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IL CALCIO TRA CONTESTO LOCALE ED OPPORTUNITÀ ... - Rdes.it

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RIVISTA DI ISSN 1825-6678DIRITTO <strong>ED</strong> ECONOMIA DELLO SPORT Vol. III, Fasc. 2, 2007<strong>IL</strong> <strong>CALCIO</strong> <strong>TRA</strong> <strong>CONTESTO</strong> <strong>LOCALE</strong> <strong>ED</strong> <strong>OPPORTUNITÀ</strong>GLOBALI. <strong>IL</strong> CASO DEL BARCELLONA FC, MÉS QUE UN CLUBdi Francesco Bof,* Fabrizio Montanari** e Simone Baglioni ***SOMMARIO: Introduzione – 1. Il background teorico di riferimento – 1.1 Laprospettiva Resource-based view – 1.2 Il localismo come leva compet<strong>it</strong>iva – 2. Ilcaso del Barcellona FC – 2.1 La storia – 2.2 Il Barcellona FC oggi – 2.3 Le sceltedi governance e di gestione – 2.3.a Il modello partecipativo – 2.3.b Il ruolo dellaFondazione e le attiv<strong>it</strong>à rivolte alla collettiv<strong>it</strong>à – 2.3.c L’internazionalizzazione –ConclusioniCLASSIFICAZIONE: L83, M14IntroduzioneIl calcio, e più in generale lo sport, rappresentano una delle più importanti forme dipartecipazione e impegno, in termini quant<strong>it</strong>ativi, degli individui nelle societàcontemporanee. C<strong>it</strong>ando le parole di Kofi Annan, 1 se la FIFA fosse una nazione,____________________*Docente SDA Bocconi School of Management e ricercatore CERGAS. E-mail:francesco.bof@sdabocconi.<strong>it</strong>.**Ricercatore di Organizzazione aziendale presso l’Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Modena e ReggioEmilia; docente SDA Bocconi School of Management e Direttore ed<strong>it</strong>oriale di ticonzero.info.E-mail: fabrizio.montanari@unimore.<strong>it</strong>.***Research Fellow Marie Curie Excellence Grant “Social Cap<strong>it</strong>al and Sport in the EU” IPAS -Univers<strong>it</strong>à Bocconi. E-mail: simone.baglioni@unibocconi.<strong>it</strong>.Gli autori vogliono ringraziare la Divisione Ricerche (DIR) della SDA Bocconi School ofManagement per il supporto economico concesso al progetto di ricerca “Il management dellesocietà di calcio professionistiche”.1LA VANGUARDIA, Dossier Vanguardia, Barcellona, 2006.


28 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone Baglionisarebbe la quinta al mondo per popolazione (4% della popolazione mondiale),considerando i praticanti e chi è coinvolto attivamente a diverso t<strong>it</strong>olo (dirigenti,ufficiali di gara, volontari, ecc.). Includendo anche i supporter e gli spettatori lapercentuale sarebbe ancora più elevata.Il calcio è senza dubbio lo sport più popolare al mondo e ha tradizioniradicate, trasmesse di generazione in generazione, in molte culture diverse; si trattaquindi di un fenomeno sociale ed interculturale che coinvolge comun<strong>it</strong>à intere, cheè ormai penetrato nelle v<strong>it</strong>a di un’ampia percentuale della popolazione mondiale eche continua ad aumentare il suo valore sociale ed economico. 2 Il calcio, infatti,rappresenta dal punto di vista economico una vera e propria industria che puòessere misurata sia in termini di percentuale sul P<strong>IL</strong> nazionale dei singoli paesi, siain termini di diffusione e penetrazione mediatica a livello globale. 3 Queste prerogativelo rendono un contesto complesso, che si differenzia dai settori economici piùtradizionali dove gli obiettivi economici di prof<strong>it</strong>to prevalgono per definizione. Nelcalcio, e in generale nello sport, si intrecciano la dimensione economica, quellasportiva e quella sociale. Gli obiettivi potenziali dei club professionistici possonoessere molteplici (ad esempio, v<strong>it</strong>torie sportive, prof<strong>it</strong>ti, visibil<strong>it</strong>à del proprietariodel club, ecc.) e possono essere anche influenzati dal contesto locale di riferimento.In altri termini, i club possono essere interessati a sviluppare relazioni stabili edurature con il proprio terr<strong>it</strong>orio, tenendo così in considerazione le esigenze dellacomun<strong>it</strong>à locale con l’obiettivo finale di fare in modo che il sostegno al club diventiun tratto distintivo dell’ident<strong>it</strong>à individuale dei c<strong>it</strong>tadini della comun<strong>it</strong>à stessa.Obiettivo di questo articolo è cercare di comprendere il ruolo che i legamiesistenti tra un club ed il proprio contesto possono avere nel mondo del calciocontemporaneo, caratterizzato, altresì, da spinte sempre maggiori versol’internazionalizzazione e la globalizzazione. Negli ultimi anni, infatti, in segu<strong>it</strong>o acambiamenti normativi ed economici (e.g. sentenza Bosman, nasc<strong>it</strong>a dellaChampions League, sviluppo e cresc<strong>it</strong>a dei media), in Europa per i grandi club checompetono a livello internazionale sembra diventare sempre più cr<strong>it</strong>ica la capac<strong>it</strong>àdi saper agire al di fuori dei propri confini nazionali e di saper cogliere le opportun<strong>it</strong>àconnesse allo sviluppo di nuovi mercati esteri (Cina, USA, ecc.) e di altri settori(media, abbigliamento, tecnologie dig<strong>it</strong>ali, ecc.). In un simile scenario, quindi, qualepuò essere il ruolo svolto dal legame con il proprio contesto culturale e socioeconomicodi riferimento? Cercheremo di rispondere a questa domanda analizzandoil caso del Barcellona FC, un club che ha cercato di affrontare le sfide imposte dalcontesto compet<strong>it</strong>ivo attuale senza compromettere, ma, al contrario, sfruttando epotenziando l’ident<strong>it</strong>à, i valori e le tradizioni della comun<strong>it</strong>à locale di riferimento:la Catalogna.Nel primo paragrafo verrà presentata sinteticamente la prospettiva teoricadi riferimento che guiderà l’analisi del caso affrontata nel secondo paragrafo. Infine,____________________2LA VANGUARDIA, Dossier Vanguardia, c<strong>it</strong>.3DELOITTE, Football Money League, Manchester, 2005. U. LAGO, A. BARONCELLI, S. SZYMANSKY, Ilbusiness del calcio, EGEA, Milano, 2004.


