Anni alla vita e la vita agli anni - presentata una nuova versione ...
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Pag. 2 1/2008
1/2008<br />
La “Caja de Ahorros y Monte de<br />
Piedad” e i suoi 300 <strong>anni</strong> di storia<br />
Il Presidente di Caja Madrid, Miguel<br />
Blesa, nel<strong>la</strong> sua ultima conferenza<br />
stampa ha previsto quanto<br />
sarebbe accaduto quest’anno<br />
all’economia mondiale, tenendo<br />
presente il risultato straordinario<br />
conseguito da Caja Madrid e un<br />
probabile assestamento economico<br />
degli Stati Uniti. “L’economia<br />
mondiale nei paesi sviluppati subisce<br />
<strong>una</strong> decelerazione in aumento<br />
nei prossimi mesi che potrebbe<br />
moderare gli obiettivi dell’istituto<br />
durante quest’anno”. L’analisi<br />
Presso il Museo Thyssen Bormenisza<br />
e nel<strong>la</strong> bellissima sede del<strong>la</strong><br />
Fondazione Caja Madrid, si è svolta<br />
<strong>una</strong> interessante mostra delle opere<br />
di Modigliani. Un segnale di affinità<br />
culturale con l’Italia apprezzato<br />
da oltre 400 mi<strong>la</strong> visitatori. Per <strong>la</strong><br />
prima volta si sono presentate opere<br />
dell’italiano in dialogo diretto con<br />
i grandi che lo influenzarono (Cézanne,<br />
Picasso e Brancusi) e con gli<br />
amici di Monteparnasse (Marc Chagall,<br />
Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine,<br />
Moïse Kisling, Ossip Zadkine,<br />
Tsugouharu Foujita o Jules Pascin).<br />
Miguel Blesa presiede <strong>la</strong> Fondazione<br />
istituita nel 1991. La Fondazione<br />
partecipa a progetti di Conservazione<br />
del Patrimonio Storico Spagnolo,<br />
di Musica, Promozione e Diffusione<br />
Culturale; Borse di studio, Ricerca<br />
ed Università, Esposizioni e Progetti<br />
Straordinari.<br />
Amedeo Modigliani: Madame Zborowska<br />
1918 - Collezione S.ra A.T. Kessler 1983<br />
negativa però indica soluzioni di<br />
grande esperienza finanziaria con<br />
segnali di cauta valutazione sul<br />
piano internazionale. Ottimismo<br />
corporativo e control<strong>la</strong>to pessimismo,<br />
accompagnano i risultati di<br />
Caja Madrid nel passato esercizio<br />
finanziario, dove ha incrementato<br />
gli utili del 39.7%, raggiungendo<br />
1.443 milioni di euro. Come<br />
entrate straordinarie, ha ottenuto<br />
un plusvalore di 2.333 milioni<br />
di euro d<strong>al<strong>la</strong></strong> vendita delle quote<br />
di partecipazione a Endesa, di<br />
cui 700 milioni destinati ad affrontare<br />
un probabile incremento<br />
del<strong>la</strong> morosità. Gli utili di 2.861<br />
milioni di euro, pari ad un incremento<br />
del 177% rispetto al precedente<br />
esercizio, garantiscono <strong>una</strong><br />
posizione forte per affrontare gli<br />
imprevisti. Miguel Blesa lo ha ribadito,<br />
par<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong> possibilità<br />
di futuri movimenti e cambiamenti<br />
aziendali con riferimento al<br />
vantaggio ottenuto nel 2007. “Le<br />
crisi – ha spiegato il Presidente<br />
– offrono nuove opportunità a<br />
coloro che sono forti, pertanto andremo<br />
avanti con i nostri progetti<br />
di espansione fuori del<strong>la</strong> Spagna”.<br />
Riferendosi al portafoglio<br />
industriale – al quale si ricorre<br />
vendendo azioni in caso di necessità<br />
o acquistandole per investire<br />
– l’alto dirigente ha precisato che<br />
Caja Madrid non intende affrontare<br />
nuovi investimenti, ma non<br />
prevede di disfarsi delle azioni di<br />
imprese in cui è presente.<br />
La Cassa di risparmio e Monte<br />
di Pietà di Madrid, nota come<br />
Caja Madrid, fu fondata il 3 dicembre<br />
del 1702 come Monte<br />
di Pietà, dal sacerdote Francisco<br />
Piquer, sull’esempio dei<br />
monti di pietà italiani, per aiutare<br />
i poveri con prestiti gratuiti.<br />
Il Marchese di Pontejos, il<br />
25 ottobre 1838 fondò per Reale<br />
Ordine, <strong>la</strong> Cassa di risparmio<br />
di Madrid che retribuiva i depositi.<br />
Durante <strong>la</strong> Rivoluzione<br />
del 1868, il 22 aprile di 1869 si<br />
costituisce il Monte di Pietà e<br />
Cassa di Risparmio di Madrid.<br />
Nel 1989 assorbe <strong>la</strong> Cassa di<br />
risparmio di Ceuta. Caja Madrid<br />
è il quarto gruppo finanziario<br />
spagnolo, con un volume<br />
di affari di 180.700 milioni<br />
nel 2005. Ha 12.800 impiegati,<br />
1.900 uffici in Spagna, 3<br />
succursali a Miami, Lisbona e<br />
Dublino, con 330 sportelli bancari<br />
presso gli uffici di Mapfre.<br />
Direttamente o tramite finanziaria,<br />
partecipa a Mapfre-Caja<br />
Madrid Holding, Realia, Indra,<br />
Iberia e NH Hoteles.<br />
Fernando Sanchez, direttore<br />
commerciale, ci par<strong>la</strong> del<br />
complesso, mentre un uccellino<br />
svo<strong>la</strong>zza intorno a noi dentro<br />
il bar dell’hotel.<br />
Rio Real di Marbel<strong>la</strong>: un hotel-boutique<br />
a 5 stelle, con<br />
wellness e un meraviglioso<br />
campo da golf realizzato da Javier<br />
Arana, che giunge fino al<br />
mare. Una struttura degli <strong>anni</strong><br />
‘60 con rigogliosa vegetazione<br />
e un paradiso di tranquillità<br />
attraversato dal Rio Real.<br />
Ideatore il Marchese di Nerja.<br />
L’albergo, con solo 29 camere<br />
di gran lusso, è stato progettato<br />
dall’architetto Pasqua Ortega<br />
e arredato con mobili del<br />
18º secolo. Nei corridoi gallerie<br />
fotografiche del “g<strong>la</strong>mour”<br />
di Marbel<strong>la</strong>; fra i personaggi<br />
il Re e <strong>la</strong> Regina di Spagna,<br />
Gina Lollobrigida, Brigitte<br />
Bardot ed il famoso torero<br />
“El Cordobes”. “Fra gli ospiti<br />
- dice Sanchez - <strong>la</strong> Contessa<br />
Romanones, che ama scrivere<br />
molte ore al giorno in questo<br />
silenzio. Sul tetto <strong>una</strong> piscina<br />
stile romano, un so<strong>la</strong>rium<br />
con stupenda vista sul campo<br />
da golf: un paradiso!”. Poi ci<br />
sono i “pacchetti”. Per esempio<br />
il “Pacchetto romantico”:<br />
tre notti nel<strong>la</strong> originale suite<br />
Eagle, con champagne, frutta<br />
e ciocco<strong>la</strong>to, bagno ri<strong>la</strong>ssante<br />
con idromassaggio, acqua<br />
di mare e petali di fiori; cena<br />
romantica con speciale menù.<br />
Il wellness beauty center è arredato<br />
con gusto, nel ristorante<br />
gourmet lo chef Francisco<br />
Naranjo, mago del<strong>la</strong> gastronomia<br />
locale ed internaziona-<br />
Pag. 3<br />
Rio Real: hotel, golf,<br />
accademia e wellness<br />
le. Alle riunioni di sommellier<br />
intervengono le migliori<br />
cantine andaluse e nelle cene<br />
tematiche si abbinano cibi<br />
e vini con i migliori sigari.<br />
Grande novità è “l’accademia<br />
del golf”, diretta da Sergio De<br />
Cespdes, con sistema di biomeccanica,<br />
e sensori sul corpo<br />
del giocatore che analizzano<br />
lo “swing” e <strong>la</strong> dinamica del<br />
golf. Le informazioni, in 3D,<br />
vengono registrate su disco<br />
consegnato al golfista. Consulente<br />
il campione Alfonso<br />
Piñero. “Abbiamo un gruppo<br />
di sei giovani talenti che<br />
gareggiano con il nome Rio<br />
Real. Il golf - sostiene Javier<br />
Sanchez - non deve essere elitario;<br />
con il Comune di Marbel<strong>la</strong><br />
realizzeremo <strong>una</strong> scuo<strong>la</strong><br />
pubblica di golf e con scuole<br />
private lo includeremo come<br />
attività sco<strong>la</strong>stica. Aumentano<br />
le donne federate e sono il<br />
40% degli iscritti. Un torneo<br />
si svolgerà dal 10 al 14 dicembre<br />
come finale del Lady<br />
Golf di Spagna. Nel 2009, con<br />
<strong>la</strong> Federazione Nazionale del<br />
Golf, faremo un torneo con<br />
handicap due e tre. Stiamo abbinando<br />
il golf al poker, usando<br />
i punti vinti al golf come<br />
fiches per il poker. Partecipiamo<br />
a fiere e tornei internazionali<br />
come il Bnopen di Monaco,<br />
<strong>la</strong> Rheingolf di Colonia.<br />
Siamo sponsor all’Eads di Parigi,<br />
dell’Aerbus e Ariane, che<br />
riunisce i suoi dirigenti in <strong>una</strong><br />
gara”. Quando ci salutiamo,<br />
come per darci un arrivederci,<br />
ritorna di nuovo “l’uccellino<br />
del Rio Real”.
