13.07.2015 Views

Scarica le pagine del ventiseiesimo numero - Comosmagiclake.com

Scarica le pagine del ventiseiesimo numero - Comosmagiclake.com

Scarica le pagine del ventiseiesimo numero - Comosmagiclake.com

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Occlusione e postura: diagnosi e trattamento.Dr. LorenzoVaniniStudioOdontoiatrico AssociatoDr. Lorenzo VaniniDr.ssa Olga KlimovskaiaVia Provincia<strong>le</strong> 8622028 San Fede<strong>le</strong> IntelviTel. +39 031 830646st.vanini@tiscali.itwww.lorenzovanini.itLa sindrome postura<strong>le</strong> è una patologia caratterizzata da dolori muscolo-sche<strong>le</strong>trici diffusi, inizialmente localizzatinel tratto cervica<strong>le</strong> e lombare fino ad arrivare ad una costante tensione di tutti i muscoli <strong>del</strong>l’apparato muscolosche<strong>le</strong>trico.Oltre al dolore a livello mascellare e mandibolare, si presentano spesso altri sintomi quali disturbi <strong>del</strong>sonno, emicrania, formicolio al<strong>le</strong> dita <strong>del</strong><strong>le</strong> mani, acufeni, alterazione <strong>del</strong>l’equilibrio, vomito, senso di pienezza,bruciori di stomaco e instabilità <strong>del</strong>l’umore. Prima di intraprendere l’iter diagnostico di questa patologia risulta<strong>com</strong>unque fondamenta<strong>le</strong> escludere attraverso pareri di altri specialisti (neurologo, otorinolaringoiatra, ortopedico)la presenza di altre patologie che possono dare segni e sintomi simili.D: Quali sono gli esami clinici necessari per evidenziare la sindrome postura<strong>le</strong>?1.L’ESAME ORO-FACCIALE. Dalla posizione dei denti dipende la posizione <strong>del</strong>la mandibola, che condiziona a suavolta l’equilibrio <strong>del</strong>la testa strettamente col<strong>le</strong>gato alla posizione di vertebre e bacino. Si analizza attentamentel’occlusione <strong>del</strong> paziente: i cattivi rapporti occlusali possono infatti causare danni al<strong>le</strong> articolazioni temporomandibolari,sviluppando nel tempo una degenerazione <strong>del</strong> disco e un’artrosi dei capi ossei articolari (condiloe fossa). Si procede quindi con una valutazione dei movimenti <strong>del</strong>la mandibola e <strong>del</strong>l’apertura massima <strong>del</strong>labocca, l’auscultazione <strong>del</strong><strong>le</strong> articolazioni temporo-mandibolari (ATM) e la palpazione dei muscoli masticatori. Lapresenza di una ridotta apertura <strong>del</strong>la bocca (meno di 4,5-5cm), rumori articolari (click, scroscio) e dolori a livellodei muscoli masticatori sono importanti segni diagnostici che indicano lo stadio <strong>del</strong>la patologia.2.L’ESAME KINESIOLOGICO. La kinesiologia (da Kinesis=movimento e logos=discorso) studia il movimento <strong>del</strong>corpo umano interpretandolo in senso biomeccanico. L’esame muscolare rappresenta il punto foca<strong>le</strong> <strong>del</strong>la tecnicakinesiologica e permette di valutare la capacità <strong>del</strong> paziente di contrarre uno specifico muscolo isolato oun gruppo muscolare contro l’opposizione e la resistenza <strong>del</strong>l’esaminatore. Si usa il termine “debo<strong>le</strong>” quando laforza sviluppata dal paziente nella contrazione di resistenza è insufficiente: saper distinguere tra muscolo forte emuscolo debo<strong>le</strong> significa interloquire con il sistema corporeo giungendo, attraverso <strong>le</strong> risposte che esso ci dà, adun’analisi approfondita dei prob<strong>le</strong>mi che lo affliggono.3.LA RISONANZA MAGNETICA <strong>del</strong>l’ATM e POSTURALE. La RNM è una moderna tecnica diagnostica che utilizzaonde radio entro campi magnetici e pertanto non presenta alcun rischio di radiazioni X. Con questa tecnica si ottengonoimmagini di sezioni <strong>del</strong> corpo che possono essere tagliate indifferentemente nei tre piani <strong>del</strong>lo spazio,creando in tal modo una visione virtua<strong>le</strong> tridimensiona<strong>le</strong> <strong>del</strong>l’organismo. La sua utilità <strong>com</strong>e esame diagnosticoper la sindrome postura<strong>le</strong> risiede nell’evidenziare