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APPUNTI di NEUROSCIENZE - Studio Psicologia Mantova

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Frontiere della ricercaCellule sensibili ai colori. Alcuni neuroni mostrano attività elettriche <strong>di</strong>verse a seconda della lunghezza d‛onda della luce. Alcunirispondono meglio alle onde lunghe, altri a quelle corte. Si potrebbe pensare che ciò sia sufficiente a percepire i colori, ma non èsempre così. Si paragoni l‛attività della cellula a sinistra con quella della cellula a destra. Qual è la <strong>di</strong>fferenza?Sotto è riportata una rappresentazione <strong>di</strong> uno sfondo colorato chiamato Mondrian (dall‛artista Peter Mondrian). Può essereilluminato con <strong>di</strong>fferenti combinazioni <strong>di</strong> onde lunghe, me<strong>di</strong>e e corte, così che ogni pannello colorato rifletta esattamente la stessamiscela luminosa: ciò nonostante si continuerebbero a percepire colori <strong>di</strong>versi a causa della presenza dei pannelli circostanti.grigiorossobluverdeverdeblurossoSinistra. La cellula a sinistra, registrata in V1, risponde più omeno allo stesso modo in tutti i casi. Non “percepisce” i colori:semplicemente risponde alle identiche miscele <strong>di</strong> lunghezzed‛onda riflesse da ciascun pannello.gialloDestra. Una vera cellula sensibile ai colori dell‛area V4risponde bene a un‛area del Mondrian che viene percepitarossa, ma molto meno agli altri pannelli. La <strong>di</strong>versità <strong>di</strong>risposta si verifica anche quando la stessa tripletta <strong>di</strong>lunghezze d‛onda è riflessa da ciascun pannello. V4 può quin<strong>di</strong>essere la parte del cervello che consente <strong>di</strong> percepire i colori,anche se alcuni neuroscienziati ritengono che non sia l‛unica.Vedere per CredereL‛area V5 fa qualcosa <strong>di</strong> più della sola ricognizione delmovimento <strong>di</strong> uno stimolo visivo, essa registra anche lapercezione del movimento. Usando alcuni trucchi visivi perfar sembrare che un gruppo <strong>di</strong> puntini si stia spostando inuna <strong>di</strong>rezione muovendo opportunamente i puntinicircostanti, fornendo dunque l‛illusione del movimento, siosserva che i neuroni corrispondenti all‛area dell‛illusioneinviano segnali <strong>di</strong>fferenti se lo spostamento illusorio èpercepito verso sinistra o verso destra. Se il movimento ècompletamente casuale, i neuroni che normalmentepreferiscono lo spostamento verso destra si attiveranno unpo‛ <strong>di</strong> più se l‛osservatore riferisce che il movimento casualedei puntini sembra andare complessivamente verso destra (eviceversa). Le <strong>di</strong>fferenze fra le decisioni neuronali <strong>di</strong>“movimento verso destra” o “verso sinistra” riflettono ilgiu<strong>di</strong>zio dell‛osservatore sulla modalità del moto, non lanatura assoluta del moto che viene presentato.Altri esempi <strong>di</strong> decisione o indecisione visiva includono lereazioni alla percezione <strong>di</strong> oggetti ambigui, come ilcosiddetto cubo <strong>di</strong> Necker (ve<strong>di</strong> Figura). Con questo tipo <strong>di</strong>stimolo, l‛osservatore è posto in uno stato forzato <strong>di</strong>indecisione e fluttua continuamente fra un‛interpretazione el‛altra. Un simile conflitto interiore si può sperimentareguardando un gruppo <strong>di</strong> linee verticali con l‛occhio sinistromentre con l‛occhio destro si guardano delle lineeorizzontali. La percezione risultante è detta rivalitàbinoculare, poiché l‛osservatore riferisce inizialmente <strong>di</strong>vedere soprattutto linee verticali, poi orizzontali e poinuovamente verticali. Di nuovo, i neuroni in <strong>di</strong>verse areedella corteccia visiva reagiscono <strong>di</strong>versamente quando lapercezione dell‛osservatore cambia da orizzontale averticale e viceversa.Il nostro mondo visibile è affascinante. La luce ci permette<strong>di</strong> apprezzare il mondo intorno a noi, dai semplici oggettialle opere d‛arte che ci abbagliano ed incantano. Milioni emilioni <strong>di</strong> neuroni, che vanno dal fotorecettore retinico cherisponde ad un puntino luminoso al neurone in area V5 chedecide se qualcosa nel mondo visibile si sta muovendo sonocoinvolti con <strong>di</strong>versi ruoli. Tutto ciò avviene apparentementesenza sforzo nel nostro cervello. Non siamo ancora in grado<strong>di</strong> capire tutto questo, ma i neuroscienziati ci stannolavorando e progre<strong>di</strong>scono a gran<strong>di</strong> passi.Colin Blakemore ha contribuito allacomprensione <strong>di</strong> come il sistema visivosi sviluppi, compiendo stu<strong>di</strong>pionieristici con culture cellulari perstu<strong>di</strong>are le interazioni fra porzioni<strong>di</strong>verse delle vie nervose nel cervellodell‛embrione (a sinistra). A destrasono mostrati assoni (colorati inverde) che scendono dalla cortecciaverso altre fibre (colorate inarancione) e che “si stringono la mano”prima <strong>di</strong> salire verso la corteccia.18Siti Internet: faculty.washington.edu/chudler/chvision.htmlhttp://www.ncl.ac.uk/biol/research/psychology/nsg

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