Pag. 4 1/2008<br />
Il Presidente di USP e l’Italia<br />
Una Stel<strong>la</strong> per <strong>la</strong> solidarietà<br />
Il Presidente di <strong>una</strong> delle più<br />
importanti reti internazionali di<br />
ospedali privati, Gabriel Masfurrol,<br />
è stato insignito dell’Ordine<br />
del<strong>la</strong> Stel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Solidarietà<br />
Italiana. In questa intervista in<br />
esclusiva, ci par<strong>la</strong> dell’USP in<br />
Spagna.<br />
Buongiorno Cavaliere, congratu<strong>la</strong>zioni<br />
per l’onorificenza italiana<br />
O.S.S.I. Che cosa significa<br />
questo riconoscimento? E’<br />
un gran onore e mi sento ancora<br />
più unito ad un paese al quale<br />
voglio bene come l’Italia.<br />
Quanti USP Hospitales avete<br />
in Spagna? Sono 36, 13 dei<br />
quali accolgono oltre un milione<br />
e mezzo di pazienti l’anno. Abbiamo<br />
3.500 impiegati e 2.500<br />
medici. Siamo presenti nelle<br />
grandi città: Madrid, Barcellona,<br />
Siviglia, Alicante, Palma<br />
di Maiorca, Marbel<strong>la</strong>, Tenerife,<br />
conosciuti a livello nazionale ed<br />
internazionale in specializzazioni<br />
importanti come l’oncologia,<br />
<strong>la</strong> traumatologia, medicina dello<br />
sport, ginecologia ed ostetricia.<br />
L’anno scorso, inoltre, abbiamo<br />
avviato <strong>la</strong> nostra espansione internazionale<br />
in Portogallo e Marocco.<br />
Come si spiega il successo di<br />
USP Hospitales? È il frutto di<br />
un sogno, <strong>la</strong> passione, lo sforzo<br />
ed il talento di un gruppo di imprenditori<br />
che si è condiviso con<br />
le migliaia di persone che formano<br />
<strong>la</strong> compagnia e che permettono<br />
di avere un milione e mezzo di<br />
pazienti che ogni anno deposita<br />
<strong>la</strong> sua fiducia in noi.<br />
Quanto contano l’investimento<br />
tecnologico ed il miglioramento<br />
delle infrastrutture? Un ospedale<br />
ha bisogno di investimento<br />
intensivo, questo significa che<br />
deve investire in diversi ambiti:<br />
primo nel<strong>la</strong> qualità alberghiera<br />
delle sue infrastrutture, poi nel<br />
miglioramento del<strong>la</strong> tecnologia<br />
medica e, forse il più importante,<br />
investire in persone, che sono <strong>la</strong><br />
base di <strong>una</strong> compagnia come <strong>la</strong><br />
nostra.<br />
Che importanza riveste il Premio<br />
Favoriti nel<strong>la</strong> Rete 2008 e<br />
Diario Medico? È importante.<br />
Se prima si diceva che se non<br />
stavi in televisione non esistevi,<br />
oggi si dice che se non sei in<br />
“rete” non esisti. Essere visibile,<br />
dare informazioni vere, agili,<br />
aggiornate e facili da capire. In<br />
USP Hospitales abbiamo fatto<br />
un’importante scommessa, e un<br />
importante sforzo in questa direzione.<br />
Realizziamo pagine web<br />
che offrano un’informazione sul<strong>la</strong><br />
salute vera e seria. Il premio<br />
è un riconoscimento a questo<br />
sforzo.<br />
Che re<strong>la</strong>zione c’è tra USP Fundación<br />
Alex e Fondazione Privata<br />
Samuel Eto’o e le altre?<br />
USP Fundación Alex, nasce due<br />
<strong>anni</strong> fa, dopo dieci <strong>anni</strong> di studio.<br />
D<strong>al<strong>la</strong></strong> sua creazione abbiamo<br />
promosso le iniziative che i professionisti<br />
e gli ospedali realizzavano<br />
a favore dell’infanzia, del<strong>la</strong><br />
salute e degli handicappati. Decidemmo<br />
di creare <strong>una</strong> fondazione<br />
che proteggesse queste iniziative<br />
e permettesse di realizzarne<br />
altre. Abbiamo progetti propri e<br />
col<strong>la</strong>boriamo con distinte fondazioni.<br />
Nell’ambito assistenziale,<br />
<strong>una</strong> di esse è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Fondazione<br />
Privata Samuel Eto’o,<br />
con <strong>la</strong> quale sviluppiamo il programma<br />
“Eto’o ed Alex, goal di<br />
speranza”, grazie al quale opereremo<br />
in USP Clinica Palmap<strong>la</strong>nas<br />
bambini provenienti dal<br />
Camerun che soffrono patologie<br />
difficilmente operabili nel loro<br />
paese di origine. Abbiamo anche<br />
accordi con <strong>la</strong> Fondazione Privata<br />
Leo Messi avendo rapporti<br />
con “USP Institut Universitari<br />
Dexeus” per bambini ma<strong>la</strong>ti<br />
dell’Argentina” e con “Terra de<br />
Hombres” per operare in USP<br />
Clinica Sacro Cuore i bambini<br />
provenienti dall’Africa con cardiopatie<br />
congenite.<br />
Altri <strong>la</strong>vori sono l’integrazione<br />
sociale e <strong>la</strong>vorativa di persone<br />
handicappate e l’integrazione di<br />
persone emarginate socialmente<br />
attraverso lo sport, <strong>la</strong> sensibilizzazione<br />
sociale, educazione<br />
e divulgazione, il volontariato,<br />
l’appoggio e <strong>la</strong> donazione di materiale<br />
sanitario, <strong>la</strong> docenza e <strong>la</strong><br />
ricerca.<br />
Vantaggi del<strong>la</strong> prima televisíone<br />
del<strong>la</strong> salute via Internet.<br />
Come funziona? È un’iniziativa<br />
che ci gratifica notevolmente<br />
perchè è <strong>la</strong> prima web-TV del<strong>la</strong><br />
Spagna specializzata in salute.<br />
Oggigiorno essere presente in<br />
Internet non significa esclusivamente<br />
avere <strong>una</strong> pagina web,<br />
ma un canale che permette molteplici<br />
forme di comunicazione.<br />
Una di queste - credo con molto<br />
futuro - è il canale di televisione<br />
proprio per informare sulle attività<br />
e - nel nostro caso - anche su<br />
temi del<strong>la</strong> salute. Per e<strong>la</strong>borarli<br />
seguiamo gli stessi criteri del<strong>la</strong><br />
nostra rivista ufficiale, “Latidos<br />
de USP”, che ha molto successo.<br />
Un centro di produzione e<strong>la</strong>bora<br />
i temi che usciranno nel<strong>la</strong> rivista,<br />
dandogli il formato di notizia-reportage<br />
televisivo. Vi invito<br />
a vederlo in www.<strong>la</strong>tidos.tv.<br />
Che significa essere membro<br />
del<strong>la</strong> “Associación de Marcas<br />
Renombradas Españo<strong>la</strong>s”? Un<br />
importante passo avanti, un gran<br />
riconoscimento e <strong>la</strong> sicurezza di<br />
essere protetto in forma speciale<br />
nell’ambito del nostro marchio,<br />
soprattutto in un anno come questo<br />
in cui celebriamo il nostro<br />
decimo <strong>anni</strong>versario. Riempie di<br />
soddisfazione ed orgoglio tutti<br />
noi che iniziammo questo progetto<br />
10 <strong>anni</strong> fa. Soltanto grandi<br />
marchi spagnoli riconosciuti<br />
internazionalmente possono<br />
essere membri dell’associazione.<br />
Inoltre USP Hospitales è <strong>la</strong><br />
prima azienda del settore salute<br />
che entra a fare parte del “Foro<br />
dei Marchi Rinomati”, il che ci<br />
aiuterà a spingere ancora di più<br />
<strong>la</strong> nostra espansione internazionale.<br />
Con quali iniziative? Dopo<br />
avere sviluppato con successo il<br />
nostro modello aziendale in Spagna<br />
lo stiamo riproponendo in<br />
altri paesi. Iniziamo in Portogallo,<br />
stiamo sbarcando in Marocco<br />
e stiamo esaminando altri paesi,<br />
tra cui l’Italia. In proposito desidero<br />
aggiungere che mi piacerebbe<br />
molto trascorrere qualche<br />
giorno in un paese tanto speciale<br />
per me come è l’Italia dove,<br />
fra l’altro ha studiato mio figlio<br />
maggiore, <strong>la</strong>ureandosi all’Università<br />
Bocconi di Mi<strong>la</strong>no.<br />
Pao<strong>la</strong> Pacifici<br />
Foto: il Presidente Masfurrol con Carlo<br />
Albero Bonomi, presidente Fundacion<br />
Invest for Children<br />
Spagna: 12.l93 autonomi italiani<br />
Lorenzo Amor, Presidente del<strong>la</strong> Federazione Nazionale di Associazioni di<br />
Lavoratori Autonomi ATA, assicura che lo Statuto del Lavoro Autonomo<br />
sollecitato dal suo settore e in fase di definizione, è un documento pioniere in<br />
Europa, perchè colloca gli autonomi nel<strong>la</strong> posizione di tutto rispetto. “Infatti<br />
- sostiene Amor - si tratta di un documento più vicino ai <strong>la</strong>voratori per quanto<br />
riguarda le coperture del<strong>la</strong> Previdenza sociale e altri diritti, mettendo fine ad<br />
<strong>anni</strong> di discriminazione, solitudine, emarginazione e mancanza di protezione”.<br />
Lorenzo Amor illustra i <strong>la</strong>ti di maggior interesse di questa forma di<br />
attività, che registra <strong>una</strong> importante presenza di italiani.<br />
Qual è il peso del <strong>la</strong>voro autonomo in Spagna? El peso del trabajador<br />
autonomo en España è del 20% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione attiva ed apporta il 18%<br />
del Prodotto Interno Lordo. Essi rappresentano il 90% del tessuto imprenditoriale<br />
del<strong>la</strong> Spagna. La parte più considerevole del <strong>la</strong>voro in Spagna è<br />
costituita da autonomi che occupano il 40% dei posti di <strong>la</strong>voro, con un incremento<br />
annuo vertiginoso, superiore a quello degli altri Paesi dell’Unione<br />
Europea. Con <strong>la</strong> <strong>nuova</strong> legge essere autonomi in Spagna comporta lo stesso<br />
livello di protezione sociale di un <strong>la</strong>voratore dipendente. In Spagna, un <strong>la</strong>voratore<br />
autonomo su tre è donna; praticamente il 40% delle nuove attività<br />
autonome quest’anno riguarda le donne, che hanno trovato <strong>una</strong> forma per<br />
conciliare <strong>la</strong>voro e famiglia.<br />
E a proposito dei giovani? Ai giovani posso dire soprattutto che, al giorno<br />
d’oggi, essere il capo di se stesso, avere <strong>una</strong> propria azienda è molto più redditizio,<br />
molto più protetto e molto più sicuro. Posso dirle che il 40% delle nuove<br />
imprese create in Spagna, sono state aperte da giovani com meno di 35. La<br />
cultura imprenditoriale sta conquistando <strong>la</strong> gioventù.<br />
Quali sono i settori con più iscritti? Un <strong>la</strong>voratore autonomo su tre si dedica<br />
al commercio e il settore delle costruzioni ha subito <strong>una</strong> forte crescita. Delle<br />
105.000 nuove aperture di attività autonome, il 50% spetta alle costruzioni. I<br />
settori emergenti riguardano l’educazione, il terziario e i servizi sociali, che<br />
spingono sempre più per formare delle attività autonome nuove ed efficaci.<br />
L’apertura in ambito europeo, fa aumentare gli autonomi provenienti d<strong>agli</strong> altri<br />
Paesi comunitari, fra i quali l’Italia. I <strong>la</strong>voratori autonomi italiani in Spagna<br />
sono 12.193. Essi rappresentano il 6% fra tutti i <strong>la</strong>voratori autonomi stranieri.<br />
Un numero destinato a crescere, giorno per giorno.<br />
Andrea Nardi<br />
Foto: Lorernzo Amor e Eduardo Zap<strong>la</strong>na
1/2008<br />
Il motto del<strong>la</strong> Sanyres: “<strong>Anni</strong><br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> <strong>vita</strong> e <strong>la</strong> <strong>vita</strong> <strong>agli</strong> <strong>anni</strong>”<br />
Presso l’Hotel El Fuerte Myramar<br />
Spa di Marbel<strong>la</strong>, si è svolto il Convegno<br />
dei Direttori delle Residenze<br />
Sanyres, leader in Spagna nel<strong>la</strong><br />
prestazione di servizi per anziani.<br />
L’importante evento è stato inaugurato<br />
d<strong>al<strong>la</strong></strong> sindachessa di Marbel<strong>la</strong>,<br />
Angeles Muñoz, assieme al Direttore<br />
