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Capitolo 7 L'applicazione dell'ISPM-15 in Italia - ConLegno

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PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO145creto aggiorna l’<strong>in</strong>quadramento legislativo a seguito dellarevisione dell’ISPM-<strong>15</strong> del 2009• Decreto legislativo 9 aprile 2012 n. 84 Modifiche ed <strong>in</strong>tegrazionial Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214,recante attuazione della direttiva 2002/89/CE, concernentele misure di protezione contro l’<strong>in</strong>troduzione nellaComunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetalie contro la loro diffusione nella Comunità, a normadell’articolo 33 della legge 4 giugno 2010, n. 96.Uno dei risultati strategici ottenuti dal M<strong>in</strong>istero delle PoliticheAgricole, Alimentari e Forestali con l’<strong>in</strong>troduzione di unsoggetto gestore del marchio IPPC/FAO è stato di applicarea livello nazionale <strong>in</strong> modo uniforme le l<strong>in</strong>ee guida descrittenello Standard ISPM-<strong>15</strong>. Il Regolamento per l’utilizzo delMarchio fitosanitario volontario FITOK e le sue successiverevisioni sono stati riconosciuti dal Decreto 13 luglio 2005del M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestalie sono a tutti gli effetti la base tecnica e normativa per l’applicazionedell’ISPM-<strong>15</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.Il Consorzio provvede ad effettuare tutte le modifiche al regolamentorichieste dal Servizio fitosanitario nazionale entro30 giorni dalla richiesta e successivamente i consorziati hannol’obbligo di uniformarsi <strong>in</strong> 60 giorni dalla comunicazionedel soggetto gestore.In seguito alla profonda revisione dell’ISPM-<strong>15</strong> del 2009 è statonecessario aggiornare e rivedere una parte sostanziale del regolamentoper l’utilizzo del Marchio fitosanitario volontario FITOK.Con la nota n. 28410 del <strong>15</strong> dicembre 2010, il M<strong>in</strong>istero dellePolitiche Agricole Alimentari e Forestali ha comunicatol’approvazione delle ultime modifiche al regolamento perl’utilizzo del Marchio fitosanitario volontario FITOK. Il nuovoregolamento è operativo a tutti gli effetti dal 16 marzo 2011.Tale regolamento, oltre a <strong>in</strong>cludere tutti i nuovi requisiti descritt<strong>in</strong>ella revisione dello standard ISPM-<strong>15</strong> di aprile 2009,comporta anche l’<strong>in</strong>troduzione di almeno altre due figureprofessionali (cioè due diverse tipologie di imprese):Lo stesso Decreto m<strong>in</strong>isteriale evidenzia che è facoltà dei Servizifitosanitari o del Consorzio Servizi Legno-Sughero, di concertocon il Servizio fitosanitario nazionale, procedere a modifiche, revisionio <strong>in</strong>tegrazioni dei requisiti del Regolamento stesso.• “Riparatore di imballaggi usati” che recupera gli imballaggiusati a marchio IPPC/FAO, li seleziona secondo lo standardISPM-<strong>15</strong>, eventualmente li ripara e li rimette sul mercatotracciandoli• “Commerciante all’<strong>in</strong>grosso di semilavorati”, ovvero quelsoggetto che commercializza materiale da imballaggio <strong>in</strong>legno semilavorato trattato <strong>in</strong> conformità all’ISPM-<strong>15</strong>.


146 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNONORMATIVA IN MATERIA FITOSANITARIAMISURE DI PROTEZIONE CONTRO L’INTRODUZIONE NELLA COMUNITÀ DI ORGANISMI NOCIVIDecreto legislativo 9 aprile 2012 n. 84 Modifiche ed <strong>in</strong>tegrazionial Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214,recante attuazione della direttiva 2002/89/CE, concernentele misure di protezione contro l’<strong>in</strong>troduzione nellaComunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetalie contro la loro diffusione nella Comunità, a normadell’articolo 33 della legge 4 giugno 2010, n. 96Normativa <strong>in</strong> materia fitosanitaria – misure di protezionecontro l’<strong>in</strong>troduzione nella Comunità di organism<strong>in</strong>ociviAl di là delle prescrizioni regolamentari relative per lopiù allo standard ISPM-<strong>15</strong>, per i vari consociati al ConsorzioServizi Legno-Sughero, e per la titolarità della licenzaall’utilizzo del Marchio Fitosanitario Volontario FITOK,sono disposizioni normative che si impongono <strong>in</strong>dist<strong>in</strong>tamentea tutti i soggetti misure contro l’<strong>in</strong>troduzione e ladiffusione nel territorio della Repubblica italiana di organism<strong>in</strong>ocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali.La normativa di riferimento è il D.Lgs. 214 del 19 agostodel 2005 e successive modifiche, che ha recepito le direttive2000/29/CE del 8 maggio del 2000 e 2002/89/CEdel 28 novembre 2002, <strong>in</strong> materia di misure di protezionecontro l’<strong>in</strong>troduzione di organismi nocivi per i vegetali oper i prodotti vegetali.Detta normativa oltre a stabilire le regole generali delregime fitosanitario nazionale, def<strong>in</strong>isce le misure fitosanitarieper impedire l’<strong>in</strong>troduzione e la diffusione degliorganismi nocivi. Comprende anche i criteri e le modalitàd’effettuazione dei previsti controlli fitosanitari per tutti ivegetali e relativi prodotti, che presentano rischio.È altresì opportuno segnalare come le disposizioni normativepossono trovare applicazione anche con riferimentoal settore degli imballaggi, e la loro conoscenzaed osservanza si impongono dunque a tutti gli operatoridi settore.Difatti, per quanto espressamente previsto sulla basedell’art. 3 del D. Lgs. 214/2005, il legname è espressamenteoggetto della normativa, “…anche quando serveper la casseratura, compartimentazione o la confezionedi materiale di imballaggio effettivamente utilizzato neltrasporto di oggetti di qualsiasi natura…”.Al proposito i Servizi Fitosanitari Regionali possono effettuareogni necessario controllo, <strong>in</strong> fase di importazione,sia <strong>in</strong> sede doganale che capillarmente sul territorio,anche sul legname che costituisce imballaggio utilizzatonel trasporto di oggetti di qualsiasi natura, al f<strong>in</strong>e di verificare<strong>in</strong> concreto la presenza di eventuali organismi nocivi,essendone difatti il legname un potenziale veicolo.Va tenuto presente come gli ispettori fitosanitari regionali,conformemente a quanto prescritto sulla base dell’art.34, comma 2, del D. Lgs. 214/2005 sono ‘funzionari pubblici,tecnicamente qualificati’, e come tali sono munitidei necessari poteri per svolgere ogni necessaria verificao controllo che siano ritenuti opportuni, avendo dunquetitolo per accedere anche presso le varie aziende del settoredegli imballaggi.Le sanzioni che possono essere erogate a seguito deicontrolli degli ispettori fitosanitari, nel caso di accertateirregolarità o mancate conformità al rispetto dellanormativa di cui sopra, sono sanzioni di natura amm<strong>in</strong>istrativa,fatto salvo che il fatto accertato non costituiscareato, e prevedono oltre ad eventuali sospensioni delleattività autorizzate, un m<strong>in</strong>imo ed un massimo edittaleper ogni s<strong>in</strong>gola violazione accertata. La concreta determ<strong>in</strong>azionedella sanzione sarà modulata a seconda dellagravità della violazione contestata (come espressamentedispone l’art. 54 del D. Lgs. 214/2005).


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO147È opportuno <strong>in</strong> particolare evidenziare le modifiche <strong>in</strong>trodottenell’articolo art. 19 comma 1, del D. Lgs 214 ilquale prevede che:“I soggetti sotto elencati per svolgere la loro attivitàdevono essere <strong>in</strong> possesso di apposita autorizzazionerilasciata dai Servizi fitosanitari competenti per l’ubicazionedei centri aziendalia) Produttori di piante …b) Commercianti all’<strong>in</strong>grosso di piante ….c) Importatori …d) Produttori, centri di raccolta ….e) Produttori e i commercianti al’<strong>in</strong>grosso di legname ….f) Produttori e i commercianti di micelio fung<strong>in</strong>o …g) Coloro che applicano il marchio di cui all’ISPM <strong>15</strong>della FAO- “Comma 10. Chiunque <strong>in</strong> possesso dell’autorizzazionedi cui all’art. 19 non ottempera agli obblighi di cuiall’art. 21, comma 1 lettera h), i) ed l) è punito con lasanzione amm<strong>in</strong>istrativa del pagamento di una sommada € 100,00 ad € 600,00”Il Consorzio Servizi Legno-Sughero ed i Servizi Fitosanitari,ciascuno nel rispetto dei propri mandati istituzionalie statutari, <strong>in</strong> considerazione delle f<strong>in</strong>alità comun<strong>in</strong>ell’ambito dell’attività di tutela contro la diffusione degliorganismi nocivi, collaborano fattivamente attraversoun mutuo scambio di <strong>in</strong>formazioni per la segnalazione ditutti casi di non conformità ed <strong>in</strong> particolare che possanocostituire e rappresentare un rischio fitosanitario, alf<strong>in</strong>e di porre <strong>in</strong> essere ogni più opportuno ed adeguato<strong>in</strong>tervento.È fondamentale evidenziare che la revisione del D.lgs214 <strong>in</strong>troduce f<strong>in</strong>almente anche gli aspetti relativi all’I-SPM-<strong>15</strong> nelle tematiche <strong>in</strong>erenti la normativa nazionale<strong>in</strong> materia fitosanitaria.h) … ………………”Significative sono altresì le novità <strong>in</strong>trodotte <strong>in</strong> meritoalle sanzioni, l’art. 54 del decreto modificato <strong>in</strong>fatti prevede:- “Comma 4. Chiunque esercita attività di produzione........ <strong>in</strong> assenza dell’autorizzazione prescritta nell’art.19 è punito con la sanzione amm<strong>in</strong>istrativa del pagamentodi una somma da € 2.500,00 ad € <strong>15</strong>.000,00- Comma 9. Chiunque <strong>in</strong> possesso dell’autorizzazionedi cui all’art. 19 non consente l’accesso ………….. aisoggetti <strong>in</strong>caricati dei controlli di cui all’art. 21, comma1 lettera g) è punito con la sanzione amm<strong>in</strong>istrativadel pagamento di una somma da € 2.500,00 ad €<strong>15</strong>.000,00”


