigliosi angoliche già Claude Monet nel 1884 avevaraffigurato <strong>in</strong> alcuni dip<strong>in</strong>ti. In una sualettera del 5/2/1884 scrisse: "Un giard<strong>in</strong>ocome quello è <strong>in</strong>descrivibile, è magia pura,tutte le piante del mondo crescono là,senza sembrare curate". E ancora oggiqui si possono ammirare palme, arance,mandar<strong>in</strong>i, limoni e circa 80 esemplaridi ulivi tra i 200 e i 400 anni.Fondazione Pompeo MarianiVia Fontana Vecchia, 7 - 18012 Bordighera (Im)www.fondazionepompeomariani.com


Villa NobelVilla Nobel (Sanremo, Imperia).Recentemente riportato dalla Prov<strong>in</strong>ciaad una veste r<strong>in</strong>novata sempre fedeleal fasc<strong>in</strong>o del suo passato, il giard<strong>in</strong>odi Villa Nobel ancora oggi conservala particolarità di un ambiente legatoad un personaggio fondamentaledell’ambiente scientifico <strong>in</strong>ternazionale.Alfred Nobel, rifugiatosi a Sanremo a causadella sua cagionevole salute, trovò quiil suo “Nido”, come era solito chiamarlo,presto cornice delle sue famose impresee scoperte. Accedendo alla Villadall’<strong>in</strong>gresso pr<strong>in</strong>cipale di Corso Cavallottisi potrà ammirare una piccola collezionedi rare specie botaniche, tra cui alcunevarietà di Cactacee, come 5 differenti tipidi aloe. Proseguendo per i due piccoli vialiche percorrono il diametro del giard<strong>in</strong>osi noteranno 7 differenti specie di palme e,osservando con attenzione lo spazio verde,si potranno trovare alcuni fasc<strong>in</strong>osi angolitipici del gusto dell’epoca, comeun boschetto di bambù con sedutedi pietra o il cannone posto <strong>in</strong> cimaal prato a rievocare gli importantiesperimenti dello scienziato. In realtàil cannone fu donato nel 1973 dalla Bofors,fabbrica svedese di materiale bellicocomprata da Nobel, quando venne<strong>in</strong>augurata la Villa a seguito dell’acquistoda parte della Prov<strong>in</strong>cia. Per comprendereil fasc<strong>in</strong>o del palazzo basta leggerele parole del poeta ligure FrancescoPastonchi: “una bizzarra miscela di stili,con leggeri capricci di ferri e sfoggidi vetrate e una torretta <strong>in</strong>crostatadi pietruzze da figurare un croccante”.L’edificio ospita gli spazi orig<strong>in</strong>alidella dimora, nonché al piano giard<strong>in</strong>ol’<strong>in</strong>teressante galleria grandi scopertedel XIX secolo e sugli studi di Nobel.Villa NobelCorso Cavallotti, 116 - 18038 Sanremowww.villanobel.prov<strong>in</strong>cia.imperia.it7


Villa GrockParco di Villa GrockVia Fanny Roncati Carli, 38 - ImperiaPer visite guidate ed <strong>in</strong>formazioni:Federica Rossi - custodecell. 339.7691525Villa Grock (Imperia).Recentemente riportati agli orig<strong>in</strong>alisplendori grazie ai restauri term<strong>in</strong>at<strong>in</strong>ell’aprile del 2006, il parco e la Villa,appartenuti al celebre artista AdrianWettach, <strong>in</strong> arte Grock,sono un’<strong>in</strong>teressante commistione di stili,una fusione tra l’espressione mimicadel clown e le scelte architettoniche,un mondo magico, uno specchio dovesi riflette la figura istrionicadel proprietario. Giunto nella Rivieradi Ponente nel 1920, Wettach avviò i lavoridel parco nel 1920, fu un’impresa dai costidavvero elevati durata dieci anni.Il risultato è un complesso su piùterrazzamenti, collegati da scal<strong>in</strong>ateche si sviluppano a partire dal livellodella vasta peschiera. Questa comprendeun delizioso ponticello <strong>in</strong> pietra che portaal tempietto centrale e contribuiscead accentuare la forte componentescenografica degli ambienti.Di notevole impatto, <strong>in</strong>oltre, sonole simboliche Fontana “per Asperaad Astra” e Fontana “Fons Lucet”, realizzatecon l’utilizzo di graniglia coloratadalle forme <strong>in</strong>solite e arrotondate.Lungo i vialetti coperti di ghiaia,dove è possibile ammirare il significativopatrimonio arboreo del parco (Phoenix,Cedrus, Wash<strong>in</strong>ghtonia, Chamaeropse Cupressus), si noteranno le fantasiosee monumentali colonne illum<strong>in</strong>anti.Il parco comprende anche una zonadedicata al giard<strong>in</strong>o all’Italiana, un ampioporticato di ricevimento, un laboratoriohobbistico e un grande salone delle feste.8


Villa Piacenza Boccanegra(Ventimiglia, Imperia).Da un antico toponimo che <strong>in</strong>dicavala terra tra la costa, l’omonimo impluvioa ponente, la strada romana a norde Porta Canarda a est, deriva il nomedel complesso che racchiude <strong>in</strong> séuna storia unica di amore per il verdee il territorio ligure.Nel 1865 Villa Boccanegra, acquistatadai Bianchieri di Ventimiglia, passòa Giuseppe Bianchieri, illustre uomopolitico che, amico degli Hanbury edel botanico Ludwig W<strong>in</strong>ter, si dedicavaalla coltivazione delle rose.A testimonianza di quella passione rimaneoggi un muro della proprietà ricopertoda rose banksiane. Ai primi del Novecentoavvenne un ulteriore passaggiodi proprietà, che stravolse l’aspettodel giard<strong>in</strong>o. Ellen Willmott, ricca ereditiera<strong>in</strong>glese, appassionata di botanicae già proprietaria <strong>in</strong> Inghilterradi <strong>giard<strong>in</strong>i</strong> storici, si occupò personalmentedelle piantumazioni di specie esoticheancora oggi visibili. Sotto la famigliaPiacenza gli spazi verdi hanno mantenutogli antichi fasti e l’attuale parco si estendeper 4 ettari e mezzo, sviluppandosisu terrazzamenti a picco sul mare.Oggi conta un uliveto, una roccagliadi piante grasse e un giard<strong>in</strong>od’acclimatazione. Alberi spontaneiarmonizzano con varietà coltivate, mentrela caratterizzazione mediterraneapermette di conservare grande fasc<strong>in</strong>oanche nel periodo <strong>in</strong>vernale. Tra le speciedi maggior rilievo troviamo la Rosa“Senateur Lafollette”, coltivata a Cannesdal <strong>giard<strong>in</strong>i</strong>ere di Lord Brougham Busby<strong>in</strong>torno al 1910, l’Arbutus andrachnoides,l’Aghatis robusta, provenientedalla Tasmania e unico esemplarenei <strong>giard<strong>in</strong>i</strong> della zona, il Pneumus boldue la Pistacia lentiscus.Villa Piacenza BoccanegraVia A. Toscan<strong>in</strong>i, 43 - 18039 Ventimiglia (Im)tel. 0184.229447 - ursulasalghetti.d@libero.itVilla Piacenza Boccanegra9


