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fascicolo / issue 1 - CRA-PAV

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Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Atti del Convegno:“Dosi ridotte di rame e prodottialternativi per la difesaantiperonosporica”Proceedings of the Workshop:“Treatment with reduced copper ratesand alternative compounds for thecontrol of downy mildew”Ancona, Italy, 26 Febbraio/February 2010A cura di/Edited by Gianfranco Romanazzi1


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Comitato Scientifico/Scientific CommitteeFranco FaretraMichele BorgoAnna La TorreIlaria PertotGianfranco RomanazziComitato Organizzatore/Organizing CommitteeGianfranco RomanazziSergio MuroloLucia LandiSandro NardiStefano BartolucciDipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali,Sezione Protezione delle Piante,Facoltà di Agraria,Università Politecnica delle Marche,via Brecce Bianche, I-60131 AnconaTel. +39 071 220 4336 – Fax +39 071 220 4856e-mail: g.romanazzi@univpm.it2


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”PresentazioneIl rame, da lungo tempo applicato nella difesa delle piante, può tuttavia mostrareattività tossica nei confronti delle piante e dei microrganismi del terreno. Pertanto,un’intensa discussione a livello mondiale sulla riduzione delle quantità di rame daimpiegare in agricoltura ha portato la Commissione Europea, con il Regolamento n.473/2002/CE, a disciplinare le condizioni di impiego dei prodotti cuprici in agricolturabiologica e ridurne i quantitativi impiegabili. Dal 1 gennaio 2006 l’utilizzo massimodi rame annuo in agricoltura biologica è pari, in media, a 6 kg per ettaro.L’incontro è svolto nell’ambito di un progetto di ricerca triennale sul temapromosso dalla Regione Marche, condotto dal Dipartimento di Scienze Ambientalie delle Produzioni Vegetali dell’Università Politecnica delle Marche, dal Centro diRicerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dall’Istituto Mediterraneodi Certificazione (IMC) e dall’Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica(AMAB). Nell’occasione si tende a fare il punto della situazione a livello nazionalesu aspetti inerenti l’uso di formulati rameici a dosi ridotte e di prodotti alternativi perla difesa antiperonosporica delle colture.IntroductionCopper has been used in crop protection for a long time. However, its use can be toxicboth to the plants and to beneficial soil microrganisms. The worldwide debate on thereduction of copper use in agriculture resulted in European Commission Regulation(EC) 473/2002, which introduced limits to the use of copper compounds with regard toorganic food production. Since January 1, 2006, in organic agriculture, the maximumaverage yearly use of copper has been set at 6 kg per hectare.This meeting was held as part of a three year research project funded by the MarcheRegion, carried out by the Dipartimento di Scienze Ambientali e delle ProduzioniVegetali of the Università Politecnica delle Marche, the Centro di Ricerca eSperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, the Istituto Mediterraneo diCertificazione (IMC), and the Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica(AMAB). The congress brought together experts in crop protection to review thecurrent situation in Italy regarding the use of low levels of copper compounds andalternative products for the control of downy mildew in crops.3


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010PROGRAMMA08.00 - Registrazione dei partecipanti e affissione dei poster08.30 - Saluto delle autorità08.45 - Presentazioni oraliModeratori: Andrea Bordoni, Franco FaretraLe recenti modifiche legislative relative ai composti del rameS. Nardi, L. PizzichiniValutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameiciutilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativiG. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F.PatrizioOsservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte dirame e di sostanze alternative e resistenza al dilavamento di compostirameiciC. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale,D. Perrelli, F. FaretraDifesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevatorischio epidemiologicoM. Borgo, A. ZanzottoUn prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronosporadella viteS. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotProve di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologicamediante l’ausilio del modello EPI in VenetoM. Buccini, G. Rho, G. P. Sancassani, A. Vercesi10.30 - Pausa caffè10.45 - Presentazioni oraliModeratori: Michele Borgo, Anna La TorreValutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossiclorurodi rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticolasu vite, in confronto ad altri formulati a basso contenuto di rameR. BruniIdrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione deidosaggi di rameA. Bergamaschi, G. VandiniEfficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta diidrossido di rameA. Myrta4


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Lotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio esostanze naturaliA. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. Macrì11.45 - Presentazione dei posterModeratori: Ilaria Pertot, Gianfranco RomanazziRuolo e strategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche”S. BartolucciQuantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticolebiologiche marchigianeM. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. RomanazziValutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economicadi sostanze di derivazione naturaleA. La Torre, S. Talocci, M. MieleEfficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronosporadella vite in viticoltura biologicaS. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotProve sperimentali di campo su vite contro la peronospora con dueformulati rameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di ramemetalloA. Bugiani, C. LamaSull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita inVitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticolaS. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta12.30 - Discussione13.00 - Conclusioni13.20 - Buffet5


PRESENTAZIONI ORALIS. Nardi, L. PizzichiniLe recenti modifiche legislative relative ai composti del rameG. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. PatrizioValutazione dell’efficacia contro Plasmopara viticola di composti rameiciutilizzati a dosi ridotte e di prodotti alternativiC. Dongiovanni, M. Di Carolo, C. Giampaolo, A. Santomauro, P. Natale, D.Perrelli, F. FaretraOsservazioni sull’efficacia antiperonosporica su vite di dosi ridotte di rame edi sostanze alternative e resistenza al dilavamento di composti rameiciM. Borgo, A. ZanzottoDifesa antiperonosporica in viticoltura biologica in ambienti ad elevatorischio epidemiologicoS. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotUn prodotto a basso dosaggio di rame per la difesa contro la peronosporadella viteM. Buccini, G. Rho, G. P.Sancassani, A. VercesiProve di difesa antiperonosporica in regime di agricoltura biologica mediantel’ausilio del modello EPI in VenetoR. BruniValutazione dell’efficacia di una nuova formulazione a base di ossiclorurodi rame al 10% ed idrossido di rame al 10% contro Plasmopara viticola su vite, inconfronto ad altri formulati a basso contenuto di rameA. Bergamaschi, G. VandiniIdrossisolfato di rame: innovazione tecnologica per la riduzione dei dosaggidi rameA. MyrtaEfficacia antiperonosporica su vite di un formulato a dose ridotta di idrossidodi rameA. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. MacrìLotta antiperonosporica su cipolla con rameici a basso dosaggio e sostanzenaturali


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”LE RECENTI MODIFICHE LEGISLATIVE RELATIVE AICOMPOSTI DEL RAMES. Nardi, L. PizzichiniServizio Fitosanitario Regionale - ASSAMVia Alpi, 21, I-60131 AnconaE-mail: nardi_sandro@assam.marche.itI composti del rame sono tra i più antichi rimedi fitoiatrici, noti per la loroattività nei confronti di funghi e batteri dannosi alle piante. Recentemente il loroimpiego è stato indagato anche in relazione all’impatto sulla micoflora associata adalcuni insetti. Il loro utilizzo in agricoltura, iniziato alla fine dell’800, è stato nel temporipetuto e massiccio e questo aspetto ha stimolato studi sulla possibilità di bioaccumulodel metallo pesante nel terreno, sulla contaminazione delle acque superficiali esui livelli di tossicità nei confronti degli organismi viventi. Conseguentemente, apartire dal 2002, sono state emanate disposizioni legislative comunitarie e nazionaliper ridurre i possibili effetti negativi connessi all’utilizzo dei prodotti fitosanitaricontenenti rame come sostanza attiva. Con il Regolamento 473/2002/CE sono stateintrodotte limitazioni all’impiego dei composti del rame in agricoltura biologica. Lerestrizioni di impiego, non superiore a 6 kg/ha anno di rame, sono state confermatedal Regolamento 889/2008/CE che reca modalità applicative del Regolamento834/2007/CE relativo alla produzione biologica. Anche i limiti massimi di residuo(LMR) per le derrate e per i prodotti di origine vegetale elencati nel Regolamento369/2005/CE sono stati recentemente modificati con l’emanazione del Regolamento149/2008/CE, che ha rimodulato per alcune categorie di prodotti i valori massimidi rame ammessi. Per alcune matrici come ad esempio pomacee, drupacee, fragole,ortaggi a bulbo, ortaggi a radice e tubero, cucurbitacee, solanacee il LMR è pari a 5ppm. Il processso più importante di valutazione dei composti del rame, tuttavia, èquello che ha recentemente portato, con la pubblicazione della Direttiva 2009/37/CE,all’iscrizione della sostanza attiva in allegato I della Direttiva 91/414/CEE relativaall’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Il processo di revisione è statolungo ed articolato: la Francia, paese relatore, ha inviato all’Agenzia Europea perla Sicurezza Alimentare (EFSA) il documento di valutazione provvisorio nel giugnodel 2007 e quest’ultima lo ha evaso nel settembre 2008. Il documento approvatocomprende 5 sostanze a base di rame: idrossido di rame, ossicloruro di rame, ossidodi rame, poltiglia bordolese, solfato di rame tribasico. I composti del rame sono quinditra gli ultimi prodotti inseriti nell’elenco delle sostanze attive autorizzate a livellocomunitario prima dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento (1107/2009/CE)sull’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e della Direttiva 2009/128/CEsul loro uso sostenibile. A livello nazionale la pubblicazione del DM 15 settembre2009 scandisce i tempi delle fasi di adeguamento alle nuove disposizioni comunitariee le modalità di immissione in commercio dei formulati aventi composti del ramecome sostanza attiva.Parole chiave: Sostanza attiva, Limiti massimi di residuo, Iscrizione in allegato I.7


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Recent changes in the laws for the use of copper compoundsCopper compounds have been used in plant protection for a long time, asfungicides and bactericidic tools to control organisms harmful to plants. Recently,copper compound use has also been studied for effects on the microflora associatedwith insects. The use in agriculture began at the end of the 1800’s and it continued athigh levels for a long time. This aspect has encouraged studies concerning the environmentalassessment of copper, particularly related to its long-term bioaccumulationin soil, to its contamination of watercourses, and to its toxicity for living organisms.Consequently, since 2002, EU regulations and national regulations have been <strong>issue</strong>dto reduce the negative effects due to the use of copper as active ingredient in plantprotection products. Regulation (EC) 473/2002 introduced limits to the use of coppercompounds with regard to organic production. Copper use is allowed up to 6 kg per haper year, as specified in Regulation (EC) 889/2008, which laid down the detailed rulesfor the implementation of Council Regulation (EC) 834/2007 on organic production,and on the labelling of organic products with regard to organic production. Maximumresidue levels (MRLs) in or on food and feed listed in Regulation (EC) 396/2005 wererecently amended by Commission Regulation (EC) 149/2008, which has establishednew MRLs for pesticides with copper as the active ingredient in and on certain productsof plant origin, including fruit and vegetables. Pesticide residues and maximumresidue levels (mg/kg) in pome fruits, stone fruits, strawberries, bulb vegetables, rootand tuber vegetables, cucurbits, and Solanaceae have been fixed at 5 ppm. Moreover,Commission Directive 2009/37/EC has laid out the pesticide risk assessment of activesubstances with a view to their possible inclusion in Annex I of Directive 91/414/EECconcerning the placing of plant protection products on the market. The inclusion ofcopper compounds in Annex I was a hard struggle and needed a long time. As thedesignated rapporteur Member State, France submitted to the European Food SafetyAuthority (EFSA) the draft assessment report (DAR) in June 2007. The EFSA <strong>issue</strong>dtheir conclusions of pesticide peer review in September 2008. The document presentedto the Commission and approved as Commission Directive 2009/37/EC includesfive different identities of copper compounds: copper hydroxide, copper oxychloride,dicopper oxide, Bordeaux mixture, and tribasic copper sulfate. The copper compoundswere thus the last to be included in Annex I for the active substances authorised at theCommunity level before the new rules came into force concerning the placing of plantprotection products on the market (European Parliament and Council Regulation (EC)1107/2009) and their sustainable use (European Parliament and Council Directive2009/128/EC). At a national level in Italy, the Ministry of Agriculture has adopted aDecree <strong>issue</strong>d on the 15 September 2009 to establish the timing to comply with thesenew EC regulations, and to amend or withdraw existing authorisations for plant protectionproducts containing copper compounds as the active ingredient.Key words: Active ingredient, Maximum residue level, Inclusion in Annex I.8


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA CONTRO PLASMOPARAVITICOLA DI COMPOSTI RAMEICI UTILIZZATI A DOSIRIDOTTE E DI PRODOTTI ALTERNATIVIG. Romanazzi, M. Santini, S. Murolo, A. Masciulli, G. D’Ercole, F. PatrizioDipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle MarcheVia Brecce Bianche, I-60131 AnconaE-mail: g.romanazzi@univpm.itNegli ultimi anni l’uso del rame, da sempre cardine nella difesa antiperonosporica(Bunelli, 1995), ha suscitato qualche preoccupazione circa il suo destino ambientalea causa della scarsa degradabilità nel terreno (Agnelli et al., 2002). Tale problematicaambientale è stata arginata con l’entrata in vigore del Regolamento 473/2002/CE, che ha stabilito un progressivo ridimensionamento delle quantità di rame dautilizzare in agricoltura. Tutto ciò ha disorientato soprattutto le aziende viticole aconduzione biologica, in cui i prodotti a base di rame continuano ad essere i solicapaci di garantire una efficace protezione contro gli attacchi di Plasmopara viticola(Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, agente di peronospora della vite e, nel contempo,ha stimolato sperimentazioni pluriennali di campo volte all’ottimizzazione degliapporti cuprici e alla ricerca di alternative nei principali areali della penisola vocatialla viticoltura (Bortolotti et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al.,2006; Dongiovanni et al., 2008).Nell’ambito di un progetto triennale promosso dalla Regione Marche è statavalutata la possibilità di utilizzare formulazioni a basso dosaggio di rame e prodottialternativi per il controllo della peronospora della vite nelle condizioni pedoclimatiche,colturali e varietali tipiche della regione.La prova sperimentale ha previsto nei primi due anni la valutazione dell’efficaciaantiperonosporica di tre dosi (dose media di etichetta, 70% e 40% di questa) di 9prodotti cuprici a base di idrossido di rame (Kocide 2000 e Cuprantol Ultra micron),ossicloruro tetraramico (Rame Caffaro blu), solfato di rame (Cupraxat SDI), poltigliabordolese (Poltiglia Caffaro 20 DF e Poltiglia Bordolese Disperss), ossido rameoso(Cobre Nordox Super 75), peptidato di rame (Tepan), e due prodotti alternativi a basedi bentonite (Bentotamnio) e di una miscela di polvere di roccia e propoli (Cabasan ePropoli). A partire da fine aprile - inizio di maggio fino a fine luglio, tutti i formulatisono stati distribuiti settimanalmente a calendario, secondo un disegno sperimentaledi blocco randomizzato, con un’irroratrice a spalla che erogava un volume equivalentedi 1000 l/ha. Nel terzo anno di sperimentazione è stato stilato un piano di difesaantiperonosporica che ha previsto l’alternanza dei formulati rameici a dose piena(idrossido di rame, utilizzato come standard, e peptidato di rame) e ridotta al 70%(idrossido di rame, poltiglia bordolese e ossido rameoso), che avevano consentito9


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010una migliore protezione nei primi due anni, intervallati con i due prodotti alternativi.La distribuzione dei formulati è stata effettuata in due areali diversi della regione(Camerano e Montecarotto), su due diverse varietà (Verdicchio e Montepulciano), siasecondo una strategia a calendario, sia in base al rischio epidemico.Nelle prove di efficacia svolte in campo nel 2007 e 2008, i composti rameicihanno fornito una buona protezione, rispetto al testimone, anche alle dosi più basse,seppure in presenza di bassa pressione di malattia, come anche i prodotti alternativi,anche se in misura più limitata. Nel terzo anno di sperimentazione non sono stateosservate differenze significative fra i calendari di trattamento e fra le tesi a confronto,evidenziando una buona efficacia dei prodotti alternativi quando intervallati con icuprici, anche usati a dose ridotta. Tali prodotti alternativi possono quindi risultareutili in alternanza ai rameici in periodi della stagione vegetativa caratterizzati da bassapressione della malattia, al fine di limitare gli apporti cuprici.Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora della vite, Strategie diprotezione, Vitis vinifera.Evaluation of the effectiveness of copper formulations used at reduced ratesand of alternative compounds in the control of Plasmopara viticolaOver the last 20 years, copper application has become ever more consideredas the basis for control of downy mildews (Brunelli, 1995). This has produced someconcerns about its environmental destiny due to its low degradability in the soil(Agnelli et al., 2002). This environmental problem was resolved by legislation throughthe application of Regulation (EC) 473/2002, which imposed progressive reductionsin copper application in agriculture. This disoriented the organic viticultural farmers,as copper formulations continued to guarantee effective protection in the control ofPlasmopara viticola (Berk. et Curt.) Berl. et de Toni, the agent of downy mildew, whilealso stimulating pluriannual field trials in the main Italian viticultural areas that wereaimed at optimizing copper treatments and exporing possible alternatives (Bortolottiet al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006; Dongiovanni etal., 2008).In the framework of a three-year project funded by the Marche Region, weevaluated the possibility of using copper at reduced doses, and also of alternativecompounds, for the control grapevine downy mildew in the pedoclimatic, cultural andvarietal conditions of this region.In the first two years of these trials, the effectiveness in the control of downymildew of three doses (average suggested rate, 70% and 40% of this) of nine copperformulations was evaluated, based on copper hydroxide (Kocide 2000 and CuprantolUltra micron), copper oxychloride (Rame Caffaro blu), tribasic copper sulphate(Cupraxat SDI), Bordeaux mixture (Poltiglia Caffaro 20 DF and Poltiglia BordoleseDisperss), dicopper oxide (Cobre Nordox Super 75), copper peptidate (Tepan),10


