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Nuova vita per Cima Larici Nuova vita per Cima Larici

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ATTUALITA’Il Piano di assetto del territoriodi Asiago è stato finalmentesottoscritto in Regionedove giaceva da mesiin attesa di una firma appostamartedì 25 gennaiodal dirigente della direzioneurbanistica e paesaggiodella Regione Veneto VincenzoFabris, firma che oraconsente di procedere all’adozionedello strumento all’odinedel giorno del consilgio comunaleprogrammato <strong>per</strong> venerdì11 febbraio. Ma cosa hatenuto bloccato più del dovutoil documento che stabiliscei criteri <strong>per</strong> il futuro sviluppodel territorio asiaghese? A rallentarel’iter nelle ultime settimaneè stata la presentazionedi una diffida alla Regione,in<strong>vita</strong>ta ad astenersi dal sottoscrivereil PAT. “Qualora laproposta comunale sia fattapropria dalla Regione con icontenuti attuali – si leggenella diffida – la Regione saràchiamata, insieme al Comunedi Asiago, a risarcire i gravissimidanni che l’adozionedel PAT cagionerà ai sottoscritti”.Le firme in calce alladiffida sono degli imprenditoriLuciano Finotto, presidentedel Consorzio LottizzazioneUna donna conturbante e malefica,istriona e ammaliante,debole e fantasmagorica. Sempreall’erta <strong>per</strong> mostrare che ilpiù delle volte basta uno sguardozingaro a ribaltare una situazionevecchia di decenni. Fosseuna donna, la trasgressione pocosi discosterebbe da talifisionomie. Il vocabolario dellalingua italiana insegna che “trasgredire”significa “andare al dilà, passare oltre”. Lo si usa ogniqual volta si voglia additare qualcosache ha ecceduto i limiti ordinarie convenevoli dichecchesia, ma specialmente<strong>per</strong> indicare la disobbedienza aqualcosa che era stato comandatoo che indossava i panni delprecetto. E’ un termine che nelsuo ventre tiene un qualcosa dinegativo e di infame: chi ne indossale vesti, il più delle volteviene cacciato fuori dalle cittàdove abitano i <strong>per</strong>benisti, ibenpensanti e i puritani.A ben riflettere, <strong>per</strong>ò, la trasgressioneè l’unica maniera rimasta<strong>per</strong> iniziare una ribellione, unmodo concreto <strong>per</strong> esprimere ilproprio dissenso. La cultura contadinace lo insegna: non è forsevero che gli otri e le botti di vinoscoppiano se non si apre di tantoin tanto lo sfiatatoio? AncheSabato 5 febbraio 2011Sapor d’acqua natìa8l’AltopianoPAT di Asiago, le immobiliaritentano di bloccarlo con una diffidaLa Regione chiamata, insieme al Comune, a risarcire agli imprenditori i “gravissimi danni” chel’adozione comporterà. Intanto il documento è stato sottoscritto dal dirigente regionale FabrisLumera, Gianfranco Pavan,<strong>per</strong> il Consorzio LottizazioneEbene Nord e la società IVNovembre, ValentinoBarbierato dell’Alpina Immobiliaree di Roberto Rigoni <strong>per</strong>la Società Villa Rossi. “La propostacontenuta in questo PAT– spiegano gli imprenditori – nonè che l’ultimo atto di una battagliapolitica dell’amministrazioneinsediatasi nel 2004 <strong>per</strong> impedirecon qualsiasi strumento l’utilizzazioneedificatoria di alcunearee di nostra proprietà”. “L’approvazionedel PAT comporterebbe– continuano i sottoscrittoridelle diffida - che ampie aree danoi acquistate molti anni fa comeedificabili con ingenti investimentidiverrebbero improvvisamenteinedificabili, paralizzando tutto ilsettore economico di Asiago legatoal settore immobiliare turisticoe distruggendo le principaliaziende storiche del settore. Crediamoche qui si vada ben oltre ilpotere pubblico di modificaremotivatamente nel corso del tempole proprie scelte generali esi sconfini nell’illecito con leconseguenti responsabilità”.“Auspichiamo – specificanopoi i diffidanti – che prima dellasottoscrizione sia possibileun sereno contraddittorio sullescelte urbanistiche fra tutte leparti interessate, in nome dell’effettivopubblico interesse econfermiamo la disponibilità diesaminare ogni possibile soluzioneequa <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are le controversie”.“La mia amministrazione – hacontrodedotto il sindaco AndreaGios – non ha intentatoalcuna “battaglia politica” conquesti soggetti. Le motivazioniche ci hanno indotto astralciare le aree di espansionederivano dal principio fondamentaleche ha ispirato laRicordarsi di sfiatare la bottel’uomo è una botte vecchia: ognitanto c’è bisogno chel’insensatezza, che è innata in noi,abbia la possibilità di fuoriusciree di evaporare. Nell’antichità siera convinti che i momenti di trasgressioneservissero come valvoladi sicurezza: il peso impostodal mantenimento dell’ordine ela repressione degli istinti facevasì che ogni tanto ci fosse bisognodi questi <strong>per</strong>iodi buffi <strong>per</strong>chél’intero sistema non saltassein aria. Il manager, vestitoin smoking da mattina a sera,entra a casa e indossa la tuta.Il prete (non è il caso di chiscrive), con la tonaca sempreaddosso, giunto a sera veste ipanni del casalingo. La modella,tirata e <strong>per</strong>fetta fuori dicasa, al rientro s’abbandonaalla comodità dell’informalità.Ciò che succede con il vestitosuccede anche con il modo difare: bambini impeccabili nei ristoranti,a casa vestono i pannidi Bertoldo. Mamme succintedi creme abbronzanti edimagranti in ufficio, a casatornano ad essere mammeim<strong>per</strong>fette. Per mantenere la<strong>per</strong>fezione a volta è necessariodare libero sfogo all’im<strong>per</strong>fezione.Come dire: il bello habisogno anche del brutto <strong>per</strong>poter continuare a splendere.Pur consapevoli che entrambinon possono vivere contemporaneamenteassieme.Letta con questi occhiali, questopezzo di storia che stiamovivendo non appare più cosìbrutto e nefasto. Perché – pensandocidentro ad un momentocarnevalesco – potremmosempre attendere l’avvento deldopo. Che, come nel calendario,è quasi sempre un tempo diquaresima. Nelle festività sisgarra qualcosa, ma appenarientrati ci si caccia in palestra.Nelle vacanze si e<strong>vita</strong> qualchecompito, ma appena rientratibisogna recu<strong>per</strong>are. La mattinaci si alza un po’ più tardi,ma poi il lavoro sarà maggiorein minore tempo. Però è importantesfiatare le botti, altrimentiscoppiano. Cosicché lapolitica trasgredisce <strong>per</strong> potermantenere il suo ordine, lachiesa trasgredisce <strong>per</strong> mantenerela sua purezza, la societàtrasgredisce <strong>per</strong> rilanciare la suavelocità. A volte occorre affrancarcidal ruolo <strong>per</strong> poter ritrovarela credibilità del nostro ruolo,la libertà della nostra espressione,l’importanza della nostra immaginazionecolorata. Forse <strong>per</strong>questo è nato il Carnevale: <strong>per</strong>mia amministrazionecioè la volontà di modificarela strategia di sviluppofuturo del territorio:in sintesi, il bloccodella crescita delle secondecase e l’introduzionedi incentivi <strong>per</strong> larealizzazione di alberghie infrastrutture turistiche.Non c’è stato poi alcuncomportamento vessatorio neiconfronti dei diffidanti ai qualiè sempre stato concesso il dirittodi difesa. Ricordo che neicontenziosi pendenti, ad ogginon esiste alcuna sentenzadefinitiva sfavorevole all’amministrazione”.Ora, dopo aver sentitoil parere dell’avvocatura regionaleche non riscontra le responsabilitàattribuite alla Regione,il PAT è stato sottoscritto.Prima della sua pubblicazioneufficiale sul BUR sono necessariel’adozione, la pubblicazione,la raccolta delle osservazioni,l’esame delle stesse, i pareridi legge, l’approvazionedella conferenza decisoria ela ratifica. Come sottolineaFabris: “Non mancherannoaltri momenti di confrontosulle scelte pianificatorie attuate”.Stefania Longhinisfiatare le botti della nostra <strong>vita</strong>e <strong>per</strong>mettere loro di non scoppiare.Cum grano salis, è ovvioche il carnevale non può duraresempre, ma sfruttarlo bene cipotrebbe <strong>per</strong>mettere di iniziarepoi la Quaresima – dietro ognicarnevale c’è una quaresima,come dietro ogni abbuffata c’èpoi una dieta – e ritrovare lavoglia di giocarci la <strong>vita</strong>. Forsesarà così anche <strong>per</strong> la nostrapolitica. Certamente losarà <strong>per</strong> la nostra Chiesa: abbiamoil coraggio di re-inventarela Chiesa (nel senso diimmaginarla all’o<strong>per</strong>a diversamente)o siamo disposti acontinuare a vivere questadis<strong>per</strong>sione ancora a lungo?La botte si sfiata <strong>per</strong> custodireil vino.Don Marco PozzaE due. Dopo la mancata presentazioneal Parlamento, daparte del Ministro dell’internodel risultato del referendum<strong>per</strong> il distaccodell’altopiano dalla RegioneVeneto, cosa che doveva essereespletata entro sessantagiorni dalla pubblicazionesulla Gazzetta Ufficiale, lastessa sorte è toccata ai comunibellunesi di Livinallongodel Col di Lana, Cortinad’Ampezzo e Colle SantaLucia.Non solo: come nel casodell’altopiano che ricorse allaCorte costituzionale <strong>per</strong> difenderei propri diritti costituzionaliprevisti dalla CostituzioneItaliana, anche i Comunibellunesi hanno dovutoricorrere all’alta corte <strong>per</strong> farvalere i propri diritti. Purtroppocon lo stesso esito.Se nel caso dell’altopiano laCorte Costituzionale sentenziòche il delegato comunale,il coordinatore dei comitatireferendari FrancescoRodeghiero, non poteva ricorrerecon i poteri delloStato in quanto privato cittadinoe non rappresentativodella cittadinanza, aiComuni non è andata meglio.E questo nonostante ilfatto che a cercare giustiziae difesa dei diritti costituzionaliera Oscar Troi,ovvero il sindaco di colleSanta Lucia, <strong>per</strong>sona, almenosecondo la Prefetturadi Belluno, regolarmente3Comitato Pro TrentoCittadini inascoltati dallo StatoIl coordinatoredei comitatireferendariFrancescoRodeghieroe democraticamente votatadalla popolazione del Comunebellunese.In controdeduzione al ricorsodel primo cittadinobellunese, la Corte Costituzionale,dichiarando inammissibileil ricorso, ha sottolineatoche: 1) non puòemettere atti legislativi; 2)“sotto il profilo soggettivo,deve escludersi che un entelocale possa essere riconosciutoquale potere delloStato; né può ritenersi chetale figura, pur essendoesterna all’organizzazionedello Stato, eserciti un potereche rientri nello svolgimentodi più ampie funzioni,i cui atti finali sianoimputati allo Stato - autorità”.Traduzione: un ente locale,cioè un Comune, nonè un potere dello Stato equindi non può entrare indisputa tra entità dello Statocome Costituzione, Governoo Parlamento. “Maallora chi può chiedere chei diritti dei cittadini siano rispettatidallo Stato – chiedepolemicamente il coordinatorealtopianese FrancescoRodeghiero – Lo Statostesso? Il Presidente dellaRepubblica? La Costituzione?Mi pare che qui stiamocontinuando a tirare <strong>per</strong>il naso il povero cittadino invecedi provvedere <strong>per</strong> il suobenessere che è, a quanto mirisulta, il dovere di uno Stato”.Gerardo Rigoni


Una concreta opportunità <strong>per</strong>il sostegno del turismo dellaMontagna Vicentina.Si tratta della 313 ovvero lamisura economica del progettodi fondi europei Leader,suddivisa in cinque azioniovvero interventi in grado disupportare diversi ambiti delcomparto turistico eagroalimentare.A disposizione dei 44 comuniche compongono il territoriodel Gal MontagnaVicentina, un milione 770 milaeuro <strong>per</strong> la creazione e l’offertadi prodotti e servizi turisticilegati all’ambiente e alsettore agroalimentare. In<strong>per</strong>centuali variabili a secon-Sabato 5 febbraio 2011Dal Leader finanziamenti<strong>per</strong> il sostegno del turismoPer la Montagna vicentina un milione e 770 mila euro, dovrannoessere impiegati <strong>per</strong> la creazione e l’offerta di prodotti e servizituristici legati all’ambiente e al settore agroalimentareda della zona, verranno finanziatiprogetti <strong>per</strong>: la qualificazione,l’identificazione, lavalorizzazione e la realizzazionedi <strong>per</strong>corsi e itinerari ela certificazione ambientaleEmas(azione 1, con 240 milaeuro a disposzione); l’accoglienzacon la realizzazione diapposite strutture einfrastrutture(azione 2, 570mila euro); servizi <strong>per</strong> la promozionee lacommercializzazione dell’offertadi turismo rurale (azione3, 240 mila euro); informazione,con attività promozionalie pubblicitarie <strong>per</strong> incentivarela conoscenza dell’offertadi turismo rurale8l’Altopianopresso o<strong>per</strong>atori e turisti(azione 4, 420 mila euro); integrazionedell’offerta turistica(azione 5, 300 mila euro).I bandi sono stati pubblicatisul BUR il 4 febbraio. Vi possonoaccedere, a secondadegli obiettivi, gli enti locali,gli enti parco, associazioniagrituristiche, associazioni<strong>per</strong> la gestione delle stradedel vino e dei prodotti tipici, iconsorzi di promozione turisticae i consorzi di associazioniPro Loco.“Desidero sottolineare – diceil presidente del GAL MontagnaVicentina AgostinoBonomo - che nel corso deglianni, nella sua programmazionedei tre Piani di SviluppoLocale (P.S.L.), il GALMontagna Vicentina ha semprecreduto nella validità delturismo inteso come leva dimiglioramento dellacompetitività locale, ed èsempre riuscito a collocaredelle risorse ingenti destinatea questo comparto. Gra-La modifica del regolamentoCOSAP <strong>per</strong> i mercatini diNatale e iniziative assimilate,approvata nella seduta delconsiglio comunale del 6 dicembrescorso, continua a fardiscutere. In merito, dopo l’interventodel sindaco AndreaGios, pubblicato sul numerodel 22 gennaio scorso, ci arrivala precisazione delcapogruppo di maggioranzaMaurizio Rossetto, che avevavotato contro quella delibera.“Preciso – scrive Rossetto inuna sua nota fattaci <strong>per</strong>venirenei giorni scorsi - che ero favorevolead una riduzione delCosap, ma non all’esenzionetotale, così come ho dettoche avrei ritenuto opportunovalutare distinti trattamentitra le attività prettamentecommerciali e le iniziativevolontaristiche e del settoreagricolo”.“E’ una precisazione – spiegaancora Rossetto – che ritengonecessaria, anche a distanzadi settimane, <strong>per</strong>ché sulpunto si sono alimentate facilistrumentalizzazioni che portanoa conclusioni non conformia verità. Nessuno vuole la“morte” del turismo adAsiago, ci mancherebbe. Forzieall’azione del GAL e aifinanziamenti erogati nelleprecedenti edizioni possiamotranquillamente affermareche i comparti del turismo edell’agroalimentare - spessoSANITA’Protesi d’anca: nessun allarme tossicità a BassanoNessuna preoccupazione, alSan Bassiano, <strong>per</strong> l’allarmediffusosi nei giorni scorsi,nella nostra Regione, riguardoad uno specifico tipo diprotesi d’anca risultato difettosoe potenzialmente <strong>per</strong>icoloso<strong>per</strong> chi ne è portatore.L’intervento di protesi d’ancacon metodica francese,<strong>per</strong> cui l’Ospedale diBassano e l’Equipe del PrimarioOrtopedico EnricoSartorello sono ormai rinomatiin tutto il Triveneto, vieneeseguito utilizzando protesi,assolutamente sicure sianella durata chenell’innocuità. Il DirettoreGenerale, Valerio Alberti,sottolinea: “Noi utilizziamo untipo di protesi e delle proceduredi intervento che dannoottimi risultati in termini diquantità di cure e qualità della<strong>vita</strong>. La tecnica usata ha van-e a ragione collegati tra loro- abbiano sofferto decisamentemeno degli altri settorieconomici della nostraMontagna Vicentina. È quindievidente che queste azionitaggi <strong>per</strong> il paziente e <strong>per</strong>l’organizzazione delle attivitàospedaliere (il paziente èautosufficiente, a casa sua,nel giro di una settimana),delle prestazioni di riabilitazione(il paziente abbandonale stampelle dopo 20/30 giornidall’intervento, anzichédopo 60). Soprattutto garantiscealla <strong>per</strong>sona la ripresa(a convalescenza avvenuta)4si rivelano decisive <strong>per</strong> la realizzazionedi molti progetti,che altrimenti rimarrebberosolo sulla carta, senza investimentiadeguati”.Stefania LonghiniCOSAP e turismo: il dibattito continuaLa conferenza stampa dipresentazione della Misura313 tenutasi a MarosticaI mercatini di Natale ad Asiagose, sono semplicemente diversii punti di vista e nessuno, comunque,può ritenersidepositario di visioni infallibili”.Il capogruppo di maggioranzanon si ferma <strong>per</strong>ò solosulla questione Cosap, bensìallarga la riflessione sul modoe lo stile del fare turismo adAsiago. “Per promuovere ilturismo – dice - servesenz’altro concertazione tra gliassessorati, consapevoli cheuna buona ricettività tocca inprimis i lavori pubblici, con unarredo urbano e una viabilità,anche pedonale, in continuomiglioramento, il patrimonio,con malghe costantementemanutenute e accoglienti, ecc.Ritengo, in definitiva, che promuovereil turismo non sia unaquestione di esclusiva competenzadell’assessorato al turismo”.“Credo – conclude Rossetto– che quando si rinuncia a incassarerisorse economichecome il COSAP (circa 10.000euro l’anno, solo <strong>per</strong> imercatini di Natale), poi nonsi può dire agli o<strong>per</strong>atori economicie turistici e ai cittadiniche le casse del Comune piangonoe che mancano i soldi <strong>per</strong>le aiuole del centro o <strong>per</strong> lemanutenzioni delle contrade oaltre cose. E’ direi cosa ovviache tali mancanze si ri<strong>per</strong>cuotononegativamente sull’immagineturistica di Asiago.Se si verifica questo, alloradobbiamo chiederci se realmentestiamo promuovendoturismo o se, invece, facciamol’esatto contrario”.di attività fisico sportivecome il camminare, il nuoto,o la bicicletta senza alcunalimitazione nello sforzo e nelladurata”. Prosegue Alberti:“I nostri cittadini già o<strong>per</strong>atidi protesi d’anca possonosentirsi assolutamente tranquillie chi ha in programmal’intervento, può affrontarlocon la massima serenità esicurezza”.


Seicentocinquantamilaeuro. E’ la cifra cheha “salvato” l’invernoal comprensoriosciistico delKaberlaba. E nonsolo. Il tubone cheporta l’acqua deldepuratore al bacinoidrico del Kaberlaba,e che <strong>per</strong>mette cosìl’innevamento artificialedelle 5 piste attrezzatea costi contenuti,ha salvato l’invernoanche a molti o<strong>per</strong>atori <strong>per</strong>chénon tutti gli ospiti, soprattuttocon bambini molto piccoli,o sciatori poco es<strong>per</strong>tidesiderano affrontare i grossicomprensori in altura.L’impianto è innovativo <strong>per</strong>tutto l’arco alpino. Solo pochealtre località, in Svizzerae Austria, utilizzano un si-Regolamentare l’uso dellemotoslitte con una legge regionale.Se ne sta discutendoa Palazzo Balbi, dove, sull’argomento,si è tenuta nei giorniscorsi una riunione con i responsabilidi alcune Comunitàmontane venete, tra le qualila Comunità montana SpettabileReggenza dei 7 C.A parte le motoslitte usate daiproprietari della piste di sci alpino,dai gestori delle pistedello sci di fondo e i mezzi delleforze dell’ordine, la richiestadi poter scorrazzare liberamente<strong>per</strong> boschi e pascoli alpinida parte dei proprietari dimotoslitta e di poter offrireanche un servizio turistico, conitinerari prestabiliti, è crescenteanche in Altopiano. Questimezzi <strong>per</strong>mettono di raggiungere, senza sforzo , ogni angolodelle nostre montagneregalando la possibilità di goderedi panorami stupefacentied unici! I proprietari deiterreni muniti di motoslitta,quindi anche i regolieri e gliaventi diritto d’uso civico,chiedono poi di poter raggiungereil terreno di proprietàanche durante la stagioneinvernale. Nasce allora l’esigenzadi normare il trafficodi questi mezzi motorizzativisto che molto spesso lestrade di montagna in invernosi trasformano in piste disci di fondo e l’accesso diSabato 5 febbraio 20118l’AltopianoIl “tubone” salva la stagioneCon un investimento di 650 mila euro, il Kaberlaba funzionaanche senza neve naturale grazie all’impianto di innevamentoartificiale che pesca acqua dal depuratoreLe piste innevate del Kaberlabamile sistema di innevamentoartificiale che ricicla le acquereflue del depuratore diAsiago. L’acqua viene costantementemonitorata daEtra e l’impianto e<strong>vita</strong> che ilcomprensorio debba usareacqua dell’acquedotto conuna grossa spesa da partedegli impiantisti, oltre che unospreco di una risorsa preziosacome l’acqua potabile. Icannoni, appena chiudono gliimpianti di risalita, iniziano asparare neve. E grazie al“tubone” riescono in una nottea produrre 45 mila metricubi di neve, tanta dainnevare completamente tuttele 5 piste. Il costo dell’o<strong>per</strong>a,650 mila euro appunto, dicui 250 mila <strong>per</strong> l’impianto eGiri sui monti in motoslitta:si prepara una legge regionaleLa proposta di Lucia Spagnolo: “Venezia detti le normegenerali, alle Comunità montane il compito di elaborarei regolamenti specifici validi <strong>per</strong> i propri territori”motoslitte potrebbe comprometterela sicurezza di taleimportante attività sportiva.C’è poi da ricordare che <strong>per</strong>il codice stradale la motoslittaè un mezzo di trasportoche…non esiste! È un mezzosenza targa, che è possibilecondurre anche senzacasco, purchè non si accedaa nessuna strada pubblicanemmeno<strong>per</strong>attraversamenti rapidissimi.Per discutere e prospettareuna legge regionale sull’usodelle motoslitte, su regolamentida applicare <strong>per</strong> disciplinarneil traffico è anchenecessario tener conto deivincoli dettati dalle leggi esistentie dai regolamenti comunali,territoriali e regolieri.Ne deriva che leproblematiche sull’uso dimotoslitte siano, necessariamente,diversificate da zonaa zona. Una cosa è richiedereil <strong>per</strong>messo <strong>per</strong> l’Agordinoo <strong>per</strong> L’Alpago, altra cosa<strong>per</strong> il Feltrino <strong>per</strong> ilLongaronese o <strong>per</strong>l’Altopiano di Asiago.“La mia proposta – dice ilpresidente della Comunitàmontana dei 7 Comuni, LucioSpagnolo - è quella di stendereuna legge a “maglie larghe”,che normi le caratteristichediffuse e condivise dell’interoterritorio montano edi rimandare poi alle singoleComunità montane, sentite lecategorie e i portatori d’interesselocali, l’elaborazione dispecifici regolamenti validi<strong>per</strong> questo o quello specificoterritorio”. Si s<strong>per</strong>a che i suggerimenti,le riflessioni deltavolo e le proposte effettuatepossano dunque portare airisultati s<strong>per</strong>ati, e che giàdalla prossima stagione invernalesi possano avere normeprecise con cui regolarizzareil traffico di motoslitte.Stefania Longhinialtri 400 mila <strong>per</strong> icannoni, è stato sostenutotutto dai privati(i due sci club, lesocietà di gestionedegli impianti di risalitae 4 alberghi) salvoun contributo delComune di Asiago.Un investimento cheproprio in quest’invernosenza neve hagià mostrato tutta lasua validità. “Senzal’impianto, non potremmosciare al Kaberlaba – commentaMario Dal Pozzo dellascuola sci Kaberlaba – Edinvece le piste sono tutte <strong>per</strong>fettamenteinnevate, facendodel Kaberlaba l’unica stazionesciistica a 1000 metriattualmente in funzione”.L’innevamento delle pistenon solo favorisce gli alberghi,gli impianti e i maestri maha anche una valenza socialese si considera che ilcomprensorio dà lavoro aIn relazione a quanto riportatoa pag. 10 dello scorsonumero del giornale, nell’articolointitolato “A Cesuna laneve va…a ruba”, la societàComprensorio TuristicoKaberlaba intende chiarireche dal canto suo si è limitataa commissionare a unaditta di autotrasporti lafornitura di alcuni camion dineve, pagando regolare fattura<strong>per</strong> il servizio, senzachiedere, <strong>per</strong>ché non tenutaa farlo, da dove la nevestessa provenisse. A volerreplicare con altreargomentazioni è invece MarioDal Pozzo, direttore dellaScuola Sci Kaberlaba Asiago.“La neve in questione – dice –caricata sui camion e trasportatasulle piste (visto che le tem<strong>per</strong>aturenon <strong>per</strong>mettevano diprodurne con i cannoni), eracaduta ancora a dicembre ese non fosse stata portata alKaberlaba, di certo sarebbeancora lì. Invece è ser<strong>vita</strong>ad accontentare numerosisciatori, anche turisti invacanza a Cesuna, i qualisi sono ritrovati, nel belmezzo delle festività natalizie,con gli impiantichiusi e costretti a spostarsi<strong>per</strong> poter sciare.150 famiglie.“In più c’è l’indotto – aggiungeil presidente delcomprensorio Paolo Rigoni –Ma, al di là di questi discorsi,credo sia importante sottolinearel’impegno profuso datutti <strong>per</strong> realizzare l’impianto.Un lavoro oneroso ma cheha già dato i suoi primi frutti;oltre all’innevamento dellepiste ha generato un tale entusiasmonei soci che già siparla di nuovi investimenti <strong>per</strong>l’ammodernamento dell’area”.L’impegno si traducein un costo di 650 milaeuro sostenuto. Un esborsoche ha <strong>per</strong>messo il collegamentodel bacino idrico conil depuratore (pescando le ac-“La neve del campo sportivo diCesuna finita sulle piste delKaberlaba è ser<strong>vita</strong> a tutti”Anche i turisti ospiti della frazione roanese, che si è sentitaderubata della sua bianca coltre, ne hanno potuto godereVenendo al Kaberlaba, hannopotuto ugualmente divertirsisciando, senza dover farelunghi spostamenti. Mi meraviglioche la questione sia statasollevata a gran voce eche a lamentarsi siano statio<strong>per</strong>atori turistici, titolari diattività commerciali cheavrebbero dovuto inveceapprezzare anche il fattoche alcuni maestri dellaScuola Sci di Cesuna abbianopotuto lavorare, venendo ainsegnare al Kaberlaba, oltre chegli ospiti del loro paese fosserocomunque rimastisoddisfatti della vacanza.Voglio infineaggiungere che,dopo aver saputodel malcontentocreato da questavicenda, hochiamatoil5que che escono daldepuratore cittadino dopoessere state trattate e filtrateprima che queste venganodis<strong>per</strong>se nel Ghelpack e finirenei bacini idrici dellapedemontana), tutto l’impiantodi pompaggio e 8 nuovicannoni”. “Credo si possaparlare di un successo – concludeAlex Palano della scuolasci Asiago – Successo sostenutodai numeri; dal 9 dicembre,giorno di a<strong>per</strong>turadegli impianti, abbiamo già registratooltre 110 mila passaggi.110 mila motivi <strong>per</strong> impegnarcisempre più nel migliorarela nostra offerta ed ilcomprensorio”.Gerardo Rigonipresidente delle sciovie diCesuna chiedendo se volevache la neve venisse riportatavisto che nel frattempo,con il calo delle tem<strong>per</strong>ature,si poteva produrlacon i cannoni, ma mi è statorisposto di no. Si dice sempreche è necessario eliminarei campanilismi, mi sembrache siamo ancora moltolontani da questo. Ammettoche sarebbe stato megliochiedere ufficialmente di poterprendere la neve, ma cisarebbe voluto più tempo, rischiandodi scontentare laclientela. Agendo cosìdi certo non intendevamodanneggiarenessuno, ma solo creareuna situazione cheè di fatto andata avantaggio ditutti”.S.B.Mario Dal Pozzo, direttore della Scuola Sci Kaberlaba Asiago