Villa Orengo Sella (Latte, Imperia).Nella Piana di Latte, verso il mare,nelle immediate vic<strong>in</strong>anze dell’anticastrada Iulia Augusta, sono state di recenter<strong>in</strong>venute alcune poderose struttureappartenenti alle pert<strong>in</strong>enze di una villalitoranea romana. Tra le ipotesi,la più accreditata la riconoscecome la dimora suburbana di GiuliaProcilla, madre del generale romanoAgricola (I secolo d.C). Durante il medioevo,poi, la Piana di Latte avrebbe costituitoun avamposto strategico sulla costaa ponente da cui si comprendel’edificazione di numerose case fortificate,baluardo contro le aggressioni nemichee le <strong>in</strong>cursioni dei pirati turco-barbareschif<strong>in</strong>o al XVI secolo. Proprio <strong>in</strong> quest’areasorge Villa Orengo, ora Sella,con il suo nucleo centrale turrito che,a partire dalla f<strong>in</strong>e del XVI secolo,è stato ampliato per meglio svolgerele funzioni di rappresentanza tipichedella dimora suburbana.Il visitatore non manca di apprezzareil filare di ulivi secolari che, a ridossodel muro di c<strong>in</strong>ta, contrasta con il parcoottocentesco ricco di esemplari esotici.Passando alla splendida cancellatadi accesso alla spiaggia il paesaggiosi trasforma f<strong>in</strong>o a raggiungere il pergolatoc<strong>in</strong>quecentesco detto “andamento”con il suo portale monumentale del 1687.Uscendo dal portale si può osservaresulla s<strong>in</strong>istra un ponticello, che nel passatocongiungeva le proprietà Orengo lungoil mare con quelle a monte della stradaRomana.Villa Orengo SellaVia Romana 39/41, Ventimiglia Loc. Latte (Im)Visite: Angelica Sella - cell. 338.7975076Villa Faraggiana (Albissola Mare, Savona).L’<strong>in</strong>gresso di Villa Faraggiana è una portaaperta su un mondo da favola, attraversocolonne e lecci f<strong>in</strong>o all’elegante esedra,che racconta ancora storie di damee cavalieri. Il Palazzo rappresenta unodei pochi esempi di barocchetto ligure,mentre il parco segue gli stilemidel giard<strong>in</strong>o all’Italiana i cui disegnisi <strong>in</strong>trecciano su due diversi piani.Il contrasto tra la macchia di bosco,che ricopre le pendici della coll<strong>in</strong>a,e la regolare partizione delle siepi metteancora più <strong>in</strong> rilievo l’edificio di color rosso.La ristrutturazione si è tradotta10


Villa Faraggiana<strong>in</strong> un impianto a l<strong>in</strong>ee ortogonali,tutte <strong>in</strong>dicate da un preciso centro otticodi riferimento.I Faraggiana, fondatori di un’aziendaagricola modello basata sulla colturadi cereali, viti, olivi e sulla cura del bacoda seta (nella seconda c<strong>in</strong>ta murariae nella piana si coltivavano gelsi),non apportarono modifiche al disegnosettecentesco, ma vollero coprire di aiuolea forme irregolari la zona verde antistanteil palazzo. Qui la famiglia <strong>in</strong>trodusseuna vasca centrale e piante d’alto fusto,come cedri, magnolie, alberi di canfora,ibiscus, un piccolo agrumetoed un esemplare notevole di SoforaIapponica. Degne di nota sono le duepeschiere dalle vasche sagomatedelimitate da tritoni e pilastricon mascheroni, su cui si ergono le statuedi Bacco e Diana. Il giard<strong>in</strong>o all’Italianasottostante il piano di <strong>in</strong>gresso alla villarimane <strong>in</strong>vece di recente progettazioneda parte del Comune di Novara (1963).Villa FaraggianaLoc. Villa Faraggiana, 117012 Albissola Mar<strong>in</strong>a (Sv)www.villafaraggiana.it11