Generale Javier Romero e <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
Direttrice del<strong>la</strong> Compagnia, Ana<br />
Belen Lara, che hanno aperto i <strong>la</strong>vori<br />
assieme <strong>al<strong>la</strong></strong> Direttrice del Centro<br />
Margarethenhof, Edith Beyer. La<br />
compagnia “Sanyres” è <strong>una</strong> struttura<br />
di alto livello, dalle caratteristiche<br />
alberghiere, con eleganti appartamenti<br />
per persone anziane, assieme<br />
ad <strong>una</strong> serie di servizi assistenziali,<br />
sanitari e di intrattenimento; garantendo<br />
<strong>la</strong> completa indipendenza ed<br />
<strong>una</strong> elevata qualità di <strong>vita</strong> ai propri<br />
ospiti. Il suo motto è: sicurezza, autonomia<br />
e benessere, “aggiungendo<br />
<strong>anni</strong> <strong>al<strong>la</strong></strong> <strong>vita</strong> e <strong>la</strong> <strong>vita</strong> <strong>agli</strong> <strong>anni</strong>”.<br />
A Marbel<strong>la</strong> si stanno realizzando due<br />
nuovi programmi di intrattenimento<br />
per anziani di tutte le nazionalità, per<br />
sviluppare l’integrazione e rispondere<br />
pienamente alle loro necessità.<br />
Abbiamo intervistato in esclusiva<br />
Javier Romero, Direttore Generale<br />
del<strong>la</strong> Sanyres.<br />
Quanto è importante il fattore<br />
umano? Il fattore umano costituisce<br />
il 95% del totale per il risultato di<br />
qualsiasi impresa. Soprattutto per noi<br />
che siamo <strong>una</strong> compagnia di servizi,<br />
nel<strong>la</strong> quale le risorse umane rappresentano<br />
<strong>la</strong> parte <strong>vita</strong>le dell’azienda,<br />
perchè tutto si svolge in modo diretto<br />
e personale, con <strong>una</strong> notevole vicinanza<br />
fisica e <strong>una</strong> stretta re<strong>la</strong>zione<br />
personale e continua fra i nostri addetti<br />
e i residenti. Abbiamo 1.500 dipendenti,<br />
cinque ogni dieci residenti<br />
per ogni Centro Sanyres. La maggior<br />
parte dei residenti sono donne, perchè<br />
hanno predisposizione genetica<br />
che permette loro di vivere più a lungo<br />
dell’uomo. Anche il personale per<br />
il 90% è costituito da donne.<br />
Quanti gli stranieri? Nei Centri di<br />
Marbel<strong>la</strong>, Banalmadena e Ma<strong>la</strong>ga,<br />
sono un centinaio - fra tedeschi, inglesi<br />
e scandinavi - gli stranieri che<br />
hanno cominciato a scegliere <strong>la</strong> Costa<br />
del Sol come residenza da pensionati.<br />
Abbiamo anche gli italiani, ma<br />
vorremmo averne di più.<br />
A quanto ammonta il vostro investimento?<br />
Per i 17 Centri in funzione,<br />
più tre Centri che stiamo per<br />
inaugurare, parliamo di 60 mi<strong>la</strong> euro<br />
di investimento per letto, per cui l’investimento<br />
totale si aggira sui 270<br />
milioni di euro. Gli immobili li acquistiamo,<br />
siamo i proprietari del ter-<br />
reno su cui sono edificati e in qualche<br />
caso per l’uso del suolo ci serviamo<br />
di concessioni. Comunque gli edifici<br />
sono sempre nostri: il nostro investimento<br />
consiste nel<strong>la</strong> costruzione<br />
dell’immobile e poi nel<strong>la</strong> gestione<br />
del Centro. A partire da adesso, l’organico<br />
si amplierà perchè daremo<br />
inizio ad <strong>una</strong> prestazione di servizi di<br />
attenzione domiciliare di teleassistenza<br />
con un accordo con <strong>la</strong> Compagnia<br />
di Assicurazioni Mondial Assistance.<br />
Questo comporta un programma<br />
specifico per gli stranieri perchè il<br />
call-center di cui disporremo ha personale<br />
che par<strong>la</strong> diverse lingue.<br />
Qual’è il livello economico medio<br />
dei vostri residenti? Abitualmente<br />
il cliente si fa carico di <strong>una</strong> media<br />
dell’80% del costo del posto. Probabilmente<br />
con l’entrata in vigore del<strong>la</strong><br />
legge, il prossimo anno il cliente potrà<br />
assumersi solo un terzo di questo<br />
costo. Se intende chiedermi se il<br />
cliente è ricco, è difficile risponderle<br />
senza fare alcuni chiarimenti. Non<br />
siamo costosi considerando che il<br />
servizio ha un livello molto alto con<br />
un organico ampio e un’equipe di<br />
professionisti. Le caratteristiche dei<br />
nostri edifici sono orientate al confort<br />
fisico e morale dei residenti con spazi<br />
grandi, decorazioni e arredamenti di<br />
qualità, ubicazioni razionali e prestigiose<br />
che comportano elevati costi<br />
del terreno. La somma di tutti questi<br />
fattori determina il prezzo finale alto,<br />
ma non caro, delle nostre prestazioni.<br />
Giulio Rosi<br />
Foto: Angelese Muñoz e Javier Romero<br />
FUNDETEC: l’importanza delle<br />
tecnologie per le piccole e medie imprese<br />
La Fondazione per lo Sviluppo Infotecnológico di Imprese e Società,<br />
Fundetec, nasce nell’ottobre del 2004 tra l’Amministrazione Pubblica ed<br />
il settore privato per l’analisi, <strong>la</strong> divulgazione e <strong>la</strong> dinamizzazione dell’accesso<br />
alle Tecnologie dell’Informazione da parte di cittadini, imprese ed<br />
istituzioni.. È costituita da Entità Pubblica Imprenditoriale con <strong>la</strong> Società<br />
dell’Informazione (SETSI), e da privati: Corte Ingles, Inglese, HP, Intel,<br />
Microsoft, Telefónica, Caja Madrid, Panda Software e Sun Microsystems.<br />
Intervista al Direttore Generale, Alfonso Arbaiza.<br />
Perchè l’informatica nei piccoli sistemi? Senza le nuove tecnologie non<br />
si può concepire <strong>la</strong> competitività. Nel campo degli autonomi, del piccolo<br />
commercio e nel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> impresa, è ancora più forte, perchè necessitano<br />
delle nuove tecnologie per aumentare <strong>la</strong> produttività e migliorare <strong>la</strong> competitività.<br />
Il segreto è trovare <strong>una</strong> effettiva utilità. Un esempio pratico?<br />
Se a un pittore edile domandiamo se è meglio comprarsi un furgoncino<br />
per spostarsi da cliente a cliente, oppure dotarsi di <strong>una</strong> <strong>nuova</strong> tecnologia,<br />
sicuramente ci risponderà un furgoncino. Se gli spieghiamo che esistono<br />
sistemi tecnologici che permettono di ottenere le giuste miscele di vernici<br />
esattamente sempre uguali nel tempo, allora sceglie le tecnologie al posto<br />
del furgoncino. Quali aiuti sono previsti? Ci sono aiuti del Ministero<br />
dell’Industria, delle Regioni e del<strong>la</strong> Comunità Europea. Inoltre vengono<br />
svolti dei corsi di formazione. Quale settore ha risposto meglio? Ad<br />
ognuno bisogna fornire il sistema che meglio risolve i suoi problemi. Per<br />
esempio, un parrucchiere o un negozio di estetista accetteranno meglio<br />
<strong>una</strong> soluzione di mobil-marketing, basata sul<strong>la</strong> telefonia mobile, perchè<br />
dà <strong>la</strong> possibilità di inviare offerte via sms ai propri clienti. La stessa tecnologia,<br />
applicata ad un altro settore, probabilmente non avrebbe alcun effetto.<br />
Sono più aperti ad accettare le novità gli uomini o le donne? Se<br />
parliamo di donne attorno ai 55 <strong>anni</strong>, l’accettazione è superiore rispetto<br />
<strong>agli</strong> uomini. Che mi dice dei giovani? Per i giovani le nuove tecnologie<br />
sono un fatto genetico, naturale, istintivo. Per loro non si tratta solo di utili<br />
strumenti professionali, ma di <strong>una</strong> vera e propria forma di <strong>vita</strong>. (G.R.)<br />
Fabbricazione<br />
artigianale di pasta<br />
Basi di pizza<br />
per uso professionale<br />
Sapori & Qualità d’Italia, S.L.<br />
Pd. Torrel<strong>la</strong>no Alto<br />
C/Río Júcar 29<br />
03320 Torrel<strong>la</strong>no<br />
Elche - Alicante - España<br />
Tel. 96 663 30 85<br />
Fax 96 663 51 38<br />
Pag. 5
Pag. 6 1/2008<br />
FAES: ANALISI E STUDI SOCIALI<br />
La FAES è <strong>una</strong> fondazione privata<br />
per l’Analisi e gli Studi Sociali, senza<br />
scopo di lucro, che <strong>la</strong>vora nell’ambito<br />
delle idee e delle proposte politiche;<br />
è presieduta da José María Aznar.<br />
Un grande <strong>la</strong>boratorio di idee e programmi<br />
con <strong>la</strong> vocazione di nutrire il<br />
pensiero e l’azione politica del centro<br />
liberale e riformista. Promuove<br />
<strong>la</strong> riflessione ed il dibattito sui temi<br />
politici di <strong>una</strong> nazione libera e plurale<br />
come Spagna. FAES organizza<br />
seminari, conferenze, campus estivi<br />
e corsi di formazione. Pubblica libri,<br />
<strong>la</strong> rivista Quaderni di Pensiero Politico,<br />
Carte FAES, e libri del<strong>la</strong> Fondazione<br />
e dell’editoriale Gota a Gota.<br />
Inoltre svolge attività di re<strong>la</strong>zioni<br />
internazionali con altre fondazioni e Think Tanks dall’Europa, Stati<br />
Uniti ed Iberoamérica, come con pensatori ed accademici di tutto il<br />
mondo. FAES crede che l’Unione Europea unisce e rispetta le nazioni<br />
dell’Europa sul<strong>la</strong> base di alcuni valori comuni. FAES difende <strong>una</strong> Europa<br />
aperta e dinamica, centrata sul valore del<strong>la</strong> libertà, che promuova<br />
<strong>la</strong> libertà, <strong>la</strong> democrazia, <strong>la</strong> prosperità e <strong>la</strong> sicurezza insieme ai suoi<br />
soci ed alleati at<strong>la</strong>ntici. Ritiene anche che Iberoamérica è <strong>una</strong> parte<br />
sostanziale di Occidente e <strong>la</strong>vora per consolidarne i principi di libertà,<br />
democrazia e rispetto dei diritti fondamentali e generarvi ricchezza per<br />
avanzare nel<strong>la</strong> lotta <strong>al<strong>la</strong></strong> povertà. FAES ritiene che il vincolo at<strong>la</strong>ntico<br />
sia un elemento imprescindibile per <strong>la</strong> difesa del<strong>la</strong> libertà, <strong>la</strong> democrazia<br />
ed il modo di <strong>vita</strong> occidentale. I <strong>la</strong>vori che sviluppa <strong>la</strong> fondazione<br />
considerano le differenti minacce <strong>al<strong>la</strong></strong> democrazia nel mondo, come<br />
l’avanzamento del populismo rivoluzionario in Iberoamérica, i movimenti<br />
antiglobalizzazione che <strong>la</strong> sinistra promuove in Europa e negli<br />
Stati Uniti, e l’is<strong>la</strong>mismo radicale che si appoggia sul terrorismo per<br />
attaccare l’Occidente. Il terrorismo minaccia le società aperte, ricatta e<br />
tenta di piegare i valori e principi delle democrazie liberali. Il terrorismo<br />
cerca a tutti i costi di distruggere i principi di convivenza in libertà.<br />
La Spagna ha <strong>una</strong> lunga e dolorosa esperienza di terrorismo. Con<br />
<strong>la</strong> convinzione morale che fare concessioni è quello che pretendono i<br />
terroristi per <strong>la</strong> perpetuazione del terrore e del<strong>la</strong> sottomissione, FAES<br />
sviluppa un’intensa attività nel campo dello studio ed analisi di idee e<br />
strategie per difendere i valori di convivenza democratica di fronte al<br />
totalitarismo del terrore.<br />
Foto: José Maria Aznar, presidente del<strong>la</strong> Faes<br />
Epopea dei Borbone di Francia<br />
e del<strong>la</strong> Spagna fino ad oggi<br />
I Borbone, di origine francese,<br />
appartengono <strong>al<strong>la</strong></strong> dinastia<br />
capetingia che ereditò il trono<br />
di Francia nel 1589 e governò<br />
per oltre due secoli. Il nome<br />
deriva dal feudo che Roberto di<br />
Clermont incamerò, sposando<br />
nel 1272 Beatrice, figlia di<br />
Giov<strong>anni</strong> di Borgogna. Il figlio<br />
di Roberto, Luigi I di Borbone,<br />
