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Bollettino Economico - Banca d'Italia

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ischio sono stati più pronunciati nel segmentodelle obbligazioni bancarie.L’ulterioreforte aumentodell’avversioneal rischio ha causatodrastici ribassidei corsi azionari…Dalla fine di luglio anche icorsi azionari sono drasticamentediminuiti. Nelcomplesso del terzo trimestrel’indice Dow JonesEuro Stoxx relativo allemaggiori società quotatedell’area dell’euro e l’indice statunitense S&P500sono scesi, rispettivamente, del 24 e del 16 percento (fig. 12); il calo è stato più accentuato per ititoli del comparto bancario. La variabilità attesa,implicita nei prezzi delle opzioni sugli indici diborsa, è aumentata fortemente portandosi su livelliche, nell’area dell’euro, non si osservavanoda maggio 2010 (fig. 13).…e un deflussodi capitali dai paesiemergentiAnche nei paesi emergentile condizioni finanziarie sisono fortemente deteriorate,in un contesto caratterizzatoda una repentina ricomposizione dei portafogliinternazionali verso attività meno rischiose.Vi sono stati deflussi di capitale, particolarmenteconsistenti nel comparto azionario, e sisono arrestati gli afflussi in quello obbligazionario.I mercati azionari hanno subito perdite ampiee generalizzate, che hanno condotto le quotazioniai livelli più bassi degli ultimi due anni. I differenzialidi rendimento tra i titoli sovrani a lungo terminedenominati in dollari e quelli del Tesorostatunitense si sono ampliati, al pari dei premi relativiai CDS sovrani. La debolezza delle valutenei confronti del dollaro, già emersa in agosto, siè intensificata in settembre.Il cambio dell’eurosi deprezzaNei tre mesi terminanti allafine di settembre, il tasso dicambio dell’euro si è fortementedeprezzato nei confronti del dollaro (-7 percento), della sterlina (-4 per cento) e ancor piùmarcatamente dello yen (-11 per cento); la valutagiapponese si è nettamente apprezzata anche neiconfronti del dollaro, come già avvenuto in passatonelle fasi di rallentamento dell’economia statunitense(fig. 14). In termini effettivi nominali, ildeprezzamento dell’euro è stato più contenuto(-1 per cento), per effetto della debolezza delle valutedei paesi emergenti (fig. 15).Figura 12Corsi azionari (1)(dati di fine settimana; base 1 a settimana gen. 2007=100)12010080604075604530150Figura 13Volatilità implicita dei corsi azionarie dei titoli di Stato (1)(punti percentuali; tra parentesi, valori medinel periodo 1999-2006)(5,0)(24,3)2007 2008 2009 2010 2011Area dell'euro: indici azionariArea dell'euro: titoli di Stato(20,1)(6,4)Stati Uniti: indici azionariStati Uniti: titoli di StatoFonte: elaborazioni su dati Thomson Reuters Datastream.(1) Medie mobili a 5 giorni. Indici azionari: indice VSTOXX per l’area dell’euroe indice VIX per gli Stati Uniti. Titoli di Stato: volatilità implicita nelle opzionisui contratti futures sul Bund tedesco per l’area dell’euro e sul Treasury Noteper gli Stati Uniti.1,71,61,51,41,31,21,11,0Tassi di cambio bilaterali(dati giornalieri)2007 2008 2009 2010Fonte: BCE.(1) Scala di destra.2007 2008 2009 2010 2011Area dell'euro Giappone Regno Unito Stati UnitiFonte: Thomson Reuters Datastream.(1) Dow Jones Euro Stoxx per l’area dell’euro, Nikkei 225 per il Giappone,FTSE All Share per il Regno Unito e Standard & Poor’s 500 per gli Stati Uniti.yen/euro (1)dollaro/euro75604530150Figura 14201112010080604017016015014013012011010020<strong>Bollettino</strong> <strong>Economico</strong> n. 66, Ottobre 2011BANCA D’ITALIA

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