Il calcio tra contesto locale ed opportun<strong>it</strong>à globali. Il caso del Barcellona FC 29verranno discussi i risultati dell’analisi qual<strong>it</strong>ativa condotta, e saranno riportate leconclusioni e le possibili implicazioni.1. Il background teorico di riferimento1.1 La prospettiva Resource-based viewNegli ultimi anni, la prospettiva teorica della Resource-based view (d’ora in poiRBV) ha acquistato una sempre maggiore importanza fino a diventare una delleprincipali teorie di riferimento nel campo degli studi manageriali. La RBV è natain opposizione al tradizionale approccio dell’organizzazione industriale, 4 il qualesi basa sull’assunto di fondo che le imprese che competono nella stessa industriasiano omogenee. L’approccio resource-based, invece, si fonda sull’idea che ognisingola impresa sia unica e composta da un particolare insieme di risorse. 5Coerentemente con tale assunto, la RBV è caratterizzata da tre principaliproposizioni: 1) le imprese differiscono tra loro per le diverse dotazioni di risorsea disposizione; 2) questa eterogene<strong>it</strong>à di risorse produce differenti performance; e3) le imprese con le performance migliori cercano di difendere il loro vantaggiocompet<strong>it</strong>ivo proteggendo le risorse più preziose dall’im<strong>it</strong>azione o dalla diffusione.In altre parole, secondo questo approccio le differenze nelle performance delleimprese possono essere attribu<strong>it</strong>e principalmente alla varianza delle risorse a lorodisposizione. In particolare, le risorse più rare e difficili da im<strong>it</strong>are cost<strong>it</strong>uiscono labase del vantaggio compet<strong>it</strong>ivo di un’azienda, 6 il quale, a sua volta, permette diconseguire prof<strong>it</strong>ti maggiori rispetto alla media del settore. 7Numerosi studi condotti su aziende operanti in diversi amb<strong>it</strong>i economicihanno confermato l’esistenza di questa relazione pos<strong>it</strong>iva tra r<strong>it</strong>orni economici erisorse, 8 dimostrando come le risorse a disposizione di un’azienda determinino la____________________2LA VANGUARDIA, Dossier Vanguardia, c<strong>it</strong>.3DELOITTE, Football Money League, Manchester, 2005. U. LAGO, A. BARONCELLI, S. SZYMANSKY, Ilbusiness del calcio, EGEA, Milano, 2004.4M. PORTER, Compet<strong>it</strong>ive Advantage, Free Press, New York, 1980 e Compet<strong>it</strong>ive Strategy, FreePress, New York, 1985.5J. BARNEY, Firm resources and sustained compet<strong>it</strong>ive advantage, in J. of Manag., vol. 17, 1991,99-120. R. RUMELT, Toward a strategic theory of the firm, in R. LAMB (eds), Compet<strong>it</strong>ive StrategicManagement, Prentice-Hall, Englewood Cliffs, 1984, 556-570. B. WERNERFELT, A resourced-basedview of the firm, in Strat. Manag. J., vol. 5, 1984, 171-180.6R. AMIT, P. SCHOEMAKER, Strategic assets and organizational rent, in Strat. Manag. J., vol. 14,1993, 33-46. J. BARNEY, Firm resources and sustained compet<strong>it</strong>ive advantage, in J. of Manag.,vol. 17, 1991, 99-120.7M. PETERAF, The cornerstones of compet<strong>it</strong>ive advantage, in Strat. Manag. J., vol. 14, 1993,179-191.8Si veda ad esempio D. M<strong>IL</strong>LER, J. SHAMSIE, The resource-based view of the firm in twoenvironments: The Hollywood film Studios from 1936 to 1965, in Acad. of Manag. J., vol. 39,1996, 519-543. J. PENNINGS, K. LEE, A. VAN WITTELOOSTUIJN, Human cap<strong>it</strong>al, social cap<strong>it</strong>al andfirm dissolution, in Acad. of Manag. J., vol. 41, 1998, 425-440.