Da quasi <strong>15</strong> anni Rilegno, il consorzio che fa partedel sistema Conai garantisce che cassette rotte, pallet<strong>in</strong>utilizzabili, imballaggi <strong>in</strong>dustriali e altri rifiuti di imballaggidi legno prendano la via del recupero.Nel 2011 oltre 1 milione 800mila tonnellate di rifiuti legnosi(quasi il 60% dell’immesso al consumo) è stato avviato a recupero,trasformandosi <strong>in</strong> r<strong>in</strong>novata materia prima: pannello perl’<strong>in</strong>dustria del mobile, pasta cellulosica per cartiere, materialeper l’<strong>in</strong>dustria edile, fertilizzante, e anche trasformato<strong>in</strong> energia elettrica o termica.Perché il legno ha mille vite.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO1497.2 ISPM-<strong>15</strong> ed imprese italianedell’imballaggio di legnoI soggetti co<strong>in</strong>volti dallo standard sono (elenco non esaustivo):• Segherie produttrici di semilavorati per imballaggi di legno• Commercianti di semilavorati per imballaggi di legno• Produttori di pallet nuovi• Riparatori di pallet (che operavano tramite elim<strong>in</strong>azione delmarchio IPPC/FAO precedente, effettuavano un nuovo trattamentoe procedevano a mettere il proprio Marchio IPPC/FAO)• Imballaggi <strong>in</strong>dustriali• Imballaggi ortofrutticoli (il cantonale supera i 6 millimetridi spessore e qu<strong>in</strong>di anche questa tipologia di prodotto deveadeguarsi allo standard <strong>in</strong> caso di export extra UE)• Produttori di bob<strong>in</strong>e• Produttori di cassette per enologia• Imprese utilizzatrici con reparto di autoproduzione di imballaggidi legno• Imprese di fumigazione (f<strong>in</strong>o a marzo 2010)In l<strong>in</strong>ea generale, le operazioni relative al trattamento fitosanitariodei materiali da imballaggio <strong>in</strong> legno sono state<strong>in</strong>izialmente dist<strong>in</strong>te nei tre pr<strong>in</strong>cipali sistemi aziendali di seguitodescritti:1 Impresa che produce materiale da imballaggio <strong>in</strong> legno(semilavorato o f<strong>in</strong>ito) ed effettua con proprie struttureil trattamento termico. Rientrano <strong>in</strong> questa categoria adesempio, i produttori di pallet, i riparatori che ritrattano ipallet usati, le segherie o i commercianti di legno con proprioimpianto di trattamento termico. Nel regolamento perl’utilizzo del Marchio fitosanitario volontario FITOK questioperatori sono def<strong>in</strong>iti soggetti autorizzati 7.1, cioè operatoridella filiera che eseguono il trattamento termico sumateriale da imballaggio <strong>in</strong> legno semilavorato, semif<strong>in</strong>ito ef<strong>in</strong>ito2 Impresa che produce materiale da imballaggio <strong>in</strong> legnoe affida il trattamento termico a soggetti che eseguonotrattamenti conto terzi. Per esempio, un’impresa produttricedi pallet che fa trattare il prodotto da altra impresamunita di impianto di trattamento termico. Nel regolamentoper l’utilizzo del Marchio fitosanitario volontario FITOK questioperatori non sono co<strong>in</strong>volti direttamente, ma tramitei soggetti autorizzati 7.1 che operano il trattamento fitosanitarioper conto terzi e rimangono unici responsabili deltrattamento anche se eseguito su materiale da imballaggio<strong>in</strong> legno non di proprietà3 Impresa che produce imballaggi <strong>in</strong> legno utilizzando materiaprima già trattata. Per esempio, un produttore di imballaggi<strong>in</strong>dustriali <strong>in</strong> legno o un produttore di pallet cheacquistano materiale già trattato <strong>in</strong> conformità all’ISPM-<strong>15</strong>e lo assemblano nel proprio stabilimento assumendosi la responsabilitàfitosanitaria dell’imballaggio a Marchio IPPC/FAO. In questo caso, ad eccezione di quando il magazz<strong>in</strong>osia totalmente costituito da legname conforme all’ISPM-<strong>15</strong>,sarà necessario garantire la separazione fisica del materialetrattato da quello non trattatoNel regolamento per l’utilizzo del Marchio fitosanitario volontarioFITOK questi operatori sono def<strong>in</strong>iti soggetti autorizzati7.2, cioè operatori della filiera che, utilizzando materiale daimballaggio di legno – semilavorato o semif<strong>in</strong>ito già trattato,producono imballaggi <strong>in</strong> legno semif<strong>in</strong>ito o f<strong>in</strong>ito conformeall’ISPM-<strong>15</strong>. Nell’ambito del soggetto autorizzato 7.2 sono <strong>in</strong>dividuatedue tipologie operative:• Soggetto autorizzato 7.2a, che possiede <strong>in</strong> magazz<strong>in</strong>oesclusivamente materiale da imballaggio <strong>in</strong> legno trattato<strong>in</strong> conformità all’ISPM-<strong>15</strong>• Soggetto autorizzato 7.2b, che possiede <strong>in</strong> magazz<strong>in</strong>o siamateriale da imballaggio <strong>in</strong> legno trattato <strong>in</strong> conformitàall’ISPM-<strong>15</strong> sia materiale da imballaggio <strong>in</strong> legno non trattato.Il trattamento di fumigazione con bromuro di Metile <strong>in</strong> Europa,<strong>Italia</strong> compresa, non è più consentito dal marzo 2010.Prima di questa data il regolamento per l’utilizzo del Marchiofitosanitario volontario FITOK prevedeva la figura dell’impresache effettua con proprie strutture il trattamento di fumi-


<strong>15</strong>0 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOgazione, i Soggetti Autorizzati 7.3, cioè operatori della filierache eseguono il trattamento di fumigazione su materiale daimballaggio di legno semilavorato, semif<strong>in</strong>ito o f<strong>in</strong>ito categoriache potrebbe tornare operativa qualora la CPM approvialtri trattamenti di Fumigazione <strong>in</strong> esame.A seguito della revisione 2009 dell’ISPM-<strong>15</strong> e con la pubblicazionedel nuovo Regolamento per l’utilizzo del Marchio fitosanitariovolontario FITOK nel marzo 2011 sono state <strong>in</strong>trodottidue nuovi soggetti autorizzati:• Il soggetto autorizzato 7.2 RP che effettua la selezionee/o riparazione di imballaggi di legno marchiati IPPC/FAO• Il Soggetto autorizzato 7.4, che commercializza materialeda imballaggio <strong>in</strong> legno semilavorato trattato <strong>in</strong> conformitàall’ISPM-<strong>15</strong> senza effettuare alcun tipo di operazione suis<strong>in</strong>goli colli o imballaggi f<strong>in</strong>iti prodotti e/o trattati da soggettiterzi autorizzati.• Impresa che effettua la sola commercializzazione di imballaggiusati a marchio IPPC/FAO, senza effettuare leoperazioni di riparazione e/o rilavorazione (azienda che raccogliee/o riceve e/o seleziona e/o riutilizza e/o distribuisceimballaggi <strong>in</strong> legno usati)• Impresa che fornisce il servizio di stivaggio o “caricatori”(carica conta<strong>in</strong>er o navi o altri mezzi di trasporto), acquistandomateriale da imballaggio di legno semilavorato e/osemif<strong>in</strong>ito trattato secondo lo standard ISPM-<strong>15</strong> e ne completala lavorazione con il servizio di imballaggio, ai f<strong>in</strong>i dellaspedizione di prodotti di terzi.Da ultimo, con la recente pubblicazione del Decreto 4 marzo2011 da parte del M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole Alimentarie Forestali, che prevede che “Gli operatori che concorronoalla predisposizione, costruzione, distribuzione, importazione,commercializzazione e fornitura di imballaggi <strong>in</strong> legno, nuovie usati, recanti il marchio IPPC/FAO sono tenuti ad aderire aduno dei soggetti gestori”, si è completato il quadro di tutti isoggetti co<strong>in</strong>volti nello schema italiano di certificazione ISPM-<strong>15</strong>, con l’aggiunta a tutti gli effetti dei seguenti soggetti:• Impresa che effettua la sola commercializzazione di imballaggif<strong>in</strong>iti nuovi a marchio IPPC/FAO, prodotti e/o trattatida soggetti terzi autorizzati sia italiani che stranieri


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO<strong>15</strong>1CERTIFICATO CON RINNOVI ANNUALI PER LE IMPRESE ITALIANE CHE UTILIZZANOIL MARCHIO IPPC/FAO-FITOK


<strong>15</strong>2 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOCERTIFICATO INIZIALE PER LE IMPRESE ITALIANE CHE UTILIZZANO IL MARCHIO IPPC/FAO-FITOK


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO<strong>15</strong>3


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO<strong>15</strong>5commercializzano materia prima trattata2) Adeguamento al nuovo Regolamento: assegnazione di unnuovo codice fitosanitario per i soli commercianti di semilavoratogià autorizzati FITOK3) Procedure di accettazione: del materiale semilavorato esemif<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> <strong>in</strong>gresso equivalente all’<strong>in</strong>troduzione di procedurestandardizzate anche per il materiale proveniente dauno Stato Estero, ovvero l’obbligo di richiedere, verificaree conservare copia firmata e timbrata <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>ale del PdT– Protocollo di Trattamento (leggi grafico dei 30’) o documentoanalogo4) Obbligo di controllo e apposizione del marchio IPPC/FAO- o altro sistema di identificazione (etichette) su tutti i semilavorati5) Check list di sistema e di prodotto: nuove e diverse nei contenutie nella forma.


Impianto SECAL per l’essiccazione e il trattamento tosanitario ISPM<strong>15</strong> FAOCapacità netta di trattamento ISPM<strong>15</strong>: 4410 pallets 80x120 sovrappostiCapacità netta di essiccazione: 250 m 3 /ciclo