ottenne da Carlo IV nel 1327 il<br />
titolo ducale. Il nome rimase <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
famiglia anche dopo <strong>la</strong> confisca<br />
del Borbonese fatta da Francesco<br />
I di Francia. Nel medioevo i<br />
Borbone si divisero in tre rami.<br />
Quello di Pietro I (1310-1356) si<br />
estinse quando <strong>la</strong> figlia di Pietro<br />
II di Borbone signore di Beaujeu,<br />
Susanna, ottenne da Luigi XII il<br />
diritto di succedere a tutti i beni<br />
dei genitori e sposò il cugino<br />
Carlo appartenente ai Borbone-<br />
Montpensier. Il terzo ramo risale<br />
a un nipote di Roberto, Giov<strong>anni</strong><br />
di La Marche il quale, in seguito<br />
al matrimonio con <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong><br />
dell’ultimo conte di Vendôme,<br />
Bouchard VII, fondò il ramo dei<br />
Borbone-Vendôme, che salì al<br />
trono di Francia con Enrico IV<br />
nel 1589, iniziando <strong>la</strong> dinastia<br />
reale dei Borbone di Francia.<br />
Da allora questa famiglia<br />
divenne <strong>una</strong> delle protagoniste<br />
del<strong>la</strong> storia d’Europa e generò<br />
importanti sovrani, fra cui<br />
Enrico IV e Luigi XIV. La<br />
famiglia sopravvive col ramo<br />
degli Orléans, nato con Filippo<br />
(1640-1701), secondogenito di<br />
Luigi XIII. I Borbone d’Orléans,<br />
dopo aver tenuto <strong>la</strong> reggenza<br />
di Francia (1715-1723) durante<br />
l’infanzia di Luigi XV, salirono al<br />
trono nel 1830 con Luigi Filippo.<br />
Con <strong>la</strong> morte di Enrico, conte di<br />
Chambord, il ramo degli Orléans<br />
è rimasto legittimo pretendente al<br />
trono di Francia. I più noti principi<br />
furono Luigi II di Borbone-Condé,<br />
detto il Gran Condé, e Luigi Enrico<br />
che fu primo ministro di Luigi XV.<br />
Il ramo dei Condé si estinse nel<br />
1830 e quello dei Conti nel 1814.<br />
Altri rami del<strong>la</strong> famiglia Borbone<br />
si stabilirono a partire dal XVIII<br />
secolo su troni stranieri. Il primo<br />
fu quello dei Borbone di Spagna.<br />
Capostipite Filippo V, nipote di<br />
Luigi XIV, il quale, nominato<br />
erede nel testamento di Carlo II, fu<br />
proc<strong>la</strong>mato re di Spagna il 2 ottobre<br />
1700; egli tuttavia fu riconosciuto<br />
dalle monarchie europee solo con<br />
i trattati di Utrecht e di Rastatt<br />
che ponevano fine <strong>al<strong>la</strong></strong> cosiddetta<br />
guerra di successione spagno<strong>la</strong><br />
(1701-1714). I sovrani di questa<br />
famiglia, il cui unico esponente<br />
ricco di personalità fu Carlo III<br />
(1759-1788, già sovrano fino al<br />
1759 di Napoli e di Sicilia con<br />
il nome di Carlo di Borbone),<br />
attraversarono periodi burrascosi;<br />
due volte furono detronizzati<br />
(1808 e 1868), dovettero affrontare<br />
guerre civili (guerre carliste) e<br />
abbandonare <strong>la</strong> Spagna nel 1931<br />
pur senza rinunziare ai propri<br />
diritti. Infatti i Borbone sono<br />
tornati sul trono con il figlio del<br />
pretendente Giov<strong>anni</strong>, Juan Carlos<br />
I, che designato nel 1969 come<br />
successore dal generale Francisco<br />
Franco, è diventato re di Spagna<br />
nel 1975.<br />
Mauro Piergentili<br />
Foto: Enrico IV Borbone - Navarra.<br />
Re Juan Carlos I Borbone e <strong>la</strong> Regina<br />
Sofia
1/2008<br />
La Comunità Europea offre molte opportunità<br />
di studio e scambi culturali ai figli degli italiani<br />
Programmi del<strong>la</strong> U.E.<br />
per studiare all’estero<br />
Per gli studenti che desiderano compiere <strong>una</strong> parte dei propri studi all’estero,<br />
diverse sono le possibilità.<br />
Per quanto riguarda l’Unione europea, due sono i nuovi programmi, che racchiudono<br />
tutti i precedenti: Socrates e Leonardo.<br />
Socrates finanzia lo scambio di insegnanti e studenti fra le scuole e le università<br />
europee. Gli studenti universitari, dal secondo anno in poi, possono<br />
frequentare corsi all’estero, con <strong>la</strong> possibilità, poi, di vedersi riconosciuti gli<br />
esami sostenuti. Il trasferimento può essere automatico, mediante l’applicazione<br />
dell’Ects (European Credit Transfer Scheme), oppure concordato<br />
prima del<strong>la</strong> partenza con i singoli docenti. Per rendere possibile tutto questo,<br />
il programma dà diritto all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie<br />
dell’ateneo ospite e a un contributo per le spese supplementari. E’ consigliabile<br />
iniziare a muoversi con un anno di anticipo. Il modo migliore per ottenere<br />
le informazioni necessarie, è quello di rivolgersi <strong>agli</strong> appositi uffici istituiti<br />
presso tutte le università. La modulistica necessaria, è disponibile sia presso i<br />
suddetti uffici, sia presso:<br />
•<br />
•<br />
Agensia Nazionale Sócrates - Sra. Encarnación Herrero Herrero Ministero<br />
Educazione e Cultura - Paseo del Prado, 28 - 8º piano 28014<br />
Madrid Tel: 91 506.56.85 - Fax: 91 506.56.89<br />
E-mail: a.socrates@educ.mec.es - www.mec.es/sgci/socrates<br />
Agensia Nazionale Erasmus, Vicesegretariato Generale del Consiglio<br />
delle Università - Sra. Teresa Díez Iturrioz - Città Universitaria s/n<br />
28040 Madrid - Tel: 91 453.98.42 - Fax: 91 453.98.85<br />
E-mail: mariateresa.diez@cuniv.mec.es<br />
Informazioni si possono inoltre ricevere per posta, richiedendole al numero<br />
verde attivato d<strong>al<strong>la</strong></strong> Commissione europea (1678-76166), oppure consultando<br />
il sito Internet http://europa.eu.int/comm/education/socrates/erasmus/<br />
home.html. Leonardo è, invece, il programma che l’Unione europea ha attivato<br />
sul fronte del<strong>la</strong> formazione professionale. Fra i suoi obiettivi vi sono il ri<strong>la</strong>ncio<br />
del<strong>la</strong> formazione professionale, <strong>la</strong> garanzia dell’accesso a quest’ultima,<br />
senza alcun tipo di discriminazione, per tutti i cittadini dell’Unione, nonché <strong>la</strong><br />
promozione del<strong>la</strong> cooperazione transnazionale in tali settori.<br />
Il programma, prevede il finanziamento di progetti volti al potenziamento<br />
del<strong>la</strong> formazione e allo scambio di studenti e giovani <strong>la</strong>voratori, che possono<br />
effettuare il tirocinio aziendale in paesi stranieri.<br />
La Comunità Europea offre diverse<br />
opportunità ai <strong>la</strong>voratori italiani<br />
all’estero ed ai loro figli, non solo<br />
come normative internazionali, ma<br />
anche come previsto nel<strong>la</strong> direttiva<br />
76/CEE, il cui scopo è quello di<br />
facilitare l’adeguamento professionale<br />
degli italiani che si trovano nei<br />
Paesi comunitari. Questo vale tanto<br />
per le esigenze di riqualificazione<br />
e come sostegno del <strong>la</strong>voro e del<strong>la</strong><br />
micro-imprenditorialità, quanto per<br />
stimo<strong>la</strong>re l’integrazione dei nostri<br />
connazionali nei sistemi formativi<br />
dei Paesi esteri in cui vivono. I re<strong>la</strong>tivi<br />
finanziamenti - spiega Susanna<br />
D’Alessandro di GRTV - sono messi<br />
a disposizione dall’Unione Europea,<br />
insieme ad un cofinanziamento<br />
dello Stato italiano, che ne delinea<br />
gli obiettivi e definisce i criteri e le<br />
procedure per accedervi. Le azioni<br />
formative sono rivolte sia ai figli dei<br />
<strong>la</strong>voratori migranti, sia ai migranti,<br />
giovani ed adulti, aventi l’esigenza<br />
di qualificare e riconvertire <strong>la</strong> propria<br />
professionalità, in re<strong>la</strong>zione<br />
alle nuove esigenze del mercato del<br />
<strong>la</strong>voro, nei diversi paesi dell’Unione<br />
Europea. Considerata <strong>la</strong> rilevanza<br />
del problema dell’inserimento e del<br />
successo sco<strong>la</strong>stico dei figli dei <strong>la</strong>voratori<br />
migranti e delle priorità da<br />
assegnare a questi interventi formativi,<br />
in modo da raggiungere risultati<br />
significativi su un terreno di grande<br />
rilievo sociale, è sembrato più opportuno<br />
considerare quali destinatari<br />
non soltanto i giovani nell’età del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong> dell’obbligo, ma anche le loro<br />
famiglie. E’, infatti, evidente che l’inserimento<br />
ed il successo sco<strong>la</strong>stico<br />
dei figli sono in diretto rapporto con<br />
il grado e le modalità d’integrazione<br />
culturale e sociale delle famiglie nel<br />
loro complesso, i livelli di sco<strong>la</strong>rità<br />
dei genitori, i loro atteggiamenti ed<br />
aspettative rispetto all’istruzione<br />
ed <strong>al<strong>la</strong></strong> formazione dei figli. Da qui<br />
scaturiscono naturalmente miglioramenti<br />
delle condizioni sociali nonché<br />
nuove opportunità professionali<br />
anche per le successive generazioni.<br />
Un altro aspetto importante è il<br />
raggiungimento del<strong>la</strong> migliore integrazione<br />
degli Enti di formazione<br />
italiani operanti all’estero a favore<br />
dei <strong>la</strong>voratori migranti e dei loro figli<br />
con i sistemi dell’istruzione e del<strong>la</strong><br />
formazione professionale dei Paesi<br />
ospitanti. A tal proposito è opportuno<br />
realizzare, come peraltro previsto dal<br />
Programma Operativo dell’Unione<br />
Europea, che le attività formative<br />
siano caratterizzate ed indirizzate a<br />
sperimentare approcci che possano<br />
aumentare l’efficacia delle azioni<br />
formative, in un contesto economico<br />
e sociale in mutamento. I criteri<br />
di innovatività previsti fanno riferimento<br />
all’uso di metodologie, di<br />
modalità d’erogazione, di tecnologie<br />
di natura innovativa, ovvero fanno<br />
Silhouette Lift: <strong>una</strong> grande novità in Chirurgia<br />
P<strong>la</strong>stica ed Estetica.<br />
Il “Silhouette Lift” è <strong>una</strong> tecnica chirurgica mini-invasiva per il ringiovanimento cervico-facciale.<br />
Questa tecnica si realizza mediante l’utilizzo di speciali fili chiamati Suture Silhouette, caratterizzate<br />
da partico<strong>la</strong>ri coni riassorbibili in acido poli-<strong>la</strong>ttico, disegnate e realizzate da un bio ingegnere californiano<br />
e introdotte nel mondo del<strong>la</strong> Chirurgia P<strong>la</strong>stica.<br />
La presenza di coni favorisce <strong>una</strong> forte e stabile trazione dei tessuti permettendo di conseguire un<br />
aspetto più giovane e ri<strong>la</strong>ssato, sollevando i tessuti del terzo medio del viso.<br />
Questa tecnica non può sostituire il lifting c<strong>la</strong>ssico, ma rappresenta un procedimento chirurgico nuovo<br />
e minimamente invasivo in cui non residuano cicatrici visibili, indicato per pazienti con moderato<br />
ri<strong>la</strong>ssamento cutaneo.<br />
L’operazione si effettua in anestesia locale o con b<strong>la</strong>nda sedazione e dura 45 minuti circa.<br />
Recentemente l’utilizzo di tali suture è stato esteso al lifting del sopracciglio, del collo e del gluteo.<br />
In partico<strong>la</strong>re l’utilizzo delle Suture Silhouette per <strong>la</strong> gluteo-p<strong>la</strong>stica rappresenta <strong>una</strong> valida alternativa<br />
ad altre tecniche come l’impianto di grasso o l’utilizzo di protesi.<br />
Il recupero post-operatorio è molto rapido, il dolore spesso assente e solitamente le complicanze rare.<br />
Non è solo il mondo dell’estetica che beneficia di questa innovativa sutura, ma anche il vasto campo del<strong>la</strong> Chirurgia Ricostruttiva: sta riscuotendo un notevole interesse<br />
