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La produzione e la lettura dei libri in ItaliaAlida FedericoSono gli adolescenti tra gli 11 e i 14 anni a leggere di più inItalia (53,5%), ma è proprio ad una diminuzione dei giovanitra i 6 e i 24 anni appassionati alla lettura che è da attribuiremaggiormente la flessione del numero dei lettori registrata nel2014. Solo il 41,1% degli italiani, infatti, ha dichiarato di aver letto,per motivi non strettamente scolastici o professionali, almeno unlibro nei dodici mesi antecedenti la rilevazione Istat, contro il 43%del 2013. Un dato in linea con il trend che si registra dal 2010, daquando cioè la percentuale degli amanti della lettura si è progressivamenteridotta (dal 46,8% del 2010 sino al 41,1% del 2014). Sitratta, comunque, di ‘lettori deboli’ (-6,8% rispetto al 2013), cioècoloro che h<strong>anno</strong> letto non più di tre libri nei dodici mesi precedentil’intervista; mentre i ‘lettori forti’, quelli che h<strong>anno</strong> ‘divorato’ almenododici volumi nell’ultimo <strong>anno</strong>, h<strong>anno</strong> mantenuto le loroabitudini.Sono le donne (48%) ad amare di più la lettura rispetto agli uomini(34,5%) e, nell’universo femminile, detengono il primato le ragazzetra gli 11 ed i 24 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro).Tra i giovani, tuttavia, leggono maggiormente coloro che appartengonoa famiglie in cui entrambi i genitori h<strong>anno</strong> l’abitudine dileggere libri (il 66,9% dei ragazzi di 6-14 anni) rispetto ai ragazzicon madre e padre non lettori (il 32,7%).Non solo l’ambiente familiare, ma anche il livello di istruzione e lacondizione professionale influenzano la propensione ai libri: leggonodi più i laureati (74,9%) che coloro che possiedono al più lalicenza elementare (24,6%), e dedicano maggiormente tempo allalettura dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (60,9%) rispettoa casalinghe (30,8%), operai (28,2%) e pensionati (32,8%). Tuttavia,perfino tra coloro con un titolo di studio più alto si registra uncalo della lettura nel corso degli anni.Si legge di più al Nord (48,5%) che al Sud (29,4%) e nelle Isole(31,1%), così come nei comuni centro dell’area metropolitana(50,8% degli abitanti) rispetto a quelli con meno di 2.000 abitanti(37,2%). E, tra le famiglie, quasi una su dieci (9,8%) dichiara dinon aver alcun libro in casa; mentre, tra quelle che dispongono diuna libreria domestica, il 28,9% ammette di possedere non più di25 volumi e il 63,5% di averne non oltre 100. Le famiglie maggiormentesprovviste di libri sono quelle della Basilicata (il 19%non ne possiede nemmeno uno), della Sicilia (18,1%) e dellaPuglia (17,9%). Le abitazioni con piccole biblioteche domestichecon oltre 100 testi, invece, sono soprattutto in Friuli VeneziaGiulia (38%), Emilia Romagna (34,2%) e Sardegna (33,6%).Ma il 21,8% di chi ha dichiarato di disporre di oltre 400 libri incasa non ne ha letto nemmeno uno, mentre il 18,3% non più ditre all’<strong>anno</strong>; solo il 23,4% appartiene alla categoria dei ‘lettoriforti’.I dati Istat presentati lo scorso mese di gennaio mostrano che,rispetto al 2012, vi è stata una ripresa della produzione da partedei grandi editori sia in termini di numero delle opere pubblicate(+ 6,3%) che di tirature (+2,5%). L’aumento dell’offerta editorialenel 2013 ha riguardato anche gli e-book, passando dal21,1% del 2012 al 24,1% del 2013. Uno sviluppo non soloquantitativo, ma anche qualitativo: il 25,6% degli e-book prodottinel 2013 presenta contenuti o funzionalità diverse rispettoalla versione cartacea (es. collegamenti ipertestuali e applicazionimultimediali). La pubblicazione degli e-book riguarda soprattuttole opere di “varia adulti” (73,6%), i libri di statistica (il60% dei volumi a stampa), quelli di matematica (48,8%), commercio(47,9%) ed informatica (47,7%). E la versione digitale haormai conquistato la metà dei testi scolastici (49,6%), mentre èdisponibile solo per il 5,9% dei libri per ragazzi.All’incremento della produzione di e-book sembra corrispondereun maggiore consumo di prodotti editoriali digitali: nel2014 quasi 5 milioni di persone h<strong>anno</strong> letto o scaricato libri onlineo e-book, ossia il 15,6% degli utenti che h<strong>anno</strong> utilizzatoInternet negli ultimi tre mesi. La diffusione di testi digitali è da ricercaretra i ‘lettori forti’ (34,6%) e tra coloro che dispongono giàdi una piccola biblioteca in famiglia con oltre 200 libri (24,6%),anche se il 6,6% di chi non possiede volumi in casa si è comunqueapprocciato a quelli digitali. Sono soprattutto i giovaniinternauti a leggere e a scaricare libri online ed e-book e, in proporzione,sono più le ragazze. A differenza dei libri tradizionali,la lettura di e-book e di testi digitali è piuttosto omogenea nelterritorio nazionale (18,2% nell’Italia centrale, 14,7% nel Sud,13,7% nel Nord-est, 13,8% nelle Isole), mentre permangono ledifferenze legate al contesto urbano (19,7% nei comuni centrodi aree metropolitane conto il 13,8% dei piccoli centri) e al titolodi studio (27,1% laureati, 15,6% diplomati, 10,9% persone conlicenza media e 7,4% con licenza elementare).4 21maggio2015 a<strong>sud</strong>’<strong>europa</strong>

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