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano6ATTUALITA’Nell’ambito del progetto “Patto sociale <strong>per</strong> il lavorovicentino” avviato dalla Provincia di Vicenza in collaborazionecon Cariverona, il Comune di Asiago, uno dei primiin provincia, ha sottoscritto un accordo con la Provinciastessa volto ad attivare <strong>per</strong>corsi di supporto economico,riqualificazione e reinserimento lavorativo a favoredelle <strong>per</strong>sone che versano in situazioni di svantaggio sociale.A tale scopo il comune di Asiago avrà a disposizione circa14.500 euro (la quota viene assegnata in base al numerodi abitanti), ai quali si aggiunge la quota dicofinanziamento da parte del Comune, pari a circa 4.300euro, <strong>per</strong> un totale di quasi 19 mila euro che verrannoutilizzati <strong>per</strong> inserimento lavorativo attraverso la Coo<strong>per</strong>ativaSette Comuni.“Se è vero che nel nostro territorio la gente in difficoltàIl “Dipartimento di Gastronomia” dei formaggiitaliani al gotha della ristorazione internazionaleI consorzi <strong>per</strong> la tutela dei formaggiAsiago, Gorgonzola eParmigiano-Reggiano hannodato <strong>vita</strong> a un “Dipartimentodi Gastronomia” comune, conil quale si sono presentati insiemeal pubblico degli o<strong>per</strong>atorie degli chef congressisti aNato una decina di anni fa daun’idea del giornalista e criticogastronomico di El PaisJosé Carlos Capel, oggi MadridFusión “Madrid Fusión”,uno dei maggiori congressi gastronomiciinternazionali, la cuinona edizione si è svolta dal25 al 27 gennaio. L’eventochiama a raccolta i 200 piùgrandi chef della cucina internazionale<strong>per</strong> presentare aicolleghi di tutto il mondo le creazioniculinarie che costituirannole “tendenze” gastronomiche,di abbinamento, elabora-Lo scorso 19 dicembre a Melbourne, presso “La Baracca”del Veneto Club, si è tenuto il 1° Cheese Festival, appuntamentoideato da Gianfranco Rebeschini, originario di Roanae trasferitosi a Melbourne tre anni fa. “Da un po’ di tempo- racconta Rebeschini – pensavo a un evento gastronomicoche prendesse spunto dalla Keese Fest di Roana,ho quindi esposto la mia idea a Luciano Benetti, presidentedella Comunità Montana di Melbourne, che l’hazione e somministrazione deiprossimi anni. Proprio <strong>per</strong> il suorespiro internazionale, la manifestazionerappresentaun’occasione fondamentale dicomunicazione con tutti i Paesilatinoamericani di linguaspagnola e portoghese. «In uncontesto di mercato maturo esempre più competitivo, è fondamentaleaggiornare la modalitàdi promozione dei prodottialimentari nell’ottica di un“posizionamento” sempre piùmirato», ha commentato FlavioInnocenzi, direttore del ConsorzioTutela FormaggioAsiago. «Rispetto alle fieretradizionali, eventi come MadridFusión o Identità Golose– veri e propri laboratori di ideee tendenze – rappresentano unmomento di contatto più mirato,con o<strong>per</strong>atori particolarmenterecettivi rispetto allaproposta di qualità e di valoreculturale espressa dai prodottiDOP, in grado di esaltarne lecaratteristiche attraverso leloro capacità di interpretazionegastronomica», ha proseguitoInnocenzi. Il formaggio Asiagoè stato posto in degustazione inuno stand con Gorgonzola e Parmigiano-Reggiano,inabbinamento con selezionati prodottidella gastronomia internazionale.L’Asiago è stato inoltrepresentato e degustato durantel’attesa conferenza di RobertoBrisciani ai ristoratori presenti.Brisciani è l’autore di un volumedi grande successo in Spagna,dal titolo “Il segreto di un ristorantemagnetico – Come fare inmodo che il tuo ristorante risultipieno mentre tutti gli altri restanovuoti”.La politica di aiuto alle famiglie in difficoltàIl “Cheese Festival” al Veneto Club di MelbourneAllestito un banchetto con le forme del formaggio del Pennar, poi assaporato da oltre centocinquanta soci presentiGianfranco Rebeschini, a destra,con suo figlio e, al centro,Cesare ZanchiTra Provincia e Comune di Asiagoun “Patto sociale <strong>per</strong> il lavoro”economica è abituata a rimboccarsi lemaniche e arrangiarsi – sottolinea l’assessoreai servizi sociali Diego Rigoni– è anche vero che nel corso dell’ultimoanno sono aumentate in misura significativale richieste di contributi economicida parte di famiglie, il cui reddito,causa la crisi economica e occupazionale,ha subito un repentino e considerevolecalo. Non sono pochi i casi diutenti del nostro ufficio che hanno <strong>per</strong>solavoro e che magari hanno a caricofigli e coniuge. L’intento dell’amministrazionecomunale e di attuare una politicadi sostentamento economico <strong>per</strong>aiutare i nuclei familiari in difficoltà”.Il 20 marzo aMelbourne verràpresentato un volume,pensato e realizzatodalla Comunitàmontana diMelbourne, dal titolo“L’altopiano diAsiago:le nostreradici”.La comunità “gemella”della “SpettabileReggenza” in terra straniera,ed il suo presidenteLuciano Benetti , hanno in<strong>vita</strong>tola nostra Comunità montanaed il comune di Asiago apresenziare alla cerimonia.“Da anni, – spiega il presidentedella Comunità montanaLucio Spagnolo – Lucianonelle sue frequenti visite adAsiago, mi parla di quest’o<strong>per</strong>a,del fatto che è scritta interamentein inglese proprio <strong>per</strong>Con questo progetto si darà lavoro a tempodeterminato a due o, se il progetto vienerifinanziato, anche più <strong>per</strong>sone, nell’ambitodella manutenzione del verde pubblico e privatoe servizi di pulizia.“L’obiettivo – sottolinea ancora Rigoni – èanche quello di allargare le competenze e ilgiro d’attività di chi viene assunto creandoin generale una possibilità <strong>per</strong> garantire ilmiglioramento della <strong>vita</strong> in tutti i sensi”. Chiè interessato a rispondere al bando, che sichiuderà il 28 febbraio, può avere informazionipresso l’ufficio servizi sociali al qualevanno presentate le domande e che poi provvederàalla selezione dei candidati.Stefania LonghiniViaggio in Australia della Comunità montanafavorire la lettura alle “terzegenerazioni” dei nipoti dei nostriemigranti in Australia, cheormai parlano solamente la linguad’Australia. Assieme abbiamoanche pensato ad unatraduzione dell’o<strong>per</strong>a da presentareprossimamente adAsiago. Nel suo ultimo viaggioad Asiago, in occasionedella Rogazione del 2010,Benetti si è tanto raccomandatoa noi, alla sua gente,<strong>per</strong>che potessimofesteggiare assiemequesto evento cosìlungamente preparatoed atteso”.La Comunità montanasi sta dunqueorganizzando garantendola presenza di unrappresentante istituzionale.Anche il sindacoAndrea Gios el’Assessore Giampaolo Rigoni,che è anche rappresentante dellaComunità montana nell’EnteVicentini nel mondo, saranno aMelbourne il 20 marzo. “S<strong>per</strong>o– dice Spagnolo - che anche icomuni, le associazioni e i gruppipossano unirsi <strong>per</strong> un viaggioche sarà senza dubbio significativoed importante <strong>per</strong> far sentireai nostri emigranti la vicinanzae l’affetto della loro terramadre”.subito appoggiata. Grazie a Cesare Zanchi, importatoredi prodotti italiani della Zanchi Imports che si è occupatodella parte pratica risolvendo prontamente leproblematiche che comporta il far viaggiare su una distanzacosì lunga dei prodotti freschi, siamo riusciti adavere il formaggio sul posto nei tempi e modi ideali <strong>per</strong>poterlo far gustare in tutta la sua naturale bontà”. La sceltaè caduta sulle produzioni del Caseificio Pennar Asiago,che dal canto suo si è attivato <strong>per</strong> soddisfare la richiestagiunta dall’Australia. Proprio immediatamente prima delladata della festa, sono arrivate a Melbourne forme diformaggio fresco, mezzano, vecchio, stravecchio e grana,che sono state esposte con un tipico allestimento pressoil locale del Veneto Club. Quindi tutti a tavola, dove si è banchettatocon formaggio e polenta,preparata al momentodai soci del club. I gusti genuinidei formaggi sono statimolto apprezzati da tutti icommensali, in particolare daifigli degli emigranti, che puressendo nati lontani dalla terradei loro genitori, ne stannoscoprendo e apprezzando valorie tradizioni. Questopasteggiare con prodotti semplicicome il formaggio e la polenta,i loro profumi e sapori,hanno favorito l’affiorare divecchi ricordi legati all’infanzia,quando, come ha raccontatoqualcuno, l’estate si passava in malga a produrre il formaggio.C’è chi ha avuto modo di raccontare, catturandol’attenzione dei presenti, le varie fasi della lavorazione delformaggio. “La mia intenzione – ha spiegato Rebeschini – èquella di riuscire, nella prossima edizione della festa che vistoil successo si intende sicuramente ripetere, ad allestireuna dimostrazione pratica della lavorazione del latte e dellatrasformazione in formaggio, come viene fatto d’estate intanti centri del nostro altopiano. Inoltre si vorrebbe allargaread altri prodotti tipici altopianesi come miele, marmellate esalumi, questo appuntamento gastronomico, <strong>per</strong> renderloancor più completo”.Silvana Bortoli


ATTUALITA’Il 22 gennaio scorso ha avutoluogo al “Grillo Parlante”un bell’evento organizzatodalle circoscrizioniAuser del territorio(Asiago, Roana,Gallio, Conco,Lusiana). Un piacevolepomeriggio diintrattenimento <strong>per</strong> gliiscritti Auserdell’Altopiano (tuttiover 60 e tutti rigorosamentecol foulardarancione di ordinanza),con l’interventodi oratori, canti dellacorale dell’Altopiano direttadal maestro Allegrini e la letturadi “Lettere dalla prima linea”,da parte degli attori AngelaLaurano e Davide Zatta.In chiusura, un ricco buffet,offerto dall’Auser provincialee allestito dagli studenti del IVanno della Scuola Alberghiera,presso la loro sede. Di frontead un teatro strapieno (presentialcuni amministratorilocali: il Sindaco di ConcoGraziella Stefani e l’Assessoreai servizi sociali diAsiago Diego Rigoni), il presidenteprovinciale MarioFalisi, il vice Danilo Vieri e icinque referenti locali: AlicePertile (Asiago); OsvaldoBerlato al posto CesareBolzon (Roana),Giancarlo Sartori(Gallio), Maria Covolo(Lusiana), AldoRodighiero (Conco - comuneche ha avviato ilprimo circolo, 10 annifa), hanno esposto finalità,progetti e attività.Sono state illustrate leiniziative effettuate finoal 2010 e quelle in programma<strong>per</strong> il 2011, fracui spiccano le attività divolontariato già attivateda tempo in tutti i Comunia favore di anzianiresidenti sul territorio,Un’o<strong>per</strong>a significativa, daporre davanti al Patronatodi Asiago come particolarebiglietto da visita<strong>per</strong> questo ambiente importantissimo<strong>per</strong> i nostriragazzi e la nostracomunità. L’idea, balenataal vicario parrocchialedon FedericoMeneghel oltre un annofa, è già realtà. Si trattadi una statua in bronzoche raffigura uneducatore, realizzataappositamente dagliartisti MassimoFracaro e MauroBocchia del gruppo“Arteinsieme” (su boz-Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoIncontro conviviale al “Grillo Parlante”<strong>per</strong> i Circoli Auser dell’AltopianoOgni gruppo ha esposto finalità, attività e progetti. Tra i prossimi obiettivi, trovare puntidi contatto fra due mondi apparentemente distanti: quello dei giovani e quello degli anzianiLa sala gremita dagli associati AUSERcome: ritiro di referti, ricette,accompagnamento <strong>per</strong> prelievi,visite e terapie (anche radioe chemio) e visite anchefuori dall’Altopiano, acquisti oaltro tipo di incombenze, anche<strong>per</strong> gli anziani residenti nellaCasa di Riposo di Asiago e inVilla Rosa. (servizio questo,<strong>per</strong> competenza territoriale, acarico del gruppo Auser diAsiago). A ciò si accompagnanole attività ricreative eculturali avviate, in primis,l’Università della Terza Età,che propone con successo daanni, incontri di formazione edapprofondimento culturale. Intutti i 5 comuni, vengono organizzati:giochi di società, ballo,Mario FALISIcanto corale, spettacoli, ceneconviviali, mostre, gite edescursioni. Tutti i presidenti atale proposito, auspicano chein tutti i comuni altopianesi,vengano a<strong>per</strong>ti Circoli Auser.Ma ciò che di nuovo emergedalle parole dei rappresentantidi tutte le aree, è <strong>per</strong>ò la volontàdi trovare punti di contattofra due mondi apparentementedistanti: quello dei giovanie quello degli anziani.Obiettivo primario èsensibilizzare e avvicinare i giovanial volontariato e crearecoesione all’interno di paesi econtrade con il comune obiettivodella sussidiarietà e dellasolidarietà. L’Auser di Concoad esempio, ha attivato unservizio di assistenza aipiccoli della Scuola materna,accompagnandolinei pullmini del trasportourbano, ma è stata ancheavviata un’attività di formazioneda parte dei giovaninei confronti degli anziani:insegnano loro lebasi dell’informatica, <strong>per</strong>l’utilizzo di pc ed internet.Gli anziani in cambio trasmettonoai ragazzi es<strong>per</strong>ienza,storia, <strong>vita</strong> vissuta.E’ stato <strong>per</strong>tanto messoin atto un “Progetto disolidarietà” <strong>per</strong> cui sonostate raccolte 1300 vecchiefoto(partecipandoad un bandoregionale<strong>per</strong> 15 milaeuro), cheporterà allapubblicazionedi un volumee alla produzionedi unDVD. Ilmessaggioc h eRodighiero lancia a tuttol’Altopiano è che vi sono molteopportunità <strong>per</strong> accedere abandi rivolti alla sfera dellaterza età e che Conco mettea disposizione di tutti glialtri, le es<strong>per</strong>ienze acquisite.A Conco è stata inoltreorganizzata una mostra fotografica,dal titoloemblematico: “Il legno lamatematica il tempo”.Sartori di Gallio, sottolineandoche la <strong>per</strong>centuale dianziani nel comune arriva al24% della popolazione, ricordache a Gallio è a<strong>per</strong>toquotidianamente ARCA(Centro Anziani), dalle14,30 alle 17,30, dove si puòUno spettacolo che ha regalato emozioniTutti hanno mostrato alto gradimento <strong>per</strong> l’intrattenimento corale e la lettura delle lettere dalfronte, <strong>per</strong> cui val la pena spendere qualche parola. La corrispondenza originale, raccolta epubblicata da Giorgio Marchetto, avviene tra Pietro Caprin ed Elisa Bagattin: lui partito nel1916 <strong>per</strong> il fronte, lei sfollata dall’originaria Posina a Montecchio, con i suoceri e i due figliEttore e Guido. La singolarità della fitta corrispondenza (500 lettere), sta nell’aver rinvenutointatte le 270 inviate dalla moglie al marito al fronte, sul Carso. Rarissimo trovar un simileepistolario: le missive o venivano censurate, o smarrite se non andate <strong>per</strong>dute <strong>per</strong>chè era ildestinatario a venir a mancare. Queste invece sono tornate a casa e ci mostrano che, se in unprimo momento ciò che anima le parole del marito Pietro è la gelosia e quelle della Elisa, ungiust risentimento, col passar dei mesi e degli anni la lontananza, la solitidine e l’imbarbarimentodell’azione bellica, divengono tema dominante. Pietro parla dei pidocchi, delle malattie, delfreddo, della paura; Elisa dei problemi della sopravvivenza, della convivenza e a lungo, di unevento funesto: la malattia e la morte del figlio Guido, <strong>per</strong> la quale a Pietro, dis<strong>per</strong>ato, non vieneconcessa nemmeno una licenza. La corrispondenza segue tutto l’andamento della guerra:Pietro la sfanga, ma torna a casa solo nel maggio del ’19. Il rientro al paese e alla normalitàsono allietati dalla nascita di molti figli: uno all’anno, come accadeva una volta. Con grandefreschezza interpretativa ed immediatezza gli attori Angela Laurano e Davide Zatta, han saputotrasmettere al pubblico in sala, partecipe e commosso, l’atmosfera dei tempi andati e la drammaticitàdel momento storico, in una visione assolutamente diversa dai testi di storia: dal vivo.La Corale Altopiano diretta da Francesco Allegrini7passare il tempo in modoconviviale. Berlato diRoana, riferisce invecel’iniziativa ivi attivata: l’acquistodi 6 sedie a rotelle,da tenere a portata di mano<strong>per</strong> gli anziani in gite o incontri:“...quando sono stanchi,non devono rinunciare e fermarsi:li si fa accomodare evia!” La finalità comuneespressa da tutti, è lo stareassieme, il far sentire l’anzianoparte attiva della comunitàin cui risiede e l’incontro al“Grillo Parlante”, ne è il segno.Beppa Rigoni ScitUna “statua dell’educatore” <strong>per</strong> il Patronato di AsiagoRealizzata da due artisti del gruppoArteinsieme, verrà inaugurata il 27 febbraiozetto proposto dalla stessoMassimo Fracaro), con lacostante su<strong>per</strong>visione dellapresidente del gruppoIgea BoccardoMuraro e, ovviamente,di don Federico.L’inaugurazione dell’o<strong>per</strong>a,definita da chine ha seguito l’iter eda chi ha già potutovederla “di grande valoreartistico e simbolico”,è fissata <strong>per</strong> domenica27 febbraio.Dopo aver partecipatoalla messa delle9.30, ci si ritroverà inPatronato dove alle10.30 avrà inizio unabreve cerimonia alla qualesono in<strong>vita</strong>ti tutti gli amicidel Patronato. A conclusionedel momento inauguraleci sarà un rinfresco <strong>per</strong>tutti.


ROANASabato 5 febbraio 20118l’AltopianoIscrizioni scolastiche: i genitoririvendicano piena libertà di scelta“Vogliamo essere noi a poter decidere <strong>per</strong> la <strong>vita</strong> futura dei nostri figli”10E se la scuolafosse a Canove?Pagina a curadi Silvana BortoliNon c’è pace <strong>per</strong> le scuolealtopianesi: sono ora le mediedi Cesuna ad essere messe,nuovamente, in discussione.In tempi di preiscrizioni,c’è mobilitazione alle elementaridi Canove, che ospitanobambini di Treschè Conca,Cesuna, Canove eCamporovere, dove un gruppodi genitori rivendica il dirittodi scegliere quale scuolafar frequentare ai figli. ACesuna (“naturale” sede diproseguimento degli studi <strong>per</strong>i roanesi residenti nei paesiIl sindaco di Roana Valentino Frigo, informatodai genitori dei loro timori di nonpoter scegliere la scuola da far frequentareai figli, ha disposto un questionario distribuitoalle famiglie dei bambini delle quinteelementari di Canove, organizzando poiun incontro con le parti interessate <strong>per</strong> renderenoti i risultati e discuterne. Dopo averriferito che i genitori di solo 4 dei 27 bambiniavevano espresso l’intenzione di iscriverei figli a Cesuna, il sindaco, purauspicando che la scuola media possa rimanereattiva, ha ripetuto quello che avevagià avuto modo di affermare quando siera presentata la diatriba lo scorso anno,ovvero che, a parer suo, si debba prima ditutto rispettare il volere dei genitori, senzaobblighi di iscrizione. Ha dichiarato inoltreche, secondo il proprio <strong>per</strong>sonale modo di pensare, la soluzionedi una scuola unica ad Asiago potrebbe essere la più valida <strong>per</strong>gli studenti stessi. (Salvo poi, in altre occasioni, ribadire un’ ideagià espressa anche al nostro giornale mesi orsono: la costruzionedi un nuovo edificio scolastico proprio a Canove, dove farconvenire tutti gli studenti del Comune, garantendo loro una sceltaformativa più completa). Prima che prendesse il via il dibattito,il vice sindaco Carlo Stefani ha espresso profonda amarezza<strong>per</strong> l’abbandono registrato negli ultimi anni dalle medie di Cesuna,chiedendo che i presenti esprimessero sinceramente i motivi<strong>per</strong> cui preferiscono l’iscrizione ad Asiago. Dal canto suo il dirigentescolastico Piergiorgio Valente ha riferito di non ritenereche la scelta possa essere dettata da motivi didattici, visto chenessuno è mai andato a lamentarsi, e che nelle scuole diMezzaselva e Gallio, che con Cesuna hanno in comune quasitutti gli insegnanti, problemi di questo tipo non si sono mai presentati.“Senza trascurare poi il fatto che, dati alla mano – hacontinuato Valente - le medie dei ragazzi di Cesuna, nelle materiedegli insegnanti comuni alle altre due sedi, risultano esseresu<strong>per</strong>iori. Il sondaggio è stato fatto a mia insaputa e senza chefossero fornite le dovute informazioni utili a ponderare la scelta,come succede ogni anno prima della consegna del modulo diiscrizione, con apposite riunioni programmate dalla scuola. Finchéc’erano i numeri <strong>per</strong> formare ugualmente la classe a Cesunaè stato possibile accontentare anche chi voleva venire ad Asiago,ma ora, come succede anche altrove, si rende necessario impedirelo svuotamento di alcune scuole a favore di altre. Ne èesempio anche Vicenza, dove è stato istituito un centro unico diprenotazione <strong>per</strong> le scuole dalle materne alle medie, con regolecomuni basate su precise graduatorie a cui si accede tramiteSu questo argomento pubblichiamo anche unalettera nello spazio di pag. 24 riservato ai lettori,rinviando inoltre al prossimo numero del giornale altreconsiderazioni che al riguardo sono giunte in redazionesopracitati) in molti preferirebberoAsiago, dove “di diritto”verrebbero accettatisolo i bambini diCamporovere, frazione piùvicina al capoluogoaltopianese. Lo scorso anno,in una situazione analoga,alla fine la maggioranza delleiscrizioni <strong>per</strong> Asiago nonvenne accettata, <strong>per</strong>ché,mancando i numeri, si sarebbeimpedito la formazione diuna prima a Cesuna, con leconseguenze che ne sarebberoderivate <strong>per</strong> il futurodell’istituto stesso. “Non vogliamoche si chiuda la scuoladi Cesuna - dicono i genitori- ma vogliamo essere liberidi scegliere dove mandarei nostri figli, e memoridi come lo scorso anno questalibertà sia stata negata, cisiamo mossi in anticipo organizzandoalcune riunioni fragenitori delle quinte elementaridi Canove <strong>per</strong> comprenderequali fossero le varievolontà e riferirle poi ai sindacidi Roana e di Asiago.Nessuna macchinazione otentativo di pilotare le scelte,solo il voler capire le reali intenzionie muoverci poi diconseguenza <strong>per</strong> vedere rispettatoquello che consideriamoun diritto primario, la“Personalmente ritengo cheun cittadino italiano, che risiedein Italia e paga regolarmentele tasse, debba poterdecidere liberamentedove mandare suo figlio ascuola. E’ quanto ho detto aigenitori delle frazioni diRoana che chiedono di iscriverei loro figli alle medie diAsiago, quando hanno chiestodi incontrarmi <strong>per</strong> espormile loro ragioni, prendendomipoi l’impegno di verificarese effettivamente cifosse posto, come pensavo.Le stesse cose le ho ripetuteal preside Valente e alla pro-libertà di scelta”. “Perchévogliamo mandare i ragazziad Asiago piuttosto che aCesuna? Perché reputiamoci possa essere uno scambioculturale che in classi conpochi alunni non esiste, <strong>per</strong>chéc’è possibilità di sceglierel’offerta formativa (temponormale o prolungato conrelativo insegnamento di linguestraniere), <strong>per</strong>ché gli studentidi Asiago possono goderedi attività extra che aCesuna non si fanno, e <strong>per</strong>chévogliamo essere noi genitoria poter fare le scelteche riteniamo importanti <strong>per</strong>la <strong>vita</strong> futura dei nostri figli.”Il sindaco Frigo “Bisogna rispettare la volontà dei genitori”Il dirigente scolastico Valente “Va impedito lo svuotamento di alcunescuole a favore di altre” - E fra i genitori i toni si infiammanopunteggio che varia da più fattori, primosu tutti la residenza o meno nel territoriodi <strong>per</strong>tinenza della scuola. E comunquead Asiago non sarebbe possibile accoglieretutti, <strong>per</strong> mancanza di posti. Parlando nonda dirigente scolastico ma come cittadinodel comune di Roana, credo che <strong>per</strong> lasopravvivenza e il decoro di tutte le frazionisi possa pensare a Canove comesede della scuola elementare, a Cesuna<strong>per</strong> la scuola media e a Treschè Conca<strong>per</strong> una scuola dell’infanzia anche <strong>per</strong> ibimbi di Cesuna”. Nel terminare il propriointervento,Valente ha voluto esporrequanto vige in materia, tra cui il fatto chenon è possibile creare classi con numerodi alunni su<strong>per</strong>iore alla capienza dell’aula,che a rispondere è il dirigente, che primadi chiudere una scuola è necessario controllare che esista lacapienza presso altre scuole, infine,che devono comunque esserefatte salve le scelte della scuola, che ha anch’essa una suagiunta che delibera le priorità e le modalità <strong>per</strong> accettare leiscrizioni”. Il dibattito che ne è seguito, nonostante l’auspicio delsindaco e del suo vice che potesse trattarsi di una discussionetranquilla e chiarificatrice, è stato caratterizzato da toni accesi edalla mancanza di risposte precise che potessero soddisfare levarie richieste. Su tutto sono emersi asprezze e rancori, senzafare intravvedere possibilità di mediazioni o di soluzioni. Per seguirel’evolversi della situazione è necessario aspettare quantoemergerà una volta chiusi i termini <strong>per</strong> le preiscrizioni, sui datieffettivi di richiesta <strong>per</strong> una o l’altra scuola.“Vogliamo esprimere il nostro dispiacere <strong>per</strong> il clima denigratorioche si è creato nei confronti della scuola media diCesuna, oggetto da qualche anno di critiche che reputiamoscorrette e gratuite”. C’è sconforto nelle parole dialcune mamme di Cesuna nel segnalare quella che consideranoun’ingiustizia non solo nei confronti della scuola,ma anche del paese e dei suoi abitanti. “La scuola – spiegano- offre un’atmosfera tranquilla, sia <strong>per</strong> il luogo, inmezzo al verde, in cui è ubicato l’edificio, che <strong>per</strong> l’affiatamentoche esiste fra i docenti, compresi quelli di sostegno,competenti e sensibili. Le classi con pochi alunni <strong>per</strong>mettonodi seguirli meglio e di godere maggiormente di validestrutture, come l’aula di computer e quella di scienze, dicui la sede è dotata. Parliamo <strong>per</strong> es<strong>per</strong>ienza, visto che inostri figli hanno già concluso o concluderanno quest’annoil ciclo delle medie, non siamo dunque neppure coinvoltidirettamente nella polemica, sorta lo scorso anno e tornatarecentemente d’attualità. Ma ci indignano certe iniziativee coalizioni che, volte a svilire la scuola, siamo convintisiano dettate da vecchi rancori e nuovi “disdegni”, piuttostoche da altri motivi”. Insomma, secondo i nostriinterlocutori, le motivazioni che porterebbero a rifiutareCesuna sarebbero da parte dei residenti di Treschè Concaancora quelle relative alla vecchia storia della chiusura delleloro elementari, e da quelli di Canove una sorta di “snobismo”che farebbe preferire Asiago. Che ci siano dei pregiudiziè convinto anche Osvaldo Berlato, rappresentantedei genitori nel consiglio d’istituto delle scuole medie, cheribadisce il pensiero espresso nella riunione indetta recentementedall’amministrazione comunale di Roana <strong>per</strong> discuteredella questione. “C’è un clima errato nel territorio,sia sotto il profilo didattico che di convivenza. Non servecercare diatribe passate, guardarsi male da un paese all’altro:i campanilismi si trasmettono con i cattivi esempi enon aiutano di certo la crescita delle generazioni future.Bisognerebbe invece cercare di instaurare rapporti d’amiciziafra genitori, e più che in polemiche spendere energie<strong>per</strong> salvare la scuola, <strong>per</strong>ché dobbiamo ricordarci che, unavolta chiusa, non si torna più indietro”.“Cogliamo l’occasione – concludono le mamme – <strong>per</strong> ringraziaregli insegnati e tutto il <strong>per</strong>sonale della nostra scuola,che non è come qualcuno la vuol far apparire. Lo confermanole ammissioni, anche pubbliche, di genitori chevolevano lo scorso anno iscrivere i figli ad Asiago, e che,obbligati invece a frequentare a Cesuna, oggi dicono ditrovarcisi benissimo. E allora <strong>per</strong>ché si ripete questa storia, <strong>per</strong>ché i genitori non vogliono far venire i figli a Cesuna?Secondo noi la risposta sta tutta in un’altra domanda: “E sela scuola fosse a Canove…?”“E’ una cosa vergognosa che possano venire “premiati “ i più furbio i più fortunati che hanno la possibilità di spostare la residenza”fessoressa Rigoni, che <strong>per</strong>òmi hanno detto che il postonon c’è”. E’quanto rispondeil sindaco di Asiago AndreaGios, da noi interpellato sullaquestione. “Nel contempo –continua Gios – ho dato disposizioneall’ufficio tecnicodel Comune di verificarel’effettiva capienza dell’edificioscolastico e le eventualipossibilità di aumentarla <strong>per</strong>il prossimo anno. Una voltachiuse le preiscrizioni, se achiedere di venire ad Asiagosono in pochi, il problema sipotrà risolvere facilmente eaccontentarli, altrimenti bisogneràcapire se lo spaziolo si può trovare o meno. Aparte i limiti fisici, non vedoalcun problema nell’accoglierestudenti di altri comuni,anzi ritengo davvero ingiustonon poter portare il propriofiglio a scuola dove si vuole.E’ una cosa vergognosa poiche possa venire “premiato”chi, <strong>per</strong>ché più furbo o piùfortunato, usa l’escamotagedi portare la residenza adAsiago, come già accaduto”.“Il mio parere da genitore –conclude Gios – è che l’istruzionenon sia importante solosotto il profilo della didattica,ma che debba soprattutto offrirela possibilità di cresceretramite un confronto il piùvario possibile. Per mio figliopiuttosto che una classedi dieci ne preferirei una daventotto”.