<strong>15</strong>8 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.3 Modifiche dell’applicazionedell’ISPM-<strong>15</strong> <strong>in</strong>trodottedal Decreto m<strong>in</strong>isterialedel 4 marzo 2011Ai cambiamenti legati alla revisione dell’ISPM-<strong>15</strong> occorreaggiungere quelli <strong>in</strong>trodotti dal nuovo Decreto 4 marzo 2011del M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestalipubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 giugno 2011 “Modificadel Decreto m<strong>in</strong>isteriale 2 luglio 2004, relativo alla def<strong>in</strong>izionedei requisiti necessari al riconoscimento di soggettigestori per l’utilizzo di un marchio specifico da apporre sugliimballaggi di legno”.Bisogna tenere presente che, se da una parte tocca all’IPPC,tramite la revisione degli standard fitosanitari, dettare i requisitim<strong>in</strong>imi da applicare, dall’altra sono i s<strong>in</strong>goli Stati chedevono recepire nella propria legislazione gli ambiti di applicazionedegli standard. Il Decreto m<strong>in</strong>isteriale <strong>in</strong>troduce unconcetto fondamentale sulle corresponsabilità di chi, nellafiliera degli imballaggi di legno, viene a gestire imballaggi amarchio IPPC/FAO sia nuovi che usati. Esso <strong>in</strong>fatti evidenziache tutti gli operatori devono evitare che ci siano immissionid’imballaggi a marchio IPPC/FAO non conformi sul mercatoe che questi possano essere utilizzati, anche <strong>in</strong> buona fede,dagli utilizzatori e successivamente, <strong>in</strong>correre <strong>in</strong> blocco dellemerci presso i porti stranieri.Nello stesso tempo per le aziende che non vogliono aderire,il Decreto prevede che queste possano da una partenon adempiere alle diverse prescrizioni fitosanitarie, maper fare ciò debbano smarchiare tutti gli imballaggi aMarchio IPPC/FAO. Tale operazione è fondamentale perevitare l’immissione di imballaggi a marchio IPPC/FAOnon conformi allo standard ISPM-<strong>15</strong>. Si pensi per esempioalla riparazione di imballaggi a Marchio IPPC/FAO conmateriale non conforme (per esempio non trattato) a cuiviene lasciato il Marchio IPPC/FAO già presente: si trattaa tutti gli effetti di un imballaggio a Marchio IPPC/FAOnon conforme all’ISPM-<strong>15</strong>. Il Decreto del 4 marzo 2011 èfondamentale per co<strong>in</strong>volgere tutti i soggetti legati all’I-SPM-<strong>15</strong> e tracciare così tutta la filiera dell’imballaggiodi legno, per dare il massimo della sicurezza al sistemaISPM-<strong>15</strong> italiano e garantire la sicurezza dell’esportazionedei prodotti “Made <strong>in</strong> Italy” a livello <strong>in</strong>ternazionale. Inoltreil Decreto rafforza lo stesso schema di certificazionelegato all’ISPM-<strong>15</strong> e lo rende più forte davanti ad eventualicontrasti fitosanitari “fra Stati”.Le pr<strong>in</strong>cipali modifiche riguardano le figure professionali(cioè le tipologie di imprese) co<strong>in</strong>volte obbligatoriamentenella filiera degli imballaggi di legno come:• Impresa che commercializza materia prima (semilavoratitrattati secondo lo standard ISPM-<strong>15</strong>) trattata da soggettiterzi autorizzati sia italiani che esteri• Impresa che effettua la sola commercializzazione di imballaggif<strong>in</strong>iti a marchio IPPC/FAO, prodotti e/o trattati dasoggetti terzi autorizzati sia italiani che stranieri• Impresa che raccoglie e/o riceve e/o seleziona e/o riparae/o riutilizza e/o rilavora e/o distribuisce imballaggi<strong>in</strong> legno usati (generalmente pallet). Si occupa della gestionedei pallet non più riparabili, può <strong>in</strong>oltre assicurareservizi complementari, <strong>in</strong>clusa la gestione del flusso logisticoe può avere o meno strutture per il trattamentofitosanitario• Impresa che fornisce il servizio di stivaggio o “caricatori”(carica conta<strong>in</strong>er, navi o altri mezzi di trasporto), acquistandomateriale da imballaggio di legno semilavorato e/o semif<strong>in</strong>itotrattato secondo lo standard ISPM-<strong>15</strong> e ne completa lalavorazione con il servizio di imballaggio, ai f<strong>in</strong>i della spedizionedi prodotti di terziDi notevole importanza è l’articolo 3 del “Decreto m<strong>in</strong>isteriale”dove si specifica che:• “Gli operatori che concorrono alla predisposizione, costruzione,distribuzione, importazione, commercializzazionee fornitura di imballaggi <strong>in</strong> legno, nuovi e usati, recanti ilmarchio IPPC/FAO sono tenuti ad aderire ad uno dei soggettigestori”• “Gli operatori che concorrono alla predisposizione, costruzione,distribuzione, importazione, commercializzazionee fornitura di imballaggi <strong>in</strong> legno, nuovi e usati, recanti ilmarchio IPPC/FAO che non <strong>in</strong>tendono aderire ad uno deisoggetti gestori di cui al primo comma sono tenuti allacancellazione del marchio IPPC/FAO tramite la fresaturao verniciatura da ogni s<strong>in</strong>golo imballaggio presente nelleproprie aree di lavorazione”.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO<strong>15</strong>9Occorre anche sottol<strong>in</strong>eare che il suddetto Decreto mette <strong>in</strong>evidenzia che è vietato a tutti gli effetti comprare tavolemarchiate s<strong>in</strong>golarmente IPPC/FAO e, senza alcuna autorizzazioneda parte del soggetto gestore (e <strong>in</strong> modo ancora piùgrave senza alcuna formazione specifica fitosanitaria), predisporree costruire imballaggi <strong>in</strong> legno a marchio IPPC/FAO.Tale obbligo è fondamentale per evitare l’immissione di imballaggia marchio IPPC/FAO non conformi allo standardISPM-<strong>15</strong> prodotti da imprese che non hanno le dovute conoscenzefitosanitarie né padronanza con le corrette proceduretecniche dello standard stesso.Di conseguenza tutte le imprese che predispongono e costruisconoimballaggi di legno a marchio IPPC/FAO devonoaderire al Soggetto Gestore.Inoltre il Decreto evidenzia che “I soggetti gestori devono essere<strong>in</strong> grado di controllare e coord<strong>in</strong>are le figure professionalico<strong>in</strong>volte nella filiera degli imballaggi di legno loro aderenti,comprese quelle che raccolgono, ricevono, selezionano,riparano, riutilizzano, rilavorano e distribuiscono imballaggi <strong>in</strong>legno nuovi o usati, recanti il marchio IPPC/FAO; nonché quelleche si occupano di stivaggio e che effettuano i trattamentifitosanitari previsti dallo standard ISPM-<strong>15</strong>”.Il soggetto gestore è obbligato per legge ad attivare il controlloed il coord<strong>in</strong>amento delle nuove figure professionalico<strong>in</strong>volte ed a <strong>in</strong>serire nel proprio regolamento per l’utilizzodel Marchio fitosanitario volontario FITOK le procedure perla gestione di tutti i soggetti di nuova <strong>in</strong>troduzione.Queste figure professionali vengono ben identificate e,soprattutto, co<strong>in</strong>volte a tutti gli effetti nel sistema di certificazioneISPM-<strong>15</strong> italiano, essendo state <strong>in</strong>serite immediatamentenel Regolamento per l’utilizzo fitosanitario volontarioFITOK. Esse sono pertanto tenute ad applicare laregolamentazione prevista dalla normativa ISPM stessa.In estrema s<strong>in</strong>tesi, il quadro per le differenti tipologie di aziendeè il seguente:• Azienda che commercializza materia prima: tale figura professionaleè stata <strong>in</strong>serita con l’<strong>in</strong>troduzione dei soggettiautorizzati 7.4 nel nuovo Regolamento per l’utilizzo delMarchio fitosanitario volontario FITOK• Azienda che effettua la sola commercializzazione di imballaggi“nuovi” f<strong>in</strong>iti a marchio IPPC/FAO: tale figura professionaledovrà essere gestita con le stesse procedure deisoggetti autorizzati 7.4 con semplificazioni dovute allagestione di Marchi IPPC/FAO di altre imprese.I requisiti tecnici e operativi specifici applicabili a questi soggettiprevedono l’iscrizione ad un apposito “Elenco dei commerciantiautorizzati”• Azienda che ripara imballaggi usati a Marchio IPPC/FAO (impresache raccoglie e/o riceve e/o seleziona e/o ripara e/o riutilizzae/o rilavora e/o distribuisce imballaggi <strong>in</strong> legno usati):tale figura professionale è stata <strong>in</strong>serita con l’<strong>in</strong>troduzionedei “soggetti autorizzati 7.2 RP” nel nuovo Regolamentoper l’utilizzo del Marchio fitosanitario volontario FITOK• Azienda che riceve e seleziona imballaggi usati a MarchioIPPC/FAO (impresa che raccoglie e/o riceve e/oseleziona e/o riutilizza e/o distribuisce imballaggi <strong>in</strong>legno usati): tale figura professionale è stata <strong>in</strong>seritacon l’<strong>in</strong>troduzione sulle corretta cernita <strong>in</strong> conformitàall’ISPM-<strong>15</strong> saranno gestite e imprese che effettuanosolo l’attività di selezione; i requisiti tecnici e operativispecifici applicabili ai soggetti che effettuano esclusivamentela selezione degli imballaggi usati a Marchio IPPC/FAO, prevedono l’iscrizione ad un apposito “elenco deiselezionatori autorizzati”• Azienda che fornisce il servizio di stivaggio (“caricatori”):queste imprese dovranno applicare a tutti gli effetti le procedurepreviste dal Regolamento per l’utilizzo del Marchiofitosanitario volontario FITOK come soggetti autorizzati 7.2.Un’altra importante novità <strong>in</strong>trodotta dal “Decreto m<strong>in</strong>isteriale”è quella relativa alla formazione per le imprese con gravicarenze fitosanitarie: “i soggetti gestori ufficialmente riconosciutiprevedono nel proprio Regolamento l’obbligo di formazioneannuale del responsabile fitosanitario delle impreseche durante i controlli e le ispezioni di cui al comma precedente,siano state oggetto di non conformità primarie”.Il Consorzio Servizi Legno-Sughero ha <strong>in</strong>serito tale articolonel proprio regolamento per l’utilizzo del Marchio fitosanitariovolontario FITOK.


