Relazione tecnica generale degli espropri - Valutazione Ambientale ...
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Bureau d’études TSE3 – Gruppo di progetto TSE3BG-AMBERG–LOMBARDI-ARCADIS-TECNIMONT-STUDIO QUARANTA-SEA CONSULTING-ITALFERR-INEXIA-SYSTRANel dettaglio:Zone all’aperto- Per sede in rilevato e/o trincea il limite di <strong>espropri</strong>o è, di norma, costituito dallarecinzione della sede ferroviaria come risultante dalle sezioni tipo ovvero, incaso di assenza della recinzione sarà posto a 5 m dal piede del rilevato e 4,5 mdal ciglio della scarpata. Nel caso di rilevato su muri, il limite viene, di norma,stabilito in mt.3 dal piede del muro, salvo possibili deroghe a detta distanza, davalutarsi caso per caso, ma che comunque dovrà essere tale da consentireeventuali operazioni di manutenzione.- Per la sede in viadotto il limite di <strong>espropri</strong>o è una fascia di larghezza pari allaproiezione dell’impalcato, o dall’opera più esterna (es. fondazioni delle pile) piùdue strisce laterali di 3 m.- Per la viabilità secondaria il limite di <strong>espropri</strong>o è definito dall’ingombrodell’opera stessa e delle opere accessorie (canalette, recinzioni , opere diraccordo, ecc). In mancanza di dettagli progettuali si è presa in considerazioneuna fascia di 20 m per lato dall’asse stradale.- Per le zone intercluse, il limite di <strong>espropri</strong>o è definito dal perimetro diinaccessibilità creato dalle infrastrutture.N.B.: in prima istanza, e ove non sia possibile trovare accordi, per gestirle tramiteasservimenti, saranno comprese nei piani di <strong>espropri</strong>o, le aree, anche esterne al contornodell’opera ferroviaria, che verranno trasformate definitivamente per es. interessate da gliinterventi di riambientalizzazioni, opere di mitigazione o deposito definitivo di materiali. chesubiscono modifiche significative rispetto alla situazione quo-ante. Tramite un confronto congli Enti territoriali verranno definite le modalità per la definitiva proprietà/gestione delle areestesse.Zone in galleria- Per la sede in galleria naturale : in linea di principio , salvo le diverseindicazioni per casi particolari che verranno fornite dai tecnici progettisti inprima istanza, e salvo diversi accordi che sia possibile raggiungere caso per caso,sarà prevista l’<strong>espropri</strong>azione del terreno soprastante se la ricopertura è inferiorea mt. 7 , e l’asservimento se la ricopertura è compresa tra 7 e 15 m.- Per la sede in galleria artificiale: anche queste opere, normalmente caratterizzateda basse coperture, e fatte salve le problematiche della fase realizzativa chesaranno trattate in termini di occupazione temporanea, si procederà normalmentein termini di <strong>espropri</strong>o. A livello di indicazione <strong>generale</strong> i limiti di <strong>espropri</strong>o (odasservimento) sono determinati da una striscia di terreno di larghezza pari allalarghezza esterna della galleria più due fasce laterali di 3 m. Tuttavia, poiché gliimbocchi delle gallerie sono aree soggette a significativi movimenti terra conconseguente modifica dello stato dei luoghi, ove è necessario prevedere aree dirisistemazione ambientale ne verrà considerata in prima istanza l’<strong>espropri</strong>azionedefinitiva. Inoltre, è stata prevista un’ulteriore fascia di occupazione temporanea(normalmente di ≈ mt. 15) necessaria per le lavorazioni e la rimodellazione deiversanti. Sarà comunque verificata la possibilità caso per caso di accordi checonsentano una fruibilità, anche con limitazioni delle aree interessate.Tali aree verranno assoggettate al vincolo di cui al comma 7 dell’art. 165 del D. LGS.163/2006 in base al quale, nell’ambito del corridoio, gli enti locali non potranno rilasciareC3A_0615_05-00-00_10-03_<strong>Relazione</strong> <strong>tecnica</strong> <strong>generale</strong> <strong>degli</strong> <strong>espropri</strong> - Italia_B.docx 7/18