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26 novembre 2004 - Comune di San Giovanni in Persiceto

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2.6 Rischio sismicoI terremoti sono fenomeni che si verificano senza possibilità <strong>di</strong> preannuncio e pertanto il presente piano <strong>di</strong>emergenza riguarda solo la fase <strong>di</strong> allarme / emergenza per la <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi post – evento, conmagnitudo superiore a 3,7 della scala Richter (<strong>in</strong>tensità del V° grado della Scala Mercalli).E’ importante sottol<strong>in</strong>eare che spetterà alla Prefettura, non appena “<strong>di</strong>mensionato” l’evento nella fase <strong>di</strong>allarme, specificare la fase <strong>di</strong> emergenza ed <strong>in</strong><strong>di</strong>care attraverso quali centri e sale operative gestirla. Perquesto, le <strong>di</strong>sposizioni dei moduli d’<strong>in</strong>tervento previste nei piani prov<strong>in</strong>ciali sono da leggere <strong>in</strong> modo unitarioma flessibile.2.7 Rischio chimico - <strong>in</strong>dustrialeSi parla <strong>di</strong> rischio <strong>in</strong>dustriale ogni qualvolta <strong>in</strong> un contesto territoriale vi è la contemporanea presenza <strong>di</strong>stabilimenti <strong>in</strong>dustriali che detengono e/o utilizzano sostanze pericolose e <strong>di</strong> un tessuto territorialeurbanizzato.Tale tipologia <strong>di</strong> rischio si prefigura con il rilascio <strong>in</strong>controllato <strong>di</strong> sostanze pericolose sia all’<strong>in</strong>terno cheall’esterno dello stabilimento, <strong>in</strong> misura tale da produrre conseguenze <strong>di</strong>rette o <strong>in</strong><strong>di</strong>rette sulla popolazione esull’ambiente.Le sostanze pericolose considerate sono costituite da quei composti chimici che provocano effetti avversisull’organismo umano quando sono <strong>in</strong>alati, <strong>in</strong>geriti o assorbiti per via cutanea (sostanze tossiche) oppure chepossono liberare gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> energia termica (sostanze <strong>in</strong>fiammabili) e/o <strong>di</strong> energia <strong>di</strong>namica(sostanze esplosive).La tipologia <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente che orig<strong>in</strong>a il rilascio <strong>di</strong> dette sostanze viene def<strong>in</strong>ita come <strong>in</strong>cidente rilevante, unevento quale “un’emissione, un <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o o un’esplosione <strong>di</strong> grande entità, dovuto a sviluppi <strong>in</strong>controllati chesi verificano durante l’attività <strong>di</strong> uno stabilimento <strong>in</strong>dustriale e che <strong>di</strong>a luogo ad un pericolo grave, imme<strong>di</strong>atoo <strong>di</strong>fferito, per la salute umana o per l’ambiente, all’<strong>in</strong>terno o all’esterno dello stabilimento, e <strong>in</strong> cui<strong>in</strong>tervengano una o più sostanze pericolose”, comportando l’emissione <strong>in</strong>controllata <strong>di</strong> materia e/o <strong>di</strong> energiaall’esterno dei sistemi <strong>di</strong> contenimento.Gli effetti <strong>di</strong> un <strong>in</strong>cidente rilevante impattano il territorio colpendo l’uomo, l’ambiente ed i beni, determ<strong>in</strong>andoeffetti <strong>di</strong>versificati. Un <strong>in</strong>cidente <strong>di</strong> tale tipologia può co<strong>in</strong>volgere sia gli addetti ai lavori sia la popolazioneresidente nelle zone limitrofe all’impianto, i beni mobili e immobili situati <strong>in</strong> quella zona nonché il suolo, leacque e l’aria.L’<strong>in</strong>stallazione <strong>in</strong>dustriale a rischio <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente rilevante è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> quella <strong>in</strong> cui siano presenti determ<strong>in</strong>atesostanze pericolose e <strong>in</strong> cui sussistano con<strong>di</strong>zioni operative tali da far ritenere possibile il rilascio all’esternodelle sostanze stesse o dell’energia <strong>in</strong> esse <strong>di</strong>sponibili.Complessivamente, considerata la storia recente non si tratta <strong>di</strong> un rischio prioritario. Mentre la vulnerabilitàè alta, il pericolo è <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entità (pur essendo <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo aumento a causa del maggiore volume deltraffico sia stradale che ferroviario che aereo).Nel territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>in</strong> <strong>Persiceto</strong> non sono <strong>in</strong><strong>di</strong>viduate e censite attività <strong>in</strong>dustrialirientranti nell’ambito <strong>di</strong> applicazione del Decreto legislativo n°334/1994 “Attuazione della Direttiva 96/82CEErelativa al controllo dei pericoli <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti rilevanti connessi con determ<strong>in</strong>ate sostanze pericolose” e qu<strong>in</strong><strong>di</strong>capaci <strong>di</strong> provocare <strong>in</strong>cidenti rilevanti secondo la def<strong>in</strong>izione legislativa, ma è comunque opportunopianificare, almeno a livello embrionale, quegli <strong>in</strong>terventi necessari per fronteggiare un qualsiasi eventolegato ad un <strong>in</strong>cidente <strong>in</strong>dustriale che possa richiedere l’<strong>in</strong>tervento <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> protezione civile.La legge prevede che per determ<strong>in</strong>ate attività <strong>in</strong>dustriali le aziende stesse si debbano dotare <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong>emergenza <strong>in</strong>terno (c.d. PEI) e <strong>di</strong> uno esterno (c.d. PEE) che deve contenere la descrizione dei fenomenipossibili, del loro impatto sul territorio, dei pericoli connessi e la previsione delle misure necessarie perfronteggiare l’emergenza, <strong>in</strong><strong>di</strong>viduando strutture, personale, mezzi e le relative procedure <strong>di</strong> attivazione.PIANO D’EMERGENZA INTERNA (PEI) È pre<strong>di</strong>sposto dal gestore dello stabilimento per fronteggiarel’<strong>in</strong>cidente rilevante all’<strong>in</strong>terno degli impianti <strong>in</strong> base a procedure <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> squadre <strong>in</strong>terne14

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