ROANASabato 5 febbraio 2011Rimossi i cassonetti,bisogna differenziareMa l’abbandono dei sacchetti di rifiuti lungole vie dimostra che c’è chi non intende adeguarsiA ben 20 mesi dall’inizio dellaraccolta differenziata dei rifiutiche ha interessato i residentidi Asiago,Gallio, Roana eRotzo, in questi ultimi duecomuni nei giorni scorsi il sistemaè stato alfine completato,con la rimozione deicassonetti <strong>per</strong> il secco residuo,che ora si conferiscenei press container.Seppur annunciata conlargo anticipo e con ampiadivulgazione di informazioniin merito, l’ultimafase della messa apunto delle modalità previste<strong>per</strong> favorire il piùpossibile il riciclo, è stataaccolta da molti utenticon un misto didisorientamento e malcontento.Coloro chehanno dimostrato piùinsofferenza nel vedere sparirei cassonetti, probabilmentesono proprio quelli che finoad oggi non si sono impegnatigranché <strong>per</strong> adeguarsi allemodalità indicate, continuandoa buttar via le immondizietutte insieme, o quasi. Praticache ha fatto spesso indispettirechi, <strong>per</strong> contro, si è sempreimpegnato a differenziarediligentemente e che ora sidice soddisfatto della novitàche dovrebbe obbligare tuttiad adeguarsi. Il condizionaleè d’obbligo: visti i numerosisacchetti di rifiuti lasciati lì,dove fino a qualche giorno fac’erano i cassonetti, nonostantele chiare indicazioni ap-“Educare allo sport”: è il titolo,che ne esprime bene anche laprincipale finalità, di un progettoproposto dalla Direzione didatticadi Asiago <strong>per</strong> le scuole primarieche si è potuto avviareanche a Rotzo grazie ad una importanterete di collaborazioni.Insieme al Comune di Rotzoche ha coordinato l’iniziativa,finanziandola in parte (noleggioattrezzature e pulmino <strong>per</strong> il trasporto),ci hanno messo disponibilitàe impegno il CorpoForestale dello Stato, nella <strong>per</strong>sonadel comandantedistrettuale Isidoro Furlan, cheha messo a disposizione il <strong>per</strong>sonale<strong>per</strong> accompagnare ibambini, e quindi il Centro FondoCampolongo e la societàVerena 2000, con la responsabiledel noleggio, che hanno8l’Altopiano“Scuole, manca una programmazione el’amministrazione gioca su più tavoli”piccicate sui bidoncini dell’umidorimasti al loro posto,non tutti sembrano disposti afarlo. Ci si augura si tratti diun fenomeno temporaneo,dovuto al fatto che qualcunosi è visto preso alla sprovvista,e che possa scomparire abreve. Dopo l’impaccio deiprimi giorni, anche fra chisubito si è dimostrato impreparato,c’è chi ammette diessersi reso conto che non èpoi così complicato osservarequanto richiesto. Non sinega certo che <strong>per</strong> qualcuno,come le <strong>per</strong>sone anziane, nonesistano delle difficoltà oggettive,probabilmente risolvibilicon l’aiuto di familiari o di vicini,come si fa <strong>per</strong> altre incombenze.Per quanto riguardapoi i residenti nelle zone più<strong>per</strong>iferiche e quindi più lontanedalle aree in cui sono collocatii press container, sono statimessi nuovi cassonetti, similiai precedenti, ai quali <strong>per</strong>ò siaccede con la chiave, inoltresono state potenziate le campane<strong>per</strong> la raccolta dei materialidifferenziati. Solo tra qualchetempo sarà possibile valutarese il sistema così comeapprontato si rivelerà idoneo,o se bisognerà convenire conchi, fin da subito, ha asserito cheè del tutto inadeguato e destinatoa fallire, a differenza del “porta aporta” adottato dai comuni chesi sono poi attestati fra i più“ricicloni”. Infine, ora si rendeancora più necessaria la creazionedi un eco- centro dove poterportare ingombranti e tutte le altretipologie di rifiuti diversi daquelli che si possono differenziareo mettere nel secco, <strong>per</strong>e<strong>vita</strong>re che la vecchia pratica diabbandonarli in bosco o localitàisolate si diffonda ancor dipiù. Silvana BortoliLo sport entra in classe a RotzoCon il progetto “Educare allo sport”gli alunni vanno a scuola di sciconsentito l’accesso gratuitoalle piste e il noleggio delle attrezzaturea prezzo agevolato.Così i bambini della scuola primariadi Rotzo, dalla secondaalla quinta, nel mese di febbraioavranno come “materia scolastica”lo sci: il fondo <strong>per</strong> laseconda e la quarta ( 21 alunniin totale); la discesa <strong>per</strong> la terzae la quinta (17 alunni).Ad accompagnare i ragazzi sullepiste da fondo, nelle mattinatedel 7, 16 e 24 febbraio, sarannoMirko Plebs e Carlo DalPozzo, mentre il gruppo di discesasarà affidato a StefanoSartori, con le uscite previste<strong>per</strong> i giorni 9, 17 e 25 febbraio.Sempre presenti ovviamenteanche le insegnanti.“Un’iniziativa – spiega il Dirigentescolastico FrancescoTognon – importante non solo<strong>per</strong> l’educazione allo sport, maanche <strong>per</strong> l’educazione globalealla <strong>per</strong>sona che la scuola intendedare. Con questo progettoi bambini hanno la possibilità diprovare vari sport <strong>per</strong> poi poterseguire la loro vera passione,senza alcuna finalità agonistica”.“Ringraziamo quanti, con i varicontributi – sottolineano gliamministratori di Rotzo - hannoreso possibile la realizzazionedel progetto. Una testimonianzache, quando si incontranobuona volontà e disponibilità,si può avviare una collaborazioneproficua affinchéanche un piccolo Comunecome il nostro possa offrireai propri ragazzi delle opportunitàin più”. S.L.Il gruppo consiliare d’opposizione di Roana torna a far sentirela propria voce con interventi fortemente critici su vari temiche riguardano l’attività dell’amministrazione comunale“Poche idee, vecchie e confuse,nessuna programmazionee dichiarazioni diverseogni mezz’ora”. E’ il commentodel capogruppo di minoranzadi Roana, DavideBolzon, sulle recenti polemichein tema di scuole che interessanoil comune, nonsolo <strong>per</strong> quanto riguarda lemedie di Cesuna, ma ancheriferendosi alle scuole diRoana e Rotzo, sulle qualiaggiunge “L’assessore Martellogioca su più tavoli: alsuo paese dice che vuol tenerea<strong>per</strong>te le scuole diRoana, in riunioni politicheDavide Bolzoncon assessori provinciali e regionali parla di scuolaunica a Canove. Il conflitto scatenato conRotzo, <strong>per</strong> il quale non si è trovato un accordoin sede provinciale, ha alfine visto la Regionedeliberare <strong>per</strong> mantenere le scuole elementari dientrambi i paesi. Il che significa che siamo puntoa capo, il problema non è risolto e tra pochianni chiuderanno sia le scuole di Roana che quelledi Rotzo. L’opposizione propone di ripartire dazero, aprendo un tavolo tra le amministrazionidi Roana e di Rotzo, il dirigente scolastico e i comitatidei genitori, e che, una volta finiti i lavori, lapopolazione venga informata di quanto elaborato.Dicendo fermamente “No” a una valle di cemento,ribadiamo poi la necessità di chiarezza da parte dell’amministrazionesull’idea di una nuova scuolaunica a Canove: se servono terreni si acquistano enon si dà cubatura in cambio.”Quello delle scuole è uno degli argomenti trattati dalgruppo consiliare di opposizione di Roana nel suonuovo foglio informativo “L’Eco dell’altra metà”,in distribuzione fra la popolazione in questi giorni.Bolzon e il suo gruppo tornano all’attacco coninterventi molto critici su argomenti già trattatio anticipati: dal raddoppio dell’impianto abiomasse presso la piscina ai rifiuti, dai nuovi11costi del palazzetto del ghiaccioal fotovoltaico alla Cattedra.“In quasi due anni di amministrazione– dice l’opposizione- si è pensato alle grandio<strong>per</strong>e, che <strong>per</strong> la collettività sitraducono solo in costi, mentrei vantaggi sono a favore di pochi.Per il resto siamo fermi azero: nulla è stato fatto <strong>per</strong> l’occupazionegiovanile, <strong>per</strong> il turismo,<strong>per</strong> la quotidianità dei cittadini.I rifiuti, ad esempio: i cittadinidevono pagare le sceltesbagliate dell’amministrazionePorto con maggiori costi, maggioridisservizi e l’aumento didisagio e sporcizia. Il sistemacon i press container è fallito ovunque, ed oral’hanno rifilato a noi”. Parlando del fotovoltaicoalla Cattedra, viene criticato innanzitutto l’impattoestetico ritenuto non idoneo soprattutto a postituristici. “Una delle zone di maggior pregioambientale e paesaggistico del Comune – affermal’opposizione – viene definitivamente sfregiata ed alteratanell’ecosistema, con la realizzazione di un impiantoche quando si sarà pagato sarà da dismettere,con costi di smaltimento immensi, ai quali nessuno,all’interno dell’amministrazione, sembra aver pensato.Uno scempio, quello della zona, già in fase avanzatae che si manifesterà nella sua massima espressionecon la futura costruzione, nella zona di frontealla chiesetta della Beata Giovanna, di una cinquantinadi appartamenti”. Rinviamo al prossimo numerodel giornale altre considerazioni che, riportando numerosidati, l’opposizione fa sull’impianto delfotovoltaico alla Cattedra, il cui forte impattoestetico sull’ambiente ha sollevato molte <strong>per</strong>plessitàanche da parte dei cittadini. Tema che intendiamoapprofondire con l’amministrazione comunalee sul quale invitiamo chi volesse esprimere unparere a contattare la redazione all’indirizzo email:redazione.altopiano@tiscali.itSilvana BortoliLa festa dei coscritti a RotzoC’era allegria fra le strade di Rotzo nei giorni di fine dicembre, in occasione della festa dicoscrizione dei diciottenni classe 1992. Giorni di freddo intenso che non hanno <strong>per</strong> nientefrenato l’entusiasmo dei nostri quattro. Bandiera tricolore al vento e cappello alpino in testa,come da tradizione consolidatissima, hanno <strong>per</strong>corso le vie del paese e bussato ad ogni casa,accolti dalla gente come figli. E’ un rito che si ripete da così tanti anni da non sa<strong>per</strong>e nemmenoquando è iniziato, tanto da far dire ai più anziani che la festa di coscrizione c’è sempre stata. Lafortuna, e il merito, è piuttosto aver saputo tenere viva questa tradizione, che sopravvive ormaisolo in pochi paesi dell’Altopiano. Il programma, sulla scia della tradizione, prevede che ilprimo giorno si passi <strong>per</strong> le case di Castelletto, a seguire Albaredo e il terzo giorno Rotzo. Pertutte e tre le serate, e fin quasi all’alba, la festacontinuava in un locale della ex colonia diCastelletto, con musica e bibite gratis <strong>per</strong> tutti.Allegria, goliardia, esuberanza (18 anni!), ma nonsolo. Domenica 16 gennaio Angela, Elena, Sabrinae Giovanni hanno “salutato” la maggiore età presentandositutti e quattro al centro trasfusionaledell’Ospedale di Asiago <strong>per</strong> l’iscrizione all’Aviscon la visita medica e le analisi di rito. Non eramai successo che una classe intera, <strong>per</strong> quantocomposta solo da 4 coscritti, si presentassein blocco <strong>per</strong> diventare donatori di sangue:non c’è che dire…tanto di cappello!


Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoNon hai casa, ma hai un terreno?L’amministrazione ti lascia costruireIn più il Comune metterà a disposizione alloggi di proprietà comunale o convenzionati daassegnare in locazione a prezzi calmierati. E finalmente si arriva alla consegna dei lotti Erp12L’assessore Giorgio Tagliaro,amministratore “diplomato”Il giovane assessore galliese ha partecipato al <strong>per</strong>corso diformazione <strong>per</strong> 30 giovani amministratori vicentini progettato daProvincia di Vicenza e Fondazione CUOALa gavetta politica è ancheuna questione di studio. CosìProvincia di Vicenza e FondazioneCUOA hanno progettatoun <strong>per</strong>corso di formazione<strong>per</strong> 30 giovani amministratorivicentini. Gli amministratoriunder 35, tra cui 8 assessorie 20 consiglieri, impegnatiin sei giornate d’aula da novembrea dicembre, sono statiformati dai docenti della più importantebusiness school delNordest, la quarta in Italia, e il29 gennaio scorso hanno ricevutoil diploma che attesta la preparazionesui temi trattati duranteil corso. Tra i trenta diplomati,unico in Altopiano ad aver aderitoa questa importante occasionedi formazione, è stato l’assessorealle politiche giovanilidel Comune di Gallio GiorgioTagliaro. Nel programma delcorso sono stati affrontati temiinerenti a quadro istituzionalee funzionamento dell’ente locale,programmazione di bilancio,fonti di finanziamento econtrollo, relazione con i portatorid’interesse erendicontazione sociale, publicspeaking, leadership. “In Italia– ha commentato PierLuigiGiacomon, Segretario Generaledella Fondazione CUOA– non c’è una scuola che insegnia fare i bravi amministratori.L’o<strong>per</strong>azione che ab-biamo messo in campo con laProvincia di Vicenza riguardala formazione manageriale degliamministratori, che, una voltaeletti, non possiedono, il piùdelle volte, il basket di competenzetrasversali e tecnico-specialistichenecessarie <strong>per</strong> rapportarsiad una macchina complessacome un ente pubblico.Inoltre questo progetto così lungimirantesi inserisce in quell’otticadi miglioramento continuoe costante dell’efficaciadella PA locale. Questa iniziativaè stata accolta con grandefavore, al punto che a brevepartirà anche una secondaedizione”. “Fino aqualche anno fa –ha affermato AndreaPellizzari,Assessore Provincialealle PoliticheGiovanili– erano i partiti aformare politici eamministratori.C’era una gavettada fare, tra manifestida at-tac-care e assemblee da organizzaree si accedeva ad una caricapubblica sono aver fattoes<strong>per</strong>ienza con gli “anziani”.Oggi c’è invece tantaimprovvisazione e i risultatisono spesso tangibili, purtroppo,anche a livello di gestionedegli Enti. I giovani che si sentonoabbandonati a loro stessinon trovano stimolo ad un impegnopolitico o amministrativo,così i nostri Enti rischianodi <strong>per</strong>dere un potenziale importante<strong>per</strong> lo sviluppo della società.Obiettivo di questo corsoè quindi quello, prioritario,di formare giovani che si mettanoa disposizione dei concittadini,ma anchedi spingerli adessere essi stessiesempio emodello <strong>per</strong>un rinnovamentoe un ringiovanimentodella classe politicae dirigenzialeitaliana.”Garantire un alloggio a tutti icittadini e nuclei famigliari delproprio comune. E’ quantointende fare l’amministrazionecomunale di Gallio cominciandocon la stipula degli attidi vendita dei lotti Erp di viaEch. 15 lotti (al costo di circa40 mila euro) sui quali altrettantefamiglie potrannoedificare la propria casa (gliedifici saranno al massimotrifamiliari).“Il tema della prima casa eratra le priorità del nostro programmaelettorale, dopo laquestione sociale e la crisioccupazionale – spiega il sindacoPino Rossi – Ora, doponumerose vicissitudini chehanno prolungato il momentodella consegna dei lottiErp, abbiamo trovato unasoluzione <strong>per</strong> 15 famiglie diGallio”.Problema, quello della primacasa, che il sindaco vuole“prendere <strong>per</strong> le corna” dandola possibilità a chi ha unterreno di sua proprietà diedificare la propria abitazionecon l’amministrazione comunalepronta ad assumereeventuali varianti agli strumentiurbanistici, <strong>per</strong> unaconsistenza massima di 450metri cubi con vincolo residenzialedi prima casa di 25anni.Per chi non ha terreni propri,il Comune vorrebbe costruireo acquisire appartamentida assegnare a riscatto, determinandoil valore dell’immobilee definendo conl’assegnatario un canone dilocazione importante, comprensivodi una quota mensileche renderà il beneriscattabile al termine del <strong>per</strong>iododi locazione di 20 anni.In più il Comune metterà adisposizione alloggi di proprietàcomunale o convenzionatida assegnare in locazionea prezzi calmierati e variabilia seconda della fragilitàsociale delle famiglieassegnatarie.Ma <strong>per</strong> capire la vera necessitàdi prime case il Comunechiede che chi ne abbia bisognolo faccia presente attraversolo strumento dell’indagineconoscitiva avviatadall’amministrazione.“Questo <strong>per</strong> avere a disposizioneelementi certi <strong>per</strong>poter o<strong>per</strong>are delle sceltedefinitive e intraprendereuna politica sulla prima casarispondente alle reali necessitàdei cittadini di Gallio– conclude Rossi - Si precisache requisito inderogabileal fine di poter usufruiredelle agevolazioniindicate è essere cittadini diGallio ed avere bisogno realedi una abitazione”.Ma il bisogno di prima casaè così impellente a Gallio ein tutto Altopiano? Da un indaginefatta dal CIPRA (ovverola Commissione Internazionale<strong>per</strong> la Protezionedelle Alpi) risulta che nellaconca centrale, ovvero tra iComuni di Roana, Asiago eGallio, ci sono 12.619 abitanti(3.774 a Roana, 6.509 adAsiago e 2.336 a Gallio).Questi residenti sono proprietaridi 4.912 prime caseovvero una casa ogni 2,57residenti. In pratica la necessità,se i dati sono veritieri,sarebbe veramenteesigua.L’indagine segnala ancheche nei tre comuni centrali,a fronte delle 12.619 primecase, ci sono 14.317 secondecase con quasi 6 milaconcentrate a Roana (rapportoprima casa – secondacasa di 3,88) e oltre 4mila a Gallio (rapporto chequi raggiunge il 4,69). Datifrutto soprattutto della speculazionescellerata nelventennio 1981 – 2001.Quindi qualora si dovesseroindividuare delle case<strong>per</strong> i residenti non sarebbepiù accorto il riutilizzo dell’esistenteprima di nuovoconsumo di territorio?Anche <strong>per</strong> rivalorizzarequelle aree turistiche cadutein molti casi nel degrado.Gerardo Rigoniil primo romanzo di Giancarlo BortoliUn libro moltoappassionante incui si mescolanol’amor sacro el’amor profano


8Al Ristorante con il l’Altopiano Caseificio Pennar AsiagoSabato 5 febbraio 2011Il Residence Des Alpes, ricavato da unvecchio convento dei padri combonianiIn questo nostro bi-mensile appuntamento con ilCaseificio Pennar Asiago, stavolta ci scostiamo di pocodal centro di Asiago, prendendo la strada <strong>per</strong> Gallio eandando a carpire qualche idea culinaria dai cuochidel ristorante Des Alpes. L’ambiente è situato in una po-Lo staff del Des Alpessizione panoramica leggermente rialzata rispetto allaconca asiaghese, che ne fa luogo tranquillo di relax, purse vicinissimo alla strada principale e al centro del paese,nonché alle varie strutture sportive. Il residence conle sue unità abitative e l’annesso bar ristorante, è statoricavato in un fabbricatoche un tempo ospitavaun convento deipadri combonianidi Padova, ristrutturatoneglianni ’80 in unostile tipico dimontagna. Dal1997 è la fami-13glia Rigoni a gestire sia il residence che il ristorante:Ennio, Giuliana e la figlia Chiara, con la collaborazionedi <strong>per</strong>sonale vario. “Abbiamo sempre cercato di fareil possibile – dicono – <strong>per</strong> accontentare la clientela, cercandodi dare il meglio dei prodotti e dei servizi, e prestandoattenzione a un’offerta che potesse soddisfareinsieme le esigenze di qualità e prezzo”.Un impegno che ha portato buonifrutti, visto che il Des Alpes è riuscitoa conquistarsi una numerosa clientela,sia di turisti che del posto, chehanno scelto e apprezzato la sua cucinaanche <strong>per</strong> festeggiare in compagniaricorrenze diverse, cene diclasse o fra colleghi di lavoro.La ricettaGnocchi di patate e PennaroneAbbiamo rilevato chesono talmente numerosii piatti <strong>per</strong> i quali i ristoratoriche visitiamo usanoi prodotti dei Pennar,che spesso risulta difficileproporne uno solo.Al Des Alpes hannopensato di illustrarci unprimo, gli gnocchi ripienidi Pennarone, di cui videscriviamo la preparazione,suggerendo <strong>per</strong>òanche un antipasto e unsecondo piatto. Per glignocchi si prepara ilclassico impasto a basedi patate, uovo e farina,e poi se ne prende unpugnetto inserendo alsuo interno un pezzettodi formaggioPennarone, modellandopoi lo gnocco a formasferica. Gli gnocchi sicuociono in acqua bollentesalata fino adaffioramento e una voltascolati si spadellanocon burro dei Pennar fuso e aromatizzato confoglie di salvia Si servono su una composta dipomodoro affumicato, che si prepara con unasalsa classica alla qualesi aggiungono deipezzetti di pancetta edel formaggio affumicato,frullando poi iltutto. Il piatto è completocon una guarnizionedi fettine di pancettacroccante.Pennarone in versione“fumè” invece <strong>per</strong>l’antipasto: unfagottino croccante dipasta brick con un ripienofatto con, oltreal formaggio, un altroprodotto di eccellenzadella nostra provincia,il cavolo fiolaro diCreazzo fatto brasare.Una volta compostoil fagottino, lo sipassa <strong>per</strong> una decinadi minuti in forno e siserve con una salsa ditopinambur, un tuberoil cui gusto richiamamolto quello del carciofo.L’altro piattoche al Des Alpes hanno preparato <strong>per</strong> noiè un secondo, medaglioni di filetto di maialepadellati e sfiammati al brandy, consopra una fettina sottile di Pennarone fresco,fatta fondere coprendo qualche attimoil piatto con un co<strong>per</strong>chio. I filetti vannoserviti su una salsa di pe<strong>per</strong>one giallo,cotto senza farlo arrostire assieme a unpo’ di porro e poi frullato.In cucina con gli chef Massimo e LucaUna montagna dicrepes pronte da farciree sui fuochi numerosipentoloni: uno è colmodi patate a pezzetti,in un altro stanno cuocendocipolle bianchecon uvetta e pinoli <strong>per</strong>preparare il “saor” <strong>per</strong>i gamberi, in un altro sista facendo stufare abbondantecipolla diTropea che alla fine diventeràuna squisitacomposta da servirecon la carne. Poi ci sonole patate di piccole dimensionilasciate intere e cottein crosta di sale, e gli ingredientiche servono <strong>per</strong> prepararealcuni piatti di cui parleremoin questa rubrica. Frapentoloni, mestoli appesi, attrezzivari, tutti luccicanti e in<strong>per</strong>fetto ordine, in cucina simuovono con gesti precisi esicuri gli chef del Des Alpes,Luca Rigoni (nipote dei gestori)e Massimo Parini. In un’atmosferache fa capire qual èl’accoglienza che si riserva atavola ai clienti del locale, siillustrano le fasi di cottura deipiatti e si forniscono le informazionida riportare sul giornale.E, soprattutto, si lavora<strong>per</strong> preparare il menù <strong>per</strong> ipasti degli ospiti del ristorante,che a giudicare dallequantità sono piuttostonumerosi. La passioneche viene messanello svolgere il lavorosi <strong>per</strong>cepisce dalmodo con cui i cuochiillustrano ingredienti,piatti e ricette, mentrespiegano come al DesAlpes la cucina sia tutt’altroche schematica, con menù chevariano spesso e soprattutto inbase alla stagione. “I nostripiatti – dicono - pur impostatiparticolarmente su prodotti delterritorio, vengono proposti conun tocco di originalità negliabbinamenti e nella presentazione.Una delle nostre specialitàsono i tortelli, che nel menùnon mancano mai, il cui ripienovaria sempre a seconda diquelli che sono i prodotti freschidel momento, possonoessere ai porcini, carciofi,erbette, zucca, formaggi, crostacei,con relativi sughi. E poici sono gli gnocchi, da quelloclassico servito con fonduta diformaggi, a quello ripieno conformaggio Pennarone. Da nominarela tagliata, la cui particolaritàè quella di venire finitain tavola, davanti al clienteche può scegliere così il gradodi cottura preferito; e ancora,il maialino al latte laccato almiele con composta di cipolladi Tropea. Non mancano maipiatti a base di pesce, siano antipasti,primi o secondi; citiamoun antipasto originale: ilbaccalà mantecato servitocome fosse un biscotto farcito,con le cialde fatte di grana deiPennar. Squisiti e scenograficianche i dessert, uno su tutti ilsemifreddo al croccantino conil cioccolato caldo. “La famigliache gestisce l’ambiente –continuano gli chef – ha sempreprediletto l’uso di prodottilocali, e questo vale soprattutto<strong>per</strong> i formaggi delCaseificio Pennar, in tuttele varietà. Sono prodottiche ci danno molta soddisfazionenelle varie preparazionie riscuotono sempreil favore dei nostricommensali”.PENNARONE PENNARQuesto prodotto assembla lecaratteristiche migliori dei formaggidolci dell’arco alpino, il suo saporeinfatti rievoca caratteristiche tipichedel formaggio Asiago, del Latteria edel Fontina armoniosamente unitecon sapiente maestriaSERVIZIO REDAZIONALE


