Catechesi per i maestri di bambiniÈ assurdo che i genitori sabato dopo sabato vadano all'Eucaristia e il bambino rimanga tutto iltempo in casa a vedere la TV e il giorno dopo, la domenica, vada alla Messa dei bambinisenza i genitori, ecc. Il bambino deve scoprire, non appena farà uso della ragione, cheinnanzi tutto l'Eucaristia è fondamentale per i genitori e anche per lui. Questo è moltoimportante perché la fede si vive familiarmente. Perché la fede non si vive a livello dibambino, né a livello di giovane, perché allora dovrebbero esserci anche Eucaristie pergiovani, per sposati e per anziani. Questo è ciò che si sta seminando inconsciamente, ma nondeve essere così.Per questo motivo ci fu una reazione della Conferenza Episcopale Italiana a fronte delleMesse dei bambini, perché non era d'accordo; e tutto questo perché la "parzializzazione" nellaPastorale è stata sempre nefasta e negativa. La Pastorale dei giovani, la Pastorale delle donnedi servizio, la Pastorale degli operai... si sono create pastorali per le classi sociali e in Franciasi sta venendo da questo tipo di pastorale. L'Azione Cattolica che è specializzata è in crisi intutta Europa. L'Azione Cattolica che è specializzata e che è andata ai margini della parrocchia,sta molto male, la gente è uscita dalla Chiesa e non c'è modo che ritorni alle parrocchie.Allora, posto questo come assioma diciamo così, la cosa più importante è che i bambinivengono all'Eucaristia. Perciò è importante la loro partecipazione, che assistano e che stianolì. Tutto il resto, che non si divertono, che stanno lì come dei pali, che si annoino ha moltomeno importanza…Ora ci sono alcune cose da dire. Una volta che hanno fatto la Prima Comunione e cheassistono all'Eucaristia bisogna dare loro un momento dove possano comunicare normalmentecome noi. Quando già i bambini vengono all'Eucaristia e c'è un numero considerevole di essi,facciamo in modo che l'Eucaristia sia leggera. Per ciò, il responsabile o qualcun altro devepreoccuparsi di velocizzare l'Eucaristia, non deve neanche essere una cosa eccessivamentepesante. I bambini normalmente non connettono più quando incominciano le esperienze degliadulti, perché alcuni parlano con un linguaggio che loro non capiscono; non lo capisconoperché parlano di cose che noi altri comprendiamo, ma il bambino non lo capisce ed alloraascoltare, seguire, gli costa fatica. Forse ascolto alla prima, ma alla terza risonanza già ascoltodifficilmente.La cosa ideale è che spontaneamente i ragazzi si alzino e dicano la loro esperienza o ciò chevogliono, come un adulto. Se vedete che gli adulti hanno detto due, tre, quattro esperienze ed ibambini sono silenziosi, è bene allora che il didascalo domandi loro: "vediamo, a te che tiha detto la Parola?" I bambini devono sapere che cosa il maestro domanda loro.Su quello che avete appena detto e cioè che sia il presbítero a domandare, abbiamo moltaesperienza in Italia. Risultato di questa esperienza? Completamente negativo! Perché ci sonopresbiteri che lo sanno fare bene, ed altri molto male. Gli adulti sono arrivati a protestareperché il presbitero si mette a parlar loro con vocina da bambino, e ad interrogare il bambinoe il bambino è lì represso. Insomma questo in Italia lo abbiamo dovuto eliminare. Parlo piùdell'Italia perché lì abbiamo masse di bambini; in tutte le Eucaristie abbiamo 40, 50 bambini,anche per un'altra circostanza, e cioè che in Italia la Prima Comunione la fanno ai dieci o agliundici anni; l'hanno ritardata moltissimo è questo è una cosa molto grave per i nostri figliperché ci ha obbligati ad introdurli nell'Eucaristia già a 7 o a 8 anni nonostante non abbianofatto la Prima Comunione. Ci sono anche altri inconvenienti perché i ragazzi che hanno fattola Prima Comunione protestano per il fatto che siedono assieme ai più piccoli; ma il meglio ènemico del buono; devono accettarlo e nient'altro. Quello che possiamo tentare è che ibambini che hanno fatto la Prima Comunione vengano invitati affinché preparino con igrandi, con questo già non è considerarli bambini - uno per equipe. Quando fate il gruppo perpreparare l'Eucaristia, prendete un bambino e mettetelo nell'equipe come un adulto (che vadasenza i suoi genitori, se è possibile o che lo lascino uscire o che vadano gli altri a chiamarlo;questo dovete vederlo voi) e gli fate fare una ammonizione.www.camino-neocatecumenal.org 41
