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Le Linee di Ricerca - La Nostra Famiglia

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LINEA DI RICERCA N. 1NEUROPATOLOGIARESPONSABILERENATO BORGATTINato a <strong>Le</strong>cco il 17.06.1956IstruzioneNEUROPATOLOGIA––<strong>La</strong>urea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia conseguita il 5.11.1981 presso l’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pavia con votazione 110/110––Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile nella sessione autunnale a.a.1984/1985 presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pavia con votazione 50/50 elode––Dottorato <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> in Scienze Pe<strong>di</strong>atriche in Fisiopatologia dello Sviluppodella Vita <strong>di</strong> Relazione: curriculum “Fisiopatogenesi dell’elettrogenesi esua espressività clinica”, conseguito nell’a.a. 1987/1988 presso l’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari (Sede Consorziata Università <strong>di</strong> Pavia). Tesi finale<strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> “L’emicrania con aura in età evolutiva”.––Abilitazione Manageriale per Responsabile in Sanità rilasciata dalla Scuola<strong>di</strong> Direzione in Sanità. IReR – Regione Lombar<strong>di</strong>a Anno Accademico2002.Esperienze professionali––Titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca (borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o vinta dopo concorso) perattività <strong>di</strong> ricerca in ambito neuropsichiatrico presso Divisione <strong>di</strong> Neu-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 2NEUROPATOLOGIAropsichiatria Infantile (Direttore Prof. G. <strong>La</strong>nzi) Clinica Neurologica IRCCS“C. Mon<strong>di</strong>no” Pavia - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pavia dall’1.11.1983 al31.10.1985––Titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca (borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ministeriale vinta dopo concorsonazionale) per Dottorato <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> in Scienze Pe<strong>di</strong>atriche pressoDivisione <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile (Direttore Prof. G. <strong>La</strong>nzi) ClinicaNeurologica IRCCS “C. Mon<strong>di</strong>no” Pavia consorziata con Università degliStu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari dall’1.11.1985 al 31.10.1988––Consulente Neuropsichiatra presso le sezioni A.I.A.S. e U.I.L.D.M. <strong>di</strong> Varesedal settembre 1985 al <strong>di</strong>cembre 2002––Assistente Ospedaliero Neuropsichiatra con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempopieno presso Fondazione Neurologica IRCCS “C. Mon<strong>di</strong>no” <strong>di</strong> Pavia dal6.10.1988 al 30.11.1988––Aiuto Ospedaliero Neuropsichiatra con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempo pienopresso IRCCS “E. Medea” <strong>di</strong> Bosisio Parini dal 3.1.1989 al 5.10.1998––Consulente Neuropsichiatria dell’età evolutiva presso la Comunità per minoriin stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio socio-famigliare “Villaggio S.O.S.” <strong>di</strong> Saronno dalmarzo 1995 a tutt’oggi––Primario dell’Unità Operativa <strong>di</strong> Neuroriabilitazione 1 IRCCS “E. Medea” <strong>di</strong>Bosisio Parini dal 5.10.1998 a tutt’oggiAttività Didattica––Professore a contratto Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pavia - Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cinae Chirurgia, Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Corsointegrativo: “Clinica e Riabilitazione dei <strong>di</strong>sturbi dell’intelligenza” dall’annoaccademico 1994-95 ad oggi––Professore a contratto Università del Sacro Cuore <strong>di</strong> Milano - Facoltà <strong>di</strong>Psicologia -Titolare insegnamento <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile dall’annoaccademico 1999-2000 ad oggi––Professore a contratto Centro <strong>di</strong> Psicologia e Analisi Transazionale Scuola<strong>di</strong> Specializzazione in Psicoterapia. Titolare insegnamento <strong>di</strong> “PsicopatologiaEtà Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile”Estratto delle pubblicazioni 2009-2010È autore e coautore <strong>di</strong> oltre 200 lavori scientifici su riviste internazionali (72in<strong>di</strong>cizzate, con IF) e nazionali, comunicazioni a congressi e capitoli <strong>di</strong> libriinerenti argomenti <strong>di</strong> ambito neurologico, neuropsicologico e psichiatricospecificatamente riguardanti soggetti <strong>di</strong> età evolutiva.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 3


NEUROPATOLOGIAmotilità oculare e della visione binoculare hanno un’alta incidenza nella popolazionegenerale (4-8%), percentuale che sale fino al 50% se ci si riferiscesolo a soggetti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.Stu<strong>di</strong>o dello sviluppo emozionale e nei primi tre anni <strong>di</strong> vita<strong>La</strong> salute mentale del bambino da zero a tre anni può essere considerata sinonimo<strong>di</strong> un equilibrato sviluppo socio-emozionale. In quest’ambito l’attivitàclinica e <strong>di</strong> ricerca è rivolta a in<strong>di</strong>viduare segnali <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio con l’obiettivo <strong>di</strong>prevenire e trattare precocemente eventuali <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> sviluppo in soggettia rischio evolutivo (ad esempio, nascita pretermine, ritardo psicomotorio,ecc.). <strong>La</strong> maggior parte dell’attività svolta ha come area <strong>di</strong> indagine specifical’analisi della qualità della relazione madre-bambino e dello sviluppo affettivo.<strong>La</strong> metodologia <strong>di</strong> indagine è basata prevalentemente sull’osservazionedel comportamento infantile nel corso della quale il bambino è posto in unacon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stress relazionale compatibile con la sua età. Si tratta dellaprocedura nota come para<strong>di</strong>gma Still-Face - messo a punto dal prof. Tronickdella Harvard Me<strong>di</strong>cal School University of Boston - che oltre a prevederedue brevi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> interazioni viso-a-viso, implica anche un breve periodonel corso del quale alla madre viene chiesto <strong>di</strong> mantenere un’espressioneneutra, <strong>di</strong> non parlare e/o toccare il bambino. Tale con<strong>di</strong>zione genera nelbambino una tipica reazione che permette <strong>di</strong> valutare la sua capacità <strong>di</strong> regolazioneemozionale, nonché lo stile relazionale della madre nello scambioaffettivo con il bambino.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2009––Pragmatica della comunicazione e comportamento in soggetti con Sindrome<strong>di</strong> Williams––<strong>Le</strong> basi neurobiologiche dell’interazione precoce madre-bambino: stu<strong>di</strong>oclinico, neurochimico, neurofisiologico e <strong>di</strong> neuroimaging funzionale––Atassie congenite non evolutive: stu<strong>di</strong>o clinico, genetico e neurora<strong>di</strong>ologico––Sviluppo dei processi <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> memoria in neonati sani e nati incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio evolutivo––<strong>La</strong> riabilitazione visiva precoce nel neonato con sofferenza pre-perinatale:stu<strong>di</strong>o dell’efficacia <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti protocolli <strong>di</strong> trattamento attraverso tecnicheneurofisiologiche e <strong>di</strong> neuroimaging (probabilistic <strong>di</strong>ffusion tractography)––Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> neuroimaging avanzato (volumetria, trattografia, spettroscopia,NEUROPATOLOGIARMN e PET (F-FDG PET) in soggetti con malattia del I motoneurone molecolarmentedefinite<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––Pragmatica della comunicazione e comportamento in soggetti con Sindrome<strong>di</strong> Williams––<strong>Le</strong> basi neurobiologiche dell’interazione precoce madre-bambino: stu<strong>di</strong>oclinico, neurochimico, neurofisiologico e <strong>di</strong> neuroimaging funzionale––Sviluppo dei processi <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> memoria in neonati sani e nati incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio evolutivo––<strong>Le</strong> competenze <strong>di</strong> deglutizione e <strong>di</strong> alimentazione nel bambino piccolo (0-12 mesi) con problemi neurologici: dalla valutazione al trattamentoAltri progettiSTUDIO DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO, DEL PROFILO EMOTIVO-COMPORTAMENTALE, DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DELLO STRESSFAMILIARE IN UN GRUPPO DI SOGGETTI AFFETTI DA SINDROME DAIPOVENTILAZIONE CENTRALE CONGENITA – SICC (CONTRIBUTODELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SINDROME DA IPOVENTILAZIONE CEN-TRALE CONGENITA - AISCC)Periodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2009Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Rosario MontirossoVALUTAZIONE DELLA COMUNICAZIONE EMOZIONALE E DEL COMPOR-TAMENTO DEL BAMBINO PICCOLO (0-3 ANNI) (CONTRIBUTO DI ARTSA-NA SPA)Periodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2009 – 2010Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Renato BorgattiIL RUOLO DELLE ESPRESSIONI EMOTIVE NELLA MODULAZIONE DELLEABILITÀ DI RICONOSCERE I VOLTI NELLA PRIMA INFANZIAPeriodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2009Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Renato BorgattiIL BAMBINI E LA LORO “NICCHIA EVOLUTIVA”: UN’ESPLORAZIONE DELLEPERCEZIONI GENITORIALI DEL TEMPERAMENTO DEI FIGLIANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 8 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-20109


RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA E NEUROPSICOLOGIA FUNZIONALEpresenza <strong>di</strong> un fenotipo clinico cingolare, <strong>di</strong> un’anamnesi positiva per iper-CPKemia sintomatica o <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong>strofico all’analisi morfologica dellabiopsia muscolare, in presenza <strong>di</strong> una normale espressione della <strong>di</strong>strofina.I pazienti sono stati quin<strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visi in base al deficit proteico all’analisi <strong>di</strong>WB o, se già <strong>di</strong>sponibile, all’esito dell’analisi genetica. Correlazioni fenotipo/genotipo sono state poste in essere.Impiego <strong>di</strong> nuove tecnologie ingegneristiche nella valutazione delle<strong>di</strong>sabilitàQuesta linea, introdotta dopo l’istallazione <strong>di</strong> laboratori de<strong>di</strong>cati (Gait analysise Pletismografia optoelettronica), ha permesso la valutazione <strong>di</strong> vaste popolazioni<strong>di</strong> soggetti affetti da patologie neuromuscolari e con esiti <strong>di</strong> lesioni acarico del sistema nervoso centrale potendo stu<strong>di</strong>are in modo approfon<strong>di</strong>to ipatterns <strong>di</strong> cammino specifici e i patterns respiratori anche in relazione deglieffetti della ventilazione non invasiva.Il progetto <strong>di</strong> ricerca in ambito BioIngeneristico applicato alle patologie neuromuscolarisi propone <strong>di</strong> valutare due settori complessi: da un lato la misurazionedei volumi polmonari nelle <strong>di</strong>verse fasi della <strong>di</strong>strofia <strong>di</strong> Duchenne(DMD) tramite la pletismografia optoelettronica, e dall’altro la valutazione delmetabolismo dell’emoglobina cerebrale nel corso dello svolgimento <strong>di</strong> specificitest neurocognitivi nella <strong>di</strong>strofia miotonica <strong>di</strong> Steinert, tramite la NIRS.<strong>La</strong> prima parte dello stu<strong>di</strong>o si è sostanzialmente centrata sulla PletismografiaOptoelettronica applicata a pazienti affetti da <strong>di</strong>strofia muscolare <strong>di</strong> Duchennee da altre <strong>di</strong>strofie muscolari.RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA E NEUROPSICOLOGIA FUNZIONALEÈ stato messo a punto un protocollo <strong>di</strong> valutazione che includeva la valutazione<strong>di</strong>: respirazione spontanea a riposo, manovre <strong>di</strong> capacità vitale lenta,respirazione profonda, tosse, <strong>di</strong>verse posture (seduto, supino).L’analisi dei dati ottenuti sulla popolazione <strong>di</strong> soggetti affetti ad <strong>di</strong>strofia Muscolare<strong>di</strong> Duchenne durante respirazione spontanea evidenzia una significativariduzione del contributo percentuale del compartimento addominale alvolume corrente, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una ridotta attività del <strong>di</strong>aframma.Sono stati inoltre acquisiti tramite Pletismografia Optoelettronica i dati <strong>di</strong> capacitàrespiratoria <strong>di</strong> 42 soggetti affetti da <strong>di</strong>strofie <strong>di</strong>verse da quella <strong>di</strong> Duchenne,quali <strong>di</strong>strofia <strong>di</strong> Becker, <strong>di</strong>strofie dei cingoli, <strong>di</strong>strofia facio-scapoloomeralee amiotrofie spinali.I lavori scientifici sono in corso <strong>di</strong> Pubblicazione.<strong>Le</strong> Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCLA) rappresentano sempre più unproblema ad alta rilevanza me<strong>di</strong>ca e sociale anche in età evolutiva. Per GCLAsi intendono, secondo le linee guida italiane, le patologie acquisite (traumatiche,anossiche, infettive…) che determinano nel soggetto un coma gravein fase acuta (GCS


RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA E NEUROPSICOLOGIA FUNZIONALEVOLUME CONTRIBUTION TO TIDAL VOLUME AS AN ERALY INDICATOROF RESPIRATORY IMPAIRMENT IN DUCHENNE MUSCULAR DYSTROPHY;European Respiratory Journal, 35(5):1118-1125RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA E NEUROPSICOLOGIA FUNZIONALECimolin V, Piccinini L, Avellis M, Cazzaniga A, Turconi AC, Crivellini M, GalliM (2009); 3D-QUANTITATIVE EVALUATION OF A RIGID SEATING SYSTEMAND DYNAMIC SEATING SYSTEM USING 3D MOVEMENT ANALYSIS IN IN-DIVIDUALS WITH DYSTONIC TETRAPARESIS; Disability and Rehabilitation:Assistive Technology, 4(6):422-428Kanovsky P, Bares M, Severa S, Richardson A, Dysport Pae<strong>di</strong>atric Limb SpasticityStudy Group (Turconi Anna Carla) (2009); LONG-TERM EFFICACY ANDTOLERABILITY OF 4-MONTHLY VERSUS YEARLY BOTULINUM TOXIN TYPEA TREATMENT FOR LOWER-LIMB SPASTICITY IN CHILDREN WITH CERE-BRAL PALSY; Developmental Me<strong>di</strong>cine and Child Neurology, 51(6):436-445Parini S, Maggi L, Turconi AC, Andreoni G(2009); A ROBUST AND SELF-PACED BCI SYSTEM BASED ON A FOUR CLASS SSVEP PARADIGM: AL-GORITHMS AND PROTOCOLS FOR A HIGH-TRANSFER-RATE DIRECTBRAIN COMMUNICATION; Computational Intelligence and Neuroscience,doi:10.1155/2009/864564Piccinini L, Cimolin V, Turconi AC, Galli M (2009); RELATIONSHIP BETWE-EN KINEMATIC KNEE DEVIATIONS AND FEMORAL ANTEVERSION INCHILDREN WITH CEREBRAL PALSY; Hip International, 19(1-S6):S63-S68Crimella C, Arnol<strong>di</strong> A, Crippa F, Mostacciuolo ML, Boaretto F, Sironi M, D’AngeloMG, Manzoni S, Piccinini L, Turconi AC, Toscano A, Musumeci O, BenedettiS, Fazio R, Bresolin N, Daga A, Martinuzzi A, Bassi MT (2009); POINTMUTATIONS AND A LARGE INTRAGENIC DELETION IN SPG11 IN COM-PLICATED SPASTIC PARAPLEGIA WITHOUT THIN CORPUS CALLOSUM;Journal of Me<strong>di</strong>cal Genetics, 46(5):345-351ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 26 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201027


PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTOLINEA DI RICERCA N. 3PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO,DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTORESPONSABILEMASSIMO MOLTENINato ad Albese con Cassano (Co) il 21.04.1957Istruzione––<strong>La</strong>urea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia conseguita il 29 marzo 1983 presso l’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano––Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile conseguita l’11 Novembre1987 presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano––Corso <strong>di</strong> aggiornamento residenziale in Management Sanitario pressoCase Western Reserve University & Ceref – Cleveland (Ohio) nel gennaio1998––Corso <strong>di</strong> Perfezionamento in Gestione e Organizzazione in Sanità (C.OR.GE.SAN) presso l’Università Bocconi - Milano nell’Anno Accademico2000/2001––Certificato <strong>di</strong> Abilitazione Manageriale per Direttore Sanitario <strong>di</strong> AziendaSanitaria - 25 febbraio 2002 - IREF - Regione Lombar<strong>di</strong>a––Corso “elective”: “Temi avanzati <strong>di</strong> Management Sanitario” CERISMAS(Centro ricerche e Stu<strong>di</strong> in Management Sanitario) Università Cattolica <strong>di</strong>Milano, anno 2002––Certificato <strong>di</strong> Abilitazione Manageriale per Direttore Generale <strong>di</strong> AziendaSanitaria - 13 giugno 2005 - IREF – Regione Lombar<strong>di</strong>aANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 28PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTOEsperienze Professionali––Me<strong>di</strong>co assistente dal 1985 al 1987 c/o Casa <strong>di</strong> Cura per malattie psichiatriche“Villa San Benedetto – Albese (Co) - Suore Ospitaliere del SacroCuore <strong>di</strong> Gesù – Provincia Italiana––Assistente Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile a tempo pieno dal 1° giugno1987 al 31 <strong>di</strong>cembre 1988 c/o Associazione la <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong> –IRCCS “Eugenio Medea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)––Me<strong>di</strong>co Aiuto <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile a tempo pieno dal 1° gennaio1989 al 30 aprile 1996 c/o Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong> – IRCCS “EugenioMedea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)––Coor<strong>di</strong>natore dei Servizi <strong>di</strong> Diagnostica clinica e strumentale con particolareriferimento al servizio <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile dal 1° aprile 1993 al2 febbraio 1997 c/o Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong> – IRCCS “EugenioMedea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)––Me<strong>di</strong>co Dirigente Responsabile (Primario) dell’Unità Operativa <strong>di</strong> Neuroriabilitazione2 dal 1° Maggio 1996 a tutt’oggi c/o Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong> – IRCCS “Eugenio Medea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)––Direttore Sanitario f.f dal 3 febbraio 1997 al 15 giugno 1998 c/o Associazione<strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong> – IRCCS “Eugenio Medea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)––Direttore Sanitario dal 16 giugno 1998 a tutt’oggi c/o Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong> – IRCCS “Eugenio Medea” <strong>di</strong> Bosisio Parini (Lc)Attività <strong>di</strong>dattica––Professore incaricato <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea inScienze psicologiche dell’Università Vita e Salute – S. Raffaele Milano AA2005/2006 – 2006/2007 – 2007/2008 – 2008/2009.––Docente corso <strong>di</strong> “Neuropsichiatria Infantile”, corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea in Terapistadella Neuropsicomotricità dell’Età evolutiva, Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurugia,Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano AA 2008/2009 – 2009/2010––Docente alla Scuola <strong>di</strong> Specializzazione <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantiledell’Università Statale <strong>di</strong> Milano dal 2003 a tutt’oggi.––Docente al Master <strong>di</strong> II livello in “Diagnosi e trattamento delle Disabilitàin età evolutiva” Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, Università degli Stu<strong>di</strong>dell’Insubria – AA 2006/2007 – 2009/2010– – Docente corso “Organizzazione ed economia sanitaria” corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea inFisioterapia, Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, Università degli Stu<strong>di</strong> dell’Insubria,AA 2005/2006, 2006/2007.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 29


PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTOQuinto percorso: valutare il comportamento motorio nelle prime fasi dellavita, in particolare alcuni movimenti <strong>di</strong> prensione e deambulazione, comepossibili in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> segnale <strong>di</strong> allarme precoci per la possibile manifestazione<strong>di</strong> Disturbi pervasivi <strong>di</strong> sviluppo. Questo percorso si è sviluppato a partiredalla partecipazione ad un progetto europeo - denominato TACT - finalizzatoa sviluppare device e modalità ecologiche <strong>di</strong> osservazione del movimentonelle primissime fasi <strong>di</strong> vita, quale prima manifestazione dello sviluppo mentale<strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo.In conclusione, si sono affrontate <strong>di</strong>verse patologie con l’obiettivo principale<strong>di</strong> un’accurata definizione del fenotipo, attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>indagine standar<strong>di</strong>zzati, una definizione <strong>di</strong> alcune componenti dell’assettogenetico, una esplorazione dell’endofenotipo interme<strong>di</strong>o attraverso le valutazionineuropsicologiche ed infine attraverso la raccolta <strong>di</strong> informazioni riguardantipossibili stressor ambientali, la creazione <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> interazionenell’ambito dello sviluppo che potessero servire per interventi particolarmenteaccurati non solo terapeutici ma anche <strong>di</strong> prevenzione primaria o secondaria.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2009––Attenzione spaziale, movimento e sistemi motori nell’Autismo––I substrati morfofunzionali e genetici delle pre-psicosi: uno stu<strong>di</strong>o multimodalecon Risonanza Magnetica––Ruolo della simulazione mentale durante l’elaborazione linguistica––Ruolo delle componenti motorie e somatiche nella riabilitazione motoria eattraverso immaginazione motoria: stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ante TMS in soggetti sani ein pazienti cerebrolesi––Adattamento alla standar<strong>di</strong>zzazione della batteria per la valutazione dellinguaggio in bambini dai 4 ai 12 anni––Evoluzione a me<strong>di</strong>o-lunfo termine del maltrattamento infantile: correlazionifra fattori <strong>di</strong> rischio e <strong>di</strong> protezione cognitivi, relazionali, sociali e genetici––Aspetti embo<strong>di</strong>ed nel linguaggio dei bambini con sindrome autistica––Dislessia evolutiva: ruolo del sistema Magnocellulare-Dorsale, del sistemaAttentivo-Parietale e del Cervelletto––Effetti pleiotropici dei geni del neourosviluppo sulle funzioni cognitive in unottica <strong>di</strong> interazione gene-ambiente––Il ruolo del corpo calloso nella <strong>di</strong>slessia evolutiva: evidenze neurofisiologiche,<strong>di</strong> neuroimmagine e genetichePSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTO––Fattori genetici ed ambientali pre<strong>di</strong>ttivi della risposta fisiologica allo stress.Uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> follow-up––In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>agnostici e prognostici precoci in bambiniin età prescolare con ritardo o assenza delle abilità linguistiche e sociocomunicative:uno stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––Autismo: <strong>di</strong>sturbi motori e aspetti embo<strong>di</strong>ed del linguaggio––Ruolo della simulazione mentale durante l’elaborazione linguistica––Effetti pleiotropici dei geni del neurosviluppo sulle funzioni cognitive eneuropsicologiche (<strong>di</strong>slessia e dsl) e influenze neurofunzionali cocleari eu<strong>di</strong>tive in una logica <strong>di</strong> interazione gene-ambiente––Fattori genetici e ambientali - biofisici e familiari - pre<strong>di</strong>ttivi della rispostaallo stress––In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>agnostici e prognostici precoci in bambiniin età prescolare con ritardo o assenza delle abilità linguistiche e sociocomunicative:uno stu<strong>di</strong>o longitu<strong>di</strong>nale––I substrati morfofunzionali e genetici delle pre-psicosi: uno stu<strong>di</strong>o multimodaleAltri progettiCONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA - CONDIVISIONE DI PERCORSIDIAGNOSTICO-TERAPEUTICI PER L’ADHD IN LOMBARDIAPeriodo <strong>di</strong> riferimento: 31.03.2010 – 28.02.2013Polo scientifico: Bosisio Parini - PartnerResponsabile: Dr. Massimo MolteniCoor<strong>di</strong>natore: Spedali Civili <strong>di</strong> BresciaBANDO REGIONE LOMBARDIA – COLLABORAZIONE ITALIA - QUEBEC(CANADA) - INTEGRARE IL RUOLO DEI GENI, DELL’AMBIENTE E DELLEFUNZIONI COGNITIVE PER COMPRENDERE I DISTURBI MENTALIDELL’ETÀ EVOLUTIVAPeriodo <strong>di</strong> riferimento: 15.10.2010 - 14.04.2012Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr.ssa Cecilia MarinoCYBERPSICOLOGIA E AUTISMO: ANALISI DELL’ATTIVITÀ DINAVIGAZIONE IN AMBIENTI DI REALTÀ VIRTUALE, PRIMA E DOPOANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 34 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201035


PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTOINTERVENTI RIABILITATIVIPeriodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2010Polo scientifico: San Vito al Tagliamento e Pasian <strong>di</strong> PratoResponsabile: Dr. Paolo BrambillaFATTORI DI RISCHIO NELLA DISLESSIA EVOLUTIVAPeriodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2010Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr.ssa Milena RuffinoL’EFFETTO DI TRANSFER IMPLICITO DI STRATEGIE MOTORIESULL’ELABORAZIONE DI PAROLE CON CONTENUTO MOTORIO E NONPeriodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2010Polo scientifico: San Vito al Tagliamento e Pasian <strong>di</strong> PratoResponsabile: Dr.ssa Barbara TomasinoSENSORY PROFILE - PROFILO SENSORIALE: STANDARDIZZAZIONE DELQUESTIONARIO E APPLICAZIONE IN BAMBINI CON DISTURBO DELLACOORDINAZIONE MOTORIA E BAMBINI CON PARALISI CEREBRALEINFANTILEPeriodo <strong>di</strong> riferimento: anno 2010Polo scientifico: San Vito al Tagliamento e Pasian <strong>di</strong> PratoResponsabile: Dr. Sergio ZaniniPUBBLICAZIONI PRODOTTEBrambilla P, Bellani M, Yeh PH, Soares JC (2009); MYELINATION IN BIPO-LAR PATIENTS AND THE EFFECTS OF MOOD STABILIZERS ON BRAINANATOMY; Current Pharmaceutical Design, 15(1):2632-2636Cantiani C, Lorusso ML, Valnegri C, Molteni M (2010); PERCEPTION OFNON-VERBAL AUDITORY STIMULI IN ITALIAN DYSLEXIC CHILDREN; DevelopmentalNeuropsychology, 35(1):115-123PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO, DEL LINGUAGGIO E DELL’APPRENDIMENTOROLE PLAYED BY THE INTERACTION BETWEEN GENETIC FACTORS ANDATTACHMENT IN THE STRESS RESPONSE IN INFANCY; Journal of ChildPsychology and Psychiatry, 50(12):1513-1522Frigerio A, Rucci P, Goodman R, Ammaniti M, Carlet O, Cavolina P, De GirolamoG, <strong>Le</strong>nti C, Lucarelli L, Mani E, Martinuzzi A, Micali N, Milone A, MorosiniP, Muratori F, Nardocci F, Pastore V, Polidori G, Tullini A, Vanzin L, Villa L,Walder M, Zuddas A, Molteni M (2009); PREVALENCE AND CORRELATESOF MENTAL DISORDERS AMONG ADOLESCENTS IN ITALY: THE PRISMASTUDY; European Child & Adolescent Psychiatry, 18(4):217-226Maziade M, Rouleau N, Merette C, Cellard C, Battaglia M, Marino C, JompheV, Gilbert E, Achim A, Bouchard R, Paccalet T, Para<strong>di</strong>s ME, Roy MA(2010); VERBAL AND VISUAL MEMORY IMPAIRMENTS AMONGST YOUNGOFFSPRING AND HEALTHY ADULT RELATIVES OF PATIENTS WITH SCHI-ZOPHRENIA AND BIPOLAR-DISORDER: SELECTIVE GENERATIONAL PAT-TERNS INDICATE DIFFERENT DEVELOPMENTAL TRAJECTORIES; SchizophreniaBulletin, in pressMilani A, Lorusso ML, Molteni M (2010); THE EFFECTS OF AUDIOBOOKSON THE PSYCHOSOCIAL ADJUSTEMENT OF PRE-ADOLESCENTS ANDADOLESCENTS WITH DYSLEXIA; Dyslexia, 16(1):87-97Nobile M, Rusconi M, Bellina M, Marino C, Giorda R, Carlet O, Vanzin L,Molteni M, Battaglia M (2009); THE INFLUENCE OF FAMILY STRUCTURE,THE TPH2 G-703T AND THE 5-HTTLPR SEROTONERGIC GENES UPONAFFECTIVE PROBLEMS IN CHILDREN AGED 10-14 YEARS; Journal of ChildPsychology and Psychiatry, 50(3):317-325Tomasino B, Bellani M, Perlini C, Rambaldelli G, Cerini R, Isola M, BalestrieriM, Calì S, Versace A, Pozzi Mucelli R, Gasparini A, Tansella M, Brambilla P(2010); ALTERED MICROSTRUCTURE INTEGRITY OF THE AMYGDALA INSCHIZOPHRENIA: A BIMODAL MRI AND DWI STUDY; Psychological Me<strong>di</strong>cine,in pressFacoetti A, Trussar<strong>di</strong> AN, Ruffino M, Lorusso ML, Cattaneo C, Galli R, MolteniM, Zorzi M (2010); MULTI-SENSORY SPATIAL ATTENTION DEFICITS AREPREDICTIVE OF PHONOLOGICAL DECODING SKILLS IN DEVELOPMEN-TAL DYSLEXIA; Journal of Cognitive Neuroscience, 22(5):1011-1025Frigerio A, Ceppi E, Rusconi M, Giorda R, Raggi ME, Fearon P (2009); THEVilla S, Micheli E, Villa L, Pastore V, Crippa A, Molteni M (2010); FURTHEREMPIRICAL DATA ON THE PSYCHOEDUCATIONAL PROFILE-REVISED(PEP-R): RELIABILITY AND VALIDATION WITH THE VINELAND ADAPTI-VE BEHAVIOR SCALES; Journal of Autism and Developmental Disorders,40(3):334-341ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 36 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201037


LINEA DI RICERCA N. 4NEUROFISIOPATOLOGIARESPONSABILECLAUDIO ZUCCANato a Milano il 12 Agosto 1960NEUROFISIOPATOLOGIABosisio Parini.NEUROFISIOPATOLOGIA––Dal settembre 2005 è stato nominato Dirigente <strong>di</strong> secondo livello del Servizio<strong>di</strong> Neurofisiopatologia dell’ IRCCS “E. Medea” - Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong> <strong>di</strong> Bosisio Parini.––È socio della <strong>Le</strong>ga Italiana Contro l’Epilessia, dell’Associazione Italiana <strong>di</strong>Me<strong>di</strong>cina del Sonno e dell’European Network for research on AlternatingHemiplegia (ENRAH)––Dall’aprile 1999 fa parte del Comitato Scientifico dell’Associazione Italianaper la Sindrome Emiplegia Alternante.Attività DidatticaIstruzione––Il 21 marzo 1986 si è laureato in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia, con il massimo deivoti e la lode, <strong>di</strong>scutendo una tesi sperimentale su “Il potenziale evocatou<strong>di</strong>tivo a me<strong>di</strong>a latenza: stu<strong>di</strong>o in soggetti normali”.––Il 13 luglio 1990 ha conseguito la Specializzazione in Neurologia, con ilmassimo dei voti e la lode, <strong>di</strong>scutendo una tesi intitolata: “Sospensionedel trattamento cronico con farmaci antiepilettici: stu<strong>di</strong>o prospettico”.––Il 7 luglio 1994 ha conseguito la Specializzazione in Neurofisiopatologiacon il massimo dei voti e la lode <strong>di</strong>scutendo una tesi intitolata: “Anomaliedella migrazione neuronale: stu<strong>di</strong>o degli aspetti neurofisiopatologici e cliniciin 25 pazienti”.Esperienze professionali––Nell’aprile 1991 è stato assunto come Assistente me<strong>di</strong>co presso il Servizio<strong>di</strong> Neurofisiopatologia dell’IRCCS “E. Medea” - Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong> <strong>di</strong> Bosisio Parini.––Dall’ottobre 1992 è stato nominato Aiuto presso il Servizio <strong>di</strong> Neurofisiopatologiadell’IRCCS “E. Medea” - Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong> <strong>di</strong>ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 38––Negli anni scolastici 1994-1995 e 1995-1996 è stato titolare dei corsi <strong>di</strong>“Anatomia e fisiologia del sistema nervoso” e “Neurologia” presso laScuola Regionale per Terapisti della Riabilitazione dell’IRCCS “E. Medea”––Negli anni accademici 1996-1997 e1997-1998 è stato titolare dei corsiintegrati <strong>di</strong> “Anatomo-fisiologia Speciale del Sistema Nervoso” e <strong>di</strong> “Neurologia”del I e II anno del Corso <strong>di</strong> Diploma Universitario per Fisioterapistidell’Università <strong>di</strong> Milano––Negli anni accademici 1999-2000, 2000-2001 e 2001-2002 è stato titolaredei corsi integrati <strong>di</strong> “Neuroanatomia”e “Neurofisiologia” per il I anno e“Neurologia” per il II anno <strong>di</strong> Corso del Diploma Universitario per Fisioterapistidell’Università degli Stu<strong>di</strong> dell’Insubria <strong>di</strong> Varese––Negli anni accademici 2002-2003 e 2003-2004 è stato docente <strong>di</strong> “Neuroanatomia”del Primo Anno del Corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea <strong>di</strong> Fisioterapista dell’Universitàdegli Stu<strong>di</strong> dell’Insubria <strong>di</strong> Varese.––Dall’anno accademico 2008-2009 tiene lezioni <strong>di</strong> Neurologia e Neuro-farmacologiaper il primo ed il secondo anno del Corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea in Terapiadella Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>Milano.––È stato docente in oltre 10 Corsi accre<strong>di</strong>tati per il Programma MinisterialeECM (Educazione Continua in Me<strong>di</strong>cina).Estratto delle pubblicazioniÈ autore e coautore <strong>di</strong> oltre 160 lavori scientifici <strong>di</strong> argomento neurologico,neurofisiopatologico ed epilettologico; vengono <strong>di</strong> seguito riportati i 5 piùsignificativi.Zucca C, Redaelli F, Epifanio R, Zanotta N, Romeo A, Lo<strong>di</strong> M, Veggiotti PA,ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 39


NEUROFISIOPATOLOGIAepilettiche e non epilettiche.Dal 1998, con l’inclusione all’interno dell’IRCCS dei Poli <strong>di</strong> Conegliano e Pieve<strong>di</strong> Soligo, Ostuni, San Vito al Tagliamento e Pasian <strong>di</strong> Prato, l’attività dellaLinea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> è stata riorganizzata con la costituzione <strong>di</strong> un Gruppo <strong>di</strong><strong>Ricerca</strong> che si fonda sulla con<strong>di</strong>visione delle competenze e delle attrezzaturestrumentali presenti nelle singole se<strong>di</strong> dell’Istituto.L’attività <strong>di</strong> questo Gruppo, fondata su regolari riunioni perio<strong>di</strong>che <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussionedei casi clinici, <strong>di</strong> confronto dei dati ottenuti e <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> nuoveproposte, pur dovendo affrontare problemi <strong>di</strong> organizzazione del lavoro elogistici è riuscita a garantire un coor<strong>di</strong>namento stabile dell’attività <strong>di</strong> ricercarelativa all’Epilettologia e più in generale alla Neurofisiologia Clinica.Dal 1999 la Linea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> in Epilettologia esprime progetti <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> Ministerialenon solo proposti della Sede <strong>di</strong> Bosisio Parini ma anche da altre Se<strong>di</strong>dell’IRCCS, con un costante interscambio <strong>di</strong> dati e <strong>di</strong> casistica.<strong>La</strong> Linea <strong>di</strong> ricerca ha completato programmi <strong>di</strong> ricerca non ministeriali incollaborazione con:a) Istituti Universitari: Università dell’Insubria <strong>di</strong> Varese (Stu<strong>di</strong>o degli aspettineuropsicologici in bambini con Epilessie i<strong>di</strong>opatiche o criptogeniche); Facoltà<strong>di</strong> ingegneria Politecnico <strong>di</strong> Milano e <strong>di</strong> <strong>Le</strong>cco (Analisi automatica delsegnale EEG spontaneo ed evocato in soggetti sottoposti a test neuropsicologici<strong>di</strong> monitoraggio dell’attenzione sostenuta).b) <strong>Le</strong>ga Italiana contro L’Epilessia: il Servizio ha partecipato al progetto <strong>di</strong> ricercaEPISCREEN fornendo dati <strong>di</strong> 650 pazienti ed oltre 2300 visite; aderisceinoltre ai gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o LICE sulla genetica delle epilessie, sulla neuropsicologiae su epilessia e gravidanza.c) Unione Europea: il Servizio ha partecipato ad uno stu<strong>di</strong>o sugli aspettineurofisiopatologici e genetici dell’Emiplegia alternante inserito nel SixthFramework Program dell’EC (2005-2007). Attualmente è Associated partnerdello stu<strong>di</strong>o European Network of expertise for Rare Pe<strong>di</strong>atric NeurologicalDiseases – Neuroped cofinanziato dall’UE nell’ambito del Public Health Program2007.Sono stati effettuati inoltre stu<strong>di</strong> controllati (fase IIIb/IV) e trials clinici in meritoall’utilizzo, tollerabilità ed efficacia <strong>di</strong> farmaci antiepilettici.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010Ricerche Ministeriali Correnti 2009––Sindromi epilettiche criptogeniche associate o meno a compromissioneneurologica: aspetti neurofisiopatologici e <strong>di</strong> genetica molecolare––Stu<strong>di</strong>o clinico-elettroencefalografico ed evoluzione prognostica delle epilessiesintomatiche con crisi a tipo spasmi con esor<strong>di</strong>o nella prima infanziaNEUROFISIOPATOLOGIA––Valutazione <strong>di</strong> funzioni cognitive specifiche in soggetti in età evolutiva conepilessia: correlazioni con il trattamento farmacologico––<strong>Ricerca</strong> <strong>di</strong> Microdelezioni con Array-CGH in pazienti con epilessia e fenotipisindromiciRicerche Ministeriali Correnti 2010––Sindromi epilettiche criptogeniche associate o meno a compromissioneneurologica: aspetti neurofisiopatologici e <strong>di</strong> genetica molecolare––Stu<strong>di</strong>o clinico-elettroencefalografico ed evoluzione prognostica delle epilessiesintomatiche con crisi a tipo spasmi con esor<strong>di</strong>o nella prima infanzia––<strong>Ricerca</strong> <strong>di</strong> Microdelezioni con Array-CGH in pazienti con epilessia e fenotipisindromici––Definizione delle eccitabilità corticale nei soggetti emicranici adulti e bambinime<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong>o dei potenziali evocati somatosensorialiRicerche varieProtocolli <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> promossi dalla <strong>Le</strong>ga Italiana Contro l’EpilessiaTASCA (SATISFACTION WITH ANTIEPILEPTIC TREATMENT IN CHILDRENWITH EPILEPSY)Periodo <strong>di</strong> riferimento: inizio anno 2009Polo Scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Clau<strong>di</strong>o ZuccaStu<strong>di</strong> promossi da Case FarmaceuticheADONE (ADD-ON VS REPLACEMENT) - STUDIO DI SUPERIORITÀRANDOMIZZATO, IN APERTO, MULTICENTRICO PER CONFRONTAREL’EFFICACIA E LA SICUREZZA DI ZONISAMIDE COME TERAPIAAGGIUNTIVA CON ZONISAMIDE COME TERAPIA SOSTITUTIVA DELSECONDO FARMACO ANTIEPILETTICO AD ESSERE STATO AGGIUNTOIN PAZIENTI AFFETTI DA CRISI FOCALIPeriodo <strong>di</strong> riferimento: inizio 18.01.2010Poli Scientifici: Bosisio Parini e Conegliano e Pieve <strong>di</strong> SoligoResponsabile: Dr. Clau<strong>di</strong>o Zucca (Bosisio Parini) – Dr. Paolo Bonanni (Coneglianoe Pieve <strong>di</strong> Soligo)Progetti <strong>di</strong> ricerca finanziati dall’Unione EuropeaRICERCA EUROPEA - PHEA PROGRAMME OF COMMUNITY ACTION INTHE FIELD OF PUBLIC HEALTH (2003 - 2008) - CALL FOR PROPOSALS2007 - PRIORITY AREA: HEALTH INFORMATION EXCHANGE ANDANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 42 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201043