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”and two alternative natural compounds based on bentonite (Bentotamnio) and acombination of rock powder and propolis (Cabasan and Propoli). Since the end ofApril/ beginning of May up to the end of July, a volume equivalent to 1000 l/ha ofall of these formulations was sprayed weekly onto the canopy of vines arranged infour randomized blocks, using a motorized backpack sprayer. In the third year, wetested a grapevine downy mildew control strategy consisting of cyclic application ofcopper compounds applied at their full rates (copper hydroxide, used as a referencestandard, and copper peptidate) and 70% of the full rate (copper hydroxide, Bordeauxmixture and dicopper oxide), which showed a good level of protection in the firsttwo-year trials, intercalated with the two alternative compounds. The field trials werecarried out at two different locations (Camerano and Montecarotto, Ancona Province),considering two different cultivars (Verdicchio and Montepulciano), both with weeklyapplications, and according to the epidemiological risk.In the trials carried out in 2007 and 2008, when low disease pressure occurred,all copper fungicides gave satisfactory protection, even with the lowest copper doses,as did the alternative compounds, even if these showed a reduced magnitude of diseasereduction as compared to the control. In the third year, no significant differences wereseen among the protection strategies and the treatments, showing good effectivenessof the alternative compounds when intercalated with the copper formulations at lowrates. Therefore, these alternative compounds can be considered as good alternativesto copper formulations, particularly for application in a part of the season that ischaracterized by low epidemic risk of infections, in order to reduce overall copperuse.Key words: Grapevine downy mildew, Integrated control, Organic control, Protectionstrategies, Vitis vinifera.RingraziamentiSi ringraziano la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmoparaviticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodottialternativi”, le aziende agricole Pievalta, Podere Samargi e Cooperativa Terre Cortesi Moncaro per lacollaborazione alle prove di campo ed Erica Feliziani per il contributo all’elaborazione dei dati.11


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Lavori citati/ReferencesBunelli A., 1995. I prodotti naturali nella lotta alle malattie fungine. Difesa dellePiante, 18, 57-69.Agnelli A., R. Cuniglio, G. Corti, 2002. Frazionamento chimico del rame nei suolidei vigneti. Informatore Agrario, 58(34), 71-74.Bortolotti P.R., P. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2006.Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesaantiperonosporica della vite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporicia basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 179-186.Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremiot, G. Rho, S.L. Toffolatti, A. Vercesi, 2006.Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame suvite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.Dongiovanni C., C. Giampaolo, M. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte dirame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 315-320.12


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Osservazioni sull’efficaciaantiperonosporica su vite di dosi ridotte dirame e di sostanze alternative e resistenza aldilavamento di composti rameiciC. Dongiovanni 1 , M. Di Carolo 1 , C. Giampaolo 1 , A. Santomauro 2 , P.Natale 1 , D. Perrelli 1 , F. Faretra 21Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”Via Cisternino, 281, I-70010 Locorotondo (BA)2Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata,Università di BariVia Amendola, 165/A, I-70126 BariE-mail: a.santomauro@agr.uniba.itNel corso del triennio 2007-2009 sono state condotte cinque prove su vite,quattro in condizioni controllate (Prove A, B, D ed E) ed una in campo (Prova C), pervalutare l’efficacia antiperonosporica di dosi ridotte di rame e di sostanze alternative.Ulteriori finalità delle prove sono state la valutazione dell’efficacia residua ditrattamenti con composti rameici e la quantificazione del rame metallo residuo nellefoglie e nell’acqua di dilavamento dopo piogge simulate di diversa entità (10, 20 e 40mm).Nella Prova A, in presenza di un valore di diffusione pari al 56% sulle piantenon trattate, i più elevati livelli di protezione (Indice di Abbott ~94%) sono statiottenuti con un formulato a base di rame da solfato pentaidrato impiegato alla dosemassima di etichetta che, comunque, comportava il minimo apporto di rame (120g/ha di rame metallo). Livelli di efficacia analoghi sono stati conseguiti con rame daossido rameoso (Indice di Abbott ~92%), ma con apporti di rame equivalenti a 1125e 787,5 g/ha di rame metallo. Un significativo contenimento delle infezioni, rispettoal testimone non trattato, è stato ottenuto anche con due formulazioni di poltigliabordolese, ma solo quando impiegate alla dose massima (2000-2400 g/ha di ramemetallo). Valori di infezione statisticamente non differenziabili dal testimone sonostati osservati con rame da solfato tribasico (304, 532 e 760 g/ha di rame metallo) econ polvere di roccia+propoli. Con un dilavamento equivalente a 10 mm di pioggia(Prova B), le riduzioni percentuali del contenuto in rame sulle foglie sono statecomprese fra 8% (rame da solfato tribasico, 200 g/ha di rame metallo) e 52% (poltigliabordolese, 2000 g/ha di rame). L’analisi statistica non ha evidenziato un’influenzasignificativa della dose di rame sulla sua riduzione percentuale nelle foglie a seguitodi dilavamento con l’equivalente di 10 mm di pioggia. Le concentrazioni di ramenell’acqua di dilavamento sono state sempre inferiori a 0,22 mg/kg, tranne nella tesitrattata con poltiglia bordolese (2400 g/ha di rame metallo) per la quale è stata rilevatauna concentrazione pari a 1,4 mg/kg.13


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Nella prova svolta in campo (Prova C), i sintomi si sono manifestati sullaquasi totalità dei grappoli delle parcelle non trattate, in forma di peronospora larvata,e sul 49% delle foglie. L’impiego di rame idrossido, sia alla dose di 587,5 che di375 g/ha di rame metallo, ha permesso un significativo contenimento delle infezioni,senza differenze statisticamente apprezzabili fra le due dosi saggiate. Nessuna attivitàantiperonosporica è stata evidenziata per l’acido ortosilicico ed il bentotamnio.L’efficacia del rame idrossido, evidenziata in campo, è stata confermata in condizionicontrollate (Prova D). Con un valore di diffusione sulle foglie del 29% sulle piantenon trattate, rame idrossido ha dato luogo a valori dell’indice di Abbott del 92%, 95%e 100%, rispettivamente alle dosi di 260, 455 e 650 g/ha di rame metallo. L’efficaciadei composti a base di rame da solfato pentaidrato e da ossido rameoso (120 e 1125g/ha di rame metallo, rispettivamente) è stata confermata anche in questa prova, convalori dell’indice di Abbott di 83% e 95%, rispettivamente. Sulle tesi trattate conrame idrossido (455 e 650 g/ha di rame metallo) o ossido rameoso (1125 g/ha di ramemetallo), i valori di diffusione della malattia sono sempre risultati significativamenteinferiori rispetto al testimone non trattato, anche dopo l’equivalente di 40 mm dipioggia. Rame idrossido (260 g/ha di rame metallo), ossicloruro di rame (375 g/ha),rame solfato (2400 g/ha) e rame solfato pentaidrato (120 g/ha) hanno mantenuto laloro efficacia anche dopo 20 mm di pioggia simulata. Le concentrazioni di rame sullefoglie e nell’acqua di dilavamento sono apparse essere direttamente proporzionalialle quantità di rame metallo applicate. Significative riduzioni percentuali delleconcentrazioni di rame sulle foglie è stata osservata solo a seguito di 40 mm di pioggia(Prova E).Le prove condotte hanno evidenziato che, in condizioni controllate, è statopossibile conseguire soddisfacenti livelli di protezione anche con apporti di ramemetallo equivalenti a 120 g/ha (rame da solfato pentaidrato), 260 e 455 g/ha (rameidrossido) e 1125 g/ha (rame da ossido rameoso). Rame idrossido ha efficacementecontrollato la malattia anche in campo, alle dosi di 375 e 587,5 g/ha di rame. NellaProva A, tuttavia, il rame idrossido a 269 e 455 g/ha di rame metallo non ha permessodi contenere adeguatamente le infezioni, confermando l’incostanza dei risultati giàosservata in precedenza (Dongiovanni et al., 2006, 2008). Tutti i composti hannopermesso di contenere significativamente i valori di diffusione delle infezioni, anche aseguito di 10 e 20 mm di pioggia simulata. Nelle prove svolte, i prodotti alternativi aicomposti rameici impiegati non hanno evidenziato alcuna attività antiperonosporica.Parole chiave: Peronospora, Rame, Resistenza al dilavamento, Vite.14


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Observations on the effectiveness of reduced rates of copper and alternativecompounds against downy mildew on grapevine, and on the rain fastness ofcopper derivativesFive trials were conducted in 2007-2009 to evaluate the effectiveness of theuse of reduced rates of copper and alternative compounds against downy mildew ongrapevine, four under controlled conditions (Trials A, B, D and E) and one in the field(Trial C). The trials were also aimed at evaluating the residual effectiveness of copperderivatives and the copper concentrations in leaves and in run-off water after artificialrainfall (10, 20 and 40 mm).In Trial A, where a mean value of 56% infected leaves was recorded onuntreated plants, the highest protection levels (Abbott’s index ~94%) were obtainedwith a formulate of copper sulphate pentahydrate that although applied at its highestlabel rate, allowed the use of the lowest amount of copper (120 g/ha of metalliccopper). Similar effectiveness levels were reached with dicopper oxide (Abbott’s index~92%), but with metallic copper rates equivalent to 1125 and 787.5 g/ha. A significantreduction in infections was also achieved with two formulations of Bordeaux mixture,as compared to the untreated control, but only when applied at the highest rates (2000and 2400 g/ha of metallic copper). Infection values that were not statistically differentfrom the untreated control were seen with tribasic copper sulphate (304, 532 and 760g/ha of metallic copper) and with a mixture of rock powder and propolis. After anartificial rainfall equivalent to 10 mm (Trial B), the percentage reductions of coppercontent in the leaves ranged from 8% (tribasic copper sulphate, 200 g/ha of metalliccopper) to 52% (Bordeaux mixture, 2000 g/ha of metallic copper). The statisticalanalysis did not show any influence of the effects of the rate on the percentage reductionin copper in the leaves after the artificial rainfall of 10 mm. Copper concentrationsin the run-off water were always lower than 0.22 mg/kg, except with treatment withBordeaux mixture (2400 g/ha of metallic copper), where a concentration of 1.4 mg/kgwas recorded.In the field trial (Trial C), in untreated control plots, symptoms were observedon 49% of leaves, and almost all of the bunches showed brown rot symptoms. Copperhydroxide applied at either 587.5 or 375 g/ha of metallic copper provided a significantreduction in the infections, as compared to the untreated control, with no appreciabledifferences between the two rates tested. Orto-silicon acid and bentotamnio were noteffective. The high effectiveness of copper hydroxide observed in the field trials wasconfirmed under the controlled conditions (Trial D). With 29% infected leaves on theuntreated control vines, copper hydroxide yielded values of Abbott’s index of 92%,95% and 100% at the rates of 260, 455 and 650 g/ha of metallic copper, respectively.The effectiveness of copper sulphate pentahydrate and dicopper oxide (120 and 1125g/ha of metallic copper, respectively) was confirmed, with Abbott’s index values of83% and 95%, respectively. On the plants treated with copper hydroxide (455 and 650g/ha of metallic copper) or dicopper oxide (1125 g/ha metallic copper), the percentageof infected leaves was always significantly lower than in the untreated control, even15


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010after an artificial rainfall equivalent to 40 mm. Copper hydroxide (260 g/ha metalliccopper), copper oxychloride (375 g/ha), Bordeaux mixture (2400 g/ha) and coppersulphate pentahydrate (120 g/ha) maintained their effectiveness even after 20 mm ofartificial rainfall. Residual copper concentrations in leaves and run-off water appearedto be directly related to amounts of copper applied. Significant percentage reductionsin copper concentrations in leaves were seen only after an artificial rainfall equivalentto 40 mm (Trial E).The trials showed that under controlled conditions, it was possible to obtainsatisfactory disease control even with rates of metallic copper equivalent to 120 g/ha(copper sulphate pentahydrate), 260 and 455 g/ha (copper hydroxide) and 1125 g/ha(dicopper oxide). Copper hydroxide proved to be effective also in the field trial, atrates of metallic copper of 375 and 587.5 g/ha. In Trial A, however, copper hydroxideat 269 and 455 g/ha (metallic copper) did not provide any significant reductions ininfections, confirming some of the inconstant results previously seen (Dongiovanni etal., 2006, 2008). All of the tested copper compounds provided significant reductionsin the percentage of infected leaves, even after artificial rainfalls equivalent to 10 and20 mm. In the trials discussed here, the compounds used as possible alternatives tocopper derivatives did not show any effectiveness against downy mildew.Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Rain fastness.RingraziamentiSi ringrazia la Regione Marche per il progetto “Valutazione dell’efficacia contro Plasmoparaviticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodottialternativi”.Lavori citati/ReferencesDongiovanni C., G. Tauro, C. Giampaolo, A. Santomauro, F. Faretra, 2006.Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione dellavite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 187-192.Dongiovanni C., C. Giampaolo, M. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotte dirame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 315-320.16


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Difesa antiperonosporica in viticolturabiologica in ambienti ad elevato rischioepidemiologicoM. Borgo, A. Zanzotto<strong>CRA</strong> -Centro di Ricerca per la ViticolturaViale XXVIII Aprile, 26, I-31015 Conegliano (TV)E-mail: michele.borgo@entecra.itNegli ambienti della pianura trevigiana, dove la difesa della vite contro leinfezioni di Plasmopara viticola in regime di viticoltura biologica incontra evidentidifficoltà a causa delle condizioni climatiche, caratterizzate da frequenti piogge e daelevata umidità ambientale, sono state condotte numerose sperimentazioni sulla cv.Merlot con l’obiettivo di mettere a punto idonee strategie di difesa della vite controinfezioni primarie e secondarie di P. viticola, con scelta di prodotti rameici e dei lorodosaggi nell’ottica di rispondere ai disciplinari di produzione (Reg. CE 2092/91 esuccessive modifiche).Nel corso degli anni il fattore “annata” ha inciso in modo determinante sullosviluppo delle epidemie di peronospora che quasi sempre hanno raggiunto livellidevastanti sulle viti del testimone non trattato. Solo in poche annate, caratterizzateda scarsa piovosità nella fase pre-fiorale, la malattia ha mostrato ridotta virulenza sufoglie e su grappoli. Nelle prove di confronto tra linee di difesa con uso esclusivo diantiperonosporici rameici rispetto a linee di tipo integrato, nelle quali l’impiego delrame era preceduto da prodotti acuprici (miscele di vari antiperonosporici di sintesiad azione di copertura e/o endoterapica, oppure da ammendanti a base di fosfito dipotassio), i risultati più soddisfacenti sono stati garantiti nel caso del ricorso a linee didifesa integrata. Tuttavia, come registrato nel 2008, alcune deficienze sono possibili alverificarsi di condizioni climatiche particolarmente favorevoli a P. viticola.Nella linea di difesa antiperonosporica con solo rame sono emerse evidentidifficoltà di gestione degli interventi soprattutto nelle annate in cui la malattia erapalese prima della fioritura. Il perdurare di condizioni climatiche favorevoli alpatogeno anche dopo l’allegagione dell’uva ha ridotto ulteriormente le possibilità dicontenere i danni, sia su foglie che su grappoli. La difesa è risultata relativamentemigliore con l’uso di idrossido di rame rispetto ad altri prodotti cuprici.Per l’ambiente di prova, considerato l’elevato numero di interventi resinecessari, i quantitativi di rame sono risultati quasi sempre superiori ai limiti previstidal disciplinare di produzione per l’agricoltura biologica. In situazioni di elevatorischio epidemico, la sola lotta chimica con l’uso di composti rameici anche alle dosiin etichetta non consente di raggiungere auspicabili successi contro P. viticola.Particolare importanza viene attribuita alla suscettibilità della vegetazionealle infezioni primarie e alle successive infezioni secondarie nelle fasi pre- e postfiorale,durante le quali sono apparsi determinanti il clima e, nel caso di piogge,17


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010l’uso di fosfiti di potassio. La difesa integrata con ricorso ad ammendanti elicitori diautodifesa della vite e gli interventi agronomici, quali corrette tecniche colturali e usodi macchine per la distribuzione predisposte per il recupero della poltiglia dispersa,possono rappresentare nuove prospettive per sostenere e favorire l’uso del rame inviticoltura biologica.Parole chiave: Difesa biologica, Difesa integrata, Peronospora, Rame, Vite.Organic viticulture and control of downy mildew in highepidemic risk environmentsIn the plain vinegrowing area of Treviso province, the control of Plasmoparaviticola in organic farming faces clear difficulties because of the climatic conditionsof frequent rainfall and high humidity. Several trials have been carried out on cv.Merlot to define suitable control strategies against primary and secondary infectionsof P. viticola, with the choice of copper products and their doses in accordance withthe production regulations (CE Reg. 2092/91 and further modifications).Along the years, the factor “year” strongly influenced the epidemiology ofgrapevine downy mildew, which eventually caused severe yield losses in the untreatedplots. Only in the few years with low rainfall during the pre-bloom stage did thedisease show reduced virulence on the leaves and the bunches. In the comparison trialswith the use of copper products only vs. integrated products, where copper was in theform of acupric products (mixtures of various contact or endotherapic fungicides orK-phosphyte fertilizers), the best results where achieved with the integrated strategy.Nevertheless, when climatic conditions are particularly favourable to P. viticola, asseen in 2008, some deficiencies are still possible.The use of copper products alone can cause difficulties in disease control,mainly in the years when the pathogen appears before bloom. The climatic conditionsfavourable to the pathogen still being present after fruit-set have further reduced thepossibility of controlling the damage, both to leaves and bunches. Relatively betterresults were seen with the use of copper hydroxide, in comparison with the othercopper salts.Considering the high number of treatments that were necessary in theenvironment investigated, the amount of copper was mostly higher than the limitsstated by the organic farming regulations. In situations with high epidemic risk, theuse of copper salts alone is not sufficient to achieve complete control of P. viticola.Great significance is ascribed to the leaf susceptibility to primary andsecondary infections in the pre- and post-bloom stages, when climatic conditionsappear to be very important, and in the case of rainfall, for the use of potassiumphosphytes. Integrated control through the use of elicitors of grapevine self-defenceand agronomical operations, such as the adoption of rational coltural practices andthe use of spraying machines with recovery of the dispersed mixture, can offer newperspectives to strengthen and extend the use of copper in organic viticulture.Key words: Copper, Downy mildew, Grapevine, Integrated control, Organic control.18