30 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone Baglionisua strategia e siano al tempo stesso cr<strong>it</strong>iche per l’implementazione della stessa. 9Nell’implementare le strategie finalizzate alla ricerca di un vantaggio compet<strong>it</strong>ivo,le imprese impiegano, infatti, tutte le risorse a propria disposizione, sia tangibili(come ad esempio, gli impianti, le risorse finanziarie, ecc.) che intangibili (il cap<strong>it</strong>aleumano, il marchio, ecc.). In particolare, sono proprio le risorse intangibili adessere le più cr<strong>it</strong>iche, in quanto, essendo rare e complesse e, quindi, più difficili daim<strong>it</strong>are, hanno un maggior impatto sul vantaggio compet<strong>it</strong>ivo. 10L’approccio della RBV è stato adottato anche da numerose ricerche condottesugli sport professionistici statun<strong>it</strong>ensi. 11 Questi studi hanno principalmentefocalizzato la propria attenzione sull’importanza delle risorse intangibili, e inparticolare di quelle umane (atleti, allenatori, ecc.), nel conseguimento delleperformance sportive. Tra le risorse intangibili, un ruolo rilevante, ma non ancoracompletamente esplorato, può essere svolto anche dalle relazioni sviluppate nelcorso del tempo da un’organizzazione con il proprio contesto socio-economico. 12A tal propos<strong>it</strong>o, studi precedenti sul cap<strong>it</strong>ale sociale hanno evidenziato come lacreazione di legami forti e duraturi nel tempo da parte di un’organizzazione con glialtri attori del proprio ambiente possa portare diversi benefici in termini, ad esempio,di accesso a informazioni rilevanti, riduzione dei comportamenti opportunistici,condivisione di norme comportamentali e aspettative di ruolo, sviluppo di fiduciatra le parti. 13 In altre parole, i risultati (economici e non) ottenuti daun’organizzazione possono essere influenzati anche dalla sua embeddedness nelcontesto di riferimento, cioè dalle modal<strong>it</strong>à in cui è inser<strong>it</strong>a nell’insieme delle relazionicaratterizzanti l’ambiente geografico, economico o sociale in cui essa opera. 14___________________9T. SCHOEMAKER, A. COOPER, The role of firm resources and organizational attributes in determiningentry timing: A cross-industry study, in Strat. Manag. J., vol. 19, 1998, 1127-1143.10J. BLACK, K. BOAL, Strategic resources: Tra<strong>it</strong>s, configurations and paths to sustainablecompet<strong>it</strong>ive advantage, in Strat. Manag. J., vol. 15, 1994, 131-148. M. HITT, L. BIERMAN, K.SHIMIZU, R. KOCHAR, Direct and moderating effects of human cap<strong>it</strong>al on strategy and performancein professional service firms: A resource-based perspective, in Acad. of Manag. J., vol. 44,2001, 13-28. H. RAO, The social construction of reputation: Certification process, leg<strong>it</strong>imationand the survival of organizations in the American automobile industry, in Strat. Manag. J., vol.15, 1994, 29-44.11Si veda, ad esempio, S. BERMAN, J. DOWN, C. H<strong>IL</strong>L, Tac<strong>it</strong> knowledge as a source of compet<strong>it</strong>iveadvantage in the National Basketball Association, in Acad. of Manag. J., vol. 45, 2002, 13-31 eP. WRIGHT, D. SMART, G. MCMAHAN, Matches between human resources and strategy among NCAAbasketball teams, in Acad. of Manag. J., vol. 38, 1995, 1052-1074.12Si veda ad esempio in R. PENN, Sport e sviluppo locale: l’esperienza del calcio inglese, in U.LAGO, A. BARONCELLI, S. SZYMANSKY, Il business del calcio, c<strong>it</strong>.13J. S. COLEMAN, Foundations of Social Theory. Harvard Univers<strong>it</strong>y Press, Cambridge, MA,1990. J. DYER, H. SINGH, The relational view: Cooperative strategies and sources ofinterorganizational compet<strong>it</strong>ive advantage, in Acad. of Manag. Rev., vol. 23, 1998, 660-679. W.OUCHI, Markets, bureaucracies and clans, in Admin. Science Quart., vol. 25, 1980, 129-141.14M. GRANOVETTER, Economic action and social structure: The problem of embeddedness, in Am.J. of Soc., vol. 91, 1985, 481-510. B. UZZI, The sources and consequences of embeddedness forthe economic performance of organizations: The network effect, in Am. Soc. Rev., vol. 61, 1996,674-698 e Social structure and compet<strong>it</strong>ion in interfirm networks: The paradox of embeddedness,in Admin. Sc. Quart., vol. 42, 1997, 35-67.