NEUROFISIOPATOLOGIARESPONDING TO NON-COMMUNICABLE HEALTH THREATSTITOLO: “EUROPEAN NETWORK OF REFERENCE FOR RARE PEDIATRICNEUROLOGICAL DISEASE”Acronimo: “nEUroped”Periodo <strong>di</strong> riferimento: 28.04.2008 – 23.04.2010Coor<strong>di</strong>nator: Dr. Alexis Arzimanoglou - Hospices Civils de LyonPartner “Medea”: Polo Scientifico <strong>di</strong> Bosisio PariniResponsabile: Dr. Clau<strong>di</strong>o ZuccaTrials CliniciEPICURE - Sottoprogetto S 1 task 1Periodo <strong>di</strong> riferimento: approvato nel 2008Polo Scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Clau<strong>di</strong>o ZuccaObiettivo: Valutazione delle basi genetiche della farmacoresistenza alla terapiaantiepiletticaRiferimenti a ricerche: Prosecuzione a livello Europeo <strong>di</strong> una precedente ricercacondotta a livello nazionale dalla <strong>Le</strong>ga Italiana contro l’EpilessiaEPICURE - Sottoprogetto S 5 task 2Periodo <strong>di</strong> riferimento: approvato nel 2008Polo Scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr. Clau<strong>di</strong>o ZuccaObiettivo: Valutazione dell’efficacia <strong>di</strong> Stiripentolo nella terapia della EpilessiaCiclonica SeveraVALUTAZIONE RICADUTE CLINICHE (ASPETTO “TRASLAZIONALE”DELLE RICERCHE CONDOTTE)NEUROFISIOPATOLOGIACome è già stato anticipato, le attività della Linea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> <strong>di</strong> Neurofisiopatologiasono sempre scaturite dalle esigenze cliniche <strong>di</strong> assistenza deipazienti seguiti presso le Unità Operative dell’IRCCS ed i Centri riabilitativi de<strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong>.Per quanto riguarda le ricerche in ambito epilettologico i dati ottenuti hannoconsentito <strong>di</strong> ricavare meto<strong>di</strong>che e protocolli mirati <strong>di</strong> inquadramento <strong>di</strong>agnosticoe <strong>di</strong> gestione terapeutica. Hanno fornito inoltre importanti precisazionisulla correlazione tra aspetti neurofisiopatologici e neuropsicologici <strong>di</strong> alcunesindromi nonché sull’influenza che il trattamento farmacologico esercita suentrambi questi aspetti.Da questo punto <strong>di</strong> vista l’attività <strong>di</strong> ricerca si è costantemente integrata conl’attività clinica e <strong>di</strong> ricerca dell’Unità Operativa NR1 dell’IRCCS - che si occupa<strong>di</strong> Neurope<strong>di</strong>atria e <strong>di</strong> riabilitazione delle Sindromi malformative - soprattuttoper quanto riguarda lo stu<strong>di</strong>o delle epilessie sintomatiche in età infantilee i percorsi <strong>di</strong>agnostici delle epilessie sintomatiche <strong>di</strong> malformazioni dellosviluppo corticale e <strong>di</strong> sindromi-plurimalformative.L’attività <strong>di</strong> ricerca svolta in collaborazione con l’Unità Operativa NR3 - chesi occupa delle lesioni cerebrali acquisite - ha fornito dati utili per la gestioneterapeutica e il monitoraggio neurofisiologico delle epilessie sintomatichepost-tumorali in età infantile, post-anossiche e post-traumatiche anchedell’età adulta.Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> neurofisiologia clinica condotti in collaborazione con l’Unità OperativaNR2 - che si occupa della riabilitazione dei deficit neuropsicologici -hanno fornito contributi interessanti per la classificazione dei deficit neuropsicologiciselettivi sia del linguaggio che della lettura.Con la UO <strong>di</strong> Riabilitazione Funzionale si sono ottenuti dati <strong>di</strong> utilità clinicaper le epilessie sintomatiche conseguenti a cerebropatie congenite nonevolutive. Si sono ottenuti inoltre dati <strong>di</strong> analisi automatica del segnale EEGspontaneo ed evocato utili alla realizzazione dei progetti riabilitativi anchebasati sull’utilizzo del segnale EEG evocato nell’interazione uomo-computer.Infine la collaborazione con il <strong>La</strong>boratorio <strong>di</strong> biologia molecolare ha prodottorisultati utili per la <strong>di</strong>agnosi non solo <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> epilessia i<strong>di</strong>opatiche ma anchecriptogeniche, con importanti ricadute anche sulla comprensione dellafisiopatologia <strong>di</strong> queste ultime.I dati ottenuti dall’attività <strong>di</strong> ricerca e i risultati della loro applicazione clinicasono stati oggetto <strong>di</strong> relazioni e lezioni esposte dal personale me<strong>di</strong>co e tecnicodel Servizio nell’ambito <strong>di</strong> corsi accre<strong>di</strong>tati per i Programmi MinisterialiECM (Educazione Continua in Me<strong>di</strong>cina).PUBBLICAZIONI PRODOTTE (anni 2009-2010)Bresolin N, Zucca C, Pecori A (2009); EFFICACY AND TOLERABILITY OFEPERISONE AND BACLOFEN IN SPASTIC PALSY: A DOUBLE-BLIND RAN-DOMIZED TRIAL; Advances in Therapy, 26(5):563-573Bresolin N, Zucca C, Pecori A (2009); EFFICACY AND TOLERABILITY OFEPERISONE IN PATIENTS WITH SPASTIC PALSY: A CROSS-OVER, PLACE-BO-CONTROLLED DOSE-RANGING TRIAL; European Review for Me<strong>di</strong>caland Pharmacological Sciences, 13(5):365-370De Rinal<strong>di</strong>s M, Losito L, Gennaro L, Trabacca A (2010); LONG-TERMORAL BACLOFEN TREATMENT IN A CHILD WITH CEREBRAL PALSY: EEGCHANGES AND CLINICAL ADVERSE EFFECTS; Journal of Child Neurology,ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 44 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201045


25(10):1272-1274NEUROFISIOPATOLOGIANEUROFISIOPATOLOGIAGiorda R*, Bonaglia MC*, Beri S, Fichera M, Novara F, Magini P, Urquhart J,Sharkey FH, Zucca C, Grasso R, Marelli S, Castiglia L, Di Benedetto D, MusumeciS, Vitello GA, Failla P, Reitano S, Avola E, Bisulli F, Tinuper P, MastrangeloM, Fiocchi I, Spaccini L, Torniero C, Fontana E, Lynch SA, Clayton-SmithJ, Black G, Jonveaux P, <strong>Le</strong>heup B, Seri M, Romano C, Dalla Bernar<strong>di</strong>na B,Zuffar<strong>di</strong> O (2009); COMPLEX SEGMENTAL DUPLICATIONS MEDIATE A RE-CURRENT DUP(X)(P11.22-P11.23) ASSOCIATED WITH MENTAL RETARDA-TION, SPEECH DELAY, AND EEG ANOMALIES IN MALES AND FEMALES;American Journal of Human Genetics, 85(3):394-400* Autori che hanno contribuito in ugual misura al lavoroMontirosso R, Ceppi E, D’Aloisio C, Zucca C, Borgatti R (2009); INTERNA-TIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING, DISABILITY AND HEALTH INSUBJECTS WITH ALTERNATING HEMIPLEGIA OF CHILDHOOD; Disabilityand Rehabilitation, 31(S1):S108-S115Restuccia D, Zanini S, Cazzagon M, Del Piero I, Martucci L, Della MarcaG (2009); SOMATOSENSORY MISMATCH NEGATIVITY IN HEALTHYCHILDREN; Developmental Me<strong>di</strong>cine and Child Neurology, 51(12):991-998Romaniello R, Zucca C, Tonelli A, Bonato S, Baschirotto C, Zanotta N, EpifanioR, Righini A, Bresolin N, Bassi MT, Borgatti R (2010); A WIDE SPECTRUMOF CLINICAL, NEUROPHYSIOLOGICAL AND NEURORADIOLOGICAL AB-NORMALITIES IN A FAMILY WITH A NOVEL CACNA1A MUTATION; Journalof Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, 81(8):840-843Sciruicchio V, Sardaro M, Gagliar<strong>di</strong> D, Trabacca A, Galeone D, De TommasoM (2010); A CASE OF EARLY-ONSET AND MONOPHASIC TRIGEMINAL AU-TONOMIC CEPHALALGIA: COULD IT BE A SUNCT?; The Journal of Headacheand Pain, 11(4):363-365Trabacca A, Dicuonzo F (2009); LIVING WITH ONE HEMISPHERE: A LARGEPORENCEPHALIC CYST; New England Journal of Me<strong>di</strong>cine, 361(16):1584 –ImageVignoli A, Canevini MP, Darra F, <strong>La</strong> Selva L, Fiorini E, Piazzini A, <strong>La</strong>zzarotto F,Zucca C, Dalla Bernar<strong>di</strong>na B (2009); RING CHROMOSOME 20 SYNDROME:A LINK BETWEEN EPILEPSY ONSET AND NEUROPSYCHOLOGICAL IMPAIRMENTIN THREE CHILDREN; Epilepsia, 50(11):2420-2427ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 46 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201047


NEUROBIOLOGIACrimella C, Arnol<strong>di</strong> A, Crippa F, Mostacciuolo ML, Boaretto F, Sironi M, D’AngeloMG, Manzoni S, Piccinini L, Turconi AC, Toscano A, Musumeci O, BenedettiS, Fazio R, Bresolin N, Daga A, Martinuzzi A, Bassi MT (2009). POINTMUTATIONS AND A LARGE INTRAGENIC DELETION IN SPG11 IN COM-PLICATED SPASTIC PARAPLEGIA WITHOUT THIN CORPUS CALLOSUM. JMed Genet. May;46(5):345-51.Arnol<strong>di</strong> A, Tonelli A, Crippa F, Villani G, Pacelli C, Sironi M, Bozzoli U, D’AngeloMG, Meola G, Martinuzzi A, Crivella C, Redaelli F, Panzeri C, RenieriA, Comi GP, Turconi AC, Bresolin N, Bassi MT. (2008). A CLINICAL, GENE-TIC AND BIOCHEMICAL CHARACTERIZATION OF SPG7 MUTATIONS IN ALARGE COHORT OF PATIENTS WITH HEREDITARY SPASTIC PARAPLEGIA.Hum Mut Apr;29(4):522-31.Panzeri C, De Palma C, Martinuzzi A, Daga A, De Polo G, Bresolin N, MillerCC, Tudor EL, Clementi E, Bassi MT. (2006) THE FIRST ALS2 MISSENSEMUTATION ASSOCIATED WITH JPLS REVEALS NEW ASPECTS OF ALSINBIOLOGICAL FUNCTION. Brain. Jul;129(Pt 7):1710-9.COLLABORATORIStrutturati Polo <strong>di</strong> Bosisio PariniCinzia Baschirotto - Tecnico <strong>di</strong> laboratorioMaria Clara Bonaglia - BiologaRoberto Giorda - BiologoGiulietta Gottar<strong>di</strong> - Tecnico <strong>di</strong> laboratorioMaria Elisabetta Raggi - BiologaStrutturati Polo <strong>di</strong> Conegliano e Pieve <strong>di</strong> SoligoAndrea Daga - BiologoBorsisti Polo <strong>di</strong> Bosisio PariniGiovanni Airol<strong>di</strong> - BiotecnologoAlessia Arnol<strong>di</strong> - BiotecnologaSilvana Beri - BiologaSara Bon<strong>di</strong>oni - BiotecnologaLuca Cesana - Tecnico <strong>di</strong> laboratorioFrancesca Ciceri - BiologaClau<strong>di</strong>a Crimella - BiotecnologaCristina De Agostini - BiotecnologaErika Tenderini - Tecnico <strong>di</strong> laboratorioAlessandra Tonelli - BiologaChiara Vantaggiato - BiologaNEUROBIOLOGIAPersonale non strutturato Polo <strong>di</strong> Conegliano e Pieve <strong>di</strong> SoligoDiana Pen<strong>di</strong>n - PostdocErica Zanarella - DottorandaVera De Nardo - DottorandaMaria Giovanna Rossetto - PostdocGenny Orso - PostdocMarianna Fantin - PostdocJessica Tosetto - PostdocSentiljana Gumeni - DottorandaNicoletta D’Elia - Tecnico part-timeCamilla Andreazza - DottorandaConsulentiEmilio Clementi - FarmacologoINDIRIZZI STRATEGICI GENERALIL’attività della linea <strong>di</strong> Neurobiologia si articola su <strong>di</strong>versi fronti nell’ambitodella Biologia molecolare, della Citogenetica della Farmacologia e della BiochimicaClinicaLo stu<strong>di</strong>o e la caratterizzazione da un punto <strong>di</strong> vista genetico molecolaredelle patologie neuromuscolari ha rappresentato in passato e continua adessere un campo in cui l’Istituto si è <strong>di</strong>stinto per la casistica analizzata e per irisultati ottenuti sia dal punto <strong>di</strong> vista clinico che molecolare in collaborazionecon la Clinica Neurologica dell’Università <strong>di</strong> Milano. Particolare attenzione èstata riservata allo stu<strong>di</strong>o delle <strong>di</strong>strofinopatie, <strong>di</strong>strofie dei cingoli e miopatiecongenite. Nel caso delle <strong>di</strong>strofinopatie particolare attenzione è stata postada parte della sezione <strong>di</strong> farmacologia allo sviluppo <strong>di</strong> approcci <strong>di</strong> terapiafarmacologica tesi a rallentare il decorso clinico della patologia.Negli ultimi anni l’attività <strong>di</strong> ricerca si è estesa a forme <strong>di</strong> patologie neurodegenerativeche interessano prevalentemente o esclusivamente l’età pe<strong>di</strong>atricaquali le malattie del motoneurone ad insorgenza precoce e le paraparesispastiche e le epilessie.In generale, si tratta <strong>di</strong> forme geneticamente determinate ed estremamenterare caratterizzate da quadri clinici sindromici complessi e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduazione,in cui l’inquadramento clinico <strong>di</strong>agnostico definitivo è spesso resopossibile solo o prevalentemente dalla <strong>di</strong>agnosi genetico molecolare.In questi ambiti l’attività della linea è strettamente connessa con l’attività clini-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 50 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201051