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Un prodotto a basso dosaggio di rame per ladifesa contro la peronospora della viteS. Dagostin 1 , U. Gamba 2 , M. Pinna 2 , I. Pertot 11Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e InnovazioneVia Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)2<strong>CRA</strong>B scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura BiologicaVia San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)E-mail: ilaria.pertot@iasma.itLa peronospora della vite, causata dall’oomicete Plasmopara viticola (Berk.& Curt.) Berl. & De Toni è una delle più importanti e devastanti malattie della vite,che si manifesta in particolare nelle zone caratterizzate da condizioni atmosferichecalde e umide. Ad oggi, in agricoltura biologica, la lotta contro la peronospora sibasa quasi esclusivamente sull’uso di fungicidi a base di rame. Tuttavia, al finedi ridurre i danni ambientali causati dai metalli pesanti, la Commissione Europea(Regolamento CEE n. 473/2002) ha notevolmente ridotto i quantitativi di prodotticuprici impiegabili in agricoltura biologica. Molti studi hanno valutato l’efficaciadi prodotti non rameici a basso impatto ambientale, ma finora nessun composto haevidenziato un’attività antiperonosporica tale da consentirne un uso immediato inviticoltura biologica. Tuttavia, se la sostituzione totale del rame può risultare ancoradifficile, l’utilizzo delle formulazioni a basso contenuto di rame potrebbe consentiredi ottenere un buon controllo della malattia con riduzione dei quantitativi di ramemetallo immesso nell’ambiente. Tra le nuove formulazioni testate in numerosi studicondotti tra il 2005 e il 2009, Labicuper (Melaxa) sembra essere la più efficace siain condizioni di serra che in condizioni di campo. Labicuper è una formulazioneliquida a base di gluconato di rame, che presenta una concentrazione di ioni rame(Cu 2+ ) pari all’8%. Applicato a 3 ml/l, in condizioni di serra, Labicuper ha permessodi ottenere un controllo dell’infezione di peronospora superiore a quello ottenutocon idrossido di rame (Kocide 2000, 1,42 g/l, 35% Cu 2+ ) considerato come standardcommerciale (rispettivamente il 2,3 e il 12,2% di gravità della malattia su foglia). Glistudi di persistenza dell’attività di Labicuper nel tempo indicano che la sua attivitàantiperonosporica non diminuisce se applicato fino a sei giorni prima dell’infezione.Tuttavia, sperimentazioni sulla resistenza al dilavamento mostrano un lento calodell’attività del prodotto, pur mantenendo un’efficacia del 49% anche dopo 50 mm dipioggia simulata. Si ha conferma dell’elevata attività del gluconato di rame anche nelleprove di campo, condotte in Trentino ed in Piemonte dal 2005 al 2009. In entrambi isiti, in ciascun anno, il controllo delle infezioni di peronospora con Labicuper risultaessere del tutto comparabile a quella ottenuto con idrossido di rame sia su foglie chesu grappoli. Le analisi effettuate alla raccolta dell’uva hanno evidenziato che anche laresa e la qualità dei grappoli è simile allo standard commerciale. In tutte le prove di19


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010campo, le quantità di rame metallo utilizzate in Trentino e in Piemonte nei trattamenticon Labicuper sono risultate, rispettivamente, circa il 30 e 60% inferiori a quelleutilizzate per i trattamenti con idrossido di rame, rimanendo comunque inferiori allimite legale dei sei kg/ha anno.In conclusione, Labicuper consente un controllo totale della malattia con unapporto inferiore di rame metallo nell’ambiente e può essere considerato un validoprodotto per la lotta biologica alla peronospora.Parole chiave: Gluconato di rame, Plasmopara viticola, Prove di efficacia.Grapevine downy mildew: high levels of control with low copper inputDowny mildew caused by the obligate biotrophic oomycete Plasmoparaviticola (Berk. & Curt.) Berl. & de Toni is one of the most important and devastatingdiseases of grapevine, especially in areas characterized by warm and wet conditionsduring the growing season. In organic vineyards, downy mildew is mainly controlledby regular spraying with copper compounds. However, since 2006, the use of copperfungicides in organic agriculture has been restricted in Europe (Regulation CE n.473/2002). Many studies on copper alternatives have been conducted, but so far noalternative compounds that can fully replace copper in organic viticulture are available,and the use of products containing relatively low rates of copper should be consideredto reduce the quantities of copper used in organic vineyards.In this study conducted from 2005 to 2009, new copper-based formulationswere tested under greenhouse and field conditions. One of the most interestingproducts was Labicuper (Melaxa, Italy). Labicuper is a liquid formulation basedon copper gluconate with 8% copper (Cu 2+ ). Applied at 3 ml/l under greenhouseconditions, Labicuper provided control of the disease that was significantly better thancopper hydroxide (Kocide 2000, 1.42 g/l, 35% Cu 2+ ), namely 2.3% and 12.2% diseaseseverity, respectively. The persistence study indicated that the significant effectsof Labicuper on grapevine downy mildew did not decrease for up to six days afterproduct application, and the study of rain fastness, in relation to its effects on downymildew, indicate that the effectiveness of Labicuper slowly decreases from 84% withno rain, to 65% when exposed to 10 mm simulated rain, and down to 49% whenexposed to 50 mm simulated rain. In each of the field trials, conducted in the Trentinoand Piedmont regions from 2005 to 2009, the effectiveness of copper gluconate wassignificantly greater or similar to copper hydroxide on leaves and on bunches; thegrape yield and the quality of bunches was similar to plants treated with the copperreference. In all of the field trials, control of downy mildew was obtained using lowdoses of product that allowed a quantity of copper ion of about 30% in Trentino, and60% in Piedmont, lower than the amounts of copper hydroxide, and a little lower thanthe legal limit of six kg/ha year.20


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”In conclusion, Labicuper can ensure high control of disease with low copperinput to the environment, and can be considered a useful product for the control ofgrapevine downy mildew in organic farming.Key words: Copper gluconate, Effectiveness trials, Plasmopara viticola.21


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010PROVE DI DIFESA ANTIPERONOSPORICA IN REGIME DIAGRICOLTURA BIOLOGICA MEDIANTE L’AUSILIO DELMODELLO EPI IN VENETOM. Buccini 1 , G. Rho 1 , G. P. Sancassani 2 , A. Vercesi 31Fitopro s.r.l.Via Tiepolo, 42, I-20129 Milano2Servizio Fitosanitario della Regione VenetoViale dell’Agricoltura, 1/A, Località Bovolino, I-37060 Buttapietra (VR)3Istituto di Patologia VegetaleVia Celoria, 2, I-20133 MilanoE-mail: fitopro@fastwebnet.itTre prove sperimentali sono state effettuate nel triennio 2007-2009 su cvMerlot, nel comprensorio dei Colli Euganei (PD) allo scopo di ottimizzare le strategiedi difesa antiperonosporica nei vigneti in regime di agricoltura biologica. Per rispettarei limiti quantitativi posti all’utilizzo dei prodotti rameici da parte dell’Unione Europea,sono stati messi a confronto protocolli convenzionali, che prevedono interventi acalendario e una strategia basata sul modello EPI (Etat Potentiel d’Infection), perevitare trattamenti superflui e posizionare quelli necessari nel momento ottimale. Perognuna delle due strategie proposte, sono stati utilizzati, nei diversi anni, sei differentiprodotti contenenti rame sotto diverse forme e a diversa percentuale.Nel 2007 l’andamento epidemico è stato piuttosto contenuto e il modello haindicato un basso livello di rischio d’infezione durante tutta la stagione. La strategiabasata su EPI ha permesso di risparmiare nove trattamenti su undici. I risultatimostrano differenze statisticamente significative tra alcune delle tesi trattate con ledue diverse strategie, ma nel complesso i danni a carico delle tesi trattate sono statilimitati e hanno raggiunto una percentuale di superficie infetta del 2% su foglia emeno del 6% su grappolo.Le particolari condizioni climatiche del 2008 hanno determinato l’instaurarsidi gravissime infezioni peronosporiche con completa defogliazione e totaledistruzione dei grappoli sul testimone non trattato. I valori assunti da EPI segnalavanoun elevatissimo rischio d’infezione. Le due strategie hanno comportato un analogonumero di trattamenti. Tutte le tesi trattate sono risultate significativamente differentidal testimone; tra esse sono emerse differenze statisticamente significative, nonascrivibili al tipo di strategia impiegata.Nel 2009 lo sviluppo epidemico è risultato intermedio tra quelli dei dueanni precedenti. L’indice EPI, che indicava ad inizio stagione un elevato rischiod’infezione, ha assunto valori negativi a partire dall’inizio di giugno e solo a luglio hasegnalato la possibilità di gravi infezioni. Sulle parcelle trattate secondo le indicazionidel modello sono stati evitati quattro trattamenti. I prodotti delle varie tesi hanno22


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”raggiunto ottimi indici di protezioni finali sia su foglia sia su grappolo, sono emersedelle differenze statistiche solo su grappolo, non relazionabili comunque con il tipodi strategia adottata.La sperimentazione triennale ha messo in evidenza, che l’adozione diuna strategia di difesa antiperonosporica basata sul modello EPI può concorrere indiversa misura, a seconda dei prodotti e delle varie condizioni meteorologiche, adun più razionale utilizzo dei limitati quantitativi di rame a disposizione, quale unicapossibilità contro gli attacchi di Plasmopara viticola in agricoltura biologica.Parole chiave: Basso dosaggio, Modelli epidemici, Rame.Field assay on the application of an EPI-based strategy againstPlasmopara viticola in organic viticultureThree experimental assays were carried out from 2007 to 2009 on cv Merlotin the Colli Euganei district (PD). These were aimed at optimizing downy mildewmanagement in organic vineyards, without exceeding the limits for copper use imposedby the European Community. The conventional strategy was based on repeatedtreatments, assuring continuous protection to the grapevines; this was compared withan alternative strategy derived from the epidemic simulations performed by the EPI(Etat Potentiel d’Infection) model, so as to avoid superfluous fungicide applicationand to treat the vineyard at the right time. Over the different years, both of thesestrategies used six different formulates, containing different forms and percentagesof copper.In 2007, downy mildew reached very limited incidence in the experimentalvineyard, and EPI provided low infection risk all through the grapevine vegetativeseason. The conventional and EPI strategies required application of eleven and twotreatments, respectively. The results obtained in the plots treated according to thedifferent strategies showed some significant differences, but limited damage was seenin the treated plots, where the symptomatic surface reached 2% on leaves and 6% onclusters.In 2008, the subsequent rainy periods and the mild temperatures registered inthe field favoured the occurrence of severe infections, which caused, in turn, completedefoliation and total yield loss in the untreated plot. Both of the strategies requiredthe same number of treatments. The treated plots were significantly different from theuntreated plot and from each other, depending on the formulate used.In 2009, the downy mildew incidence was moderate. The EPI showed ahigh infection risk at the beginning of the season, which progressively decreased andreached negative values in June. Only in July were severe infections forecast by themodel. The EPI strategy avoided the application of four treatments in comparisonwith the conventional strategy. The formulates used on the different experimentalplots provided very good protection indexes both on the leaves and on the bunches:23


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010statistically significant differences that were not induced by the application strategieswere detected only on the clusters.The experimental assays carried out for these three consecutive years showedthat the downy mildew management strategy suggested by the EPI model can contributeto different extents, depending on the formulates and the climatic conditions, to morerational use of the limited copper quantities allowed by the European Communityregulations of organic viticulture.Key words: Copper, Epidemic models, Low dose.24


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Valutazione dell’efficacia di una nuova formulazione abase di ossicloruro di rame al 10% ed idrossido di rame al10% contro Plasmopara viticola su vite, in confronto ad altriformulati a basso contenuto di rameR. BruniIIS C. UlpianiVia della Repubblica, 30, I-63100 Ascoli PicenoE-mail: brunimeister@gmail.comLa peronospora della vite, causata da Plasmopara viticola (Berk. & Curt.)Berl. & De Toni, è una delle malattie più importanti per questa coltura nell’Italiacentrale. In particolare nelle stagioni con decorso piovoso, il fungo mostra un’altapatogenicità, soprattutto durante la primavera. Ciò crea un grave problema inparticolare ai viticoltori biologici che si vedono costretti ad aumentare il numero diinterventi con il rischio di superare il limite imposto dall’organismo di controllo o diandare incontro a fenomeni di fitotossicità.Il presente studio è stato condotto secondo le linee guida OEPP/EPPO sullabuona pratica sperimentale. La prova è stata condotta in tre anni in un vigneto situatopresso l’Azienda Agraria dell’IIS Ulpiani di Ascoli Piceno. Il vigneto impiantatonel 1978 con un sesto di 3x2 m presenta giacitura collinare con terreno sabbioso.La varietà utilizzata è stata il “Montepulciano”. Il vigneto non è irrigato e riceveprincipalmente concimazione organica (letame + Nitrophoska blu 200 Kg/ha).Gli ulteriori trattamenti effettuati durante la prova sono stati quelli a base di zolfoapplicato per mezzo di un’impolveratrice. E’ stato adottato un disegno sperimentalea blocchi completamente randomizzati con 4 repliche. La dimensione della parcellaera di circa 9000 m 2 con 1666 piante. Le tesi sperimentali mettevano a confronto iseguenti formulati: “Airone” - ossicloruro/idrossido di rame (quantitativo di principioattivo 10%/10%) , idrossido di rame standard commerciale (quantitativo di principioattivo 35%), ossicloruro di rame standard commerciale (quantitativo di principio attivo37,5%). La metodologia prevedeva infine un confronto di efficacia con il un testimonenon trattato. Per ogni trattamento il quantitativo di principio attivo apportato è statorispettivamente uguale a 54,4, 52,5 e 93,75 g/hl. Per le applicazioni è stato utilizzato unatomizzatore “turbofly fan system” con pressione pari a 12 atm con diametro internodegli ugelli pari a 1,5 mm. Il volume distribuito per ogni superficie è stato equivalentea 1000 l/ha. Ad ogni trattamento veniva aggiunto un fungicida a base di zolfo all’80%in granuli idrodisperdibili alla dose di 700 g/hl. Sono stati effettuati 9 trattamentialle fasi fenologiche BBCH n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. I dati metereologicidurante i tre anni sono stati differenti, risultando il secondo estremamente secco. Perquanto riguarda le valutazioni sono state basate sulle linee EPPO per la valutazionedell’efficacia dei fungicidi PP 1/31 (2). Cento foglie sono state campionate a caso dallepiante di ogni parcella e la percentuale di area occupata dalle macchie di peronospora25


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010è stata determinata usando la stessa chiave. Per il campionamento sui grappoli ne sonostati campionati ed esaminati 100 per trattamento.In termini di controllo della malattia sulle foglie, risultati simili sono staticonseguiti nelle diverse tesi trattate, ma va rilevato che sui grappoli il trattamentocon “Airone” ha mostrato una migliore performance in termini di efficacia. Infatti alprimo anno la tesi trattata con “Airone” ha fatto registrare un controllo dell’infezionepari all’89,11% sui grappoli, mentre lo standard ha raggiunto il 79,36%. Nel terzoanno i risultati di efficacia ottenuti con “Airone” sono stati pari al 76,32%, contro il73,84% dello standard di riferimento. Nessuna valutazione è stata fatta nel secondoanno di prova, a causa del debole attacco causato dal decorso estremamente seccodella stagione. Il vigneto è stato esaminato per determinare la presenza di effettifitotossici o di fenomeni di lussureggiamento della vegetazione. Il tipo e l’estensionedi questi effetti sono stati valutati secondo una scala di fitotossicità che si estende da 1(nessun effetto) a 9 (forte tossicità). E’ stato registrato un punteggio uguale a 1 per leviti trattate con “Airone”, mentre lo standard idrossido ha fatto registrare un livello di4 (bassa-media tossicità). Questa differenza è stata determinata da un minore rigogliovegetativo manifestato dalle piante trattate rispetto allo standard. Per quanto riguardala valutazione alla raccolta sui residui e i parametri qualitativi, alcuni campioni sonostati prelevati alla vendemmia e sottoposti a differenti analisi, quali il grado Brix,l’acidità totale e il contenuto di rame residuo. In dettaglio è stato raccolto in differentiparti della parcella un minimo di 4 grappoli per ogni trattamento. Per ridurre il rischiodi errore nell’analisi, i residui sono stati valutati con due differenti metodologie:l’analisi potenziometrica effettuata dal Prof. Roberto De Solis del laboratorio dichimica enologica del IIS C. Ulpiani e l’assorbimento atomico eseguito dall’ARPAM(Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche). Entrambe lemetodologie hanno mostrato buoni esiti per il prodotto testato, risultando i parametriqualitativi pressoché simili tra le varie tesi, mentre i residui di rame sono risultatileggermente più bassi rispetto a quelli dello standard ossicloruro, sostanzialmentecorrispondenti a quelli dell’idrossido.Parole chiave: Fitotossicità, Idrossido di rame, Ossicloruro di rame, Residuo.Efficacy evaluation of a new formulation containing copper oxychloride10% and copper hydroxide 10% against Plasmopara viticola on grapevine, incomparison with other low-rate copper formulationsGrapevine downy mildew, caused by Plasmopara viticola (Berk. & Curt.)Berl. & De Toni, is one of the most important grapevine diseases in central Italy.Particularly during rainy seasons, the pathogen shows high levels of infection, withthe strongest during the spring. This creates serious problems for organic farmers,as they are forced to spray very often, with the risk of exceeding the copper limit orhaving collateral damage of phytotoxicity on the plants.26