160 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOApprofondimento 6Metodi di verificadei trattamenti HT<strong>ConLegno</strong> ha avviato una collaborazione con il CRA-ABP diFirenze (Centro di ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia delConsiglio per la Ricerca e la Sperimentazione <strong>in</strong> Agricoltura),per mettere a punto una procedura di controllo sul materialeda imballaggio <strong>in</strong> legno, trattato secondo lo standard ISPM n.<strong>15</strong> a 56 gradi C per 30 m<strong>in</strong>uti, al f<strong>in</strong>e di verificare l’eventualepresenza di nematodi e di conseguenza l’efficacia del trattamentoFITOSANITARIO ISPM-<strong>15</strong> sul materiale utilizzato perrealizzare imballaggi a marchio IPPC FAO.CRA - ABPIl CRA - ABP studia le gestione dei suoli degradati, la difesadegli agroecosistemi e degli ecosistemi forestali dai danniprovocati da <strong>in</strong>setti, acari, nematodi ed animali superiori,con particolare attenzione ai metodi di lotta <strong>in</strong>tegrata ebiologica, alla dim<strong>in</strong>uzione dell’impatto ambientale, all’usoed alla salvaguardia delle specie utili per le produzioniagroalimentari. La sezione specializzata <strong>in</strong> Nematologia è ilriferimento nazionale per il MIPAAF nell’ambito dei controlliobbligatori sul nematode del legno di p<strong>in</strong>o Bursaphelenchusxylophilus. Il laboratorio e’ <strong>in</strong> grado di stabilire, attraverso l’analisidel legno di conifera prelevato dai soggetti autorizzatiall’uso del Marchio IPPC - FAO - FITOK italiani, se il trattamentoFITOSANITARIO ISPM-<strong>15</strong> del materiale e’ stato efficace,valutando la presenza di nematodi sensibili ai parametridi trattamento termico (HT), previsti dallo standard ISPM n.<strong>15</strong>. Il legno fresco di conifera, ospita spesso numerose popolazionidi nematodi e tra queste e’ possibile trovare organismifitoparassiti considerati nocivi da quarantena. Tra i vari nematodiche popolano abitualmente il legno fresco di coniferave ne sono diversi che sono sensibili al trattamento HT dellostandard ISPM-<strong>15</strong> della FAO, nello stesso modo <strong>in</strong> cui lo è il temutonematode del legno di p<strong>in</strong>o Bursaphelenchus xylophilus.Se nel legno trattato HT vengono rilevate specie aff<strong>in</strong>i alBursaphelenchus xylophilus per la resistenza al calore, nonnecessariamente considerate organismi nocivi da quarantena,è chiaro e direttamente dimostrabile che il trattamentoeseguito, non è stato efficace ed il materiale non è conformeai requisiti previsti dallo standard ISPM-<strong>15</strong>.NIRLo standard ISPM-<strong>15</strong> della FAO prevede che tutti gli imballaggi<strong>in</strong> legno devono essere sottoposti a sterilizzazione termica chepermetta di raggiungere al cuore del legno la temperatura m<strong>in</strong>imadi 56°C e di mantenerla per almeno 30 m<strong>in</strong>uti.Attraverso l’utilizzo della spettroscopia nel vic<strong>in</strong>o <strong>in</strong>frarosso(NIR), IVALSA/CNR (Istituto per la Valorizzazione del Legnoe delle Specie Arboree) <strong>in</strong> collaborazione con il ConsorzioServizi Legno Sughero (Conlegno) ha realizzato un progettodi ricerca mirato a verificare se un materiale <strong>in</strong> legno èstato trattato correttamente secondo quanto previsto dallanorma ISPM-<strong>15</strong>. Il metodo NIR permette di valutare <strong>in</strong> modoveloce ed economico la composizione chimica della superficiedel materiale, misurando come la luce <strong>in</strong>frarossa non visibileviene assorbita da particolari molecole. I trattamenti a bassetemperature, <strong>in</strong>ducono alcuni cambiamenti chimici del legno,tuttavia allo stato attuale non esistono procedure per verificarese il trattamento di sterilizzazione termica è stato effettivamenteeseguito. Le analisi della composizione degli elementicostitutivi della parete cellulare (lign<strong>in</strong>a, cellulosa ed emicellulose)<strong>in</strong> seguito ai trattamenti termici con “basse” temperature,non hanno f<strong>in</strong>ora evidenziato importanti cambiamenti deicostituenti pr<strong>in</strong>cipali del legno. Tuttavia è stato osservato chegli estrattivi (acidi grassi e res<strong>in</strong>e) e gli zuccheri com<strong>in</strong>ciano amigrare verso la superficie e lentamente <strong>in</strong>izia una riorganizzazionemolecolare dei polimeri del legno (Lambertz et al. 2010).Sulla base di tali presupposti, sono stati analizzati gli spettriutilizzati per la stima della temperatura di trattamento lungolo spessore del prov<strong>in</strong>o. Le analisi dei dati hanno consentito divalutare le differenze tra gli spettri emessi dal legno sottopostoa trattamento termico, rispetto a quello non trattato.Come risultato del progetto è stato qu<strong>in</strong>di sviluppato un nuovometodo per la verifica e la validazione dell’avvenuto trattamentodi sterilizzazione termica. Attualmente il metodo è <strong>in</strong> fasedi analisi per la richiesta del relativo brevetto, ma occorronoulteriori studi e ricerche per una sua applicazione a livello <strong>in</strong>dustriale.Bibliografia• Lambertz G., Well<strong>in</strong>g J, 2010, Changes <strong>in</strong> extractives of Scotsp<strong>in</strong>e after ISPM<strong>15</strong> Heat treatment and their effect on fungaldiscoloration. In 11th <strong>in</strong>ternational IUFRO wood dry<strong>in</strong>g ConferenceProceed<strong>in</strong>gs, Skelleftea January 2010.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO1617.4 Imballaggi usatie ISPM-<strong>15</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>Lo standard del 2002/2003 non aveva def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> alcunmodo i requisiti e le procedure per gli “imballaggi di legno“usati”. In pratica prima del 2009 non sussistevano le condizioniper l’utilizzo <strong>in</strong> sicurezza fitosanitaria degli “imballaggiusati a marchio IPPC/FAO”, sia per l’assenza totale di regolee def<strong>in</strong>izioni, sia per la mancata attribuzione delle responsabilità.In questo contesto, caratterizzato da una carenza eraassai probabile imbattersi <strong>in</strong> contestazioni <strong>in</strong>ternazionali.Per questo motivo il M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole, Alimentarie Forestali con il Prot. 30882 del 16 febbraio 2006 “notatecnica per l’attuazione del sistema nazionale di controllo evigilanza dell’uso del marchio IPPC/FAO per gli imballaggi<strong>in</strong> legno” <strong>in</strong>dicava al soggetto gestore la seguente modalitàdi azione:“Tutti gli imballaggi usati, movimentati dalle imprese di riparazionee commercio di imballaggi usati, devono subirela cancellazione del marchio precedente, devono esseresottoposti a nuovo trattamento e rimarchiati <strong>in</strong> conformitàall’ISPM-<strong>15</strong>”.In quel contesto di vuoto normativo a livello <strong>in</strong>ternazionale, ilM<strong>in</strong>istero ha scelto di adottare un sistema di garanzia per gliimballaggi di legno trattati e prodotti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> utilizzati perl’esportazione. Una posizione diversa da quella descritta, sultema degli imballaggi usati, non poteva essere presa prima delnuovo standard del 2009, <strong>in</strong> quanto non sussistevano requisitie procedure sufficientemente valide, supportate dalla normastessa.Per questo la posizione di precauzione, ovvero di massimagaranzia scelta <strong>in</strong>izialmente dal M<strong>in</strong>istero, resta encomiabile.Grazie alla revisione del 2009, per la prima volta dal 2002,lo standard <strong>in</strong>troduce il concetto che se un imballaggio dilegno usato a Marchio IPPC/FAO è <strong>in</strong>tegro e non ha subito alterazionidi altra natura non deve essere sottoposto a nuovotrattamento ISPM-<strong>15</strong> e, <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi, responsabilizza le NPPO adoccuparsi, nei propri schemi di certificazione, degli imballaggidi legno usati sulla base dei pr<strong>in</strong>cipi esplicitati nell’ISPM-<strong>15</strong> del2009.Nel caso di un imballaggio di legno riparato , <strong>in</strong>vece, deve esseregarantito che:1) gli elementi utilizzati per la sostituzione siano rappresentatiesclusivamente da legname sottoposto a trattamentotermico “HT” (o esente da ISPM-<strong>15</strong> come ad esempio l’OSBo il pannello truciolare)2) se per le riparazioni si utilizza legname trattato, ogni componenteaggiunto deve essere marchiato s<strong>in</strong>golarmente econformemente al marchio IPPC/FAO.Questo pone subito alcune criticità dovute ad esempio allapresenza di imballaggi di legno con più marchi di soggettiautorizzati diversi. Questa situazione può comportare problemi<strong>in</strong> merito all’orig<strong>in</strong>e dell’imballaggio stesso e <strong>in</strong> caso dicontestazioni, nell’attribuzione delle responsabilità. Tali criticitàsono peraltro evidenziate anche all’<strong>in</strong>terno dello stessostandard.Tra le raccomandazioni che la norma fornisce alle NPPO deiPaesi <strong>in</strong> cui il materiale da imballaggio <strong>in</strong> legno viene riparato,c’è appunto quella di limitare il numero di marchi diversi chepossono comparire sulle s<strong>in</strong>gole unità di materiale da imballaggio<strong>in</strong> legno.Tale <strong>in</strong>dicazione è stata accolta dall’<strong>Italia</strong>, nel recepimentodella revisione dello standard, con l’<strong>in</strong>troduzione del limitedi <strong>in</strong>tervento ad un solo riparatore autorizzato ai sensidell’ISPM-<strong>15</strong> (è qu<strong>in</strong>di ammessa la presenza del marchio delproduttore dell’imballaggio di legno e del marchio del riparatoreche <strong>in</strong>terviene nella riparazione conforme all’ISPM-<strong>15</strong>).In questo contesto, il Decreto m<strong>in</strong>isteriale del 4 marzo 2011ha apportato modifiche riguardo le figure professionali co<strong>in</strong>voltenella filiera degli imballaggi di legno, tra cui è compresal’impresa che raccoglie e/o riceve e/o seleziona e/o riparae/o riutilizza e/o rilavora e/o distribuisce imballaggi <strong>in</strong> legnousati (generalmente pallet).Tale figura viene identificata a tutti gli effetti nel sistemadi certificazione ISPM-<strong>15</strong> italiano ed è stata <strong>in</strong>serita nel Regolamentoper l’utilizzo del Marchio fitosanitario volontarioFITOK e, qu<strong>in</strong>di, è tenuta ad applicare la regolamentazioneprevista dalla normativa ISPM-<strong>15</strong>.Di notevole importanza è l’identificazione delle imprese delsettore degli imballaggi usati che sono co<strong>in</strong>volte nella corretta


162 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNODIAGRAMMA DI FLUSSI AZIONI ISPM-<strong>15</strong> PER IMBALLAGGI USATI


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO163gestione dell’ISPM-<strong>15</strong> <strong>in</strong> quanto permette alla NPPO nazionaledi rispondere appieno al paragrafo 4.3 dell’ISPM-<strong>15</strong> del 2009“Requisiti per il trattamento e la marcatura del materiale daimballaggio <strong>in</strong> legno riutilizzato, riparato o rilavorato” ove sisottol<strong>in</strong>ea che le NPPO dei Paesi <strong>in</strong> cui il materiale da imballaggio<strong>in</strong> legno “recante il marchio descritto nell’Allegato 2 èriparato o rilavorato” “hanno la responsabilità di garantire everificare che i sistemi collegati all’esportazione del suddettomateriale siano pienamente conformi alla presente norma”.È <strong>in</strong>oltre importante evidenziare che il Decreto del 4 marzo2011 <strong>in</strong>troduce nel campo degli imballaggi usati i seguenti concettitecnici che devono essere presenti nel Regolamento delsoggetto gestore:• La def<strong>in</strong>izione delle procedure per la corretta selezione,tracciabilità e re-immissione sul mercato dell’imballaggiousato a marchio IPPC/FAO, sia esso riutilizzato, riparato orilavorato• Le procedure di rimozione dei marchi (cancellazione delmarchio IPPC/FAO tramite fresatura o verniciatura) per tuttii prodotti a marchio non conformi, comprese quelle per gliimballaggi di legno a marchio IPPC/FAO riutilizzati o riparatio rilavorati• La verifica di conformità delle operazioni effettuate pergarantire le re-immissione sul mercato degli imballaggiusati a marchio IPPC/FAO (presenza di corteccia, leggibilitàmarchio, numero di marchi diversi, presenza di <strong>in</strong>festazioniattive, segni evidenti di riparazione ecc..).Il concetto di selezione è <strong>in</strong>trodotto per la prima volta dalRegolamento per l’Utilizzo del Marchio Fitosanitario VolontarioFITOK, proprio per ottemperare <strong>in</strong> modo più att<strong>in</strong>entepossibile ai requisiti previsti dallo standard stesso.Senza una procedura preventiva di selezione dell’imballaggiousato a marchio IPPC/FAO non sarebbe possibile rilevare“dubbi sul fatto che i componenti, tutti o <strong>in</strong> parte, nonsiano stati trattati conformemente alla presente norma” onon sarebbe possibile <strong>in</strong>dividuare “i casi <strong>in</strong> cui sia difficilestabilirne l’orig<strong>in</strong>e o sia difficile stabilire l’orig<strong>in</strong>e dei componenti”e, <strong>in</strong> sostanza, quali imballaggi non possano esserericonosciuti conformi allo standard e qu<strong>in</strong>di “debbano esseresottoposti nuovamente a trattamento o distrutti” o a qualidebba essere “impedita la movimentazione nel commercio<strong>in</strong>ternazionale come materiale da imballaggio <strong>in</strong> legno conformealla presente norma”.Ci sono poi altre due <strong>in</strong>dicazioni importanti relative al fattoche il materiale semilavorato recuperato da vecchi imballaggidi legno a marchio IPPC/FAO non può essere riutilizzatocome conforme all’ISPM-<strong>15</strong>, ma deve essere sottoposto anuovo trattamento HT.In particolare si evidenzia l’<strong>in</strong>troduzione da parte del MIPAAFdell’obbligo di aderire ad un soggetto gestore e l’obbligo dellatracciabilità anche nelle attività di solo riutilizzo di imballaggiusati a Marchio IPPC/FAO.É qu<strong>in</strong>di importante evidenziare che, sia per gli imballaggi dilegno riutilizzabili tal quali sia per quelli da riparare, occorreattuare una “selezione” preventiva, per stabilirne con sicurezzal’orig<strong>in</strong>e e la conformità (per quanto ad oggi tecnicamentefattibile) all’ISPM-<strong>15</strong> e successivamente “tracciaretale operazione”, <strong>in</strong> particolare per gli imballaggi a MarchioIPPC/FAO dest<strong>in</strong>ati all’esportazione extra UE.