in modo chiaro e preciso i prob<strong>le</strong>mi <strong>del</strong>l’ATM (dislocazione<strong>del</strong> disco, versamenti articolari e degenerazioni artrosiche/necrotiche) e il grado di contrattura muscolare conl’eventua<strong>le</strong> presenza di liquido tra <strong>le</strong> fibre.D: In cosa consiste e quanto dura indicativamente il piano di trattaumento?La prima parte <strong>del</strong> trattamento consiste nella realizzazione di una placca o “bite”, ovvero di un apparecchio funziona<strong>le</strong>,che ha lo scopo primario di correggere la dislocazione mandibolare. Lo spessore <strong>del</strong> bite viene calcolatograzie al<strong>le</strong> informazioni ricevute dalla RNM e dai test muscolari. È fondamenta<strong>le</strong> che l’occlusione <strong>del</strong> pazientenon venga mai ritoccata direttamente in bocca senza prima aver decontratto la muscolatura masticatoria. Perottenere un risultato soddisfacente il bite va portato il più possibi<strong>le</strong> (24 ore su 24) in quanto riduce la tensionedei muscoli masticatori, diminuisce la tensione intracapsulare <strong>del</strong>l’ATM e ristabilisce i corretti i rapporti articolari(condilo-disco-fossa). Il trattamento è tanto più efficace quanto più il paziente si impegna a seguire fe<strong>del</strong>mente<strong>le</strong> indicazioni fornitegli.D: Dove deve essere posizionato il “bite”, superiore o inferiore?L’evolversi <strong>del</strong>la sindrome postura<strong>le</strong> causa a livello <strong>del</strong>l’ATM una degenerazione progressiva di tutte <strong>le</strong> sue strutture.Per questo motivo la costruzione <strong>del</strong>” bite” si basa sullo stadio <strong>del</strong>la patologia articolare, il cui trattamentoha sempre la precedenza rispetto ai prob<strong>le</strong>mi muscolari, in quanto si cerca in primis di salvaguardare il più possibi<strong>le</strong>l’articolazione.1-Negli stadi muscolotensivi iniziali, in cui non vi è ancora una particolare sofferenza articolare ma si riscontranosolo contratture muscolari <strong>com</strong>pensatorie e parafunzioni occlusali (bruxismo e serramento notturni, faccettedi usura) è necessaria una deprogrammazione neuromuscolare e si esegue una placca inferiore di svincolo e dirilassamento. Questo bite viene usato per eliminare <strong>le</strong> parafunzioni, decontrarre la muscolatura e ribilanciare l’occlusione.Il paziente viene poi inviato dal fisioterapista; il bite deve essere controllato e regolato periodicamentein particolare dopo ogni seduta fisioterapica. Si può associare infine una terapia a base di integratori (magnesio)in grado di rilassare ulteriormente la muscolatura.Il bite va portato 24 ore su 24 per 6-8 mesi circa, ad esclusione solo dei pasti.2-Negli stadi più avanzati <strong>del</strong>la patologia, dove la RNM evidenzia prob<strong>le</strong>mi al<strong>le</strong> strutture articolari, è necessarioprocedere con una placca superiore di riposizionamento condilo-mandibolare, che ha sia una funzione ortopedicaper la ricattura <strong>del</strong> disco, sia va<strong>le</strong>nza di supporto muscolare. Questo particolare tipo di placca viene costruitoin modo che la mandibola sia costretta in una posizione avanzata che permetta di ricatturare il disco articolaree di rigenerarlo <strong>le</strong>ntamente. Per fare ciò al bite si associa solitamente anche una terapia a base di integratori chefavoriscono la rigenerazione <strong>del</strong>la cartilagine.Il paziente è inoltre sempre indirizzato verso una terapia fisioterapica di rilassamento e riprogrammazione <strong>del</strong>tono muscolare. Infine, nel caso in cui siano presenti versamenti articolari viene introdotta una terapia medicaper eliminare l’edema e ridurre il dolore articolare. Il bite va portato 24 ore su 24 per 8-12 mesi circa.Ultimata questa prima fase di trattamento con bite si è in grado di capire l’entità e la gravità dei difetti occlusalie di procedere con la fase di stabilizzazione o ricostruzione dei rapporti occlusali mediante terapie ricostruttiveo ortodontiche più o meno <strong>com</strong>p<strong>le</strong>sse.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!