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”This study was carried out in compliance with OEPP/EPPO principles onGood Experimental Practice (Guidelines on Efficacy Evaluation of Plant ProtectionProduct n. 135, 152, 181 and specific guideline n. 31). The trial was carried out overthree years in a vineyard located at the IIS Ulpiani’s farm in the Region of Marche,Ascoli Piceno (AP), with a hilly landscape and a sandy soil. The vine variety was“Montepulciano”, which was planted in the year 1978 with a layout of 3 m x 2 m.The vineyard had no irrigation and it received mainly organic fertilisation (organic +Nitrophoska blu 200 kg/ha). The other pesticide used during the trial was only sulphur,as a dustable powder formulation. The experimental design was a complete randomisedblock design with 4 replications. The plot size was around 9000 m 2 with 1666 plantsper plot. The test products were the “Airone” copper oxychloride /copper hydroxide(active ingredient levels: 10%/10%), copper hydroxide commercial standard (activeingredient 35%), copper oxychloride commercial standard (active ingredient 37.5%),and the untreated control. For each treatment, the amounts of active ingredients were54.4, 52.5 and 93.75 g/hl, respectively. A “Turbofly Fan System” Atomizer with a 12atm sprayer pressure was used. The spraying volume per unit area was 1000 l/ha, thenozzles type inside diameter was 1.5 mm. Depending on the plant growth stage, thenumber of nozzles was 3+3 or 4+4. For each treatment, a water dispersible granulesulphur 80% fungicide was added at the rate of 700 g/hl. Nine treatments were made,on the BBCH scale n. 15, 16, 19, 55, 61, 71, 77, 81, 83. The meteorological dataover these three years were different, with the second year being dryer. As far as theassessments are concerned, they were based on the EPPO guidelines for the efficacyevaluation of fungicides PP 1/31(2). One hundred leaves were picked randomly fromplants of each plot and the percent area occupied by mildew spots determined usingthe key in the EPPO Guideline PP 1/31(2). To perform the assessments on bunches,100 clusters were examined per treatment.In terms of the control, there were similar results from both products testedon the leaves, while on the clusters, better control was provided by the Aironeformulation. In the first year, this formulation scored an infection control of 89.11%on the bunches, while the standard reached 79.36%. In the third year, the resultswere 76.32% against 73.84%. No evaluation was made in the second year becauseof the low infection arising form the extremely dry season. The crop was examinedto determine the presence of phytotoxic effects, and any positive effects were notedtoo. The type and extent of these effects on the crop were recorded. According tothe assessments carried out on grapevine, significant phytotoxic symptoms wereseen on the whole plants treated with the test products. A scale of phytotoxicityfrom 1 (no effects) to 9 (strong effects) was used. A score of 1 was recorded forthe plants treated with “Airone”, while the standard hydroxide treatment showed alevel of 4 (low/medium toxicity). This difference was due to a lower blooming aspecton the vegetation treated with standards. For the assessments on residual effectsand grapevine quality parameters, the samples were collected at harvest time andsubjected to different analyses, i.e. sugar content, total acidity and copper content.In particular, at least 4 grapevine clusters per treatment were collected in different27


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010parts of the plots. No significant differences were found in terms of sugar content. Toavoid any possible bias, the residual parameters were evaluated with two differentmethodologies: potentiometric stripping analysis, performed by Prof. Roberto DeSolisis of the Chemistry laboratory of the IIS “C. Ulpiani”, and atomic absorptioncarried out by the Environmental Agency for the Marche Region (ARPAM). Bothof these analyses showed good results for the tested product, with a copper residualslightly lower then the copper oxychloride commercial standard, and correspondingto the copper hydroxide.Key words: Copper hydroxide, Copper oxychloride, Phytotoxicity, Residual effects.RingraziamentiL’autore ringrazia per la collaborazione il personale dell’IIS C. Ulpiani di Ascoli Piceno, in particolareAdamo Castelli e Cristiano Cocci, e la Ditta Isagro-Italia.Lavori citati/ReferencesBortolotti P.P., R. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2006.Valutazione di diversi composti rameici a basso dosaggio nella difesaantiperonosporica della vite in provincia di Modena. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 173-178.Dagmar H., O. Baus-Reichel, U. Hofmann, B. Berkelmann-Loehnertz, 2006.Copper reduction, a successful approach to control downy mildew in organicviticulture. In: 5 th International Workshop on Grapevine Downy and PowderyMildew. San Michele all’Adige (TN), 18-23 giugno, 193-194.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporicia basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 179-186.Hofmann U., 2002. Copper reduction and copper replacement - results and experiencesof 12 years of on farm research. In: 10th International Conference onCultivation Technique and Phytopathological Problems in Organic Fruit-Growing and Viticulture, Weinsberg/Germany, 4-7 Febraury, 181-184.Pontiroli R., R. Rizzotti, F. Zerbetto, 2001. Prove di difesa antiperonosporica inviticoltura biologica. Informatore Fitopatologico, 10, 62-66.Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremiot, G. Rho, S.L. Toffolatti, A. Vercesi, 2006.Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame suvite. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 167-172.28


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”IDROSSISOLFATO DI RAME: INNOVAZIONETECNOLOGICA PER LA RIDUZIONE DEI DOSAGGI DIRAMEA. Bergamaschi, G. VandiniCerexagri Italia srlVia Terni, 275, I-47522 San Carlo di Cesena (FC)E-mail: andrea.bergamaschi@uniphos.comFino agli anni 60, la poltiglia bordolese era fabbricata dall’agricoltore consolfato di rame e latte di calce, il quale veniva aggiunto nella soluzione in piccolequantità sotto continua agitazione. Il progredire della reazione era “controllato” perimmersione di una striscia di carta imbibita di fenoftaleina. L’immissione di latte dicalce terminava quando la striscia virava al rosso vivo e il prodotto assumeva unatonalità blu. Da questa preparazione si otteneva un prodotto con pH alcalino, unagranulometria aleatoria, un’efficacia moderata e doveva essere impiegata a dosielevate. A partire dal 1950 la chimica della poltiglia bordolese è stata sviluppatapermettendo la comparsa delle prime formulazioni industriali. Il controllo del pHpermise di ottimizzare la quantità di solfato di rame e di calce e la sospensione èstata meglio cristallizzata. Dal 1960 al 1980 differenti processi di fabbricazione sonostati testati: procedimento “diretto”, “inverso” e “americano”. Comunque l’incertezzachimica sul prodotto finale rimaneva e si traduceva pertanto in una definizioneempirica della poltiglia bordolese basato su un procedimento di fabbricazione e nonsu una composizione chimica precisa. Questa definizione è tutt’ora utilizzata (ACTA,2003): “Una miscela con o senza stabilizzanti di solfato di rame e latte di calce”. Sidefinisce la poltiglia bordolese come un insieme di sali diversi dotati di proprietàvariabili.Poltiglia Disperss è il risultato di ricerche volte all’ottimizzazione delprocedimento di fabbricazione del prodotto tecnico, calibrando i parametri direazione si evita la formazione di quella moltitudine di forme saline che influenzanonegativamente le performance contro le malattie. La messa a punto di un nuovo metodopermette di ottenere un prodotto composto unicamente da brocantite (idrossisolfatodi rame) e gesso con una granulometria ottimizzata. Il rame agisce contro le malattiefungine sotto forma di ione Cu 2+ , quindi sono stati studiati i due aspetti che influenzanola solubilizzazione del sale di rame: quello termodinamico e quello cinetico (Morel,1991; Stum e Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). Il primo studia la solubilizzazione delsale di rame in funzione della variazione di pH, il secondo quantifica il rame solubilein funzione della lisciviazione. L’insieme di queste caratteristiche conferisconoa Poltiglia Disperss una liberazione limitata e costante di Cu 2+ in prossimità delpatogeno, che è poco influenzata dalle variazioni delle condizioni ambientali presentisulla superficie fogliare. In sintesi:29


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010- efficacia a bassi dosaggi 50-70 g/hl Cu ++ (Egger et al., 2004; Bergamaschi etal., 2006);- particelle fini ed omogenee (1,5 µm) per una migliore copertura dellavegetazione;- pH neutro a garanzia di elevata selettività e miscibilità con la maggior partedegli agrofarmaci (Delaiti e Sandri, 2005);- formulazione brevetta in granuli idrodisperdibili Disperss;- presenza del sale di rame più stabile, brocantite (idrossisolfato di rame) chelibera una quantità di rame tra le più basse (ma efficace), con un’eccellenteselettività.Parole chiave: Efficacia, Rame, Selettività, Solubilizzazione.Hydroxy copper sulphate: an innovation technologyto reduce copper ratesUp to the 1960’s, Bordeaux mixture (BM) was made by the farmers, withcopper sulphate and the addition of a little amount of lime-wash solution, withcontinuous stirring. The reaction process was checked with a strip sodden withphenophthalein. The lime-wash addition ended when the strip turned red and the productbecame blue. The final product showed an alkaline pH, an aleatory granulometry,and low effectiveness, and it had to be sprayed at high dose rates. From the 1950’s,the chemistry of BM developed, and the first industrial productions were obtained.pH and crystallization controls optimized the correct amounts of copper sulphateand lime. From 1960 to 1980, different production methods were tested: “direct”,“inverse” and “American”. Nevertheless, there was still uncertainty concerning thefinal product, and this was reflected in an empirical definition of BM that was basedon a manufacturing process, instead of being based on a precise chemical composition.The following definition is still used (ACTA, 2003): “A tank mixture with or withoutstabilizers of copper sulphate and lime”. This defines BM as a mixture of differentsalts with variable properties.Poltiglia Disperss is the result of research carried out to optimize themanufacturing procedure of the technical product, calibrating the reaction parametersand avoiding the creation of the numerous saltern forms that negatively affect the finalperformance of the product against plant diseases. The setting up of this new methodpermitted a final product to be obtained that was composed of only brocantite (copperhydroxy sulphate) and plaster, with an optimized granule size. Copper works againstthe fungal diseases in the form of the Cu 2+ ion, and thus the two main aspects thatinfluence the solubilisation of copper salts have been studied: the thermodynamicsand kinetics (Morel, 1991; Stum and Morgan, 1996; Ferrier et al., 2003). The formerinvestigates the solubilisation of the copper salt in relation to pH modifications, thelatter quantifies the amount of soluble copper in relation to the leaching. Those two30


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”characteristics together give Poltiglia Disperss a slow and constant Cu 2+ release nearto the pathogen, with a little influence of the environmental conditions on the leafsurface.Summarizing:- effectiveness at low dose rates of 50-70 g/hl Cu 2+ (Egger et al., 2004;Bergamaschi et al., 2006);- small and homogeneous particles (1.5 µm), for better vegetation coverage;- neutral pH to guarantee high crop selectivity and wide mixing opportunitieswith other pesticides (Delaiti and Sandri, 2005);- patented formulation in wettable Disperss granules;- presence of the more stable copper salt, brocantite (hydroxy copper sulphate),that releases very low (but effective) amounts of copper with an excellentselectivity.Key words: Copper, Effectiveness, Selectivity, Solubilization.Lavori citati/ReferencesActa, 2003. Index phytosanitaire ACTA.Bergamaschi A., G. Vandini, J. J. Heller, 2006. Poltiglia Disperss ® : esperienzedi difesa antiperonosporica su vite e su colture orticole. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 161-166.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2004. Strategie di difesa antiperonosporica per unariduzione degli apporti di rame nel vigneto. Atti Giornate Fitopatologiche,2, 177-184.Delaiti M., O. Sandri, 2005. Rame in viticoltura: selettività di diversi formulaticommerciali. Terra Trentina, 2, 32-36.Ferrier F., C. Vergnet, T. Girantet, J.J. Heller, G. Joncheray, 2003. La bouilliebordelaise: de la fabrication “a la ferme” a la formulation en granulesdispersible. In: AFPP - 7 éme Conférence internationale sur les maladies desplantes.Morel A., 1991. Thèse de doctorat, Université Paris XI-Orsay (unpublished).Stum W., J.J. Morgan, 1996. Aquatic chemistry, chemical equilibria and rates innatural waters. 3rd Ed. John Wiley and Sons, Inc. New York, 632-635.31


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Efficacia antiperonosporica su vite di unformulato a dose ridotta di idrossido di rameA. MyrtaCertis Europe B.V.Via Guaragna, 3, I-21047 Saronno (VA)E-mail: myrta@certiseurope.itI limiti imposti dall’Unione Europea nell’utilizzo del rame in agricolturabiologica hanno spinto la ricerca fitoiatrica degli ultimi anni a volgere l’attenzioneverso principi attivi acuprici di origine naturale (Dongiovanni et al., 2008) oppure atrovare formulazioni in cui la frazione rameica sia resa maggiormente disponibile eattiva nei confronti dei patogeni, in modo tale da ridurre la quantità di principio attivoper ettaro (Bortolotti et al., 2006; Dongiovanni et al., 2008). Nel primo caso risultaticoncreti, applicabili a livello aziendale non sono ancora emersi, mentre la secondaipotesi, dopo anni di sperimentazioni, sta oggi offrendo sempre maggiori garanzie(Morando et al., 2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). Nella seconda via rientra ancheil progetto di Spiess Urania e Certis Europe nella messa a punto e sperimentazione diuna nuova formulazione di idrossido di rame (Funguran-OH 250SC) sperimentata nelcorso degli anni in Piemonte da VitEn, Calosso (AT).Dal 2004 al 2008 sono state eseguite sei diverse prove, atte a verificarel’efficacia di Funguran-OH 250SC nel contrastare la peronospora della vite (causatada Plasmopara viticola), con trattamenti sia a basso volume (250 l/ha) sia ad altovolume (1000 l/ha). L’effetto di Funguran-OH 250SC, testato a differenti dosaggi dirame metallo (250, 300, 375, 480, 500, 600 e 625 g/ha), è stato messo in relazionead un testimone non trattato e due formulazioni di rame idrossido utilizzate comestandard di riferimento: rame idrossido 35% DF alle dosi di 525 e 700 g/ha e rameidrossido 15% DF alla dose 300 g/ha. Sulle stesse tesi si è quindi valutata l’eventualefitotossicità nei confronti della vite.La peronospora si è presentata ogni anno nei vigneti in esame con grandevirulenza, causando gravi danni sul testimone. L’efficacia riscontrata nel periodo2004-2007 è sempre risultata buona per tutte le tesi in esame, con una proporzionalitàdiretta in funzione della dose impiegata, visibile sia sull’apparato fogliare, sia suigrappoli. Il prodotto testato nel periodo 2004-2007 a confronto con rame idrossido35% DF ha dimostrato risultati simili o leggermente superiori di efficacia a parità didose di rame metallo che sono state nel range di 500-700 g/ha.Nel 2008 si è voluto ulteriormente ridurre l’apporto del rame metallo,arrivando al range di 300-500 g/ha. In tale stagione, in cui P. viticola è risultataparticolarmente virulenta, è stato possibile notare come a parità di concentrazione dirame metallo ad ettaro (300 g/ha), l’efficacia di Funguran-OH 250SC e dell’idrossidodi rame 15% DF non è risultata statisticamente differente. I rilievi di fitotossicità32


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”hanno messo in luce una lieve puntinatura necrotica a livello fogliare, visibile solo peri dosaggi più elevati e mai tale da destare problemi alla coltura. Grappoli e tralci nonhanno mai presentato sintomi ascrivibili all’uso del prodotto.Si può concludere che il nuovo idrossido di rame Funguran-OH 250SCpuò rapprentare una valida alternativa, fra i prodotti rameici, per le aziende e nellesituazioni in cui si chiede di ridurre gli apporti cuprici.Parole chiave: Idrossido di rame, Peronospora, Vite.Grapevine downy mildew control by a formulation with a reduceddose of copper hydroxideOver the last years, the limits imposed by the European Union for the useof copper in organic agriculture have urged research to direct its attention towardsthe natural copper-free active ingredients (Dongiovanni et al., 2008), and to look fornew formulations where the copper fraction is more available and active towards thepathogens, to reduce the quantity per ha of the active ingredient (Bortolotti et al.,2006; Dongiovanni et al., 2008). In the first case, no concrete results have been foundthat can be applied routinely in agricultural practice, whereas the second hypothesis isnow offering higher guarantees after some years of experimentation (Morando et al.,2005; Egger e D’Arcangelo, 2006). This second hypothesis also includes the projectof Spiess Urania and Certis Europe, with the fine tuning and testing of a new copperhydroxide formulation (Funguran-OH 250SC), which has been tested over the lastfew years in Piedmont, by VitEn, Calosso (AT).Several different trials were carried out between 2004 and 2008, which wereaimed at testing the effectiveness of Funguran-OH 250SC in the control of grapevinedowny mildew (caused by Plasmopara viticola), with low-volume treatments (250 l/ha) and high-volume treatments (1000 l/ha). The effects of Funguran-OH 250SC weretested at different copper metal doses (250, 300, 375, 480, 500, 600 and 625 g/ha),and compared to an untreated plot and two formulations of copper hydroxide used asreferences: (i) copper hydroxide 35% DF at doses of 525 and 700 g/ha; and (ii) copperhydroxide 15% DF at the dose of 300 g/ha. Also, the possible phytotoxicity towardsthe grapevine was assessed.The downy mildew appeared every year in the vineyards examined, withhigh virulence, which caused heavy damage to the untreated plots. The effectivenessseen during the period of 2004-2007 was always good at all of the tested doses, witha direct proportion of effectiveness according to the dose, which was visible both onthe leaves and the bunches. In comparison to copper hydroxide 35% DF in the period2004-2007, the tested product showed similar or slightly superior effectiveness at thesame doses of copper metal, which ranged from 500 to 700 g/ha.In 2008, the quantity of copper metal was further reduced, ranging from 30033