Il calcio tra contesto locale ed opportun<strong>it</strong>à globali. Il caso del Barcellona FC 31Coerentemente, le relazioni con il proprio contesto di riferimento possonorappresentare un’importante risorsa intangibile anche per le organizzazioni sportive,che le possono sviluppare come leva strategica per competere efficacemente.Partecipazione, reti associative, fiducia, condivisione di valori comuni sonosicuramente elementi che appartengono al mondo del calcio e che favoriscono prassidi integrazione sociale. Con riferimento al calcio, dunque, è possibile aspettarsiche anche quando un club opera in un contesto fortemente compet<strong>it</strong>ivo e globalizzato,lo sviluppo di un forte legame con il proprio contesto terr<strong>it</strong>oriale, sociale edeconomico possa diventare una vera e propria fonte di vantaggio compet<strong>it</strong>ivo nelcorso del tempo. Occorre, però, fare attenzione al rischio che le dinamiche diintegrazione sociale restino troppo lim<strong>it</strong>ate all’interno dei confini geografici diriferimento, lim<strong>it</strong>andone il potenziale sviluppo verso altre regioni o paesi. I legamisviluppati, infatti, non sempre rappresentano forme di relazione che aprono(bridging), alimentando forme di integrazione esterne; talvolta, diventano un veroe proprio elemento di diffidenza e di chiusura (bonding). 151.2 Il localismo come leva compet<strong>it</strong>ivaIl tema del rapporto dialettico tra locale e globale è molto attuale nel dibatt<strong>it</strong>oeconomico, pol<strong>it</strong>ico e sociale. Senza voler addentrarsi troppo nella discussione deidifferenti approcci alla globalizzazione, 16 ai fini di questi articolo pare sufficientericordare che il termine global, originariamente usato da McLuhan 17 con riferimentoallo sviluppo dei media nel contesto del “villaggio globale”, è stato utilizzato per laprima volta in amb<strong>it</strong>o manageriale da Lev<strong>it</strong>t, 18 il quale evidenziando l’importanzadi saper elaborare una strategia globale, affermava che «[…]le aziende devonoimparare ad operare come se il mondo fosse un unico mercato, ignorando ledifferenze nazionali e regionali[…]». 19 In aggiunta, Lev<strong>it</strong>t sosteneva che le aziendeche non sarebbero riusc<strong>it</strong>e ad adattarsi alla nuova realtà globale avrebbero persola sfida nei confronti di quelle che invece si sarebbero adattate. 20 Tale affermazionepuò sembrare oggi un pò troppo radicale, tanto più che nel corso degli anni si sonosviluppati diversi filoni di ricerca che hanno ribad<strong>it</strong>o l’importanza di caratterizzarela strategia aziendale persegu<strong>it</strong>a in termini localistici. 21____________________15R. PUTNAM, Bowling Alone: The Collapse and the Revival of American Commun<strong>it</strong>y, Simon andSchuster, New York, 2000.16Per una review approfond<strong>it</strong>a si veda ad esempio M. FEATHERSTONE, Genealogies of the Global,in Theory, Culture & Society, SAGE, London, 2006, vol. 23, 387–419.17M. MCLUHAN, The Gutenberg Galaxy: The Making of Typographic Man, Univers<strong>it</strong>y of TorontoPress, Toronto, 1962.18T. LEVITT, The globalization of markets, in Harvard Business Review, Maggio–Giugno, 1983,92–102.19T. LEVITT, The globalization of markets, c<strong>it</strong>., p. 92.20T. LEVITT, The globalization of markets, c<strong>it</strong>.21Per una review si veda ad esempio G. SVENSSON, “Glocalization of business activ<strong>it</strong>ies: a “glocalstrategy” approach, in Manag. Decision, vol. 31, 2001, 6–18.


32 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone BaglioniRecentemente il tema del rapporto tra dimensione locale e globale è statoampiamente esplorato dalla letteratura sui media e sulle industrie culturali. 22 Talicontesti, infatti, sono spesso caratterizzati dalla compresenza di grandi operatorimultinazionali, che offrono prodotti (film, musica, ecc.) pensati e realizzati per imercati globali, e di attori di dimensioni più ridotte e maggiormente legati ai specificicontesti locali. 23 Questo dibatt<strong>it</strong>o ha portato a interessanti osservazioni che superanola visione “apocal<strong>it</strong>tica” della globalizzazione intesa come forza tendente allivellamento e all’omogeneizzazione culturale e sociale. Ad esempio, alcune ricerchehanno dimostrato come quando viene fortemente evidenziato il legame tra un artistao un prodotto culturale ed il proprio contesto geografico, culturale o sociale,aumentino le probabil<strong>it</strong>à di successo nel mercato di riferimento. 24 Altri studi recentidi geografia economica sono giunti a conclusioni simili mostrando come gli operatoriculturali locali, soprattutto quelli di dimensioni minori, possono competereefficacemente quando sviluppano rapporti stabili e duraturi con il proprio terr<strong>it</strong>orio.In questo modo, infatti, possono beneficiare di vantaggi legati al fatto di esserefortemente connessi (embedded) con il contesto realizzando, quindi, prodotti unicie facilmente riconoscibili in quanto rappresentativi del proprio patrimonio culturalee sociale, e al tempo stesso possono sfruttare le recenti innovazioni tecnologicheper entrare nei network distributivi a livello globale. 25Anche il calcio può rappresentare un interessante contesto in cui analizzareil rapporto tra locale e globale. Il calcio, infatti, è un fenomeno sociale moltodiffuso in tutto il mondo, e che, oltre a coinvolgere comun<strong>it</strong>à molto diverse tra loroe a penetrare nelle v<strong>it</strong>a di un ampia percentuale della popolazione mondiale, 26rappresenta dal punto di vista economico una vera e propria industria che, negli2ultimi anni, ha ulteriormente incrementato la propria rilevanza economica. 7Coerentemente, per i grandi club europei che competono a livello internazionalesembra diventare sempre più importante la capac<strong>it</strong>à di saper pensare globalmentee agire al di fuori dei propri confini nazionali, cogliendo le opportun<strong>it</strong>à connesseallo sviluppo di nuovi mercati esteri e di altri settori dai potenziali elevati r<strong>it</strong>orni___________________22Per una review approfond<strong>it</strong>a si veda L. MIZZAU, F. RIBOLDAZZI, F. MONTANARI, At the crossroadsof global and local streams of discourse: Emerging evidence from Italian web-tvs and webradios,in M. ARDISSONE E C. FERRARI, Globalization in Italian Media, SUNY Press NY, (in corsodi pubblicazione).23J. GANDER, A. RIEPLE, How relevant is transaction cost economics to inter-firm relationships inthe music industry? in J. of Cult. Econ., vol. 28, 2004, 57–79. D. HESMONDHALGH, CulturalIndustries, Sage, London, 2002.24C. JONES, N. ANAND, J. ALVAREZ, Manufactured authentic<strong>it</strong>y and creative voice in culturalindustries, in J. of Manag. Studies, vol. 42, 2005, 893-899. D. JONES, K. SMITH, Middle-earthmeets New Zealand: Authentic<strong>it</strong>y and location in the making of The Lord of the Rings, in J. ofManag. Studies, vol. 42, 2005, 923–45.25D. POWER, A.J. SCOTT (a cura di), Cultural Industries and the Production Of Culture, Routledge,London, 2004. A.J. Scott, The Cultural Economy of C<strong>it</strong>ies - Essays on the Geography of Image-Producing Industries, Sage, London, 2000.26LA VANGUARDIA, Dossier Vanguardia, c<strong>it</strong>.27U. LAGO, A. BARONCELLI, S. SZYMANSKY, Il business del calcio, c<strong>it</strong>.