l’uso delle Suture Silhouette per <strong>la</strong> simmetrizzazione del viso nelle paralisi del nervo facciale. L’Università di Udine nel reparto di Chirurgia P<strong>la</strong>stica è stata <strong>la</strong> prima in<br />
Europa ad utilizzare questo sistema per le paralisi del viso, seguita poi da Padova, Siena e molti altri centri.<br />
All’estero ora anche il più grande ospedale di Parigi, Petie-Salpetriere, ha inserito questa metodica nelle procedure standard per il recupero di queste patologie.<br />
La Spagna e l’Italia sono stati i primi paesi dopo gli USA ad utilizzare e divulgare l’uso delle Suture Silhouette, in quanto il dr. Franco Perego di Monza ed il sottoscritto,<br />
dr. Roberto Pizzamiglio in Marbel<strong>la</strong>, per <strong>anni</strong> abbiamo col<strong>la</strong>borato con il dr. Nicanor Isse di Newport Beach, California, che è il chirurgo che ha ottimizzato l’uso<br />
di queste suture in chirurgia estetica.<br />
Il ridotto traumatismo, <strong>la</strong> rapida guarigione dei pazienti e gli ottimi risultati ottenibili, fanno del Silhouette Lift il protagonista nelle innovazioni in Chirurgia P<strong>la</strong>stica ed<br />
Estetica.<br />
Dr. Roberto Pizzamiglio<br />
Molding Clinic – Marbel<strong>la</strong><br />
roberto@pizzamiglio.org<br />
Pag. 7<br />
riferimento a nuovi settori produttivi<br />
e a nuove tecnologie. Inoltre l’innovatività<br />
delle azioni può riguardare<br />
l’attivazione di col<strong>la</strong>borazioni e partnership<br />
transnazionali, allo scopo di<br />
promuovere <strong>la</strong> diffusione di modelli<br />
formativi di successo, originati e<br />
sperimentati in contesti diversi. I progetti<br />
di formazione possono essere<br />
presentati da Enti di formazione, da<br />
Istituzioni educative e associazioni<br />
culturali operanti in favore degli italiani<br />
emigranti nei Paesi dell’Unione<br />
Europea, da organismi e strutture<br />
di orientamento; è necessario però<br />
che gli stessi abbiano disponibilità<br />
di proprie sedi operative ovvero di<br />
collegamenti con strutture formative<br />
nei Paesi ove intendono realizzare le<br />
attività formative. Successivamente<br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> selezione dei progetti, l’esito<br />
viene tempestivamente comunicato<br />
al Ministero degli Affari Esteri, alle<br />
Ambasciate e <strong>agli</strong> uffici Conso<strong>la</strong>ri<br />
italiani interessati. Sarà poi compito<br />
dell’Ente vincitore promuovere attraverso<br />
strumenti di divulgazione e<br />
comunicazione le caratteristiche del<br />
progetto, le modalità di accesso per i<br />
partecipanti, i tempi di realizzazione<br />
(di solito <strong>la</strong> durata è annuale), le tipologie<br />
di intervento. I progetti vengono<br />
realizzati nei Paesi dell’Unione<br />
Europea indicati in fase di presentazione<br />
con molte opportunità di<br />
collegamenti culturali e partenariati<br />
italiani, in modo da consentire <strong>la</strong><br />
fruizione delle attività di formazione<br />
anche <strong>agli</strong> italiani per i quali sarebbe<br />
difficile accedere nell’ambito dei sistemi<br />
di formazione locale.<br />
Luca Del<strong>la</strong> Valle
Pag. 8 1/2008<br />
Marbel<strong>la</strong>, sempre più sicura, con 38 poliziotti<br />
di quartiere e squadre miste per questa estate<br />
Attualmente il presidente<br />
dell’IPA (International Police<br />
Association) di Marbel<strong>la</strong> è<br />
Sebastián Suárez, del<strong>la</strong> Polizia<br />
Locale. Subentra ad Antonio<br />
Gil Haro che è stato nominato<br />
Presidente Onorario. È <strong>la</strong> prima<br />
volta nel<strong>la</strong> storia dell’IPA<br />
in Spagna che si crea questa<br />
qualifica. I Soci appartengono<br />
al Corpo del<strong>la</strong> Polizia<br />
Nazionale, <strong>al<strong>la</strong></strong> Guardia Civil,<br />
alle Forze Armate e <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
Polizia Local. Inoltre ci sono<br />
soci speciali, per i loro meriti<br />
come col<strong>la</strong>boratori volontari,<br />
che rispecchiano il motto<br />
“Servo per Amikeko” ossìa<br />
Servire per Amicizia. Secondo<br />
Sebastián Suárez <strong>una</strong> città<br />
cosmopolita come Marbel<strong>la</strong><br />
avrebbe bisogno di un alloggiamento<br />
per amici, colleghi<br />
e soci IPA di passaggio o in<br />
vacanza. Una specie di fore-<br />
steria come già ce ne sono in<br />
altre città del mondo. “Pertanto<br />
- afferma Suárez - approfitto<br />
per <strong>la</strong>nciare un appello a<br />
un costruttore o ad un imprenditore<br />
che volesse darci in uso<br />
un edificio che noi potremmo<br />
gestire dandogli <strong>una</strong> grande<br />
pubblicità a livello mondiale”.<br />
Oltre alle attività sociali e culturali,<br />
l’IPA ha promosso un<br />
corso di specializzazione per <strong>la</strong><br />
Polizia Locale sulle falsificazioni<br />
dei capi di abbigliamento<br />
firmati e degli accessori di<br />
marca, patrocinato dalle stesse<br />
case che vengono contraffatte,<br />
fra cui <strong>la</strong> Nike, <strong>la</strong> Burberry e<br />
<strong>la</strong> Disney. Inoltre ha varato un<br />
programma di formazione permanente<br />
legato <strong>al<strong>la</strong></strong> professione<br />
di operatori del<strong>la</strong> sicurezza,<br />
con corsi di tecnica di difesa<br />
personale e attualizzazione<br />
dei sistemi informatici. Ma<br />
Il Municipio ha istituito <strong>la</strong> Polizia<br />
di Quartiere che è già operativa<br />
con 38 agenti. La sindachessa, Ángeles<br />
Muñoz, ha dichiarato che <strong>la</strong><br />
“polizia di prossimità” è <strong>la</strong> volontà<br />
del Comune per <strong>una</strong> forte politica<br />
di Sicurezza Cittadina, <strong>la</strong> cui delegata,<br />
Maria Francisca Caracuel,<br />
afferma che questa dotazione non<br />
sostituisce quel<strong>la</strong> già operante,<br />
ma si somma all’organico esistente.<br />
La sicurezza per l’estate viene<br />
garantita da squadre di agenti del<strong>la</strong><br />
Polizia Locale e Nazionale, con<br />
ispettori del<strong>la</strong> “Via Pubblica”. Le<br />
misure sono state decise in <strong>una</strong><br />
riunione fra <strong>la</strong> Sindaca, Angeles<br />
Muñoz, <strong>la</strong> Delegata per <strong>la</strong> Sicurezza,<br />
M. Francisca Caracuel, <strong>la</strong><br />
Delegata <strong>al<strong>la</strong></strong> Via Pubblica, Alicia<br />
Jiménez, il Commissario Capo<br />
del<strong>la</strong> Polizia Nazionale, Francisco<br />
Arrebo<strong>la</strong> e il rappresentante del<strong>la</strong><br />
Polizia locale. “Marbel<strong>la</strong> è sicura<br />
<strong>la</strong> novità più curiosa, legata<br />
in qualche modo <strong>al<strong>la</strong></strong> figura<br />
dell’agente di quartiere, è rap<strong>presentata</strong><br />
da un corso chiamato<br />
“El día canino”, organizzato<br />
assieme Comunità dei Municipi<br />
del<strong>la</strong> Costa del Sol e <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
scuo<strong>la</strong> di addestramento dei<br />
cani Roy Fonte. Si tratta di un<br />
primo livello addestrativo in<br />
modo che un poliziotto abbia<br />
un fedele compagno a quattro<br />
zampe che, oltre a proteggere,<br />
aiuta materialmente ed emotivamente.<br />
La sua so<strong>la</strong> presenza<br />
stimo<strong>la</strong> l’avvicinamento<br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> gente, rende più facile il<br />
contatto e funge da deterrente<br />
contro i malintenzionati, per<br />
– dichiara <strong>la</strong> Sindaca – ma dobbiamo<br />
continuare a migliorare, conciliando<br />
carattere turistico e leggi<br />
com<strong>una</strong>li”.<br />
M. Francisca Caracuel, ha evidenziato<br />
l’importanza del<strong>la</strong> preven-<br />
cui stiamo facendo in modo<br />
che questa iniziativa diventi<br />
un servizio complementare di<br />
carattere professionale poliziale.<br />
Un animale è un valore<br />
aggiunto al rapporto già esistente<br />
fra cittadino e agente,<br />
perchè ha un ruolo presenziale,<br />
esecutivo e dissuasorio.<br />
Naturalmente l’IPA di Marbel<strong>la</strong><br />
mantiene molti contatti con<br />
le associazioni straniere, considerato<br />
che Marbel<strong>la</strong> è <strong>la</strong> città<br />
più cosmopolita del<strong>la</strong> Spagna.<br />
Recentemente ha ricevuto <strong>la</strong><br />
visita di membri IPA dell’Ontario,<br />
in Canadà, di Fi<strong>la</strong>delfia,<br />
Chicago, Romania, Estonia,<br />
Slovenia, Francia e altri. Per<br />
zione dei delitti e delle infrazioni.<br />
Il Piano di Sicurezza Estivo include<br />
i controlli di alcolemia,che<br />
in estate aumentano specialmente<br />
in punti caldi come Porto Banús,<br />
Marbel<strong>la</strong> e San Pedro.<br />
L’International Police Association<br />
“Servo per Amikeko”<br />
quanto riguarda l’Italia, l’ultima<br />
visita è stata quel<strong>la</strong> di un<br />
socio di Palermo; l’anno prossimo<br />
verrà ricambiata <strong>la</strong> visita.<br />
L’amicizia, simbolicamente<br />
indicata nel motto dell’IPA, è<br />
fatta anche di questi gesti.<br />
Giulio Rosi<br />
International Police Association<br />
magazine<br />
Sopra da sinistra:<br />
- l’Alcaldesa Angeles Muñoz, <strong>la</strong> delegata<br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> sicurezza M. Francisca Caracuel<br />
e l’intendente Rafael Mora.<br />
- Riunione per il piano di sicurezza<br />
estate.<br />
A <strong>la</strong>to:<br />
Sebástian Suárez, presidente IPA<br />
Marbel<strong>la</strong>
1/2008<br />
Iberdro<strong>la</strong>: così è cambiato<br />
oggi il concetto d’impresa<br />
Ignazio Ga<strong>la</strong>n Presidente di<br />
IBERDROLA, afferma che “nel<br />
secolo XXI <strong>la</strong> risorsa più scarsa è<br />
il talento, per cui è fondamentale<br />
in <strong>una</strong> impresa, in <strong>una</strong> società, in<br />
un paese, sapere gestire il capitale<br />
umano, attraverso <strong>la</strong> valorizzazione<br />
di quel patrimonio aziendale<br />
che si chiama talento”.<br />
Come è cambiato il concetto di<br />
impresa? “Il concetto di impresa<br />
è cambiato molto negli ultimi<br />
<strong>anni</strong> e, sebbene l’obiettivo ultimo<br />
sia <strong>la</strong> creazione di ricchezza, questo<br />
compito si deve fare di forma<br />
sostenuta e sostenibile: negozio<br />
e sostenibilità devono andare di<br />
pari passo”.<br />
Quale sarebbe il nuovo ruolo<br />
degli imprenditori? “Essi sono,<br />
senza dubbio, uno degli agenti<br />
socioeconomici più importanti e<br />
costituiscono <strong>la</strong> base del sistema<br />
produttivo, creando ricchezza, occupazione<br />
e benessere; dinamizzando<br />
e modernizzando il tessuto<br />
industriale; essendo un motore<br />
per l’innovazione ed elemento costruttivo<br />
di talento e conoscenza”.<br />
E quale sarebbe l’elemento trainante<br />
del futuro? “Se nel secolo<br />
XIX <strong>la</strong> risorsa più scarsa era il<br />
denaro e, per questo motivo, gli<br />
economisti erano i più apprezzati,<br />
e nel secolo XX fu <strong>la</strong> tecnologia,<br />
che favorì gli ingegneri, oggi, nel<br />
secolo XXI, <strong>la</strong> risorsa più scarsa è<br />
il talento”.<br />
Cosa dire dei mercati del mondo?<br />
“Questo è un gran momento<br />
per approfittare delle enormi possibilità<br />
che <strong>la</strong> globalizzazione ed<br />
i mercati ci offrono. Ma occorre<br />
essere coraggiosi, aperti, dinamici,<br />
senza paura del rischio e con<br />