NEUROBIOLOGIAca condotta sia all’interno dell’Istituto articolato nei suoi 4 poli scientifici, chein collaborazione con altre Cliniche Neurologiche <strong>di</strong>stribuite su tutto il territoriolombardo e nazionale. In particolare, nel campo delle patologie neurodegenerativemotoneuronali dell’età pe<strong>di</strong>atrica, sono state avviate collaborazionicon i Dipartimenti <strong>di</strong> Scienze neurologiche dell’Università <strong>di</strong> Bologna (Dott.R Liguori, Dott. V Carelli), e dell’Università <strong>di</strong> Messina (Dott. A Toscano e Dott.ssa O Musumeci) nell’ambito <strong>di</strong> due progetti <strong>di</strong> ricerca finalizzata ministeriale.L’attività svolta riguarda la caratterizzazione genetico molecolare dei casi famigliariraccolti per ciascuna delle patologie sopra menzionate e - ove possibile- lo stu<strong>di</strong>o funzionale delle mutazioni identificate, il tutto in collaborazionecon altri laboratori specialistici (es. Prof. Clementi - Università <strong>di</strong> Milano, Prof.G Villani, Università <strong>di</strong> Bari, Prof. O Cantoni Università <strong>di</strong> Urbino). Per quantoriguarda le epilessie, gli stu<strong>di</strong> clinici e genetici sono affiancati e coa<strong>di</strong>uvatidalla sezione <strong>di</strong> Biochimica clinica e Farmacologia con la messa a punto <strong>di</strong>tecniche <strong>di</strong> dosaggio <strong>di</strong> numerosi farmaci antiepilettici <strong>di</strong> seconda generazione,con<strong>di</strong>zione essenziale all’avvio <strong>di</strong> trial farmacologici alla personalizzazionedell’intervento terapeutico ed alla appropriatezza prescrittiva, in unasindrome ad alta incidenza <strong>di</strong> farmacoresistenza.L’in<strong>di</strong>viduazione del <strong>di</strong>fetto genetico in alcuni casi famigliari e spora<strong>di</strong>ci harappresentato il punto <strong>di</strong> avvio <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> biochimico-funzionali delleproteine mutate con generazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi modelli cellulari neuronali e muscolariper la definizione del ruolo <strong>di</strong> queste proteine nei processi degenerativineuronali e muscolari. In questo ambito si inserisce l’attività del laboratoriodell’IRCCS E Medea della sezione <strong>di</strong> Conegliano e Pieve <strong>di</strong> Soligo che si èfocalizzato negli ultimi anni nella generazioni <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> Drosofila <strong>di</strong> <strong>di</strong>versigeni responsabili <strong>di</strong> forme motoneuronali e <strong>di</strong> epilessia mioclonica, come<strong>di</strong>mostrato dall’elenco <strong>di</strong> pubblicazioni. A questo proposito e sulla base deiprimi risultati ottenuti, sono stati presentati e approvati <strong>di</strong>versi progetti attualmentein corso al ministero della salute, all’Associazione francese per lemalattie muscolari e miopatie (AFM) e alla fondazione Cariplo.Altre aree <strong>di</strong> attività della linea <strong>di</strong> Neurobiologia sono rappresentate dallo stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong> malattie rare <strong>di</strong> interesse psichiatrico e comportamentale (ritardo mentale,autismo, ADHD, <strong>di</strong>slessie) in stretta collaborazione con la linea <strong>di</strong> Neuropatologiae Psicopatologia dello sviluppo e del comportamento. In questiambiti sono stati compiuti notevoli sforzi per attuare un profondo rinnovamentoin particolare nel campo della citogenetica, dove è stata introdottal’analisi <strong>di</strong> CGH-arrays (in collaborazione con la Prof.ssa Zuffar<strong>di</strong> - Università<strong>di</strong> Pavia).L’introduzione <strong>di</strong> tale tecnica ha permesso <strong>di</strong> raggiungere importanti risultatinella caratterizzazione <strong>di</strong> riarrangiamenti cromosomici ricorrenti e non, in formesindromiche <strong>di</strong> ritardo mentale e autismo. In particolare si è definita unaNEUROBIOLOGIAnuova sindrome da microduplicazione sul cromosoma X associata a ritardomentale, ritardo nell’acquisizione del linguaggio e anomalie all’EEG.Tale tecnica, affiancata a tecniche standard <strong>di</strong> genetica molecolare e all’analisicomputerizzata delle sequenze genomiche (in collaborazione con la linea<strong>di</strong> Bioinformatica), ha permesso l’avvio <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o sistematico delle basimolecolari dei riarrangiamenti cromosomici complessi.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2009––Ruolo della <strong>di</strong>namica intracellulare dei mitocondri nella patogenesi delleneuropatie periferiche––Meccanismi molecolari <strong>di</strong> neurodegenerazione in forme <strong>di</strong> SLA ad esor<strong>di</strong>ogiovanile (ALS2-ALS4), meccanismi <strong>di</strong> protezione da apoptosi, citotossicitàe ipersensibilità al danno ossidativo: stu<strong>di</strong>o del ruolo delle proteinesenataxina e alsina––Stress ossidativo e micotossine nella sindrome autistica––Malattia del motoneurone: stu<strong>di</strong>o funzionale in Drosophila del gene Senataxina,responsabile <strong>di</strong> forme precoci <strong>di</strong> MND––Variazione strutturale del genoma umano: stu<strong>di</strong>o dei meccanismi molecolariche pre<strong>di</strong>spongono alla formazione dei riarrangiamenti cromosomicinell’uomo––Neuropatie periferiche sensitivo motorie: funzionalità mitocondriale in modellicellulari––Alterazioni bioenergetiche nelle <strong>di</strong>strofinopatie e ruolo terapeutico <strong>di</strong> unaloro correzione stu<strong>di</strong>ate me<strong>di</strong>ante analisi comparativa <strong>di</strong> neuroimagingfunzionale, ossigrafia, immunoistochimica e prove funzionali<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––I processi <strong>di</strong> fissione e fusione mitocondriale e ruolo delle alterazioni bioenergetichea loro susseguenti nelle patologie degenerative del sistemamuscolare e nervoso––Meccanismi molecolari <strong>di</strong> neurodegenerazione in forme <strong>di</strong> SLA ad esor<strong>di</strong>ogiovanile (ALS2-ALS4), apoptosi, citossicità e ipersensibilità al danno ossidativo:stu<strong>di</strong>o del ruolo delle proteine senataxina e alsina––Stress ossidativo e micotossine nella Sindrome autistica– – Caratterizzazione molecolare <strong>di</strong> soggetti con delezione 22q13 e altre anomaliecromosomiche me<strong>di</strong>ante array-CGHANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 52 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201053


NEUROBIOLOGIA––Malattia del motoneurone: stu<strong>di</strong>o funzionale in Drosophila del gene Senataxina,responsabile <strong>di</strong> forme precoci <strong>di</strong> MND––Sviluppo <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> malattia <strong>di</strong> Charcot-Marie-Tooth in Drosophila––Ruolo del gene BRIP1 (FANCJ) nella destabilizzazione delle sequenzecon conformazione G-quadruplex associate a riarrangiamenti costituzionalidel genoma umano<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Finalizzata 2007MOLECULAR BASES OF THE EARLY AND JUVENILE ONSET FORMSOF AMYOTROPHIC LATERAL SCLEROSIS UNDERLYING THE CLINICALHETEROGENEITY AND SLOW PROGRESSION IN THESE FORMS OFMOTOR NEURON DISEASEPeriodo <strong>di</strong> riferimento: 10.12.2008 - 9.12.2011Polo scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Prof. Nereo BresolinRicerche varieBANDO 2007 - AFM ASSOCIATION FRANCAISE CONTRE LE MYOPHATIES“MOLECULAR BASES OF ALSIN-INDUCED NEURODEGENERATION”(CONTINUAZIONE)Periodo <strong>di</strong> riferimento: 12.03.2009 – 11.03.2011Polo Scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr.ssa Maria Teresa BassiRICERCA EUROPEA - FP VII°- HEALTH – 2007 – 3.2.6 COLLABORATIVEPROJECT –SMALL OR MEDIUM-SCALE FOCUSED RESEARCH PROJECTTITOLO: “COURAGE IN EUROPE - COLLABORATIVE RESEARCH ONAGEING IN EUROPE”ACRONIMO: “COURAGE IN EUROPE”Periodo <strong>di</strong> riferimento: 01.05.2009 – 30.04.2012Coor<strong>di</strong>nator: Dr.ssa Matilde <strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> - Fondazione IRCCS Istituto Neurologico“Carlo Besta” - MilanoPartner “Medea”: Polo Scientifico <strong>di</strong> Conegliano e Pieve <strong>di</strong> SoligoResponsabile: Dr. Andrea MartinuzziRICERCA EUROPEA - FPVII° HEALTH –2007-1. 4-6. LARGECOLLABORATIVE PROJECTTITOLO: “OPTIMIZATION OF STEM CELL THERAPY FOR DEGENERATIVEEPITHELIAL AND MUSCLE DISEASES”NEUROBIOLOGIAACRONIMO: “OPTISTEM”Periodo <strong>di</strong> riferimento: 01.01.2009 – 01.01.2012Coor<strong>di</strong>nator: Prof. Giulio Cossu – Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> MilanoPartner “Medea”: Polo scientifico <strong>di</strong> Bosisio PariniResponsabile: Prof. Emilio ClementiRICERCA EUROPEA - SPECIFIC PROGRAMME “COOPERATION” –THEME “HEALTH”FP7–HEALTH 2009-SINGLE-STAGEPROPOSAL N. 241400TITOLO: “ACTIVATION OF VASCULATURE ASSOCIATED STEM CELLSAND MUSCLE STEM CELLS FOR THE REPAIR AND MAINTENANCE OFMUSCLE TISSUE”ACRONIMO: “ENDOSTEM”Periodo <strong>di</strong> riferimento: 01.01.2010 – 31.12.2014Coor<strong>di</strong>nator: Prof. David Sassoon – Inserm, Institut national de la santé et dela recherche mé<strong>di</strong>cale, ParisPartner “Medea”: Polo scientifico <strong>di</strong> Bosisio PariniResponsabile: Prof. Emilio ClementiVALUTAZIONE RICADUTE CLINICHE (ASPETTO “TRASLAZIONALE”DELLE RICERCHE CONDOTTE)L’attività <strong>di</strong> tipo genetico molecolare condotta nell’ambito delle patologieneuromuscolari e neurodegenerative, in particolare nel campo delle malattierare, ha consentito un notevole ampliamento delle potenzialità <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticamolecolare con una imme<strong>di</strong>ata ricaduta dal punto <strong>di</strong> vista del SSN. Il successivoavvio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> funzionali e <strong>di</strong> caratterizzazione dei prodotti mutati identificatinei pazienti ha lo scopo essenziale <strong>di</strong> chiarire e definire i meccanismipatogenetici della patologia in esame come con<strong>di</strong>zione essenziale e preliminareper l’identificazione <strong>di</strong> target terapeutici innovativi. Questo è particolarmenterilevante soprattutto nel caso <strong>di</strong> patologie rare dove le scarse conoscenze<strong>di</strong> tipo clinico, epidemiologico e genetico-molecolare impe<strong>di</strong>scono lamessa a punto <strong>di</strong> strategie terapeutiche e farmacologiche efficaci e razionali.Analogamente, nel campo delle epilessie riveste particolare rilevanza dalpunto <strong>di</strong> vista del SSN - dato il suo impatto sociale ed economico - l’avvio <strong>di</strong>stu<strong>di</strong> farmacologici e <strong>di</strong> farmacogenomica volti alla comprensione dei meccanismimolecolari della farmacoresistenza, con<strong>di</strong>zione questa presente incirca il 30% dei pazienti epilettici. All’interno <strong>di</strong> questa ampia casistica il dosaggioematico dei farmaci più comunemente usati, seguito da un’accuratavalutazione della loro cinetica <strong>di</strong> eliminazione, permette un utilizzo più razio-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 54 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201055


NEUROBIOLOGIAnale e ove possibile personalizzato del farmaco stesso, nell’ottica generale<strong>di</strong> un miglioramento della terapia antiepilettica.In generale, gli sforzi strutturali ed organizzativi dell’Istituto, parallelamentealle collaborazioni instaurate nell’ultimo anno dagli operatori nell’ambito <strong>di</strong>ciascuna delle ricerche in atto, consentiranno una ulteriore evoluzione nella<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una ricerca sempre più collegata ed integrata alle necessità dellaclinica e mirata alla produzione <strong>di</strong> strategie e conoscenze da tramutarsi inlinee guida e/o brevetti <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ato utilizzo per il paziente.PUBBLICAZIONI PRODOTTE (2009-2010)Crimella C, Arnol<strong>di</strong> A, Crippa F, Mostacciuolo ML, Boaretto F, Sironi M, D’AngeloMG, Manzoni S, Piccinini L, Turconi AC, Toscano A, Musumeci O, BenedettiS, Fazio R, Bresolin N, Daga A, Martinuzzi A, Bassi MT (2009); POINTMUTATIONS AND A LARGE INTRAGENIC DELETION IN SPG11 IN COM-PLICATED SPASTIC PARAPLEGIA WITHOUT THIN CORPUS CALLOSUM;Journal of Me<strong>di</strong>cal Genetics, 46(5):345-351Riano E, Martignoni M, Mancuso G, Cartelli D, Crippa F, Toldo I, Siciliano G,Di Bella D, Taroni F, Bassi MT, Cappelletti G, Rugarli EI (2009) PLEIOTROPICEFFECTS OF SPASTIN ON NEURITE GROWTH DEPENDING ON EXPRES-SION LEVELS. Journal of Neurochemistry, 108(5):1277-1288Deponti D, Buono R, Catanzaro G, Palma CD, Longhi R, Meneveri R, BresolinN, Bassi MT, Cossu G, Clementi E, Brunelli S (2009); THE LOW AFFINITY RE-CEPTOR FOR NEUROTROPHINS P75NTR PLAYS A KEY ROLE FOR SATEL-LITE CELL FUNCTION IN MUSCLE REPAIR ACTING VIA RHOA; MolecularBiology of the Cell, 20(16):3620-3627Vantaggiato C, Redaelli F, Falcone S, Perrotta C, Tonelli A, Bon<strong>di</strong>oni S, MorbinM, Riva D, Saletti V, Bonaglia MC, Giorda R, Bresolin N, Clementi E, Bassi MT(2009); A NOVEL CLN8 MUTATION IN LATE-INFANTILE-ONSET NEURONALCEROID LIPOFUSCINOSIS (LINCL) REVEALS ASPECTS OF CLN8 NEURO-BIOLOGICAL FUNCTION. Human Mutation, 30(7):1104-1116NEUROBIOLOGIASharkey FH, Zucca C, Grasso R, Marelli S, Castiglia L, Di Benedetto D, MusumeciSA, Vitello GA, Failla P, Reitano S, Avola E, Bisulli F, Tinuper P, MastrangeloM, Fiocchi I, Spaccini L, Torniero C, Fontana E, Lynch SA, Clayton-SmithJ, Black G, Jonveaux P, <strong>Le</strong>heup B, Seri M, Romano C, dalla Bernar<strong>di</strong>na B,Zuffar<strong>di</strong> O (2009); COMPLEX SEGMENTAL DUPLICATIONS MEDIATE A RE-CURRENT DUP(X)(P11.22-P11.23) ASSOCIATED WITH MENTAL RETARDA-TION, SPEECH DELAY, AND EEG ANOMALIES IN MALES AND FEMALES;American Journal of Human Genetics, 85(3):394-400Gimelli S, Beri S, Drabkin HA, Gambini C, Gregorio A, Fiorio P, Zuffar<strong>di</strong> O,Gemmill RM, Giorda R, Gimelli G (2009); THE TUMOR SUPPRESSOR GENETRC8/RNF139 IS DISRUPTED BY A CONSTITUTIONAL BALANCED TRAN-SLOCATION T(8;22)(Q24.13;Q11.21) IN A YOUNG GIRL WITH DYSGERMI-NOMA; Molecular Cancer, 8(1):52Zuffar<strong>di</strong> O, Bonaglia M, Ciccone R, Giorda R (2009) INVERTED DUPLICA-TIONS DELETIONS: UNDERDIAGNOSED REARRANGEMENTS?; ClinicalGenetics, 75(6):505-513 - Review.Bonaglia MC, Giorda R, Beri S, Bigoni S, Sensi A, Baroncini A, Capucci A,De Agostini C, Gwilliam R, Deloukas P, Dunham I, Zuffar<strong>di</strong> O (2009) MOSAIC22Q13 DELETIONS: EVIDENCE FOR CONCURRENT MOSAIC SEGMENTALISODISOMY AND GENE CONVERSION. European Journal of Human Genetics,17(4):426-433Airol<strong>di</strong> G, Guidarelli A, Cantoni O, Panzeri C, Vantaggiato C, Bonato S, D’AngeloMG, Falcone S, De Palma C, Tonelli A, Crimella C, Bon<strong>di</strong>oni S, BresolinN, Clementi E, Bassi MT (2010); CHARACTERIZATION OF TWO NOVELSETX MUTATIONS IN AOA2 PATIENTS REVEALS ASPECTS OF THE PATHO-PHYSIOLOGICAL ROLE OF SENATAXIN; Neurogenetics. Feb;11(1):91-100Orso G, Pen<strong>di</strong>n D, Liu S, Tosetto J, Moss TJ, Faust JE, Micaroni M, EgorovaA, Martinuzzi A, McNew JA, Daga A (2009); HOMOTYPIC FUSION OF ERMEMBRANES REQUIRES THE DYNAMIN-LIKE GTPASE ATLASTIN; Nature,460(7258):978-983Giorda R, Bonaglia MC, Beri S, Fichera M, Novara F, Magini P, Urquhart J,ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 56 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201057


LINEA DI RICERCA N. 6BIOINGEGNERIARESPONSABILEBIOINGEGNERIAGIANLUIGI RENINato a Busto Arsizio (Va) il 12 Ottobre 1961BIOINGEGNERIA––Docente <strong>di</strong> Infrastrutture per la Teleme<strong>di</strong>cina nel Master in Teleme<strong>di</strong>cina,presso CEFRIEL, Milano.––Docente <strong>di</strong> Sistemi Informativi Sanitari, corso IFTS Regione Lombar<strong>di</strong>aTecnico Superiore <strong>di</strong> Informatica Me<strong>di</strong>ca, Bosisio Parini.ESTRATTO PUBBLICAZIONIPinciroli F, Crippa F, Combi C, Reni G, Fava D (2000); TANCLICO: TOOLSFOR THE ANALYSIS OF INTER-DEPARTMENTAL CLINICAL COMMUNICA-TIONS; Methods of Information in Me<strong>di</strong>cine, 39:44-49Reni G, Molteni M, Arlotti S, Pinciroli F (2004); CHIEF MEDICAL OFFICERACTIONS ON INFORMATION SECURITY IN AN ITALIAN REHABILITATIONCENTRE; International Journal of Me<strong>di</strong>cal Informatics, 73(3):271-279Molteni E, Bianchi AM, Butti M, Reni G, Zucca C (2007); ANAYSIS OF THEDYNAMICAL BEHAVIOUR OF THE EEG RHYTHMS DURING A TEST OF SU-STAINED ATTENTION; Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc. (1) 1298 – 1301Istruzione––<strong>La</strong>urea in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico <strong>di</strong> MilanoEsperienze professionali––Consulente ARIS per il Progetto Regionale CRS-SISS––Consulente Tecnico d’Ufficio per il Tribunale <strong>di</strong> Busto Arsizio, come espertoin tecnologie sanitarie.––Consulente in automazione sanitaria per numerosi ospedali lombar<strong>di</strong> tracui Fondazione Opera San Camillo, Ospedale San Raffaele <strong>di</strong> Milano,Ospedale Sant’Anna <strong>di</strong> Como, Policlinico <strong>di</strong> Milano.––Progettista <strong>di</strong> sistemi informativi per società <strong>di</strong> servizi nel campo della proprietàintellettuale (brevetti e marchi).Attività Didattica––Docente <strong>di</strong> Informatica Me<strong>di</strong>ca e Teleme<strong>di</strong>cina in qualità <strong>di</strong> cultore dellamateria presso il Politecnico <strong>di</strong> Milano.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 58Molteni E, Bianchi AM, Butti M, Reni G., Zucca C (2008); COMBINED BEHA-VIORAL AND EEG POWER ANALYSIS IN DAI IMPROVE ACCURACY IN THEASSESSMENT OF SUSTAINED ATTENTION DEFICIT, Ann Biomed Eng, 2008Jul; 36(7):1216-27Perego P, Forti S, Butti M, Crippa A,Valli A, Reni G (2009); REACH ANDTHROW MOVEMENT ANALYSIS WITH SUPPORT VECTOR MACHINES INEARLY DIAGNOSIS OF AUTISM; Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc. (2) 2555– 2558COLLABORATORIMatteo Cavalleri - perito informaticoPaolo Perego - ingegnereMarta Re - borsista ingegnereBruno Riccar<strong>di</strong> - borsista ingegnereMarianna Romei - borsista ingegnereINDIRIZZI STRATEGICI GENERALIL’attività <strong>di</strong> ricerca del <strong>La</strong>boratorio <strong>di</strong> Bioingegneria si articola attualmente suvarie linee:1. Utilizzo <strong>di</strong> tecnologie elettroniche avanzate per lo sviluppo <strong>di</strong> apparecchia-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 59