Il calcio tra contesto locale ed opportun<strong>it</strong>à globali. Il caso del Barcellona FC 33economici (media, abbigliamento, tecnologie dig<strong>it</strong>ali, ecc.). Tuttavia, i clubpresentano anche una dimensione locale, rappresentata tipicamente dai legami conil proprio terr<strong>it</strong>orio di origine in termini, ad esempio, di soddisfazione delle esigenzedegli stakeholders locali. Tali relazioni possono rappresentare non solo un vincoloper le azioni intraprese dai club (come purtroppo troppo spesso vengonointerpretate), ma come una vera e propria risorsa da tenere in considerazionenell’elaborazione della propria strategia.Per cercare di comprendere meglio il ruolo che i legami esistenti tra unclub ed il proprio contesto culturale e socio-economico di riferimento possonoavere nel mondo del calcio contemporaneo, caratterizzato da spinte sempre maggioriverso l’internazionalizzazione e la globalizzazione, analizzeremo il caso delBarcellona FC, un club che, come abbiamo affermato in precedenza, ha cercato diaffrontare le sfide imposte dal contesto compet<strong>it</strong>ivo attuale senza compromettere,ma, al contrario, sfruttando e potenziando l’ident<strong>it</strong>à, i valori e le tradizioni dellasua comun<strong>it</strong>à locale di riferimento: la Catalogna. Per fare ciò, abbiamo adottato lametodologia dello studio di casi, 28 combinando differenti metodi di raccolta edanalisi di dati: interviste, analisi documentale e osservazione diretta.2. Il caso del Barcellona Football Club: “més que un club”In generale, è possibile notare come le possibil<strong>it</strong>à di sviluppo di un club calcisticopossano essere potenzialmente influenzate in modo significativo da alcuni fattoriche caratterizzano l’area geografica di riferimento in termini, ad esempio, dinumeros<strong>it</strong>à della popolazione, sensibil<strong>it</strong>à sociale della popolazione verso lo sported i suoi valori, popolar<strong>it</strong>à dello sport praticato e gest<strong>it</strong>o dal club, livello di benesseredei suoi c<strong>it</strong>tadini (insieme al tasso di sviluppo socio-economico del terr<strong>it</strong>orio). Nelcaso specifico del Barcellona FC il suo contesto di riferimento, la Catalogna, ne haprofondamente influenzato la storia fin dalla sua cost<strong>it</strong>uzione. Il Barcellona, infatti,presenta alcune sostanziali peculiar<strong>it</strong>à legate al suo contesto socio-economico, chepossono essere sintetizzate in una fortissima identificazione tra il club, il terr<strong>it</strong>orioed i suoi ab<strong>it</strong>anti e in ered<strong>it</strong>à storiche e tradizioni profondamente radicate. Nederiva che la mission stessa del club è non solo sportiva, ma anche sociale cometestimonia l’incip<strong>it</strong> della rivista ufficiale del club blaugrana:«El més que un club d’avui ès una proposta esportiva i unaproposta social. Una proposta esportiva per un futbul atrctiu,noblement ofensiu i compromès amb el joc net. I una propostasocial per atrascendir el futbol i l’esport i acostar-se a la gent,per a travéò del futbol i l’esport arriboar a les persones 29 ».____________________28R. YIN, Case Study Research: Design and Methods, Sage, Los Angeles, 1984.29“Lo slogan “més que un club” è una proposta sportiva e sociale insieme, una proposta sportivaper un calcio offensivo, entusiasta e leale, e una proposta sociale che trascende il calcio e lo sportper accostarsi alla gente; in altre parole lo sport è un modo per entrare in contatto con le persone”.BARCELLONA FC, Diario Oficial FC Barcelona, num. 17, 2006, trad. nostra.


