<strong>Magnificat</strong>certo tutti e automaticamente i problemi delle coppie e delle famiglie.Infonderanno però con abbondanza la luce opportuna per il discernimentodelle possibili soluzioni secondo il Vangelo - comportamentoper noi cristiani indispensabile e vincolante - nonché la graziaefficace per affrontarli e risolverli, supposta sempre la propria buonavolontà e la propria docilità all'azione dello Spirito.Dopo le considerazioni fatte fin'ora, dovrebbe riuscirci facile convenirecon quanto - a conclusione della SETTIMANA SULLAFAMIGLIA di Valencia - Benedetto XVI ebbe a pronunciare il 10 ottobre2006 riguardo la famiglia: “Riconoscere e aiutare questa istituzione- disse in quella circostanza - è uno dei più importanti serviziche si possono rendere oggi al bene comune e allo sviluppo autenticodegli uomini e delle società, quale migliore garanzia per assicurare ladignità, l'uguaglianza e la vera libertà della persona umana”.E' una consapevolezza che dovrebbe impegnarci tutti a difendere- a qualunque livello e in qualunque contesto - la famiglia nella suacostituzione naturale e a promuoverne nello stesso tempo la prosperità,facendo concretamente tesoro di quanto meditato e cominciandodalla propria famiglia.8
Vale la pena ascoltareQuando superiamo una fase difficile della nostra vita, volgendociindietro, qualche volta, ci accorgiamo di persone speciali che, in corrispondenzadei passaggi più stretti, hanno accompagnato i nostripassi con umiltà e in silenzio.Uomini o donne, queste persone meravigliose posseggono la raravirtù di saper ascoltare come pochi sanno fare. Attenti e tranquilli,sanno accogliere in sé ogni parola, non se ne perdono una, non neaspettano nessuna con impazienza e non vi annettono né lode né biasimo:semplicemente, ascoltano.Conoscono il valore delle parole e le usano con parsimonia; sannotrovare quelle giuste e conoscono l'eloquenza del silenzio.Appena il loro sguardo preciso ed obbiettivo scende su di noi, imalumori, i rancori, i sogni delusi e i desideri frustrati si sciolgono comenebbia al sole.Chi li conosce sa che ridono volentieri: in essi abita la potente forzaintellettuale del riso, che sa cogliere la comicità dell'esistenza, consolagli animi afflitti e restituisce al mondo l'equilibrio perduto.Chi li conosce meglio sa che, dietro quell'apparenza di autocontrollo,si nasconde un calore incontenibile: il dono di saper piangereed esultare, soffrire e ridere con chi hanno davanti insieme alla capacitàdi saper scorgere la bellezza in ogni situazione e in ogni anima.Quei volti quieti, quei gesti miti e gentili, quei sorrisi lieti placanol'atmosfera, alleviano le tensioni, sopiscono le passioni disordinatee, nel silenzio, ci indicano l'unica voce che vale la pena ascoltare eche non smette mai di risuonare nel cuore di ognuno.Che grazia formidabile è imbattersi in simili ascoltatori, affondarela propria vita e i propri affanni, la propria ansia di sapere e capirenel cuore di queste persone straordinarie!Ripensandoli con affetto e riconoscenza, diciamo di loro: “Davverome lo ha mandato il Signore!”Rit a B enazzi