Villa Negrotto CambiasoParco di Villa Negrotto Cambiaso (Arenzano, Genova).Bisogna pensare a questo Parco come a uno scrigno che custodisce un <strong>in</strong>estimabiletesoro: la Serra Liberty, <strong>in</strong>augurata nel 1931 per volontà della Marchesa Matilde NegrottoCambiaso ad opera dell’architetto Lamberto Cubani, un mix di suggestioni <strong>in</strong> vetro e ferrodal gusto ottocentesco <strong>in</strong>glese. Al suo <strong>in</strong>terno, ogni primavera, il Comune di Arenzanoorganizza la manifestazione “Florarte”, mostra che presenta opere di artisti liguri abb<strong>in</strong>atea composizioni floreali. La Serra è il primo passo alla scoperta del giard<strong>in</strong>o disegnatoda Luigi Rovelli, autore anche del Parco di Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera.Lo stesso Rovelli firmò il restauro della Villa (oggi sede del Municipio), commissionatonel 1880 dalla Marchesa Luisa Sauli Pallavic<strong>in</strong>o. E lui ad aver conferito all’edificio l’aspettodi un turrito castello e ad aver adottato il modello del giard<strong>in</strong>o all’Inglese,con l’<strong>in</strong>troduzione di un laghetto, di un ruscello e di una cascata, oltre che di una grottanella parte sottostante l’<strong>in</strong>gresso dal mare del Palazzo. Inestimabile è il valore botanicodel Parco, arricchito da specie rare come il cipresso calvo, erytr<strong>in</strong>a cristigalli, cefalotasso,criptomeria nella varietà elegans e tuia gigante. Fiore all’occhiello del giard<strong>in</strong>o è il grandecedro del Libano, un vero e proprio monumento vegetale per le sue dimensioni imponenti.Sarà piacevole passeggiare tra i colori <strong>in</strong> compagnia di pavoni e altri esemplari di avifauna(la località fa parte del Parco Regionale del Beigua, luogo di transito di specie migratorie).Nelle vecchie stalle della Marchesa ha sede, ora, la tradizionale banda musicale locale;mentre la proprietà ospita un’area d’<strong>in</strong>trattenimento per i bamb<strong>in</strong>i.Parco di Villa Negrotto CambiasoPalazzo Negrotto Cambiaso - 16011 Arenzano (Ge)Assessorato al <strong>Turismo</strong> e Cultura - tel. 010.9138201/301/316turismo@comune.arenzano.ge.it12


Villa Brignole Sale, Duchessa di Galliera (Genova Voltri).Il parco di Villa Brignole Sale (più conosciuta come Villa Duchessa di Galliera, <strong>in</strong> memoriadella nobildonna che portò la proprietà voltrese all’apice dello splendore nel XIX secolo)si estende per 250.000 metri quadrati alle spalle di Genova Voltri e rappresentauna delle aree verdi più vaste del ponente cittad<strong>in</strong>o. Il Palazzo, di grande rilievo storicoed architettonico, si affaccia su un giard<strong>in</strong>o formale ricavato su di un ampioterrazzamento. L’edificio pr<strong>in</strong>cipale è il risultato dell’impegno di raff<strong>in</strong>ati artistiche realizzarono la Sala delle Conchiglie e il Teatr<strong>in</strong>o; anche per l’edificazionedelle Dipendenze Artistiche della Villa (quali la Latteria, il Castello, le grotte, il Caffè,i giochi d’acqua), che puntellano boschi e radure, viali e piccoli sentieri, furono chiamatemaestranze di alto livello aff<strong>in</strong>ché il complesso monumentale divenisse degnodi ospiti illustri provenienti da tutta l’Europa.Il Parco è firmato da Giuseppe Rovelli e si articola <strong>in</strong> aree dist<strong>in</strong>te: il giard<strong>in</strong>o all’Italiana;il bosco romantico, dove ogni elemento vegetale o architettonico appare spontaneoe casuale; le radure, che ospitano i rec<strong>in</strong>ti degli animali. La vastità dell’area e la ricchezzadi condizioni ambientali permettono la presenza di numerose ed <strong>in</strong>teressanti specievegetali ornamentali, spontanee o esotiche, come il platano, la falsa canfora,la magnolia, il cedro e la mimosa. Sopravvivono nuclei di colture contad<strong>in</strong>e comegli uliveti, modesti filari di vite e qualche albero da frutto.Villa Duchessa di GallieraVico Nicolò da Corte, 2 - Genova VoltriVisite: Coop. DAFNE - tel. 010.2473925 - <strong>in</strong>fo@dafnet.itVilla Duchessa di Galliera


Villa Durazzo Pallavic<strong>in</strong>iVilla Durazzo Pallavic<strong>in</strong>i (Genova Pegli).Il parco, voluto dal marchese IgnazioPallavic<strong>in</strong>i, fu ideato e realizzato tra il 1840ed il 1846 da Michele Canzio, allorascenografo del teatro Carlo Felice:il risultato è un orig<strong>in</strong>alissimo it<strong>in</strong>erarioteatrale composto da qu<strong>in</strong>te verdi legatel’una all’altra da una traccia narrativa,svolta <strong>in</strong> tre atti. Il percorso, scanditoda scene raff<strong>in</strong>ate composte di naturaed architettura, si snoda attraverso il VialeClassico, la Coffee House, l’Arco di trionfo,la Casa dell’Eremita, e poi il Lago Grandecon la Pagoda C<strong>in</strong>ese ed il Tempiodi Diana, il Giard<strong>in</strong>o di Flora e il Gazebodelle Rose.Non mancano esemplari vegetalidi grande pregio: la monumentale canforaaffiancata al cedro del Libano, le palme,le araucarie, il sughero e la collezionedi antiche camelie. Nel parco è compresoil giard<strong>in</strong>o botanico “Clelia DurazzoGrimaldi” fondato nel 1794.Nel 1840, il complesso subì profondetrasformazioni sotto Ignazio Pallavic<strong>in</strong>i e,successivamente, sotto la figlia Teresa.Dal 1928 la villa è di proprietà del Comunedi Genova che l’ha riportata al suo anticosplendore. Le due serre ottocenteschecostituiscono la più raff<strong>in</strong>atatestimonianza genovese della culturabotanica che caratterizzò gli ambientiscientifici agli <strong>in</strong>izi del XIX secolo.Il nuovo giard<strong>in</strong>o botanico offreun panorama ampio sulle meravigliedella biodiversità del mondo vegetale,grazie a molteplici “stanze”che permettono di comprenderemeccanismi biologici, sistemi ecologicie morfologie curiose.Villa Durazzo Pallavic<strong>in</strong>iVia Pallavic<strong>in</strong>i, 13 - Genova Peglitel. 010.666864 - 010. 661330ass.prolocopegli@libero.itwww.villapallavic<strong>in</strong>i.net14


