• Smaltimento dei rifiuti;• Quantità e qualità <strong>del</strong>le acque superficiali (riduzione <strong>del</strong>l'inquinamento dei corsi d'acqua; protezione <strong>del</strong>lavita acquatica; adeguamento dei sistemi <strong>di</strong> depurazione);• Disponibilità e qualità <strong>del</strong>le risorse idriche sotterranee (falde freatiche e artesiane, pozzi, sorgenti, etc.);• Utilizzazione <strong>del</strong>le risorse idriche (corretto uso potabile, industriale, agricolo ed energetico);• Risorse culturali e paesaggistiche (protezione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> rilevante valore storico ed archeologico,creazione <strong>di</strong> aree protette: parchi, riserve, in<strong>di</strong>cazioni e regole per le aree non protette in modo specifico).Per ognuno dei settori <strong>di</strong> intervento sono stati in<strong>di</strong>viduati obiettivi specifici, da conseguire sia attraverso l'azione <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento istituzionale <strong>del</strong> piano, articolata su linee <strong>di</strong> intervento che tengono conto degli aspetti tecnicogestionale,giuri<strong>di</strong>co-amministrativo ed economico-finanziario e dei <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> pianificazione (nazionale, <strong>di</strong>bacino, regionale e provinciale), che attraverso l'adozione dei programmi <strong>di</strong> intervento <strong>del</strong> piano stesso.Secondo tale schema l’Autorità <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong> ha redatto i seguenti atti <strong>di</strong> pianificazione, secondo una visioneunitaria <strong>del</strong> tema <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> suolo- tutela <strong>del</strong>le acque, originariamente prevista dalla legge 183/89, successivamentesud<strong>di</strong>visa da leggi successive nelle competenze <strong>di</strong> enti <strong>di</strong>versi.• “Piano stralcio Qualità <strong>del</strong>le Acque”, adottato con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato Istituzionale n. 49 <strong>del</strong>31/10/1995 con relative misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong>la falda idrica costiera;Il Decreto Legislativo 152/99 ha successivamente trasferito la competenza per la tutela <strong>del</strong>le acque alle regioni,che la esercitano attraverso i Piani <strong>di</strong> Tutela <strong>del</strong>le acque, per i quali le Autorità <strong>di</strong> bacino definiscono gli obiettivicui tali piani devono attenersi e le priorità degli interventi.• “Piano stralcio Attività Estrattive”, adottato con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato Istituzionale n. 83 <strong>del</strong> 14/10/1998con relative misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a per la regolamentazione <strong>del</strong>l’estrazioni nel bacino;Successivamente la competenza sulla regolazione <strong>del</strong>le attività estrattive è stata demandata alle regioni che laesercitano attraverso i Piani Regolatori <strong>del</strong>le Attività Estrattive (PRAE).• “Piano Straor<strong>di</strong>nario per la rimozione <strong>del</strong>le aree a rischio idrogeologico più alto”, adottato con <strong>del</strong>ibera<strong>del</strong> Comitato Istituzionale n. 88 <strong>del</strong> 27/11/1999 con la perimetrazione <strong>del</strong>le aree a rischio ed apericolosità, idraulica e da frana, molto elevata, sottoposte a misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a;• “Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong>, Stralcio Assetto Idrogeologico”, adottato con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Comitato Istituzionale n. 112<strong>del</strong> 18/12/2001 ed approvato in via definitiva dal Consiglio <strong>del</strong>la Regione Toscana con <strong>del</strong>ibera n. 20 <strong>del</strong>1/02/2005. Tale Piano risulta <strong>di</strong> riferimento per lo sviluppo sostenibile <strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> competenza al finenon incrementare ed anzi <strong>di</strong>minuire le attuali situazioni <strong>di</strong> rischio idrogeologico connesse ad eventifranosi ed esondazione dei fiumi. Il Piano contiene un ampio quadro conoscitivo <strong>di</strong> dettaglio <strong>del</strong> Assettoidrogeologico <strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> competenza comprensivo <strong>del</strong>la cartografi <strong>di</strong> riferimento, le norme <strong>di</strong> pianoed i criteri gestionali <strong>del</strong> territorio ed il relativo programma <strong>di</strong> interventi per la riduzione <strong>del</strong> rischiostesso.• Progetto <strong>di</strong> “Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong>, Stralcio Bilancio idrico <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong> Lago <strong>di</strong> Massaciuccoli”, adottato dalComitato Istituzionale <strong>del</strong>l’Autorità <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong> in data 20/02/2007 con <strong>del</strong>ibera n. 150.Con Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 recante Norme in materia ambientale è stato riorganizzato questocomplesso settore <strong>di</strong> attività, garantendo il recepimento <strong>del</strong>la Direttiva Europea 2000/60 sulle acque. Sono staticosì istituiti i <strong>di</strong>stretti idrografici, tra il quali il Distretto Idrografico pilota <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, con il compito <strong>di</strong> elaborareil Piano <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong>strettuale (articolo 65), <strong>del</strong> quale il Piano <strong>di</strong> Gestione rappresenta anticolazione interna(articolo 117), e conservando alle regioni il compito <strong>di</strong> adottare il Piano <strong>di</strong> Tutela <strong>del</strong>le acque, che costituisce unospecifico piano <strong>di</strong> settore (articolo 121).
Con successivo Decreto Legislativo <strong>del</strong> novembre 2006, nelle more <strong>del</strong>la costituzione dei suddetti <strong>di</strong>strettiidrografici ed al fine <strong>di</strong> assicurare la necessaria continuità per l’azione nel settore ambientale, sono state prorogatele Autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> cui alla legge 183/89.Il progetto <strong>del</strong> Piano Stralcio per il Bilancio idrico <strong>del</strong> lago <strong>di</strong> MassaciuccoliNella parte terminale <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong> si estende l’area <strong>del</strong> lago <strong>di</strong> Massaciuccoli, chiusa tra i monti<strong>del</strong>l’Oltreserchio lucchese e le dune costiere <strong>del</strong> Tirreno, in prossimità degli abitati <strong>di</strong> Viareggio e <strong>di</strong> Torre <strong>del</strong>Lago Puccini.L’area, per la quale è in corso <strong>di</strong> valutazione il suo riconoscimento come zona umida <strong>di</strong> importanza internazionaleai sensi <strong>del</strong>la Convenzione <strong>di</strong> Ramsar <strong>del</strong> 1971, contenuta tra i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria definiti dalla<strong>di</strong>rettive Habitat e Uccelli Selvatici e ricompresa all’interno <strong>del</strong> Parco Regionale Migliarino-S. Rossore-Massaciuccoli, presenta numerose problematiche, tra <strong>di</strong> loro interrelate:- problemi <strong>di</strong> rischio idraulico- deficit idrico- salinizzazione <strong>del</strong>le acque- eutrofizzazione <strong>del</strong>le acque