34 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone BaglioniLa strategia persegu<strong>it</strong>a dal club è fortemente ispirata ai valori che leganoquasi in modo indissolubile il club al suo contesto di riferimento. Recentemente,sotto la presidenza di Joan LaPorta, il Barcellona ha rivisto la propria strutturaorganizzativa, focalizzandosi in particolare sulla promozione dell’immagine delteam e indirizzando nuove pol<strong>it</strong>iche societarie nei confronti dei principalistakeholders locali (comun<strong>it</strong>à, organizzazioni no-prof<strong>it</strong>, altre associazioni sportive,Governo locale, ecc.). Per capire meglio le ragioni di questo rafforzamento neilegami con il terr<strong>it</strong>orio locale, occorre innanz<strong>it</strong>utto capirne la storia, le tradizionied il contesto di riferimento. In altre parole, occorre capire, come tutti usano direin Catalogna, perché l’FC Barcellona è “Més que un club”.2.1 La storiaFondato il 29 novembre 1899 da Hans Gamper, il Barcellona si è fin dalle originilegato in modo quasi indissolubile con la c<strong>it</strong>tà, la sua cultura e la sua storia pol<strong>it</strong>icosociale,acquisendo un’importante valore simbolico legato in particolare alle spinteautonomiste della Catalunya. Tale legame causò al club numerosi problemi durantela Guerra Civile ed i primi anni della d<strong>it</strong>tatura franchista: il Barcellona rappresentavasimbolicamente l’ident<strong>it</strong>à dei catalani, il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni,ed era per questo considerato un nemico dell’autor<strong>it</strong>à centrale. A partire dagli anni’40, però, il Barcellona riuscì a riprendersi gradualmente da una crisi che lo avevarelegato nel 1942 in Seconda divisione vincendo il Campionato nel 1944-45,1947-48, 1948-49 e la Coppa Latina nel 1949. Gli anni ’50 rappresentano unperiodo d’oro nella storia blaugrana, grazie anche all’ingaggio del fuoriclasseLadislao Kubala, mentre negli anni ’60 il Barcellona vince solo manifestazionisportive minori. Gli anni ’70, con l’ingaggio di importanti campioni stranieri comead esempio Johan Cruyff, segnano un importante punto di svolta: nel 1978 JosepLluis Nunez diventa Presidente e per il club inizia un periodo di grande espansionee di successi sportivi. Ad esempio, i soci crebbero (fu superata quota 100.000) efurono fondati molti fan club di tifosi. Il Barcellona FC diventa defin<strong>it</strong>ivamenteuno dei club più importanti a livello mondiale e anche le sue strutture vengonomigliorate: l’allargamento del Camp Nou, la costruzione del Miniestadi, del PalauBlaugrana e di altre facil<strong>it</strong>ies dislocate nel terr<strong>it</strong>orio urbano della c<strong>it</strong>tà.Oltre al suo significato strettamente sportivo, il Barcellona ha storicamenterappresentato il desiderio di libertà, di autonomia e di democrazia dei Catalani e,per questo, è sempre stata percep<strong>it</strong>o, più di ogni altra organizzazione della regione,come l’ist<strong>it</strong>uzione preposta alla difesa dei dir<strong>it</strong>ti dell’ident<strong>it</strong>à catalana. Durante lad<strong>it</strong>tatura franchista, infatti, il calcio era tra le poche attiv<strong>it</strong>à che ogni c<strong>it</strong>tadinopoteva svolgere senza costrizioni e senza paura, e andare allo stadio tifando Barcadiventava un modo per affermare con orgoglio la propria ident<strong>it</strong>à catalana. Il calcioe il Barcellona FC sono stati (e sono tuttora) una modal<strong>it</strong>à importante attraversocui i Catalani esprimono la propria cultura e la propria divers<strong>it</strong>à.


Il calcio tra contesto locale ed opportun<strong>it</strong>à globali. Il caso del Barcellona FC 41diffondere in modo più efficiente ed efficace il brand del Barcellona in tutto ilmondo, per creare, e consolidare laddove già esistente, la sua reputation attraversola produzione di programmi televisivi, la produzione e vend<strong>it</strong>a di dvd e serviziICT. Recentemente è stato firmato un accordo con una banca Giapponese perlanciare sui mercati asiatici la carta di cred<strong>it</strong>o del club. Tale iniziativa non è fruttodel caso, bensì di una strategia mirata di espansione nei mercati asiatici, cometestimonia anche il fatto che oggi i soci giapponesi del club sono circa mille. 33I precedenti esempi confermano, dunque, come il Barcellona sia fortementeimpegnato a rendere attrattiva a livello globale la propria ident<strong>it</strong>à locale. Il clubgestisce le relazioni con la stampa e la commercializzazione dei prodotti perdiffondere la propria specific<strong>it</strong>à locale su scala mondiale. L’ident<strong>it</strong>à, la reputazione,l’immagine del club nascono in Catalogna ed attraverso lo sport, le part<strong>it</strong>e, igiocatori, sono esportati al di fuori della regione. I principali progetti di naturainternazionale hanno sempre l’obiettivo di promuovere oltre al club anche il suoessere catalano. Emblematiche le scelte che di gestione degli atleti della rosa dellasquadra: accanto a star di fama mondiale, che vengono utilizzati come testimonialper pubblicizzare le iniziative economiche e benefiche del club, 34 la rosa dellaprima squadra prevede sempre la presenza di alcuni giocatori cresciuti nelle giovanili(la Cantera), molto spesso anche catalani (emblematico è il caso di Jordi Puyol,cap<strong>it</strong>ano della prima squadra).ConclusioniCoerentemente con i risultati emersi dai numerosi studi condotti sul tema dellaRBV, 35 le risorse a disposizione di un’azienda determinano la sua strategia e svolgonoal tempo stesso un ruolo molto importante per l’implementazione della stessa.Nell’implementare le strategie finalizzate alla ricerca di un vantaggio compet<strong>it</strong>ivo,le imprese impiegano, infatti, tutte le risorse a propria disposizione, sia tangibiliche intangibili. In particolare, sono proprio queste ultime ad essere le più cr<strong>it</strong>iche,in quanto, essendo rare e complesse e, quindi, più difficili da im<strong>it</strong>are, possonoavere un maggior impatto sul vantaggio compet<strong>it</strong>ivo. 36____________________33Attualmente i soci sono 153.315, di cui 136.224 residenti in Catalogna, 10.084 nelle altreregioni della Spagna e 7.005 nel resto del mondo.34Ad esempio, Eto’o è utilizzato come ambasciatore di numerosi progetti di solidarietà in Africae, dall’Aprile 2006, il club ha annunciato un accordo con Lenovo Group ltd. di cui Ronaldinhosarà il testimonial a livello mondiale.35Si veda ad esempio D. M<strong>IL</strong>LER, J. SHAMSIE, The resource-based view of the firm in twoenvironments: The Hollywood film Studios from 1936 to 1965, c<strong>it</strong>. M. HITT, L. BIERMAN, K.SHIMIZU, R. KOCHAR, Direct and moderating effects of human cap<strong>it</strong>al on strategy and performancein professional service firms: A resource-based perspective, c<strong>it</strong>. J. PENNINGS, K. LEE, A. VANWITTELOOSTUIJN, Human cap<strong>it</strong>al, social cap<strong>it</strong>al and firm dissolution, in Acad. of Manag. J., c<strong>it</strong>.36J. BLACK, K. BOAL, Strategic resources: Tra<strong>it</strong>s, configurations and paths to sustainablecompet<strong>it</strong>ive advantage, c<strong>it</strong>. H. RAO, The social construction of reputation: Certification process,leg<strong>it</strong>imation and the survival of organizations in the American automobile industry, c<strong>it</strong>.