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano14LUSIANADue nuovi servizi <strong>per</strong> le famiglie: buono nascita e pasti caldi a domicilioL’assessorato ai servizi sociali del Comune di Lusiana ha istituitoda quest’anno il “Buono nascita” <strong>per</strong> tutti i nuovi nati del Comunenell’anno 2010. Si tratta di un aiuto economico di 300 euro cheverrà erogato a tutte le famiglie alla nascita di un figlio. “In questomomento di particolare difficoltà economica <strong>per</strong> le famiglie, la nascitadi un figlio rappresenta un momento che richiede un impegno economicoconsistente soprattutto nei primi mesi - riferisce l’assessore aiservizi sociali Sabrina Passuello - è proprio alla luce di questo particolaremomento che si è deciso di supportare le famiglie con un aiutoeconomico che di <strong>per</strong> sé è simbolico vista l’entità, ma che vuolerappresentare la particolare attenzione che la nostra amministrazioneha nei confronti dei nuovi nati e delle loro famiglie”. Un aiuto ainuovi nati, ma un aiuto anche agli anziani che vivono soli e in unasituazione di particolare marginalità. E’ stato istituito infatti daL’addio a donLorenzo RonzaniAll’età di 94 anni si èspento don LorenzoRonzani. Si era ritiratodopo un’intensa attivitàpastorale che lo aveva vistoparroco e arciprete<strong>per</strong> 30 anni a Cogollo delCengio e avevacoadiuvato i parroci diLusiana celebrando messe.Viveva con la sorellaGiulia che gli faceva da<strong>per</strong>petua, ma una voltadefunta si è ritirato aSarmeola. Durante laseconda Guerra Mondialeaveva confessatoprima della fucilazione isoldati trentini che vennerogettati vivi nelBuso della Spaluga. E.Z.Bella soddisfazione in trasferta <strong>per</strong>i giovani scacchisti dell’AltopianoSabato 22 gennaio una rappresentativadel CircoloScacchistico Altopiano dei SetteComuni (ragazzi con etàcompresa tra i 10 ed i 15 anni)ha partecipato ad un torneo dicaratura provinciale tenutosi aVicenza. Il torneo Riscacco, organizzatodal Circolo ScacchisticoVicentino Palladio, si è tenutopresso la Scuola Pertile in viaMainardi a Vicenza ed ha visto lapartecipazione di ben 136 giocatorisuddivisi in 3 categorie. Al torneoB (classi 2002, 2003, 2004 e2005) il Circolo altopianese nonaveva rappresentanti ma si pensadi portarne fin dalla prossima occasione.Al torneo A (classi 1999,2000 e 2001) hanno partecipatoGianluca Broglio, SebastienCallegari, Gioele Cufai, FedericoMarolla e Lorenzo Scarsella. IlRicordare il passato <strong>per</strong> ripudiare la guerraAl santuario “MadonnadelLazzaretto” diCampana è stataricordata la tragicaritirata italiana aNicolajewka, allafine di gennaio del1943, in Russia. Ilsindaco AntonellaCorradin ha rievocatoquelle tragiche pagine di storia ricordando che sul suolo russo sonostati uccisi 85 mila soldati e 30 mila soldati rimasero feriti. Molti combattenti,anche lusianesi, non tornarono. Il primo cittadino ha sottolineatoche il santuario del Lazzaretto può essere ritenuto un sacrario militare<strong>per</strong>ché sono elencati i nomi dei caduti e dis<strong>per</strong>si in Russia e davanti altempio è stato eretto un monumento ai caduti di tutte le guerre. Il sindaco haaccomunato ai morti in Russia gli ultimi soldati italiani, Miotto e Sanna, mortiin Afghanistan. “E poiché la guerra porta solo atrocità – ha concluso la Corradin– noi ripudiamo la guerra”. E’ seguita, sulle note della banda “Ronzani” labenedizione da parte del parroco don Valentino Grigiante del monumento acui gli alpini hanno deposto una corona di alloro.E.Z.numero degli iscritti al torneo A èstato di 56 tutti provenienti dallescuole più rinomate di Vicenza intema di scacchi. L’affermazionedegli scacchisti altopianesi è stataimpressionante ed ha lasciatoincreduli anche noi. Primo classificatoassoluto (6 vittorie su 6gare) è risultato Lorenzo Scarsellae terzo classificato assoluto (5 vittoriesu 6 gare) è risultatoSebastien Callegari che ha <strong>per</strong>sosolo l’incontro con il suoamico-rivale Lorenzo. Tre vittoriesui 6 incontri giocati sia<strong>per</strong> Gianluca Broglio che <strong>per</strong>Federico Marolla mentre ingiornata no l’estroso GioeleCufai che ha vinto solo 2 dei 6incontri disputati. Complessivamente,comunque, è mancatopoco (nella classifica <strong>per</strong> scuolesiamo arrivati secondi) chenon portassimo a casa anche iltrofeo come miglior scuola partecipante.Bisogna infatti precisareche i ragazzi menzionatisono tutti di Lusiana e frequentanol’I.C. “P. M. Pozza diLusiana”. Nel Torneo Openabbiamo partecipato con 3 atleti:Giacomo Broglio, CorradoGraziano e Gerardo GrazianoGerardo. I risultati ottenuti dainostri rappresentanti adolescentisono stati un po’ menobrillanti ma comunque hannovinto due o tre incontri dei 5sostenuti. Anche questo è unsegnale di un discreto livelloraggiunto, ma siamo sicuri che<strong>per</strong> tutti e tre ci siano marginidi miglioramento. Presto ci sarannoaltre opportunità sia inprovincia sia fuori provincia ecercheremo di presentarci conGiovanni BattistaPassuello nominatoCavaliere dell’Ordinedei templariIl presidente della banda“Alberto Ronzani” GiovanniBattista Passuello èstato insignito delcavalierato dell’Ordine deiTemplari “Poveri cavalieridi Cristo”. Passuello,bancario in pensione, è da31 anni presidente del corpobandistico lusianese. Sidiletta come fotoamatoreed è anche un pittore dilettanteche privilegia lenature morte. Dal 1983 al1993 è stato presidente del“Ferrari club” di Lusiana;è stato membro del Consigliodella Pro Lusiana <strong>per</strong>10 anni. E.Z.delle rappresentative ancora piùnumerose e, se possibile,agguerrite. Inutile negare lameraviglia degli amici del CircoloScacchistico Palladio nelvedere i risultati ottenuti dal manipolodi nostri atleti. Durantele premiazioni si sonocongratulati e, scherzando,hanno riconosciuto che oltreche sugli sci i ragazzidell’Altopiano sono bravi anchesulle scacchiere. Siamo statiin<strong>vita</strong>ti alle prossime iniziative(probabilmente vi è anche vogliadi rivincita) e noi abbiamoaccettato ben volentieri. Inoltrestiamo pensando di organizzareuna iniziativa analoga,come Circolo ScacchisticoAltopiano dei Sette Comuni,dopo lo svolgimento delle finaliregionali dei giochi studenteschigennaio 2010 il servizio di consegna dei pasti caldia domicilio alle <strong>per</strong>sone anziane che non sono ingrado di provvedere in maniera autonoma al pranzoe alla cena. Sempre l’assessore Passuello riferisceche con l’istituzione di questo nuovo servizio, chenon era presente nel Comune di Lusiana, si vannoa completare una serie di servizi che già vengonoeffettuati dall’ufficio servizi sociali <strong>per</strong> poter <strong>per</strong>mettereagli anziani di rimanere a vivere nella propriacasa posticipando il più possibile l’inserimentoin struttura. “La domiciliarità – sottolinea Passuello- è una delle azioni sulle quali stiamo investendo piùrisorse in quanto riteniamo che attraverso il servizio di assistenzadomiciliare e adesso attraverso la consegna dei pasti caldi possiamogarantire ai nostri anziani una buona qualità di <strong>vita</strong>con la quale diventa possibile rimanere a casa anche insituazioni di non totale autosufficienza”. E’ stato possibileattivare il servizio grazie alla sinergia e al lavoro disquadra, i pasti infatti verranno confezionati presso lamensa di Santa Caterina che già fornisce quelli <strong>per</strong> lamensa dell’Istituto comprensivo mentre il trasportoverrà realizzato dalle o<strong>per</strong>atrici del servizio domiciliaree dai volontari dell’Associazione “Mano d’argento”.Proprio la disponibilità di questi ultimi e la fattivacollaborazione del <strong>per</strong>sonale dipendente del Comuneha <strong>per</strong>messo di iniziare questo nuovo progetto su<strong>per</strong>andola difficoltà principale del nostro comune che consiste nell’estensioneterritoriale. Hanno fatto richiesta del servizio infatti<strong>per</strong>sone che vivono a Laverda, la frazione più a sud del paese, ealtri che risiedono a Campomezzavia ai confini con il Comune diAsiago. Per quanti avessero necessità di usufruire del servizio dipossono chiedere informazioni all’Ufficio servizi sociali del Comunedi Lusiana. Egidio ZampeseTorneo di settino a coppie,vincono Zannoni e PernecheleAlla “Locanda bar Centrale” si è svolto un torneo di settino a16 coppie. Ha vinto l’accoppiata formata da Giorgio Zannonied Eddi Pernechele di Lusiana. In seconda fila si è piazzata lacoppia formata da Mariano Mosele e Sandro Stefani di Asiago.Terza fila <strong>per</strong> Marco Finco e Massimo Valente di Gallio.Nella foto, le prime coppie classificate alla “Locanda bar Centrale”di Lusiana.che si terranno a Gallio l’8 aprile2011. Non c’è che dire, questo2011 è iniziato proprio benee se il buongiorno si vede dalmattino…Resta da fare solo icomplimenti ai ragazzi <strong>per</strong> il risultatoraggiunto ed augurareloro di ottenerne ancora continuandoa divertirsi e a cresceresani. Se poi la pratica del giocodegli scacchi li aiuta, comedichiarano gli es<strong>per</strong>ti, anche ascuola allora “siamo proprio acavallo”.G.S.


Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoMOBILITA’ DOLCESistemazione e collegamento dei sentieri intorno ai paesi:“Un progetto intercomunale al quale si sta lavorando”Il coordinatore Franco Sella: “In via di completamento il <strong>per</strong>corso <strong>per</strong> raggiungere il Kaberlabadal centro di Asiago. Credo che <strong>per</strong> luglio i lavori, con un costo contenuto, saranno terminati”15Un’intesa tra Comuni, che vede l’assessoreallo sport di Asiago FrancoSella quale coordinatore, <strong>per</strong> tracciaree dotare di tabellazione vari <strong>per</strong>corsidi mobilità dolce. Il progetto èquello di unire contrade, frazioni epaesi con <strong>per</strong>corsi lontani dalle auto,adatti a grandi e piccoli, sia <strong>per</strong> pedoniche <strong>per</strong> ciclisti e, in alcuni casi, ancheai cavalli. Un progetto più volteauspicato a sollecitato anche attraversoqueste pagine al quale sembra sistia lavorando e il cui primo step consistenel censire i sentieri.L’altopiano è ricchissimo di stradine,mulattiere e <strong>per</strong>corsi che si snodanoin mezzo ai campi e che anticamente collegavano i centri abitatitra di loro e con le contrade. Buona parte di queste strade sonodi proprietà comunale; altre invece, nonostante siano state usateda generazioni di altopianesi come vie di comunicazione, attraversanoproprietà private.“Stiamo censendo parecchie vie marcandole poi con il gps –aveva illustrato ancora mesi fa Franco Sella su queste pagine -io stesso quando esco a passeggiare o mentre faccio jogging neapprofitto <strong>per</strong> continuare la mappatura”. Ma a che punto siamo?Come prosegue il progetto ? Franco Sella ha avuto modorecentemente di illustrare quanto si sta facendo in consigliocomunale. “Con il primo sentiero, l’Asiago – Gallio, - affermaSella - siamo già a buon punto <strong>per</strong> la sua definizione, ma stiamolavorando anche su un numero cospicuo di <strong>per</strong>corsi che sarannosegnati da una tabellonistica unitaria in tutti i Comuni. Inoltreogni <strong>per</strong>corso viene valutato nelle sue caratteristiche, ovverose è adatto a tutti oppure solo ai pedoni”.Tra le prossime vie che saranno rese accessibili ai pedoni eciclisti c’è l’antica strada che collega il centro di Asiago con ilKaberlaba, il collegamento con il Prunno ed il più impegnativoBoscon – Cesuna - Treschè Conca.Particolarmente interessante risulta il <strong>per</strong>corso, in via dicompletamento, <strong>per</strong> raggiungere il Kaberlaba. Un <strong>per</strong>corso attraversoprati e contrade seguendo una delle strade più antichedi Asiago. “E’ dall’anno scorso che abbiamo iniziato il progettodelle ciclabili e delle vie pedonali – spiega Sella – Abbiamoindividuato la strada principale di Asiago fino al 1919 che èparallela alla strada della Ceresara, costeggiando tutta via Morar;quella che passa davanti al campo di calcio in via Monte Ortigarae giunge fino alla contrada Morar. Una strada caduta in disusoe ritornata ad essere coltivata, ma che rimane comunale. Abbiamoquindi, insieme a proprietari dei fondi confinari alla strada,ridelimitato i confini originali fino all’incrocio con via Baracca”.“L’o<strong>per</strong>a non è stata finita solo <strong>per</strong>ché ci sono stati deiproblemi tecnici – prosegue - Intanto è una strada che <strong>per</strong>cento anni non è quasi più stata utilizzata. Noi abbiamoripicchettato tutta la zona, abbiamo intenzione di ripristinare levecchie laste in pietra, in accordo anche con i proprietari deicampi adiacenti ed è già stata fatta tutta una serie di progettidove sono stati individuati gli spazi <strong>per</strong> il deflusso delle acquepiovane, il ripristino della vecchia fontana e la pianificazione dellostrato di terra con la creazione di una serie di panchine estaccionate, rendendo questa strada <strong>per</strong>corribile da tutti fino adarrivare a via Ceresara senza passare <strong>per</strong> la strada principale”.“Per quanto riguarda la parte successiva da via Morar fino adarrivare ai Poslen abbiamo individuato il proseguimento attraversola vecchia strada dei Poslen che è comunale – continuaSella - Stiamo <strong>per</strong>ò facendo anche un’altra valutazione, ovverodi realizzarla sul lato del Ghelpack, <strong>per</strong>ò qui dobbiamo parlarecon i privati. Abbiamo comunque già individuato dove metteretutte le tabelle con le indicazioni. Credo che <strong>per</strong> luglio i lavorisaranno terminati ad un costo molto contenuto grazie all’impiegoesclusivo delle maestranze comunali”. Gerardo RigoniE intanto nella pedemontana i sentieri diventano realtàA proposito di sistemazionee valorizzazione dei sentieridi mobilità dolce, proprioin questi giorni ci arriva,e non da molto lontano,l’esempio di come le cosesi possano fare con approccimentali più a<strong>per</strong>ti econ la piena collaborazione di tutti. La conferma, se vogliamo,che quando si hanno idee chiare e valide e i progetti,fatti bene, ci sono, si trovano anche i soldi necessari, senzail bisogno di dover fare le cose in economia. Nell’esempioche vi riportiamo non si parla di bruscolini, bensì di una spesadi 950 mila euro che verrà cofinanziata dalla Regionecon 689 mila euro. Ci riferiamo alla rete di sentieri bassanesi,un progetto chiamato Aquas1 che gli amministratori diBassano e Marostica, che hanno lanciato l’idea, illustranocosì: «L’obiettivo principale del progetto è quello di realizzareun <strong>per</strong>corso naturalistico che, partendo dal fiumeBrenta, <strong>per</strong>corra le colline tra Bassano e Marostica, rispondendoa diverse esigenze, vale a dire: • valorizzare e renderefruibile un ambiente naturalistico di pregio finora pocoutilizzato; • mettere in rete e potenziare i siti ambientali eculturali posti lungo il <strong>per</strong>corso;• incrementare eottimizzare l’attività didatticadedicata ai luoghi descritti;• implementare unprocesso di autosostenibilità<strong>per</strong> assicurareun <strong>per</strong>corso sempre fruibile;• allargare l’offerta turistico-ambientale esistente. Lastrategia generale, inoltre, intende approfondire le valenzelocali veicolando temi di microstoria di cui il territorio èricco, attraverso la proposta di una rete pedonale,debitamente attrezzata, segnalata, organizzata e promossa,che possa restituire il senso autentico dei luoghi e divenireattrazione e risorsa <strong>per</strong> il territorio stesso».Guarda un po’, esattamente ciò che si potrebbe fare qui!Da notare che Aquas sta <strong>per</strong> azioni <strong>per</strong> la qualità,l’attrattività e lo sviluppo sostenibile, e la cifra 1 sta a significareche questo sarà il primo di tre progetti che s’intendeportare a compimento nei Comuni che fanno parte dellanuova Intesa programmatica d’area. E si parla di tantiComuni, che si son messi d’accordo. Possibile che a noiqueste cose non riescano? Stefania Longhini


Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoCESUNADUE STERCHELE, DUE MEDAGLIEdi Giorgio Spiller OstareloSugli eventi guerreschi in Altopiano nella prima guerramondiale esiste una vasta letteratura. È giuntal’ora di raccontare anche la storia di alcuni dei no-Ex combattenti di Cesuna 1915 - 18Emilio Sterchele(1896-1924)Il tenente Emilio Sterchelecompare al centro della bellafoto, che contienenovantotto ovali con le immaginidei reduci, giovani e menogiovani, e al centro quelle deideceduti. A lui, tra tutti iCesunesi che avevano partecipatoal conflitto, spetta il postod’onore <strong>per</strong> la medagliad’argento. La foto è del 1928,nel pieno dell’era fascista,un’era che ad Emilio Sterchelenon dispiaceva; fu difatti unentusiasta sostenitore del partitofascista dagli albori deglianni venti, di quegli anni di cuinon arrivò a veder la fine, inquanto morì nel 1924 <strong>per</strong> i postumidel gas aspirato in primalinea.Laureato in lettere classichea Padova, non potè proseguirela carriera militare <strong>per</strong> mo-Tenente milizia territoriale 7° Reggimentoalpini – Medaglia d’Argento - Comandantedi una compagnia, la guidava arditamenteattraverso una zona violentementebattuta dal fuoco nemico ed allatesta del proprio reparto slanciavasi poicon mirabile coraggio <strong>per</strong> ben tre volteall’assalto. Contrattaccato, resisteva valorosamentecoi pochi su<strong>per</strong>stiti, dandoinsu<strong>per</strong>abile esempio di fermezza e tenacia.Ferito, rimaneva sulla posizione adimpartire ordini e ad incitare i dipendenti,finchè l’attacco nemico non fu respinto.Monte Solarolo (Monte Grappa), 24-28 Ottobre 1918Angelo Sterchele (1898-1974)Se Emilio dal padre ereditò la passione <strong>per</strong> gli studi, Angelo ereditò quella <strong>per</strong> l’allevamento del bestiame e la cura deiterreni di famiglia, molto estesi. Anch’egli portò nel corpo le conseguenze del conflitto, colpito dalla malaria, ma se lacavò e si sposò con Jolanda Cobelli, da cui ebbe due figli, Sergio e Lidia. Una caduta accidentale portò Sergio allamorte in giovane età. Trasferitisi a Torino, lasciarono la città sotto i bombardamenti e ritornarono a Cesuna, doveAngelo Sterchele Paciucoe Jolanda CobelliEmilio Sterchele Paciuco eAnna Spiller Nandastri paesani coinvolti nei due conflitti. In “I VicentiniDecorati al Valor Militare”, a cura dell’UNUCI; UnioneNazionale Ufficiali in Congedo d’Italia –Vicenzaabbiamo trovato queste notizie.A Cesuna una famiglia si è particolarmente distintanella guerra del 1915-18, quella degli SterchelePaciuchi; due fratelli, Emilio e Angelo, ottennero rispettivamentela medaglia d’argento e di bronzo. Eranofigli di Dal Maistro Catterina e GioMaria Paciuco,maestro elementare e primo presidente della Coo<strong>per</strong>ativadi Consumo dal 1897, detto Cincinnato <strong>per</strong> il legamecon la terra, a cui volle ritornare dopo gli incarichicivili. La casa paterna era una delle ultime incontrà della chiesa, verso il Panocio, distrutta duranteil conflitto; Emilio costruì un bel villino dopocontrada Mitze e Angelo la casetta rossa sotto villaErcego, ora Tabor, sulla strada <strong>per</strong> Magnaboschi, casetuttora esistenti.tivi di salute e si dedicò agliimpegni civili come assessoreal comune di Roana. Già intrincea aveva iniziato a comporreuna raccolta, intitolatapoi “A tempo <strong>per</strong>so”, di quindicitra poesie e canzonette,nelle quali, oltre che inneggiareal corpo degli alpini eall’amor patrio, si dilettava arimare sulle vicende che loavevano coinvolto nell’amministrazionecomunale di Roanae sui viaggi in rinomate localitàtermali, <strong>per</strong> curare la malattia,dimostrando una vivace enon comune verve ironica.Emilio sposò Anna SpillerNanda ed ebbe due figli,Arduino e Dina, riconosciuti aifini pensionistici come vedovaed orfani di guerra, che, dopola sua morte, raggiunsero lo zioAngelo a Torino, dove molticesunesi si erano trasferiti inquegli anni. L’impegno condivisonelle commemorazionipost-guerra cementò l’amiciziaAngelo riprese la sua attività di agricoltore. Nel tragico 7settembre 1944 la sua abitazione venne presa di mira nellarappresaglia nazifascista, che portò all’incendio di una ventinatra case e stalle.La figlia Lidia ricorda i racconti di Angelo sulla coraggiosae fortunata azione: “Eravamo in sedici. ma facemmoun tal baccano, gridando “Savoia! Savoia!”, che sconcertammoil nemico, di forze su<strong>per</strong>iori, costringendoloalla resa.”Testo di conferimento della medagliaSoldato 2° Reggimento granatieri – Medaglia di Bronzo –Partecipava volontariamente ad un reggimento di pattuglia,spintosi verso le linee di resistenza nemiche vi facevanumerosi prigionieri – Collo dell’Orso (Piave), 2 Luglio1918.16Giorgio Spiller Ostarelo, autore degli allestimenti scultorei edigitali, nel museo del 7° Reggimento Alpini (Sedico-BL),a cui apparteneva il prozio paterno Emilio.Testo di conferimento della medagliatra Emilio ed il fante GiobattaTitta Rigoni Stern, presidentedegli ex combattenti di Asiagoe padre di Mario Rigoni Stern,tanto che essi fecero poi dapadrini ai rispettivi figli, TittaStern ad Arduino ed Emilio algrande scrittore.L’AmministrazioneXe l’Amministrazione ‘na bela cosaTe ne capita proprio de beleQua te ferma ‘na femena graziosaLa te aspeta do isteriche zitele.Qua on o<strong>per</strong>ario che t’in dise suD’ogni color e d’ogni qualità,Là on consiglier che no gh’in pol piùE che reclama la so libertà.Qua me aspeta ‘na grossa commisionDei o<strong>per</strong>ai che xè disocupà;Là de le done ‘na dimostrazionPar el sussidio che i ghe ga levà.L’un vol la strada, l’altro l’acquedoto,E questo el ponte, e quelo el simiteroL’un dise: “ el Consiglier xe on muso roto”E st’altro: “ E l’assessor poco sincero”Mi senza andare in bestia co nessunoZerco de contentarli co le boneMa qualche volta a più de qualchedunoGhe volaria la scuria de Lione 14 – 4 - 921Dimissioni da ConsigliereComunale di RoanaConsiderato che il malanno mioNon vuol lasciarmi e andarsene con DioE visto che le cure d’OspedaleNon guariscono affatto da ogni male:Considerato che ogni medicinaPel povero mio corpo è una ruina,Visto che tra dottori e specialistiIo son ridotto quasi al “lumen Cristi”,Mentre oggidì <strong>per</strong> le AmministrazioniCi vuol gente di polso e di cogl…ni.Rassegno l’onorifico mandato,Che dai miei elettor mi fu affidato,A codesto onorevole consiglio.Devotissimo ognor Sterchele EmilioIl Lamento di un itterico.Bacco, panciuto dio, vestiti a lutto.Piangete o Bolognesi mortadelle;Degli antipasti re, roseo prosciutto,Lacrime amare versa a catinelle.Addio risotto al ragù, addio tuttoHo stuol di paste al sugo e di tortelle.Tutte le vostre lacrime di struttoVersate, o di maial bistecche belle.Un che v’amava tanto, alla follia,Vi dee lasciare, inesorabilmente.Sol puro latte vuol la malattiaAd acqua minerale puzzolente.Con questa cura, orribilmente ria,Se non muoio, guarisco certamente. Karlsbad, 16-12-21Acconciatura e truccoda sposa e da seraTrattamentitricologici miratiCheck-up della cute edel capelloExtensionManicureAccessori modaBigiotteriaVia J.SCAJAROASIAGOTelefono:0424 463694SPAZIO CINEGHELTI PRESENTO I MIEISabato 5 febbraio ore 20 – 22Domenica 6 febbraio ore 20 – 22QUALUNQUEMENTESabato 12 febbraio ore 20 – 22Domenica 13 febbraio ore 20 – 22PARTO COL FOLLESabato 19 febbraio ore 20 – 22Domenica 20 febbraio ore 20 – 22FEMMINE CONTRO MASCHISabato 26 febbraio ore 20 – 22Domenica 27 febbraio ore 20 – 22