Catechesi per i maestri di bambiniAllora dovete mentalmente convincere i genitori e dir loro che i catechisti vi hanno detto chenon possono cedere assolutamente. Inoltre, stiamo salvando nel Cammino i bambini di unmostro che si chiama televisione. Li stiamo aiutando.Come una cosa eccezionale i bambini preparano tra di loro l'Eucaristia solo il giornodell'accoglienza nella comunità, , ma dopo lo fanno già come tutti gli altri, perché l'Eucaristiaè più importante dei bambini; essi sono incorporati alla preparazione con un gruppo. L'unicoproblema se il bambino è piccolo è che i genitori devono mettersi d'accordo se portarlo (inassemblea) o tenerlo loro.- (Un didascalo parla del problema dei ragazzi che fanno molto tardi la Prima Comunione)Questo lo vediamo ora perché è importante per i ragazzi non tenerli separati dall'Eucaristiatanto tempo. L'età ideale per la Prima Comunione è quando incominciano a capire, a 7 anni; aquesta età sanno comportarsi perfettamente, inoltre sono più ricettivi che mai, si comportanomeglio che mai. Poi c'è una parte più difficile quando hanno 11 o 12 anni. Ma questo implicache si raddoppi il numero dei bambini nell'Eucaristia. Ora, in Italia si fa sempre così ed iragazzi sono molto contenti. Noi diciamo che possono venire in celebrazione da quando sicomportano bene, da quando il bambino è quieto e non si alza dalla sua sedia, perché èproibito completamente girovagare. Se un bambino non sa essere quieto, lo si dice al padre:"mi ha detto il responsabile che il tuo bambino non può venire all'Eucaristia, perchél'assemblea non può dipendere da un bambino che corre e distrae tutto il mondo".- (Dice uno che può essere non buono che i bambini vadano all'Eucaristia prima di fare laPrima Comunione perché questo potrebbe far venire meno loro l'incentivo).Kiko:Anche a noi all'inizio ci sembrò questo, dopo abbiamo visto che non è così, che è già moltoforte per loro il non potersi comunicare. E bisogna metterli separati da una parte quelli chehanno fatto la Prima Comunione.(Davanti al problema dei genitori che ritornano molto tardi dall'Eucaristia con bambinipiccoli...)Kiko:Nella convivenza mensile, il responsabile dice: “signori, non possiamo celebrare moltotardi l'Eucaristia, ci mettiamo d'accordo e si fa prima”. Bisogna progredire in questosenso; tutte le cose nella vita degenerano ed è necessaria una indicazione. Se lasci che ognivolta la comunità continui a ritardare sempre più alla fine la celebrazione, si incomincerà amezzanotte. Ciò è necessario esporlo nella convivenza come uno dei problemi della comunità.Nelle parrocchie dove nella stessa sala celebra più di una comunità, è necessario cercare lacomunità che ha meno bambini. Ci sono comunità che per loro è meglio celebrare l'Eucaristiaalle 18:30 o alle 21:00 o ad altre che viene meglio celebrare alle 18:00 Bisogna perdere unpomeriggio per mettervi d'accordo tra responsabili delle comunità e fare il tabellone degliorari. Ci sono comunità che celebrano alle sei del pomeriggio, finiscono alle 20.30 e dopocenano coi bambini. Altri preferiscono mettere a letto i bambini incominciare l'Eucaristia alle21.00, questo con i bambini.Mentre arrivano gli adulti all'Eucaristia vi mettete con i bambini in una stanza e lì provate ilcanto, il ritornello che essi devono cantare.Se il didascalo è anche cantore, si siede coi bambini al loro fianco; normalmente metto ibambini di fianco ai cantori perché sentano le chitarre e cantino. Se qualche volta io nonwww.camino-neocatecumenal.org 51