42 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone BaglioniIl legame tra risorse intangibili e performance è stato analizzato anche daalcune ricerche condotte sugli sport professionistici statun<strong>it</strong>ensi, i quali però sisono principalmente focalizzati sull’importanza delle risorse umane (atleti,allenatori, ecc.) per il conseguimento di elevate performance sportive. 37 Tra lerisorse intangibili, un ruolo rilevante, ma non ancora completamente esplorato,può essere svolto anche dalle relazioni sviluppate nel corso del tempo daun’organizzazione con il proprio contesto socio-economico. A tal propos<strong>it</strong>o,coerentemente con quanto emerso da studi precedenti sul cap<strong>it</strong>ale sociale, 38 lacreazione di legami forti e duraturi nel tempo da parte di un’organizzazione con glialtri attori del proprio ambiente può portare diversi benefici. In altre parole, irisultati (economici e non) ottenuti da un’organizzazione possono essere influenzatianche dalla sua embeddedness nel contesto di riferimento, cioè dalle modal<strong>it</strong>à incui è inser<strong>it</strong>a nell’insieme delle relazioni caratterizzanti l’ambiente geografico,economico o sociale in cui essa opera.Come affermato in precedenza, il calcio può rappresentare un interessantecontesto in cui analizzare il rapporto tra locale e globale, in quanto da un lato, è unfenomeno sociale di rilevanza mondiale e che dal punto di vista economicorappresenta una vera e propria industria; dall’altro, presenta anche una dimensionelocale, rappresentata tipicamente dai legami con il proprio terr<strong>it</strong>orio di origine intermini, ad esempio, di soddisfazione delle esigenze degli stakeholders locali. Ilcalcio, e in generale lo sport, infatti si caratterizzano per il potenziale di risorseintangibili a disposizione in tal senso: origini, intens<strong>it</strong>à dei legami tra un club ed ic<strong>it</strong>tadini del suo terr<strong>it</strong>orio formano una rete di relazioni sociali unica ed inim<strong>it</strong>abileanche perchè frutto di un processo storico. Questo valore intangibile preesistentenon è, di per sé, sufficiente a garantire l’efficacia di strategie di espansione suimercati globali, al contrario, potrebbe addir<strong>it</strong>tura rappresentare un ostacolo alprocesso di internazionalizzazione. Occorre individuare le opportune forme digoverno, di organizzazione e di gestione affinché fattori come il sentimento popolare,l’ident<strong>it</strong>à terr<strong>it</strong>oriale, la coesione sociale intorno a valori di fondo cost<strong>it</strong>uiscanouna molla all’internazionalizzazione anziché un alibi per non affrontarla.Il Barcellona FC è un caso in cui tali relazioni sviluppate con il contesto diriferimento rappresentano non un vincolo per le azioni intraprese dai club a livelloglobale (come purtroppo troppo spesso vengono interpretate), ma come una vera epropria risorse su cui si centra la strategia compet<strong>it</strong>iva della società (si veda lafigura 1 per uno schema riassuntivo dei principali della strategia adottata dal club).A tal propos<strong>it</strong>o, il modello partecipativo e le chiare scelte organizzative adottatedimostrano come questi fattori possano essere strategicamente utilizzati per entrare____________________37Si veda, ad esempio, S. BERMAN, J. DOWN, C. H<strong>IL</strong>L, Tac<strong>it</strong> knowledge as a source of compet<strong>it</strong>iveadvantage in the National Basketball Association, c<strong>it</strong>. e P. WRIGHT, D. SMART, G. MCMAHAN,Matches between human resources and strategy among NCAA basketball teams, c<strong>it</strong>.38J. S. COLEMAN, Foundations of Social Theory. c<strong>it</strong>. J. DYER, H. SINGH, The relational view:Cooperative strategies and sources of interorganizational compet<strong>it</strong>ive advantage, c<strong>it</strong>. W. OUCHI,Markets, bureaucracies and clans, c<strong>it</strong>.