Villa Brignole Sale (Genova).I fasti di questo imponente edificio risalgono all’acquisto del palazzo da parte di GiulioSale che, nel 1584, ne fece un centro di cultura, residenza estiva per personalità di spiccodell’epoca. Il parco della villa divenne cornice di feste danzanti e manifestazioni musicali,tradizione perpetrata, poi, dagli eredi Geronima e da suo marito Gio Francesco Brignole.La presenza dei Brignole Sale <strong>in</strong> Albaro term<strong>in</strong>ò tre secoli dopo, con l’est<strong>in</strong>zione dellacasata e il passaggio del complesso nelle mani del duca di Melzi d’Eril, che spogliòil Palazzo di tutti i beni mobili e lo mise <strong>in</strong> vendita. Nel 1882 la Villa fu comprata dallaCongregazione delle Suore Marcell<strong>in</strong>e che la resero sede di un Istituto Scolastico ancoraattivo. Il giard<strong>in</strong>o all’Italiana compreso nella proprietà presenta un impiantoquadrangolare. Al centro delle aiuole crescono alberi ad alto fusto, palme e magnolie,che hanno preso il posto delle orig<strong>in</strong>arie bulbacee. Statue marmoree orig<strong>in</strong>alie pavimentazione <strong>in</strong> mattoni disposti a lisca di pesce imprimono un carattere particolareall’<strong>in</strong>sieme. Il parco si sviluppa su tre livelli: il viale di accesso con la limonaia; il prato <strong>in</strong>declivio, fiancheggiato da quattro ampie aiuole a manto erboso e la zona pianeggiante<strong>in</strong> basso, costituita da una strad<strong>in</strong>a alberata e da un’area dove spicca il mascheroneorig<strong>in</strong>ale appartenente ad un’ampia peschiera di forma ellittica. All’estremità dei vialisi trovano quattro grotte che presentano tracce della primitiva decorazione di conchiglie.Villa Brignole Sale - Istituto Marcell<strong>in</strong>eVia San Nazaro, 20 - Genova - tel. 010.3620360 - marcell<strong>in</strong>e@libero.itVilla Brignole Sale


Palazzo del Pr<strong>in</strong>cipeGiard<strong>in</strong>o di Palazzo del Pr<strong>in</strong>cipe (Genova).Primo esempio di edificio <strong>in</strong> stiler<strong>in</strong>ascimentale genovese, il Palazzodel Pr<strong>in</strong>cipe è il più importante complessomonumentale c<strong>in</strong>quecentesco della città,già dimora dell’ammiraglio di Carlo V,Andrea Doria, che lo fece erigere e decoraretra il 1521 e il 1540. Signore di fattodella città, pur nel quadro dell’ord<strong>in</strong>amentorepubblicano, il Doria pensò l’edificio comeil simbolo magniloquente del suo potere:la residenza è l’unico esempio di “reggia”che la Repubblica di Genova conobbenel corso della sua storia secolare.Se gli <strong>in</strong>terni custodivano gli affreschidi Per<strong>in</strong> del Vaga e splendidi arazzi, gliesterni non erano meno preziosi, grazie algiard<strong>in</strong>o risalente al 1530 e completato neiprimi anni del ‘600 da Giovanni Andrea I,successore del Doria. Un primo impiantolo vedeva organizzato <strong>in</strong> aiuole regolari,puntellato da fontane come quelladi Nettuno, scolpita da Taddeo Carlonenel 1599, ma l’Ottocento lo trasformòsecondo il modello del Parco Romanticoall’Inglese. Danneggiato dal SecondoConflitto Mondiale, il giard<strong>in</strong>o è statorecentemente restaurato nella sua partecentrale, con il recupero della planimetriac<strong>in</strong>quecentesca. La scelta delle speciebotaniche, parzialmente basata sulledescrizioni storiche del giard<strong>in</strong>o, è stataguidata dal pr<strong>in</strong>cipio di utilizzare solovarietà note adottate <strong>in</strong> Italia a cavallotra il ‘500 e il ‘600 (tra i cui i primi tulipanibotanici). Il Palazzo del Pr<strong>in</strong>cipe, rimastonei secoli proprietà degli eredi DoriaPamphilj, è aperto al pubblico dal 1995.Palazzo del Pr<strong>in</strong>cipePiazza del Pr<strong>in</strong>cipe 4, Genovawww.palazzodelpr<strong>in</strong>cipe.it16


Villa Pallavic<strong>in</strong>o “delle Peschiere”(Genova).Tobia Pallavic<strong>in</strong>o banchiere, prestatoredi denaro e armatore della flottaspagnola, alla sua morte nel 1581,risultava proprietario del palazzo <strong>in</strong>“Strada Nuova” e della Villa delle Peschiereancora oggi appartenente alla nobileFamiglia. La struttura del giard<strong>in</strong>o,secondo un piano attribuito a GaleazzoAlessi, prevede due diversi livelliche permettono di godere da ampibelvedere della vista dell’<strong>in</strong>tera città.Comprende 4 ampie peschiere collocateai lati del palazzo, mentre, nello spazioretrostante, si trova una vasca ornatacon una statua del Tritone.Al piano sottostante rispetto all’edificiosi trova una grotta, precedutada un portico a serliana <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e dorico.L’antro attribuito a Giovan BattistaCastello al suo <strong>in</strong>terno custodisce duen<strong>in</strong>fei, rivestiti di frammenti di stalattitie rocce. La superficie della grottae delle volte dell’atrio, ad esclusionedelle nicchie, è ricoperta da un mosaicodi tessere ovali maiolicate, quarzo,ciottoli e pietre colorate, corallie conchiglie e parti di stucco.La composizione vegetale del giard<strong>in</strong>odel ‘500 ha subito modificazion<strong>in</strong>el tempo e la quasi totalità degli alberie degli arbusti odierni risalgonoa un periodo tra ‘800 e ‘900.L’edificio è attualmente sededi una compagnia di assicurazioni.Villa Pallavic<strong>in</strong>o “delle Peschiere”Villa delle PeschiereVia S. Bartolomeo degli Armeni, 5 - Genovatel. 010.83331plfgenova@plferrari.com17


