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26 novembre 2004 - Comune di San Giovanni in Persiceto

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• aggiorna tempestivamente Prefettura, Prov<strong>in</strong>cia ed Enti <strong>in</strong><strong>di</strong>cati nel piano prov<strong>in</strong>ciale <strong>di</strong> emergenzasull’evoluzione della situazione e sui provve<strong>di</strong>menti assunti;• comunica alla popolazione, tramite le strutture comunali a <strong>di</strong>sposizione, ivi compreso il volontariato,la necessità <strong>di</strong> mettere <strong>in</strong> atto misure <strong>di</strong> autoprotezione e verifica che tutti gli abitanti degli stabili <strong>in</strong>aree a rischio abbiano ricevuto tale comunicazione e siano al corrente della situazione;• mantiene comunicazioni con tutti gli Enti co<strong>in</strong>volti, anche <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> viabilità.Responsabile della Funzione <strong>San</strong>ità e assistenza sociale:• attiva tutti i servizi <strong>di</strong> assistenza necessari nelle aree (farmacia, pronto soccorso, etc.), avvalendosidei volontari.Responsabile della Funzione Or<strong>di</strong>ne pubblico:• chiude, se del caso, le strade <strong>di</strong>ssestate, def<strong>in</strong>isce la viabilità alternativa e pre<strong>di</strong>spone gli opportunitransennamenti e la cartellonistica con tutte le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni necessarie alla popolazione.I VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE• affiancano la Polizia Municipale con le proprie squadre <strong>di</strong> evacuazione e le coa<strong>di</strong>uvanonel controllo del traffico;• la squadre <strong>di</strong> accoglienza preparano, presi<strong>di</strong>ano e accolgono le persone evacuate neicentri <strong>di</strong> raccolta e li <strong>di</strong>ramano alle strutture <strong>di</strong> recettività, avendo cura <strong>di</strong> censirle e<strong>in</strong>formandone la SO.IN SINTESIAlla comunicazione della fase <strong>di</strong> allarme dalla Prefettura:PRIMA AZIONE: attivazione <strong>di</strong> tutte le funzioni del COC.SECONDA AZIONE: avviso, allerta ed eventuale evacuazione della popolazione <strong>in</strong>teressata dall’evento edattivazione <strong>di</strong> tutto quanto è necessario per portare a buon term<strong>in</strong>e l’operazione. Organizzazione aree <strong>di</strong>accoglienza.TERZA AZIONE: attuazione attività <strong>di</strong> somma urgenza per salvaguardare la viabilità o per assicurarel’<strong>in</strong>columità delle persone nonché per assicurare lo svolgimento delle attività essenziali; effettuazione <strong>di</strong> tuttiquegli <strong>in</strong>terventi che permettono l’eventuale cont<strong>in</strong>uazione delle attività essenziali <strong>in</strong> previsione dell’<strong>in</strong>nescodell’evento.IN SINTESINel caso la fase <strong>di</strong> emergenza perduri, si dovrà proseguire con le seguenti attività:PRIMA AZIONE: <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> somma urgenza e verifica degli <strong>in</strong>terventi da parte degli Enti competentisull'area.SECONDA AZIONE: censimento danni.TERZA AZIONE: attuazione <strong>di</strong> tutto quanto è necessario per assicurare l’<strong>in</strong>columità delle persone,l’assistenza alla popolazione evacuata, la funzionalità dei servizi essenziali e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> la ripresa delle normalicon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita32

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