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Parte I - Identità del Comitato Italiano per l'UNICEF

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13Identità <strong>del</strong> <strong>Comitato</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>per</strong> l’UNICEFo emergenza dei bambini italiani?”, si apre un capitolo importante <strong>del</strong> rapporto con gli stakeholder<strong>del</strong>l’UNICEF, che <strong>per</strong>mette di comunicare qualcosa che non tutti sanno.È noto, infatti, che il <strong>Comitato</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>per</strong> l’UNICEF raccoglie fondi destinati ai programmi nei paesiin via di sviluppo; meno noto è che esso non interviene con aiuti finanziari in progetti <strong>per</strong> l’infanziadirettamente in Italia. Ciononostante, svolge in Italia un’azione profonda, costante e in crescita in difesadei diritti dei bambini e degli adolescenti. L’UNICEF infatti è l’unica organizzazione esplicitamentecitata nel testo <strong>del</strong>la Convenzione (art. 45), dove al Fondo <strong>del</strong>le Nazioni Unite <strong>per</strong> l’Infanzia viene attribuitoun ruolo di protagonista nel monitoraggio <strong>del</strong>l’applicazione dei diritti dei bambini e degli adolescentida parte degli Stati parti.“L’UNICEF è incaricato dall’Assemblea generale <strong>del</strong>le Nazioni Unite di sostenere la tuteladei diritti <strong>del</strong>l’infanzia, di aiutare a soddisfare i bisogni fondamentali dei bambini e ampliarela loro opportunità <strong>per</strong> sviluppare il loro pieno potenziale. L’UNICEF si ispira alla Convenzionee si impegna ad affermare i diritti <strong>del</strong>l’infanzia quali principi etici duraturi e standardinternazionali di comportamento verso i bambini”. (Art. 45 Convenzione sui diritti <strong>del</strong>l’infanziae <strong>del</strong>l’adolescenza)DATADESCRIZIONE11 dicembre 1946 Le Nazioni Unite creano l’UNICEF <strong>per</strong> soccorrere i bambini europei dopo la Seconda guerra mondiale1947-1950 L’UNICEF stanzia 87,6 milioni di dollari <strong>per</strong> l’assistenza a 13 paesi europei, tra cui l’Italia1950 Il mandato <strong>del</strong>l’UNICEF si estende ai bambini dei paesi in via di sviluppo1953 L’UNICEF diventa Fondo <strong>per</strong>manente1959 L’Assemblea generale <strong>del</strong>le Nazioni Unite adotta la Dichiarazione sui diritti <strong>del</strong> fanciullo, affermando soprattutto ildiritto <strong>del</strong> bambino alla salute, a una alimentazione adeguata e all’istruzione1965 L’UNICEF riceve il Premio Nobel <strong>per</strong> la Pace <strong>per</strong> la sua attività di “promozione <strong>del</strong>la fratellanza fra le Nazioni”1989 L’Assemblea generale <strong>del</strong>le Nazioni Unite adotta la Convenzione sui diritti <strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>l’adolescenza, chediventa il trattato sui diritti umani più ratificato <strong>del</strong>la storia (193 paesi aderenti)1990 Il Vertice mondiale <strong>per</strong> l’infanzia di New York fissa i principali obiettivi da raggiungere nel campo di salute,nutrizione e istruzione dei bambini2000 La Dichiarazione <strong>del</strong> Millennio e gli OSM, adottata dall’Assemblea generale <strong>del</strong>le Nazioni Unite, stabilisconole tappe necessarie <strong>per</strong> assicurare un reale sviluppo in tutti i paesi <strong>del</strong> mondo; tra queste, garantire salute eistruzione a tutti i bambini è una priorità assoluta2001 Il Movimento mondiale <strong>per</strong> l’infanzia mobilita i cittadini di tutto il mondo in favore dei diritti dei bambini. Lacampagna “Yes for children” raccoglie più di 94 milioni di firme2002 Si tiene a New York la Sessione speciale <strong>del</strong>le Nazioni Unite sull’infanzia, che rilancia l’impegno internazionale infavore dei diritti dei bambini e stabilisce le tappe necessarie <strong>per</strong> costruire “Un mondo a misura di bambino”2005 Ann M. Veneman diventa il quinto Direttore generale <strong>del</strong>l’UNICEF, dopo Carol Bellamy2006 60° anniversario di attività <strong>del</strong>l’UNICEF a favore <strong>del</strong>l’infanzia: viene rilanciato l’impegno nella campagna <strong>per</strong>gli Obiettivi di Sviluppo <strong>del</strong> Millennio2007 Si tiene a New York la nuova Sessione <strong>del</strong>l’Assemblea <strong>del</strong>le Nazioni Unite <strong>per</strong> esaminare i progressi conseguitirispetto al documento “Un mondo a misura di bambino” presentato alla prima Sessione specialeIn occasione <strong>del</strong> Vertice <strong>del</strong> Millennio di NewYork <strong>del</strong> 2000 le Nazioni Unite hanno fissato otto Obiettividi Sviluppo <strong>del</strong> Millennio da conseguire entro il 2015 e l’UNICEF li ha tradotti in cinque priorità o<strong>per</strong>ative<strong>per</strong> il suo lavoro – anche sulla base di quanto emerso in occasione <strong>del</strong>la Sessione speciale <strong>del</strong>l’Assemblagenerale <strong>del</strong>le Nazioni Unite dedicata all’infanzia, nel maggio 2002, che ha definito le aree prioritariedi intervento <strong>per</strong> costruire “Un mondo a misura di bambino”.A dicembre 2007 a NewYork si è tenuta una nuova Sessione speciale <strong>per</strong> analizzare i progressi com-

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