Villa Groppallo allo Zerb<strong>in</strong>oVilla Groppallo allo Zerb<strong>in</strong>o (Genova).Situata <strong>in</strong> posizione panoramica su Genova, Villa “Lo Zerb<strong>in</strong>o” fu fatta costruirenella seconda metà del ‘500 dai Balbi; l’edificio passò poi nel ‘700 ai Durazzo qu<strong>in</strong>dialla famiglia Groppallo. In stile r<strong>in</strong>ascimentale il giard<strong>in</strong>o ospita sul fronte dell’edificioun’ampia peschiera con due splendide statue orig<strong>in</strong>ali ai lati. Disposto su due piani<strong>in</strong>treccia una piacevole passeggiata <strong>in</strong> un piccolo bosco che, seguendo un percorsopreciso, offre scorci <strong>in</strong>teressanti sulla città e sull’edificio. Al term<strong>in</strong>e del tracciatosi è condotti all’<strong>in</strong>terno dei cosidetti “Orti Zerb<strong>in</strong>iani”, esempio importante e complessodi grotta artificiale. I misteri della natura <strong>in</strong> questo luogo sono spiegati da un latocon complesse scene figurate che rimandano al mito, dall’altro evocati dai materiali usati:conchiglie, concrezioni calcaree e madreperlacee, sassol<strong>in</strong>i colorati e stalattiti.La Villa Groppallo allo Zerb<strong>in</strong>o, come la Villa Rosazza "allo scoglietto" sono realizzatedal Tagliafichi, uno dei più apprezzati architetti neoclassici del capoluogo ligure.Il legame tra edificio e paesaggio perseguito <strong>in</strong> tutto l’iter della cultura abitativa genoveseè portato concettualmente ai term<strong>in</strong>i estremi con le pareti dip<strong>in</strong>te da Domenico Piolae Gregorio De Ferrari: su di esse è proiettata un’immag<strong>in</strong>e fantastica della natura,creatrice di forme mutevoli, che trasferisce all’<strong>in</strong>terno del palazzo le artificioseconcrezioni un tempo relegate nella grotta artificiale.Villa Groppallo allo Zerb<strong>in</strong>oPasso allo Zerb<strong>in</strong>o, 1 - 16122 Genova - tel. 010.860233318


Giard<strong>in</strong>o Botanico di Pratorondan<strong>in</strong>o (Masone, Genova).“Non si può cogliere un fiore senza turbare una stella”: è con questo monitoche il Giard<strong>in</strong>o accoglie il visitatore che si addentra nel percorso curato dal Gruppo LigureAmanti delle Orchidee. Più che un parco è un “giard<strong>in</strong>o dei mille climi”, o meglio un“opuscolo botanico”, come è stato def<strong>in</strong>ito dalla critica. La gestione affidata alla Prov<strong>in</strong>ciadi Genova, con la cura scientifica e manutentiva dei volontari della G.L.AO., rende la visitaun momento di approfondimento per grandi e picc<strong>in</strong>i che troveranno all’<strong>in</strong>ternodell’it<strong>in</strong>erario un centro di divulgazione scientifica a disposizione del visitatore.Annoverato dal Tour<strong>in</strong>g Club Italiano fra i “Musei del verde”, il giard<strong>in</strong>o di Pratorondan<strong>in</strong>osi def<strong>in</strong>isce Giard<strong>in</strong>o Botanico Montano per le numerose specie di flora montanache provengono da ambienti, località e nazioni differenti. L’area verde è scandita secondotre habitat rocciosi fondamentali: il calcareo, il siliceo e il serpent<strong>in</strong>oso. Tra le piantemontane presenti meritano particolare attenzione alcune specie <strong>in</strong> via di est<strong>in</strong>zione,ovvero il Lilium pomponium, la Wulfenia car<strong>in</strong>thiaca e l’Eryngium alp<strong>in</strong>um. Altre collezionidi <strong>in</strong>teresse sono quelle di orchidee del genere Cipripedium, ma anche di sempreverdie sassifraghe, ed un percorso specifico di vegetali fossili viventi. La visita all’<strong>in</strong>ternodel Giard<strong>in</strong>o è gratuita e può essere completata da proiezioni e lezioni specifiche sullastoria dell’ambiente nonché sul variegato mondo della flora montana.Giard<strong>in</strong>o Botanico di Pratorondan<strong>in</strong>o:Località Pratorondan<strong>in</strong>o - Campo Ligure (Ge) - tel. 010.5499827Giard<strong>in</strong>o Botanico di Pratorondan<strong>in</strong>o


Parco di Villa Serra a Còmago (Sant’Olcese, Genova).Sono gli <strong>in</strong>izi dell’Ottocento quando i Serra acquistano dalla famiglia P<strong>in</strong>elli la proprietàche il marchese Orso, nel 1851, ristrutturerà <strong>in</strong> stile Tudor, con tanto di torre medievalee parco all’Inglese, secondo il progetto tratto dall’enciclopedia di John Claudius Loudon.Nel 1982 il complesso è passato sotto la gestione del Consorzio Villa Serra, costituitodai Comuni di Genova, Sant'Olcese e Serra Riccò, che ha f<strong>in</strong>ito il restauro del giard<strong>in</strong>onel 1992 e della villa nel 2001. Dal 2004 le scuderie settecentesche con la torre neogoticasono occupate da un ristorante e da un piccolo hotel de charme. Il parco, estesonel fondovalle del rio Còmago, si sviluppa attorno a tre prati e a un lago. Ampie raduresi alternano agli alberi che creano assi e scorci visivi sul cottage, sui rustici e sugli edifici.Un secondo lago alimenta una catena d'acqua orientata <strong>in</strong> direzione del cottage,che sfuma <strong>in</strong> un s<strong>in</strong>uoso ruscelletto. Rispondendo all’ottocentesco richiamo dell’esotismo,il verde è stato arricchito di sequoie, liriodendri, taxodium, magnolie, liquidambar, cedrie sofore. Lungo il viale d'accesso vi sono esemplari secolari di platano e di tasso, mentre,di fronte alla villa, si erge il grande Quercus ilex. Nel 2005 è stata <strong>in</strong>trodotta unacollezione di ortensie (Hydrangee), unica <strong>in</strong> Italia, con oltre 1300 piante e oltre 170varietà, sia storiche che cultivar, <strong>in</strong> fiore da maggio a settembre. Villa Serra fornisce servizidi cater<strong>in</strong>g, mentre gli spazi si prestano ad accogliere manifestazioni ed eventi.Il parco dispone di aree gioco, pic-nic e una qu<strong>in</strong>ta teatrale per spettacoli.Parco di Villa Serra a CòmagoVia Carlo Levi, 2 - 16010 Sant’Olcese (Ge)www.villaserra.itVilla Serra