164 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOBisogna porre la massima attenzione ai blocchetti dei palletrecuperati da pallet smontati aventi il logo IPPC/FAO e fare<strong>in</strong> modo che questi non vengano utilizzati senza prima averelim<strong>in</strong>ato il marchio IPPC/FAO dal blocchetto stesso.Il selezionatore/soggetto autorizzato alla riparazione può,mediante controlli visivi, possibilmente tramite procedurestandardizzate dimostrabili e tracciate, stabilire se un imballaggiousato a marchio IPPC/FAO è conforme ai requisiti verificabili,allo stato attuale della tecnica, e ritenuti accettabili.Inoltre di notevole importanza è la tracciabilità fitosanitariadegli imballaggi di legno usati selezionati/riparati IPPC/FAOda parte del soggetto autorizzato 7.2 RP o da parte di unsoggetto iscritto all’elenco dei selezionatori autorizzati”che, come nel caso degli imballaggi di legno nuovi a marchioIPPC/FAO – FITOK, deve identificare nel caso siano dest<strong>in</strong>atial commercio <strong>in</strong>ternazionale, <strong>in</strong> modo univoco gli imballaggidi legno selezionati dal soggetto stesso tramite un’etichettaapplicata sui pallet selezionati e/o riparati, caratterizzata daun numero progressivo univoco assegnato da Conlegno all’aziendaed <strong>in</strong>viare una relativa notifica tramite piattaforma <strong>in</strong>formatica(Fitokweb) al Consorzio Servizi Legno-Sughero.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO165LA TRACCIABILITÀ DEI PALLET RIUTILIZZABILI E/O RIPARATIA MARCHIO IPPC/FAO NEL MERCATO INTERNAZIONALENOTIFICA GIORNALIERA VIA WEB (PIATTAFORMA INFORMATICA FITOK WEB)FAC-SIMILETRACCIABILITÀ TRAMITE NOTIFICA GIORNALIERA VIA WEB, REGISTRO DI LOTTI/COMMESSE E AGGIUNTA D'ETICHETTAnumeroprogressivo00007<strong>15</strong>2numeroprogressivo 7171DAA4ZKCKM27Marchio tutelato Conlegnoper evitare contraffazioniCodice logaritmicoanticontraffazioneMarchio tutelato Conlegnoper evitare contraffazioniCodice logaritmicoanticontraffazione


166 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOIn alcuni casi, come nei pool chiusi o aperti, è possibile chevengono autorizzate modalità già utilizzate nei capitolatidei pool stessi, anche con particolari modalità per la tracciabilitàdei propri imballaggi, ad esempio tramite la timbraturache identifichi l’impresa, la settimana/giorno e l’anno o tramitechiod<strong>in</strong>o di controllo della riparazione del sistema EPALche identifica <strong>in</strong> modo univoco l’azienda operante.In base a quanto sopra si ribadisce l’importanza che l’acquistodi imballaggi di legno usati a marchio IPPC/FAO dovrebbeavvenire solo ed esclusivamente da parte di soggettiautorizzati dal Consorzio Servizi Legno-Sughero, cioè operatori<strong>in</strong>dividuati come soggetti Autorizzati 7.2 RP (o operatoriautorizzati alla selezione di imballaggi usati a MarchioIPPC/FAO <strong>in</strong>clusi nell’”elenco dei selezionatori autorizzati”)o di operatori che elim<strong>in</strong>ano il precedente marchio IPPC/FAO eventualmente presente sul’imballaggio di legno e loritrattano <strong>in</strong> conformità all’ISPM-<strong>15</strong>, cioè i soggetti Autorizzati7.1 che successivamente lo rimarchiano con il proprioMarchio IPPC/FAO.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO167MANUALE ITALIANO PER LA FORMAZIONEDEGLI OPERATORI ADDETTI ALLA SELEZIONE E ALLA RIPARAZIONESebastiano Cerullocon la collaborzione di:Alberto Decarlis, Laura Fasoli, Giuseppe Fragnelli,Corrado Gasparri, Davide ParadisoManuale pratico ISPM-<strong>15</strong>per le imprese di riparazioneL<strong>in</strong>ee guida per la selezione e riparazionedi pallet riutilizzabili <strong>in</strong> conformità all’ISPM-<strong>15</strong>UN’INIZIATIVA DEL COMITATO TECNICO FITOK


XX - 000YY ZZPALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO169Approfondimento 7Selezione dei pallet usati IPPC/FAOSELEZIONE DEI PALLET IPPC/FAO SECONDO ISPM-<strong>15</strong>• IL MARCHIO IPPC/FAO È CONFORME? SÌ• IL MARCHIO IPPC/FAO È LEGGIBILE? SÌ• È SCORTECCIATO? SÌ• ASSENZA DI INFESTAZIONI ATTIVE DI INSETTI? SÌ• AGGIUNTA DI TAVOLE NON TRATTATE? NO• MARCHI ISPM-<strong>15</strong> APPLICATI DA PIÙDI DUE SOGGETTI AUTORIZZATI DIVERSI? NO• CI SONO SEGNI DI RIPARAZIONIEFFETTUATE CON LEGNO NON HT? NO• CI SONO RIPARAZIONI EFFETTUATECON LEGNO USATO? NOATTENZIONE:Se una sola risposta non co<strong>in</strong>cide il pallet non è idoneoper il riutilizzo ISPM-<strong>15</strong> e i loghi IPPC/FAO <strong>in</strong>seritidevono essere rimossi tramite smarchiaturaATTENZIONE:Il materiale semilavorato recuperato da vecchi pallet di legnoa marchio IPPC/FAO non può essere riutilizzatocome conforme all’ISPM-<strong>15</strong>, ma deve essere sottopostoa nuovo trattamento HT.IL MARCHIO IPPC/FAO DEVE ESSERE PREFERIBILMENTE PRESENTE ALMENO SU DUE LATI OPPOSTI


170 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOSELEZIONE DEI PALLET USATIIL MARCHIO IPPC/FAO È CONFORME E LEGGIBILE


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO171SELEZIONE DEI PALLET USATIVERIFICA DELLA PRESENZA DI CORTECCIAIl legname può presentare un numero <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito di porzioni di corteccia di piccole dimensioni,visibili dist<strong>in</strong>tamente e separati gli uni dagli altri, se:• Sono di larghezza <strong>in</strong>feriore a 3 cm (<strong>in</strong>dipendentemente dalla lunghezza)• Sono di larghezza superiore ai 3 cm, ma la superficie totale di ogni s<strong>in</strong>golo porzione di cortecciaè <strong>in</strong>feriore ai 50 cm 2> 3 cmla lunghezza x l’altezza nondeve eccedere i 50 cm 2(area)


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO173SELEZIONE DEI PALLET USATIESEMPI PRATICI PER VERIFICARE LA CORTECCIAcm 3,1x16,1=49,91 cm 2 OKcm 4x12,5=50 cm 2 OKcm 5x10=50 cm 2 OK


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO175SELEZIONE DEI PALLET USATIESEMPI PRATICI PER VERIFICARE LA CORTECCIAcm 6x8,2=49,2 cm 2 OKcm 7x7,7 =49,7 cm 2OK


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO177SELEZIONE DEI PALLET USATIASSENZA DI INFESTAZIONE ATTIVE DI INSETTI


178 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOMODIFICA DEI PALLET CON PRESENZA DI MARCHIO IPPC/FAONON CONFORMITÀ NEL CASO DI AGGIUNTA DI TAVOLE NON TRATTATEpallet primadell’aggiuntadi tavolenon trattateLogoIPPC/FAOLogoIPPC/FAOaggiunta di tavole non trattate e usate su palleta marchio IPPC/FAO


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO179SELEZIONE DEI PALLET USATIMARCHI ISPM-<strong>15</strong> APPLICATI DA PIÙ DI 2 SOGGETTI (IN ITALIA)marchioIPPC/FAOdel primoriparatoreMarchio di riparazione presente su due tavole, ma eseguite da due soggetti diversi fra loromarchioIPPC/FAOdel secondoriparatoremarchioIPPC/FAOdel produttore


180 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOSELEZIONE DEI PALLET USATIRIPARAZIONI EFFETTUATE CON LEGNO NON HTLogoIPPC/FAOlegno non HT su pallet a marchio IPPC / FAO


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO181SELEZIONE DEI PALLET USATIRIPARAZIONI EFFETTUATE CON LEGNO USATOATTENZIONEper utilizzarle come materiale HT,queste tavole devono essereritrattate <strong>in</strong> impianti autorizzatial trattamento termico ISPM-<strong>15</strong>materiale non conformesu pallet a marchio IPPC/FAOATTENZIONEnon si possono utilizzaretavole usateanche se provenientida ex pallet HT


182 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOSELEZIONE DEI PALLET USATIPARTICOLARITÀ NEI MARCHI IPPC/FAOATTENZIONECosì non sono conformi,ma se si pulisceo si toglie l’etichetta SÌ