ture elettrome<strong>di</strong>cali originali.BIOINGEGNERIA<strong>La</strong>vorando nel campo della riabilitazione in età pe<strong>di</strong>atrica, ci si scontra taloracon l’inadeguatezza <strong>di</strong> apparecchiature elettrome<strong>di</strong>cali specificamente progettateper soggetti adulti e con la scarsità <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> ausilio, consideratidalle aziende produttrici un settore troppo <strong>di</strong> nicchia per giustificare investimentiimportanti.Grazie alla stretta interazione tra ingegneria e me<strong>di</strong>cina che si è promossaall’interno dell’istituto, è invece possibile sperimentare tecnologie innovativee trovare soluzioni originali a problemi <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>agnostica o riabilitativaancora irrisolti.Nell’ambito <strong>di</strong> questo filone sono stati sviluppati <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>spositivi, <strong>di</strong>venutianche oggetto <strong>di</strong> brevetto <strong>di</strong> invenzione industriale.Tra i <strong>di</strong>spositivi realizzati si segnalano: “Sistema per la stimolazione oculomotorianei soggetti in età pe<strong>di</strong>atrica”; ”Apparecchiatura per la valutazionedella verticale propriocettiva”; “SOGNO: Sistema <strong>di</strong> Orientamento, Guida eNavigazione automatizzatO all’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pubblici”; “Dispositivo indossabileRF-ID per l’identificazione automatica del paziente e del personale inospedale”. “Dispositivo elettronico <strong>di</strong> controllo per un’ortesi, in particolareper un’ortesi atta ad essere applicata ad una mano <strong>di</strong> un paziente”; “Apparecchiaturaper il rilevamento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> deambulazione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo”;“Sistema per scansioni tri<strong>di</strong>mensionali”.2. Analisi e sperimentazione <strong>di</strong> modelli e tecnologie per la gestione <strong>di</strong> dati <strong>di</strong>pazientiAncora oggi la maggior parte dei dati clinici dei pazienti viene maneggiatacome se ci trovassimo nel XIX° secolo, con note scritte a mano su fogli <strong>di</strong>carta. Eppure il progresso della conoscenza nel campo della salute si fondaproprio sulla raccolta dei dati sanitari registrati da ciascun paziente.Da questi dati, attraverso un processo interpretativo ed eventualmente <strong>di</strong> aggregazione,derivano le informazioni sulla base delle quali si prendono delledecisioni, a tutti i livelli del sistema sanitario: dalla decisione che riguarda ilsingolo, ad esempio per formulare una <strong>di</strong>agnosi o per stabilire una terapia,alla decisione che riguarda l’intera organizzazione del servizio sanitario, adesempio per l’allocazione delle risorse, per il miglioramento della qualità erogatae così via.È necessario dunque costruire sistemi informativi adeguati, che siano in grado<strong>di</strong> sostenere un campo in continua evoluzione, dal punto <strong>di</strong> vista tecnologico,normativo, dal punto <strong>di</strong> vista delle stesse necessità informative.L’attività del <strong>La</strong>boratorio in questo campo ha consentito <strong>di</strong> costruire un sistemacompleto <strong>di</strong> gestione del paziente, Clinsuite, che supporta in modoBIOINGEGNERIAinformatizzato anche l’intero processo <strong>di</strong> prescrizione e somministrazionedel farmaco. Clinsuite è entrato nell’uso quoti<strong>di</strong>ano del personale sanitariodell’istituto.3. Applicazione <strong>di</strong> modelli matematici per l’elaborazione <strong>di</strong> segnali bioelettrici<strong>La</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> strumentazione elettrome<strong>di</strong>cale sofisticata consente oggi<strong>di</strong> registrare l’attività elettrica cerebrale durante l’esecuzione <strong>di</strong> prove concontenuto cognitivo complesso. Analogamente esistono apparati che permettono<strong>di</strong> registrare immagini del cervello durante il suo funzionamento (ades. fMRI). Diventa sempre più importante poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> modelli che consentano<strong>di</strong> fondere i risultati <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> esame per ottenereun quadro clinico integrato. <strong>Le</strong> ricerche in corso presso il nostro <strong>La</strong>boratoriosono particolarmente in<strong>di</strong>rizzate allo stu<strong>di</strong>o dei segnali EEG in congiunzionecon immagini da risonanza funzionale e da NIRS (Near-Infrared Spectroscopy).REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2009––Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tecnologie utilizzabili all’interno <strong>di</strong> campi magnetici ad alta intensità<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tecnologie utilizzabili all’interno <strong>di</strong> campi magnetici ad alta intensitàVALUTAZIONE RICADUTE CLINICHE (ASPETTO “TRASLAZIONALE”DELLE RICERCHE CONDOTTE)I <strong>di</strong>spositivi realizzati dal <strong>La</strong>boratorio sono utilizzabili per la <strong>di</strong>agnostica e lariabilitazione.Sistema per la stimolazione oculomotoria nei soggetti in età pe<strong>di</strong>atricaPermette <strong>di</strong> ottenere informazioni sul sistema visuo-oculomotore, uno dei sistemisensoriali normalmente utilizzati per ottenere un corretto orientamentospaziale. L’analisi dei movimenti oculari costituisce inoltre un mezzo per effettuareuna migliore <strong>di</strong>agnosi neurologica, in particolare per in<strong>di</strong>viduare patologietroncoencefaliche e cerebellari. Rispetto ad analoghi <strong>di</strong>spositivi commerciali,lo stimolatore realizzato è in grado <strong>di</strong> fornire una più vasta gamma<strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> stimoli visivi, anche complessi, e <strong>di</strong> rispondere alle esigenze <strong>di</strong>pazienti in età pe<strong>di</strong>atrica o con limitata capacità <strong>di</strong> collaborazione.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 60 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201061


BIOINGEGNERIAApparecchiatura per la valutazione della verticale propriocettivaConsente <strong>di</strong> indagare la percezione <strong>di</strong> verticalità che si ottiene attraverso icanali propriocettivi. Utilizza una tecnologia innovativa (M.E.M.S.), caratterizzatada una miniaturizzazione spinta <strong>di</strong> elementi semiconduttori in congiunzionecon elementi elettromeccanici o chimici. Lo strumento è in grado <strong>di</strong>trasmettere i dati in modalità wireless dai sensori ad una unità <strong>di</strong> elaborazioneremota, senza fornire punti <strong>di</strong> riferimento al paziente durante l’esecuzionedel test. Il software appositamente sviluppato provvede alla ricostruzione evisualizzazione tri<strong>di</strong>mensionale della posizione del rilevatore rispetto all’ambientee al calcolo dei parametri clinici.SOGNO: Sistema <strong>di</strong> Orientamento, Guida e Navigazione automatizzatOall’interno <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pubbliciÈ un <strong>di</strong>spositivo portatile in grado <strong>di</strong> fornire funzioni <strong>di</strong> NAVIGAZIONE: capacità<strong>di</strong> segnalare in anticipo la presenza <strong>di</strong> ostacoli fissi come scale, rampe,scivoli; ORIENTAMENTO: possibilità <strong>di</strong> conoscere la propria posizione all’internodell’ambiente attrezzato; GUIDA: possibilità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre molteplicipercorsi lungo i quali il soggetto può essere accompagnato automaticamente.Può essere facilmente utilizzato da qualunque tipologia <strong>di</strong> soggetti, ad esempiosoggetti non vedenti, soggetti vedenti con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> orientamento spaziale,soggetti normodotati.È configurabile ed adattabile ad ogni e<strong>di</strong>ficio, permettendo <strong>di</strong> attrezzare <strong>di</strong>versiambienti con una installazione estremamente semplice e costi esigui.Dispositivo indossabile RF-ID per l’identificazione automatica del paziente edel personale in ospedaleÈ costituito da un badge con tecnologia RF-ID che può essere utilizzato all’internodelle strutture ospedaliere. Il sistema è stato integrato con il software<strong>di</strong> gestione documenti clinici in uso in istituto, introducendo miglioramentianche nel campo della sicurezza: per esempio si mascherano i dati sensibiliquando l’operatore si allontana dalla postazione <strong>di</strong> lavoro e si riattiva l’accessoal suo ritorno.Dispositivo elettronico <strong>di</strong> controllo per un’ortesi, in particolare per un’ortesiatta ad essere applicata ad una mano <strong>di</strong> un pazienteBIOINGEGNERIAÈ un sistema <strong>di</strong> controllo che ha la funzione <strong>di</strong> governare gli attuatori, realizzatiin materiale a memoria <strong>di</strong> forma, che costituiscono una ortesi per lariabilitazione della mano. Permette <strong>di</strong> far muovere ogni attuatore in modo in<strong>di</strong>pendentedagli altri, secondo schemi programmabili dal terapista in modopersonalizzato per ciascun paziente. In questo modo il paziente può seguirepercorsi riabilitativi ad hoc, <strong>di</strong>rettamente al proprio domicilio.Apparecchiatura per il rilevamento delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> deambulazione <strong>di</strong> unin<strong>di</strong>viduo.È un sistema che integra alcuni sensori <strong>di</strong> carico dalle <strong>di</strong>mensioni estremamenteridotte all’interno <strong>di</strong> calzature o <strong>di</strong> solette personalizzate. Il <strong>di</strong>spositivoè in grado <strong>di</strong> registrare in modo dettagliato il modo in cui il paziente <strong>di</strong>stribuisceil proprio peso sulle <strong>di</strong>verse zone del piede durante l’attività quoti<strong>di</strong>anadomiciliare e per tutta la durata del periodo riabilitativo. I dati sono memorizzatisu <strong>di</strong> una memory card che può essere consultata dal me<strong>di</strong>co o dal fisioterapistache hanno in cura il paziente. Il <strong>di</strong>spositivo inoltre è in grado <strong>di</strong> colloquiarecon il cellulare bluetooth del paziente fornendo molteplici feedbackrispetto a <strong>di</strong>verse patologie in tempo reale.Sistema <strong>di</strong> scansione tri<strong>di</strong>mensionaleÈ un sistema, basato su un emettitore laser, per la ricostruzione tri<strong>di</strong>mensionale<strong>di</strong> superfici. L’analisi della luce riflessa viene effettuata in tempo reale,con costi estremamente contenuti, tramite un <strong>di</strong>spositivo completamente allostato solido. <strong>Le</strong> possibili applicazioni includono lo stu<strong>di</strong>o dei movimenti deipazienti durante l’esecuzione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> risonanza magnetica, sia per ridurregli artefatti da movimento, sia per l’acquisizione delle risposte a stimoli sensoriali.<strong>La</strong> sperimentazione <strong>di</strong> modelli e tecnologie per la gestione <strong>di</strong> dati <strong>di</strong> pazientiha portato alla messa in funzione in istituto <strong>di</strong> un sistema completo <strong>di</strong> gestionedocumentale del paziente, Clinsuite, che supporta l’attività quoti<strong>di</strong>ana delpersonale nella pianificazione dei percorsi <strong>di</strong> trattamento, nella produzionedei referti, nella <strong>di</strong>stribuzione delle informazioni, nella prescrizione del farmacoe nel controllo della sua somministrazione.Integrato con Clinsuite è stato anche rilasciato il sistema Meals, che acquisiscele richieste <strong>di</strong> alimentazione dei pazienti e le trasmette alla cucina perl’opportuna lavorazione.PUBBLICAZIONI PRODOTTEMolteni E, Bianchi AM, Butti M, Reni G, Zucca C (2007); ANAYSIS OF THEDYNAMICAL BEHAVIOUR OF THE EEG RHYTHMS DURING A TEST OF SU-STAINED ATTENTION; Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc, (1) 1298 – 1301ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 62 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201063


BIOINGEGNERIABIOINGEGNERIAMolteni E, Bianchi AM, Butti M, Reni G, Zucca C (2008); COMBINED BE-HAVIORAL AND EEG POWER ANALYSIS IN DAI IMPROVE ACCURACY INTHE ASSESSMENT OF SUSTAINED ATTENTION DEFICIT, Ann Biomed Eng,36(7):1216-27.Molteni E, Butti M, Bianchi A, Reni G (2008); ACTIVATION OF THE PREFRON-TAL CORTEX DURING A VISUAL N-BACK WORKING MEMORY TASK WITHVARYING MEMORY LOAD: A NEAR INFRARED SPECTROSCOPY STUDY,Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc., (4) 4024 – 4027Cavalleri M, Reni G (2008); ACTIVE MONITORING INSOLE: A WEARABLEDEVICE FOR MONITORING FOOT LOAD DISTRIBUTION IN HOME-CARECONTEXT, Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc., (4) 4447 – 4450Perego P, Forti S, Butti M, Crippa A,Valli A, Reni G (2009); REACH ANDTHROW MOVEMENT ANALYSIS WITH SUPPORT VECTOR MACHINES INEARLY DIAGNOSIS OF AUTISM, Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc., (2) 2555– 2558BREVETTINAZIONALETitolare: IRCCS “Eugenio Medea” – Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong>Inventori: Matteo Cavalleri, Federico Fiorani, Gianluigi ReniSISTEMA PER SCANSIONI TRIDIMENSIONALI.Data deposito: 29/12/2009N. della domanda/Appln. No. MI2009A002329ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 64 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201065


LINEA DI RICERCA N. 7BIOINFORMATICARESPONSABILIUBERTO POZZOLIMANUELA SIRONIUBERTO POZZOLINato a <strong>Le</strong>cco il 12 Ottobre 1965BIOINFORMATICABIOINFORMATICAM.THE ROLE OF PROTOZOA-DRIVEN SELECTION IN SHAPING HUMANGENETIC VARIABILITY. Trends Genet. 2010 Mar;26(3):95-9.Cagliani R, Fumagalli M, Pozzoli U, Riva S, Comi GP, Torri F, Macciar<strong>di</strong> F, BresolinN, Sironi M DIVERSE EVOLUTIONARY HISTORIES FOR BETA-ADRE-NORECEPTOR GENES IN HUMANS. Am J Hum Genet. 2009 Jul;85(1):64-75.Fumagalli M, Pozzoli U, Cagliani R, Comi GP, Riva S, Clerici M, Bresolin N,Sironi M PARASITES REPRESENT A MAJOR SELECTIVE FORCE FOR IN-TERLEUKIN GENES AND SHAPE THE GENETIC PREDISPOSITION TO AU-TOIMMUNE CONDITIONS. J Exp Med. 2009 Jun 8;206(6):1395-408.Balconi M, Pozzoli U AROUSAL EFFECT ON EMOTIONAL FACE COM-PREHENSION: FREQUENCY BAND CHANGES IN DIFFERENT TIME INTER-VALS. Physiol Behav. 2009 Jun 22;97(3-4):455-62.MANUELA SIRONINata a Como il 30 Novembre 1971Istruzione––1994 <strong>La</strong>urea in ingegneria ad in<strong>di</strong>rizzo Bioingegneria, Politecnico <strong>di</strong> MilanoEsperienze professionali––1995-2002: consulenze presso ospedali, università e aziende––1995-oggi: ricercatore presso l’ IRCCS E. Medea, Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong>, laboratorio <strong>di</strong> bioinformaticaEstratto delle pubblicazioniFumagalli M, Pozzoli U, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, Sironi MGENOME-WIDE IDENTIFICATION OF SUSCEPTIBILITY ALLELES FOR VIRALINFECTIONS THROUGH A POPULATION GENETICS APPROACH. PLoS Genet.2010 Feb 19;6(2)Pozzoli U, Fumagalli M, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, SironiANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 66Istruzione––1995 <strong>La</strong>urea in Scienze Biologiche, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano––2001 Specializzazione in Genetica Applicata, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> MilanoEsperienze professionali––1996-1998: borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso la Clinica Neurologica dell’OspedaleANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 67


BIOINFORMATICAMaggiore Policlinico, Milano. Campo d’interesse: miopatie mitocondriali,genetica delle <strong>di</strong>strofie muscolari;––1998-oggi: ricercatrice presso l’IRCCS “E. Medea” - Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong>, laboratorio <strong>di</strong> bioinformatica.Estratto delle pubblicazioniTorri F, Akelai A, Lupoli S, Sironi M, Amann-Zalcenstein D, Fumagalli M, DalFiume C, Ben-Asher E, Kanyas K, Cagliani R, Cozzi P, Trombetti G, LieversLS, Salvi E, Orro A, Beckmann JS, <strong>La</strong>ncet D, Kohn Y, Milanesi L, Ebstein RB,<strong>Le</strong>rer B, Macciar<strong>di</strong> F FINE MAPPING OF AHI1 AS A SCHIZOPHRENIA SU-SCEPTIBILITY GENE: FROM ASSOCIATION TO EVOLUTIONARY EVIDEN-CE. FASEB J. 2010 Apr 6; 24(8):3066-3082Sironi M, Clerici M THE HYGIENE HYPOTHESIS: AN EVOLUTIONARY PER-SPECTIVE. Microbes Infect. 2010 Feb 21; 12(6):421-427Fumagalli M, Pozzoli U, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, Sironi MGENOME-WIDE IDENTIFICATION OF SUSCEPTIBILITY ALLELES FOR VIRALINFECTIONS THROUGH A POPULATION GENETICS APPROACH. PLoS Genet.2010 Feb 19;6(2)Pozzoli U, Fumagalli M, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, Sironi MTHE ROLE OF PROTOZOA-DRIVEN SELECTION IN SHAPING HUMAN GE-NETIC VARIABILITY. Trends Genet. 2010 Mar;26(3):95-9.Fumagalli M, Pozzoli U, Cagliani R, Comi GP, Riva S, Clerici M, Bresolin N,Sironi M PARASITES REPRESENT A MAJOR SELECTIVE FORCE FOR IN-TERLEUKIN GENES AND SHAPE THE GENETIC PREDISPOSITION TO AU-TOIMMUNE CONDITIONS. J Exp Med. 2009 Jun 8;206(6):1395-408.COLLABORATORIRachele Cagliani – BiologaGiorgia Menozzi – MatematicaStefania Riva – Tecnica <strong>di</strong> laboratorioMatteo Cereda – BioingegnereMatteo Fumagalli - BioingegnereINDIRIZZI STRATEGICI GENERALIIl completamento del progetto genoma ha in<strong>di</strong>cato che i geni umani sonomolti meno <strong>di</strong> quanto ci si aspettasse e che la porzione genomica co<strong>di</strong>ficanteBIOINFORMATICArappresenta meno del 2%. Inoltre, la <strong>di</strong>sponibilità delle sequenze genomiche<strong>di</strong> altri organismi ha consentito <strong>di</strong> confrontarle con quella umana identificandoun grande numero <strong>di</strong> sequenze conservate non co<strong>di</strong>ficanti e con funzioneignota. Stu<strong>di</strong> recenti hanno inoltre <strong>di</strong>mostrato che circa il 60% del nostrogenoma è trascritto e che molti trascritti rappresentano categorie molecolari“nuove” come, ad esempio, RNA antisenso o microRNA con probabile funzioneregolatoria. Infine, alcuni lavori recenti hanno <strong>di</strong>mostrato che mutazioniin sequenze conservate non co<strong>di</strong>ficanti rappresentano la causa <strong>di</strong> patologiegenetiche umane. Risulta evidente che lo stu<strong>di</strong>o delle regioni non co<strong>di</strong>ficantidel genoma umano rappresenta una delle sfide della genetica moderna.Un obiettivo fondamentale della linea <strong>di</strong> ricerca in bioinformatica è propriolo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tali sequenze, con particolare attenzione alla loro evoluzione ecaratterizzazione funzionale.Inerente a queste tematiche è lo stu<strong>di</strong>o dei meccanismi che regolano i fenomeni<strong>di</strong> splicing alternativo in cui le regioni non co<strong>di</strong>ficanti (e probabilmenteanche i trascritti anti-senso) svolgono un ruolo importante. In particolaresequenze conservate introniche spesso rappresentano regolatori dell’efficienza<strong>di</strong> splicing. Analisi computazionali <strong>di</strong> sequenze conservate intronichehanno consentito <strong>di</strong> identificare nuovi elementi regolatori <strong>di</strong> spilcing tessutospecifici.Ma anche questo campo è aperto a nuove indagini, sia riguardoall’identificazione <strong>di</strong> regolatori in cis, sia per quanto concerne l’analisi <strong>di</strong> possibilitrans-regolatori quali RNA-antisenso.Inoltre, il completamento del progetto genoma ha consentito l’inizio e lo sviluppo<strong>di</strong> progetti volti ad analizzare e descrivere la viabilità genetica umana.Un aspetto importante dell’attività <strong>di</strong> ricerca della linea <strong>di</strong> bioinformatica è lostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tale variabilità e la comprensione dei processi evolutivi sottostanti.L’interesse in tali tematiche risiede non solo in una curiosità scientifica riguardoall’evoluzione della nostra specie, ma soprattutto nella possibilità <strong>di</strong> identificarenuove varianti funzionali con particolare riferimento a varianti genicheprotettive o pre<strong>di</strong>sponenti per alcune malattie o tratti complessi. Analizzandoi polimorfismi umani è possibile risalire alla forze evolutive che, nel corso deltempo, hanno modellato l’attuale variabilità genetica ed identificare quali variantisiano effettivamente funzionali. In accordo con tali osservazioni, sonostate recentemente proposte teorie “evolutive” per spiegare l’insorgenza <strong>di</strong>numerose malattie comuni nell’uomo quali, ad esempio, ipertensione, malattieautoimmuni/allergie, schizofrenia, depressione, sindrome metabolica,autismo. Il laboratorio <strong>di</strong> bioinformatica ha messo a punto strumenti computazionaliin grado <strong>di</strong> identificare le regioni sottoposte a selezione naturale,stu<strong>di</strong>arne le caratteristiche e valutarne l’impatto su malattie a ere<strong>di</strong>tarietà poligenica.Inoltre, approcci <strong>di</strong> genetica <strong>di</strong> popolazione consentono <strong>di</strong> analizzaredal punto <strong>di</strong> vista evolutivo i fattori ambientali che hanno contribuito aANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 68 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201069