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010to 500 g/ha. In this year, when P. viticola was particularly virulent, it was possibleto notice that with the same concentration of copper metal per hectare (300 g/ha) forFunguran-OH 250SC and copper hydroxide 15% DF, the effectiveness of both of theproducts were similar statistically. The phytotoxicity assessments noted some lightnecrotic dots on the leaves, which were visible only at the higher doses, althoughthese never caused damage to the plants. For the bunches and shoots, no symptomswere noted.To conclude, the new copper hydroxide Funguran-OH 250SC may representa valid alternative among the copper products for the vine growers, in all of thesituations where a reduction in copper metal dosing is required.Key words: Copper hydroxide, Downy mildew, Grapevine.Lavori citati/ReferencesBortolotti P.P., R. Nannini, M. Scannavini, 2006. Valutazione di diversi compostirameici a basso dosaggio nella difesa antiperonosporica della vite in provinciadi Modena. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 173-178.Dongiovanni C., M. Giampaolo, A. Di Carolo, A. Gasparre, N. Masiello, A.Santomauro, F. Faretra, 2008. Attività antiperonosporica di dosi ridotti dirame e di sostanze alternative in vigneti dell’Italia meridionale. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 315-320.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporicia basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 179-186.Morando A., F. Sozzani, G. Moiraghi, 2005. Rameici a dosaggio ridotto contro laperonospora della vite. L’Informatore Agrario, 61(13), 67-69.34


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”LOTTA ANTIPERONOSPORICA SU CIPOLLA CON RAMEICIA BASSO DOSAGGIO E SOSTANZE NATURALIA. Zechini D’Aulerio, F. Piattoni, G. Iaquinta, A. MacrìDipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare,Sezione di Patologia Vegetale, Università di Bologna,Viale Fanin, 46, I-40127 BolognaE-mail: aldo.zechinidaulerio@unibo.itLe recenti decisioni della commissione consultiva UE sulla limitazione deifitofarmaci in agricoltura stanno costringendo gli stati europei ad un utilizzo sempreminore di sostanze chimiche di sintesi. Prove da noi condotte negli ultimi anni (Bianchiet al., 1997; Zechini D’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) hanno dimostratobuona azione antifungina di rameici a basso dosaggio e sostanze naturali di diversaorigine, soprattutto contro le peronospore.Si è pertanto ritenuto di estendere la sperimentazione di tali prodotti controPeronospora destructor su cipolla (cultivar ‘Tropea’) in un campo sperimentalesituato a Selva di Imola (BO) e gestito da Astra Innovazione e Sviluppo. Sono staticonfrontati prodotti rameici a basso dosaggio [solfato di rame tribasico complessatocon peptidi ed aminoacidi (Peptiram TBCS); gluconato di rame 8% (Labicuper);ottanoato di rame 10%] ed altri di origine naturale o biologica [bicarbonato di potassio85% (Armicarb 100); alginato 28% (Agricolle); un fertilizzante a base di P 26% e K17% (Micoplan); un biostimolante contenente Al 1%, Fe 0,2%, Zn 0,2%, Mn 0,2%(Microsil 500); un biofungicida a base di Streptomyces griseoviridis (Mycostop)].Si è utilizzato solfato di rame 20% (Poltiglia Bordolese Disperss) come testimonechimico. I trattamenti sono stati effettuati con pompa a spalla ogni 7 giorni, da metàgiugno a fine agosto 2009. I sintomi della malattia sono stati quantificati secondo unascala di gravità con classi percentuali di superficie fogliare colpita. Materiale vegetaleinfetto è stato campionato per l’identificazione, al microscopio ottico, del patogenocoinvolto, che è risultato essere P. destructor.I risultati finali hanno evidenziato minore presenza di malattia nelle tesitrattate con poltiglia bordolese Disperss (22,2%), Microsil 500 (30,2%), PeptiramTBCS (30,5%), Armicarb 100 (31,1%) e Labicuper (33,3%), rispetto al 67,9% delleparcelle testimoni. Risulta, quindi, confermata l’efficacia di rameici complessati e dialcune sostanze naturali anche nella lotta contro la peronospora della cipolla.Parole chiave: Peronospora della cipolla, Rameici, Sostanze naturali.35


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Onion downy mildew control with low copper content fungicidesand natural compoundsThe recent provisions of the EU Advisory Committee on fungicide use inagriculture have obliged EU Countries to restrict the use of synthetic chemicals. Theexperiments run by our research unit over the last years (Bianchi et al., 1997; ZechiniD’Aulerio et al., 1998, 2002, 2004, 2008) have demonstrated that low-copper-contentfungicides and natural compounds of different origins can control diseases, andespecially those caused by Peronospora spp. Thus, we investigated the actions ofthese products also against Peronospora destructor of onion.To achieve this, we arranged experimental onion fields (cv. ‘Tropea’) inSelva di Imola (BO), under the technical supervision of Astra Innovazione e Sviluppo.The low-copper-content fungicides tested were: tribasic copper sulphate complexedwith peptides and amino acids (Peptiram TBCS); copper gluconate 8% (Labicuper);copper octanoate 10%. The natural and biological compounds tested were: potassiumbicarbonate 85% (Armicarb 100); alginate 28% (Agricolle); a fertiliser containing P26% and K 17% (Micoplan); a biostimulating product containing Al 1%, Fe 0.2%, Zn0.2%, Mn 0.2% (Microsil 500); a biofungicide containing Streptomyces griseoviridis(Mycostop). Copper sulphate 20% (Bordeaux Mixture Disperss) was used as thechemical control. Treatments were performed with a backpack pump every 7 days,from the middle of June until the end of August, 2009. The disease severity wasquantified into percentage classes of damaged leaf surface areas. Samples of infectedvegetal material were used to identify the pathogen involved by light microscopy, andthe pathogen was P. destructor.Experimental field observations showed that disease severity was lower inthe plots treated with Bordeaux Mixture Disperss (22.2%), Microsil 500 (30.2%),Peptiram TBCS (30.5%), Armicarb 100 (31.1%) and Labicuper (33.3%), as comparedwith the untreated control (67.9%).These data thus confirm the effectiveness of complexed copper fungicidesand of some natural compounds in controlling the downy mildew of onion.Key words: Copper fungicides, Downy mildew of onion, Natural compounds.AcknowledgementsThe present work was funded by the Agricolture Department of Emilia-Romagna Region, incollaboration with Astra Innovazione e Sviluppo Ltd.36


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Lavori citati/ReferencesBianchi A., A. Zambonelli, A. Zechini D’Aulerio, F. Bellesia, 1997. Ultrastructuralstudies of the effects of Allium sativum on phytopathogenic fungi in vitro.Plant Disease, 8, 1241-1246.Zechini D’Aulerio A., A. Zambonelli, A. Bianchi, P.L. Catellani, S. Biffi, 1998.Prove di lotta con prodotti naturali contro ruggine di menta e dragoncello.Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 667-670.Zechini D’Aulerio A., E. Dallavalle, P. Maini, 2002. Applicazione di peptidati dirame nella prevenzione di malattie fungine su Stella di Natale ed altre coltureornamentali. Atti Giornate Fitopatologiche, 2, 523-528.Zechini D’Aulerio A., A. Bianchi, A. Severi, E. Dallavalle, 2004. Attività in vitro diun peptidato di rame su miceti fitopatogeni. Atti Giornate Fitopatologiche,2, 81-86.Zechini D’Aulerio A., A. Asinelli, P. Pasotti, F. Piattoni, 2008. Impiego disostanze naturali contro miceti patogeni di colture orticole. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 533-540.37


POSTERS. BartolucciRuolo e stategie dell’AMAB nell’ambito del progetto “Rame Marche”M. Santini, D. Pierleoni, S. Murolo, G. RomanazziQuantitativi di rame utilizzati in aziende viticole, olivicole e frutticolebiologiche marchigianeA. La Torre, S. Talocci, M. MieleValutazione dell’attività antiperonosporica e della sostenibilità economica disostanze di derivazione naturaleS. Dagostin, U. Gamba, M. Pinna, I. PertotEfficacia di estratti di Salvia officinalis nei confronti della peronospora dellavite in viticoltura biologicaA. Bugiani, C. LamaProve sperimentali di campo su vite contro la peronospora con due formulatirameici a basso titolo per ridurre le dosi di impiego di rame metalloS. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. TortaSull’antagonismo in vivo e in vitro di Acremonium byssoides, endofita inVitis vinifera, nei confronti di Plasmopara viticola


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”RUOLO E STRATEGIE DELL’AMAB NELL’AMBITO DELPROGETTO “RAME MARCHE”S. BartolucciAssociazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica (AMAB)Via F.lli Bandiera, 61, I-60019 Senigallia (AN)E-mail: assistenzatecnica@amabmarche.itL’impiego del rame in viticoltura ed in particolar modo in quella biologicapuò vantare una lunga tradizione ed ancor oggi si fa ampio ricorso a questo metallograzie ai numerosi vantaggi che esso è in grado di offrire nella lotta a molte patologiedella vite. I suoi meccanismi di azione lo rendono un fungicida di contatto ad ampiospettro, particolarmente utile contro Plasmopara viticola. L’utilizzo dei prodottiantiparassitari rameici risulta ancor oggi indispensabile per la difesa delle colture bioe qualora dovessero esserne ridotte ulteriormente le quantità utilizzabili, oltre i limiticonsentiti dal Regolamento 473/2002/CE, molte piante agrarie non potrebbero piùessere coltivate con questo metodo.Su questi presupposti di fondo, la nostra associazione di produttori biologiciha svolto in questi anni la collaborazione, in qualità di partner di progetto, allasperimentazione su aziende condotte con metodo biologico per verificare nuovemetodiche d’impiego dei formulati commerciali di rame a basso dosaggio in rispostaai diversi fattori ambientali, varietali o stagionali. Di particolar interesse inoltre sisono posti in evidenza alcuni prodotti che, per caratteristiche chimico-fisiche, hannoevidenziato buoni risultati nel loro impiego a basso dosaggio.Il ruolo svolto dalla nostra associazione di produttori nell’ambito del progettoè stato principalmente quello di svolgere sia azioni di assistenza tecnica rivolta alleaziende, sia di divulgare i risultati sperimentali attraverso i nostri comuni canali dicomunicazione alle aziende, sia quello di elaborare nuove strategie di studio e diricerca riguardo l’impiego del rame in agricoltura biologica. Le azioni di assistenzatecnica svolte in campo hanno permesso di valutare tra le aziende nostre associate,assieme ai ricercatori, i siti nei quali condurre la ricerca secondo strategie di lotta chehanno tenuto conto, nel modello sperimentale, della valutazione dei fattori ambientali(esposizione, terreno, vocazionalità del territorio alla coltura della vite ecc.), deidiversi modi di conduzione, delle risposte attese nelle diverse cultivar. Accurata emirata pertanto è stata la scelta delle aziende coinvolte, a cui abbiamo fornito in itinereassistenza tecnica in campo.Tra le azioni di divulgazione e di informazione, abbiamo invece utilizzatoi nostri comuni canali rivolti alla nostra base sociale tra cui i notiziari periodicidi informazione, le news continue pubblicate nel sito dell’associazione, www.amabmarche.it, il sito dedicato al progetto www.progettoramemarche.it, che conterràtutte le analisi sperimentali condotte, ma che dovrà essere un futuro strumento didialogo strategico per aziende, enti di ricerca, pubblica amministrazione, associazione.39


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Infine i convegni svolti per la presentazione dei risultati parziali di sperimentazionerappresentano la prima via di comunicazione alle aziende, nelle aziende. Si sonoproposti anche momenti di confronto presso i centri della produzione per fare leprime valutazioni sull’impiego del rame a dosi ridotte, oggi in viticoltura a 6 kg/haannui, dopo l’emanazione del Regolamento 473/2002/CE che ha portato correzioniagli allegati I, II e IV del Regolamento 2092/91/CE. La necessità di ottimizzare ledosi, con composti sempre più efficienti e mirati nella loro composizione chimicae stechiometrica rende la ricerca particolarmente interessante per i viticoltori chevedono nel rame il futuro della lotta alla peronospora.Nel corso delle valutazioni in azienda e dei colloqui con i viticoltori sono inoltreemerse nuove conoscenze a cui sarebbe interessante dar seguito come ad esempio lavalutazione degli effetti tossici del rame residuale sulla biosfera e le diverse interazionicon i microrganismi in ambienti biologici. Poter valutare in futuro la riduzione deidosaggi e l’ottimizzazione della distribuzione del rame anche in funzione di un minorimpatto tossicologico sui sistemi agrari potrebbe considerarsi una buona frontiera daraggiungere per la viticoltura in generale ma soprattutto per quella biologica.Parole chiave: Agricoltura biologica, Difesa biologica, Trattamenti cuprici, Vite.The role and strategies of AMAB within the project “Rame Marche”The use of copper in viticulture, and in particular with organic viticulture, hasa long tradition. Even nowadays this metal is commonly used because of its benefitsin the control of several grapevine diseases. Due to its mechanism of action, copper isa contact fungicide with a broad spectrum, and it is particularly useful in the controlof Plasmopara viticola. For organic agriculture, the use of copper compounds is thebasis of the defence of crops, and should the rate of copper use allowed be furtherreduced to below the quantities fixed by Regulation (EC) 473/2002, a lot of cropscould not be grown organically anymore.For these reasons, over these years, the Marche Association for BiologicalAgriculture (Associazione Marchigiana per l’Agricoltura Biologica, AMAB), whichis made up of organic farmers, has cooperated as a project partner in a study carriedout on organic farms. This study has investigated new methodologies based on the useof low-copper-rate formulations and the effects of different environmental, seasonaland genetic factors. Interestingly, some compounds have shown good results whenused at low rates, because of their chemical and physical properties.The role of the AMAB within the project was to provide technical assistancefor farmers, to spread the experimental results through common communicationchannels, and to plan new studies and research strategies for the use of copper inorganic agriculture. The technical assistance in the field allowed the sites to be chosenin collaboration with the researchers, where the study could be conducted accordingto the defence strategies concerning the evaluation of environmental factors (i.e.40


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”exposure, soil, adaptability to grapevine cultivation), the different ways of conduction,and the expected responses in the different cultivars. The choice of the farms involved,to which technical assistance was given in itinere, was well planned.For the information and its diffusion, we used our common channels toaddress our social base, such as magazines, news published on the webpages ofAMAB (www.amabmarche.it) and the project (www.progettoramemarche.it). Indeed,the project webpage will contain the entire project results, and will be a further meansfor strategic dialogue with farms, research agencies, public administration, andvarious associations. Finally, the meetings held up to now to present the initial resultsof this study represent the first way of communicating to farms and within farms. Atthe production centre, comparison meetings were even proposed to make evaluationsconcerning the use of the low copper rates, now fixed in viticulture at 6 kg/ha, afterthe approval of Regulation (EC) 473/2002, which corrects annex I, II and IV fromRegulation (EC) 2092/91. The need to optimize the rates with formulations that aremore efficient and are aimed at the chemistry and stoichiometry, makes the researchmore interesting for viticulture farmers that still see copper as the future of downymildew defence.During the study in the farms and the discussion meetings with theviticulturists, new knowledge has been gathered that will be interesting to study indetail; for example, evaluation of the toxic effects of residual copper in the biosphere,and the different interactions with microorganisms in the biological environmental.In the future, this possibility to evaluate reductions in doses and optimizationof distribution of copper so as to have a lower toxicological impact may well beconsidered as a good target for viticulture in general, and for the organic agriculturein particular.Key words: Biological control, Grapevine, Organic agriculture, Copper treatments.41


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010QUANTITATIVI DI RAME UTILIZZATI IN AZIENDEVITICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE BIOLOGICHEMARCHIGIANEM. Santini 1 , D. Pierleoni 2 , S. Murolo 1 , G. Romanazzi 11Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle MarcheVia Brecce Bianche, I-60131 Ancona2Istituto Mediterraneo di CertificazioneVia Pisacane, 32, I-60019 Senigallia (AN)E-mail: g.romanazzi@univpm.itIl rame non è soggetto a degradazione chimica o fotolitica e l’unico tipo diasportazione è rappresentato dall’azione dilavante della pioggia (Donnarummae La Torre, 2000). In alcuni vigneti possono essere riscontrati sino a 500-800 ppmdel metallo (Aresta et al., 2000). Il rame può essere fitotossico ed esplicare attivitàtossica nei confronti di numerosi microrganismi presenti nel terreno, fra i quali lemicorrize e numerosi batteri (Gullino et al., 2003). Pertanto, la riduzione dell’impiegodel rame in agricoltura riveste carattere di rilevanza mondiale. Attualmente, in baseal Regolamento 889/2008/CE, l’utilizzo massimo di rame consentito in aziende aconduzione biologica è stato ridotto a 30 kg complessivi nel quinquennio, pari a 6 kgper ha annui. Numerose prove sono state condotte negli ultimi anni in diverse areeviticole italiane per valutare l’efficacia antiperonosporica di formulati rameici a bassidosaggi (Borgo et al., 2006; Dongiovanni et al., 2006; Egger e D’Arcangelo, 2006;Sancassani et al., 2006).Al fine di monitorare i quantitativi di rame effettivamente utilizzati in azienda,è stata svolta una indagine in aziende viticole, olivicole e frutticole marchigianecondotte in regime di agricoltura biologica e certificate dall’Istituto Mediterraneo diCertificazione (IMC). Lo studio è stato condotto sulla base dei dati ricavati da 235schede di ispezione compilate dai tecnici controllori nel triennio 2002-2004, basatesulle dichiarazione fornite dagli agricoltori nonché sui controlli incrociati effettuati. Ilcampione di aziende biologiche prese in considerazione è da ritenersi rappresentativodella realtà marchigiana ed è equamente distribuito nelle quattro province (PesaroUrbino, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno).Nel complesso, i prodotti più utilizzati sono risultati, in ordine di importanza,l’ossicloruro di rame, la poltiglia bordolese e l’idrossido di rame. I quantitativimedi di rame utilizzati in viticoltura sono risultati più elevati di quelli richiesti inolivicoltura e frutticoltura. Mentre nel campo viticolo c’è una sostanziale omogeneitànei quantitativi utilizzati nelle diverse province, l’utilizzo del rame in frutticoltura eolivicoltura manifesta significative differenze nell’ambito della Regione, a secondadella diversa importanza delle colture. In particolare, in provincia di Macerata, sono42