<strong>una</strong> visione ottimistica di futuro il<br />
. Andalucia Mondial del Golf: Volvo Master, Riders Cup, Coppa del<br />
Mondo.<br />
. Communication Golf organizza Tornei PRO AM e AMATEUR<br />
. Gli italiani amano <strong>la</strong> competizione, lo sport e <strong>la</strong> Spagna: <strong>la</strong> Costa<br />
del Sol è il luogo ideale<br />
. Communication Golf nel<strong>la</strong> Costa del Sol si giuoca nei migliori<br />
campi da golf, si vive negli hotel più esclusivi e il sole più bril<strong>la</strong>nte<br />
fa vivere <strong>una</strong> vacanza indimenticabile<br />
. Sport, amicizia e....possibili investimenti!<br />
. Il golf è piacere, amicizia e comunicazione!<br />
successo”.<br />
Un elogio <strong>al<strong>la</strong></strong> globalizzazione?<br />
“La globalizzazione ha moltiplicato<br />
le possibilità di crescita ed<br />
espansione delle imprese e, contemporaneamente,<br />
ha portato ad<br />
intensificare i compromessi e le<br />
responsabilità di fronte ai collettivi<br />
più prossimi ed alle società<br />
dove sviluppano le attività.<br />
Prossimamente? “Come ho dichiarato<br />
in Texas, durante il XII<br />
Foro Spagnolo-Stati Uniti, entro<br />
il 2010 investiremo oltre 5.144<br />
milioni di Euro in energie rinnovabili<br />
negli Stati Uniti. Questo<br />
investimento è previsto nel piano<br />
strategico del<strong>la</strong> compagnia per il<br />
periodo 2008/2010. Oggi siamo<br />
leader dell’energia eolica mondiale,<br />
presenti in 22 paesi e con 1400<br />
impiegati.<br />
Pao<strong>la</strong> Pacifici<br />
I 4000 Giovani imprenditori<br />
L’Associazione di<br />
Giovani Imprenditori<br />
dell’Andalusia AJE,<br />
fu costituita nel 1990<br />
ed è multisettoriale.<br />
Possono esserne<br />
membri tutti gli impresari<br />
minori di 40<br />
<strong>anni</strong>.<br />
L’Aje Andalusia persegue<br />
<strong>la</strong> difesa e promozione<br />
degli interessi<br />
economici e sociali, attraverso <strong>la</strong> trattativa collettiva <strong>la</strong>vorativa, <strong>la</strong><br />
soluzione di conflitti di <strong>la</strong>voro, il dialogo sociale, <strong>la</strong> partecipazione negli<br />
organismi pubblici. I suoi scopi sono:<br />
* Promuovere le vocazioni imprenditoriali.<br />
* Rappresentare, gestire e difendere gli interessi professionali dei suoi<br />
membri<br />
* Studiare, appoggiare e sviluppare progetti presentati per i suoi associati.<br />
* Servire da organo, unione e coordinazione tra i suoi membri e stimo<strong>la</strong>re<br />
lo spirito di solidarietà<br />
* Rispondere alle necessità di formazione, informazione, assistenza, ricerca<br />
e perfezionamento dei suoi membri, studiare e divulgare i temi<br />
d’interesse per i soci.<br />
* Agire in appoggio e difesa dall’impresa spagno<strong>la</strong> ed andalusa, indipendentemente<br />
dell’amministrazione pubblica e di qualunque gruppo<br />
di pressione o partito politico.<br />
* Stimo<strong>la</strong>re ed appoggiare il sistema di libera iniziativa e l’economia<br />
di mercato.<br />
* Cooperare con le differenti organizzazioni sociali per ottenere <strong>una</strong> crescita<br />
stabile ed un adeguato livello di qualità.<br />
Il Presidente dell’Aje Andalusa, Francisco Javier Navarro Bermudez,<br />
ha dichiarato: “Siamo nati 18 <strong>anni</strong> fa e rappresentiamo più di 4.000 giovani<br />
imprenditori. È arrivata l’ora di fare un salto qualitativo e quantitativo,<br />
per potenziare il nostro messaggio. Vogliamo arrivare a nuovi<br />
interlocutori e stringere con loro dei legami produttivi. Lavoriamo per<br />
<strong>la</strong> creazione e il miglioramento delle imprese, per ridurre <strong>la</strong> burocrazia,<br />
migliorare le comunicazioni, per essere presenti nei grandi organi di decisione<br />
dell’Andalusia, per <strong>la</strong> ricerca nelle nostre università, per ottenere<br />
migliori strumenti finanziari, nuove politiche che favoriscano l’iniziativa<br />
privata, migliorare i legami di solidarietà ed appoggio tra imprese e<br />
società, per l’internazionalizzazione delle imprese andaluse”.<br />
Foto: I vincitori del Premio Aje 2008, con il sindaco di Ma<strong>la</strong>ga,<br />
Francisco de <strong>la</strong> Torre<br />
Communication Golf and Travel s.l.<br />
Ma<strong>la</strong>ga - B92935568<br />
Tel. +34 675451111<br />
www.communicationgolf.com<br />
Pag. 9
Pag. 10 1/2008<br />
Le auto rubate svaniscono sul<strong>la</strong> rotta del crimine<br />
L’ultimo lembo meridionale<br />
del<strong>la</strong> costa spagno<strong>la</strong> si chiama<br />
Costa del Sol. La chiamano anche<br />
“rotta del crimine”, perchè<br />
<strong>la</strong> variopinta promisquità di<br />
razze, di lingue e di situazioni<br />
favorisce le attività illecite.<br />
Quando si arriva ad Algeciras,<br />
Africa ed Europa sembrano<br />
toccarsi. In questo punto, considerato<br />
<strong>la</strong> “porta meridionale”<br />
verso l’Africa, il corto braccio<br />
di mare favorisce qualsiasi<br />
traffico. È qui che il 40% delle<br />
automobili rubate attendono il<br />
momento più propizio per entrare<br />
in Marocco, con l’aiuto<br />
del<strong>la</strong> criminalità organizzata, e<br />
perdersi nei <strong>la</strong>birinti africani.<br />
Solo nel<strong>la</strong> provincia di Ma<strong>la</strong>ga<br />
ogni anno vengono rubate più<br />
di settemi<strong>la</strong> automobili. In tutta<br />
<strong>la</strong> Spagna il numero di auto ru-<br />
Foto: A destra - il collezionista Maltoni<br />
e <strong>la</strong> prima macchina per caffè<br />
“La Pavoni”. Sopra - Modello chiamato<br />
“Lollobrigida”<br />
A Vil<strong>la</strong> Fidelia di Spello, si è<br />
svolto Caffèstival, non solo<br />
esposizione e degustazione,<br />
ma anche occasioni culturali a<br />
bate annualmente, secondo <strong>una</strong><br />
stima di qualche tempo fa, superava<br />
le centomi<strong>la</strong> unità. Circa<br />
<strong>la</strong> metà vengono recuperate<br />
d<strong>al<strong>la</strong></strong> polizia prima che <strong>la</strong>scino<br />
<strong>la</strong> Spagna. Spesso le automobili<br />
rubate servono per finanziare<br />
altre attività criminali, come il<br />
traffico di hashish, <strong>la</strong> tratta delle<br />
bianche collegata <strong>al<strong>la</strong></strong> prostituzione<br />
e perfino l’immigrazione<br />
c<strong>la</strong>ndestina. Il meccanismo è<br />
gestito da un gruppo formato<br />
da un capo e dei basisti che studiano<br />
le abitudini dei proprietari<br />
prima di fare il colpo. La<br />
disattenzione dei proprietari è<br />
complice dei delinquenti. Molti<br />
furti avvengono infatti presso i<br />
distributori di benzina, quando<br />
si abbandona <strong>la</strong> macchina con<br />
le chiavi inserite nel quadro<br />
per recarsi <strong>al<strong>la</strong></strong> cassa a pagare il<br />
carburante. Altri furti vengono<br />
commessi davanti alle edicole<br />
dei giornali o presso gli uffici<br />
del<strong>la</strong> Motorizzazione spagno<strong>la</strong><br />
dove si effettuano le immatrico<strong>la</strong>zioni<br />
e le revisioni periodiche.<br />
Una delle situazioni di rischio<br />
si verifica quando le automobili<br />
nuove giungono presso i concessionari<br />
per essere collocate<br />
nelle vetrine. Nel trambusto i<br />
<strong>la</strong>dri, che indossano tute simili a<br />
quelle degli addetti allo scarico,<br />
si mettono al vo<strong>la</strong>nte e spariscono<br />
nel nul<strong>la</strong>. Anche nei gesti più<br />
semplicipuò nascondersi l’occasione<br />
per favorire i malviventi.<br />
Per esempio, il segnale emesso<br />
dal telecomando a raggi infrarossi<br />
per bloccare <strong>la</strong> vettura, può<br />
essere intercettato e clonato. Il<br />
veicolo viene pedinato ed <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
prima occasione rubato, direttamente<br />
in garage o al parcheggio.<br />
Il modo migliore per difendersi<br />
è <strong>la</strong> prudenza, considerando che<br />
si tratta di professionisti. La<br />
struttura delle bande è formata<br />
da gruppi di <strong>una</strong> ventina di persone.<br />
Alcune scelgono le macchine,<br />
altre procurano chiavi<br />
ed antifurti, e altre ancora effettuano<br />
il furto. Una volta rubata<br />
<strong>la</strong> vettura, un falsario crea <strong>la</strong><br />
documentazione che l’accompagnerà<br />
oltre frontiera, dove<br />
viene affidata ad un corriere<br />
che, a volte, si fa accompagnare<br />
da <strong>una</strong> donna e quanche<br />
bambino per simu<strong>la</strong>re un insospettabile<br />
nucleo familiare. Il<br />
corriere guiderà l’automobile<br />
oltre confine consegnando<strong>la</strong><br />
ad un trafficante locale che <strong>la</strong><br />
colloca sul mercato c<strong>la</strong>ndesti-<br />
no. Più sono le persone implicate,<br />
maggiori sono i costi da<br />
ammortizzare. Anche il rischio<br />
ha <strong>una</strong> quotazione e il ricavato<br />
può raggiungere il 60% del<br />
prezzo di listino. Tradotto in<br />
soldi, il fenomeno delle auto<br />
rubate provoca ogni anno un<br />
danno economico di un centinaio<br />
di milioni di euro, gran<br />
parte a carico delle compagnie<br />
assicuratrici. Nei casi di furti<br />
commessi in altre nazioni, con<br />
il successivo passaggio del<strong>la</strong><br />
vettura per varie frontiere, sarà<br />
sempre più determinante il sistema<br />
At<strong>la</strong>s, un’immensa banca<br />
dati gestita da FBI e Interpol,<br />
<strong>la</strong> quale permette l’identificazione<br />
del veicolo anche se<br />
è stato riverniciato, grazie al<br />
riscontro di alcuni dati che <strong>la</strong><br />
mafia non è in grado di modificare.<br />
Il passaggio delle auto<br />
rubate attraverso varie frontiere<br />
complica il <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong><br />
polizia. È emblematico il caso<br />
dell’ automobile di un cittadino<br />
italiano, rubata a Londra,<br />
fatta transitare per Parigi ed<br />
esportata in Marocco passando<br />
d<strong>al<strong>la</strong></strong> Spagna. In questo caso<br />
l’identificazione attraverso i<br />
documenti contraffatti risulta<br />
impossibile. Le cose stanno<br />
cambiando radicalmente con<br />
l’entrata in funzione del sistema<br />
satellitare “Galileo” che<br />
permette l’immediata localizzazione<br />
dei veicoli rubati.<br />
Il Made in Italy del caffè, fra aromi, storia e cultura<br />
partire da un comune denominatore:<br />
il caffè. L’evento comprendeva<br />
<strong>la</strong> mostra “Espresso<br />
made in Italy, storia, cultura,<br />
design, del<strong>la</strong> macchina da caffè<br />
espresso” d<strong>al<strong>la</strong></strong> Collezione<br />
Enrico Maltoni, che ha come<br />
obiettivo <strong>la</strong> divulgazione del<strong>la</strong><br />
cultura del caffè espresso made<br />
in Italy in Italia e nel mondo.<br />
L’idea gli venne quando acquistò<br />
al mercato delle pulci<br />
<strong>la</strong> prima macchina da caffè,<br />
diventando così il più grande<br />
collezionista al mondo.<br />
Al Caffè Letterario del<strong>la</strong> Limonaia<br />
<strong>la</strong> giuria, con il sindaco<br />
di Spello, Sandro Vitali, ha<br />
premiato Vincenzo Comito, autore<br />
del racconto Dura lex sed<br />
lex, e Renato Bettinardi, per<br />
il cortometraggio<br />
Ti Ascolto.<br />
Il premio, messo<br />
in palio da<br />
Carlo Ruffinelli<br />
e Marina Berti,<br />
del<strong>la</strong> Torrefazione<br />
Mokacika<br />
di Spello (Sponsor<br />
ufficiale di<br />
C a f f è s t i v a l ) ,<br />
