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Il Teorema degli zeri di Hilbert e la geometria algebrica

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3 Geometria <strong>algebrica</strong> su anelli commutativi arbitrari.Sia adesso R un anello commutativo qualsiasi, tale che 1 ∈ R. Vogliamo associare ad Run oggetto geometrico, estendendo quanto fatto nel caso in cui R è un anello <strong>di</strong> polinomia coefficienti in C o, più in generale, una C-algebra finitamente generata. Chiameremoschema tale oggetto geometrico<strong>Il</strong> primo passo è quello <strong>di</strong> associare a R uno spazio, che costituisca l’insieme <strong>di</strong> puntisoggiacente allo “schema che vogliamo definire. Sul modello <strong>di</strong> quanto stu<strong>di</strong>ato, ispiratidal teorema <strong>degli</strong> <strong>zeri</strong> <strong>di</strong> <strong>Hilbert</strong>, un can<strong>di</strong>dato naturale per tale spazio è l’insieme <strong>di</strong> tuttigli ideali massimali <strong>di</strong> R. Denotiamo Max(R) l’insieme <strong>di</strong> tutti gli ideali massimali <strong>di</strong> R.L’obiettivo finale è quello <strong>di</strong> ottenere una equivalenza <strong>di</strong> categorie tra <strong>la</strong> categoria <strong>degli</strong>anelli commutativi unitari, con gli omomorfismi <strong>di</strong> anelli, e <strong>la</strong> categoria <strong>di</strong> questi schemi(da definire) con i loro morfismi (anch’essi da definire).Tale equivalenza, come nel caso delle varietà , deve invertire le frecce, ovvero ad unomomorfismo λ : R −→ R ′ deve corrispondere un morfismo <strong>di</strong> schemi che vada dalloschema associato ad R ′ a quello associato ad R.Se i nostri schemi fossero supportati sull’insieme <strong>degli</strong> ideali massimali, dovremmo avereun morfismo φ : Max(R ′ ) −→ Max(R) associato a λ in modo funtoriale. In partico<strong>la</strong>redovremmo avere che φ(M ′ ) = λ −1 (M ′ ). C’è però un problema: se M ⊂ R ′ è un idealemassimale in R ′ , l’ideale λ −1 (M ′ ) non è necessariamente un ideale massimale <strong>di</strong> R.Per esempio, nell’inclusione λ : Z ↩→ Q[x] <strong>la</strong> preimmagine dell’ideale massimale (x) èl’ideale 0 in Z che certo non è massimale.Questo ci <strong>di</strong>ce che Max(R) non è lo spazio giusto. Osserviamo ora che per ogni omomorfismoλ : R −→ R ′ , <strong>la</strong> preimmagine <strong>di</strong> un ideale primo <strong>di</strong> R ′ è un ideale primo <strong>di</strong>R. <strong>Il</strong> modo giusto <strong>di</strong> procedere è infatti proprio quello <strong>di</strong> considerare non solo gli idealimassimali (che ovviamente sono anche primi) ma tutti gli ideali primi <strong>di</strong> R. DefiniamoSpec R := {P R : P è un ideale primo }.(Ricor<strong>di</strong>amo che un ideale primo <strong>di</strong> un anello R è un ideale proprio P ⊂ R tale che l’anelloquoziente R/P è privo <strong>di</strong> <strong>di</strong>visori dello 0).Consideriamo questa definizione nel caso R = C[x], e confrontiamo<strong>la</strong> con C, <strong>la</strong> varietàassociata ad R precedentemente. Notiamo che, come insiemi <strong>di</strong> punti, Spec C[x] contieneesattamente un punto in più rispetto a C. Sia infatti P ⊂ C[x] un ideale primo, allora cisono due possibilità , o P è l’ideale (0) oppure P è un ideale massimale. Sappiamo che gliideali massimali <strong>di</strong> C[x] sono in corrispondenza biunivoca con i punti <strong>di</strong> C; conclu<strong>di</strong>amoquin<strong>di</strong> che, come insieme, Spec C[x] è come C con l’aggiunta del punto (0). Vedremo trapoco che questo comporta un’importante <strong>di</strong>fferenza geometrica (anzi, topologica).3.1 Spec R come spazio topologicoProcedendo in modo analogo a quanto fatto per le varietà , definiremo ora su Spec R unastruttura <strong>di</strong> spazio topologico, basata sul<strong>la</strong> definizione seguente: sia T ⊂ R,V (T ) := {P ∈ Spec R : T ⊂ P } ⊂ Spec ROvvero: V (T ) è il luogo <strong>di</strong> tutti gli ideali primi contenenti T . Definiamo ora su Spec R <strong>la</strong>topologia <strong>di</strong> Zariski, che ha come c<strong>la</strong>sse <strong>di</strong> insiemi chiusi <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse C definita qua sotto in9

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