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”stati registrati i valori più elevati su olivo, mentre nelle province di Pesaro Urbinoe Ascoli Piceno in frutticoltura. Significative differenze sono emerse nei consumicuprici in viticoltura fra le annate prese in considerazione, con valori più elevati nel2002 rispetto alle annate successive. Dai dati raccolti nel 2002 si può osservare unanotevole variabilità nell’utilizzo dei formulati rameici, con quantità utilizzate chevariano da uno ad oltre 8 kg/ha annui.Risultano sempre più utili le valutazioni nelle diverse condizioni pedoclimatichedell’efficacia di formulati rameici a basso dosaggio nei confronti delle malattie dellepiante in generale e della peronospora della vite in particolare, nonché di strategiedi applicazione in grado di ottimizzarne l’uso, sia in agricoltura convenzionale, siain biologico. Inoltre, grande importanza hanno i modelli epidemiologici in grado difornire all’agricoltore indicazioni sul momento idoneo per le applicazioni cupriche,che esplicano la massima efficacia nel momento in cui il viticoltore è tecnicamente ingrado di modulare i trattamenti e dispone della professionalità necessaria.Parole chiave: Agricoltura biologica, Prodotti cuprici, Certificazione.Copper rates used in organic vine, fruit and olive farming inthe Marche RegionCopper is not subject to chemical or photolytic degradation, and so its onlyroute of removal is by the action of rain (Donnarumma and La Torre, 2000). In somevineyards, up to 500-800 ppm of copper have been reported (Aresta et al., 2000).Copper can be phytotoxic and shows toxic activities against several microorganismsthat are useful to the soil, including the number of beneficial bacteria and mycorrhizae(Gullino et al., 2003). Therefore, a reduction of the use of copper in agriculture is animportant <strong>issue</strong> worldwide. Currently, under Regulation (EC) 889/2008, the maximumuse of copper allowed on organic farms has been reduced to 30 kg total in five years,equivalent to 6 kg per ha per year. Numerous tests have been carried out in recentyears, especially in various Italian wine-growing areas, to evaluate the effectivenessof low-dose copper formulations in the control of downy mildew (Borgo et al., 2006;Dongiovanni et al., 2006; Egger and D’Arcangelo, 2006; Sancassani et al., 2006).To monitor the quantities of copper actually used in organic agriculture, a surveywas conducted with farms with vineyards, olive groves and fruit orchards in the MarcheRegion who are members of the IMC (Mediterranean Institute for Certification). Thestudy was based on data from 235 forms from technical collaborators in the period2002-2004, which were based on statements given by the farmers, with standardcross-checks carried out. The sample of organic farms surveyed is considered to berepresentative of the reality in Marche, and is was evenly distributed across the fourprovinces (Pesaro Urbino, Ancona, Macerata and Ascoli Piceno).Overall, the most used products were, in order of importance, copperoxychloride, Bordeaux mixture and copper hydroxide. The average quantity of43


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010copper used on grapevines was higher than that required for olive groves and fruitorchards, while for the grapevines there was substantial agreement as to the quantitiesused across the four provinces; however, the use of copper in olive groves and fruitorchards showed significant differences across the different areas of the region. Indetail, in the province of Macerata, higher values of copper use were recorded forolive groves, while in the provinces of Pesaro Urbino and Ascoli Piceno, this wasseen for fruit production. Significant differences emerged in the use of copper ongrapevines over the years considered, with higher values in 2002 compared to 2003and 2004. Analysing the data collected in 2002, there was considerable variability inthe use of copper-based formulations, with the amounts used varying from 1.0 kg/haper year to more than 8.0 kg/ha per year.There is an increasing awareness of the effects of climatic conditions on theeffectiveness of reduced-dose copper formulations in the control of plant diseasesin general, and of downy mildew of grapevines in particular, and of the need forimplementation strategies that can maximize this copper use, in both conventional andorganic agriculture. Epidemiological models are also of great importance, as these canprovide guidelines for farmers for the appropriate use of copper applications to makethem as effective as possible, particularly when the grower is technically capable tomodulate the treatments and has the necessary skill.Key words: Certification, Copper compounds, Organic agriculture.Lavori citati/ReferencesAresta M., F. Baldacchino, G. Brunetti, F. Chiaia, A.P. Colucci, F. Faretra, C.Franchini, M. Garnier, S. Giacummo, A. Guerrieri, A. Lopez, T. Moleas, P.Natale, F. Palmisano, D. Petruzzelli, M. Pizza, S. Pollastro, L. Sabbatini,A. Santomauro, N. Senesi, G. Sicoli, G. Tiravanti, F. Tommasi, P.G.Zambonin, (R. Gagliano-Candela, V.F. Uricchio, R. Pannacciuli), 2000. Lesostanze tossiche del suolo: proprietà, analisi, tossicologia, sintomatologiaed ambiente. Edizione Giuseppe Laterza, Bari, Italy, pp. 926.Borgo M., D. Bellotto, G.L. Dal Cortivo, 2006. Linee di difesa per il contenimentodelle infezioni di Plasmopara viticola su vite nel Veneto orientale. AttiGiornate Fitopatologiche 2, 227-234.Donnarumma L., A. La Torre, 2000. Sali di rame in agricoltura biologica e possibilialternative. Informatore Fitopatologico 50(4), 27-31.Dongiovanni C., G. Tauro, C. Giampaolo, A. Santomauro, F. Faretra, 2006.Valutazioni su dosi ridotte di rame e nuovi fungicidi nella protezione dellavite dalla peronospora in Puglia. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 187-192.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporicia basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti GiornateFitopatologiche 2, 179-186.44


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Gullino M.L., F. Faretra, G. Surico, 2003. Dalla metà del XX secolo: Protezionedalle malattie fungine e batteriche. In: Evoluzione dei mezzi di difesafitosanitaria, I Georgofili, Atti dell’Accademia dei Georgofili, Serie XII, Vol.1 (Suppl.), 129-170.Sancassani G.P., M. Buccini, P. Fremito, G. Rho, S.L. Toffolati, A. Vercesi, 2006.Prove di efficacia antiperonosporica di prodotti a basso dosaggio di rame suvite. Atti Giornate Fitopatologiche 2, 167-172.45


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ANTIPERONOSPORICAE DELLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DI SOSTANZE DIDERIVAZIONE NATURALEA. La Torre, S. Talocci, M. MieleC.R.A. - Plant Pathology Research CenterVia C.G. Bertero, 22, I-00156 RomaE-mail: anna.latorre@entecra.itIn agricoltura biologica i mezzi tecnici a disposizione sono pochi, principalmenterame e zolfo, ed esplicano, generalmente, un’attività inferiore rispetto ai fitofarmacidi sintesi. Per il rame l’Unione Europea ha stabilito dei limiti massimi di impiego(Allegato II del Reg. CE n. 889/2008). Allo scopo di verificare la possibilità di ridurrei quantitativi di rame o di sostituire il rame con prodotti di origine naturale, sonostate allestite prove sperimentali presso un vigneto a conduzione biologica (Speraet al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). Nel corso dell’attivitàsperimentale, di durata triennale, è stata valutata l’efficacia antiperonosporica deiprodotti saggiati e stimato il costo relativo al loro impiego per un possibile utilizzonella pratica agricola. Sono state saggiate:- formulazioni a basso titolo cuprico;- associazioni di sostanze di derivazione naturale e formulati rameici;- prodotti di origine naturale utilizzati da soli.Tra i formulati cuprici sono stati esaminati: solfato tribasico di rame (King)e solfato pentaidrato di rame (Mastercop) utilizzati sulla medesima tesi in fasifenologiche differenti, idrossido di rame (Coprantol Ultramicron e Glutex) eottanoato di rame (Cueva). I prodotti di origine naturale saggiati in combinazionecon i formulati rameici sono stati: polvere di roccia (Bentotamnio) associato a solfatodi rame, Brotomax a base di urea e lignosolfonato di rame, zinco e manganese inassociazione con formulati cuprici, chitosano ricavato da gusci di crostacei (ChitoPlant) associato a rameici, prodotti omeopatici (Biplantol) utilizzati a cadenza fissa inalternanza con trattamenti cuprici effettuati nelle fasi fenologiche a maggiore rischiod’infezione peronosporica. I prodotti saggiati da soli sono stati: bicarbonato di potassio(Armicarb) ed estratto di arancia (Croplife). Nel corso delle prove è stato sempreconsiderato un testimone non trattato con antiperonosporici, per seguire la comparsa eil decorso della malattia, e una tesi di riferimento aziendale (standard) su cui sono statieffettuati i trattamenti secondo la prassi aziendale. Nel corso del triennio di attivitàè stato possibile valutare l’efficacia antiperonosporica dei formulati, in condizioni didiversa pressione epidemica. In condizioni di elevata pressione della malattia solole formulazioni rameiche utilizzate sulla tesi di riferimento aziendale (standard)hanno garantito una discreta difesa antiperonosporica, mentre non risulta proponibilel’utilizzo di nessuna delle sostanze naturali saggiate, sia da sole che in associazionecon il rame. Nelle annate caratterizzate da un ridotto rischio infettivo, invece, risulta46


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”possibile impiegare le sostanze alternative al rame. Il formulato Brotomax associatoa formulazioni rameiche ha garantito i migliori risultati riuscendo a coniugare unabuona attività antiperonosporica con un costo ridotto a fine ciclo. Gli apporti cupricicalcolati al termine di ogni anno di attività sono stati, per tutti i formulati in prova,sempre al di sotto dei 6 kg/ha che è il limite massimo d’impiego posto per il rame dallanormativa comunitaria.In considerazione del fatto che per la vite, come per tutte le altre coltureperenni, il regolamento comunitario prevede la possibilità di avvalersi di una derogache consente di calcolare il quantitativo di rame utilizzato su base quinquennale,va considerata attentamente la possibilità di utilizzare sostanze naturali alternativeal rame allorquando le condizioni ambientali non risultano favorevoli allo sviluppodel patogeno. In tal modo, è possibile risparmiare rame e impiegarlo, anche a dosisuperiori ai 6 kg/ha, nelle annate caratterizzate da un elevato rischio infettivo. E’possibile, operando in questo modo, riuscire a rispettare i limiti imposti per il ramedalla normativa comunitaria.Parole chiave: Agricoltura biologica, Costo trattamenti, Difesa antiperonosporica,Sostanze naturali.Evaluation of anti-downy mildew effectiveness and economic sustainability ofsubstances of natural originThere are few plant protection products that can be used in organic farming,mainly copper and sulfur, which generally show activities that are lower than those ofsynthetic pesticides. The European Union has recently established the lower maximumlevels for the use of copper compounds (Annex II of Regulation EC 889/2008). Toevaluate the possibility of reducing the amounts of copper used, or of replacing thiscopper with natural products, we carried out experimental trials in an organic vineyard(Spera et al., 2006; La Torre et al., 2007; Scaglione et al., 2008). During these trials,we evaluated (for three years) the anti-downy mildew effectiveness of the productstested, and estimated their costs for possible use in farming practice. We tested:- low-rate copper formulations,- combination of natural products with copper formulations,- natural products used alone.Among the copper formulations we tested: tribasic copper sulphate (King) andcopper sulphate pentahydrate (Mastercop) used on the same plots but in differentphenological growth stages, copper hydroxide (Coprantol Ultramicron and Glutex)and copper octanoate (Cueva). The natural products tested in combination with coppercompounds were: rock dust (Bentotamnio) associated with copper sulphate, Brotomaxderived from urea, copper lignosulphonate, manganese lignosulphonate and zinclignosulphonate in combination with copper products, Chito Plant, made out of crabshell, associated with copper compounds, homeopathic products (Biplantol) used with47


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010fixed frequency, alternating with copper treatments in the phenological growth stagesat higher risk of infection of downy mildew. The products tested by themself were:potassium bicarbonate (Armicarb) and orange extract (Croplife). In all of the trials, weconsidered an untreated control, to follow the course of infection, and a standard farmreference treatment, where the application of copper compounds have been carriedout according to the usual farm practice. Over the three years, anti-downy mildeweffectiveness was evaluated for the formulations under conditions of different epidemicpressures. In conditions of high pressure of disease, only the copper formulations usedwith the standard treatment provided good anti-downy mildew protection, with theuse of the natural substances tested would not be recommended, both alone or incombination with copper. The use of natural substances alternative to copper waspossible, however, when the risk of infection was low. Brotomax associated withcopper formulations ensured the best results, combining good anti-downy mildewactivity with low cost at the end of the crop cycle. All of the formulations testedalways guaranteed a copper quantity under 6 kg/ha, which is the maximum use/yearlimit imposed by the European Community regulations.For the grapevines and for all of the other perennial crops, these regulationsprovide the possibility to apply the maximum levels for copper compounds over aperiod of 5 years. Carefully consideration should thus be given to the possibility ofusing natural substances as an alternative to copper compounds when the environmentalconditions are not favorable to development of Plasmopara viticola. In this way, itwill be possible to economize on the copper use, keeping it for years characterizedby high risk of infection, and even at doses higher than 6 kg/ha. In this way it willremain possible to respect the limits of copper imposed by the European Communityregulations.Key words: Anti-downy mildew protection, Natural products, Organic farming,Treatments costs.Lavori citati/ReferencesLa Torre A., G. Spera, M. Gianferro, M. Scaglione, 2007. More years of field trialsagainst Plasmopara viticola in organic viticulture. In: Proceedings of the 59 thInternational Symposium on Crop Protection, Ghent University, Belgium,May, 72(4), 901-908.Scaglione M., A. La Torre, A. Coramusi, 2008. I composti rameici in agricolturabiologica: stato attuale e prospettive. Petria 18(1), 89-135.Spera G., A. La Torre, D. Lolletti, A. Coramusi, 2006. Valutazione dell’attività diformulati antiperonosporici in viticoltura biologica. VigneVini 5, 63-68.48


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Efficacia di estratti di Salvia officinalis neiconfronti della peronospora della vite inviticoltura biologicaS. Dagostin 1 , U. Gamba 2 , M. Pinna 2 , I. Pertot 11Fondazione Edmund Mach, IASMA Centro Ricerca e InnovazioneVia Mach, 1, I-38010 San Michele all’Adige (TN)2<strong>CRA</strong>B scrl Centro di Riferimento per l’Agricoltura BiologicaVia San Vincenzo, 48, I-10060 Bibiana (TO)E-mail: ilaria.pertot@iasma.itGli estratti vegetali sono da sempre molto studiati per il loro uso come alternativaai fungicidi chimici. Diverse piante medicinali e aromatiche sono considerate unafonte importante di composti antimicrobici. Molto interessanti sono le piante delgenere Salvia che, grazie al loro elevato contenuto di metaboliti secondari (Bisio etal., 1998), possono agire come antiossidanti, antibatterici e antimicotici (Bozin et al.,2007). In questo studio è stata valuta l’efficacia dell’estratto alcolico di S. officinalisnel controllo della peronospora della vite (Plasmopara viticola), in condizioni semicontrollatedi serra e in condizioni di campo. Sono state inoltre analizzate persistenzae resistenza al dilavamento dell’estratto in relazione alla sua efficacia contro laperonospora. Negli esperimenti condotti in condizioni di serra, l’estratto di salvia haevidenziato un buon livello di attività preventiva, con una diminuzione dei sintomifogliari del 79,9-95,8%, pari a quella ottenuta trattando le piante con idrossido di rame(80,5-96,0%). Le prove successive hanno dimostrato che l’elevata attività dell’estrattodi salvia persiste fino a sei giorni dopo l’applicazione. Al contrario, le prestazionidell’estratto sono state fortemente condizionate dalla pioggia. L’efficacia dimostrataprecedentemente diminuisce notevolmente, dall’ 80 al 47%, quando le piante trattatecon l’estratto vengono esposte a 10 mm di pioggia simulata. Per le prove di campo, alfine di valutare la capacità di controllo della malattia in diverse condizioni climatiche,sono stati scelti due distinti siti, in Trentino e Piemonte. In Trentino lestratto di salviaha consentito di ottenere una diminuzione dell’incidenza di peronospora su grappolidel 94% e una diminuzione della gravità su foglie del 63%, raggiungendo quindiun livello di controllo della malattia comparabile con quello fornito dallo standardidrossido di rame. Tuttavia, come dimostrato nelle prove di serra, questa efficaciasubisce un calo del 30%, nel caso in cui si verifichi un lungo periodo di eventi piovositra due trattamenti consecutivi. Questo andamento viene confermato anche dalleprove effettuate in Piemonte, dove l’estratto di salvia ha permesso di ottenere unariduzione dell’incidenza dei sintomi su grappolo del 44% e di riduzione dei sintomi sufoglia del 27%, probabilmente a causa dell’elevato numero di mm di pioggia caduti.Le analisi sui grappoli, effettuate alla vendemmia, hanno evidenziato che la resa e laqualità dei grappoli è simile a quelle delle piante trattate con idrossido di rame. Nel49


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010complesso, l’estratto alcolico di salvia controlla la peronospora della vite e potrebbeessere una promettente alternativa al rame in viticoltura biologica. Tuttavia, la bassaresistenza al dilavamento dell’estratto grezzo ne pregiudica l’uso. Lo studio di unaformulazione in grado di migliorarne l’adesione, evitando il run-off dei principi attivipotrebbe garantire all’estratto una elevata attività in ogni condizione ambientale.Parole chiave: Plasmopara viticola, Resistenza al dilavamento, Vite.Salvia officinalis extract for controlling grapevine downy mildewAromatic plants and herbs have been extensively investigated as potentialsources of natural compounds with medicinal and antimicrobial activity. Salvia spp.(sage) have a high content of various secondary metabolites (Bisio et al., 1998),which can act as antioxidants, antibacterials and antifungals (Bozin et al., 2007). Inthe present study, the effectiveness of a sage extract against grapevine downy mildew(Plasmopara viticola) under greenhouse and field conditions is reported. Moreover,persistence and rain fastness of the sage extract on treated grapevine leaves, inrelation to its effectiveness against downy mildew, was evaluated. In each experimentconducted under greenhouse conditions, the sage extract showed high levels ofpreventive activity, with an effectiveness ranging from 79.9%-95.8%, similar to thatof copper hydroxide (80.5%-96.0%). The elevated activity of the sage extract persistedwell on the leaves, and regression analysis indicated that the effects did not decreaseeven if the infection occurred six days after the product application. Nevertheless, theperformance of the sage extract was strongly affected by simulated rainfall. A smallquantity of simulated rain (10 mm) was sufficient to significantly decrease the activityof the extract from 80% to 47%. To better evaluate the activity of the sage extractunder different weather conditions, field experiments were carried out at two Italiansites: the Trentino and Piedmont regions. In Trentino, the sage extract provided 94%reduction in disease incidence and 63% reduction in disease severity, on berries andleaves respectively, reaching a level of disease control not significantly different fromthat provided by copper hydroxide. However, this decreased to less than 30% when along rainy period occurred between two of the consecutive treatments. In Piedmont,the sage extract provided 44% reduction in disease incidence and 27% reduction indisease severity, on berries and leaves respectively, reaching a level of disease controlless than that of copper hydroxide, probably because of the high amount of rain duringthe season.The assessment of grape yields and juice quality showed that the treatmentswith the sage extract protected the crops, and the yields of the sage-extract-treatedplants were as high as those from plants treated with copper hydroxide.Overall, the sage extract effectively controlled grapevine downy mildew andcould be a promising alternative to the copper fungicides used in organic viticulture.However, the low rain fastness of this treatment reduces its effectiveness and a50


