Carciofi alla romana - ITAS Emilio Sereni
Carciofi alla romana - ITAS Emilio Sereni
Carciofi alla romana - ITAS Emilio Sereni
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
tendenza dolce, e il carciofo fa solo da completamento, per cui anche qui un vino con una<br />
leggerissima acidità.<br />
Il carciofo offre una vasta possibilità di preparazione di ricette tanto che, come<br />
precedentemente indicato, a Ladispoli durante la “settimana gastronomica” si preparano menù<br />
completamente a base di carciofi. Volendo selezionare i piatti che tipicizzano la cucina <strong>romana</strong><br />
passiamo a una breve descrizione di ricette significative:<br />
<strong>Carciofi</strong> <strong>alla</strong> giudia;<br />
<strong>Carciofi</strong> <strong>alla</strong> <strong>romana</strong>;<br />
<strong>Carciofi</strong> fritti dorati;<br />
Coratella d’abbacchio con carciofi <strong>alla</strong> <strong>romana</strong>;<br />
Foto: Particolari del Ghetto di Roma,<br />
l’ultima in basso è il Portico D’Ottavia<br />
Alunni : Basili D., Frasacco V., Giannini V.<br />
Laboratorio di Agronomia e Coltivazioni.<br />
Ist. Tec. Agr. <strong>Emilio</strong> <strong>Sereni</strong> Roma.<br />
<strong>Carciofi</strong> <strong>alla</strong> giudia<br />
I carciofi <strong>alla</strong> giudia sono un tipico contorno della<br />
gastronomia laziale, in particolar modo della città di Roma,<br />
dove questo piatto è stato inventato. E’ un piatto classico,<br />
molto semplice da preparare ma, allo stesso tempo, capace<br />
di esaltare l'aroma e il sapore di questo ortaggio.<br />
La storia di questo piatto ci riporta indietro nel tempo,<br />
nel ghetto ebraico di Roma. Qui, le massaie ebree,<br />
utilizzando la "mammola" <strong>romana</strong>, ovvero il carciofo tipico<br />
del Lazio, preparavano questo piatto semplice ma gustoso<br />
che veniva mangiato, in particolar modo, nel periodo della<br />
ricorrenza di Kippur. Questa festività ebraica, chiamata<br />
anche festa dell'espiazione, è un giorno di digiuno totale, in<br />
cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro<br />
o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e <strong>alla</strong><br />
preghiera. Trascorse le ventiquattr’ore di digiuno, gli Ebrei<br />
solitamente mangiavano i carciofi che, per questo motivo,<br />
furono chiamati "<strong>alla</strong> giudia".<br />
15