c o m p r e n d e v a<br />
un viaggio ed<br />
<strong>una</strong> fornitura di<br />
pregiato caffè.<br />
Per il concorso<br />
“BaldanAutomobili<br />
ti guida<br />
nelle terre del<br />
Caffè”, è risultato<br />
vincitore il<br />
visitatore Danilo<br />
Paggi di<br />
Perugia, con un<br />
viaggio in Tunisia.<br />
Ugo Raffa
1/2008<br />
Sono in 43 mi<strong>la</strong> gli italiani<br />
del<strong>la</strong> “Casa” di Barcellona<br />
La CASA DEGLI ITALIANI,<br />
fondata nel 1866 con il nome<br />
“SOCIETÁ ITALIANA DI BE-<br />
NEFICIENZA E SCUOLE”, é<br />
<strong>una</strong> Associazione apolitica fra<br />
italiani, avente fini di solidarietá,<br />
di assistenza mutua e di conservazione<br />
delle radici culturalie<br />
linguistiche. É oggi <strong>la</strong> piú antica<br />
Associazione italiana all’estero<br />
in piena attivitá. L’Associazione,<br />
senza fini di lucro, opera con il<br />
pieno riconoscimento degli Stati<br />
Italiano e Spagnolo, ed ha sempre<br />
realizzato le sue finalitá grazie <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
dedizione, a titolo completamente<br />
gratuito, dei Soci fra i quali i componenti<br />
del Consiglio di Amministrazione.<br />
Si finanzia attraverso<br />
le quote sociali, le donazioni dei<br />
benefattori ed altri introiti provenienti<br />
da iniziative varie. Le<br />
attività di beneficienza sono affidate<br />
al Comitato Assistenza, che<br />
aiuta i connazionali bisognosi sia<br />
moralmente sia economicamente.<br />
Nel<strong>la</strong> sua bel<strong>la</strong> e importante sede<br />
al centro di Barcellona, si organizzano<br />
periodicamente riunioni<br />
culturali e sociali, concerti, conferenze,<br />
mostre d’arte, per gustare <strong>la</strong><br />
buona cucina italiana, oppure fare<br />
<strong>una</strong> partita a carte o al biliardo tra<br />
amici. Una moderna inst<strong>al<strong>la</strong></strong>zione<br />
con antenna parabolica permette<br />
di mantenersi informati sulle vicende<br />
nazionali, seguirle e viverle<br />
in buona compagnia. L’organizzazione<br />
di visite culturali e museistiche,<br />
di gite, di viaggi all’estero,<br />
permette di rinforzare amicizie<br />
fra i partecipanti e di farne delle<br />
nuove. Per mandato statutario <strong>la</strong><br />
Casa degli Italiani, nell’ambito<br />
del suo programma di promozione<br />
del<strong>la</strong> cultura, creò nel lontano<br />
1894, con grande impegno,<br />
le Scuole Italiane in Barcellona.<br />
Attualmente le Scuole Italiane di<br />
Barcellona, che comprendono il<br />
ciclo completo d<strong>al<strong>la</strong></strong> Materna al<br />
Liceo Scientifico, sono a carico<br />
dello Stato Italiano con professori<br />
di ruolo e pertanto parificate<br />
con l’ordinamento italiano e con<br />
quello spagnolo. La loro sede é<br />
negli edifici di proprietá del<strong>la</strong><br />
Casa. Istituisce sussidi e borse<br />
di studio per aiutare le famiglie<br />
in caso di difficoltá economiche.<br />
Altra importante attivitá é quel<strong>la</strong><br />
del<strong>la</strong> “Commissione Giovani”,<br />
per svolgere attivitá diverse, in<br />
partico<strong>la</strong>re quelle sportive, organizzando<br />
squadre a tutti i livelli di<br />
etá per i campionati ufficiali delle<br />
federazioni Cata<strong>la</strong>ne. La Casa degli<br />
Italiani col<strong>la</strong>bora con l’Istituto<br />
Italiano di Cultura offrendo le<br />
sue strutture per le manifestazioni<br />
culturali.<br />
L’edificio del<strong>la</strong> Casa degli Italiani, del<br />
1928, è nel centro di Barcellona: Pasaje<br />
Méndez Vigo, 8 - BARCELLONA<br />
Telefono: +34.93.487.88.51<br />
“Fiestas y Ferias” in Spagna<br />
Marbel<strong>la</strong> - Feria de San Bernabé<br />
dal 9 al 15 giugno 2008<br />
Pag. 11<br />
La Feria di San Bernabé, a Marbel<strong>la</strong>, quest’anno si svolge<br />
dal 9 al 15 giugno. Questo evento ricco di colore è <strong>una</strong> festosa<br />
combinazione di musica f<strong>la</strong>menca, sfi<strong>la</strong>te di cavalieri<br />
e dame in abito gitano, balli tipici dell’Andalusia come <strong>la</strong><br />
Sevil<strong>la</strong>na, e musica popo<strong>la</strong>re per i giovani.<br />
La gente locale allestisce delle casette dove le persone socializzano,<br />
mangiano piatti andalusi tipici come il formaggio<br />
stagionato, il pesce fritto e il prosciutto Serrano. Si festeggia<br />
fino all’alba. Tutti si stringono <strong>la</strong> mano in segno di amicizia<br />
e rispetto, con in mano un bicchiere di vino Jerez o birra. Si<br />
continua così per tutta <strong>la</strong> notte.<br />
Ma chi era San Bernabé? Secondo <strong>la</strong> leggenda Biblica, San<br />
Bernabé dette dei soldi <strong>agli</strong> Apostoli perchè li dessero ai poveri.<br />
Il suo nome originale era Giuseppe, ma il nome nuovo<br />
datogli d<strong>agli</strong> Apostoli è San Bernabé, che vuole dire “colui<br />
che incoraggia gli altri.”<br />
Infantiles<br />
Reina:<br />
Sandra Al-Hamwi Marti<br />
Damas:<br />
Esther Ferreira Lara<br />
Ana Sierra Parra<br />
Giovanna Peña Gutiérrez<br />
Sandra Fernández Sánchez<br />
Regine e dame 2008<br />
Juveniles<br />
Reina:<br />
Carmen Mª Hernández Bernal<br />
Damas:<br />
Jessica Mena Sequeiro<br />
Ana L<strong>una</strong> Corzo Lima<br />
Triana Guerrero Montoya<br />
Lidia Muñoz Duran
Pag. 12 1/2008<br />
A Marbel<strong>la</strong>, Bruno e Giuseppina e i loro ristoranti, sono <strong>una</strong> istituzione che fa onore<br />
all’Italia. La qualità del<strong>la</strong> loro cucina italiana, assieme al posto, sono le regole di Bruno<br />
per il successo. Una rego<strong>la</strong> che Bruno e Giuseppina hanno applicato, aprendo i loro ristoranti<br />
in posti stupendi e di grande richiamo. Ed eccone i risultati: “Da Bruno pasta”,<br />
sull’Avenida Ricardo Soriano, dove puoi provare il “buffet del daesajuno”, poi “Da Bruno<br />
a Cabopino”, “Da Bruno sul mare”, “Da Bruno a San Pedro” e “Da Bruno a casa”. Mentre<br />
ceni puoi anche ascoltare del<strong>la</strong> buona musica al pianoforte eseguita da un eccellente maestro.<br />
Anche le serate tematiche fanno parte dei loro programmi. Un’attenzione partico<strong>la</strong>re<br />
Bruno <strong>la</strong> riserva ai piccolissimi con uno speciale menù. Famoso il suo libro “Almuerzo en<br />
familia”, il cui ricavato è a favore di <strong>una</strong> associazione benefica. I clienti dispongono del<strong>la</strong><br />
“carta Bruno”, per riservare, informarsi sulle serate organizzate nei ristoranti ed avere<br />
sconti. Bruno è impegnato anche come sponsor di serate culturali. Quest’anno, assieme<br />
al Comune di Marbel<strong>la</strong> e all’assessorato al Turismo e Stranieri, ha patrocinato <strong>la</strong> Festa<br />
del<strong>la</strong> Repubblica Italiana, promossa dall’Associazione Italiani in Spagna ed organizzata<br />
per <strong>la</strong> prima volta in Spagna a Marbel<strong>la</strong>. Bruno ha voluto contribuire culturalmente con<br />
<strong>la</strong> presenza degli Sbandieratori di Gubbio (24 elementi in abito medievale con bandiere,<br />
tamburi e chiarine) e dei Campioni mondiali di Pizza acrobatica.<br />
Ornel<strong>la</strong><br />
L’assessore José Luis Hernández spiega i vantaggi fiscali e sociali per chi diventa residente a<br />
Marbel<strong>la</strong>. Con lo slogan “l’empadronamiento è un premio per i residenti stranieri”, Hernández elenca<br />
i vantaggi che si ottengono iscrivendosi nelle liste com<strong>una</strong>li, precisando che l’aumento del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
incentiva gli investimenti pubblici nel municipio e il numero di poliziotti, centri di salute, scuole<br />
e mezzi di trasporto pubblico, perchè sono tutti in re<strong>la</strong>zione con il numero dei residenti. Tra i vantaggi<br />
derivanti dall’“empadronamiento” spiccano quelli fiscali. Il primo riguarda il fatto che <strong>la</strong> residenza a<br />
Marbel<strong>la</strong> non verrà piú considerata come seconda casa, ma come casa abituale, assieme allo sgravio<br />
delle re<strong>la</strong>tive tasse, dell’IRFP, delle imposte di successione e patrimoniali, così come l’esenzione<br />
del pagamento del plusvalore in caso di vendita del<strong>la</strong> casa per reinvestire. Oltre ai vantaggi fiscali, si<br />
ha il diritto al voto, l’accesso alle scuole pubbliche, <strong>la</strong> possibilità di contrarre matrimonio, di comprarsi<br />
<strong>una</strong> macchina o rinnovare il passaporto in Spagna. La campagna – ribadisce Hernández - utilizza<br />
tutti i mezzi del<strong>la</strong> pubblicità, come giornali, riviste, radio e televisioni locali, manifesti nelle fermate<br />
degli autobus e sui cestini dei rifiuti, interviste a personaggi stranieri, programmi sulle emittenti locali.<br />
L’informazione viene diffusa nel<strong>la</strong> pagina web del Comune e attraverso le associazioni degli stranieri.<br />
L’iniziativa comprende manifestini, punti di informazione nei centri commerciali, a Puerto Banus e nel<br />
centro storico di Marbel<strong>la</strong> e San Pedro de Alcantara, ed <strong>una</strong> campagna telefonica.<br />
Foto: L’assessore a turismo e stranieri di Marbel<strong>la</strong>, José Luis Hernández<br />
Jessica Tamara<br />
Romina<br />
Lisa<br />
MISS ITALIA NEL MONDO - MISS ITALIA SPAGNA - Le finaliste a Marbel<strong>la</strong><br />
Roberta<br />
Nadillie<br />
Ines
1/2008<br />
I PREMIATI<br />
Targhe di riconoscimento a italiani<br />
Toni Dalli<br />
Giuseppe Esposito - (Ristorante da Pino)<br />
Bruno Filippone - (Ristorante da Bruno)<br />
Sandro Morelli - (Ristorante Vil<strong>la</strong> Tiberio)<br />
Dr. Roberto Pizzamiglio - (Chirurgo Molding Clinic)<br />
Carlo Civiero - (Gruppo C)<br />
Salvatore Piredda - (Licor Mediterraneo)<br />
Giuseppe Sebastiani - (Presidente Sbandieratori Gubbio)<br />
Paolino Bucca - (Campione Pizza Acrobatica)<br />
Cristiano Angelo - (Campione Pizza Acrobatica)<br />
Federica Loi - Giovane Italiana Dirigente in <strong>una</strong> Impresa Spagno<strong>la</strong><br />
(Responsabile marketing Casino Marbel<strong>la</strong>)<br />
Coro del<strong>la</strong> Virgo<strong>la</strong> - (Regione Abruzzo)<br />
Miss Italia Spagna 2008<br />
GRAZIE!!!<br />
Per <strong>la</strong> prima volta in Spagna, <strong>la</strong> Festa Nazionale del<strong>la</strong> Repubblica<br />
Italiana si celebra a Marbel<strong>la</strong>, presente il Deputato Nazionale per gli<br />
italiani in Europa, On. Aldo Di Biagio. La manifestazione, organizzata<br />
dall’Associazione Italiani in Spagna con il Comune di Marbel<strong>la</strong>-Dipartimento<br />
Turismo e Stranieri e il ristorante “da Bruno”, è in<br />
Piazza Africa con uno spettacolo. Il Coro del<strong>la</strong> Virgo<strong>la</strong>, inviato d<strong>al<strong>la</strong></strong><br />
Regione Abruzzo, apre <strong>la</strong> serata con l’inno di Mameli. Il Comune di<br />
Marbel<strong>la</strong> ha dato tutto l’appoggio logistico necessario, dimostrando<br />
rispetto delle tradizioni dei suoi abitanti stranieri. Bruno Filippone,<br />
proprietario di ristoranti, quale attento uomo di cultura e di tradizioni<br />
italiane, ha voluto essere lo sponsor conviviale del Gruppo degli<br />
Sbandieratori di Gubbio e dei Campioni del Mondo di Pizza Acrobatica,<br />
offrendo anche un pranzo ufficiale a tutti i partecipanti e alle<br />
autorità italiane e spagnole. Salvatore Piredda, tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> Licor<br />
Mediterraneo, offre il biglietto aereo <strong>al<strong>la</strong></strong> Miss Italia Spagna per Venezia.<br />