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”formulation of the sage extract would need to be developed for improving retention,enhanced spray adhesion, and avoiding of run-off of the active ingredients from theleaf t<strong>issue</strong>. Moreover, to obtain a commercial product, it will be necessary to improvethe current extraction process, which is too expensive and time consuming.Key words: Grapevine, Plasmopara viticola, Rain fastness.Lavori citati/ReferencesBisio A., G. Ciarallo, G. Romussi, N. Fontana, N. Mascolo, R. Capasso, D. Biscardi,1998. Chemical composition of essential oils from some Salvia species.Phytotherapy Research 12, 117-120.Bozin B., N. Mimica-Dukic, I. Samojlik, E. Jovin, 2007. Antimicrobial and antioxidantproperties of rosemary and sage (Rosmarinus officinalis L. and Salviaofficinalis L., Lamiaceae) essential oils. Journal of Agricultural and FoodChemistry 55, 7879-7885.51


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010PROVE SPERIMENTALI SU VITE CONTRO LAPERONOSPORA CON DUE FORMULATI RAMEICI A BASSOTITOLO PER RIDURRE LE DOSI DI IMPIEGODI RAME METALLOA. Bugiani 1 , C. Lama 21SOCOA AGRICONSULTVia Larga, 34/2, I-40138 BolognaE-mail: socoa@libero.it2EUROFINS AGROSCIENCE SERVICESVia Vinca, 6, I-40016 San Giorgio di Piano (BO)E-mail: claudio.lama@eurofinsagro.comDa diversi anni l’attività sperimentale di campo è orientata alla ricerca di unasignificativa riduzione delle quantità di rame nella difesa delle colture agricole, e inparticolare della vite, in sintonia con la normativa europea e l’agricoltura biologica.Pertanto nel biennio 2003-2004 sono state eseguite due prove sperimentali di campocon l’obiettivo di verificare l’efficacia di formulati a basso titolo di rame metallo(Glutex Cu 90 e Ramsol F2) nei confronti di Plasmopara viticola agente dellaperonospora della vite. Tali formulati sono caratterizzati dalla presenza di particolariaminoacidi e peptidi, derivati da idrolisi enzimatica di proteine vegetali usati comecoformulanti e sinergizzanti.Nel 2003 la prova è stata eseguita in località Conselice (FE) su vite della varietàTrebbiano, mentre nel 2004 la prova è stata eseguita a Castel San Pietro (Bologna)su varietà Barbera. Nella prima prova sono stati valutati due formulati in pasta fluida.Il primo (Glutex Cu 90) a base di rame idrossido (90 g/l Cu metallo) e il secondo(Ramsol F2) con lo stesso titolo ma in miscela con zolfo (180 g/l di S), distribuiti alladose di 36 g/hl di Cu sono stati comparati con un formulato di idrossido di rame WPal 25% Cu metallo, impiegato alla dose di 70 g/hl di Cu metallo. Nella seconda provail formulato Ramsol F2 è stato comparato con una miscela estemporanea di zolfo(Tiovit WP 80% p.a.) e rame ossicloruro (Cuprocaffaro WP 50% p.a.) distribuiti alledosi di 36 g/hl Cu e 150 g/l rispettivamente.Le prove sono state eseguite a blocchi completamente randomizzati con 4ripetizioni. La dimensione delle parcelle era di 4 x 6 m, con 5 piante per parcella.I rilievi sono stati eseguiti sulle tre piante centrali. I trattamenti sono stati effettuatiutilizzando una pompa Maruyama MS. Al termine delle prove sono state valutatel’incidenza e la gravità della malattia su foglie e grappoli. I dati sono stati trasformatiin arcoseno e l’efficacia (Abbott) analizzata statisticamente, utilizzando il test diDuncan per la separazione delle medie. Nella prima prova i trattamenti sono statieseguiti a cadenza settimanale dal 12 maggio al 3 settembre mentre nella secondaprova dal 11 maggio al 3 agosto.52


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Nella prima prova, a causa delle alte temperature registrate nel corso dellastagione si è provveduto alla inoculazione artificiale con una concentrazione dispore di P. viticola pari a 1,5 x 10 5 /ml e alla irrigazione controllata. A seguito delleripetute irrigazioni e inoculazioni artificiali la malattia si è sviluppata rapidamentea fine giugno e con discreta virulenza sulle foglie (44%) e sui grappoli (30,6%). Altermine della prova, il 23 agosto, tutti i prodotti hanno mostrato una significativaattività, rispetto al testimone non trattato. I formulati in prova (56,1% e 54,5%) non sisono differenziati statisticamente dallo standard di riferimento (70,1%), anche se sonorisultati lievemente meno efficaci.Nella seconda prova, i primi sintomi di peronospora sono comparsi nell’ultimadecade di giugno. A fronte di un’incidenza dell’infezione fungina nel testimonenon trattato pari al 23,0% di foglie colpite, i risultati ottenuti hanno mostrato che lamiscela estemporanea di zolfo e rame ossicloruro è risultata statisticamente la piùefficace (efficacia del 98,0%). Tuttavia, il formulato Ramsol F2 (efficacia del 74,1%)ha esercitato una soddisfacente attività pur apportando un quantitativo di rame e zolfo4 volte inferiore. Nessun effetto fitotossico è stato rilevato in entrambe le prove.Le prove hanno complessivamente dimostrato la possibilità di contenere laperonospora sulla vite con formulati rameici riducendo sensibilmente la quantità dirame per ettaro e rispettando i limiti imposti dalla normativa europea.Parole chiave: Difesa, Rame, Vitis vinifera.Field studies to evaluate the control of grapevine downy mildew with twoformulations characterized by low copper concentration, to reduce theapplication rates of metallic copperFor several years, the field experimental activity has been oriented towardsobtaining a significant reduction in the amounts of copper used for crop protection.This is true especially for the grapevine, in accordance with European legislation andthe concepts of organic agriculture. During 2003-2004, two experimental field studieswere carried out on grapevine, with the aim to determine the fungicide effectiveness oftwo copper formulations (Glutex Cu 90 and Ramsol F2) against Plasmopara viticola,the agent of downy mildew. Both formulations are characterized by some amino-acidsand peptides that are obtained from enzymatic hydrolysis of vegetal proteins. Theseare used as co-formulates and for their synergistic activity.In 2003, the first trial was performed in Conselice (Ravenna province, northernItaly) in a vineyard of the Trebbiano cultivar, and in 2004, the second trial was ananalogous study carried out in Castel San Pietro Terme (Bologna province, northernItaly) on the Barbera cultivar. In the first trial, two copper-based liquid formulationswere tested: Glutex Cu 90 (copper hydroxide, 90 g/l, SC formulation) and Ramsol F2(same concentration, but mixed with sulphur 180 g/l). Both products were applied at arate of 36 g a.i./hl, and they were compared to a copper hydroxide formulation (25%53


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010metallic Cu 2+ , WP formulation). The reference product was applied at a rate of 70 g/hlof metallic Cu 2+ . In Trial 2, Ramsol F2 was compared to a tank-mix of sulphur (Tiovit,80%, WP) and copper oxychloride (Cuprocaffaro, 50%, WP), which were applied atrates of 36 g a.i./hl and 150 g a.i./hl, respectively.The trial designs were randomized complete blocks with 4 replicates. The plotsize was 4 x 6 m, with 5 plants/plot. The plots were sprayed several times usinga Maruyama MS knapsack motorpump. The assessments were carried out on the 3central plants of each plot. At the end of the application cycles, disease incidenceand severity were evaluated on leaves and bunches. The data were transformed withan ARCSIN formula, and the effectiveness (Abbott, as % of control) was analyzedstatistically using Duncan’s mean separation test. For both of the trials, 7-day sprayinterval was followed. In the first trial, the applications covered a period from 12 Mayto 3 September; in the second trial, from 11 May to 3 August.In the first trial, due to the high temperatures recorded during the trial period,artificial inoculations were carried out with 1.5 x 10 5 spores/ml of P. viticola, followedby controlled irrigation with a misting system. The pressure of the infection wasrecorded as relevant starting from the end of June, and it reached its maximum levelsat the end of August, when in the untreated plots it was assessed as 44% for infectedleaves and 30.6% for infected bunches. The products tested showed significant activity,differing from the the untreated control. Both experimental measures (percentages ofeffectiveness of 56.1% and 54.5%, respectively) did not differ statistically from thereference compounds (effectiveness, 70.1%).In the second trial, the first symptoms of the target disease were recorded on thecrop at the end of June. Considering the incidence of the fungal disease in the untreatedcontrol of 23.0% of infected leaves, the tank-mix of sulphur and copper oxychlorideobtained statistical better outcomes (effectiveness, 98.0%). The test product RamsolF2 (effectiveness, 74.1%) showed significant and agronomically acceptable activity,even if the applied Cu+S amount was 4 times lower than the reference compound. Nophytotoxicity symptoms were ascribable to the activities of the products under testduring the course of both trials.The trials showed the possibility of controlling downy mildew on grapevineusing copper-based formulations, with a relevant reduction in copper concentrationper ha, in accordance with the requirements of the European legislation.Key words: Copper, Crop protection, Vitis vinifera.54


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Lavori citati/ReferencesBortolotti P., R. Nannini, M. Scannavini, L. Antoniacci, R. Bugiani, 2008. Efficacyevaluation of some copper formulations for the control of grapevine downymildew with low dose applications. In: Proceeding of the 16th IFOAMOrganic World Congress, Modena, Italy, June 18-20, 229-233.Egger E., M.E.M. D’Arcangelo, 2006. Valutazione dell’efficacia di antiperonosporicia basso apporto di rame nella difesa della vite in Toscana. Atti GiornateFitopatologiche, 2, 179-181.55


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Sull’antagonismo in vivo e in vitro diAcremonium byssoides, endofita in Vitis vinifera,nei confronti di Plasmopara viticolaS. Burruano, A. Alfonzo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. TortaIstituto di Patologia Vegetale, Università di PalermoViale delle Scienze, 2, I-90128 PalermoE-mail: santella@unipa.itLo studio dell’interazione fra Acremonium byssoides, Vitis vinifera ePlasmopara viticola, condotto nell’ultimo decennio, ha evidenziato in vitro e invivo l’attività antagonistica dell’ifomicete, endofita negli organi verdi di alcunecultivars di vite, nei confronti del patogeno. In particolare, è stato accertato chesospensioni conidiche, filtrati colturali, estratti grezzi e metaboliti di A. byssoidesriducono sensibilmente la germinazione delle spore agamiche e gamiche di P.viticola, limitando la produzione di propaguli. Inoltre, l’uso di un microscopio laserconfocale e l’impiego di un’opportuna tecnica di decolorazione dei tessuti fogliari,seguita da colorazione di contrasto, ha consentito di visualizzare l’ifomicete, latentenelle nervature di foglie sane e iperparassita dell’oomicete in foglie infette. In questeultime, infatti, A. byssoides, dopo aver prodotto metaboliti secondari tossici per P.viticola, ne invade e degrada micelio, rami sporangiofori e spore gamiche.Tale attività antagonistica, determinando il contenimento sia della diffusioneche della sopravvivenza del patogeno, può assumere, quindi, un ruolo rilevante nelladefinizione di strategie di difesa biologica contro la peronospora della vite.Parole chiave: Endofitismo, Lotta biologica, Vite.In vitro and in vivo antagonism of a grapevine endophytic Acremoniumbyssoides towards Plasmopara viticolaOver the last decade, studies on the interactions between Acremoniumbyssoides, Vitis vinifera and Plasmopara viticola have shown antagonistic activitiesof the hyphomycete, an endophyte in some vine cultivars, towards the pathogen,both in vitro and in vivo. Conidial suspensions, cultural filtrates, crude extracts andmetabolites of A. byssoides reduced the germination of gamic and agamic sporesof P. viticola, decreasing the propagule production. Moreover, the presence of thehyphomycete was defined using laser confocal microscopy and an adequate foliarclearingstaining technique, as both latent in the veins of healthy leaves, and as ahyperparasite of the oomycete in infected leaves.Indeed, in the infected leaves, after producing biologically active secondarymetabolites, A. byssoides invaded and degraded the mycelium, the sporangiophore56


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”branches and the gamic spores of P. viticola. This antagonistic activity that inducesreductions in both the diffusion and the survival of the pathogen can assume, therefore,a fundamental role in defining biocontrol strategies against downy mildew grapevine.Key words: Biological control, Endophitism, Grapevine.Lavori citati/ReferencesAssante G., S. Dallavalle, L. Malpezzi, G. Nasini, S. Burruano, L. Torta, 2005.Acremine A-F, novel secondary metabolites produced by a strain of anendophytic Acremonium, isolated from sporangiophores of Plasmoparaviticola in grapevine leaves. Tetrahedron 61, 7686-7692.Burruano S., G. Conigliaro, S. Lo Piccolo, L. Torta, 2007. Oospore di Plasmoparaviticola: dinamica di maturazione e possibile antagonismo di Acremoniumbyssoides. Micologia Italiana 36(2), 53-59.Burruano S., A. Alfonzo, S. Lo Piccolo, G. Conigliaro, V. Mondello, L. Torta,M. Moretti, G. Assante, 2008. Interaction between Acremonium byssoidesand Plasmopara viticola in Vitis vinifera. Phytopathologia Mediterranea 47,122-131.Conigliaro G., V. Ferraro, A. Martorana, S. Burruano, 2008. In vivo antagonismof Acremonium byssoides, endophyte in Vitis vinifera, towards Plasmoparaviticola. 7 th International conference on Integrated Fruit Production, IOBC/WPRS Working Group “Integrated Plant Protection in Fruit Crops”, 27-30October, Avignon, France.Conigliaro G., S. Lo Piccolo, L. Torta, S. Burruano, 2008. In semi-vivo antagonismof Acremonium byssoides towards Plasmopara viticola. Integrated Protectionin Viticulture, IOBC/WPRS Bulletin 36, 69-72.57


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Elenco dei partecipanti al Convegno/Meeting participantsAbate GiovanniAssam, Via Roncaglia, 20,I-60035 Jesi (An)Tel: 0731-200961Fax: 0731-200961e-mail:calan@regione.marche.itAccorsi EnricoCosmoonda, Via Biancolina, 48,I-40017 S. Giovanni in Persiceto (Bo)Tel: 380-3255506e-mail: enrico.a@oasiculturabio.infoAielli SaraFacoltà Di Agraria, Università Politecnicadelle Marche, Via BrecceBianche,I-60131 Anconae-mail:sarotta89@hotmail.itAlesi AlbertoAssam, Via Roma 23,I-61034, Fossombrone (Pu)Tel: 0721-740519Fax: 0721-740519e-mail: calps@regione.marche.itAngeletti RenzoAssam, Via Roncaglia, 20,I-60035 Jesi (An)Tel: 0731-200961Fax: 0731-200961e-mail: angeletti_renzo@assam.marche.itBallarini StefanoUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: ballarini_stefano@tiscali.itBartalena GuidoIsagro spa, Via Caldera, 21,I-20153 MilanoTel: 334-6658774Fax: 02-40901440email: gbartalena@isagro.itBartolucci StefanoAssociazione Marchigiana AgricolturaBiologica (Amab), Via FratelliBandiera, 61,I-60019 Senigallia (An)Tel: 071-7920056e-mail: assistenzatecnica@amabmarche.ItBeni Houd YoussefFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: youssef.benihoud@yahoo.itBergamaschi AndreaCerexagri Italia Srl, Via Terni, 275,I-47522 San Carlo di Cesena (Fc)Tel: 054-7661523e-mail: andrea.bergamaschi@uniphos.comBianchelli MicheleDipartimento di Scienze Ambientalie delle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche, ViaBrecce Bianche,I-60131 (An)Tel: 071-2202249e-mail: m.bianchelli@univpm.itBizzarri MarcoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: m4rck@live.it58


