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CONVIVENZA DI INIZIO CORSO 2003-04 - Camino Neocatecumenal

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Catechesi per i maestri di bambiniUna domanda che io vi invito a fare in questa convivenza è quella in relazione ai pericoli dellascuola, ossia avvertirli che sono in un ambiente che non è cristiano; bisogna preservarli controamichetti che conosceranno nella scuola. Sarebbe molto buono allora fare una convivenza conloro sull'apostolato nella scuola, affidare una missione ai ragazzi, guardare tutto questo conloro. "Come si può portare Gesù Cristo nella scuola, nella tua classe, ai tuoi amici?" Iragazzi possono rispondere cose stupende; ad uno si può chiedere per esempio che diventiamico del più emarginato della scuola. E come possiamo fare? "Invitalo alle Lodi con te, incasa tua, e fa che rimanga a mangiare con te. Bisogna invitare quei ragazzi che hannoper esempio le famiglie disunite, distrutte, possiamo dar loro un sostituto della famigliacon la tua propria famiglia"; l'abbiamo fatto in Italia ed è stata una cosa davvero stupenda.Diversa è l'amicizia con un ragazzo che ha questa missione da quella di un amico verso ilquale si ha una posizione di dipendenza. Perché ai ragazzi piace il modo di essere di uno ilquale può essere un prepotente o altro e dice: "tu sei uno stupido, questi sono fascisti e tu seiun fascista.." I ragazzi quando hanno già 11 o 12 anni incominciano ad essere molto sensibili.E sapete che nella famiglia il bambino installa una cosmogonia, cioè installa un mondo: ilpadre rappresenta Dio, la madre rappresenta la natura che dà la vita che l'alimenta; significal'ordine naturale, ed i fratelli rappresentano l'ambiente sociale. Nonostante il ragazzo non siacosciente questo è lo schema. Quando questo schema viene distorto il ragazzo avrà dopo,rispetto alla sua situazione nel mondo, molti conflitti per vivere nella società. Perché il padrenon stava in casa, perché la madre non so che cosa, perché forse non ha avuto fratelli, ecc.Dopo, la scuola è il posto dove egli deve mettere in pratica quello che ha imparato nellafamiglia; fa i primi tentativi per metterlo in pratica ed alcuni ragazzi ricevono alcuni traumimolto grossi quando si rendono conto che nella scuola nessuno fa caso a loro; in casa era il ree nella scuola gli hanno dato un schiaffo, gli hanno tolto il panino o gli hanno messo unsoprannome. E il ragazzo comincia a guardare male i suoi genitori, perché si rende conto chenon l'hanno educato bene. Cioè, il ragazzo riceve nella scuola un battesimo sociale; se vedeche quello che gli hanno dato i genitori non gli serve perché lo respingono nella scuola,perché ridono di lui, ecc. allora egli, inconsciamente, respinge suo padre o sua madre. Ci sonomolti ragazzi che non sopportano che sua madre sia molto protettiva, perché intuisce che lamadre protettiva non sta insegnandogli a lottare, perché si sente diverso dagli altri ragazzi epensa: Perché io non sono come quell'altro? E questo lo discute moltissimo.Per questo motivo, il fatto che abbia molti fratelli è già un'educazione sociale primordiale. Acasa mia noi eravamo quattro leoni, perché c'eravamo già formati a scuola e quandosapevamo che avevano picchiato un fratello, andavamo là in quattro. Avevamo avuto già incasa una prima scuola sociale.Allora noi vogliamo che essi vivano la scuola come un campo di azione cristiana. Finisceogni tipo di educazione cristiana quando essi vedendosi respinti dalla scuola, si vendono agliamici per essere accettati. Questo è il primo passo. Poi viene l'università e anche in questoprimo stadio della scuola è mischiata la società e la famiglia; nell'università si lanciano perloro conto e rischio, e molte volte respingono di pianta la famiglia, la respingono perché nongli serve ed inoltre vogliono affermarsi loro di fronte alla famiglia. Vediamo allora che èmolto importante che il primo nucleo che è la scuola, la vivano con amici della comunità,perché segna moltissimo questi ragazzi. Segnerebbe anche te. Se tu ti rendi conto che lafamiglia non ti sta servendo per vivere socialmente, allora c'è un istinto in noi che cerchiamodi inventarci la famiglia con gli amici, una famiglia diversa con il risultato che appaionosociologicamente ciò che si chiamano "bande" o "gruppi". Vedrete allora che si fanno bandequei ragazzi ai quali "manca" loro il padre o la madre, o quello che sia, ed in queste bande cisono alcuni sistemi sociologici molto forti; c'è un leader, c'è un'obbedienza, c'è uncameratismo, c'è una solidarietà. Essi cercano in qualche modo di crearsi, in modo fittizio onaturale, una seconda famiglia, una scuola per imparare a vivere. Questo è un fenomeno chewww.camino-neocatecumenal.org 71

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