CULTURASabato 5 febbraio 20118l’AltopianoInsieme, con coraggio, <strong>per</strong> la legalitàLa storia di Pino Masciari, testimone di giustizia, raccontata nel libro, scritto con la moglieMarisa, “Organizzare il coraggio – La nostra <strong>vita</strong> contro la ndrangheta” presentato ad Asiago17Quattordici anni di non <strong>vita</strong>, <strong>per</strong>aver scelto la legalità, <strong>per</strong> averdetto “No”. No ai compromessi,no alla compiacenza, no allasottomissione, no agli inciuci, noalla corruzione. Quattordici annidi non <strong>vita</strong> <strong>per</strong>ché trascorsi dentroquattro mura, e non semprele stesse, passati a nascondersi,staccato dal mondo, annullato,<strong>per</strong> aver fatto nomi e cognomi,<strong>per</strong> aver denunciato l’illegalità.E sono dieci! E pensare chedi solito uno dice: “Il mio sognoè scrivere un libro”. PerRenzo Cappozzo il sogno si èavverato a doppia cifra eprobabilmente non sarà l’ultimo,<strong>per</strong>ché di cose da dire ce nesono tante, e <strong>per</strong> chi unisce lapassione <strong>per</strong> la penna alla fantasia,gli spunti non mancano. Ilsuo primo romanzo “Il bosco deicastagni” è stato pubblicato nel1998 e da allora Renzo non hapiù smesso. Ha raccontato lestorie della sua gente e della suaterra; le tragedie ed i lutti dellaguerra di liberazione, che haavuto come teatro le montagnedell’Alto Vicentino. Dallasua penna sono usciti i profilie le biografie dei <strong>per</strong>sonaggipittoreschi che hanno segnatoil passaggio dalla miseria lasciatain eredità dal conflitto,alla rinascita, ed ora vivranno<strong>per</strong> sempre, nelle pagine deisuoi libri. Per la sua ultimafatica ha scelto il mondovenatorio, e parlare di cacciain Veneto è come parlare diMarco Liera ad Asiago <strong>per</strong>parlare di “Finanza <strong>per</strong>sonale”“Finanza Personale”, il libro diMarco Liera, è stato recentementepresentato ad Asiago.Un libro nel quale il giornalistaeconomista del “Sole 24 Ore”indica dieci regole <strong>per</strong> le famiglieitaliane <strong>per</strong>ché possanosupporre un futuro sereno.La presentazione si è tenuta nellasala dei quadri del Municipio edè stata organizzata dal Comunein collaborazione con il FamilyBanker Office asiaghese di BancaMediolanum. Un incontromolto gradito dal pubblico visto ilgran numero di presenti: tanti chela sala consigliare non avevaabbastanza posti disponibili emolti si sono dovuti accontentaredi rimanere in piedi nelcorridoio annesso. Dimostrazionedi quanto il futuro preoccupie come la finanza el’economia non siano argomentiriservati agli “addetti ailavori” ma che interessano tut-Non chiamiamolo collaboratoredi giustizia, non lo è. Lui non èstato né corrotto, né corruttore.Pino Masciari, calabrese di SerraSan Bruno, è stato, è e restaun imprenditore onesto, che nonha piegato la testa, divenuto testimone<strong>per</strong> creare giustizia.Quella che manca non solo inCalabria, <strong>per</strong>ché la mafia, landrangheta, la camorra sonodap<strong>per</strong>tutto. Ma Pino MasciariE’ pronto l’ultimo libro di Renzo CappozzoAvventure di caccia con Zorroti. “Il benessere degli italiani sibasa sì sul lavoro e sul sacrificio– spiega Liera – Ma anche,e purtroppo, su circostanzeirripetibili ed insostenibilicome una spesa pensionisticasproporzionata rispetto ai contributiversati, un’economiasommersa pari a un quinto diquella totale, su rendimenti deititoli di Stato a doppia cifra,sull’equo canone, su s<strong>per</strong><strong>per</strong>ie abusi vari”. Condizioni oramaiinsostenibili di fronte allapiù grave crisi economica dallaGrande Depressione; crisiche oggi impone una consapevolezzaed un dinamismoè prima di tutto un uomo coraggiosoche ha deciso di salvareciò che nessuno gli potrà togliere:la sua integrità morale, la suarettitudine a costo di <strong>per</strong>dere tuttoil resto, compresa la libertà di viverealla luce del sole. L’ha <strong>per</strong>salui, l’ha <strong>per</strong>sa sua moglieMarisa, non l’hanno mai avuta iloro due figli. E’ una storia fortequella che Pino e MarisaMasciari raccontano nel librocalcio al bar dello sport. Nella<strong>vita</strong> ci si affeziona alle <strong>per</strong>soneai luoghi e agli animali. Renzo ènato alle pendici dell’Altopiano,a Lugo di Vicenza, nel 1951, inuna contrada dove si imparavaprima a catturare gli uccelli e poia fare i compiti. Si partiva daipasseri e si passava ai tordi, abeccacce lepri, e su, fino agliungulati; lui si è fermato alla reginadel bosco. Per trovare questomagnifico uccello ci vuole unausiliario all’altezza, ed ecco appariresulla scena il suo cane,Zorro, un campione di quelliche ti entrano nel cuore e tiaccompagnano nella <strong>vita</strong>. Inquesto libro intitolato“Zorro, le regine e altriracconti di caccia”,edito da Grafiche Leoni,Renzo racconta le avventuredi caccia con questoprofessore a quattrozampe, (come lo definiscelui), che è stato al suofianco <strong>per</strong> dieci annied oltre ad insegnargliad andarea caccia, gli dato qualchelezione di <strong>vita</strong>. Oltre allastoria di Zorro, Renzo raccontadelle sue avventure di cacciaalla lepre e alla volpe inUcraina, nella zona della tragicaritirata. Della caccia allequaglie e ai colombacci nel piccoloStato balcanico della Bulgaria.Della Basilicata dove hatrovato gente ospitale e tantebeccacce nei boschi che circondanoil Vulture. Poi ha raccontatostorie del capanno, delleavventure dei vecchi cacciatoridella sua terra, e di unguardiacaccia, che in qualcheoccasione haanteposto lacoscienzaalla legge.individuale informato e meditato,in passato mai necessario.“Solo con lungimiranza finanziariauna famiglia può pensaredi far fronte a spese, all’educazionedei propri figli, aduna vecchiaia serena agli imprevistiche purtroppo la <strong>vita</strong>ci riserva – ha concluso l’autore– E’ <strong>per</strong>ò anche vero chequesta “maturità finanziaria”che gli italiani devono costituire<strong>per</strong>mette di essere più padronidel proprio destino, diessere maggiormente protagonistidella propria realizzazione<strong>per</strong>sonale”.Gerardo RigoniSchegge assassineNuovo libro dello sminatore Lafirenze,“<strong>per</strong> capire la bonifica bellica”Continuare, caparbiamente, aspiegare cos’è la bonificabellica e a documentare episodirelativi a ritrovamenti diordigni bellici, causa oggi dinumerosi tragici incidenti, èla conseguenza di una campagnadi sensibilizzazioneche, da anni, l’autore di questolibro, Giovanni La Firenze,indirizza contro l’indifferenzadi coloro che non conosconoo rimangono inermiverso un’incognita ancoralontana dall’essere risolta.Da sempre, infatti, il rischiodi una mancata bonifica ècausa di numerose vittime trala popolazione civile e il rischio,a detta degli es<strong>per</strong>ti delsettore, rimane altissimo e,purtroppo, sottovalutato daparte di chi dovrebbe investire,a più ampio raggio, sul-Da sinistra Luca Bortoli di “Occhi A<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> costruire giustizia”,Pino Masciari e il presidente della Comunità MontanaLucio Spagnolo (foto di Roberta Strazzabosco)“Organizzare il coraggio– La nostra <strong>vita</strong> controla ndrangheta”, unastoria di quelle che nonlasciano indifferenti,che muovono a pietà eindignano allo stessotempo. Pino l’ha raccontata,lasciandosipure andare in qualchemomento alle lacrime,anche ad Asiago, in duemomenti importanti: lasera del 24 gennaio <strong>per</strong>la cittadinanza, la mattinasuccessiva <strong>per</strong> gli studentidelle classi quarte e quinte su<strong>per</strong>iore(Liceo Tecnico Commercialee IPSIA). Due incontriorganizzati dell’associazione“Occhi a<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> costruire Giustizia”all’interno di un <strong>per</strong>corsointitolato “I volti dell’in-giustizia”(con la collaborazione della libreriaGiunti): “incontri e spettacoliteatrali sui temi della Giustizia edella Legalità. Persone, storie,volti, che hanno subito l’ingiustizia,ma che non si sono fermati,piegati, al dolore, alla sofferenza,alla rabbia trasformando questeemozioni, questi sentimenti inopportunità di crescita <strong>per</strong> il nostroPaese”. Pino Masciari èuno degli “indomabili”, che hareagito alle vessazioni della‘ndrangheta, e nel 1994 ha presentatouna denuncia e ha mandatoin galera una cinquantina diboss appartenenti alle famigliepiù <strong>per</strong>icolose, dai Vallelunga aiMazzaferro, dagli Arena ai Sia.Nel 1996 la sua impresa dichiarafallimento, o meglio lo dichiaraun tribunale il cui presidenteverrà arrestato dieci anni dopo<strong>per</strong> corruzione in atti giudiziari.Nel 1997 entra nel Programmadi protezione speciale, viene prelevatonottetempo insieme allamoglie e a due bambini in fasce,comincia a <strong>per</strong>egrinare tra alloggifatiscenti scelti dai suoi angelicustodi, da una città all’altra.Scrive Masciari: “Pensateci,vorrei che <strong>per</strong> un attimo vi diceste:io da domani mattina sono inun altro posto, io da domani nonposso più usare il mio nome, ioda domani non sono più nessuno”.Sicchè nel 2004 chiede dila sicurezza di tutti noi ignaridei <strong>per</strong>icoli mortali che ancorasi celano dap<strong>per</strong>tuttonel sottosuolo, sia in città chein campagna. La professionalitàe l’abnegazione deibonificatori, invisibili sentinelledi <strong>vita</strong>, rimangono elementiindispensabili <strong>per</strong> affrontareun problema cheinspiegabilmente, restandoconfinato ai margini di ogniimportante notizia, è sminuitonella sua portata anchequando a rischiare sono uominiche lavorano accanto abombe e ordigni pronti adesplodere. In questo librol’autore, oltre a definire, insintesi, l’importanza di unabonifica, ri<strong>per</strong>corre, filtrandoanche attraverso una documentazioneacquisita dainternet e dal suo sito,tornare a casa propria, ma le autoritàglielo impediscono. L’annodopo tuttavia le stesse autoritàrevocano la protezione. E lofanno <strong>per</strong>chè, secondo loro, luinon ha più da testimoniare in tribunale,quando l’ultimo processosi è chiuso viceversa nel 2008.Masciari impugna questa decisione,nel 2009 il Tar gli dà ragione,ma la sentenza non vienemai applicata. Da qui uno scio<strong>per</strong>odella fame e della sete, l’interventodella società civile, l’appoggiodi Napolitano. OggiMasciari ha lasciato la Calabriae vive sotto scorta, ma si è ripresoun po’ della sua <strong>vita</strong>, usandola<strong>per</strong> girare l’Italia e <strong>per</strong> parlaresoprattutto ai giovani nelle scuolee costruire con loro una culturadella legalità.Stefania LonghiniIl 19 febbraio al via la rassegna CineMediePrenderà il via sabato 19 febbraio, la 5° edizione della rassegna di film <strong>per</strong> ragazzi: “CineMedie2011”. Organizzato dal “Circolo Effetto Cinema” e dal Cinema Lux Asiago, il programma prevede5 film <strong>per</strong> ragazzi ogni sabato alle ore 14.30 e 16.45. Dopo il grande successo registrato da questainiziativa che lo scorso anno ha portato in sala più di 500 ragazzi provenienti da tutto l’Altopiano, ilCircolo ha deciso di inserire nella lista anche 2 film in 3D. Sabato 19 febbraio l’ApprendistaStregone, Sabato 26 Megamind 3D, Sabato 5 marzo Adele e l’enigma del faraone,Sabato 12 Vento di Primavera, Sabato 19 I fantastici viaggi di Gulliver 3D. D.D.www.biografiadiunabomba.it,le tappe episodiche passatee presenti di notizie inerenti iritrovamenti di ordigni e relativiincidenti. All’internodella ricerca l’autore ha quindiinserito alcuni articoli digiornale che trattano lo scoppiodi ordigni causati da novellirecu<strong>per</strong>anti, tra questi ladisgrazia occorsasull’Altopiano di Asiago inlocalità Pennar a AntonioPertile (“Toni Bomba”), nelgennaio 2008. Il volume èedito da Florestano Edizioni,costo 10,00 euro.G.D.F


MUSICASabato 5 febbraio 2011Inizierà il 23 di febbraio l’avventuradei 4th Dimension,gruppo altopianese che, a solicinque anni dalla nascita, èriuscito a raggiungere importantissimemete.La band si è formata nel2005, ma è dall’anno successivoche ha acquisito l’attualeformazione: alla batteria ealla tastiera ci sono iventicinquenni asiaghesiMassimiliano Forte e TaleteFusaro, alla chitarra e al bassotroviamo due giovani ragazzidi Gallio MicheleSegafredo e Stefano Pinaroli,mentre alla voce c’è AndreaBicego, residente a Valdagno, ma altopianese di adozione.Il gruppo si è sempre dedicato al metal melodico, generepoco considerato dai media italiani, ma che ha una folta schieradi seguaci a livello europeo.Dopo aver suonato come cover band nei locali altopianesi edel vicentino, i 4th Dimension hanno sentito l’esigenza di iniziarea scrivere canzoni proprie; dalla loro passione è nataThe Sun in My Life, canzone composta da Andrea e daTalete, ma arrangiata da tutto il gruppo. Con questo pezzo, icinque giovani musicisti hanno partecipato a un concorsonazionale, classificandosi tra le prime band in gara e ottenendodi essere inseriti in una compilation, Invasione Totale3, distribuita in migliaia di copie in Italia e Germania.Con l’a<strong>per</strong>tura delle iscrizioniè giunto alla sua nona edizioneil Cantazzurro Festival. Lamanifestazione canora quest’annoregalerà al suo pubblicouna ventata di novità.Prima e maggiore quella di unamadrina d’eccezione: il sopranoKatia Ricciarelli. L’artistaporterà il suo contributo dicompetenza e di raffinatezzaall’ormai consolidata formuladel concorso. Non verrà amancare nemmeno il contributodello “storico” coordinatoredel Cantazzurro, il maestro8l’AltopianoBand altopianesi crescono - 4th DimensionUn tour da quarta dimensioneSaranno il gruppo spalla dei Sonata Arctica nel loro tour europeo 2011Senza passare <strong>per</strong> la realizzazione di una demo, il gruppo hacontinuato a comporre nuovi pezzi, fino a che Alessio Lucatti(tastierista dei Vision Divine, una delle metal band italianepiù amate al mondo) si è offerto di produrre il loro album diesordio, The White Path to Rebirth (Il bianco sentiero versola rinascita, musiche originali dei 4th Dimension, testi diAndrea Bicego), che vanta fra l’altro come ospiti due cantantid’eccezione come Fabio Lione dei Rhapsody of Fire (lametal band italiana più famosa al mondo) e Melody Castellari(apparsa più anche su Rai 1 e figlia di Corrado Castellari,autore, tra gli altri, di Mina e di Iva Zanicchi). Il 2010 è statoun anno davvero positivo <strong>per</strong> il gruppo: in primavera-estate, i4th Dimension erano già in studio a Livorno e Pisa <strong>per</strong> le24.02.2011 Majestic Music Club, Bratislava Slovakia25.02.2011 Petöfi Csarnok, Budapest Hungary26.02.2011 Cvetlicarna, Ljubljana Slovenia27.02.2011 Alcatraz, Milan Italy01.03.2011 Masters of Rock Café, Zlín Czech Republic02.03.2011 Szene, Vienna Austria04.03.2011 Kaminwerk, Memmingen Germany05.03.2011 HsD, Erfurt Germany06.03.2011 Hof ter Lo, Antwerp Belgium07.03.2011 Garage, Saarbrücken Germany08.03.2011 Z7, Pratteln SwitzerlandKatia Ricciarelli madrinadel Cantazzurro FestivalVince Tem<strong>per</strong>a.In gara, come sempre, tre categoriedi cantanti. Gli interpreti,senza limiti di età o digenere musicale; le nuove propostee non <strong>per</strong> ultimi i giovanissimiinterpreti (ragazzi tra i10 e i 14 anni) che nel 2010hanno portato al successo televisivola strepitosa voce diuna delle piccole partecipanti.Cantazzurro è inserito nel circuitodei Grandi Festival Italiani,una serie di concorsi distribuitisul territorio nazionaleche porteranno poi ad un’unicagrande finale. Le iscrizionisono a<strong>per</strong>te all’interno delsito: www.cantazzurro.it conscadenza il 3 maggio prossimo.Allo stesso indirizzo si possonotrovare tutte le informazioniriguardanti la presente e lepassate edizioni del Festival.Continua infatti il patrociniodalla Regione Veneto e dallaProvincia di Vicenza e l’appoggiodi Radio Stella Fm edi Radio Asiago. Cantazzurroè inoltre partner della FondazioneFibrosi Cistica diVicenza.registrazioni e, successivamente,a Treviso <strong>per</strong>il mastering al New SinStudio, uno dei più importantistudi di incisionein Italia. Con l’annonuovo, è arrivata un’altrabuona notizia: l’etichettadiscograficaCrash & Burn Recordssi è offerta di pubblicarel’album distribuendo-L’Associazione Artemusica diRoana organizza <strong>per</strong> sabato 12febbraio un “concerto di SanValentino” con musiche diMozart, Chopin, Granados,Prokofiev, Schumann. Ad esibirsi,alle ore 21, presso la salaconsiliare del Municipio diCanove, sarà il pianista AndreaBoscutti , con la partecipazionestraordinaria di Federico Toffanoal violoncello. Formatosi pressoil Conservatorio di Udine, AndreaBoscutti si è <strong>per</strong>fezionatofrequentando masterclasses tenuteda celebri musicisti e seguendocorsi presso l’Accademiadi Como e negli USA. Hapartecipato a vari concorsi nazionalie internazionali, piazzandosisempre ai primi posti. Attualmentefrequenta il corso accademicotriennale di Pianoforteal Conservatorio di Musica“Arrigo Pedrollo” di Vicenzasotto la guida del M° MarcoTezza ed è più volte stato selezionatofra i migliori pianisti dellostesso Istituto. Ha svolto inoltreil ruolo di Maestro collaboratorenel’ o<strong>per</strong>a “Maria de BuenosAires” di Piazzolla prodotta dalConservatorio nel 2008. Nel18lo in tutta Europa.In contemporanea, il gruppoè stato contattato <strong>per</strong> fare daband spalla ai Sonata Arcticanel loro tour europeo 2011: unsogno che si avvera <strong>per</strong> cinquemusicisti che sono cresciutiispirandosi anche allaceleberrima band finlandese.Nonostante l’entusiasmo siastato da subito molto forte,l’umiltà dei cinque ragazzi liha portati ad andarci con i piedidi piombo, tanto da comunicaresoltanto qualche giornofa questo grandissimo successo,che li proietta davveroin un’altra dimensione: daipub altopianesi ai palchi internazionali, da un pubblico di uncentinaio di <strong>per</strong>sone a uno ben più grande (si parla di circa2000 ascoltatori a serata). Si tratta di undici date (che costituisconola prima parte del tour dei Sonata Arctica) che sicollocano all’interno dell’evento di quest’anno forse più importantenell’ambito del power metal sinfonico, le cui seratesono praticamente sold out. Per i ragazzi si tratta di una grossaopportunità, sia <strong>per</strong>ché suoneranno con Sonata Arctica eLabyrinth (altra band che i 4th Dimension stimano da sempre)che <strong>per</strong> la conseguente possibilità di promuovere il proprio disco,entrando in contatto con ambienti in cui questo generemusicale viene tenuto in alta considerazione. Non sanno cosaaspettarsi di più: <strong>per</strong> loro questo è già un traguardo fulmineo einaspettato. In attesa del tour (nella locandina potrete vedere ledate), i 4th Dimension festeggeranno al pub Khéllar di Asiago,con una serata che si terrà il 19 febbraio, in cui si potrannotrovare le magliette della band e il loro album in anteprima (lacui co<strong>per</strong>tina è stata realizzata da un’importantissima artistafrancese, Alexandra Bach) contenente dieci canzoni metal melodicodi ampio respiro, <strong>per</strong> lo più appetibili a un vasto pubblico.I cinque ragazzi, ancora increduli, ritengono che questo lorocammino possa essere un incentivo <strong>per</strong> coloro che si avvicinanoalla musica, ma anche <strong>per</strong> le band locali; i sogni non sonoirrealizzabili, basta crederci e impegnarsi <strong>per</strong> <strong>per</strong>seguirli e lorone sono la prova evidente.Martina RossiIl Concerto di San ValentinoAndreaBoscutti2009 risulta vincitore del concorso“Il solista con l’ Orchestra”che lo vede esibirsi insieme all’Orchestra sinfonica del Conservatoriodi Vicenza. Ha inoltrepartecipato come pianista nell’o<strong>per</strong>a “Angelo Quante volte, unuomo” di Francesco D’ Ovidioche ha debuttato al Teatro Nuovodi Milano. Federico Toffanoinizia la sua attività concertisticaa 11 anni entrando a far partedell’Orchestra GiovanileVicentina e si forma presso ilConservatorio “Arrigo Pedrollo”di Vicenza, sotto la guida delmaestro Giannantonio Viero.Frequenta corsi e masterclassesdi <strong>per</strong>fezionamento tenuti daimportanti musicisti e collaboracon l’Orchestra Filarmonica diStato di Bacau della Romaniasotto la direzione di Ovidiu Balan,con l’Ensemble Guarnieri diGiorgio Fiori, con l’ensemble IlDivertimento di Piero Toso, conl’Orchestra delle Venezie di GiovanniAngeleri. Ricopre il ruolodi spalla con la SCO (StravinskjiChamber Orchestra) diretta daMarco Tezza. Nel 2010 è risultatoidoneo all’Orchestra dell’AccademiaMozart. Attualmentestudia all’Accademia diImola con Giovanni Gnocchi eStefano Cerrato e al CentroCulturale “Antiruggine” conMario Brunello. Come al solito,il concerto sarà ad ingresso liberoe sarà seguito da un piccolorinfresco.Nicoletta ManfrinFederico Toffano


