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1991---Maria-e-i-tempi-dell'attesa-rielaborato-1 - ICONE CRISTIANE

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"<strong>Maria</strong> e i <strong>tempi</strong> <strong>dell'attesa</strong>" di <strong>Maria</strong> Giovanna Muzjarticolo tratto da "Riparazione mariana" <strong>1991</strong>/2Il tempo della ChiesaSan Carlo Borromeo, a proposito dell'Avvento edella presenza del Cristo Signore nelle anime deicredenti, dice che la grazia della prima venuta delSignore nel tempo è sempre attuale se, per mezzodella fede e dei sacramenti, noi l'accogliamo eordiniamo la nostra vita nell'obbedienza ad essa(cf Lettere pastorali: Lettera sopra l'Avvento, inActa Ecclesiae Mediolanensis, t. 3, p.481).L'accento è dunque posto sulla vita del cristiano,fondata sulla visione di fede, sull'incorporazione aCristo attraverso i sacramenti e sulla docilità alloSpirito (l'«obbedienza alla grazia», di cui parlasan Carlo).I tipi iconografici mariani che corrispondono aquesta situazione esistenziale del cristianosaranno dunque quelli che esprimonosimbolicamente un simile modo di vivere; da unaparte la «visione dell'invisibile» propria dellafede(cf Eb 11,27), dall'altra il rapporto personaledi discepolato, di imitazione e di adesioneprofonda al mistero di Cristo.Il modulo iconografico della Vergine orante inmezzo agli apostoli, sotto ad una teofania delSignore glorioso, è il modello dell'atteggiamentodella fede che «vede» il Signore risorto presente eoperante nella Chiesa e nel singolo credente.Vi sono poi due tipi iconografici mariani: laVergine Hodighitria e la Vergine detta dellaTenerezza, i quali visualizzano entrambi, conintensità e modalità diverse, la relazioneinterpersonale che unisce la Vergine e il Figlio equindi sono modello del rapporto personale disequela e adesione totale alla persona di Cristo.non intendono raffigurare il Cristo storico delmomento dell'Ascensione, ma una visioneteofanica visibile solo con gli occhi della fede.Quanto questo sia vero ce lo dice sia la presenzastessa di <strong>Maria</strong> in mezzo agli apostoli, alla quale iVangeli non fanno nessun riferimento esplicito,sia l'importanza primaria significata dal postocentrale attribuitole.La Madre di Dio non tiene alcun libro tra le mani,né fa il gesto di colui che insegna, ma è di nuovoraffigurata come Orante. Immobile, al centro degliapostoli, spesso raffigurati negli atteggiamentimovimentati dei testimoni di una visione, <strong>Maria</strong> èinvece colei che vede a faccia a faccia nellavisione atemporale della fede il Signore dellagloria, invisibile agli sguardi corporei; quelSignore che ha detto: «lo sono con voi tutti Igiorni, fino alla fine del mondo» (Mt28,20). Nondunque una visione temporanea, ma uno «starealla presenza di».«Stabat Mater»: questo stare in atteggiamento dielevazione e di fiduciosa apertura al dono dall'altonon vale solo per la Croce, ma è l'espressionesimbolica dell'atteggiamento interiore che hacaratterizzato tutta la vita di <strong>Maria</strong>, la sua fedeincrollabile nell'adempimento della parola delLa Vergine orante tra gli apostoliIncominciamo dunque dalla Vergine orante alcentro del gruppo degli apostoli e sotto ad unaraffigurazione del Cristo glorioso. Questoschema, anche se il più delle volte appare legatoall'evento dell'Ascensione, è autonomo, come lodimostrano le composizioni absidali dellecappelle copte del VI-VII secolo. D'altra parte,l'evento dell'Ascensione, configurandosi benpresto quale contemplazione del mistero dellapresenza invisibile del Signore glorioso in mezzoalla sua Chiesa, non è stato raffigurato nel suoaspetto temporale storico: nel Cristo che vediamonella parte superiore di queste immagini, gli artisti

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