Il calcio tra contesto locale ed opportun<strong>it</strong>à globali. Il caso del Barcellona FC 43anche su nuovi mercati esteri, creare opportun<strong>it</strong>à di business, aumentare le fonti diricavo, creare partnership con imprese di altri settori e di altri paesi. Il modellopartecipativo consente da un lato di dare voce ai c<strong>it</strong>tadini-soci catalani e rappresentauna forma di controllo sociale, dall’altro di coinvolgere nella sua v<strong>it</strong>a sociale socistranieri provenienti dai paesi-mercati di interesse strategico per il club. I valorisociali sono mantenuti ed arricch<strong>it</strong>i attraverso ruoli e strutture che permettono disvolgere attiv<strong>it</strong>à di solidarietà anche fuori dalla Catalogna, così creando le condizioniper esportare il brand del Barcellona e la sua mission sociale dalla Catalogna inaltri contesti geografici e socio-economici. Come abbiamo avuto modo di evidenziarenei paragrafi precedenti, la gestione del club sta cercando di replicare e potenziarevalori e legami esistenti a livello locale, per poi utilizzarli come leva compet<strong>it</strong>ivaper gestire le relazioni a livello globale. Il caso, dunque, evidenzia un orientamentostrategico, ed un conseguente sforzo organizzativo ed economico, nell’utilizzare illocalismo e l’embeddedness con il “sistema Catalogna” per innovare, distinguersied espandersi a livello globale in modo tale, però, da rafforzare ulteriormente,l’ident<strong>it</strong>à, i simboli, le tradizioni, la cultura e la cresc<strong>it</strong>a socio-economica locali. Inquesto modo, si crea un circolo virtuoso che produce risultati simili a quellievidenziati da studi precedenti condotti sui media e sulle industrie culturali. 39L’analisi del caso del Barcellona ci può indurre ad affermare che tanto piùil legame tra un club sportivo e il proprio contesto culturale e socio-economico diriferimento è forte, tanto più occorre adottare opportune linee di azione strategicheed organizzative per non disperdere questo patrimonio ed, anzi, per utilizzarlocome leva compet<strong>it</strong>iva per competere sui mercati internazionali, stringere nuovealleanze e individuare nuovi fonti di redd<strong>it</strong>o. Naturalmente, bisogna osservare chei club sportivi professionistici che possono vantare un rapporto così radicato equasi simbiotico come quello tra il Barcellona e la comun<strong>it</strong>à catalana non sonotantissimi. Tuttavia, è anche vero che quasi tutti i club di calcio possono disporrepotenzialmente di un patrimonio di relazioni caratterizzanti l’ambiente sociale edeconomico in cui sono nati. Il punto cr<strong>it</strong>ico è decidere se adottare opportune strategieper soddisfare le esigenze degli stakeholders locali oppure disinteressarsi totalmentedelle potenzial<strong>it</strong>à ins<strong>it</strong>e in tale patrimonio. L’importanza di una strategia persegu<strong>it</strong>aanche in termini localistici oltre a rappresentare un potenziale vantaggio compet<strong>it</strong>ivodi per sé (unic<strong>it</strong>à dei prodotti che derivano da s<strong>it</strong>uazioni di embeddedness), puòaiutare a cogliere le sfide della realtà globale emergente, come sembra suggerire ilcaso del Barcellona FC. Il club catalano può rappresentare un esempio in particolareper quei club che, in presenza di legami solidi e peculiari a livello locale, hanno lerisorse umane ed economiche per definire strategie di internazionalizzazione dimedio-lungo periodo. In particolare, elementi come lo spiccato localismo e la solid<strong>it</strong>àdei legami di contesto possono diventare una leva compet<strong>it</strong>iva strategica perperseguire più efficacemente obiettivi di carattere sportivo, economico e sociale.____________________39J. GANDER, A. RIEPLE, How relevant is transaction cost economics to inter-firm relationships inthe music industry? c<strong>it</strong>. C. JONES, N. ANAND, J. ALVAREZ, Manufactured authentic<strong>it</strong>y and creativevoice in cultural industries, c<strong>it</strong>. D. HESMONDHALGH, Cultural Industries, c<strong>it</strong>.


44 Francesco Bof, Fabrizio Montanari e Simone BaglioniFIGURA 1. ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA S<strong>TRA</strong>TEGIA DEL BARCELLONA FCCHIARA STRUTTURAORGANIZZATIVA CON RUOLIE COMPITI BEN DEFINIT<strong>IL</strong>EGAME CON <strong>IL</strong><strong>CONTESTO</strong> <strong>LOCALE</strong>INTERNAZIONALIZZAZIONEMODELLOPARTECIPATIVOFONDAZIONEBARCELLONAIn Italia, le azioni di gestione con carattere di “glocal<strong>it</strong>à” sono spessofrutto di iniziative sporadiche e isolate oppure di necess<strong>it</strong>à contingenti; raramentefanno parte di un progetto strategico di medio-lungo periodo. 40 Purtroppo ciò nonpermette di sfruttare pienamente il potenziale di un paese, l’Italia, dove i legami el’interdipendenza tra i club e gli ambienti terr<strong>it</strong>oriali di riferimento possono esseremolto forti. Ad esempio, molte squadre siciliane, la Roma, la Fiorentina, il Napolihanno potenzialmente a disposizione, a seconda dei casi, patrimoni intangibili edistintivi cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da tradizioni radicate, passione, senso di appartenenza,caratteristiche produttive e geomorfiche del terr<strong>it</strong>orio, presenza di distretti industrialio di governi pubblici locali sensibili al tema. La comprensione e la valorizzazionedi questi patrimoni può rappresentare una chiave importante per affrontare la sfidedel calcio contemporaneo.____________________40Si veda ad esempio F. BOF, M. BRUSONI, Parma AC – An <strong>it</strong>alian team facing <strong>it</strong>s future, EuropeanCase Clearing House, 2004.

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