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO183SELEZIONE DEI PALLET USATITUTTI I BLOCCHETTI O SLITTE SIA IN LEGNO MASSICCIO SIA IN LEGNO PRESSATO RECUPERATICON IL MARCHIO IPPC/FAO NON POSSONO ESSERE UTILIZZATI SE NON PREVIA SMARCHIATURALogoIPPC/FAOLogoIPPC/FAOPallet NO ISPM-<strong>15</strong>a cui è stato aggiuntoun blocchettocon Marchio IPPC/FAOLogoIPPC/FAOPallet NO ISPM-<strong>15</strong>a cui è stata aggiuntauna slitta con MarchioIPPC/FAO


XX - 000YY XX - 000YY XX - 000YY 184 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOCRITERI DI SELEZIONE ISPM-<strong>15</strong> SUI PALLET RIUTILIZZABILIPALLET A MARCHIO IPPC/FAO USATI, INTEGRI, CONFORMI A ISPM-<strong>15</strong> E, QUINDI,DIRETTAMENTE RIUTILIZZABILI DA PARTE DI IMPRESE ADERENTI AL SOGGETTO GESTOREPALLET A MARCHIO IPPC/FAO INTEGRIE DIRETTAMENTE RIUTILIZZABILIE CONFORMI ISPM-<strong>15</strong>PRESELEZIONE ISPM-<strong>15</strong>MERCATO NAZIONALE/UEMERCATO INTERNAZIONALEIPPC/FAO INTEGROIPPC/FAO INTEGROSELEZIONE PRIMARIA ISPM-<strong>15</strong>OKTRACCIABILITÀCON ETICHETTAATTENZIONEOccorre fare la dichiarazione mensile via Webdi tutti i pallet selezionati IPPC/FAO e nonATTENZIONEOccorre fare la notifica giornaliera via Web,compilare i registri di lotti/commessee applicare l’etichetta sul pallet


XX - 000YY ZZXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZPALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO185CRITERI DI SELEZIONE ISPM-<strong>15</strong> SUI PALLET RIUTILIZZABILIPALLET A MARCHIO IPPC/FAO USATI E ROTTI DA PARTE DI IMPRESEADERENTI AL SOGGETTO GESTORE CON USO LEGNO NON TRATTATO ISPM-<strong>15</strong>PALLET A MARCHIOIPPC/FAO ROTTIMERCATO NAZIONALE/UEmagazz<strong>in</strong>olegno no HTSE RIPARO< 1/3DEI COMPONENTISE RIPARO> 1/3DEI COMPONENTI(RILAVORATO)IPPC/FAO < 1/3IPPC/FAO > 1/3RIMUOVO I LOGHI IPPC/FAOPRESENTITRAMITE SMARCHIATURAIPPC/FAO < 1/3IPPC/FAO > 1/3


XX - 000YY ZZXX - 000YY ZZIT - 0- 0HTXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZXX - 000YY ZZ186 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOCRITERI DI SELEZIONE ISPM-<strong>15</strong> SUI PALLET RIUTILIZZABILIPALLET A MARCHIO IPPC/FAO USATI E ROTTI DA PARTE DI IMPRESEADERENTI AL SOGGETTO GESTORE CON USO LEGNO CONFORME ISPM-<strong>15</strong>PALLET A MARCHIOIPPC/FAO ROTTIMERCATO INTERNAZIONALEe qu<strong>in</strong>di riutilizzo ISPM-<strong>15</strong>SELEZIONE PRIMARIA ISPM-<strong>15</strong> OK magazz<strong>in</strong>olegno HTSE RIPARO< 1/3DEI COMPONENTISE RIPARO> 1/3DEI COMPONENTI(RILAVORATO)IPPC/FAO < 1/3IPPC/FAO > 1/3UTILIZZO PERLE RIPARAZIONI LEGNAME HTTRATTATO IN CONFORMITÀALL’ISPM-<strong>15</strong>IN TUTTI I CASI RIMUOVO ILOGHI IPPC/FAO PRESENTITRAMITE SMARCHIATURAMARCHIO LA SINGOLATAVOLA USATAPER LA SOSTITUZIONEDI QUELLA TOLTARP 000/00IT - 00- 000HTMERCATO NAZIONALE/UEIPPC/FAO > 1/3MERCATO INTERNAZIONALEIPPC/FAO > 1/3TRACCIABILITÀCON ETICHETTAVENDUTO DIRETTAMENTELEGNO HTforno HTRITRATTATO IN IMPIANTIAUTORIZZATIAL TRATTAMENTOTERMICO HT - ISPM-<strong>15</strong>E NUOVA MARCHIATURAIPPC/FAORP 000/00IT - 00- 000HTRP 000/00IT - 00- 000HTIPPC/FAO > 1/3RP 0/ 0IT - 00- 000HTRP 000/00


XX - 000YY XX - 000YY XX - 000YY XX - 000YY XX - 000YY XX - 000YY PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO187CRITERI DI SELEZIONE ISPM-<strong>15</strong> SUI PALLET RIUTILIZZABILIPALLET A MARCHIO IPPC/FAO USATI, INTEGRI E ROTTIDA PARTE DI IMPRESE NON ADERENTI AL SOGGETTO GESTOREDA PARTE DI IMPRESE NON ADERENTI A SOGGETTO GESTOREPALLET A MARCHIO IPPC/FAO USATI,INTEGRI O ROTTI UTILIZZATIDA IMPRESE NON ADERENTIAL SOGGETTO GESTOREIPPC/FAO INTEGROIPPC/FAO < 1/3IPPC/FAO > 1/3MERCATO NAZIONALE/UEMERCATO INTERNAZIONALEIPPC/FAO INTEGROIPPC/FAO < 1/3IPPC/FAO > 1/3


Impianto di selezionee ricondizionamentodi pallet usati213SSL 2012L’ideale per chivuole ridurre icosti aziendali eregolarizzare ilprocesso produttivo411) Un robot preleva ogni pallet dallacatasta di pallet misti2) L’operatore osserva il pallet e decidecome trattarlo e dove dest<strong>in</strong>arlo3) Le stazioni di lavoro eseguono leoperazioni di pulitura, smarchiatura,marchiatura4) Il pallet trattato viene accatastato nellapila di pallet della medesima qualità.32414studiomartignoni.com2 3Adattoallo standardISPM-<strong>15</strong>STORTI SpAVia F. Dioli,11 26045 Motta Baluffi (Cr) ItalyTel. +39 0375 968311 - Fax +39 0375 968310www.storti.it - sales@storti.it


190 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.5 Il marchio IPPC/FAO<strong>in</strong> <strong>Italia</strong>REQUISITI GENERALI132475 68 91 riquadro2 l<strong>in</strong>ea verticale3 logo IPPC/FAO4 codice del paeseNOTA BENEIn tutta Europa l’utilizzodel Bromuro di Metile (MB)non è più ammesso5 codice ISTAT regione6 codice del produttore o dell’impresa fornitricedei trattamenti7 tipologia di trattamento8 riferimento di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria9 logo soggetto gestore


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO191DA CHE REGIONE ITALIANA PROVIENE IL PALLET?00= CODICE ISTAT REGIONE01 Piemonte02 Valle d’Aosta03 Lombardia05 Veneto06 Friuli Venezia Giulia07 Liguria08 Emilia Romagna09 Toscana10 Umbria11 Marche12 Lazio13 Abruzzo14 Molise<strong>15</strong> Campania16 Puglia17 Basilicata18 Calabria19 Sicilia20 Sardegna21 Prov<strong>in</strong>cia Autonomadi Bolzano22 Prov<strong>in</strong>cia Autonomadi Trento


192 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOIL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA: VARIANTI ACCETTATE


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO193IL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA: VARIANTI ACCETTATE


194 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOIL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA: VARIANTI ACCETTATE


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO195IL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA APPLICATO SULLA TAVOLA HT CHE SOSTITUISCE QUELLA ROTTARP88 riferimento di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitariaper i riparatori


196 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOIL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA SU FARDAGGIO, FISSAGGIO, DUNNAGEDUN88 riferimento di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitariaper il dunnage


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO197IL MARCHIO IPPC/FAO IN ITALIA SU PALLET EUR/EPALIT - 00- 000HT0000/00FS 000 -- 0 -- 00marchio EPALMarchio IPPC/FAOnel pallet EPALgraffa di qualità EPALmarchio EURracchiuso <strong>in</strong> un ovaleCodice ISTAT regioneLogo IPPC/FAOriquadroRiferimento di r<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitariaSigla dellaferrovia italianaCodice del paese0000/00l<strong>in</strong>ea verticaleIT - 00- 000HTFS 000 -- 0 -- 00CodiceMese di produzioneproduttoreAnnodi produzionegraffadi qualitàEPALCodice del produttore o dell’impresafornitrice dei trattamentiTipologiadi trattamentoLogo soggetto gestorechiodo di controllodella riparazionechiodo di controllodella riparazionegraffa di qualità EPAL


198 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOApprofondimento 8Metodi di marchiaturaMETODI DI MARCHIATURA: “MASCHERA” - STENCIL


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO199METODI DI MARCHIATURA: “A GETTO D’INCHIOSTRO”


200 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOMETODI DI MARCHIATURA: A FUOCO AUTOMATICAMACCHINA PER MARCHIATURA “A FUOCO” IN LINEA


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO201METODI DI MARCHIATURA: A FUOCO MANUALE


202 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOMETODI DI MARCHIATURA: A FUOCO SERVO ASSISTITA


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO203METODI DI MARCHIATURA: A INCHIOSTRO


204 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNOApprofondimento 9Metodi di smarchiaturaMETODI DI SMARCHIATURACOME RIMUOVERE I MARCHI IPPC/FAO SE IL PALLET NON È CONFORME A ISPM-<strong>15</strong>LA RIMOZIONE DEI MARCHI IPPC/FAO AVVIENE TRAMITE SMARCHIATURA DI TUTTE LE SUE COMPONENTIMETODO SPRAYMETODO CON VERNICE E RULLO COLORE NEROMETODO CON VERNICE E RULLO COLORE “TIPO LEGNO”RIMOZIONE MARCHI NON CONFORME PER PARZIALITÀ E TRASPARENZA


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO205METODI DI SMARCHIATURACOME RIMUOVERE I MARCHI IPPC/FAO SE IL PALLET NON È CONFORME A ISPM-<strong>15</strong>LA RIMOZIONE DEI MARCHI IPPC/FAO DEVE AVVENIRE TRAMITE SMARCHIATURA DI TUTTE LE SUE COMPONENTIMETODO ABRASIONE MECCANICAESEMPIO DI SMERIGLIATRICEPER PALLET EUR-EPAL NON RIMUOVERE SIGLA DELLA FERROVIA,CODICE DEL PRODUTTORE E DATA PRODUZIONE