BIOINFORMATICAplasmare la variabilità genetica umana e, conseguentemente, ad inquadrarein una nuova prospettiva l’interazione gene-ambiente, centrale nello sviluppo<strong>di</strong> numerose malattie comuni.Un altro aspetto importante dell’attività <strong>di</strong> ricerca in bioinformatica riguarda lostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> elementi genomici non co<strong>di</strong>ficanti nella regolazione <strong>di</strong> geni muscolo-specificie l’identificazione <strong>di</strong> nuovi trascritti non-co<strong>di</strong>ng a funzione regolatoriacon espressione muscolare. Ciò consente una migliore comprensionedegli eventi molecolari coinvolti nei processi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziamento, crescita eapoptosi delle cellule muscolari e, auspicabilmente, l’identificazione <strong>di</strong> nuovitarget mutazionali o loci mo<strong>di</strong>ficatori.Un altro in<strong>di</strong>rizzo della linea <strong>di</strong> ricerca in bioinformatica riguarda la stu<strong>di</strong>odegli eventi <strong>di</strong> ricombinazione legittima e illegittima nel genoma umano, conparticolare attenzione ai meccanismi molecolari responsabili <strong>di</strong> aberrazionicromosomiche e delezioni intrageniche. In questo ambito l’utilizzo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>chestatistiche e computazionali rappresenta un utile strumento per l’identificazione<strong>di</strong> elementi strutturali o <strong>di</strong> sequenza che abbiano un ruolo nell’originedegli eventi <strong>di</strong> ricombinazione.Infine l’esperienza maturata nell’impiego e nella messa a punto <strong>di</strong> strumenti<strong>di</strong> calcolo specifici e nella gestione dei database biologici ha consentito <strong>di</strong>evidenziare una serie <strong>di</strong> problematiche relative alla con<strong>di</strong>visione dei dati e deiformati per un efficiente impiego me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>versi software comunementeimpiegati nel campo. Per questa ragione è stato sviluppato un sistema softwarein grado <strong>di</strong> integrare in maniera semplice e rapida <strong>di</strong>verse risorse <strong>di</strong>calcolo e sorgenti <strong>di</strong> dati, rendendone al contempo la fruizione semplice eimme<strong>di</strong>ata anche da parte <strong>di</strong> un pubblico non specialistico attraverso semplicie intuitive interfacce web.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2009––Identificazione e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> varianti funzionali nel genoma umano e associazionecon tratti fenotipici<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––Identificazione e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> regioni sottoposte a selezione naturale nel genomaumano, caratterizzazioni <strong>di</strong> varianti funzionali e associazione confattori fenotipici––RNA e struttura secondaria: nuovi target mutazionali per le malattie genetiche<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Finalizzata 2007BIOINFORMATICAJUVENILE AND PERINATAL STROKE: POPULATION GENETICANALYSIS FOR THE IDENTIFICATION OF PATHOGENIC ALLELES ANDPREDISPOSING FACTORSPeriodo <strong>di</strong> riferimento: 10.12.2008 - 9.12.2011Polo Scientifico: Bosisio PariniResponsabile: Dr.ssa Manuela SironiVALUTAZIONE RICADUTE CLINICHE (ASPETTO “TRASLAZIONALE”DELLE RICERCHE CONDOTTE)Il completo sequenziamento del genoma umano, così come i progetti volti adescrivere la variabilità genetica umana, hanno generato un’enorme mole <strong>di</strong>dati che necessitano <strong>di</strong> strumenti innovativi per essere analizzati e sfruttati.E’ ormai superato l’approccio gene/proteina che ha pur dato risultati importantissimiin passato ma che oggi mostra tutti i suoi limiti nel fornire strumentiper la comprensione dei meccanismi patogenetici. Si sa che i nostri(relativamente pochi) geni interagiscono in mo<strong>di</strong> complessi non solo a livellodei loro prodotti (le proteine) ma anche a livello genomico. <strong>La</strong> regolazionedell’espressione, l’e<strong>di</strong>ting post-trascrizionale, l’esistenza <strong>di</strong> forme alternative<strong>di</strong> splicing e, in generale, i fenomeni epigenetici sono meccanismi fondamentalie complessi per la cui comprensione abbiamo ancora moltissimastrada da fare. Chiarirne il funzionamento è importante non solo da un punto<strong>di</strong> vista conoscitivo, ha implicazioni fondamentali nell’impiego <strong>di</strong> approcciinnovativi alla cura e alla riabilitazione. Mutazioni, o semplicemente variantigeniche possono interferire con questi meccanismi <strong>di</strong> regolazioni o semplicementemo<strong>di</strong>ficarli: a seconda dell’effetto <strong>di</strong> una variaazione nel genoma<strong>di</strong>versi saranno gli effetti sulla “fitness” dell’in<strong>di</strong>viduo e la selezione naturaleagirà <strong>di</strong> conseguenza.Risulta quin<strong>di</strong> evidente che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> varianti geniche rappresenta un elementofondamentale sia per la definizione della suscettibilità a numerosemalattie complesse sia per la messa a punto <strong>di</strong> nuovi agenti farmacologicipersonalizzati (farmacogenomica). Ci aspettiamo quin<strong>di</strong> che approcci <strong>di</strong> genetica<strong>di</strong> popolazione portino all’identificazione <strong>di</strong> varianti funzionali e varianti<strong>di</strong> suscettibilità per determinate patologie.Lo stu<strong>di</strong>o dei meccanismi che operano a vari livelli nel genoma umano hadunque delle ricadute cliniche fondamentali, dalle più <strong>di</strong>rette, come ad esempiol’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> target <strong>di</strong>agnostici finora ignoti, a quelle più sottili, manon per questo meno importanti, che la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> conoscenze <strong>di</strong> questotipo può indurre tra i clinici che hanno in tal modo a <strong>di</strong>sposizione strumentiANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 70 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201071


BIOINFORMATICAconoscitivi nuovi e in grado <strong>di</strong> affrontare problematiche <strong>di</strong>fficili anche solo daimmaginare fino a pochissimo tempo fa. Il nostro scopo è quello <strong>di</strong> renderecon<strong>di</strong>visi e fruibili i risultati ottenuti dall’attività <strong>di</strong> ricerca, anche attraverso losviluppo <strong>di</strong> appositi strumenti e interfacce informatiche.PUBBLICAZIONI PRODOTTECagliani R, Fumagalli M, Pozzoli U, Riva S, Comi GP, Torri F, Macciar<strong>di</strong> F,Bresolin N, Sironi M (2009); DIVERSE EVOLUTIONARY HISTORIES FOR BE-TA-ADRENORECEPTOR GENES IN HUMANS; American Journal of HumanGenetics, 85(1):64-75Cagliani R, Fumagalli M, Pozzoli U, Riva S, Cereda M, Comi GP, Pattini L,Bresolin N, Sironi M (2009); A COMPLEX SELECTION SIGNATURE AT THEHUMAN AVPR1B GENE; BMC Evolutionary Biology, 9:123Cagliani R, Fumagalli M, Riva S, Pozzoli U, Comi GP, Bresolin N, Sironi M(2010); GENETIC VARIABILITY IN THE ACE GENE REGION SURROUNDINGTHE ALU I/D POLYMORPHISM IS MAINTAINED BY BALANCING SELECTIONIN HUMAN POPULATIONS; Pharmacogenetics and Genomics, 20(2):131-134 – Rapid CommunicationBIOINFORMATICA206(6):1395-1408* Autori che hanno contribuito in ugual misura al lavoroFumagalli M, Pozzoli U, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, SironiM (2010); GENOME-WIDE IDENTIFICATION OF SUSCEPTIBILITY ALLELESFOR VIRAL INFECTIONS THROUGH A POPULATION GENETICS APPRO-ACH; Plos Genetics, 6(2):E1000849Pozzoli U, Fumagalli M, Cagliani R, Comi GP, Bresolin N, Clerici M, Sironi M(2010); THE ROLE OF PROTOZOA-DRIVEN SELECTION IN SHAPING HU-MAN GENETIC VARIABILITY; Trends in Genetics, 26(3):95-99Torri F, Akelai A, Lupoli S, Sironi M, Amann-Zalcenstein D, Fumagalli M, DalFiume C, Ben-Asher E, Kanyas K, Cagliani R, Cozzi P, Trombetti G, Strik LieversL, Salvi E, Orro A, Beckmann JS, <strong>La</strong>ncet D, Kohn Y, Milanesi L, EbsteinRB, <strong>Le</strong>rer B, Macciar<strong>di</strong> F (2010); FINE MAPPING OF AHI1 AS A SCHIZOPH-RENIA SUSCEPTIBILITY GENE: FROM ASSOCIATION TO EVOLUTIONARYEVIDENCE; The FASEB Journal, 24(8):3066-3082Cagliani R, Fumagalli M, Riva S, Pozzoli U, Fracassetti M, Bresolin N, Comi GP,Sironi M (2010); POLYMORPHISMS IN THE CPB2 GENE ARE MAINTAINEDBY BALANCING SELECTION AND RESULT IN HAPLOTYPE-PREFERENTIALSPLICING OF EXON 7; Molecular Biology and Evolution, 27(8):1945-1954Fumagalli M, Cagliani R, Pozzoli U, Riva S, Comi GP, Menozzi G, Bresolin N,Sironi M (2009); A POPULATION GENETICS STUDY OF THE FAMILIAL ME-DITERRANEAN FEVER GENE: EVIDENCE OF BALANCING SELECTION UN-DER AN OVERDOMINANCE REGIME; Genes and Immunity, 10(8):678-686Fumagalli M, Cagliani R, Pozzoli U, Riva S, Comi GP, Menozzi G, Bresolin N,Sironi M (2009); WIDESPREAD BALANCING SELECTION AND PATHOGEN-DRIVEN SELECTION AT BLOOD GROUP ANTIGEN GENES; Genome Research,19(2):199-212Fumagalli M*, Pozzoli U*, Cagliani R, Comi GP, Riva S, Clerici M, BresolinN, Sironi M (2009); PARASITES REPRESENT A MAJOR SELECTIVE FORCEFOR INTERLEUKIN GENES AND SHAPE THE GENETIC PREDISPOSITIONTO AUTOIMMUNE CONDITIONS; The Journal of Experimental Me<strong>di</strong>cine,ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 72 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201073


ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARILINEA DI RICERCA N. 8ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARIRESPONSABILEDAMIANO RIVOLTANato a Como il 21 luglio 1971bonia (Ca)ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI––<strong>La</strong> progettazione ed implementazione del Sistema <strong>di</strong> Gestione per laQualità <strong>di</strong> numerose aziende sanitarie pubbliche e private quali, adesempio, il Policlinico <strong>di</strong> Milano, I.C.P. Milano, A.O. Ospedali Riuniti <strong>di</strong>Bergamo––A febbraio 2005 viene assunto dall’Associazione “<strong>La</strong> <strong>Nostra</strong> <strong>Famiglia</strong>” nelsettore organizzazione con la responsabilità <strong>di</strong> favorire lo sviluppo del sistemaqualità nei Poli dell’Associazione e supportare la Direzione Generalein particolari progetti <strong>di</strong> organizzazione––A gennaio 2007 assume l’incarico <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>natore Organizzativo dellaSede <strong>di</strong> Bosisio Parini entrando a far parte del Comitato Direttivo dellaSede––A gennaio 2008 <strong>di</strong>viene Vice Direttore Generale Regionale per le se<strong>di</strong> dellaRegione Lombar<strong>di</strong>a con delega particolare alla gestione della Sede <strong>di</strong>Bosisio PariniAttività DidatticaIstruzione––<strong>La</strong>ureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico <strong>di</strong> Milano A.A.1998/1999 presentando una tesi su “Applicazioni strategiche della tecnologiainternet nelle imprese <strong>di</strong> servizi”––Ha frequentato numerosi corsi <strong>di</strong> organizzazione e management quali,ad esempio, “<strong>La</strong> Progettazione della Struttura Organizzativa”, il “ProjectManagement”, “L’organizzazione delle aziende sanitarie”.Esperienze professionali––Dal gennaio 1999 al febbraio 2005 ha lavorato come Management Consultantnella <strong>di</strong>visione “Sanità” della società <strong>di</strong> consulenza “Galgano &Associati” <strong>di</strong> Milano.Tra i principali progetti seguiti vi sono:––<strong>La</strong> definizione del Piano <strong>di</strong> Organizzazione dell’Istituto dei Tumori <strong>di</strong>Milano––L’analisi della spesa sanitaria nella Regione Liguria––<strong>La</strong> realizzazione dei Dipartimenti nell’Azienda Sanitaria Locale <strong>di</strong> Car-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 74––Dal 2001 al 2005 è stato docente per i corsi IREF-SDS in collaborazione,nelle <strong>di</strong>verse e<strong>di</strong>zioni, con gli Istituti Clinici <strong>di</strong> Perfezionamento <strong>di</strong> Milano,l’Istituto Nazionale per lo Stu<strong>di</strong>o e la Cura dei Tumori <strong>di</strong> Milano, l’ASL dellaProvincia <strong>di</strong> Sondrio.––Negli anni accademici 2005 - 2006 e 2006 - 2007 è stato docente e responsabiledel corso integrato <strong>di</strong> “Organizzazione Aziendale” del terzoanno del Corso <strong>di</strong> <strong>La</strong>urea per Educatori Professionali dell’Universitàdell’Insubria <strong>di</strong> Varese/Como.––E’ stato docente in numerosi Corsi accre<strong>di</strong>tati per il Programma MinisterialeECM (Educazione Continua in Me<strong>di</strong>cina) attinenti l’OrganizzazioneAziendale, lo sviluppo della Qualità dei Servizi, il Project Management.INDIRIZZI STRATEGICI GENERALIL’in<strong>di</strong>rizzo generale della ricerca che l’Istituto sviluppa nel settore de<strong>di</strong>catoalla organizzazione dei servizi sanitari espressamente riferiti alla cura e riabilitazionedelle <strong>di</strong>sabilità in età evolutiva affronta l’evoluzione delle tecniche<strong>di</strong>agnostiche e riabilitative valutando la loro efficacia ed efficienza in termini<strong>di</strong> outcome rispetto alle risorse impiegate.L’Istituto ha inteso affrontare alcuni profili <strong>di</strong> indagine che vengono suggeritida problematiche nuove che derivano da tale quadro, il quale evoca, anzitutto,la necessità <strong>di</strong> ripuntualizzare strumenti affidabili ed efficaci al fine <strong>di</strong>definire il profilo funzionale del paziente.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 75


ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARIL’acquisizione <strong>di</strong> nuove ipotesi patogenetiche e la maturazione <strong>di</strong> nuovi modellineurofisiologici, che determinano a loro volta l’introduzione <strong>di</strong> innovativemodalità <strong>di</strong> presa in carico del soggetto, tendono a scomporre il quadro <strong>di</strong>una uniforme applicazione <strong>di</strong> protocolli, per cui <strong>di</strong>venta importante verificare,attraverso una ricognizione degli approcci riabilitativi nelle <strong>di</strong>sabilità neuropsichichecomplesse, come si <strong>di</strong>stribuiscono nelle nostre Regioni e tra <strong>di</strong>versiPaesi europei i punti <strong>di</strong> contatto e quelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>vergenza, in vista <strong>di</strong> una ricomposizione<strong>di</strong> linee <strong>di</strong> intervento convalidate e con<strong>di</strong>vise.Tale percorso <strong>di</strong> ragionata omogeneizzazione dei percorsi terapeutico-riabilitativiha ovviamente bisogno <strong>di</strong> rapportarsi a strumenti atten<strong>di</strong>bili <strong>di</strong> misurazionedell’efficacia del trattamento, che <strong>di</strong>ano conto della “qualità dellavita associata allo stato <strong>di</strong> salute”, cioè <strong>di</strong> un parametro in cui confluisconoelementi oggettivi e percezioni soggettive.Alla luce <strong>di</strong> questi parametri, <strong>di</strong>venta fondamentale quantificare non il meroassorbimento <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> un percorso riabilitativo, ma anche le successivericadute e risparmi in termini <strong>di</strong> “costo sociale” durante la vita del paziente.In un contesto che evolve rapidamente sotto il profilo tecnico, è necessariosviluppare una progettualità che. secondo una connotazione operativoprofessionale<strong>di</strong> larga inter<strong>di</strong>sciplinarietà, consenta <strong>di</strong> creare modelli a “rete”costituiti da una fattuale e concreta presenza <strong>di</strong> strutture ad hoc che permettanoidealmente una uniforme facoltà <strong>di</strong> accesso ai servizi, creando <strong>di</strong>versilivelli assistenziali dove in<strong>di</strong>rizzare le <strong>di</strong>verse esigenze e bisogni.Diventa, altresì, evidentemente <strong>di</strong> estremo interesse stu<strong>di</strong>are - in stretta connessioneal territorio - dove si presentino eventuali colli <strong>di</strong> bottiglia che, alcontrario, limitino o rendano <strong>di</strong>seguale, per <strong>di</strong>versi raggruppamenti <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni,l’esercizio del proprio <strong>di</strong>ritto alla salute e l’effettiva fruizione delle nuovepotenzialità offerte dallo sviluppo della ricerca scientifica.REPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2009-2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010––Sviluppo attività <strong>di</strong> integrazione scolastica per alunni con <strong>di</strong>sabilità: confrontotra metodologie in due modelli regionali <strong>di</strong>versiAltri progettiCall per la <strong>Ricerca</strong> In<strong>di</strong>pendente - Regione Lombar<strong>di</strong>a“STUDIO E DEFINIZIONE DI STRUMENTI PER L’OTTIMIZZAZIONE E LAMESSA IN RETE DI INTERVENTI INTEGRATI OSPEDALE/TERRITORIO PERUTENTI IN ETA’ EVOLUTIVA AFFETTI DA MALATTIA RARA”.Periodo <strong>di</strong> riferimento: 22.01.2010 - 21.01.2012Polo Scientifico: Bosisio Parini - PartnerORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARIResponsabile: Ing. Damiano RivoltaCoor<strong>di</strong>natore: A.O. “S. Carlo Borromeo” – MilanoBando CCM Ministero della Salute“MESSA A PUNTO DI PROTOCOLLI DI VALUTAZIONE DELLA DISABILITA’BASATI SUL MODELLO BIOPSICOSOCIALE E LA STRUTTURA DESCRIT-TIVA DELLA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTODISABILITA’ E SALUTE (ICF9)”Periodo <strong>di</strong> riferimento: 27.09.2007 - 21.05.2009Polo Scientifico: Conegliano - Pieve <strong>di</strong> Soligo - PartnerResponsabile: Dr. Andrea MartinuzziCoor<strong>di</strong>natore: Agenzia Regionale della Sanità Regione Autonoma Friuli VeneziaGiulia.PUBBLICAZIONI PRODOTTEBonanni P, Gobbo AM, Nappi S, Moret O, Nogarol A, Santin M, RandazzoG, Martinuzzi A (2009); FUNCTIONING AND DISABILITY IN PATIENTS WITHANGELMAN SYNDROME: UTILITY OF THE INTERNATIONAL CLASSIFICA-TION OF FUNCTIONING DISABILITY AND HEALTH, CHILDREN AND YOUTHADAPTATION FRAMEWORK; Disability and Rehabilitation, 31(S1):S121-S127Conclave M, Fusaro G, Sala M, Martinuzzi A, Russo E, Frare M, Gorini G,<strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M, Raggi A (2009); THE ICF AND LABOUR POLICIES PROJECT:THE FIRST ITALIAN NATION-WIDE EXPERIENCE OF ICF IMPLEMENTATIONIN THE LABOUR SECTOR; Disability and Rehabilitation, 31(S1):S16-S21De Polo G, Pradal M, Bortolot S, Buffoni M, Martinuzzi A (2009); CHILDRENWITH DISABILITY AT SCHOOL: THE APPLICATION OF ICF-CY IN THE VENE-TO REGION; Disability and Rehabilitation, 31(S1):S67-S73Francescutti C, Frattura L, Troiano R, Gongolo F, Martinuzzi A, Sala M,Meucci P, Raggi A, Russo E, Buffoni M, Gorini G, Conclave M, Petrangeli A,Solipaca A, <strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M (2009); TOWARDS A COMMON DISABILITY ASSES-SMENT FRAMEWORK: THEORETICAL AND METHODOLOGICAL ISSUESFOR PROVIDING PUBLIC SERVICES AND BENEFITS USING ICF; Disabilityand Rehabilitation, 31(S1):S8-S15Francescutti C, Fusaro G, <strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M, Martinuzzi A, Sala M, Russo E, FrareM, Pradal M, Zampogna D, Cosentino A, Raggi A (2009); ITALIAN ICF TRAI-NING PROGRAMS: DESCRIBING AND PROMOTING HUMAN FUNCTIO-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 76 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201077


ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARINING AND RESEARCH; Disability and Rehabilitation, 31(S1):S46-S49ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARIGriffo GP, <strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M, Martinuzzi A, Francescutti C, Raggi A, Kosic V, BarbieriPV (2009); MOVING TOWARDS ICF USE FOR MONITORING THE UN CON-VENTION ON THE RIGHTS OF PERSONS WITH DISABILITIES: THE ITALIANEXPERIENCE; Disability and Rehabilitation, 31(S1):S74-S77<strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M, Martinuzzi A (2009); ICF AND ICF-CY FOR AN INNOVATIVE HO-LISTIC APPROACH TO PERSONS WITH CHRONIC CONDITIONS; Disabilityand Rehabilitation, 31(S1):S83-S87Martinuzzi A, Salghetti AM, Betto S, Russo E, <strong>Le</strong>onar<strong>di</strong> M, Raggi A,Francescutti C (2010); THE INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUN-CTIONING DISABILITY AND HEALTH, VERSION FOR CHILDREN ANDYOUTH AS A ROAD-MAP FOR PROJECTING AND PROGRAMMING REHA-BILITATION IN A NEUROPAEDIATRIC HOSPITAL UNIT; Journal of RehabilitationMe<strong>di</strong>cine, 42(1):49-55Petacchi E, Armellin MT, Facchin D, Gubernale M, Moret O, Buffoni M,Salghetti AM, Martinuzzi A (2009); THE DYSTONIC CHILD TREATED WITHDEEP BRAIN STIMULATION: ICF READING OF A HIGH-TECH APPROACH;Disability and Rehabilitation, 31(S1):S159-S169Salghetti AM, Betto S, Russo E, Petacchi E, Pradal M, Martinuzzi A (2009);PROJECTING AND PROGRAMMING REHABILITATION BASED ON ICF-CYFORMAT IN A NEUROPEDIATRIC HOSPITAL UNIT; Disability and Rehabilitation,31(S1):S55-S60ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 78 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201079


LINEA DI RICERCA N. 9BIOETICARESPONSABILELEONARDO LENZINato a Firenze il 28.03.1962BIOETICABIOETICA––Docente del modulo “Me<strong>di</strong>azione dei conflitti in ambito sanitario” all’internodel Master Universitario <strong>di</strong> I livello Il lavoro sociale in ambito clinicosanitario (Università Cattolica del Sacro Cuore).––Docente Coor<strong>di</strong>natore dell’ambito Etica della Cura presso la Fondazione“Angelo Abriani” – Accademia della Carità – Milano.––Dal 1997 al 2004 è stato <strong>Ricerca</strong>tore e borsista presso il Centro <strong>di</strong> Bioeticadell’Istituto Auxologico Italiano IRCCS (<strong>di</strong>retto dal Prof. Luciano Eusebi).Pubblicazioni (ambito bioeticistico)––“Me<strong>di</strong>cina pre<strong>di</strong>ttiva: un approccio antropologico” in C. Bresciani (ed.)Genetica e me<strong>di</strong>cina pre<strong>di</strong>ttiva: verso un nuovo modello <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina? ,Milano: Giuffré 2000––“Sul crinale fra due abissi: etica e neuroscienze” in L. <strong>Le</strong>nzi (ed.) Neurofisiologiae teorie della mente - Etica e neuroscienze, Vita e Pensiero 2005COLLABORATORISalvaterra Mariaelena – <strong>La</strong>ureata in GiurisprudenzaIstruzione––<strong>La</strong>urea in Teologia presso la Pontificia Università <strong>La</strong>teranense con votazioneSumma cum <strong>La</strong>ude (1994).––Specializzazione in Antropologia Teologica in corso presso la Facoltà Teologicadell’Italia Centrale – Firenze.––Corso <strong>di</strong> Perfezionamento in Bioetica presso l’Università Cattolica del SacroCuore – sede <strong>di</strong> Roma (1998).––Corsi <strong>di</strong> formazione in Bioetica (livello base/avanzato) presso la Fondazione<strong>La</strong>nza (PD) (1997-1998).Esperienze professionali e Attività Didattica––Docente <strong>di</strong> Teologia Morale Generale e Speciale presso l’Università Cattolicadel Sacro Cuore – sede <strong>di</strong> Milano.––Docente <strong>di</strong> Bioetica e Deontologia Professionale nei Corsi OSS, post-<strong>di</strong>plomae post-laurea, promossi e organizzati dall’Associazione <strong>La</strong> <strong>Nostra</strong><strong>Famiglia</strong> – sede <strong>di</strong> Bosisio Parini (LC).––Componente esperto presso il Comitato Etico dell’I.R.C.C.S. “EugenioMedea”.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 80INDIRIZZI STRATEGICI GENERALI<strong>La</strong> linea <strong>di</strong> ricerca de<strong>di</strong>cata alla bioetica si propone <strong>di</strong> affiancare l’attività clinicae <strong>di</strong> sperimentazione dell’Istituto, non soltanto considerando i profili eticidelle ricerche e delle pratiche già in atto – e quin<strong>di</strong> rendendosi <strong>di</strong>sponibile allevarie Unità Operative e in particolare al Comitato <strong>di</strong> etica in relazione alle questionisu cui esso deve pronunciarsi – ma, laddove sia possibile, anticipandogli scenari moralmente problematici su cui andrà a situarsi la ricerca nei variambiti; il proposito è che – in accordo con la storia e i principi fondamentaliispiranti l’IRCCS E. Medea – l’etica, pur nella evidente consapevolezza deipropri limiti <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> contenuto, possa attivamente contribuire ancheall’orientamento della ricerca stessa, collaborando quin<strong>di</strong> a in<strong>di</strong>viduare le <strong>di</strong>rezionipossibili verso le quali l’Istituto <strong>di</strong> muoverà nel futuro.In sintonia con l’attenzione specifica de<strong>di</strong>cata dall’IRCCS E. Medea, fin dallasua fondazione, all’infanzia e in generale all’età evolutiva, principale obiettivodella linea <strong>di</strong> ricerca in bioetica sarà quello <strong>di</strong> prendere in esame i problemiad essa relativi: non tanto nel tentativo <strong>di</strong> costruire una bioetica dell’infanzia,ma piuttosto una bioetica con l’infanzia, ovvero includendo bambino e famiglianell’unico orizzonte della cura.Di seguito saranno in<strong>di</strong>cate alcune macroquestioni <strong>di</strong> carattere bioetico ebiogiuri<strong>di</strong>co inevitabilmente collegate al trattamento del paziente bambino,ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 81


BIOETICABIOETICAadolescente e giovane adulto:––la decisione in or<strong>di</strong>ne al trattamento sanitario e il tema del consenso. Sitratta evidentemente <strong>di</strong> un orizzonte altamente problematico, su cui interagisconoconcetti (come la potestà genitoriale) elaborati dal <strong>di</strong>ritto in altraepoca e soprattutto in relazione a questioni <strong>di</strong> carattere patrimoniale e l’evidente<strong>di</strong>ritto del minore ad essere coinvolto nelle decisioni sanitarie chelo riguardano, che certamente non può essere rinviato alla maggiore età.Così come in altri ambiti dell’esistenza umana, anche nell’ambito sanitarioil bambino oppone resistenza ad approcci giuri<strong>di</strong>camente o eticamenteformalistici: è necessario lo sviluppo <strong>di</strong> pratiche giocate all’interno <strong>di</strong> unbuonsenso (senso-buono, che include naturalmente in sommo grado il rigoreargomentativo) progettuale che dovrà essere necessariamente partecipativoe collaborativo. All’interno <strong>di</strong> questo tema sarà preso in esameil rapporto del personale me<strong>di</strong>co, infermieristico e sociale con il pazientebambino, con i problemi <strong>di</strong> segreto professionale, della comunicazionedella <strong>di</strong>agnosi, della riservatezza;––il dolore – particolarmente cronico - del paziente bambino. Si tratta <strong>di</strong> unelemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilissima rappresentabilità. L’insopportabilità del doloredel bambino per la famiglia e anche per il personale sanitario rischia <strong>di</strong>influenzare le scelte sanitarie, con la conseguenza <strong>di</strong> concepire il bambinoin relazione all’adulto e non in sé. L’etica me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>venta cruciale alcospetto del dolore del bambino, perché essa ha il compito <strong>di</strong> contribuirea in<strong>di</strong>care quali sono le vie per promuovere il miglior interesse del bambinostesso laddove la psicologia del paziente, dei genitori e del personalesanitario vengono messe duramente alla prova;––la famiglia e il suo ruolo nella terapia. <strong>Le</strong> decisioni sanitarie prese su bambininel contesto <strong>di</strong> relazioni familiari complesse (genitori separati o in<strong>di</strong>ssenso, bambini affidati o in affidamento preadottivo). <strong>La</strong> presenza deigenitori accanto al bambino ospedalizzato. <strong>La</strong> famiglia come nucleo <strong>di</strong>assistenza alternativo all’ospedalizzazione, con <strong>di</strong>fferente modulazionedella terapia e evidenti ricadute sociali quanto ai costi dell’intervento equin<strong>di</strong> all’allocazione delle risorse. <strong>Le</strong> patologie e i <strong>di</strong>sturbi provocati dallecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio familiare. <strong>Le</strong> abitu<strong>di</strong>ni nocive al bambino dell’ambientee della famiglia (fumo, sedentarietà, alimentazione irregolare odannosa). <strong>Le</strong> malattie dei genitori e le relative cure in quanto si riflettonosul bambino;––la sperimentazione clinica e farmacologica, con particolare riferimento allasperimentazione su bambini particolari (neonati, con han<strong>di</strong>cap, etc.);––la bioetica nella sua <strong>di</strong>mensione internazionale. Quale bioetica possibileper i bambini e le famiglie nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo. Possibile uso deiconcetti messi a punto dalla bioetica al fine <strong>di</strong> esigere il rispetto dei <strong>di</strong>rittiumani fondamentali. <strong>La</strong> bioetica del bambino immigrato in Italia: me<strong>di</strong>azioneculturale, ma anche <strong>di</strong>agnostica e terapeutica.––gli aspetti etici, legali e sociali del biobanking pe<strong>di</strong>atrico: quale regolamentazioneper la ricerca con materiale biologico <strong>di</strong> provenienza pe<strong>di</strong>atrica?Il coinvolgimento dei ricercatori come focus per la messa a punto <strong>di</strong>best practice guidelines––l’etica delle neuroscienze e la neuroscienza morale quali para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> interrogazionedel pensiero, della presa <strong>di</strong> decisioni e del comportamentomorale in età evolutiva: l’utilizzo della risonanza magnetica funzionale perimmagini e dei modelli neuropsicologici per l’esplorazione dei meccanismi<strong>di</strong> funzionamento cerebrale correlati al giu<strong>di</strong>zio moraleREPORT ATTIVITÀ SCIENTIFICA 2010<strong>Ricerca</strong> Ministeriale Corrente 2010– – <strong>La</strong> <strong>di</strong>sabilità neurologica del paziente bambino: in<strong>di</strong>viduazione e sviluppodei problemi etici e giuri<strong>di</strong>ci inerenti al pe<strong>di</strong>atric biobankingANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 82 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201083


LINEA DI RICERCA N. 10NEUROIMAGINGNEUROIMAGINGNEUROIMAGINGtale)Società Europea <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologiaAmerican Society of Pe<strong>di</strong>atric Neurora<strong>di</strong>ology (Membro Fondatore)Attività DidatticaRESPONSABILEFABIO MARIA TRIULZINato a Milano il 31.12.1957––Da settembre 1989 – a oggi - Professore a contratto <strong>di</strong> Neurora<strong>di</strong>ologiaPe<strong>di</strong>atrica all’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, Scuola <strong>di</strong> Specializzazionein Ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica e in Neuropsichiatria InfantileEstratto delle pubblicazioniFumagalli M, Ramenghi LA, Righini A, Groppo M, Bassi L, De Carli A,Parazzini C, Triulzi F, Mosca F (2009); CEREBELLAR HAEMORRHAGES ANDPONS DEVELOPMENT IN EXTREMELY LOW BIRTH WEIGHT INFANTS; FrontBiosci (Elite Ed). 2009 Jun 1;1:537-41.Righini A, Parazzini C, Doneda C, Arrigoni F, Triulzi F (2009); PRENATAL MRIMAGING OF THE NORMAL PITUITARY STALK; AJNR Am J Neurora<strong>di</strong>ol.2009 May;30(5):1014-6. Epub 2009 Feb 4.Istruzione––26 luglio 1983 – <strong>La</strong>urea in Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>Milano––1983-1986 - Specializzazione in Me<strong>di</strong>cina Nucleare - Università degli Stu<strong>di</strong><strong>di</strong> Milano––1986-1989 - Specializzazione in Ra<strong>di</strong>ologia - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> MilanoEsperienze Professionali––Da settembre 2000 a oggi - Direttore Dipartimento Diagnostica per Immagini,Direttore SC Ra<strong>di</strong>ologia e Neurora<strong>di</strong>ologia Pe<strong>di</strong>atrica – Ospedale deiBambini “V. Buzzi” - Milano––Agosto 1985 - settembre 2000 - Neurologo presso il Dipartimento <strong>di</strong> Neurora<strong>di</strong>ologia, IRCCS Fondazione S Raffaele, MilanoAffiliazione a Società ScientificheSocietà Italiana <strong>di</strong> Neurora<strong>di</strong>ologia (Presidente Eletto 2010-12)Società Italiana <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia (Responsabile del gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> RM fe-ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 84Triulzi F (2008); PAEDIATRIC NEUROIMAGING; Neurol Sci. 2008 Oct;29 Suppl3:342-5. Review.Parazzini C, Righini A, Rustico M, Consonni D, Triulzi F; PRENATAL MAGNE-TIC RESONANCE IMAGING: BRAIN NORMAL LINEAR BIOMETRIC VALUESBELOW 24 GESTATIONAL WEEKS; Neurora<strong>di</strong>ology. 2008 Oct;50(10):877-83. Epub 2008 Jun 19.Righini A., Avagliano L., Doneda C., Pinelli L., Parazzini C., Rustico M., TriulziF., Bulfamante G. (2008); PRENATAL MAGNETIC RESONANCE IMAGING OFOPTIC NERVE HEAD COLOBOMA; Prenat Diagn. 2008 Mar;28(3):242-6.INDIRIZZI STRATEGICI GENERALI<strong>La</strong> linea <strong>di</strong> ricerca in “neuroimaging” si è costituita recentemente a seguitodella acquisizione <strong>di</strong> una apparecchiatura RM a 3 T presso l’IRCCS E. Medeacon la costituzione del Centro Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Neuroimaging dell’Età Evolutiva(CeSNE).Gli obiettivi per il 2009 sono stati sinteticamente– – Acquisizione, installazione e start up dell’attività <strong>di</strong>agnostica e <strong>di</strong> ricercaclinica <strong>di</strong> un apparecchio RM a 3T presso l’IRCCS E. MedeaANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 85