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano19LA RUBRICA DELLA MEDICINACome sfuggire al colpo della strega…Insieme al raffreddore comune, il mal di schiena a livello lombarecostituisce la ragione più comune di visita al medico di base. Piùdel 85% delle <strong>per</strong>sone in età adulta soffriranno di mal di schienaalmeno una volta nel corso della loro <strong>vita</strong> con un’incidenza massimatra i 30 e i 50 anni. I dolori lombari inoltre costituiscono unadelle principali cause di assenza dal lavoro e di richieste di visitemediche e indagini diagnostiche. Se da una parte la lombalgia èmolto spesso dovuta a sforzi muscolari inappropriati, quindi deltutto benigna e transitoria, dall’altra le possibili cause organiche diquesta patologia sono molteplici e <strong>per</strong> tanto meritevoli di una diagnosticaprecisa ed accurata. L’anamnesi, cioè la raccolta delleinformazioni che il medico esegue durante il colloquio con il paziente,consente di capire se vi è una correlazione tra attività lavorativae/o sportiva e l’insorgenza della patologia. Se quindi un maldi schiena a livello lombare è insorto dopo un qualche tipo dilavoro fisico, come spaccare legna o palare neve, si può startranquilli che si tratta di una patologia funzionale, cioè da sovraccaricomuscolare e scheletrico. La visita del medico verificheràquindi la presenza di contratture muscolari paravertebrali econ opportuni farmaci in qualche giorno verranno risolte econ esse la sintomatologia dolorosa. Si parla in questo casodi lombalgia acuta, cioè di recente insorgenza e di duratainferiore al mese. In assenza di una causa scatenante e<strong>per</strong> le lombalgie croniche (durata su<strong>per</strong>iore ai 3 mesi)è invece importante provvedere ad una scrupolosadiagnostica differenziale. L’esame di base è la classicaradiografia standard ormai quasi affiancata diroutine dalla risonanza magnetica. Quali sono leprincipali informazioni che comunemente vengonofornite da questi esami?In primo luogo, consentono di escludere lapresenza di fratture (nell’anziano possonoessere anche spontanee in assenza di traumi),di curve scoliotiche o di neoformazioniche meritano ulteriori approfondimenti. Insintesi, dalla radiografia otteniamo una panoramicagenerale della situazione delle vertebre edei dischi ad essa interposti: comunemente vi è ilriscontro di spondilartrosi (= artrosi delle vertebre),di appuntimenti osteofitosici (= cornetti che deformanoi margini dei corpi vertebrali) e di riduzione in altezzadei dischi vertebrali (= disidratazione del disco).La risonanza magnetica invece focalizza la sua attenzionesia sulla struttura dei dischi vertebrali, evidenziando la presenzadi eventuali ernie o rigonfiamenti (preludio all’ernia),sia sull’eventuale interessamento dei nervi che dal rachide (= schiena)fuoriescono <strong>per</strong> irradiare gli arti inferiori, evidenziando eventualicompressioni. Nella stragrande maggioranza dei casi questidue esami sono sufficienti <strong>per</strong> inquadrare la lombalgia e solo nelcaso in cui essa sia accompagnata da irradiazione agli arti inferiori,la così detta sciatica, può essere utile completare le indaginicon una elettromiografia, in grado di misurare accuratamente l’entitàdello schiacciamento del nervo. Se da un lato la diagnosticadella lombalgia può apparire lineare, dall’altro il suo trattamento èben distante dall’essere ben definito e standardizzato e molto spessorichiede una cura di tipo “sartoriale”, cioè a misura di ciascunpaziente. Vi sono <strong>per</strong>ò delle nozioni generali che possono esserevalide <strong>per</strong> tutti:1. Igiene posturale: è essenziale prevenire sovraccarichi muscolarie scheletrici ad esempio quando si svolgono attività dimovimentazione carichi; utilizzare la forza delle gambe <strong>per</strong> alzareuno scatolone e non gravare sulla schiena, utilizzando anche deibustini steccati (non la pancera della nonna!) <strong>per</strong> favorire il mantenimentodi una posizioneadeguata;2. Non Aspettare: quandosi avvertono i primi sintomidel mal di schiena,non attendere <strong>per</strong> vedere sepassa, ma assumere subitoantiinfiammatori (precedentemente prescrittidal medico); in questo modo si e<strong>vita</strong>il suo acuirsi e la sua cronicizzazione, emagari pochi giorni di terapia saranno sufficienti<strong>per</strong>ché receda, al contrario poi sarànecessario intraprendere terapia <strong>per</strong>un <strong>per</strong>iodo di tempomaggiore.3. Piscina: qualcheora di ammolloin una piscina(magari termale oc o nidromassaggio)daranno un sicuroed immediato beneficiograzie all’ a z i o n edecontratturantesulla muscolatura.Al di là di queste indicazioni poi sarà il medico a valutare la necessitàdi terapie fisiche come la massofisioterapia, il laser ed affini.Un discorso a parte lo merita la tanto famigerata ernia del disco.Facciamo un passo indietro. Fino a qualche decennio fa non appenaveniva fatta diagnosi di ernia del disco si procedeva ad interventochirurgico senza tanti ripensamenti: nel tempo, la dimostrazionedell’alto tasso di recidiva e l’evidenza clinica che la fisioterapia,il riposo e i medicinali portavano ad ottimi risultati clinici hadi molto ridimensionato tale tendenza. Oggi, l’intervento chirurgico<strong>per</strong> ernia del disco è indicato solo in quei limitati casi in cuil’ernia comprime in maniera irreversibile le radici dei nervi, causandonon solo dolore (sciatica) all’arto inferiore, ma anche deficitdi forza e di sensibilità; ciò non basta, infatti lo stesso ministerodella sanità raccomanda di procedere ad intervento chirurgicosolo se la durata dei sintomi è su<strong>per</strong>iore alle 6 settimane e non ècontrollabile con nessun tipo di terapia medica o fisica.Solo la sindrome della cauda equina (= una compressione da erniadel disco intervertebrale di più radici nervose) rappresentaun’indicazione assoluta all’intervento di discectomia da effettuareurgentemente, se possibile entro 24 ore e non oltre le 48 dall’insorgenzadei sintomi: si tratta <strong>per</strong>ò di una sindrome poco frequentecaratterizzata da anestesia completa della regione inguinale e<strong>per</strong>ineale e disturbi sfinterici, sintomi cioè ben differenti dalla classicalombo sciatalgia. Nel caso in cui quindi la vostra risonanzaevidenzi la presenza di ernia del disco o di rigonfiamenti (bulging),non dovete allarmarvi. Innanzitutto è un riscontro assai comune,che non necessariamente implical’insorgenza di lombalgia odi sciatalgia, ma semplicementenel caso in cui insorgano talisintomi ne spiegano la causa.Il trattamento, nel caso di irradiazioneagli arti inferiori prevedespesso l’utilizzo dicortisonici <strong>per</strong> viaintramuscolare in associazionea complessi <strong>vita</strong>minici chestimolano la rigenerazione delnervo strozzato dal disco. Unpo’ di riposo a letto ed un bustinosaranno poi sufficienti. Moltevolte, passato l’episodio acutoquesto non si ripresenta, mentrealtre volte si può ripresentarea distanza di mesi o anni.Dott. Christian ComelatoMedico ChirurgoSpecialista in Ortopedia eTraumatologia - Diplomain posturologia clinicaDrigente medico pressoUOC Ortopedia Asiago -Diploma UEFA allenatorecalcio a 11christian.comelato@aslbassano.itCome si deve fare <strong>per</strong> avviare un’attivitàimprenditoriale in forma individualeo di lavoro autonomo? Qualisono i regimi fiscali utilizzabili a talescopo. A questa e ad altre domanderisponderemo oggi nel seguente articolo.Quando si decide di intraprendeuna qualsiasi attività imprenditoriale informa individuale è necessariocalibrare quale sarà il volume d’affariche si intende raggiungere. Il motivo di ciò risiede naturalmentenella scelta del regime contabile fiscale più adatto: ilLegislatore consente infatti l’utilizzo di diversi regimi fiscalia seconda delle “dimensioni” dell’impresa. Il regime contabilee fiscale che tra tutti più semplice è il “regime dei minimi”.Introdotto dalla Finanziaria 2008, è naturale <strong>per</strong> queisoggetti la cui attività di impresa, artistica o professionale,sia riconducibile, in base ai requisiti prestabiliti, alla nozionedi “attività minima”. Il regime può essere adottato dalle <strong>per</strong>sonefisiche residenti nel territorio dello Stato esercenti attivitàdi impresa, arti o professioni, che abbiano determinatecondizioni. In particolare non si devono conseguire ricavi ocompensi, ragguagliati ad anno, in misura su<strong>per</strong>iore ai30.000,00 euro, non si devono effettuare cessioni all’esportazioneo o<strong>per</strong>azioni assimilate alle cessioni all’esportazione,non si devono sostenere spese <strong>per</strong> lavoro dipendente o <strong>per</strong>collaboratori, non si devono erogare somme sotto forme diutili di partecipazione agli associati con apporto costituito dasolo lavoro, ed infine, non si devono acquisire, anche mediantecontratti di appalto e di locazione, beni strumentali divalore complessivo su<strong>per</strong>iore a 15.000,00 euro da determi-LA RUBRICA DELL’ECONOMIAIl regime dei miniminarsi nell’anno di entrata nel regime,e nei due precedenti. Dal regime inparola sono esclusi i non residenti chesvolgono l’attività nel territorio delloStato, i soggetti che si avvalgono diregimi speciali <strong>per</strong> la determinazionedell’imposta sul valore aggiunto, i soggettiche, in via esclusiva o prevalente,effettuano o<strong>per</strong>azioni di cessione di fabbricatiporzioni di fabbricato e terreniedificabili, ovvero di mezzi di trasporto nuovi, ed infine, i soggettiche pur esercitando attività imprenditoriale, artistica o professionalein forma individuale, partecipano, nel contempo, a societàdi <strong>per</strong>sone, ad associazioni professionali, o a società a responsabilitàlimitata a ristretta base proprietaria che hanno optato<strong>per</strong> la trasparenza fiscale. Il reddito prodotto dai soggetti minimiè costituito dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi o compensi<strong>per</strong>cepiti nel <strong>per</strong>iodo d’imposta e quello delle spese sostenutenel <strong>per</strong>iodo stesso nell’esercizio. L’imputazione delle spese,dei ricavi e dei compensi al <strong>per</strong>iodo d’imposta deve essereeffettuata sulla base del principio di cassa, e cioè in considerazionedel momento di effettiva <strong>per</strong>cezione del ricavo o compenso,nonché di effettivo sostenimento del costo o della spesa. Sulreddito determinato secondo le regole illustrate si applica un’impostasostitutiva dei redditi e delle addizionali regionali e comunalipari al 20%. Il predetto reddito, assoggettato ad impostasostitutiva, non concorre alla formazione del reddito complessivodel contribuente. Ulteriore semplificazione è data dal fattoche i contribuenti minimi sono esenti dal pagamento dell’IRAP,dall’applicazione degli studi di settore e parametri e dalla registrazionee tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte sulERRATA CORRIGEL’agevolazione fiscale riguardantela prima casadecade quando l’acquirentevende o dona l’abitazioneprima che sia decorsoil termine di 4 anni dalladata di acquisto della stessae non 5 come erroneamenteindicato nell’articolodi questa rubrica dal titolo“L’acquisto della primacasa” pubblicato sul numerodel giornale 337 disabato 8 gennaio.redditi. I soggetti che applicano il regime dei contribuenti miniminon devono applicare l’Iva sulle proprie fatture di vendita:inoltre sono esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamentodell’imposta e da gran parte degli obblighi previsti dal D.P.R.633/1972 in merito a registrazione di fatture attive e passive,conservazione e tenuta dei registri e documenti iva, fatta eccezione<strong>per</strong> le fatture di acquisto e le bollette doganali di importazione.Non devono inoltre predisporre la dichiarazione e la comunicazionedati Iva. In capo ai contribuenti minimi <strong>per</strong>mangonocomunque alcuni adempimenti: tra i più significativi abbiamol’obbligo di numerazione e conservazione delle fatture di acquistoe delle bollette doganali, l’obbligo di certificazione deicorrispettivi, e l’obbligo di annotare sulle fatture emesse che sitratta di o<strong>per</strong>azione effettuata ai sensi dell’ art. 1, comma 100,della legge finanziaria <strong>per</strong> il 2008. In conclusione si deve ricordareche l’imposta applicata alreddito prodotto nella misuradel 20% rappresenta un’impostasostitutiva dell’Irpef e <strong>per</strong>tanto,se il contribuente non <strong>per</strong>cepiscealtri redditi non avràmodo di portare in detrazionele spese detraibili (spese mediche,interessi sui mutui, ecc).Dott. Riccardo MoseleDottore Commercialista eRevisore Legale dei ContiDott. Andrea BenettiCommercialista Es<strong>per</strong>toContabile e Revisore Legaledei Conti


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano20Asiago Vi<strong>per</strong>s. Il ritorno di Cristian RelaL’ex capitano e tecnico del Grande Slam fa il suo ritorno a casa.Basterà <strong>per</strong> risollevare le sorti dei Campioni d’Italia?Era l’1 giugno 2008, giorno della conquista del quinto scudetto,quando Cristian Rela guidò <strong>per</strong> l’ultima volta i Vi<strong>per</strong>s. Di lì apochi mesi, infatti, la separazione, non senza qualche polemica.Per il tecnico del “Grande Slam” seguirono un paio di stagioni aTrieste, sponda Edera (con cui vinse una Su<strong>per</strong>coppa, propriocontro la sua ex squadra), e la chiamata in azzurro dello scorsoanno. Rela, attuale c.t. della nazionale, era poi rimasto libero daimpegni con i club e, dopo qualche corteggiamento inizialmentenon corrisposto (in occasione della fase finale di Champions),ecco il ricongiungimento, non senza sorpresa, con il “vecchioamore”. Nel momento più difficile della stagione più complicatanella storia del club. Ma <strong>per</strong>ché tornare proprio adesso? Dellaserie “ma chi te l’ha fatto fare”? « Troppo facile allenare i piùforti e basta, no (e ride, ndr)? All’inizio della stagione avevodeciso di star fermo fino a gennaio – racconta “Ciano” – maFabio (Forte, il presidente e fino alla scorsa settimana ancheallenatore dei Vi<strong>per</strong>s, ndr) mi ha contattato dopo qualche mese.Inizialmente, <strong>per</strong>ò, non c’erano le condizioni. Negli ultimi tempiera tornato alla carica e con lui anche i “vecchi” della squadraed alla fine eccomi qui. Mi faceva male vedere Asiago ridottocosì ed ho accettato questa sfida <strong>per</strong>ché ci credo. Resterò finoal termine della stagione, poi si vedrà. Si decide sempre in due». E l’impatto <strong>per</strong> Rela non è stato affatto semplice. Subito ilderby con Vicenza, senza capitan Sartori, Carli e, dopo pochiminuti, anche Schivo (uscito <strong>per</strong> un infortunio che lo terrà aibox <strong>per</strong> un po’, auguri Icio!) e subito una sconfitta (8-5).Canove Calcio - 2^ CategoriaUn finale di stagione avvincenteCon i due gol in casa del TreCi di domenica scorsa, ilCanove Calcio si confermapadrone del terzo posto delgirone F di seconda categoria.Una domenica cheha visto tutti i prognostici rispettatiquindi senza variazionidi classifica. Un rullocompressore il Canove cheè la squadra più proficuadel suo girone con ben 46gol fatti contro i 26 subiti.Ma non solo la compaginegialloblu si rivela tra le piùredditizie di tutto il campionatodi seconda. Un datodi fatto che dovrebbe collocareil Canove in una zonadella classifica più alta lontanadai rischi di dover prolungareil purgatorio dellaseconda categoria anche<strong>per</strong> il prossimo campionatoma qualche passo falso equalche disattenzione (antichimalanni dei giallobluquando vanno “pellegrini”in pianura) fanno sì che lasquadra di mister Baù dovràlottare fino alla fine inun campionato che si sta rivelandocomunque avvin-cente <strong>per</strong> i giovani del settoregiovanile che si stannofacendo le ossa ma al tempodivertendo. 10 partitevinte, 5 pareggiate e solo tre<strong>per</strong>se sono il bottino a 12giornate dalla fine del campionato.Pesano soprattuttoil pareggio con il Bp93 ela sconfitta con laJuventina Laghi che hannoallontanato il Canove dallacima della classifica dovestaziona il Rino Toniolo.Non riesce ai gialloblu nemmenolo scontro diretto conla squadra thienese con ilRino Toniolo. Nonostante lacapoclassifica sia stataClassifica Seconda Categoria girone F: Toniolo Rino * punti40; S. Anna * 37; Canove * 35; Marola *34; Lugo Calvene *31; Bp ’93 *, Tre Ci *, Juventina Laghi e Fara S. Vitale * 28;Vallonara * 23; Spf * 21; Longa ’90 * 18; Fides * 16; Grantorto* 15; Colceresa MPM * 7; Breganze * 6. (* partite in meno)Prossimo turno (6 febbraio – ore 15): Canove – Marolaschiacciata <strong>per</strong> lunghi <strong>per</strong>iodinella sua metà campo,il Canove non riesce a portarea casa il bottino pienotrovando solo un 2 a 2 cheaiuta solo gli avversari.Anche in Coppa il Canovesorride con una preziosavittoria di 1 a 0 sul campodell’Eurocalcio, capolistadel girone Q, mettendouna seria ipoteca sul passaggioai quarti di finale.Si un finale di stagioneavvincente, ancor di piùappena i gialloblu potrannosalutare il pubblicoamico dell’Armando Frigo.G.R.Gli uomini del presidenteXausa, infatti, dopo averespugnato di misura (0-1)il campo dell’Ospedaletto,sono scivolati (3-1) suquello del Villaggio S.Lazzaro, rallentando cosìla corsa verso le zone medio-altedella classifica. Almomento, comunque, la viapiù breve <strong>per</strong> cercare diacciuffare i playoff promozioneresta quella della“Coppa Bassano”, doveSchivo e compagni hannoraggiunto la semifinale (4-4 all’andata contro ilTransvector) ed il 9 marzoprossimo cercheranno distaccare il pass <strong>per</strong> lafinalissima che assegna il5° posto nella griglia dipartenza della post season.E appena fuori dalla zonaplayoff staziona l’AsiagoCalcio Altopiano, che,dopo il blitz sul campo delNovoledo Villaverla, schiumarabbia <strong>per</strong> essersi fat-« Non ho certo la bacchetta magica, c’è molto da lavorare,inutile girarci attorno. In occasione del primo allenamento horiscontrato un livello basso in termini di qualità ed intensità, nonostantel’impegno e la buona volontà non manchino, ma la squadraè messa male. Va ricostruita sotto l’aspetto fisico, mentale edella disciplina. Contro Vicenza, ad esempio, abbiamo subitotroppe penalità (9), e solo una è stata “spesa bene” secondo me,incassando quattro gol. Senza dimenticare quello pesantissimocon l’uomo in più. Nel primo tempo abbiamo sbagliato tutto;mentre nel secondo c’è stata una reazione positiva, la squadrami è piaciuta. Da lì dobbiamo ripartire, cercando di avere piùtesta ed essere più cinici. Non siamo più quelli di una volta,dobbiamo calarci nei panni di una “piccola” ed essere più umili.Non ci possiamo più <strong>per</strong>mettere di fallire dieci occasioni da gole neppure concedere tante penalità come l’altra sera. Dovremolavorare su tutto, conoscerci meglio e dare tutti qualcosa in più,anche i più giovani che hanno l’occasione di dimostrare qualcosain un’annata come questa. S<strong>per</strong>o di riuscire a motivarli, <strong>per</strong>chéfinora ho visto più grinta e “cattiveria” da quelli più vecchi.Il tempo stringe e le partite incombono ». Febbraio sarà un mesechiave <strong>per</strong> la Rigoni di Asiago attesa da tre gare casalinghe(Arezzo, Ferrara ed Edera Trieste) ed una trasferta delicatissima(sabato 12) ad Opicina contro il Polet Trieste. « Situazionecritica, ma onestamente lo pensavo ancora prima di prendere inmano la squadra. Entrare nei playoff dev’essere il nostro unicoobiettivo in questo momento. Sento e leggo che Asiago potrebbediventare uno spauracchio <strong>per</strong> tutti in quella fase del campionato,ma intanto bisogna arrivarci e <strong>per</strong> me ora conta solo questo.Dev’essere il nostro obiettivo primario. Potenzialmente possiamobattere chiunque, specie sulla pista di casa; dobbiamopensare solo a metter via punti, senza curarci degli altri, anchese, ad esser sincero, mi auguro che nessuno faccia qualchecalcolo strano nel prosieguo della regular season ». L’unico calcoloche conta è che Asiago rimane ancora padrone del propriodestino, ma adesso deve provare davvero a cambiare passo, fin daquesto sabato (ore 18.30), quando in via Cinque arriverà l’Arezzodell’amico Jure Penko, esemplare guardiano della gabbia arancionerofino a pochi mesi fa. Una gara difficile (anche <strong>per</strong> le numerosedefezioni), come tutte quelle che attendono Rela e soci da qui fino altermine della regular season; una gara che potrebbe essere veramentequella della svolta.Stefano AngoneseCalcio - 3^ CategoriaProsegue il buon momento del calcioaltopianese in terza categoria, nonostantenell’ultimo turno il GLC abbia visto finire lasua striscia positiva che durava da tre giornateto rimontare (era accadutoanche contro l’Arsiero)il doppio vantaggio dalRozzampia, penultimo delgirone B. Un vero peccato,<strong>per</strong>ché quei due punti in piùavrebbero fatto comodo,soprattutto se si pensa chegli uomini di Lorenzi devonoanche recu<strong>per</strong>are l’incontrocon il New Team SS.Trinità, avversario da maneggiarecon cura visto cheproprio nell’ultima giornataha inflitto il primo stopstagionale all’Arsiero. S.A.Classifica Terza Categoria girone B: Cogollo ** punti 34;Galvanauto Motta * 32; Arsiero *, Union Pedemontana * eMonte di Malo * 29; Asiago ** 28; Novoledo Villaverla * 26;New Team SS. Trinità ** 22; S. Quirico * 21; Azzurra Agno **e Zanè * 18; Montecchio Precalcino * 17; Valli * 16; S. Tomio* 15; Rozzampia * 11; Giavenale * 8. (* le partite in meno)Ristorante CASA ROSSA Pizzeria birreriaNon solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc..Loc.Kaberlaba Asiago


SPORTDopo la grande impresacon la strepitosa medagliadi bronzo ai CampionatiItaliani Giovani in Val diFiemme, gli atleti dell’UnioneSportiva AsiagoSci hanno fatto man bassadi podi anche al CampionatoRegionale svoltosiil 23 gennaio a Val Padola(BL). Gara affascinante ericca di spettacolo che èstata organizzata dall’U.S.Val Padola.Le piste da fondo che sisviluppano tra distese diboschi <strong>per</strong> oltre 30 km,sono riconosciute dall’UNESCOcome patrimonionaturale dell’umanità;si diramano da Val Padola indirezione Valgrande eSelvapiana e sono <strong>per</strong>fettamentebattute sia <strong>per</strong> la tecnicaclassica che <strong>per</strong> lo skating.In una splendida giornata d’inverno,di quelle che ti fannosentire nel pieno clima dellastagione con neve ben compattae tracciato impegnativo,la gara svoltasi in tecnicaclassica ha visto gli atletidell’US Asiago Sci ottenere ibuonissimi piazzamenti. Chiamatea gareggiare sono statele categorie Ragazzi, Allievi,Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoFesta <strong>per</strong> lo “scudetto” di Sergio RigoniSimone Carli convocato <strong>per</strong> le UniversiadiSci di fondo. Campionato Regionale <strong>per</strong> le categorie giovaniliMedaglie <strong>per</strong> tutti! L’US Asiago Sciterza nella classifica delle societàAspiranti e Junior. Nella categoriaRagazzi maschile, buonagara <strong>per</strong> Franco Pesaventoe Sebastiano Dalle Ave chehanno chiuso rispettivamentein nona e decima posizione.Tra gli Allievi femminile,Debora Rosa, nonostante larottura di un bastoncino, è riuscitaa chiudere in seconda posizione,e confermando le suepotenzialità anche in vista deiCampionati Italiani che si svolgerannoproprio sulle piste dicasa al Golf Arena di Asiago;sempre nella stessa categoriabuono il decimo posto diDenise Cera e ladodicesima posizione <strong>per</strong>Brenda Pangrazio. Sulfronte maschile della categoriaAllievi, MarcoMosele ha portato a casauno splendido terzo posto.Tra gli Aspiranti sulla distanzadei 10 km il gradinopiù alto del podio è statoconquistato da DavideCantele con un tempo di26'.23.7, mentre la secondaposizione è andata aLuca Rigoni con un tempodi 27.01.0; ottima anche laprestazione di SimoneBertacco che ha chiusoquinto con un tempo di27’55.9. Tra gli Juniores maschilesi piazza in sesta posizioneMarco Lobbia con untempo di 27’23.7; tra laJuniores femminile quinta posizione<strong>per</strong> Roberta Forte.Giornata da incorniciare <strong>per</strong>l’US Asiago Sci, che con ben4 podi ha conquistato anche ilterzo posto nella classifica dellesocietà. Le gare proseguonoe gli atleti dell’Unione SportivaAsiago Sci non finiscono distupire ed appassionare il “fanclub” di genitori, nonni, parenti,amici e simpatizzanti, cheseguono i ragazzi in allenamentoe in gara. Un ringraziamentogrande e meritato agli allenatoriCarlo Dal Pozzo e Alberto Pertileche seguono con impegno e costanzai propri atleti, e alla societàUS Asiago Sci nonché al presidenteSergio Vellar che si èdetto soddisfatto dei risultati edella crescita sotto ogni aspettodei ragazzi. Morena TurettaLa notizia, che nont’aspetti, quella che leFiamme Oro attendevanoda ben quarantasetteanni, è arrivata daGressoney St Jean localitàvaldostana dove, domenica23 gennaio, si assegnavanoi “tricolori” disci nordico <strong>per</strong> quantoriguarda le staffette.Ebbene sì: dopo quasimezzo secolo i poliziottison finalmente tornati sulgradino più alto del podiomaschile e a “lanciarli”verso questa rinascita èstato proprio un ragazzodell’Altopiano, Sergio Rigoni,uscito dal vivaio dell’UsAsiago Sci.Con una prima frazione impeccabileci ha messo del suonella vittoria finale ottenuta conla collaborazione di LucaDomenica 23 gennaio si èsvolta a Malga Rivetta laseconda gara di sci alpinodella provincia di Vicenzache ha visto impegnati gliatleti delle categorie ragazzi-allievi.Giornata alquantofredda ma che ha visto il regolaresvolgimento del primoslalom speciale in programmaquesta stagione organizzatodall’ U.S. Asiagosci, da quest’anno <strong>per</strong> la categoriaallievi in 2 manche,mentre <strong>per</strong> la categoria ragazzisempre 1 sola manche.Come <strong>per</strong> la gara precedente,svoltasi al Passo Brocon, iltrionfo è andato nuovamenteallo “Ski Team Altopiano diAsiago”, che ha iniziato la suaprima stagione con grandeentusiasmo e preparazione; alsecondo posto si è piazzato ilOrlandi, Dietmar Noekler eFederico Pellegrino.L’Us Asiago Sci non può chefesteggiare assieme al “suo”poliziotto che già da inizio stagionestava fornendo convincentiprestazioni ma che inValle d’Aosta, proprio al mo-21mento giusto, è riuscitoa su<strong>per</strong>arsi ampiamente.Un’altra bella notiziaè arrivata dal mondouniversitario con laconvocazione diSimone Carli alleUniversiadi. Per l’atletadell’Us AsiagoSci il biglietto <strong>per</strong>Erzurum (Turchia),sede dei “giochi”2011, che si chiuderannoil 7 febbraio, riservatiagli iscritti allefacoltà universitarie, èarrivato al termine di un ciclodi gare in Austria, Svizzera e,naturalmente, in Italia dovel’asiaghese è riuscito ad ottenereun paio di podi ed alcunibuoni piazzamenti. Gliazzurri convocati sono staticomplessivamente sediciequamente suddivisi fra maschie femmine. Come nazione<strong>per</strong>ò i posti disponibilierano sei <strong>per</strong> ciascuna delledue componenti <strong>per</strong> cui ragazzee ragazzi delselezionatore Madella si sonoalternati a seconda delle propriecaratteristiche. SimoneCarli ha gareggiato in su<strong>per</strong>combinata,slalom, gigante esu<strong>per</strong>-g.Un altro centro <strong>per</strong> loSKI TEAM ALTOPIANO DI ASIAGOnelle categorie ragazzi-allievi“Centro sci Vicenza” e al terzolo “Sci Club 2000”.Per lo Ski Team Altopianese,nella categoria allievi si è piazzatoal 2° posto AlbertoSpagolla e <strong>per</strong> le femmine ilmiglior piazzamento è stato diGreta Pais al 5°; <strong>per</strong> la categoriaragazzi doppietta sul podiomaschile con RiccardoCantele sul gradino più altocon un ottimo tempo dimanche e GianmariaSavegnago al 2°, mentre<strong>per</strong> le femmine Serena DiMarco al 4° posto.Nella stessa giornata si èsvolto lo slalom gigante <strong>per</strong>le categorie baby-cucciolialle Melette di Gallio e<strong>per</strong> lo Ski TeamAltopiano di Asiago èsalita nuovamente sulgradino più alto del podio”la cucciola” Noemi DallaCosta mentre <strong>per</strong> la categoriamaschile Matteo DallaCosta è arrivato 4°.La stagione è iniziata con ottimiauspici <strong>per</strong> lo Ski TeamAltopiano di Asiago, orgogliosodi portare in alto ilnome del nostro Altopiano.