206 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.6 La R<strong>in</strong>tracciabilitàdell’imballaggio a marchioIPPC/FAO e FITOKPer garantire al massimo il sistema nazionale di certificazioneISPM-<strong>15</strong> l’<strong>Italia</strong>, a differenza della maggior parte degli altriPaesi, ha deciso di applicare un sistema di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitariabasato su procedure che riconducono, <strong>in</strong>equivocabilmente,ai processi di lavorazioni aziendali, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di collocazionenel sistema produttivo sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di tempo (anno).Tale Riferimento di R<strong>in</strong>tracciabilità Fitosanitaria (RRF) vieneapplicato contestualmente al marchio IPPC/FAO cheidentifica i prodotti lignei conformi allo standard nell’ambitodel territorio nazionale italiano. Il sistema è obbligatorio edeve essere riportato <strong>in</strong> modo ben visibile nella marcaturaIPPC/FAO dell’imballaggio di legno.Per i soggetti autorizzati 7.1, i riferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitaria sono rappresentati dal numero progressivo diregistrazione del protocollo di trattamento assegnato dall’aziendache lo ha effettuato, accompagnato dalle ultime duecifre dell’anno <strong>in</strong> corso, separato da una barra (ad esempio:0000/00). I riferimenti di tracciabilità fitosanitaria sono identificati<strong>in</strong> modo univoco anche tramite una notifica <strong>in</strong>viatacon piattaforma <strong>in</strong>formatica (Fitokweb) al Consorzio ServiziLegno-Sughero.Per i soggetti autorizzati 7.2, i riferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitaria sono quelli delle tre cifre che identificano ilnumero di lotto/commessa del materiale da imballaggio <strong>in</strong>legno – f<strong>in</strong>ito prodotto a Marchio fitosanitario volontario, accompagnatodalle ultime due cifre dell’anno <strong>in</strong> corso, separatoda una barra (per esempio 000/00). I riferimenti di tracciabilitàfitosanitaria sono identificati <strong>in</strong> modo univoco anche tramiteuna scheda di lavorazione conservata <strong>in</strong> azienda e tramitenotifiche/dichiarazioni periodiche <strong>in</strong>viate con piattaforma <strong>in</strong>formatica (Fitokweb) al Consorzio Servizi Legno-Sughero.In modo simile si identifica la r<strong>in</strong>tracciabilità per i soggettiautorizzati 7.4. Questi identificano con il Riferimento diR<strong>in</strong>tracciabilità Fitosanitaria il processo che lega il controllolegato all’accettazione del materiale <strong>in</strong> <strong>in</strong>gresso, come fornitoriautorizzati, il controllo della documentazione attestanteil trattamento eseguito sul semilavorato, la presenza delmarchio o etichetta identificativa sul materiale ricevuto e laregistrazione delle operazioni eseguite nel proprio sistemaaziendale.Per i soggetti autorizzati 7.2 RP, i riferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitaria sono identificati da un’etichetta applicatasul pallet che è caratterizzata da un numero progressivo univocoassegnato dall’azienda ai pallet selezionati e/o riparatidurante la giornata ed identificati <strong>in</strong> modo univoco <strong>in</strong> una Notifica<strong>in</strong>viata con piattaforma <strong>in</strong>formatica (Fitokweb) al ConsorzioServizi Legno-Sughero.I soggetti che effettuano la sola selezione e/o la riparazionedi imballaggi f<strong>in</strong>iti usati per il mercato <strong>in</strong>ternazionale a MarchioIPPC/FAO, <strong>in</strong>seriscono qu<strong>in</strong>di un codice o un’etichettaper identificare il momento <strong>in</strong> cui avviene la selezione,secondo un protocollo ben specifico <strong>in</strong>dicato nella SpecificaTecnica E, <strong>in</strong> cui è richiesto un controllo di conformità rispettoai requisiti dello standard.Più <strong>in</strong> generale, la tracciabilità fitosanitaria assume notevoleimportanza <strong>in</strong> quanto oltre a garantire la corretta esecuzionedel trattamento o le corrette procedure di realizzazionedel prodotto, di selezione e di riparazione, permetteall’azienda di identificare <strong>in</strong> maniera <strong>in</strong>equivocabile il propriomanufatto.Un Marchio IPPC/FAO può essere alterato, ma la r<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitaria che lo lega alle <strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong> possessodella sola azienda che ha effettuato il trattamento, sicuramentenon può essere contraffatta (data di produzione e/otrattamento, clienti, tipologia di prodotto con le sue dimensioniecc…).Proprio il Marchio IPPC/FAO – FITOK e la r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitariarendono l’imballaggio italiano un prodotto unico,tracciato e certificato <strong>in</strong> maniera <strong>in</strong>equivocabile. Il sistemagestionale aziendale prevede <strong>in</strong>fatti l’archiviazione della documentazioneche attesta la conformità del prodotto realizzato,<strong>in</strong> tutte le sue fasi, dall’esecuzione del trattamento allascelta dei fornitori, alla realizzazione e produzione, il tuttos<strong>in</strong>tetizzato con l’apposizione del marchio e della tracciabilitàfitosanitaria. Inoltre, s<strong>in</strong>tesi di questa documentazione deveessere <strong>in</strong>viata tramite una “notifica” al sistema <strong>in</strong>formatico“Fitokweb” di Conlegno, rafforzando ancor più l’<strong>in</strong>treccio dicomunicazioni a garanzia del Marchio stesso.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO207La r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria non deve essere vista comeun mero obbligo normativo, ma come un’opportunità e unagaranzia sia dei propri prodotti nei confronti di eventualicontraffazioni, sia contro eventuali contestazioni. Se utilizzatacorrettamente, essa diventa uno strumento fondamentaleper tutto il sistema <strong>in</strong> quanto garantisce, oltre ai controllidegli organismi ispettivi sul sistema e sul prodotto f<strong>in</strong>ale,anche un’attenta gestione aziendale che è sempre il primo epiù importante controllo che è possibile mettere <strong>in</strong> atto permigliorare qualità, funzionalità e immag<strong>in</strong>e.Inf<strong>in</strong>e, grazie al codice di r<strong>in</strong>tracciabilità è stato possibilecontrarre una copertura assicurativa specifica per tutti gliimballaggi prodotti dai soggetti autorizzati FITOK.0005/07RIFERIMENTO DIRINTRACCIABILITÀFITOSANITARIA


208 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.6.1 La R<strong>in</strong>tracciabilitàfitosanitaria <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>:aspetti operativiFLUSSO DI RINTRACCIABILITÀRICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO DI TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICO E SCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA AL CLIENTE CON COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO DI TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO209RICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)RIFERIMENTI DI RINTRACCIABILITÀESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)


210 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO211RICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATURETRACCIATO COMPLETO TEMPERATURE LEGNOMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)TRACCIATO COMPLETOriferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


212 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNORICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATURETRACCIATO DEI 30 MINUTI >56°C TEMPERATURE LEGNOMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)TRACCIATO 30 MINUTI > 56° Criferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO213RICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)MARCHIATURACERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)riferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


214 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNORICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECERTIFICATO DI TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)CERTIFICATO DI TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESE (CONSEGNA VOLONTARIA)riferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO2<strong>15</strong>RICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBREGISTRO DI CARICO E SCARICOMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)REGISTRO DI CARICO E SCARICOTIPOLOGIA PRODOTTO SPECIE PESO (Kg) VOLUME (m 3 ) QUANTITÀ DDT USCITA RRFriferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


216 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNORICHIESTA COMMERCIALE DI IMBALLAGGI A MARCHIO IPPC/FAOPOSIZIONAMENTO IMBALLAGGI NELL’IMPIANTO TERMICO (FORNO)NOTIFICA DI INIZIO TRATTAMENTO TRAMITE SISTEMA FITOK WEBCON ATTRIBUZIONE NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)ESECUZIONE TRATTAMENTOFINE TRATTAMENTO CON GENERAZIONETRACCIATO GRAFICO DELLE TEMPERATUREMARCHIATURA CON IMPOSTAZIONEDEL NUMERO DI RINTRACCIABILITÀ FITOSANITARIA (0000/00)CERTIFICATO TRATTAMENTO IN LINGUA INGLESECOMPILAZIONE REGISTRO DI CARICOESCARICOCON ELENCAZIONE MATERIALE COME DA NOTIFICA FITOK WEBMESSA A MAGAZZINOCONSEGNA CLIENTE CON COMPILAZIONE DOCUMENTO TRASPORTOCON INDICAZIONE DEL RIFERIMENTO DI RINTRACCIABILITÀ,PIÙ PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO (PDT): GRAFICO,PIÙ ATTESTATO DI TRATTAMENTO (ATF)DOCUMENTO DI TRASPORTODOCUMENTO DI TRASPORTOriferimenti di r<strong>in</strong>tracciabilità fitosanitaria (RRF)


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO2177.7 Affidabilità del sistemaISPM-<strong>15</strong> FITOK: i controllida parte di enti terzi <strong>in</strong>dipendentiDal 30 giugno 2006 tutte le aziende sono sottoposte adalmeno due visite di ispezione non programmate all’anno.Questo per garantire il mantenimento di conformità allo standarded al regolamento per l’utilizzo del Marchio fitosanitariovolontario FITOK. Per tali verifiche il Consorzio opera tramiteOrganismi ispettivi, accreditati <strong>in</strong> conformità alle norme UNICEI EN 45011, UNI EN CEI ISO/IEC 17020e UNI CEI EN ISO/IEC17021.Si ricorda <strong>in</strong>fatti che il numero m<strong>in</strong>imo di controlli per la verificadell’attuazione delle procedure previste, per le aziende chedimostrano di “aderire al regolamento <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>controvertibile”(cioè senza non conformità primarie) è pari a due all’anno,di cui una di sistema e una di prodotto. In caso contrario levisite sono almeno 4, sempre su base annuale.Gli Organismi attualmente accreditati per le visite ord<strong>in</strong>ariesono SGS <strong>Italia</strong> Spamentre per le visite di certificazione <strong>in</strong>iziale il Consorzioopera tramite ICILA SRLed SGS Spa.Le imprese aderenti al Sistema FITOK sono sottoposte a piùdi <strong>15</strong>00 visite ispettive su base annua, svolte da circa 40ispettori qualificati.Inoltre il ricorso a due Organismi ispettivi diversi nelle visitedi prodotto e/o manutenzione presso la stessa azienda garantisceuna maggiore imparzialità ed un ulteriore controllodegli Organismi stessi.e Bureau Veritas Spa,