NEUROIMAGING––Definizione delle linee <strong>di</strong> ricerca e collaborazione del CeSNE anche inrelazione alla partnership dell’IRCCS “E. Medea” con il progetto “IMAGO7” per la installazione della prima apparecchiatura RM a 7 T per stu<strong>di</strong>sull’uomo in ItaliaPERCHÉ UNA RM A 3T?Gli apparecchi a 3T sono fra gli apparecchi commerciali quelli dotati del massimorapporto segnale/rumore (S/R), anche se in Italia la loro <strong>di</strong>ffusione soffreancora <strong>di</strong> alcune limitazioni (solo per attività <strong>di</strong> ricerca in IRCCS e struttureuniversitarie). L’apparecchio installato presso l’IRCCS “E. Medea” <strong>di</strong>sponeinoltre - prima installazione in Italia - <strong>di</strong> una bobina <strong>di</strong> ricezione dell’encefalocostituita da 32 elementi. Questo consente <strong>di</strong> aumentare ulteriormente il segnalein ricezione rispetto alle tra<strong>di</strong>zionali bobine dell’encefalo costituita da8, 12 o 16 elementi.Massimizzare il S/R offre una serie <strong>di</strong> vantaggi in tutte le principali applicazionidella RM. In particolare consente <strong>di</strong>:––Ridurre ulteriormente le <strong>di</strong>mensioni del pixel e del voxel con risoluzione inpiano inferiore agli 0.5 x 0.5 mm per spessori attorno al 1.5 mm––Migliorare la risoluzione angolare negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> trattografia––Migliorare l’effetto BOLD e la sua localizzazione––Migliorare la risoluzione della MRS e la definizione degli spettriLINEE DI RICERCADa un punto <strong>di</strong> vista tecnico-organizzativo verranno sviluppate tre principaliaree <strong>di</strong> ricerca:a. Morfostrutturale<strong>Le</strong> attività <strong>di</strong> questa area comprenderanno i seguenti campi <strong>di</strong> ricerca:––Microscopia RM––High Angular DTI––Voxel based morphometryb. Biochimica<strong>Le</strong> attività <strong>di</strong> questa area comprenderanno i seguenti campi <strong>di</strong> ricerca:––High resolution spectroscopy––Quantificazione spettralec. Funzionale<strong>Le</strong> attività <strong>di</strong> questa area comprenderanno i seguenti campi <strong>di</strong> ricerca:––High resolution BOLD––Perfusione con ASLNEUROIMAGINGRICERCHE IN ATTO E PROGRAMMATE<strong>Le</strong> ricerche attualmente avviate dal CeSNE in collaborazione con le altre linee<strong>di</strong> ricerca del IRCCS sono:1. Valutazione me<strong>di</strong>ante Risonanza Magnetica funzionale (fMR) <strong>di</strong> pazientiemiplegici pre e post trattamento con constraint therapyLinea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong>: Riabilitazione Neuromotoria e Neuropsicologia Funzionale(Dr.ssa Turconi, Polo <strong>di</strong> Bosisio)2. Valutazione <strong>di</strong> elementi prognostici nel risveglio dal coma attraversotecniche combinate <strong>di</strong> RM, fRM, stu<strong>di</strong>o polisonnografico e tecnicafNIRS (Functional Near Infrared Reflectance Spectroscopy)Linea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong>: Riabilitazione Neuromotoria e Neuropsicologia Funzionale(Dr.ssa Strazzer, Polo <strong>di</strong> Bosisio)3. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> neuroimaging avanzato (volumetria, trattografia, spettroscopia,RMN e PET (FDG PET) in soggetti con malattia del I motoneuronemolecolarmente definiteLinea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong>: Riabilitazione neuromotoria e neuropsicologia funzionale(Dr.ssa Turconi, Polo <strong>di</strong> Bosisio e Dr. Martinuzzi, Polo <strong>di</strong> Conegliano)4. <strong>Le</strong> basi neurobiologiche dell’interazione precoce madre-bambino:stu<strong>di</strong>o clinico, neurochimico, neurofisiologico e <strong>di</strong> neuroimaging funzionale.Linea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong>: Neuropatologia (Dr. Montirosso, Dr. Borgatti, Polo <strong>di</strong> Bosisio)5. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tecnologie per l’esecuzione <strong>di</strong> prove cognitive e comportamentaliall’interno <strong>di</strong> campi magnetici ultraalti (>= 3T)Linea <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong>: Bioingegneria (Dr. Cavalleri, Polo <strong>di</strong> Bosisio)<strong>Le</strong> linee <strong>di</strong> ricerca proprie del CeSNE che partiranno entro la fine del 2010sono:1. Protocollo <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> dati morfologico-quantitativi e funzionalicerebrali con tomografo <strong>di</strong> risonanza magnetica a 3 Tesla (3T) inpopolazione pe<strong>di</strong>atrica con normale sviluppo neurologico.<strong>La</strong> conoscenza della crescita e dello sviluppo normale delle strutture delANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 86 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201087


NEUROIMAGINGsistema nervoso centrale è requisito pressoché imprescin<strong>di</strong>bile per potercomprendere in maniera approfon<strong>di</strong>ta l’ampio spettro <strong>di</strong> patologia cerebrale,malformativa e non, che può colpire i pazienti in età pe<strong>di</strong>atrica, quale quelliafferenti al presente IRCCS.Passare ad un’analisi quantitativa, standar<strong>di</strong>zzata e non più soggettiva delleindagini RM, è fondamentale per poter estendere le potenzialità <strong>di</strong>agnostichedella meto<strong>di</strong>ca in questo complesso ambito <strong>di</strong> patologie, quali ad esempioi <strong>di</strong>sturbi dello sviluppo neurologico con ritardo psicomotorio ove ancora lapercentuale <strong>di</strong> esami valutati soggettivamente negativi raggiunge valori moltoelevati (sino al 40%).Attualmente nella letteratura me<strong>di</strong>ca internazionale non sono <strong>di</strong>sponibili data-baseconsistenti e significativi <strong>di</strong> RM cerebrali normali in età pe<strong>di</strong>atricacostruiti con apparecchio a 3T. I data-base già acquisiti con apparecchi da1,5 T purtroppo non sono utilizzabili negli stu<strong>di</strong> neurora<strong>di</strong>ologici su pazientipe<strong>di</strong>atrici a 3T, per essenziali <strong>di</strong>fferenze quantitative <strong>di</strong> risoluzione spaziale erisoluzione <strong>di</strong> contrasto tra le varie strutture cerebrali.Per ovviare a tale carenza è necessario “costruire” autonomamente un archivio<strong>di</strong> RM cerebrali <strong>di</strong> soggetti pe<strong>di</strong>atrici sani il più ampio e uniforme possibile.Scopi del progetto––Costruire un data-base <strong>di</strong> misure quantitative morfo-funzionali acquisite a3Tesla, come parametro statistico normale <strong>di</strong> riferimento cui porre in relazioneanaloghi dati acquisti in popolazioni pe<strong>di</strong>atriche con patologie delsistema nervoso centrale congenite ed acquisite.––Ottenere dati quantitativi su volumetria cerebrale, tensore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione,spettroscopia e risonanza funzionale (fMRI) nella popolazione pe<strong>di</strong>atricacon normale sviluppo psicomotorio, anamnesi clinica neurologica negativa,esame clinico neurologico negativo.2. Protocollo <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> dati morfologico-quantitativi e funzionalicerebrali con tomografo <strong>di</strong> risonanza magnetica a 3 Tesla (3T) inpopolazione pe<strong>di</strong>atrica con patologia neurologica dell’età evolutivaassociata a ritardo mentale e/o <strong>di</strong>sturbo del comportamento.NEUROIMAGING<strong>La</strong> risonanza magnetica ha permesso <strong>di</strong> ottenere, negli ultimi due decenni,importanti progressi nell’in<strong>di</strong>viduazione delle anomalie morfologiche cerebraliche possono ricorrere nelle patologie neurologiche dell’età evolutivaassociate a ritardo mentale e ai <strong>di</strong>sturbi del comportamento [Barkovich 2005,2007, 2009].<strong>La</strong> <strong>di</strong>agnosi è stata per lo più limitata a quelle classi <strong>di</strong> patologie in cui latra<strong>di</strong>zionale osservazione qualitativa da parte degli esperti <strong>di</strong> neuroimagingpoteva fornire informazioni sufficientemente specifiche; gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> neuroimagingsi sono pertanto concentrati su alterazioni/lesioni/malformazioni che<strong>di</strong> per se stesse risultavano ben <strong>di</strong>stinguibili rispetto al quadro del normalecervello in via <strong>di</strong> sviluppo.Tuttavia dalla pratica clinica quoti<strong>di</strong>ana risulta che, in pazienti affetti da quadripatologici con ritardo mentale, un gran numero <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> neuroimagingsiano giu<strong>di</strong>cati normali, proprio sulla base dei soli tra<strong>di</strong>zionali criteri <strong>di</strong> valutazionequalitativa. Il numero dei “falsi negativi” risulta significativo (sino ad un40% a seconda delle casistiche).È in realtà altamente probabile che mo<strong>di</strong>ficazioni morfo-funzionali dell’encefaloin questi casi siano presenti, anche se non rilevabili con analisi tra<strong>di</strong>zionale.Recentemente, nel campo della ricerca clinica avanzata in neuroimaging,sono stati sperimentati approcci metodologici <strong>di</strong> tipo analitico quantitativoallo stu<strong>di</strong>o della patologie neurologiche, soprattutto nell’adulto (es. demenze,parkinsonismi, etc.). Tali innovative tecniche <strong>di</strong> acquisizione ed elaborazionedelle immagini (es: voxel based morphometry, tensore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusionee anisotropia frazionata, spettroscopia, RM funzionale-fMRI) permettono <strong>di</strong>ottenere informazioni maggiormente dettagliate e approfon<strong>di</strong>te rispetto alpuro dato morfologico tra<strong>di</strong>zionale. In particolare esse possono fornire datiquantitativi su popolazioni clinicamente omogenee tali da essere confrontaticon analoghi dati quantitativi provenienti da popolazione pe<strong>di</strong>atrica sana <strong>di</strong>pari età. L’ esperienza applicativa <strong>di</strong> tali tecniche nel campo della patologiadell’età evolutiva con ritardo mentale è ancora limitata [Verbruggen 2009,Haas 2009].L’utilizzo <strong>di</strong> un magnete a 3T, dotato <strong>di</strong> maggiore risoluzione spaziale rispettoalle apparecchiature tra<strong>di</strong>zionali, combinato ad un approccio <strong>di</strong> post-processingdelle immagini <strong>di</strong> tipo quantitativo, potrebbe aiutare a ridurre la percentuale<strong>di</strong> esami falsamente negativi attualmente ancora presente in questocampo <strong>di</strong> patologia neurologica pe<strong>di</strong>atrica.Inoltre, correlare anomalie quantitative (es. selettiva riduzione-aumento <strong>di</strong> volume<strong>di</strong> strutture cerebrali od alterati in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> organizzazione delle strutturedella sostanza bianca) con dati genetici potrebbe fornire importanti informazionisulla fisiopatologia <strong>di</strong> tali patologie.Scopi del progetto––Costruire un data-base <strong>di</strong> misure quantitative morfo-funzionali, acquisite a3 Tesla, su pazienti affetti da patologie dello sviluppo con ritardo mentalee/o <strong>di</strong>sturbi del comportamento– – Ottenere dati quantitativi su volumetria cerebrale, tensore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione,spettroscopia, fMRI nella popolazione suddetta, da confrontare con le misureottenute su analoga popolazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui sani.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 88 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201089


NEUROIMAGING––Correlare i dati quantitativi <strong>di</strong> neuroimaging con quelli provenienti dall’analisigenetica correntemente attuata in tali popolazioni.3. Protocollo <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> dati morfologico-quantitativi e funzionalicerebrali con tomografo <strong>di</strong> risonanza magnetica a 3 Tesla (3T) ebobina <strong>di</strong> ricezione a 32 canali in popolazione pe<strong>di</strong>atrica con epilessia.L’introduzione nella pratica clinica della RM cerebrale ha permesso negli ultimidue decenni <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticare un’ampia varietà <strong>di</strong> lesioni cerebrali edanomalie congenite associate ad epilessia. Tuttavia un numero significativo<strong>di</strong> pazienti con malattia epilettica presenta quadri RM ottenuti con tecnichetra<strong>di</strong>zionali del tutto normali. A parte le forme <strong>di</strong> tipo puramente funzionale,una frazione considerevole <strong>di</strong> questi ultimi pazienti può rientrare nell’ambitodelle epilessie criptogenetiche, in cui la lesione od anomalia cerebrale è <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni minime e quin<strong>di</strong> non visualizzabile con le comuni tecniche <strong>di</strong> neuroimaging[Duncan 2005].Abbattere la percentuale <strong>di</strong> epilessie cosiddette criptogenetiche ed in<strong>di</strong>viduarel’eventuale lesione responsabile della sintomatologia è una sfida peril clinico ed il neurora<strong>di</strong>ologo, che tuttavia è strettamente <strong>di</strong>pendente dalletecnologie a sua <strong>di</strong>sposizione.<strong>La</strong> RM a 3T permette una risoluzione spaziale delle immagini sicuramentesuperiore rispetto alle tra<strong>di</strong>zionali apparecchiature a 1.5 T. Inoltre, l’utilizzo<strong>di</strong> una bobina <strong>di</strong> ricezione a 32 canali (rispetto ai tra<strong>di</strong>zionali 8) permette <strong>di</strong>ottenere maggiore segnale dalle strutture più superficiali come la cortecciacerebrale, fino ad ottenere quin<strong>di</strong> valori <strong>di</strong> risoluzione spaziale superiori aquanto prima d’ora possibile (ad es. una risoluzione spaziale in piano <strong>di</strong> circa0,2x0,4 mm è tecnicamente raggiungibile).Tali innovazioni tecnologiche sono state introdotte sul mercato solo recentementee pertanto ancora scarse sono le esperienze ed i dati sulle potenzialità<strong>di</strong>agnostiche soprattutto in ambito epilettologico pe<strong>di</strong>atrico, ove le <strong>di</strong>mensionicerebrali sono anche minori <strong>di</strong> quelle dell’adulto.<strong>La</strong> possibilità <strong>di</strong> riconoscere lesioni più piccole e meglio caratterizzare lesioni<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori (<strong>di</strong>splasie corticali focali, polimicrogirie, ecc) risiederebbeanche nell’ad<strong>di</strong>zionale approccio quantitativo, relativo cioè ad un stu<strong>di</strong>ovolumetrico corticale, ottenibile con il nuovo hardware a <strong>di</strong>sposizione e<strong>di</strong> recenti software <strong>di</strong> analisi quantitativa volumetrica cerebrale [Duncan 2005,Focke 2009].L’impiego dell’imaging funzionale (fMRI) consente inoltre <strong>di</strong> valutare se lelesioni in<strong>di</strong>viduate possono interferire con l’attività dei circuiti corticali responsabilidelle funzioni cognitive superiori.Scopi del progettoNEUROIMAGING––Acquisire immagini ad elevata risoluzione spaziale in pazienti in età pe<strong>di</strong>atrica,affetti da epilessia/crisi epilettiche.––Ottenere dati quantitativi su volumetria corticale cerebrale, tensore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione,spettroscopia e fMRI nella popolazione suddetta, da confrontarecon le misure ottenute su analoga popolazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui sani.4 Protocollo <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> dati morfologico-quantitativi e funzionalicerebrali con tomografo <strong>di</strong> risonanza magnetica a 3 Tesla (3T) inpopolazione pe<strong>di</strong>atrica con lesioni cerebrali acquisite.Nei pazienti con lesioni cerebrali acquisite (post-traumatiche, post-chirurgiche,perinatali, ecc) l’utilizzo <strong>di</strong> markers pre<strong>di</strong>ttivi dell’outcome clinico correlatialle con<strong>di</strong>zioni basali del paziente assume un ruolo strategico nella pianificazionedel trattamento riabilitativo.<strong>La</strong> Risonanza Magnetica, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche avanzate morfo-funzionali,può costituire uno strumento utile per la determinazione <strong>di</strong> tali fattoriprognostici. In particolare la tecnica DTI (<strong>di</strong>ffusion tensor imaging) che è ingrado <strong>di</strong> misurare il danno della sostanza bianca e l’integrità dei fasci assonalicostituisce a riguardo un interessante metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Alterazioni deipatterns <strong>di</strong> sostanza bianca, monitorate me<strong>di</strong>ante DTI mapping in popolazioniadulte con danno cerebrale <strong>di</strong> origine traumatica, sono ampiamenteriportate in letteratura [Huisman 2004]. Analogo approccio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delladegenerazione <strong>di</strong>retta o secondaria (walleriana, ecc) dei fasci <strong>di</strong> sostanzabianca può essere applicato alla popolazione pe<strong>di</strong>atrica per in<strong>di</strong>viduare precocementepatterns che in<strong>di</strong>rizzino la prognosi.<strong>La</strong> ripetizione <strong>di</strong> esami seriati <strong>di</strong> DTI durante le varie fasi del trattamento terapeuticoriabilitativo può inoltre fornire informazioni utili sulla possibile riorganizzazionedelle strutture cerebrali a seguito della riabilitazione, gettandoluce su meccanismi quali la neuroplasticità.Altra tecnica avanzata morfo-funzionale, la propriamente detta fRM (tecnicaBOLD) è invece in grado <strong>di</strong> monitorare, me<strong>di</strong>ante la stimolazione del pazientedurante l’esame, i patterns <strong>di</strong> attivazione corticale (motori, sensitivi, visivi,del linguaggio, ecc) che sovrintendono le funzioni cognitive superiori. Talemeto<strong>di</strong>ca può aiutare a comprendere, me<strong>di</strong>ante la ripetizione seriata degliesami e confronto con analoghi dati su popolazione sana, l’effettiva azionedei trattamenti riabilitativi nella riorganizzazione corticale dei pazienti con lesionicerebrali acquisite; essa può quin<strong>di</strong> rappresentare una base oggettivaper la valutazione dell’efficacia del trattamento riabilitativo. È teoricamentepossibile anche valutare e comparare l’azione <strong>di</strong> trattamenti riabilitativi <strong>di</strong>versiattuati su classi <strong>di</strong> pazienti omogenee e confrontabili per tipo <strong>di</strong> danno.Infine, grazie alla tecnica della spettroscopia (MR-S) è possibile mappareANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 90 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201091


NEUROIMAGINGNEUROIMAGINGla presenza a livello dei tessuti cerebrali danneggiati <strong>di</strong> alcuni metaboliti (N-Acetilaspartato, Colina, Creatina e altri) che sono in<strong>di</strong>catori della integritàneuronale, del turnover delle membrane cellulari e della funzionalità energeticacellulare. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alterato metabolismo energetico e dannostrutturale neuronale quali occorrono ad esempio nel trauma, tali markerspossono rappresentare uno strumento aggiuntivo per la caratterizzazione ela valutazione prognostica del danno [Suskauer 2009].Scopi del progetto––Ottenere dati quantitativi su volumetria corticale cerebrale, tensore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione,spettroscopia nella popolazione con danno cerebrale acquisito alfine <strong>di</strong> a) determinare patterns prognostici, b) monitorare eventuale effettomorfo-funzionale delle terapie riabilitative.– – Testare, me<strong>di</strong>ante fRM (BOLD), l’attività corticale <strong>di</strong> specifiche sottoclassi<strong>di</strong> pazienti con danno cerebrale acquisito e confrontarlo con analoghi datiottenuti su volontari sani e/o pazienti sottoposti a trattamenti <strong>di</strong>versi.ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-2010 92 ANNUARIO SCIENTIFICO 2009-201093

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