Parchi di NerviIl complesso dei Parchi di Nervi (Genova).Costituito dai parchi Serra, Groppallo e Grimaldi, l’attuale complesso dei Parchi di Nerviera, <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e, un’area costituita da orti e divisa <strong>in</strong> tre proprietà, progressivamentetrasformata nell’800, secondo gli stilemi del giard<strong>in</strong>o romantico all’Inglese. Il risultatoè uno spazio articolato <strong>in</strong> zone verdi dist<strong>in</strong>te, ma legate dalla stessa cornice mar<strong>in</strong>a:<strong>in</strong> ognuna la disposizione degli alberi ad alto fusto e dei cespugli crea qu<strong>in</strong>tescenografiche, quasi “cannocchiali visivi”, da cui ammirare lo spettacolo della costa.Secondo una logica a matrioska, ogni giard<strong>in</strong>o custodisce altri <strong>giard<strong>in</strong>i</strong> <strong>in</strong> m<strong>in</strong>iatura,angoli, belvedere, punti di sosta, specchi d’acqua ornati da piante e fiori, boschi e zonerocciose che richiamano l’entroterra. Il lato a Levante del parco, parte della proprietàGrimaldi-Fassio, fu trasformato <strong>in</strong> roseto con circa 800 varietà del fiore che hannopartecipato all’importante concorso <strong>in</strong>ternazionale della Rosa Rifiorente.La costruzione della ferrovia, <strong>in</strong>iziata a partire dal 1872, e la crescita <strong>in</strong>controllatadegli alberi e dei cespugli hanno, <strong>in</strong> parte, nascosto gli effetti scenografici.L’accesso al mare è oggi <strong>in</strong>terrotto e consentito soltanto da alcuni sottopassaggi.I Parchi di Nervi nell’<strong>in</strong>sieme delle tre ville furono acquisiti dal Comune di Genovanel secolo scorso. Rimane esterna al complesso ma adiacente <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea d’aria la Villa Luxoro,l’unica a conservare l’accesso diretto al mare.Parchi di NerviVia Capolungo - Genova Nervi - tel. 010.3203495 - www.parchid<strong>in</strong>ervi.it21


Museo Parco di Portof<strong>in</strong>oMuseo del Parco - Centro Internazionaledi scultura all’Aperto. Castello San Giorgio(Portof<strong>in</strong>o, Genova).A picco sul mare di Portof<strong>in</strong>o, nella cornicenaturale voluta dal barone Mummall’<strong>in</strong>izio del Novecento, si estendesu più livelli il Museo del Parco.Il giard<strong>in</strong>o, orig<strong>in</strong>almente pert<strong>in</strong>enzadel Castello sovrastante, affondale sue radici negli albori del secolo breve,quando il barone vi impiantòun assortimento di felci e di rare piantedi pitosforo importate dal Giappone.A quella prima raccolta si aggiunserole camelie, eccezionalmente grandi grazieal microclima del luogo, tesoro uniconella penisola, e gli oleandridall’imponente fioritura.Questa “galleria d’arte botanica” en ple<strong>in</strong>air è sede del maggiore museo italianodi sculture monumentali all’aperto.La collezione di opere dei maggiori maestri<strong>in</strong>ternazionali, voluta da Daniele Crippa,annovera centoventi sculture di differentidimensioni e materiali (bronzo, marmo,vetro, acciaio…) spesso create22


appositamente per armonizzare con la magia della location. Nomi come Beuys, Rotella,Pomodoro, Fontana, Cucchi, Arman, Spagnulo, Atchugarry, Conti, Guttuso, De Camargo,Iommi, Hirsch, Poirier, Vautier, Spoerri e Thun danno lustro alla preziosa raccolta,ma l’elenco è un cont<strong>in</strong>uo work <strong>in</strong> progress: il Museo, <strong>in</strong>fatti, cont<strong>in</strong>ua ad acquistare nuovipezzi che alimentano l’esaustivo catalogo biennale. Durante la bella stagione gli spaziaccolgono <strong>in</strong>contri culturali, meet<strong>in</strong>g ed eventi. Dal 2004 il Museo collaboracon la Fundación Argent<strong>in</strong>a - Museo del Parque organizzando corsi di formazione, <strong>in</strong>siemeall’Unicef genovese, a supporto del futuro dei giovani di quella nazione.Museo del Parco - Centro Internazionale di Scultura all’ApertoMolo Umberto I - 16034 Portof<strong>in</strong>owww.museodiportof<strong>in</strong>o.it23


Villa DurazzoParco di Villa Durazzo (Santa Margherita Ligure, Genova).Sulla coll<strong>in</strong>a che dom<strong>in</strong>a Santa Margherita Ligure, la dimora seicentesca costruitadai marchesi Durazzo gode di un’<strong>in</strong>cantevole posizione sul Golfo del Tigullio.Il piccolo “Agrumeto”, situato sul terrazzamento antistante il mare tra il muro di c<strong>in</strong>tae la balaustra, è il nucleo più antico coltivato ad aranci, limoni, pompelmi: qu<strong>in</strong>te di verdeper chi sale dalla spiaggia verso la villa. Il tracciato del “Giard<strong>in</strong>o all’Italiana” fu sviluppatodalla famiglia Centurione nel XIX secolo. Il parco è caratterizzato dalle l<strong>in</strong>ee geometrichedelle siepi di bosso abbellite da numerose Cycadaceae (fra cui alcune rare piante maschilidi Cycas revoluta) e da un esemplare di Encephalartos lehmannii. Il percorso è delimitatoda ortensie, magnolie e da diverse varietà di Camelia japonica, tra cui la Contessa Lav<strong>in</strong>iaMaggi. Nel 1998 la proprietà è stata gemellata con i “Giard<strong>in</strong>i botanici Hanbury”di Ventimiglia. Nel XX secolo, Alfredo Chierichetti realizzò il “Bosco romantico all’Inglese”,dove lecci, cipressi, canfore, tigli e p<strong>in</strong>i si mescolano ad un’ampia varietà di palme,fra cui Phoenix canariensis, Wash<strong>in</strong>gtonia filifera, Jubaea chilensis, <strong>in</strong> una suggestivacommistione fra flora esotica e mediterranea. Il parco è arricchito da statue, fontane,fioriere e attraversato da viottoli <strong>in</strong> acciottolato bianco-nero, i cui s<strong>in</strong>uosi percorsiconducono f<strong>in</strong>o alla terrazza antistante la villa, qui preziosi mosaici floreali prolunganola vegetazione f<strong>in</strong>o alla soglia della casa. Da non perdere il “Giard<strong>in</strong>o Segreto dei Pr<strong>in</strong>cipiCenturione”, un piccolo gioiello <strong>in</strong>castonato nel verde, che nel XIX secolo costituiva ilrifugio nascosto degli amanti.Parco di Villa DurazzoPiazzale San Giacomo, 3 - 16038 Santa Margherita Ligure - www.villadurazzo.it24