SPORTAi Campionati mondiali diOslo 2011 manca ormai pochissimo,le gare di “coppa”,quelle della prima fase, sisono concluse da qualchesettimana. Niente di meglioallora di un bel raduno <strong>per</strong>smaltire le fatiche e le tensionidi inizio stagione <strong>per</strong> poipresentarsi all’appuntamentoiridato possibilmente in formaottimale.E dove “rifugiarsi” allora<strong>per</strong> respirare un clima diamicizia e condivisione senon in una terra, quellaaltopianese, dove la disciplinasi è praticata sin dalsuo comparire sulla scenadegli sport invernali anchese oggi sta vivendo unafase di stanca?Detto, fatto. Trecombinatisti azzurri, ArminBauer, Alessandro Pittin eLukas Runggaldier, tuttidelle Fiamme Gialle, GiuseppeChenetti, uno fra itecnici dello sci di fondo dimaggior valore non solo inambito nazionale, lo skimen“slegar” Pietro Frigo ed ilmassaggiatore hanno trascorsoun <strong>per</strong>iodo di preparazionefra Asiago e le pistecircostanti grazie al-BIRRERIAPIZZERIASabato 5 febbraio 2011RistoranteCASA ROSSAlocalità Kaberlaba - Asiagoinfo 0424-462017Musica dal VivoSABATO 19 FEBBRAIO:8l’AltopianoLa combinatanordica azzurrain altopianoUn raduno in vista dei CampionatiMondiali di Oslo. La rappresentativaha avuto modo d’incontrare gli alunnidelle prime due classi delle scuoleprimarie di Asiagol’azione congiunta dell’amministrazione comunaledel capoluogo, dell’UsAsiago Sci e dei volontariprestatisi <strong>per</strong> rendere il soggiornodel Team Italia il piùutile possibile.Su iniziativa dell’assessoreallo sport Franco Sella, fraun allenamento e l’altro, larappresentativa ha avutomodo d’incontrare gli alunnidelle prime due classidelle scuole primarie diAsiago <strong>per</strong> raccontare lees<strong>per</strong>ienze, suscitare interesse<strong>per</strong> la disciplina edascoltare dagli scolari stessidomande e curiosità entrambepuntualmente arrivate.Un’es<strong>per</strong>ienza importanteche prelude ad un progettopiù articolato di rilancio delladisciplina in altopiano <strong>per</strong>capire se vi siano margini<strong>per</strong>ché ciò possa accadereriportando quindi in augequesto sport, salto dal trampolinoe sci da fondo appunto“combinati” fra loro, untempo praticato da tanti econ successo soprattutto adAsiago e Gallio. GiuseppeCheneti si è inoltre reso disponibile<strong>per</strong> un preziosoaggiornamento rivolto agliallenatori di fondodell’altopiano illustrando gliultimi responsi scientifici inmateria. L’occasione èpure ser<strong>vita</strong> <strong>per</strong> sentire daitre azzurri bilanci e prospettivedi ciascuno.Alessandro Pittin, carnico,un anno fa prima medagliaolimpica, bronzo, nella storiadella combinata nordicaitaliana non è molto soddisfattodi quanto raccolto sinqui: “ Ho smarrito un po’ lemigliori sensazioni nel salto.In tutte le sue fasi sentodi non essere ancora a posto.Sono <strong>per</strong>ò convinto chequesto <strong>per</strong>iodo privo digare alla vigilia del “mondiale”di Oslo possa riportarmiai miei livelli abituali.Sono quindi ottimista”.Armin Bauer si sta inveceriprendendo da un infortunioal braccio sinistro: “Stomigliorando anche se nonposso forzare ancora. Sonopartito con una buona caricaed i risultati non si sonofatti attendere. Ora devosoltanto guarire bene poitoccherà solo a me”.Lukas Runggaldier è sorpresodel suo ruolino dimarcia: “S<strong>per</strong>avo di entrarenei primi quindici in unaQuando, a fine novembre, abbiamo scritto di lui e della sua convocazionenella nazionale di snowboard, avevamo chiuso l’articoloaugurandoci di poterlo ospitare ancora su queste pagine inoccasione di nuovi suoi successi sportivi. Eccoci dunque a complimentarcicon Tommaso Leoni <strong>per</strong> la vittoria ottenuta nellagara di Coppa Europa disputatasi il 30 gennaio scorso a Isola2000, in Francia. Il terzo appuntamento dello snowboardcross diCoppa Europa si è chiuso in maniera trionfale <strong>per</strong> i colori azzurrigrazie anche alla bellissima prestazionedell’atleta di casa nostra.Dopo le vittorie nei giorniprecedenti di Matteotti ePerathoner, è stata la volta diTommaso Leoni, capace dibattere lo stesso Matteotti negliultimi metri della finale. Perl’Italia una giornata <strong>per</strong>fetta,con quattro azzurri nei primicinque nell’ordine di arrivo:dopo Leoni e Matteotti, FabioDomenica 23 Gennaio sulla pista“Meletta di Mezzo” alle Melette di Galliosi è svolta la III^ prova valida <strong>per</strong> il CircuitoProvinciale “Lattebusche” di scialpino.La manifestazione è stata organizzatadallo Sci Club Gallio. Alla Gara cheimpegnava i giovani atleti delle categorieBaby e Cuccioli (nati negli annidal 2000 al 2003) nella specialità“Slalom Gigante”, hanno partecipato170 bambini di cui 61 femmine e 109maschi in rappresentanza delle 15Società sportive partecipanti. Nellasplendida cornice di una meraviglio-gara di “coppa” invvece èandata ancor meglio. L’ingressonelle Fiamma Giallemi ha evidentemente fattoraggiungere la necessariotranquilità psicologica <strong>per</strong>cui ora riesco a lavoraremeglio e, proprio <strong>per</strong> questo,s<strong>per</strong>o di mantenerel’attuale condizione anchedurante questi “mondiali”norvegesi ormai vicini”.Il saggio “Sepp” Chenetticrede molto nei suoi ragazzi.Al trio dei già qualificatise ne aggiungeranno un altropaio, forse tre.“Nomi e numeri uscirannodopo le ultime selezioni diquesto fine settimana. Quiad Asiago si è lavoratomolto bene anche grazie alclima di collaborazione sulquale si è potuto contare.Grand Prix “Lattebusche” 2011III^ Prova Baby e Cuccioli alle Melettesa domenica dalle fredde tem<strong>per</strong>ature,ma con un cielo terso da cartolina,in uno magnifico scenario coronatodalla presenza di un pubblico numerosoe partecipe, la competizione haottenuto il plauso dei presenti ed i complimentidegli addetti ai lavori. Meritevolela prestazione complessiva degliatleti di casa che con un ottimorisultato collettivo <strong>per</strong>mettono allaSocietà di conquistare il terzo gradinodel podio nella classifica <strong>per</strong>Società. Un sincero ringraziamentoa quanti hanno collaborato e a tuttigli Sponsor.22Ora <strong>per</strong> gli atleti è in programmaun calo di forma<strong>per</strong> poi riprenderla, tutta, inoccasione dell’appuntamentoiridato. E’ un’ o<strong>per</strong>azioneun po’ rischiosa cuisiamo <strong>per</strong>ò costretti dal calendariovuoto di gare <strong>per</strong>un tempo troppo lungo. Rimanereal topin questa situazioneè praticamenteimpossibile <strong>per</strong> cui questaè strada obbligata. La miafiducia in questa squadra digiovani – conclude – è tantaanche tenendo conto chel’obiettivo finale è rappresentatodalle Olimpiadi diSochi 2014".In ogni caso dall’altopianoparte un “in bocca al lupo”di quelli “doc”. S<strong>per</strong>ando,naturalmente, che crepi.Renato AngoneseVittoria in Coppa Europa <strong>per</strong> LeoniCordi ha chiuso quarto e Perathoner quinto. Belle soddisfazionidunque <strong>per</strong> Tommaso Leoni, classe 1991, che ha sco<strong>per</strong>to lapassione <strong>per</strong> la tavola 6 anni fa, con i primi approcci propriosulle piste dell’Altopiano. Poi, seguito da Marco Mazzonelli delloSki college di Falcade, dove Tommaso studia, è arrivato inpoco tempo a far parte della squadra B della Nazionale e chissàche questa sia la prima di tante altre vittorie.Questi i risultati:Cat. Baby Femminile: 1^ SaraGottardo (SC 2000 Mason); 2^Zoe Tessarolo (Centro SciVicenza), 3^ Giulia Frison(Sci Club Gallio).Cat. Baby Maschile:1^ Antonio Valente (CentroSci Vicenza), 2^ LorenzoIllotti (Sci Club Gallio); 3^Riccardo Lupato (S.C. SetteComuni).Cat. Cuccioli Femminile:1^ Noemi Dalla Costa (SkiTeam Altopiano di Asiago),2^ Anita Muraro (U.S. AsiagoSci), 3^ Matilde SofiaGrassetto (U.S. Asiago Sci)Cat. Cuccioli Maschile:1^ Jacopo Trulla (Centro SciVicenza), 2^ Christian Bonato(U.S. Asiago Sci), 3^ MattiaFrison (Sci Club Gallio).Classifica <strong>per</strong> Società:1^ U.S. Asiago Sci, 2^ CentroSci Vicenza, 3^ Sci ClubGallio


Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoVOLLEY Sabato scorso vittorie importanti <strong>per</strong> Terza Divisione e Under 13Il Volley Asiago Altopiano doma gli avversari23Vittorie importantissime e convincenti quelleottenute dal Volley Asiago Altopiano Sabatoscorso in casa contro due avversari di alta classifica.La prima, quella della Terza DivisioneFIPAV, ottenuta ai danni della prima della classedell’Olimpia Zane’ al termine di un matchcombattutissimo; 3 a 2 il finale con parziali di25:20, 24:26, 20:25, 25:18 e 15:8 che parlanochiaro: match interminabile e vissuto sul filodell’equilibrio <strong>per</strong> quattro set, c’e’ voluto soloun su<strong>per</strong>lativo tie break dell’Asiago <strong>per</strong> portarea casa una vittoria che inietta morale e fiduciaalla squadra di coach Munari e, soprattutto,consente all’Asiago di rimanere agganciatoal gruppetto di testa composto da Malo,Pasubio, Zane’ e Novale. A fine match abbiamoraccolto qualche impressione da alcuneprotagoniste della bella vittoria: “che fosse duralo avevo messo in conto, ma così dura non melo sarei aspettato” commenta la palleggiatriceDeborah Rigoni “un match tra i più combattutida quando gioco a pallavolo... sul primoset vinto da noi avevo quasi quasi pensatoche avremmo potuto anche vincere la partita, ma poi sul 2 a 1<strong>per</strong> loro devo dire che quel poco di s<strong>per</strong>anza era già evaporato.Nella riposo tra il terzo e il quarto set abbiamo capito che non sipoteva già gettare la spugna e siamo entrate in campo con unospirito diverso, con una forza di gruppo, con la convinzione che lapartita si <strong>per</strong>de alla fine e non dopo tre set e infatti abbiamo rovesciatola situazione a nostro favore vincendo il quarto e poi facendo untie break praticamente <strong>per</strong>fetto. Questa vittoria ci dà soprattutto morale,quel pizzico di fiducia in noi stesse che avevamo lasciato sul campodel Pasubio qualche settimana fa e che ci fa capire che, malgradosia <strong>per</strong> noi un campionato d’esordio in federazione, possiamoessere comunque competitive.” E a queste parole si aggiungonoquelle del centrale Sara Plebs:”questo <strong>per</strong> noi è un campionatodifficile, lo scopriamo partita dopo partita... siamo in assolutole più giovani, a volte ci scontriamo con squadre che hannoa referto ragazze di 25 anni, io non ne ho ancora compiuti 16. Letrasferte sono impegnative, ci è capitato di giocare anche alleventi e trenta della sera, cosa che di certo non succedeva quandofacevamo l’Under 16 in AICS. Purtroppo siamo anche in po-che... siamo partite a inizio campionato che eravamo una quindicinama poi <strong>per</strong> motivi di lavoro di alcune o di studio di altre ciritroviamo a essere sette o otto ad ogni partita; potessimo avereun po’ più di ricambio ci consentirebbe di mantenere una maggiorelucidità nell’arco di una intera partita. Credo comunqueche se continuiamo a rimanere unite e a impegnarci potremmodare del filo da torcere un po’ a tutte”. E sempre Sabato scorso,subito dopo la gara della Terza Divisione, è stato il turno dellecugine più giovani dell’Under 13. Ottima prova anche la loro chesconfiggono <strong>per</strong> 3 a 2 le dirette concorrenti alla testa del campionatoAICS: l’Union Creazzo. Partita che si era messa sui binari delmatch di andata con le ragazzine terribili dell’Altopiano in vantaggio<strong>per</strong> due set a zero ma che subiscono poi la rimonta del Creazzo.Questa volta <strong>per</strong>ò la rimonta ha avuto solo parziale successo: al 2a 0 <strong>per</strong> l’Asiago fa seguito il pareggio del Creazzo; 2 a 2 e si va altie break, ma e’ il grande carattere della squadra di coach Gatti,assistito in questa stagione dalla coppia Plebs-Basso, e il pubbliconumeroso sui gradoni dell’IPSIA a fare il resto: tie break palpitanteche si chiude con la vittoria asiaghese <strong>per</strong> un “en plein” tuttobianco-blu a sottolineare il gran lavoro chetutto il team asiaghese sta svolgendo in questastagione. E sulla bella vittoria dell’Under13 abbiamo il commento a caldo di coachPetronio Gatti: “pur giocando meno benerispetto all’andata, siamo riusciti a portarea casa una importante vittoria che ci confermain testa alla classifica. A onor del verol’Union Creazzo, che non dimentichiamolo,fa anche il campionato di Federazione, ha dimostratoun’organizzazione di gioco su<strong>per</strong>iorealla nostra, ben disposte in difesa e sempre allaricerca di costruire un attacco efficace. Non acaso, pur <strong>per</strong>dendo, hanno fatto 5 pt totali inpiù rispetto a noi. Noi, al solito, abbiamo difesobene ma non benissimo, forse ho accorciatotroppo la squadra sui loro attacchi e diversevolte ci hanno colpito con palloni lunghi;abbiamo cercato di costruire sempre gli attacchima poi, un po’ <strong>per</strong> imprecisione e unpo’ <strong>per</strong> timore di sbagliare, non siamo statimolto efficaci. Alla fine tutte coloro che hannomesso piede in campo avevano dato il110% e non ne avevano proprio più. E la vittoria al quinto set<strong>per</strong> 15:13 è stata una piccola apoteosi che le ragazzine meritavano.Una vittoria ancora più esaltante se pensiamo che qualcheragazza era reduce da influenza e una (Barbara F.) tornata acasa dopo la partita aveva la febbre a 38,5° !!! ed aveva passatola notte precedente l’incontro insonne a vomitare ma ha volutoesserci. Fantastica. Melania B., il nostro capitano, in settimanaaveva svolto un solo allenamento <strong>per</strong> un fastidioso mal di gola.Mi ha fatto piacere vedere anche un gran tifo sugli spalti, stracolmigrazie all’apporto di tantissimi familiari delle nostre atlete e diun numerosissimo gruppo di supporter creazzesi. Adesso abbiamotre incontri alla nostra portata in cui ci sarà spazio <strong>per</strong> far giocarechi ieri ha fatto molta panchina ma tanto tifo e <strong>per</strong> ricaricarele pile (leggasi lavorare sui fondamentali) in attesa dei play off,che a questo punto non possono sfuggirci.” I prossimi impegni<strong>per</strong> il Volley Asiago Altopiano sono previsti <strong>per</strong> sabato prossimo 5Febbraio quando all’IPSIA arrivera’ la nuova capolista ASD PallavoloMalo (incontro previsto alle ore 16:00), mentre l’Under 13 e’ attesa aSchio dall’Auxilium domenica 6 Febbraio alle ore 10:30.Volley Cesuna - Inizia il girone di ritornoSettore giovanile in pieno fermentoNeppure il tempo di una brevesosta <strong>per</strong> i campionati diPrima Divisione, nei qualisono impegnate le formazionidi vertice della P.G.S.Pallavolo Cesuna, che, conle partite in programma nellasettimana in corso, giàinizia il girone di ritorno.Nello scrutare le rispettiveclassifiche ciò che balza subitoagli occhi è che risultaquanto mai richiesto un cambiamentodi propositi chepossa dar corso ad una stagionepiù prolifica nei risultati;infatti, nonostante qualchesegnale positivo sia comunqueemerso, manca nelleformazioni altopianesi ilsapore del successo che puraveva contraddistinto i precedenticampionati. Sia ilCaseificio Pennar, la squadramaschile, che La Bussola,la squadra femminile,osservano la propria classificadalla desolante posizionedi ultimo posto con las<strong>per</strong>anza di tirar fuori le soluzionipiù adatte <strong>per</strong> risalirela china e non trovarsi atu <strong>per</strong> tu con lo spettro dellaretrocessione. Una situazioneche nasce daproblematiche diverse <strong>per</strong> ledue formazioni: innegabilmentedovuta all’elevatospessore tecnico delle competizioni,<strong>per</strong> quanto riguardail settore maschile; principalmentelegata a fattorimotivazionali, nonché ad unsostanziale rinnovamento delnucleo di atlete, la crisi di risultatiemersa nel settorefemminile. Quasi a sottolinearel’analogo <strong>per</strong>corso daimboccare, il calendario prevede<strong>per</strong> entrambe le compaginidue importanti sfidegià nei primi turni in programmacon formazioni inclusenella zona salvezza: ilCaseificio Pennar, spronatodal rientro in campo dicapitan De Guio, troverà sulcammino prima laPolisportiva Santa Croce nellatrasferta di giovedì 3 febbraio(il resoconto sul sitowww.giornalealtopiano.it),poi il Volley Bassano nella sfidain programma alle 20,30di sabato 12 febbraio alpalazzetto di Roana. Campiinvertiti <strong>per</strong> La Bussola chesabato 5 febbraio alle 20,30affronta a Roana la compaginedi Torri di Quartesolo,mentre il fine settimana successivoscenderà a Rossano<strong>per</strong> il secondo turno di ritorno.Là dove i risultati contanomeno, essendo più rilevantel’accumulo di es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>acquisire la capacità di rendereautomatica l’esecuzionedei movimenti di contattocon la palla, i cosiddettifondamentali, è il settore giovanile.Dopo la fase inizialededicata alla preparazionedella tecnica è arrivato il momentoanche <strong>per</strong> i nostripallavolisti “in erba” di cimentarsinei campi di giocoe confrontarsi con le altresquadre della provincia.Vale la pena di ricordare lascelta o<strong>per</strong>ata qualche annofa da parte della società diiscrivere tutte le squadre unicamenteai campionati di Federazionecon il fine di aumentareil livello tecnico degliatleti; ciò pur nella consapevolezzadi dover pagarelo scotto di vedere affievolirsii risultati rispetto allaprecedente militanza neicampionati amatoriali qualiquelli dell’AICS e CSI. Unascelta confortata dall’appoggioincondizionato dellaPolisportiva Comune diRoana, che, grazie all’appoggioeconomico di Rigoni diAsiago, Cassa Rurale ed Artigianadi Roana e Consorziofra i Caseifici, offre lapossibilità a tutti i ragazzi ditrovare giovamento dalla praticadello sport nelle sue variediscipline.Proprio in questi giorni haavuto inizio il primo torneo4x4 dedicato ai maschiettiU12 i quali hanno ben coltol’occasione di mettersi inmostra regalandosi due strepitosevittorie contro lecompagini di Auxilium Schioe Altair Vicenza; sicuramenteuna meritata soddisfazione<strong>per</strong> i loro allenatori StefaniaCosta e Fabio Carli cheli hanno accompagnati nellacrescita sportiva. Dalla settimanaprossima inizierannola propria attività agonisticasia la squadra maschile chepartecipa al campionatoU14, che le squadre femminilidi U16 e U20 le quali parteci<strong>per</strong>annoai rispettivi campionatidi terza categoria;altro discorso, invece, <strong>per</strong> leformazioni femminili di U14e U13 che hanno già affrontatol’emozione dell’esordioessendo impegnate la primanel campionato di categoriae la seconda nel torneo“Braccio di Ferro”.Ilario De Guio


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano24“L’iscrizione nella scuola di Cesunaun “obbligo” non condiviso da tutti”Egregio Direttore,il ministro Gelmini nella suaazione politica ha iniziato, esostiene tuttora, una lottacontro gli sprechi dell’istruzionepubblica; ora io vorreiesporle una situazione, presentenella nostra provincia,che va in direzionediametralmente opposta.La scuola secondaria di1°grado “Reggenza 7 Comuni”dispone di una sede centralead Asiago e di altre tresedi nei paesi di Cesuna,Mezzaselva e Gallio.Le scuole di Cesuna eMezzaselva appartengonoentrambe al Comune diRoana.Negli ultimi anni sempre piùgenitori delle frazioni diTreschè Conca e Canove hannoscelto di iscrivere i proprifigli alla sede di Asiago anzichéquella di Cesuna, sia <strong>per</strong>motivi di natura <strong>per</strong>sonale che<strong>per</strong> considerazioni relative alladidattica. Nello scorso annoscolastico, poco prima dellascadenza del termine delleiscrizioni alla classe prima, ilConsiglio d’Istituto ha approvatouna delibera che di fattoobbliga tutti i bambini abitantinelle frazioni di Cesuna,Treschè Conca e Canove afrequentare la sede di Cesuna,salvaguardando, <strong>per</strong>ò, i bambiniabitanti nella frazione diCamporovere che “<strong>per</strong> tradizione”(così è scritto testualmentenella delibera) hannosempre frequentato la sede diAsiago.Il Dirigente Scolastico sostenevala necessità di mantenerea<strong>per</strong>ta la sede di Cesuna e<strong>per</strong> questo motivo almeno diecibambini dovevano assolutamenteiscriversi alla classeprima di Cesuna.Attualmente gli alunni presentiin tale sede sono 36 ripartiti neitre anni. Sembra quasi che glialunni siano diventati uno strumento<strong>per</strong> mantenere in <strong>vita</strong>una scuola, ma dovrebbe esserela scuola uno strumentoa disposizione degli alunni. Vorreiricordare che nella deliberadella Giunta Regionale delVeneto n° 495 del 2/3/2010, lacui relatrice è l’assessoreDonazzan, si fa riferimentoalla razionalizzazione delle Direzionie dei punti di erogazionedel servizio scolastico e si affermatestualmente che “ <strong>per</strong>l’anno scolastico 2010/2011 siè provveduto a dare attuazionealle disposizioni di leggerelative alle istituzioni scolastichesottodimensionate e aipunti di erogazione del serviziocon un numero insufficientedi alunni”. Alla luce di quantoscritto sopra ritengo che sussistauno spreco di denaro pubblicoche grava sul Comune diRoana, in quanto proprietariodell’edificio, in termini di riscaldamento,luce, manutenzioneordinaria e straordinaria dellastruttura e trasporto gratuito<strong>per</strong> tutti gli alunni iscritti allasede di Cesuna. Forse taledenaro potrebbe essere investitoin una seria politica si sostegnoalle famiglie di tutto ilComune sotto varie forme.Penso, inoltre, che alle famigliedegli studenti obbligati afrequentare la sede di Cesunasia stato negato il diritto di sceglierela sede che ritenevanopiù consona alle proprie esigenzesia di carattere praticosia riguardanti la qualità del sistemaeducativo.Ritengo, altresì, che in un mondoin cui si parla continuamentedi globalizzazione, venganegata la possibilità di frequentareun ambiente più ricco siadi opportunità didattiche che direlazione con coetanei frequentantile altre sezioni, inquanto le classi presenti nellasede di Cesuna sono formatemediamente da 10-12 alunni.In prossimità dello scadere deltermine <strong>per</strong> le iscrizioni allaclasse prima al nuovo annoscolastico 2011/2012, da unsondaggio effettuato dall’Amministrazionedel Comune diIl Giornale pubblica le Vostre lettere!Inviatele a: Giornale dell’Altopianoe-mail: redazione.altopiano@tiscali.itPer favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibilericeverle via posta elettronica.E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:Piazzetta delle Poste n.3 36012 AsiagoSi ricorda che, <strong>per</strong> poter essere pubblicate, le letteredevono riportare sempre firma e indirizzo e numero ditelefono del mittente. La redazione si riserva ancheeventualmente di ridurre, modificare o non accettareeventuali testi di cattivo gusto.Roana, la quasi totalità dei genitorihanno espresso l’intenzionedi iscrivere i propri figlinella sede di Asiago, mentresolo 4 famiglie alla sede diCesuna, su un totale di 27 alunniattualmente presenti nelleclassi quinte. Da un colloquioavuto recentemente con il DirigenteScolastico è emersoche ciò non sarà assolutamentepossibile <strong>per</strong>ché lasede di Cesuna DEVE rimanerea<strong>per</strong>ta. Tenendo contoanche del trend demograficoin netto calo che sta accompagnandoda qualche anno ilComune di Roana e chequindi porterà, comunque neltempo, ad una fisiologicachiusura della sede diCesuna, ha un valido significatoobbligare la maggioranzadi queste famiglie ad effettuareuna scelta che noncondivide?Lucia CarliIn tanti abbiamo visto “Ausmerzen “, la sconvolgentetrasmissione diPaolini sulla mostruosapianificazione dello sterminiodei malati di mente,progettata (vomitata?) dal delirio nazista nel1939. Vi risparmio il miocommento che sarebbesolo una sequela di aggettivirivoltanti e nonaggiungerebbe nulla aquanto hanno già scritto nobilmentei giornali sulla “Giornata della Memoria”.Solo alcune considerazionitratte da “Ai confini dell’anima– i Greci e la follia” di G.Guidorizzi.- Cortina Editore.Senti senti cosa ne pensavanoi Greci 2500 anni fa:“Per i Greci la follia nonfu solo il baratro buio dellaragione, ma anche l’incontrocon sfere nascostedella mente e con una dimensionedalla quale unessere umano resta esclusofinché la mente non loabbandona; non fu intesasolo come cedimento dellacoscienza ma anche comeun mezzo <strong>per</strong> forzare i suoilimiti e dilatare la <strong>per</strong>sonalità.Perciò lo statuto dellafollia, in Grecia oscilla tradue estremi: in parte corruzionedell’anima, in parteprofonda es<strong>per</strong>ienzaAnche quest’anno viene proiettato sullo schermo delle famiglieil solito film: “aumento delle rette di ospitalità nelle casedi riposo”. Le Amministrazioni, coadiuvate dalle loro Direzioni,che gestiscono i posti letto extra-ospedalieri del Veneto,in alcune realtà senza i preventivi passaggi di confronto e dinegoziazione con i Sindacati Pensionati e con i Comitati Ospiti- Familiari, stanno deliberando ulteriori aumenti delle retteche nel 2011 determineranno costi, a carico dei nonautosufficienti, più alti rispetto all’adeguamento delle pensioni.Si rinnova anche quest’anno lo scarica barile tra i garantidella qualità e quantità dei servizi e i programmatori istituzionalidegli interventi finanziari: soprattutto la Regione.Una Regione (più esplicitamente la sua Giunta) che quest’anno,<strong>per</strong> la prima volta, stando alle parole dell’Assessore allepolitiche sociali, non incrementerà il valore delle impegnativedi residenzialità, provocando il “contenzioso” all’interno dellecase di riposo. Nel mezzo del contendere tra i Consigli diamministrazione delle case di riposo, il Governonazionale che ha cancellato i trasferimentistatali agli Enti locali e la Giuntaregionale imbrigliata nelle proprie begheinterne sulla quadratura del bilancio,vengono schiacciati i diritti delle <strong>per</strong>sonee viene mortificata la dignità dei nonautosufficienti e dei disabili, costretti apagare direttamente (o impegnando i redditidei loro familiari), pesanti quote (circacinquanta euro il giorno) <strong>per</strong> prestazionisociali e di rilievo sanitario, che dovrebbero,invece, rientrare tra le competenze(oneri compresi) della “rete pubblica” deiservizi sociosanitari e assistenziali. Il Sindacatosi oppone all’aumento dei costi acarico degli ospiti e/o dei loro familiari,La giornata della MemoriaAusmerzen, considerazioni “a caldo”dello spirito, <strong>per</strong>ché soloattraverso la follia si puògiungere a esplorarel’estremo confine della naturaumana…La pazzianon era un oscuro territoriotra delirio eviolenza....poteva ancheessere un ponte tra la menteumana e la lingua segretadegli dei....La follia <strong>per</strong> iGreci fu anche una serie direaltà diverse:malattia,e s p r e s s i o n ereligiosa,istituzione culturalein una società in cui i folli nonerano reclusi e isolati dato chela comunità dei sani decise dicoesistere con quella deglialienati.... ..La follia è unadimensione stessa dell’essereumano <strong>per</strong>ciò non puòessere separata da lui edalla società....Il folle puòessere un malato ma è ancheun uomo in grado diforzare i limiti della coscienzae di gettare losguardo là dove gli altrinon vedono e conoscerenella sua mente abissi spaventosio estasivisionarie.... Probabilmentenon è esagerato dire chela grande cultura dell’epocaclassica, più che sull’orgogliodella ragione, sisia costituita sulla consapevolezzadella fragilitàdella ragione, che può organizzaree controllare leforze oscure che l’assedianosolo quando assume lacoscienza della propriaprecarietà e insieme dellasua unicità..” Mica male <strong>per</strong>i nostri” barbari” antenati.Più o meno la “culturanazista” di 2500 anni dopo.Con vergogna e tristezza, macon un pensiero riconoscentea Franco Basaglia che ciaveva pensato.Paolo LorenziRette Case di Riposo: “Il solito copione”<strong>per</strong>ché i soggetti con disabilità psicofisica, invalidi <strong>per</strong>manenti,come gli anziani con demenze senili o colpiti dal morbodi Alzheimer, sono “<strong>per</strong>sone malate” e in quanto tali devonoricevere dalle pubbliche istituzioni tutti gli aiuti (servizi e provvidenze)necessari <strong>per</strong> e<strong>vita</strong>rne la loro ghettizzazione e laloro mortificazione. La filantropia non può sostituire la solidarietàe l’equità e nemmeno può essere alternativa ai compitie alle responsabilità degli amministratori della cosa pubblica,che hanno l’obbligo di tutelare equamente i più deboli ei più sfortunati. Per questo che necessitano, anche qui inVeneto, interventi strutturali, come: il finanziamento al fondo<strong>per</strong> la non autosufficienza e la disabilità; la definizione delnuovo piano regionale sociosanitario; la conferma e l’estensionedella quattordicesima mensilità ai pensionati; il recu<strong>per</strong>odel potere d’acquisto delle pensioni e delle retribuzioni; lariduzione della compartecipazione ai costi assistenziali e sanitari.Riprendendo l’argomento delle rette, non è pensabile(non è accettabile) che gli anziani nonautosufficienti e i disabili vengano costantementechiamati a reggere le sorti dei bilancidelle case di riposo, dei centri diurni, delleRSA e dei CEOD.Nell’ambito di queste preoccupazionisindacali e sociali, la Giunta regionalee la Direzione dell’Assessorato allepolitiche sociali, non possono esimersi dall’intervenire,con tutta la loro autorevolezzaistituzionale, a bloccare immediatamente tuttigli aumenti dei costi a carico delle <strong>per</strong>sone enel contempo sono in<strong>vita</strong>ti ad attivare il “tavoloetà adulta” <strong>per</strong> definire una condivisasoluzione del “problema rette”.Franco PiacentiniCoordinatore Dipartimento Welfare CGIL Veneto