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Bordoni AndreaRegione Marche, Servizio AgricolturaForestazione e Pesca,Via Tiziano, 44,I-60121 Anconae-mail: andrea.bordoni@regione.marche.itBorgo MicheleCra Centro Di Ricerca per la Viticoltura,Viale Xxviii Aprile, 26,I-31015 Conegliano Veneto (Tv)e-mail: michele.borgo@entecra.itBortolotti PierpaoloConsorsio Fitosanitario Modena, ViaSanti, 14,I-41123 ModenaTel: 059-243107Fax: 059-221877e-mail: pbortolotti@regione.emilia-romagna.itBrunelli AgostinoDipartimento di Protezione e ValorizzazioneAgroalimentare, Universitàdi Bologna,Viale G. Fanin, 46,I -40127 BolognaTel: 051-2096546Fax: 051-2096547e-mail: brunelli@agrsci.unibo.itBruni RobertoIis “C. Ulpiani”,Viale della Repubblica 30,I-63100 Ascoli PicenoTel: 0736-41641Fax: 0736-342762e-mail: brunimeister@gmail.comBruscella AntonioFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche, Via BrecceBianche,I-60131 Anconae-mail: antonio.bruscella@virgilio.itBuccini MarcoFitopro Srl, Via Tiepolo, 42, MilanoTel: 347-4166038e-mail: fitopro@fastwebnet.itBugiani AraldoSocoa Agriconsult, Via Larga, 34/2,I-40138 BolognaTel/Fax: 051-538767e-mail: socoa@libero.itBugiani RiccardoServizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna,Via Corticella, 133,I-40129 BolognaTel: 051-5278281Fax: 051-370285e-mail: rbugiani@regione.emilia-romagna.itCampolucci MarcoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche, Via BrecceBianche,I-60131 Anconae-mail: marco.campolucci@gmail.comCaporali ElisaSyngenta Crop Protectione-mail: elisa.caporali@syngenta.comCappelletti RobertoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: roberto.cap@live.itCaputo ArmandoAgrisystem, Via dei Bizantini, 216,I-88046 Lamezia Terme (Cz)Tel: 0968-461121Fax: 0968-464455e-mail: a.caputo@agrisystem.net59


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Caricato GerardoIsagro ItaliaTel. 335-1035867e-mail:gcaricato@isagro.itCarletti AndreaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: carletz89@hotmail.itCastronaro GioiaDipartimento di Scienze Ambientalidelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica Delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 329-47668523e-mail: g.castronaro@univpm.itCecchi FrancescoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: cecchi.02@libero.itCiarimboli MauroAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Luzi, 21/FI-63010 Ascoli PicenoTel: 334-9100556e-mail: maurociarimboli@tele2.itCiarlantini PiergiorgioFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: piergyismagic@hotmail.itCioccolanti ToninoDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 338-4520395e-mail: cioccolantitonino@alice.itCoppa DaniloCooperativa Terre Cortesi Moncaro,Direttissima del Conero, 47,I-60021 Camerano (An)Tel: 0731-81245Fax: 0731-89237e-mail: d.coppa@moncaro.comCrovella PaoloSagea, Centro di Saggio Srl, Via SanSudario, 13,I-12050 Castagnito (Cn)Tel: 0173-212614Fax: 0173-210970e-mail: paolo.crovella@sagea.comD’angelo PompilioVinea, Via Garibaldi, 75,Offida (An)e-mail: vinea@libero.itD’ascenzo DomenicoArssa Servizio Fitosanitario Regionale,Regione Abruzzo,Via Nazionale, 38,I-65010 Villanova Di Cepagatti (Pe)e-mail: d.dascenzo@arssa-mail.itDagostin SilviaFondazione Edmund Mach,Via Mach, 1,I-38010 S. Michele All’adige (Tn)Tel: 0461-615515Fax: 0461-615500e-mail: silvia.dagostin@iasma.it60


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Del Trappeto FedericoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: falgo@hotmail.comDiotallevi MatteoUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: matteo.diotallevi@hotmail.itDe Padova GianluigiCooperativa Terre Cortesi Moncaro,Direttissima del Conero, 47,I-60021 Camerano (An)D’ercole GiampaoloUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: giampy_1983@libero.itDi Carlantonio StefanoUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: dicarlantonio@interfree.itDi Giangiacomo MarcoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: digiangiacomomarco@hotmail.itDi Matteo LucaUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: dmluka@hotmail.itDi Pietro DanieleLibero Professionista,Via G. Sacconi, 59,I-63040 Maltigliano (Ap)Tel: 0736-324221Fax: 0736-324003e-mail: dandip@tin.itDi Rodi PaoloUniversità Politecnica delle Marche,Facoltà di Agraria,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 328-9024199e-mail: shandon8200@hotmail.itDi Vito OnelioCertis Europe,Via Discesa Santa Maria,I-66100 Atessa (Ch)Tel: 348-3045405Fax: 0872-865984e-mail: divito@certiseurope.itDongiovanni CrescenzaCentro di Ricerca e Sperimentazionein Agricoltura “Basile Caramia”,Via Cisternino, 281,I-70010 Locorotondo (Ba)e-mail: dongiovanni.crsa@libero.it61


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Dostes MarielleEurofins Agroscience Services Srl,Via Vinca, 6,I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)Dottorini PaoloDupontTel: 348-2226309e-mail: paolo.dottorini@ita.dupont.comEndeshaw Solomon TadesseFacoltà di Agraria, Università PolitecnicaDelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 327-3591681e-mail: solomon_tass@yahoo.comFabiani Barbara AntoniettaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: fabiani.abarbara@libero.itFaretra FrancoDipartimento di Protezione dellePiante e Microbiologia Applicata,Università Di Bari,Via Amendola, 165/A,I-70126 BariTel: 080-5443052Fax: 080-5442911e-mail: faretra@agr.uniba.itFeliziani EricaDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: ericafelix@tiscali.itFenucci Maria BeatriceFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 338-4941660e-mail: baciviola@yahoo.itFerretti LucaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaFerroni GianlucaAssam,Via Roncaglia, 20,I-60035 Jesi (An)Tel: 0731-200961Fax: 0731-200961e-mail: ferroni_gianluca@assam.marche.itFranceschetti MircoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: johndeere89@hotmail.itFrontali AndreaCerexagri Italia,Via Terni, 275,I- 47521, Cesena (Fc)Tel: 0547-661523Fax: 0547-661450e-mail: andreafrontali@alice.itFronticelli WernerAgrisol Soc.Coop. Arl,Via Antiche Terme,I-48012, Bagnacavallo (Ra)Tel: 335-6260817Fax: 0545-60644e-mail: w.fronticelli@agrisol.it62


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Gabrielli EnricoAzienda Aurorae-mail: enrico@viniaurora.itGardoni Maria LetiziaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: mlgardoni@hotmail.itGardoni RenatoRegione Marchee-mail: renatogardoni@consiglio.marche.itIaquinta GiovannaDiproval, Università Di Bologna,Facoltà di Agraria, Viale Fanin, 46,I-40127 BolognaTel: 339-7433680e-mail: giovanna_iaquinta@yahoo.itLa Torre AnnaCra-Centro di Ricerca per la PatologiaVegetale, Via C. G. Bertero,22, I-00156 RomaTel: 06-82070307Fax: 06-82070308e-mail: anna.latorre@entecra.itGiansante AdrianoSyngenta Crop Protection, MilanoTel: 335-7179774e-mail: adriano.giansante@syngenta.comGiobbi ValeriaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: valeriagiobbi@hotmail.comGrilli CarloAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Alpi, 21,I-60131 Anconae-mail: grilli_carlo@assam.marche.itIanni NereoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: nereo.ianni@hotmail.itLama ClaudioEurofins Agroscience Services Srl,Via Vinca, 6,I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)Tel: 051-6650637e-mail: claudio.lama@eurofinsagro.comLanciotti RobertoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: robertoverzi@libero.itLandi LuciaDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204871Fax: 071-2204856e-mail: l.landi@univpm.it63


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Laurenzi ElisaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: laurenzi elisa@hotmail.itLigi SaraFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: elle.jade@hotmail.itMandala ClaudioCra-Pav, Via Bertero, 22,I-00156 RomaTel: 389-9329332e-mail: claudio.mandala@gmail.itManzoli PaoloEurofins Agroscience Services Srl,Via Vinca, 6,I-40016 San Giorgio Di Piano (Bo)Tel: 051-6650637Fax: 051-6655119e-mail: paolo.manzoli@eurofinsagro.comLoiotile AntonelloLibero Professionistae-mail: agroantonello@interfree.itLori Jesus FedericoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 334-6644196e-mail: sleddog88@live.itLucini LuigiUniversità Cattolica Sacro Cuore,Via Emilia, 84,I-29100 Piacenza (Pc)Tel: 0523-599156Fax: 0523-599358e-mail: luigi.lucini@unicatt.itMaini PaoloSicit 2000 Spa, Via L. Berlina, 10,I-40050 Dozza (Bo)Tel: 0542-674223e-mail: alboran@fastmail.itMarucci AndreaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: sonno@inwind.itMasciulli AlessioFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: alessio.masciulli@libero.itMezzetti BrunoDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204933e-mail: b.mezzetti@univpm.itMenghini MarcoPresidente Ordine Agronomi e Forestalidi Ancona,Via Palombare, 57/B,I-60131 AnconaTel: 071-2800656e-mail: marco.menghini@tele2.it64


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Mogliani LidiaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: l.modigliani@univpm.itMognon FlorinoImprenditore Agricolo,Via Martuccia, 1,I-60010 Castelcolonna (An)Tel: 071-7957537e-mail: mognonfloriano@tiscali.itMurolo SergioDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204697Fax: 071-2204856e-mail: s.murolo@univpm.itNannini RobertaConsorsio Fitosanitario Modena,Via Santi, 14,I-41123 ModenaTel: 059-243107Fax: 059-221877e-mail: rnannini@regione.emilia-romagna.itNatalini GiovanniArusia,Via Fontivegge, 51,I-06124 PerugiaTel: 075-5031391Fax: 075-5031237e-mail: natalini@arusia.umbria.itNardi SandroAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Alpi, 21,I-60131 AnconaTel: 071-808335Fax: 071-85979e-mail: nardi_sandro@assam.marche.itMurri GiorgioDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: g.murri@univpm.itMyrta ArbenCertis Europe B. V.,Via A. Guaragna, 3,I-21047 Saronno (Va)Tel: 334-6387355e-mail: myrta@certiseurope.itNepa RobertoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: roberto_nepa@yahoo.itNeri DavideDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica Delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 (An)Tel: 071-2204431Fax: 071-2204856e-mail: d.neri@univpm.it65


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Occhionero DonatoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: occhionero@gmail.comOrsini RobertoDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204157e-mail: r.orsini@univpm.itPacifici EnricoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: enricopacifici.87@alice.itPacioni PierangeloFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,ia Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: pi.pacioni@hotmail.itParisi RiccardoManica Spa,Via All’adige, 4,I-38068 Rovereto (Tn)Tel: 0464-433705Fax: 0464-458235e-mail:r.parisi@manica.comPatrizio FedericoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: fedepatri@virgilio.itPerilli AlessandraFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: alessandra22091986@hotmail.itPertot IlariaFondazione Edmund Mach, ViaMach, 1,I-38010 San Michele All’adige (Tn)Tel: 0461-615515Fax: 0461-615500e-mail: ilaria.pertot@iasma.itPallotti ValeriaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: valeriapallotti@alice.itPalmieri NicolaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: palmierinicola@inwind.itPiattoni FedericaDipartimento di Protezione e ValorizzazioneAgroalimentare,Università Di Bologna,Viale G. Fanin, 46,I-40127 Bolognae-mail: federica.piattoni@unibo.itPezzolato DanieleValagro Spa, Zona Industriale,I-66041 Atessa (Ch)Tel: 335-7040340e-mail: d.pezzolato@valagro.com66


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Piccioni ElisabettaAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Cavour, 29,I-62010 Treia (Mc)Tel: 0733-216464e-mail: calene@regione.marche.itProfaizer DavideCat Iasma,Via Vasio Di Fondo, 38,I-38010 TrentoTel: 335-7867496e-mail: davide.profaizer@iasma.itPicchi FrancescoEurofins Agroscience Services Srl,Via Vinca, 6,I-40016 San Giorgio Di PianoTel: 051-6650637Fax: 051-6655119Piergiacomi MauroFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: imaurozip@gmail.comProdorutti DanieleFondazione Edmund Mach, ViaMach, 1,I-38010 San Michele All’adigeTel: 0461-615109Fax: 0461-615500e-mail: daniele.prodorutti@iasma.itQuagliani DomenicoLibero Professionista, Via Romita, 3,Serra Dei Conti (An)Tel: 348-4112362e-mail: info@domenicoquagliani.itPiergiovanni RenatoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaRamazzotti PaoloFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaPistoia GianlucaTel: 071-2805027e-mail. g.pistoia@alice.itPizzichini LauraAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Alpi, 21,I-60131 AnconaTel: 071-808231Fax: 071-85979e-mail: l.pizzichini@assam.marche.itPonzi MauroSpiess-Urania Chemicals Gmbh, Heidenkampsweg,77, D-20097 HamburgTel: 06-99223031e-mail: ponzi.mauro@fastwebnet.itRanieri RenzoAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Alpi, 21,I-60131 AnconaTel: 071-8081Fax: 071-85979e-mail: ranieri_renzo@assam.marche.itRenzi AndreaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaRho GabrieleFitopro S.R.L., Via Tiepolo, 42,I-20129 Milanoe-mail: gabriele_rho@fastwebnet.it67


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Ricci EmanuelaAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarcheTel: 071-808337e-mail: ricci.emanuela@assa.marche.itRossetti AntonioUniversità della Tuscia,Via Santa Maria in Gradi,I-01100 Viterboe-mail: rossetti.ant@gmail.comRiga FrancescaUniversità della TusciaTel: 334-6415804e-mail: frankliniella@yahoo.itRipa DanteAssam, Servizio Fitosanitario, RegioneMarche, Via Adige, 26 ,I- 63018 Porto Sant’elpidio (Fm)Tel: 338-2950788e-mail: ripa.dante@assam.marche.itRomanazzi GianfrancoDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204336Fax: 071-2204856e-mail: g.romanazzi@univpm.itRomano AlessandroFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 333-1567059e-mail: romano89@libero.itRomitelli DeniseFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: romitellidenise@gmail.comRossi MonicaMonsanto, Via Guido Rossa, 3,I-60030, Monsano (An)Tel: 346-8196289e-mail: monica.rossi@monsanto.comRossi PaoloLibero ProfessionistaTel: 071-7920989e-mail: p.alm.rossi@alice.itSabbadini SilviaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: silvia.sabbadini@libero.itSalvati NicoleFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaSalvucci LauraFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: laux.89@hotmail.itSanchioni AngelaAssam, Via Roma, 23,I-61034, Fossombrone (Pu)Tel: 0721-740519Fax: 0721-740519e-mail: calps@regione.marche.it68


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Santilocchi RodolfoDipartimento di Scienze Ambientali eDelle Produzioni Vegetali, Facoltàdi Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: r.santilocchi@univpm.itSantini MarillaDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 071-2204697Fax: 071-2204856e-mail: marilla81@libero.itSantomauro AugustoDipartimento di Protezione dellePiante e Microbiologia Applicata,Università di Bari,Via Amendola, 165/A,I-70126 Barie-mail: a.santomauro@agr.uniba.itSantoni BrunoLibero Professionista, Via Colocci, 5,I-60035 Jesi (An)Tel: 335-6852621Fax: 0731-204359e-mail: santoni.bruno@alice.itScortichini GianniRegione Marche, Via Gallodoro, 84,I-60035 Jesi (An)Tel: 0731-58617Ax: 0731-214140e-mail: gianni.scortichini@regione.marche.itScalzotto SirioFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: sirio.scal@gmail.comSguigna ValentinaDipartimento di Scienze Ambientali edelle Produzioni Vegetali, UniversitàPolitecnica delle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 AnconaTel: 333-9594065e-mail: v.sguigna@univpm.itSilvestri JosephFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: josephsilvestri@hotmail.itSiragusa SilviaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: silvia.siragusa@libero.itStazio EmilianoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: emilstax@libero.itTarsi AndreaFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: el_tarsi@hotmail.it69


Petria 20 (1), 1-72 (2010) – Atti Convegno - Ancona, 26 Febbraio/February 2010Tiberio CesareVivai Cooperativi Rauscedo,Via Udine, 39, Rauscedo (Pn)Tel: 0871-969692Fax: 0871-962189e-mail: cesare.tiberio@vivairauscedo.comValenti LeonardoRegione Marche, Via Tiziano, 44,I-60131 Anconae-mail: leonardo.valenti@regione.marche.itVernelli EnricoFacoltà di Agraria, Università Politecnicadelle Marche,Via Brecce Bianche,I-60131 Anconae-mail: enryv87@hotmail.itViglione PaoloSagea, Centro di Saggio Srl,Via San Sudario, 13,I-12050 Castagnito (Cn)Tel: 0173-212614Fax: 0173-210970e-mail: paolo.viglione@sagea.comZanzotto AlessandroCra, Centro di Ricerca per la Viticoltura,Viale Xxviii Aprile, 26,I-31015 Conegliano (Tv)Tel: 043-8456717Fax: 043-8450773e-mail:alessandro.zanzotto@entecra.itZechini D’aulerio AldoDipartimento di Protezione e ValorizzazioneAgroalimentare, Universitàdi Bologna, Viale G. Fanin, 46,I-40127 BolognaTel: 051-2096552Fax: 051-2096565e-mail: aldo.zechinidaulerio@unibo.itZeppilli PietroVinea, Via Garibaldi, 75,Offida (An)e-mail: pietro_zeppilli@hotmail.comZocco DomenicoIsagro Ricerca, Via Fauser, 4,I-28100, NovaraTel: 335-7194441e-mail: dzocco@isagroricerca.it70


Petria - “Dosi ridotte di rame e prodotti alternativi per la difesa antiperonosporica”Indice per autori/Workshop IndexAlfonzo A. 56Bartolucci S. 39Bergamaschi A. 29Borgo M. 17Bruni R. 25Buccini M. 22Bugiani A. 52Burruano S. 56Conigliaro G. 56D’Ercole G. 9Dagostin S. 19-49Di Carolo M. 13Dongiovanni C. 13Faretra F. 13Gamba U. 19-49Giampaolo C. 13Iaquinta G. 35La Torre A. 46Lama C. 52Macrì A. 35Masciulli A. 9Miele M. 46Mondello V. 56Murolo S. 9-42Myrta A. 32Nardi S. 7Natale P. 13Patrizio F. 9Perrelli D. 13Pertot I. 19-49Piattoni F. 35Pierleoni D. 42Pinna M. 19-49Pizzichini L. 7Rho G. 22Romanazzi G. 9-42Sancassani G. P. 22Santini M. 9-42Santomauro A. 13Talocci S. 46Torta L. 56Vandini G. 29Vercesi A. 22Zanzotto A. 17Zechini D’Aulerio A. 3571

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