La Cervara (Santa Margherita Ligure, Genova).A picco sul mare tra Santa Margherita e Portof<strong>in</strong>o, l’abbazia della Cervara è oggi locationscelta per eventi, convegni, meet<strong>in</strong>g aziendali, concerti, feste private e matrimoni.Fondata nel 1361 da un piccolo gruppo di monaci benedett<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> quasi sette secolidi storia alterna momenti di splendore a periodi di decadenza, riflessi nelle progressivetrasformazioni architettoniche del complesso. Di particolare rilevanza è il giard<strong>in</strong>omonumentale all’Italiana, unico conservato <strong>in</strong> <strong>Liguria</strong>, che si estende su due livelligentilmente raccordati da pergole e grad<strong>in</strong>i. Nella parte <strong>in</strong>feriore, le siepi di bosso,abilmente potate a formare disegni geometrici quali coni e coni gradonati, circondanola fontana <strong>in</strong> marmo del XVII secolo raffigurante un putto. Le piante, addossate ai murio disposte lungo le bordure, sono, <strong>in</strong>sieme alle vigne degli antichi pergolati, parte<strong>in</strong>tegrante del giard<strong>in</strong>o. Tra le varie specie si trovano coloratissime strelitzie, agrumi e,ancora, oleandri e p<strong>in</strong>i di Aleppo, un secolare albero del pepe e capperi rosa.Sul lato est del giard<strong>in</strong>o <strong>in</strong>feriore il pergolato è coperto da un glic<strong>in</strong>e viola ultrasecolaredi dimensioni monumentali. La parte superiore è caratterizzata da pilastri ottagonaliricoperti di Trachelospermum jasm<strong>in</strong>oides L. che, durante la fioritura, espandeun delizioso profumo di gelsom<strong>in</strong>o.Abbazia La CervaraLungomare Rossetti - via Cervara, 10 - 16038 S. Margherita Ligure (Genova) - www.cervara.itLa Cervara


Villa Roccawww.turismo<strong>in</strong>liguria.itVilla Rocca


Villa RoccaParco Botanico di Villa Rocca (Chiavari).Nel cuore della graziosa cittad<strong>in</strong>a di Chiavari sorge il Parco Botanico di Palazzo Rocca,accessibile dal centro storico e dall’<strong>in</strong>gresso coll<strong>in</strong>are. La sua costruzione si deve allafamiglia Rocca che acquistò il palazzo nel 1903 ed edificò il Parco c<strong>in</strong>que anni dopo, suprogetto dell’architetto genovese Pol<strong>in</strong>ice Caccia. Il giard<strong>in</strong>o, ricco di specie rare e pregiateportate dai Rocca dal Sudamerica, si sviluppa <strong>in</strong> verticale su diverse altezze, offrendodifferenti punti di vista sulla città e il mare.Il percorso ideale parte dalle Serre perfettamente restaurate secondo i disegni orig<strong>in</strong>ali:la più nota è conosciuta come “la bananiera” e si sviluppa <strong>in</strong> altezza per seguirela conformazione della pianta stessa. Proseguendo la visita si <strong>in</strong>contrano un lecceto,<strong>in</strong>teressanti giochi d’acqua che animano una grotta artificiale, il Tempietto della Musicae la “<strong>Ville</strong>tta del Te’”. Quest’ultima struttura, dest<strong>in</strong>ata allo svago della famiglia, è <strong>in</strong> attesadi restauro ma vi si possono ugualmente apprezzare gli elaborati disegni delle r<strong>in</strong>ghiere<strong>in</strong> ferro battuto, le decorazioni e gli affreschi sui soffitti.I sentieri lungo il Parco, che seguono i disegni orig<strong>in</strong>ali, conservano le decorazionidel ciottolato <strong>in</strong> diversi punti così come le sedute <strong>in</strong> pietra di orig<strong>in</strong>ale fattura.Nel retro del Palazzo si trova ancora oggi un giard<strong>in</strong>o all’Italiana con siepi di bosso, aiuolegeometriche e un piccolo agrumeto. Qui si tengono eventi e manifestazioni culturali.Il complesso oggi ospita al suo <strong>in</strong>terno la Galleria Civica d’Arte.Parco Botanico di Villa Rocca - Servizio Parchi e Giard<strong>in</strong>iVia Parma, 378 - Chiavari - tel. 0185.30292927