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano25Rai: un canone, pure in aumento,che non ha ragione di esistereCon l’ultimo aumento la Raiha su<strong>per</strong>ato sé stessa. Perchémentre in concorrenzacon la Tv commerciale e <strong>per</strong>attirare pubblicità si auto etichetta“di tutto di più” poi<strong>per</strong>ò si umilia, tostamente,<strong>per</strong> ottenere l’incrementodella lucrosa rendita costituitaappunto dal canone. Pubblicitàe canone. Così è laRai, unica fra tutte le Tv italianema anche europee. Chesi chiami canone, categoriaprivatistica di remunerazione<strong>per</strong> l’utilizzazione di cose o<strong>per</strong> servizi poco importa, inrealtà un tributo e cioèun imposizione a caricodei possessoridei televisori: untributo <strong>per</strong> definizioneobbligatorio eguai a evaderlo! Macome si giustifica unsimile trattamento di privilegio.Sotto il profilo economicoil canone costituisceil tipico aiuto di stato vietatodai trattati comunitari <strong>per</strong> alterazionedella concorrenza,una spintarella insomma.Come tutte le Tv anche laRai dovrebbe vivere di suo,pubblicità, vendita prodotti,asseti finanziari. Invece no,la Rai gode di uno statutospeciale all’ombra della politica.Si dice che questo trat-l’AltopianoSabato 5 febbraio 2011tamento di favore è dovuto<strong>per</strong>ché “servizio pubblico”,una locuzione impegnativache, lì <strong>per</strong> lì, mette soggezione.Ma cosa sta a significareservizio pubblico. Senzafarla lunga era quello, in tempidi monopolio televisivo finoagli anni‘80 delL’Altopiano srl - Società uni<strong>per</strong>sonaleSede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002presso il tribunale di Bassano del GrappaTelefono servizio lettori: 348 - 3138606Telefono servizio abbonati 338 -1460517Telefono <strong>per</strong> inserzioni pubblicitarie 338-1460517E-mail: redazione.altopiano@tiscali.itinfo@giornalealtopiano.itDirettore responsabile: Stefania LonghiniSegretaria di redazione: Silvana BortoliIn redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle FusineCesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit,Gerardo Rigoni, Martina Rossi,Stefania Simi, Egidio ZampeseHanno collaborato: don Marco Pozza,Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese,Ivan Baù, Alessandro Siviero, Ilario De Guio,Morena Turetta, Giacomo Scarsella,Giorgio Spiller Ostarelo, Andrea Benetti,Riccardo Mosele, Christian Comelato,Nicoletta ManfrinResponsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio FavaroImpaginazione: Davide DegiampietroFoto: Archivio Giornale - Grafica AltopianoStampa: Centro Stampa delle VenezieVia Austria, 19/b - 35217 Padovasecolo scorso, il compito delloStato, di fornire informazionee di promuovere la culturaa spese della collettivitàche <strong>per</strong>ciò veniva chiamataa contribuire con il canonetributo.Ma, caduto il monopoliopubblico, <strong>per</strong> l’arrivo delleTv libere nessuna riserva sigiustifica più a favore della Tvdi proprietà pubblica. La Rainon ha più l’esclusiva; informazione,intrattenimento ecultura li fanno anche le altreTv; raccoglie pubblicità(fra l’altro più cara), e si assoggetta,sempre insiemealle altre Tv, al giudizio degliascolti (e come ci tieneagli share del giornodopo!). Dove sta dunquela differenza? Si vede allorache quell’etichetta diservizio pubblico è un, neanchetanto, comodo paravento<strong>per</strong> giustificareil canone che anche <strong>per</strong>questo è considerato iltributo più odiato dagliitaliani (il 47%, secondoil rapporto Censis,non lo vuole pagare). Maanche a voler concedere ilbeneficio del servizio pubblicoancora non si giustificano gliaumenti: aumenti indiscriminatisottoscritti dal ministro a piè dirichiesta della Rai, senza unesame da parte della commissioneparlamentare di vigilanzaRai o almeno del governo ein barba al patto di stabilità chetante difficoltà sta creando diquesti tempi ai serviziministeriali e a tutti gli Enti locali.Veramente incomprensibileil trattamento riservato allaRai <strong>per</strong> la quale non si ha ritegnodi mettere le mani nelletasche degli italiani! Cosa nonsi fa <strong>per</strong> la Rai. Perché, anchea voler mantenere il canone,<strong>per</strong> noi senz’altro ingiustificatoe su<strong>per</strong>ato, non si chiederesoconto alla Rai di comevengono spesi i denari pubblici?E se dalla Rai non si hanulla di diverso, in meglio si intende,rispetto alle altre Tv <strong>per</strong>chénon privatizzarla e comunque<strong>per</strong>ché continuare a vessareil contribuente con l’aumentodelle tasse, <strong>per</strong> causadel canone tv? Anche <strong>per</strong> questoi contribuenti accorrono inmassa, come mai avvenutoprima d’ora, agli sportelli delCLIRT, comitato libera informazioneTv con sede inMarostica, <strong>per</strong> disdettare il canonecome prevede la legge.Non solo vogliono liberarsi dall’odiosobalzello ma anche dareun segnale di a<strong>per</strong>to dissenso edi disgusto verso la Rai e pureverso chi gli tiene bordone.Giovanni Bertacche“Chi non ama non puòritenersi cristiano”Egr. Sig. Lorenziho letto attentamente la suamissiva e la trovo in alcunipunti polemica, in altri non dicodissacrante ma incomprensibile<strong>per</strong> chi crede. Premettoche con questa mia non vogliogiudicarla ma desidero soloesprimere quello che pensodopo aver riflettuto molto sullesue dichiarazioni. Lei affermadi essere più papista delPapa <strong>per</strong>ché afferma che ilsuo pensiero nella DominusJesus è discriminante versoqualsiasi religione, sempre secondolei è premessa del fanatismoe dell’eventuale conseguenteviolenza <strong>per</strong> il mancatorispetto delle convinzionialtrui ecc... ecc...Mi <strong>per</strong>doni sig. Lorenzi ma dacome scrive è una <strong>per</strong>sonacolta <strong>per</strong>ciò non capisco comeabbia travisato e malinteso leparole del S. Padre. Anchesecondo me (è logico !!) c’èdifferenza tra “FedeTeologale” che è accoglienzadella grazia della verità rivelatae credenza nelle altre religioni.Nessun libro sacro è uncostrutto umano, io penso chesia nel CORANO (da lei citato)che nella BIBBIA aleggilo Spirito di Dio che vuole guidareil suo popolo verso l’unicameta finale che è il RegnoEterno. Maria nelle varie apparizioniavvenute in diverseparti del mondo, è venuta eviene tutt’oggi (a Medjugorie)<strong>per</strong> confermarci che la veritàrivelata sta nel Cristo morto,risorto e vivo in mezzo a noi.A questo proposito dice chemolti pensano di essere cristianisolo <strong>per</strong>ché pregano e onoranole leggi di Dio ma se essinon AMANO non possono ritenersicristiani. Sappiamo tuttiche non è facile amare contutte le sue innumerevolisfaccettature (<strong>per</strong>dono, devozione,comprensione, tolleranza,uguaglianza......).La invito a venire aMedjugorie il 30 marzo chissàche la Regina della Pace gliriservi qualche sorpresa.Paola GalliI RACCONTI DEI LETTORIC’era una volta...Cappuccetto Rosso,Biancaneve, Cenerentola ealtre fiabe le ho conosciutedopo che a scuola avevo imparatoa leggere e con lamancetta della domenica ognitanto mi compravo unlibricino che narrava una diqueste storie fantastiche.Mi ricordo che rimasi moltoimpressionata dalla “BellaAddormentata” <strong>per</strong>ché lanonna teneva in soffitta proprioun vecchio oggetto (la“mulinela”) con tanto di fusicome quello della fiaba equante volte l’ avevo toccato!Le storie che una volta raccontavanononni e genitoriavevano di solito come protagonisti<strong>per</strong>sonaggi mostruosie cattivi.C’erano così i “Sanguinei”spiritelli maligni e dispettosiche si divertivano a farescherzi cattivi specie se ti trovavifuori di casa quando facevabuio e dallo spavento tisi rizzavano i capelli e il sangueandava tutto in testa. Ele “Strie”? Vecchie, magre,naso adunco, occhi di brace,capelli arruffati, ghignosdentato; loro residenza legrandi voragini che ancoroggi trovi camminando neiboschi e in cui finivano ipoveretti che capitavano sottole loro sgrinfie. Poi c’era“l’Orco” non ho mai capitocom’era fatto ma di sicuroera brutto e mangiava i bambinicattivi! Quante volte sentivodire: “Su presto putei inleto che xè qua i Sanguinei”,“Mamma mia se te si sporco,desso te fasso portar viadall’Orco”, “Daghe semprela man ala zia che no teporta via la Stria”!E poi c’era il capo di tutti“il Diavolo” forcone inmano, coda lunga,lingua di fuoco, lasua casa era lontano,in mezzo allemontagne: che brividipassare ancoraoggi accanto al“Buso delDiavolo”dove tantevolte gliadulti minacciavanodi spedirtisescoprivanou n amarachellao una piccolabugia. Maiqualcosa di allegro,di simpatico,unprincipinoche ti dava ilbacio della buona notte: <strong>per</strong>fortuna che essendo piccoliil sonno arrivava lo stesso.Il dubbio lecito, ora chesono grande, è che dallepance vuote o riempite apolenta e patate, patate epolenta potevano nasceresolo <strong>per</strong>sonaggi negativi!Diverso era quando si andavaa camminare in boscoe mio papà, che <strong>per</strong> fortunaaveva da mangiare nonsolo polenta ma anche unpezzo di formaggio o unafetta di salame, ci narravala storia degli “Elfi”, follettisimpatici e scherzosi che, inun tempo remoto, abitavanoin pace le montagnedell’Altopiano dei setteComuni. Poi arrivarono gliuomini e finchè furono pochigli Elfi vissero con loroin armonia ma come aumentavanodi numero, aumentavaanche la loro invidiae avidità e così si viderocostretti a scappare semprepiù nel folto del boscofino a che la loro reginadecise con una grande magiadi renderli tutti invisibili.Ed ecco che papà diceva:«Parlate piano nel bosco,non disturbate gli Elfie se una brezza leggera passeràsulla vostra guancia, èla loro carezza di ringraziamento».«Abbiate rispettodelle piante, dei fiori, nonfate i maleducati in casa diquesti magici folletti e lorovi premieranno con tanti beisogni e magari vi farannotrovare al mattino un piccoloregalo sotto il cuscino».È così che ho imparatoad amare la natura, il boscoe ancora oggi quandocammino <strong>per</strong> le mulattieree <strong>per</strong> i tanti sentieri, moltinati durante la GrandeGuerra, mi piace fantasticaree immaginare diavere gli Elfi a tenermicompagnia e a volte miritrovo a sorridere dasola <strong>per</strong>ché qualcosami rende serena econtenta.Addio “Strie,Sanguinei, Orchi,Diavoli” …rimanesolo un po’ di nostalgia<strong>per</strong> un’infanziaormai lontana.FrancescaRigoni Nappa


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano26Hockey Inlinea cura di Giovanni Dalle FusineDa sabato 5 a venerdì 18 febbraio 2011Il 18 febbraio è il 49° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 316 giorni alla fine del 2011.Sabato 5 S. AgataDomenica 6 S. PaoloLunedì 7 S. TeodoroMartedì 8 S. GirolamoMercoledì 9 S. ApolloniaGiovedì 10 S. ArnaldoVenerdì 11 N.S. di LourdesSabato 12 S. EulaliaDomenica 13 S. MauraLunedì 14 S. ValentinoMartedì 15 S. FaustinoMercoledì 16 S. GiulianaGiovedì 17 S. MariannaVenerdì 18 S. SimeonePoesia di Febbraio: E’ febbraio monellaccio/ molto allegroe un po’ pagliaccio;/ ride, salta, balla, impazza,/ <strong>per</strong> le vieforte schiamazza;/ <strong>per</strong> le vie e <strong>per</strong> le sale/ accompagna ilCarnevale./ Se fra i mesi suoi fratelli/ ve ne sono dei più belli,/ ilpiù allegro e birichino,/ sempre è lui, ch’è il più piccino. Sabato5 febbraio il sole sorge alle 7.19 e tramonta alle 17.3014 febbraio S. Valentino e la sua storia. L’ origine dellafesta degli innamorati è il tentativo dellaChiesa cattolica di porre termine ad unpopolare rito pagano <strong>per</strong> la fertilità. Pergli antichi Romani il mese di Febbraio eraconsiderato il <strong>per</strong>iodo in cui ci si preparavaall’arrivo della primavera, considerata lastagione della rinascita. Si iniziavano iriti della purificazione: le case venivanopulite, vi si spargeva il sale ed unaparticolare farina. Verso la metà delmese iniziavano le celebrazioni deiLu<strong>per</strong>cali (dei che tenevano i lupi lontanodai campi coltivati). Fin dal quartosecolo A. C. i romani pagani rendevanoomaggio, con un singolare ritoannuale, il dio Lu<strong>per</strong>cus. I Lu<strong>per</strong>ici,l’ordine di sacerdoti addetti a questoculto, si recavano alla grotta in cui,secondo la leggenda, la lupa avevaallattato Romolo e Remo e qui compivanoi sacrifici propiziatori. Lungole strade della città veniva sparso ilsangue di alcuni animali, come segnodi fertilità; ma il vero e propriorituale consisteva in una specie diDalle ore 8.45 di sabato 5alle ore 8.45 di sabato 12 febbraioCANOVE: Farmacia del dr. Leonardo BosioVia Roma 33/aENEGO: Farmacia della dr.ssa GiovannaGabrieli – Piazza del PopoloDalle ore 8.45 di sabato 12alle ore 8.45 di sabato 19 febbraioASIAGO: Farmacia chimica Bortoli sasdel dr. Vittorino Ballici Molini – Piazza II°Risorgimento 23Domenica 6 febbraioASIAGO: LORO – Via RendolaDomenica 13 febbraioGALLIO: ERG – Via Camonalotteria dell’amore. I nomi delle donne e degli uomini cheadoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamentemescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcunecoppie che <strong>per</strong> un intero anno avrebbero vissuto in intimità,affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivosarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.I padri precursori della Chiesa, determinati a metterefine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo “degliinnamorati” <strong>per</strong> sostituire l’immorale Lu<strong>per</strong>cus. Nel 496d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono ilculto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzatocirca duecento anni prima.Leggenda della rosa della riconciliazione. Un giorno SanValentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovanifidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontrocon in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai duefidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambodella rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregandoaffinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui <strong>per</strong> invocarela benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse egli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovodi Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così ilgiorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta alsolo mese di febbraio <strong>per</strong>ché in quel giorno del 273 SanValentino morì.Storie di santi: santa Agata, 5 febbraio. Nacque a Cataniaforse nel 235, morì il 5 febbraio 251. Figlia di una ricca enobile famiglia di fede cristiana. Verso i 15 anni volle consacrarsia Dio. Il vescovo di Catania accolse la sua richiesta ele impose il velo rosso portato dalle vergini consacrate. Ilproconsole di Catania Quinziano, ebbe l’occasione di vederla,se ne invaghì, e in forza dell’editto di <strong>per</strong>secuzionedell’im<strong>per</strong>atore Decio, l’accusò di vilipendio della religionedi Stato, quindi ordinò che la portassero al Palazzopretorio. I tentativi di seduzione da parte delproconsole non ebbero alcun risultato. Furioso, l’uomoimbastì un processo contro di lei. Interrogata e torturataAgata resisteva nella sua fede: Quinziano al colmodel furore le fece anche strappare o tagliare i seni conenormi tenaglie. Ma la giovane, dopo una visione, fu guarita.Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forteterremoto evitò l’esecuzione. Il proconsole fece togliereAgata dalla brace e la fece riportare agonizzante in cella,dove morì qualche ora dopo. Patronato: Pompieri, Catania,Repubblica di San Marino. Etimologia: Agata = buona, virtuosa,dal greco. Emblema: Giglio, Palma, Pinze, Seni (su diun piatto). Secondo il Martirologio Romano: sant’Agata, verginee martire, che a Catania, ancora fanciulla, nell’im<strong>per</strong>versaredella <strong>per</strong>secuzione conservò nel martirio illibato ilcorpo e integra la fede, offrendo la sua testimonianza <strong>per</strong>Cristo Signore.Alimentazione in febbraio: Il mese è ancora freddo, magià proiettato verso la primavera, febbraio è il mese giusto<strong>per</strong> cominciare a liberare l’organismo dalle tossine accumulatedurante l’inverno, <strong>per</strong>ciò iniziamo ogni pasto con unabella insalata depurativa di finocchi, porri e rape, condita conun olio extra vergine di oliva dal sapore robusto, e un pizzicodi sale. A fine mese si possono raccogliere anche sulle collineesposte al sole le prime foglie del tarassaco, piccole etenere, non ancora divenute amare e ottime da consumarecrude. Altre verdure: barbabietola, broccolo, carciofo, cardo,catalogna, carota, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza,cavolini di Bruxelles, cicoria e cicorino, coste, crauti, erbette,finocchio, indivia, lattuga, porro, radicchio rosso, rapa,scorzonera, scorzobianca, spinaci, topinambour, valerianella,zucca. Per la frutta il consiglio è di acquistare: actinidia (kiwi),arancio, mandarino, mandarancio, limone, pompelmo, mela,<strong>per</strong>a, frutta secca. Pesci: sogliola, spigola. Anche sardina,merluzzo e sgombro sono di stagione a febbraio.Storia e Ricetta delle “fritoe” o frittelle Veneziane. Indiscussaregina dei dolci veneziani, la frittella, o meglio “eafritoa”, si presta a vivere, con il Carnevale, il suo momentomagico. Da sempre considerata il dolce nazionale della RepubblicaSerenissima, gustata non solo a Venezia, ma in tutto ilterritorio veneto friulano, fin quasi alle porte di Milano, “ea fritoa”veniva prodotta esclusivamente dai fritoleri, che quasi a sottolinearequesta loro ufficialità, nel ‘600 si costituirono in associazione.Anche se l’autentica frittella rimane comunque quellaveneziana, in tutto il Veneto si diffusero ricette locali, dove troviamoquelle confezionate con frutta immersa nella pastella ocon fiori o con ortaggi, in alcuni casi <strong>per</strong>fino con erbe spontaneedi prato e di monte e ancora con il riso e la polenta.ARIETESe siete davvero decisi a chiarire quello chenon vi soddisfa, cominciate con una sinceraautocritica sui vostri errori recenti, ponendovi rimedio. In amorela sincerità rende, anche se ha un prezzo, che vale comunque lapena di pagare. Nel lavoro potere migliorare la qualità della <strong>vita</strong>,eliminando ogni spreco di tempo e denaro, e organizzandovimeglio.TOROVi sentite spinti alla critica, che se bene autorizzata, vi rende piùautorevoli e stimati, specie nelle questioni di lavoro o di studio,e nelle finanze. Potete quindi agire con sicurezza. Se restereteancora ancorati ai fatti che conoscete, e non alle dicerie, otterretequello che desiderate. Nell’amore è meglio non prendere iniziativerischiose.GEMELLISe avete voglia di cambiare qualcosa, è giunto il momento didirlo a<strong>per</strong>tamente, anche a chi non vorrebbe sentirvi. Prima diassumere un atteggiamento deciso, <strong>per</strong>ò, bisogna essere piùche sicuri dei fatti, sui quali conviene informarsi a fondo, in talmodo le novità sono a portata di mano. L’amore potrà così rinnovarsie darvi maggiore sicurezza.CANCROVi si stanno spianando di fronte numerose strade, ma voi tentennate,e rischiate così di farvi sfuggire l’occasione di es<strong>per</strong>ienzepiù che positive. L’amore vi apre nuove prospettive da viverecon interesse, e<strong>vita</strong>ndo <strong>per</strong>ò di buttarvi a capofitto in un rapportosoltanto <strong>per</strong>ché è una novità. Nel lavoro siete stimati: potetefarvi avanti con prudenza e buon gusto.LEONELa sensazione che qualcosa stia cambiando è più che giustificatadagli astri, ma <strong>per</strong> ora si concretizza soltanto in un vago annuncio,che dovete sa<strong>per</strong> cogliere, mettendo alla prova la vostranota capacità di andare a fondo nelle faccende complicate. L’amoree il sesso non vi mancano, ma non vi bastano: a voi il compitodi capire che cosa vi serve nell’immediato.VERGINEVi siete certo accorti della vicinanza di astri che non miglioranol’atmosfera generale e neppure il vostro umore, rendendovi piùenigmatici. L’amore beneficia di una maggiore consapevolezzadelle difficoltà, quindi diventa più intenso. Le amicizie, gli acquistidi lusso, gli svaghi, <strong>per</strong> il momento non vi interessano, quindifarete meglio a concentrarvi sull’essenziale.BILANCIASiete ancora in fase ascendente, e potete prendere una iniziativacoraggiosa, con ottime possibilità di successo. Se è l’amore chevi sta più a cuore, fatevi coraggio e agite con decisione: il partnervi seguirà, stupito dalla vostra audacia. Nel lavoro e nelle finanzeagite solo dopo aver verificato attentamente tutti i particolari echiarito un dubbio.SCORPIONEPotete sfruttare una situazione favorevole <strong>per</strong> sostenere le vostreragioni, oltre che <strong>per</strong> aiutare chi merita la vostra attenzione.Un’azione generosa a favore di chi ha bisogno del vostro aiutovi renderà popolari anche con chi ancora non vi conosce. Nell’amorepotete sfruttare il coraggio e la generosità di Marte, chesi trova stabilmente nel vostro segno.SAGITTARIOI vostri romantici sogni d’amore potrebbero infrangersi sullesponde della realtà, che non sempre corrisponde alle vostre roseeaspettative. Eviterete una delusione se saprete prendere ledistanze da una situazione poco chiara, che potrebbe spingervia nuove es<strong>per</strong>ienze, certo formative, ma forse anche difficili. Nellavoro guardatevi alle spalle.CAPRICORNOSiete più che sollecitati da combinazioni astrali che valorizzanole vostre migliori qualità, ma rischiano di farvi eccedere nellechiacchiere: siate misurati e attenti alle reazioni provocate in chivi interessa. Nell’amore avrete a portata di mano più di una occasione<strong>per</strong> farvi onore <strong>per</strong>fino con un partner un po’ imbronciato.ACQUARIOE’ il momento in cui tutto può aiutarvi se volete puntare in alto,scegliendo il settore nel quale desiderate un deciso miglioramentodella situazione. Se si tratta dell’amore, basterà parlaresinceramente, facendo <strong>per</strong>no sui fatti <strong>per</strong> convincere il partner,se siete già in coppia, o <strong>per</strong> conquistarne uno, se siete single. Nellavoro potete chiedere di più.PESCIPotete finalmente dar libero sfogo ai vostri sentimenti e anche aivostri risentimenti, <strong>per</strong>ò vi farà bene esternare nel modo menoaggressivo possibile. In amore, seguite pure il vostro istinto, manel lavoro e nelle questioni finanziarie la prudenza è d’obbligo. Ilconsiglio di qualcuno che stimate potrà sostenervi, specialmentese vi dibattete in un amletico dubbio.Citazioni Francescanea cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana“Non preoccuparti senon puoi dare ai tuoi figliil meglio di tutto...Dai il meglio di te.”anonimo


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano27La Elite Viaggi con sede in Vicenza, Viale Trento 111 (telefono 0444 - 546311), organizza dall’8 al 15aprile 2011 un tour magico a Samarcanda, la città di Tamerlano, <strong>per</strong> la via della seta in Uzbekistan.Sono in programma le visite alle città di Urgench, Khiva, Bukhara, Tashkent, la capitale, facendo latraversata del deserto di Kyzyl Kum, ai margini del grande fiume Amudarja.Per informazioni rivolgersi a Giancarlo Ghirardelli, telefono 049.3956601.Anche quest’anno l’IPA ha fatto arrivare la BefanaLa Befana, che tutto sa e tuttocomprende, non si è certo dimenticatadei bambini, degli uomini edelle donne delle varie forze d’ordinepresenti sull’altopiano. Con unagiornata organizzata dalla locale sezioneIPA, International PoliceAssociation, all’asilo Regina Margheritala Befana ha incontrato ibambini dei papà e mamme in divisaiscritti a questa associazione presentein ben 61 Stati sparsi nei cinquecontinenti con oltre 375.000aderenti di cui circa 15. 000 soloin Italia. Dopo aver distribuitolautamente caramelle, la Befanaè passata alla distribuzione deiregali. Il tutto poi accompagnatoda panettone e bibite <strong>per</strong> tutti.L’Ipa propone di avvicinare fraloro gli appartenenti alle diverseforze di polizia, elevandone nelcontempo il livello culturale eprofessionale attraverso manifestazionidi vario genere: con viaggistudio (in Italia e all’estero, fa-cendo conoscere Paesi diversi, iloro usi, i loro costumi, la loro civiltà),con le conferenze e i dibattiti(anche pubblici, onde stabilireuna diversa intesa fra il pubblicoe le forze dell’ordine), con incontried attività culturali. “Siamograti a tutti i partecipanti – dichiarail presidente sezionale Nino LaMonaca – In particolare alla BefanaBet e all’amministrazione comunaleche ha voluto essere presenteal momento conviviale”. G. R.I 99 anni di nonno Lino Grande festa in casa Vescovi-Ceoloni <strong>per</strong> i 99 annidi nonno Lino Ceoloni, nato il 31 gennaio 1912. Nella foto lo vediamo a sinistra in piedi, fiero ein ottime condizioni di salute, appoggiato al suo bastone e vicino alla figlia Giannamaria (allasua destra). A Lino complimenti e tantissimi auguri anche da tutta la redazione.Tanti auguri <strong>per</strong> gli 80 anni di Giovanni!Il caro nonno Giovanni Sartori di Gallio il 2 febbraio ha festeggiatoil suo 80° compleanno. Gli rinnovano gli auguri i figli Enrica, Leone,Marco e Tiziano, il genero e le nuore.Un abbraccio particolare da parte dei nipoti Simone, Claudia,Cristina, Silvia, Valentina, Fabio, Luca, Filippo e la piccola Camilla.Un regalo speciale <strong>per</strong> un tifoso speciale!La sua prima, grande passioneè <strong>per</strong> il Milan e il calcioin generale, ma MorenoFrigo è anche un grande tifosodell’ Asiago Hockey,tanto che spesso va allo stadioquando la squadra giocain casa. Moreno, chepossiede l’abbonamento n.1, è considerato uno dei portafortunadella squadra, vistoche quando lui è presente,la vittoria è …quasi garantita!Allo stadio è l’ospited’onore, l’unico ad essereaccolto puntualmente inprima fila in sala vip con cocacola e pasticcini. A riservargliquesto trattamento di riguardoci pensa StefanoAlzetta, mentre recentementeè stato AndreaRodeghiero ad attivarsi <strong>per</strong>Anniversariooffrire una nuova emozionea Moreno, andando a farglivisita a casa sua con JohnTucker, all’indomani del suoritorno ad Asiago come allenatoredella squadra, eFranco Vellar. Dulcis infundo, Moreno ha ricevutoin regalo ( graditissimo!) lamaglia che fu diRodeghiero, che dalle manidel proprietario è passatadirettamente in quelle delraggiante e specialissimo tifoso,che la conserva congrande orgoglio!I coniugi Luciana e GuidoPanozzo di Treschè Conca il28 gennaio hanno festeggiatoil 50° anniversario di matrimonio.Li festeggiano contanto affetto, rinnovando gliauguri <strong>per</strong> questo felice traguardo,i figli Piero, Giannae Antonella, la nuora, i generie in particolare tutti i nipoti.


Sabato 5 febbraio 20118l’Altopiano28

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