Figura 2- microspr<strong>in</strong>klerti idonei (torba non eccessivamentefibrosa).<strong>La</strong> superficie da impiegare a vivaiova calcolata tenendo presenteuna densità <strong>di</strong> circa 35-36 <strong>piante</strong> a metro quadro: èbene non superare mai taledensità per non provocaresquilibrio tra parte aerea e apparatora<strong>di</strong>cale. Il terreno andràisolato con nylon coestruso(bianco-nero), fermato al suolocon semplici cambre <strong>di</strong> ferro,sistemato con leggera pendenzaonde evitare ristagnid’acqua. Considerato l’elevatovalore economico delle <strong>piante</strong>ed il frequente pericolo <strong>di</strong>grand<strong>in</strong>ate, anche a f<strong>in</strong>e estate,è bene pensare <strong>di</strong> coprire ilvivaio con reti antigrand<strong>in</strong>e,possibilmente bianche, <strong>in</strong>modo da favorire, con unamaggior penetrazione dellaluce, la <strong>di</strong>fferenziazione a fiore.Le reti vanno stese sopratunnel con luce <strong>di</strong> 5-5,5 metri;a tale scopo è sufficiente averepiantoni <strong>di</strong>stanti tra loro 4 metri,anziché i normali 2 metri.Piante<strong>La</strong> filiera del vivaio <strong>azienda</strong>leparte dal prelievo dello stolonedalle <strong>piante</strong> madri <strong>in</strong> vivai autorizzati.Questi si fanno poira<strong>di</strong>care <strong>in</strong> apposite sem<strong>in</strong>iere,con numero variabile <strong>di</strong> alveoli,(da 54 a 75 fori) con 17-20 giorni <strong>di</strong> nebulizzazione fitta(mist). Conclusa la fase <strong>di</strong>ra<strong>di</strong>cazione lo stolone vieneripicchettato <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>iere convolume <strong>di</strong> torba <strong>di</strong> circa 150 ccper pianta, dove ha <strong>in</strong>izio lafase <strong>di</strong> <strong>in</strong>grossamento e <strong>di</strong>fferenziazionea fiore. Questi contenitorihanno 9 alveoli e una<strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> 60x20 cm. Lefragole unifere, quelle maggiormente<strong>di</strong>ffuse da noi, <strong>di</strong>fferenzianoa fiore <strong>in</strong> giornobreve: ciò significa che da settembre<strong>in</strong> avanti, quando laFigura 3- alveolare a 75 foridurata del giorno <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uisce,le gemme delle piant<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>fragola</strong><strong>di</strong>fferenziano a fiore: questifiori rimarranno ad uno sta<strong>di</strong>o“embrionale” all’<strong>in</strong>ternodelle gemme f<strong>in</strong>o all’anno successivo,quando saranno trapiantate.È questo un momentomolto delicato perché è proprioqui che si decide la produzionedell’ anno successivo.Non si deve <strong>di</strong>menticare peròche nel frattempo la piantadeve sviluppare sia il proprioapparato ra<strong>di</strong>cale che, quellofogliare, oltre a traslocare nellazona del colletto le sostanze<strong>di</strong> riserva, utili allo svernamento.GestioneRa<strong>di</strong>cazione ed <strong>in</strong>grossamento<strong>in</strong> sem<strong>in</strong>iera sono fasi moltodelicate: è <strong>in</strong>utile <strong>di</strong>re che il fattoreche con<strong>di</strong>ziona maggiormentela riuscita del vivaio è ilrispetto della data <strong>di</strong> trapiantoideale per la zona; occorre <strong>in</strong>oltreevitare qualsiasi tipo <strong>di</strong>stress alle <strong>piante</strong>, mettendolenelle con<strong>di</strong>zioni più favorevoli<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> lum<strong>in</strong>osità, <strong>di</strong>densità, <strong>di</strong> temperature e <strong>di</strong>apporti fertirrigui. Al momentodella ripicchettatura lesem<strong>in</strong>iere dovranno essereTERRA TRENTINA23
FRAGOLE/VIVAIOTERRA TRENTINA24Figura 4- stolone ra<strong>di</strong>catoFigura 5- sem<strong>in</strong>iere uniteFigura 6- sem<strong>in</strong>iere <strong>di</strong>stanziateposte una a<strong>di</strong>acente all’altra,per evitare che le <strong>piante</strong> emettanotroppi stoloni (<strong>in</strong> agostoci troviamo ancora <strong>in</strong> periodo<strong>di</strong> giorno lungo) . Per daremolta luce alle <strong>piante</strong>, lesem<strong>in</strong>iere verranno <strong>di</strong>stanziatelasciando tra loro uno spazio<strong>di</strong> 20 cm (pari a quello dellasem<strong>in</strong>iera tolta).Alcuni accorgimenti importanti:- non bisogna collocare la zonaa<strong>di</strong>bita a vivaio <strong>in</strong> appezzamentimale esposti o <strong>in</strong>ombra;- evitare <strong>di</strong> superare le densitàd’impianto consigliate(max 32-36 p/m 2 );- preoccuparsi <strong>di</strong> fare apportiequilibrati, regolari e controllati<strong>di</strong> acqua e nutrienti.Carenze <strong>in</strong> fertirrigazionesono per le <strong>piante</strong> veri e propristress che si possono tradurre<strong>in</strong> prefioriture <strong>in</strong>desiderate,con conseguentecalo della produzione. Unaelevata conducibilità elettrica,per contro, complica ilconteggio delle ore freddo ela successiva frigoconservazione.Per fornire dei parametri:circa 45-60 m<strong>in</strong>uti <strong>di</strong>acqua al matt<strong>in</strong>o ad unaconducibilità elettrica che siaggira attorno ai 1200 ºS/cm. Il valore nella torba idealeè 700-900 mS/cm; s<strong>in</strong>tomo<strong>di</strong> <strong>piante</strong> <strong>in</strong> carenza sonopiccioli rossastri e una fogliasbia<strong>di</strong>ta.- proteggere le <strong>piante</strong> da temperatureal <strong>di</strong> sotto dei –2°C,coprendole con agril (tessutonon tessuto) o nylon forato;le coperture vanno tolte<strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>nalzamento dellatemperatura sopra i 3-4 °C;soprattutto <strong>in</strong> prossimità dellafrigoconservazione le <strong>piante</strong>dest<strong>in</strong>ate alle celle non devonoessere <strong>in</strong> fase vegetativa;- sod<strong>di</strong>sfare con sicurezza ilfabbisogno <strong>in</strong> freddo delle