Villa Marigola(San Terenzo, La Spezia).Villa Marigola, sede del Centro CongressiCarispe e un tempo dimora estiva deimarchesi Olland<strong>in</strong>i, è un luogo di s<strong>in</strong>golarefasc<strong>in</strong>o: la varietà dei punti di vista,il tessuto vegetale denso e variegato,il profumo della macchia mediterranea,si <strong>in</strong>tegrano al sapore della brezza mar<strong>in</strong>a.La grande terrazza era il cuoredel complesso settecentesco e accoglieva,all’uso ligure, il “giard<strong>in</strong>o degli agrumi”,con cedri, limoni, ch<strong>in</strong>otti e aranci.Il Parco cont<strong>in</strong>uava con la classicacoltivazione ad olivi e viti f<strong>in</strong>o alla spiaggia,dove si stagliava nitida la “casa bianca”,legata alla memoria di Shelley, ospiteche ne immortalò il ricordo.A partire dalla metà dell’Ottocentola storia architettonica della villae del giard<strong>in</strong>o si modula su quelladella grande cultura romanticae poi decadente. La macchia mediterraneas’<strong>in</strong>gentilisce e i sentieri s’<strong>in</strong>tersecano28


Villa Marigolaterm<strong>in</strong>ando improvvisamente <strong>in</strong> balconie f<strong>in</strong>estre naturali sul Golfo di Lerici,con straord<strong>in</strong>ari effetti di sorpresa.La presenza di Arnold Boeckl<strong>in</strong> ha lasciatola sua traccia <strong>in</strong> un’importantestratificazione di paesaggio coltivato,due angoli del giard<strong>in</strong>o, il “bosco sacro”e “il mito di Pan”, dove si cont<strong>in</strong>uaa respirare un’aria di <strong>in</strong>canto sospeso.La fisionomia attuale della Villa e del parcoè stata def<strong>in</strong>ita ai primi del Novecentoquando l’ultimo proprietario, l’armatoreleric<strong>in</strong>o Bibol<strong>in</strong>i, affidò l’ampliamentodell’edificio ad Ettore Cozzanie all’architetto Franco Oliva,che coniugarono nel nuovo giard<strong>in</strong>oall’Italiana la precisa simmetriadella tradizione classica con l’eleganzadel tardo Liberty decl<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> una cadenzadel tutto particolare, del tutto “ligure”.Villa MarigolaVia Biagg<strong>in</strong>i, lungo la strada litoranea LericiSan Terenzo - Corso Cavour, 86 - 19121 La Speziatel. 0187.773318 - www.villamarigola.com29


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La Marrana, Parco di Arte Ambientale(Marrana-Montemarcello, La Spezia).Cultura rima con natura al Parco di ArteAmbientale La Marrana, nato dallapassione collezionistica di GianniBolongaro e di sua moglie Grazia (nipotedi Alfonso Mar<strong>in</strong>o che donò partedella sua raccolta di opere dell’800italiano al Museo di Capodimonte)con l’obiettivo di dare valore aggiuntoal Parco Naturale Regionaledi Montemarcello Magra.Del 1997 è l’<strong>in</strong>augurazione della primapersonale di Hosse<strong>in</strong> Golba, artistapersiano e firma della mostra “Il Giornod’oro”. Da allora si sono succeduti ben 18maestri con 34 opere tra <strong>in</strong>stallazioni,performance audio-video e sculture<strong>in</strong> piena s<strong>in</strong>tonia con il mood del luogo:nomi di varie nazionalità e di differentil<strong>in</strong>guaggi che vanno da Luigi Ma<strong>in</strong>olfia Joseph Kosuth passando per JannisKounellis, Ettore Spalletti, Vedovamazzeie Mario Airò. Per entrare al meglio nellospirito che anima questa <strong>in</strong>solitaed eccezionale location ogni artistaviene <strong>in</strong>vitato a visitare e soggiornarenella zona aff<strong>in</strong>ché possa megliocomprendere le caratteristicheambientali, storiche e culturali del Parco.Alcuni pezzi esposti sono così la summadelle sensazioni e delle suggestioni natedurante il soggiorno, secondo il pr<strong>in</strong>cipioespresso nella citazione della poesiadi Goethe “Sommer” posizionataall’<strong>in</strong>gresso del percorso del Parco:“il campo e il bosco e la roccia/e i <strong>giard<strong>in</strong>i</strong> sono sempre statiper me/solo uno spazio/ e tu,mia amata, li trasformi/ <strong>in</strong> luogo”.Parco La Marrana - arteambientaleLoc. Marrana - Montemarcello (La Spezia)ww.lamarrana.itLa Marrana31


Orto Botanico di Montemarcello(Ameglia, La Spezia).L’Orto Botanico di Montemarcello sorgesul Monte Murlo a 365 m. s.l.m.nel promontorio del Caprione ed è statoistituito nel 1999. L’Orto, con i suoi 6.000mq di estensione, si trova nel cuoredel Parco Naturale Regionaledi Montemarcello-Magra.E una struttura unica, da scoprire<strong>in</strong> un it<strong>in</strong>erario guidato che permetteai visitatori di osservare le specierappresentative delle coperture vegetaliautoctone e di godere di una straord<strong>in</strong>ariavista delle Alpi Apuane e della focedel fiume Magra. Il complesso <strong>in</strong>cludeun’area per la sosta e un piccolo centroper l'accoglienza e per l'attività didatticacon sala multimediale.Per i bamb<strong>in</strong>i è stato creato il percorso“il camm<strong>in</strong>o dei sensi” con pannelliillustrativi. L’Orto è diviso <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que sezioni:la “Gariga”, composta da bassi arbusti,erbe e specie aromatiche; la “MacchiaMediterranea” con arbusti e lianesempreverdi; le “P<strong>in</strong>ete a P<strong>in</strong>o d’Aleppo”che si alternano a sclerofille sempreverdi,come il leccio, il lentisco, la fillirea,il corbezzolo e l'alaterno; il “Querceto”con prevalenza di cerro nelle zone piùfresche e di roverella <strong>in</strong> quelle più calde;le “Piante della Tradizione Popolare”come il fico b<strong>in</strong>ello. La flora mediterraneacomprende anche specie protette<strong>in</strong> <strong>Liguria</strong> come l’iris nano, il narcisotazetta e numerose orchidee selvatiche.Importante è la presenza del cisto biancoche qui si trova al limite orientale della suaarea di distribuzione ed è uno dei simbolidel parco.Orto Botanico di MontemarcelloLocalità Monte MurloComune di Ameglia (Sp)www. parcomagra.it/ortobotanico.asp32www.turismo<strong>in</strong>liguria.it


Orto Botanico Montemarcello

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