218 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.8 Inquadramentodel Soggetto Gestore <strong>Italia</strong>noCome già evidenziato, con il Decreto 13 luglio 2005 il M<strong>in</strong>isterodelle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha riconosciutoil Consorzio Servizi Legno-Sughero, denom<strong>in</strong>atoanche Conlegno, come Soggetto Gestore per l’utilizzo <strong>in</strong><strong>Italia</strong> del marchio IPPC/FAO da apporre sugli imballaggi <strong>in</strong>legno. <strong>ConLegno</strong> – Consorzio Servizi Legno Sughero – è unEnte di diritto privato e senza scopo di lucro costituito alf<strong>in</strong>e di favorire i molteplici impieghi del legno, dall’ediliziaall’imballaggio.La candidatura di <strong>ConLegno</strong> come Soggetto Gestore del marchioIPPC/FAO è stata promossa da CNA Unione ProduzioneLegno Arredo (Conf<strong>in</strong>dustria), Fedecomlegno (Confcommercio),Confartigianato Legno Arredo, Federlegno Arredo,I.F.A. Imprese Fumigatici Associate e UNITAL/Confapi. Ingenerale il Consorzio opera attraverso Comitati Tecnici (CT)e si occupa, con estrema flessibilità e d<strong>in</strong>amicità, di tematichetrasversali a tutta la filiera. Ogni Comitato Tecnico, attraversouno staff operativo dedicato, coord<strong>in</strong>a le attività di applicazionee aggiornamento dei regolamenti tecnici, la concessione el’utilizzo dei marchi, la promozione dei valori e delle opportunitàdi ogni s<strong>in</strong>golo marchio agli Associati. Il Consorzio, qualeEnte senza f<strong>in</strong>i di lucro, riceve contributi annuali dalle impreseaderenti e ridistribuisce tali apporti ai Comitati ed ai progetti,a seconda delle necessità.un rappresentante nom<strong>in</strong>ato da IFA, Imprese FumigatriciAssociate• due rappresentanti designati da CNA – Produzione Legno• due rappresentanti designati da Confartigianato LegnoArredo• due rappresentanti designati da UNITAL/ConfapiÈ facoltà del Comitato Tecnico FITOK nom<strong>in</strong>are esperti <strong>in</strong> materiache possono partecipare alle riunioni come osservatori.Si sottol<strong>in</strong>ea <strong>in</strong>oltre, come, nel caso italiano, la gestione delloStandard ISPM-<strong>15</strong> sia a costo zero per lo Stato, <strong>in</strong> quantotutto il sistema è a carico delle imprese co<strong>in</strong>volte nell’usodel marchio IPPC/FAO. Il Comitato Tecnico FITOK è il “comitatodi gestione” <strong>in</strong>dividuato da Conlegno <strong>in</strong> conformità alle disposizionidel Decreto del 13 luglio 2005; esso si occupa dellagestione dell’autorizzazione all’uso del Marchio IPPC/FAO edel monitoraggio delle imprese al rispetto delle prescrizionicontenute nel regolamento per l’utilizzo del Marchio fitosanitariovolontario FITOK.Il Comitato Tecnico FITOK è composto da:• un massimo di quattro rappresentanti designati da FederlegnoArredosu <strong>in</strong>dicazione delle proprie associazionico<strong>in</strong>volte (Assoimballaggi, Assolegno e Fedecomlegno)•• un rappresentante designato dal Comitato Tecnico EPALConlegno è certificato ISO 9000


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO219ISPM-<strong>15</strong>La soluzione italianaCon Decreto n. 175/2005 il M<strong>in</strong>istero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestaliha riconosciuto il Consorzio Servizi Legno Sughero come Soggetto Gestore del MarchioIPPC/FAO e ha approvato il “Regolamento per l’utilizzo del Marchio FitosanitarioVolontario FITOK”


220 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.9 La trasparenzadel Sistema ISPM-<strong>15</strong> FITOKLa massima trasparenza è data dallo sviluppo ed applicazionedi uno strumento operativo fondamentale di tutto ilsistema gestionale e di controllo, che si basa sull’implementazionedi un software gestionale appositamente realizzato(“Fitokweb”) attraverso il quale, <strong>in</strong> tempo reale, le imprese,gli enti di ispezione, gli organismi di controllo (Servizi fitosanitar<strong>in</strong>azionali e regionali) possono <strong>in</strong>teragire e svolgereognuno la propria funzione di sorveglianza.É importante sottol<strong>in</strong>eare che, sulla base delle <strong>in</strong>formazionipresenti <strong>in</strong> “Fitokweb”, i Servizi fitosanitari possono decidere<strong>in</strong> qualsiasi momento di effettuare una verifica presso isoggetti autorizzati e richiedere <strong>in</strong>formazioni al SoggettoGestore. Inoltre, qualsiasi <strong>in</strong>formazione ed azione <strong>in</strong>erente latematica ISPM-<strong>15</strong> deve essere immessa nel sistema <strong>in</strong>formaticoe comunicata ai Servizi fitosanitari dal soggetto gestore.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO221FLUSSO DI GESTIONE FITOSANITARIA E RELATIVA RINTRACCIABILITÀCONSORZIO SERVIZILEGNO SUGHEROIMPRESA AUTORIZZATAA TRATTAMENTOFITOSANITARIONOTIFICA TRATTAMENTOSISTEMA FITOWEBTRATTAMENTO TERMICOCON TRACCIATO GRAFICOMARCHIATURA LEGNOCON RIFERIMENTORINTRACCIABILITÀFITOSANITARIACLIENTERESPINGIMENTOCOMPLETO CARICOMINISTERO DELLEPOLITICHE AGRICOLEALIMENTARI E FORESTALINONOKDOGANA STATOEXTRA UENONOKTRATTAMENTO INAREA PORTUALESERVIZI FITOSANITARIREGIONALIOKSTATO ESTEROEXTRA UEACCETTAZIONECARICOE RESPINGIMENTOIMBALLAGGIO


222 PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO7.10 L’assicurazionedel Sistema FITOKL’implementazione di un sistema di gestione fitosanitaria chegarantisce la r<strong>in</strong>tracciabilità di processi e prodotti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> haconsentito, unici a livelli europeo (e probabilmente mondiale),di stipulare una specifica polizza assicurativa con un’importantecompagnia a copertura dei rischi derivanti dalle contestazioni<strong>in</strong>ternazionali su tutto il materiale a marchio IPPC/FAO.Infatti, nonostante tutte le possibili precauzioni che possonoessere prese per contenere il rischio di non conformità, unamerce spedita su un qualsiasi imballaggio <strong>in</strong> legno (qu<strong>in</strong>dianche FITOK) può essere oggetto di ispezione ai sensi dell’I-SPM-<strong>15</strong> <strong>in</strong> dogana da parte degli ispettori <strong>in</strong>caricati.Se il danno fitosanitario (reale o presunto) viene accertato,anche per esempio nel caricamento di imballaggi di legnodove per vari motivi il marchio IPPC/FAO spesso non è piùvisibile al momento dell’apertura del conta<strong>in</strong>er o è stato <strong>in</strong>seritomateriale di fissaggio non controllato e non marchiatoIPPC/FAO da altri operatori, l’imballaggio <strong>in</strong> legno può essereoggetto di contestazione <strong>in</strong>ternazionale (Paese importatorevs. Paese esportatore). In tal caso, <strong>in</strong> genere, l’utilizzatore(l’esportatore) tenta di rivalersi economicamente sull’aziendache gli ha venduto l’imballaggio <strong>in</strong> legno.A questo punto avviene la segnalazione da parte del consorziatoall’Area Tecnica FITOK. Se, a seguito delle verificheeffettuate (che possano spaziare dall’analisi dei tracciati ditrattamento, alla tracciabilità del lotto, agli aspetti fitosanitariveri e propri, al controllo <strong>in</strong> porto nel momento del rientrodel carico ecc.) si ev<strong>in</strong>ce che il consorziato (e qu<strong>in</strong>di il suocliente), nonostante il rispetto del Regolamento per l’UtilizzoVolontario del Marchio FITOK, ha subito un danno economico(trattamento fitosanitario, movimentazione, eventuale rientrodel materiale ecc…) si procede alla copertura da parte della“polizza fitosanitaria ISPM-<strong>15</strong> FITOK”.La specifica polizza viene migliorata e r<strong>in</strong>novata annualmenteda parte del Consorzio per conto di tutti i suoi aderenti e pertutti gli imballaggi prodotti a Marchio FITOK. Il prossimo passosarà di co<strong>in</strong>volgere responsabilmente e consapevolmenteanche gli acquirenti degli imballaggi FITOK, <strong>in</strong> maniera tale dafar emergere ancor più il valore aggiunto di “lasciapassare” <strong>in</strong>dogana legato al Marchio FITOK.


PALLET ED IMBALLAGGI DI LEGNO. ISPM-<strong>15</strong>: LO STANDARD IPPC/FAO PER LE MISURE FITOSANITARIE SUGLI IMBALLAGGI DI LEGNO2237.11 Conclusioni: FITOK,un marchio a valore aggiuntoDa quanto riportato emerge che il successo del Sistema FITOKsi basa su 8 fattori chiave:1. La corresponsabilità tra soggetti pubblici (NPPO) e privati(Aziende, <strong>ConLegno</strong>, Enti Ispettivi)2. La trasparenza di Sistema <strong>in</strong>sita nel gestionale “Fitokweb”3. I controlli effettuati da organismi terzi <strong>in</strong>dipendenti e dalleNPPO4. La tracciabilità dell’imballaggio data dal Riferimento diR<strong>in</strong>tracciabilità Fitosanitaria, numero di lotto presente suogni imballaggio prodotto a marchio FITOK5. Gruppo di tecnici esperti <strong>in</strong> imballaggio di legno e tematichefitosanitarie che migliorano cont<strong>in</strong>uamente le proceduree gli aspetti tecnici del sistema di certificazione ISPM-<strong>15</strong>italiano6. I dati statistici sul materiale trattato giornalmente, settimanalmente,mensilmente ed annualmente7. L’assicurazione dell’<strong>in</strong>tero sistema ISPM-<strong>15</strong> italiano8. Il sistema formativo ed <strong>in</strong>formativo per la crescita dellaresponsabilità fitosanitaria delle imprese co<strong>in</strong>volteProprio grazie a questi elementi oggi, a 7 anni dalla nascitadel Sistema, possiamo sostenere che FITOK è diventato, senzavolerlo, un Marchio a valore aggiunto nel mondo dei sistemidi certificazione ISPM-<strong>15</strong>Grazie a questi elementi oggi, a 7 anni dalla nascita del Sistema,possiamo sostenere che FITOK è diventato un Marchioa valore aggiunto nel mondo dei sistemi di certificazioneISPM-<strong>15</strong>.Innanzitutto perché dietro al Marchio esiste tutto ciò che nonvediamo ed è difficilmente tangibile: il valore delle impreseaderenti nel rispetto del Regolamento FITOK, il valore degliorganismi ispettivi nel controllare il rispetto del Regolamento,la ricerca e lo sviluppo per i miglioramenti del sistema, laformazione ed <strong>in</strong>formazione a 360 gradi sul mercato.Appare evidente che un sistema di controllo che garantisce lecaratteristiche dei prodotti, diviene tanto più <strong>in</strong>teressante, siaper gli operatori nazionali che per gli acquirenti <strong>in</strong>ternazionali,quanto il sistema appare affidabile e la qualità dei prodotticomprovata.Il marchio FITOK permette di vedere questo esercizio non solocome costo necessario a soddisfare gli obblighi <strong>in</strong>ternazionali,ma come opportunità di cui avvalersi nelle esportazioni, siadirettamente come valore aggiunto alla qualità degli imballaggi,sia come possibilità di difesa contro gli attacchi ai nostriprodotti <strong>in</strong> esportazione o nei contenziosi <strong>in</strong>ternazionali.È per questo che l’attività sviluppata <strong>in</strong> questi anni ha portatoalla crescita di un <strong>in</strong>tero settore che ha trasformato v<strong>in</strong>colie obblighi legislativi <strong>in</strong> opportunità di sviluppo.

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