Un grazie al Casinò di Marbel<strong>la</strong> che ha festeggiato le ragazze<br />
con un delizioso e importante ricevimento.<br />
Paolino Bucca, siciliano di Capo d’Or<strong>la</strong>ndo, più volte campione mondiale di Pizza acrobatica<br />
“freestyle”. Da oltre 20 <strong>anni</strong> gira il mondo riscuotendo successi per le sue dinamiche acrobazie<br />
che promuovono in tutto il mondo <strong>la</strong> squisita ed inimitabile pizza italiana.<br />
Cristiano Angelo, campione di Pizza acrobatica. All’età di 27 <strong>anni</strong> comincia con il “freestyle”,<br />
con il quale trionfa in Italia, in Svizzera ed a New York. Nel ristorante Cow Boy di Contone,<br />
ha realizzato <strong>una</strong> pizza lunga 160 metri che è entrata nei Guinness.<br />
Significati e storia dei<br />
bandieranti di Gubbio<br />
Il termine “bandiera” deriva dal tedesco<br />
banda e significa “striscia di<br />
panno” o “fascia”, e poi “manipolo di<br />
soldati”, dal quale provennero le voci<br />
bandus e bandum (insegna). Nasce<br />
d<strong>al<strong>la</strong></strong> necessità di distinguere il reparto<br />
armato e serviva anche, con alti <strong>la</strong>nci,<br />
come richiamo per <strong>la</strong> raccolta delle<br />
truppe. Quando <strong>la</strong> bandiera era minacciata,<br />
si sc<strong>agli</strong>ava al di fuori del<strong>la</strong><br />
mischia affinché qualcuno <strong>la</strong> portasse<br />
in salvo. L’antico gioco del<strong>la</strong> bandiera,<br />
praticato nel Medio Evo d<strong>agli</strong> alfieri<br />
delle corporazioni di arti e mestieri<br />
e del comune, trova continuità negli<br />
sbandieratori di Gubbio. Il primo documento,<br />
del 20 agosto 1380, dice<br />
che il pittore Petruccio Luca De Fabris<br />
ricevette 10 lire anconetane per <strong>la</strong><br />
“farcitura d’<strong>una</strong> bandiera a colori da<br />
svo<strong>la</strong>zzare”. Nel 1435 sedici bandiere<br />
furono commissionate al pittore Ottaviano<br />
Martino Nelli. Per <strong>la</strong> nascita del<br />
principino d’Urbino “Federico”, nel<br />
1605, si esibisce nel pa<strong>la</strong>zzo Ducale<br />
per <strong>la</strong> Festa di Sant’Ubaldo <strong>una</strong> squadra<br />
di quattro giovani bandieranti.<br />
El F<strong>la</strong>menco<br />
Il mistero che circo<strong>la</strong> attorno al nome f<strong>la</strong>menco<br />
non è di facile soluzione. Molti<br />
studiosi hanno cercato di spiegare in vari<br />
modi <strong>la</strong> costruzione del termine e il suo<br />
stesso conseguente significato. Ma il buio è<br />
rimasto. Mentre è stato possibile disegnare<br />
l’intero albero genealogico del ballo, non si<br />
sono sufficientemente chiariti i motivi per<br />
i quali, per descrivere <strong>una</strong> cultura musicale<br />
e coreica che è nata inequivocabilmente<br />
in Andalusia, è stato adottato un vocabolo<br />
controverso che vuol dire fiammingo. Al<strong>la</strong><br />
festa del<strong>la</strong> Repubblica Italiana è presente l’<br />
“Academia Hermanas Maldonado”.<br />
Pag. 13<br />
La Regione Abruzzo, rap<strong>presentata</strong><br />
dai Consiglieri regionali<br />
dottor Donato Di Matteo (Presidente<br />
del CRAM) e avvocato<br />
Giuseppe T<strong>agli</strong>ente, apre <strong>la</strong> Festa<br />
del<strong>la</strong> Repubblica con l’inno<br />
nazionale cantato dal celebre<br />
Coro del<strong>la</strong> Virgo<strong>la</strong>, diretto dal<br />
Maestro Pasquale Veleno dell’Orchestra<br />
Sinfonica di Pescara. Nel<br />
2003 riceve il primo premio “F.<br />
Marcacci”. Nel 2004, al Festival<br />
Internazionale “Pietre che cantano”<br />
omaggio a Francesco Petrarca<br />
nel 7° centenario del<strong>la</strong> nascita. Nel<br />
2005 XXI Rassegna Internazionale<br />
di Corali Polifoniche a L’Aqui<strong>la</strong>.<br />
Il repertorio a cappel<strong>la</strong> comprende<br />
i “Gartenlieder” di Fanny Hansel<br />
Mendelssohn. Con l’orchestra risaltano<br />
<strong>la</strong> “Messe de Minuit” di M.<br />
A. Charpentier il "Magnificat" di<br />
F. Durante; l’ “Oratorio di Natale”<br />
di Saint Saens, il “Magnificat”, il<br />
“Credo” di A. Vivaldi, l’operaoratorio<br />
“Celestino V” di Antonello<br />
Neri. Nel 2007 partecipa con<br />
successo al “Cantiere Internazionale<br />
d’Arte” di Montepulciano. Nel<br />
2008 esegue in prima nazionale<br />
lo “Stabat Mater” di Knut Nystedt<br />
per coro e violoncello solo.<br />
Il Casinò di Marbel<strong>la</strong>, mèta del jetset mondiale, è il terzo del<strong>la</strong> Spagna<br />
dopo Madrid e Barcellona. È frequentato da 125 nazionalità: dal Medio<br />
Oriente, Arabia Saudita, Kuwait, Nord Africa, Marocco, ai brit<strong>anni</strong>ci, tedeschi,<br />
francesi, italiani e belgi. Gli spagnoli preferiscono <strong>la</strong> roulette, il b<strong>la</strong>ck<br />
jack e il poker. Recentemente si è svolto un torneo di “C<strong>la</strong>ssic Poker”. Sempre<br />
più donne frequentano il Casinò - dice il Direttore Javier Burgués Hoyos<br />
- abbiamo uno dei migliori ristoranti del<strong>la</strong> Costa: oltre al gioco, cultura e<br />
intrattenimento. Siamo stati contenti di offrire un ricevimento per le finaliste<br />
di Miss Italia Spagna, presenti l’Alcaldesa Angeles Muñoz, il Deputato<br />
italiano, Aldo Di Biagio, rappresentante degli Italiani in Europa; il Deputato<br />
provinciale Manolo Cardeña, l’Assessore al Turismo José Luis Hernández,<br />
<strong>la</strong> presidente dell’Associazione Italiani in Spagna, Pao<strong>la</strong> Pacifici, promotrice<br />
dell’evento, e Nino Malizia, Coordinatore mondiale del concorso.
1/2008<br />
“Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”<br />
Intervista con il Priore Generale dei Temp<strong>la</strong>ri di Spagna<br />
“Sono leoni in guerra e agnelli<br />
pieni di dolcezza nelle loro<br />
case. Sono rudi cavalieri nel<br />
corso delle spedizioni militari<br />
ma simili a eremiti nelle chiese.<br />
Sono duri e feroci contro<br />
i nemici di Dio e prodighi di<br />
carità verso gli uomini pii e<br />
timorati di Cristo...e tutte<br />
le volte che i cavalieri erano<br />
chiamati <strong>al<strong>la</strong></strong> batt<strong>agli</strong>a, essi<br />
domandavano non quanti fossero<br />
i nemici, ma in che luogo<br />
si trovassero…” Jacques de<br />
Vitry Histoire des Croisades<br />
Don Manuel Pérez Quintanil<strong>la</strong>,<br />
Priore Generale dei Temp<strong>la</strong>ri<br />
e Gran Cancelliere General<br />
dei Baroni di Trastámara, è <strong>la</strong><br />
massima autorità in Spagna. In<br />
questa intervista in esclusiva<br />
risponde su temi di scottante<br />
attualità.<br />
Quando comincia <strong>la</strong> vostra<br />
storia? Nell’anno 1108, quando<br />
nove cavalieri molto ricchi<br />
e di c<strong>la</strong>sse nobile, decidono di<br />
andare a Gerusalemme per proteggere<br />
i pellegrini dai banditi.<br />
Erano l’equivalente dei frati,<br />
ma soprattutto erano un Ordine<br />
militare di Cavalleria con i voti<br />
di obbedienza, lealtà e <strong>la</strong> castità.<br />
Il loro “scopo segreto”, era<br />
di trovare antiche reliquie dai<br />
poteri immensi come l’Arca<br />
dell’Alleanza e il Santo Graal.<br />
Furono chiamati i “Poveri<br />
Cavalieri di Cristo” unendo <strong>la</strong><br />
mansuetudine del monaco <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
forza del guerriero. Quando<br />
si presentarono al Re di Gerusalemme<br />
Baldovino II, per<br />
control<strong>la</strong>re le strade di Gerusalemme,<br />
erano coperti da un<br />
semplice mantello bianco. Hugues<br />
de Payns, disse al re che<br />
non erano le vesti che facevano<br />
i buoni e coraggiosi cavalieri,<br />
ma il cuore. Con l’aumentare<br />
di numero si trasferìrono nel<strong>la</strong><br />
spianata del Tempio di Salomone<br />
prendendo il nome di<br />
“Ordine dei Poveri Cavalieri di<br />
Cristo e del Tempio di Gerusalemme”,<br />
ma erano conosciuti<br />
come “Temp<strong>la</strong>ri”. Crearono <strong>la</strong><br />
prima banca del mondo, per<br />
custodire beni depositati a Gerusalemme.<br />
Incontrando grandi<br />
difficoltà, dal punto di vista militare<br />
ed economico,Hugues de<br />
Payns tornò in Francia nel 1127<br />
a cercare aiuti,viene nominato<br />
primo Gran Maestro e cominciano<br />
ad arrivare le donazioni<br />
Nei due secoli in Terra Santa,<br />
i Temp<strong>la</strong>ri persero sette Gran<br />
Maestri in combattimento, cinque<br />
in seguito a ferite e uno<br />
nelle prigioni saracene. L’ultimo<br />
Gran Maestro, Jacques de<br />
Mo<strong>la</strong>y, rese più forte l’Ordine<br />
nel<strong>la</strong> Francia di Filippo IV il<br />
Bello, portando con sé il tesoro<br />
accumu<strong>la</strong>to in Terra Santa. Erano<br />
ricchissimi e potenti, un vero<br />
Stato nello Stato e non soltanto<br />
in Francia, dove pare fossero<br />
ventimi<strong>la</strong>. Tanta ricchezza scatenò<br />
l’invidia del Re di Francia<br />
Filippo IV il Bello che decretò<br />
<strong>la</strong> fine dell’Ordine. Il Re di<br />
Francia Filippo IV il Bello infatti,<br />
già scomunicato nel 1303<br />
da Papa Bonifacio VIII, pensò<br />
che invece di restituire i capitali<br />
che gli erano stati prestati<br />
dai Cavalieri per condurre le<br />
varie guerre con Aragonesi, Inglesi<br />
e Fiamminghi, fosse più<br />
economico eliminare l’Ordine<br />
e impossessarsi dei suoi beni.<br />
Venne istruito un processofarsa<br />
per eresia che durerà ben<br />
sette <strong>anni</strong> - dal 1307 al 1314.<br />
Li si accusò di essersi dati a<br />
pratiche diaboliche,<br />
di ido<strong>la</strong>tria verso<br />
<strong>la</strong> testa magica di<br />
Bafometto, di sodomia,<br />
di riti iniziatici<br />
che comportavano<br />
il bacio dell’ano del<br />
Maestro e lo sputo<br />
sul Crocefisso.<br />
Sottoposti a torture<br />
terrribili, fra cui<br />
l’immersione dei<br />
piedi nell’olio bollente,<br />
molti Cavalieri<br />
Temp<strong>la</strong>ri confessarono<br />
ciò che<br />
volevano gli aguzzini,<br />
persino il Gran<br />
Maestro cedette.<br />
La bol<strong>la</strong> papale del<br />
1312 sciolse l’Ordine<br />
senza prove,<br />
ma per legittima<br />
suspicione. Jacques<br />
de Mo<strong>la</strong>y, ebbe <strong>la</strong><br />
possibilità di salvarsi,<br />
ma ritrattò <strong>la</strong><br />
confessione venne condannato<br />
al rogo. Prima di morire, si<br />
rivolse al popolo rivendogli <strong>la</strong><br />
verità. Predisse al re di Francia<br />
che entro l’anno anche lui sarebbe<br />
morto. Dopo 37 giorni il<br />
re morì, si dice per <strong>una</strong> caduta<br />
da cavallo. Tre mesi dopo muore<br />
anche Clemente V, ufficialmente<br />
per problemi intestinali,<br />
ma più probabilmente per avvelenamento.<br />
Poi morirono misteriosamente<br />
altri protagonisti<br />
dello sterminio dei Temp<strong>la</strong>ri.<br />
I Temp<strong>la</strong>ri si distribuiscono<br />
in Spagna, Inghilterra, Italia e<br />
Germania, continuando ad aumentare<br />
di numero. La Chiesa<br />
non li scomunica, ma si limita<br />
a separarli dal proprio organico.<br />
Prima di morire, in un documento<br />
rinvenuto dopo 700<br />
<strong>anni</strong> nel Vaticano, Clemente V<br />
riconosce che il processo era<br />
stato <strong>una</strong> ignobile farsa ed assolve<br />
i Temp<strong>la</strong>ri autorizzandoli<br />
in quanto frati a impartire i Sacramenti.<br />
L’immensa<br />
rete delle<br />
“Gasolineras”<br />
distribuite<br />
lungo <strong>la</strong><br />
Spagna, svolge<br />
un efficente<br />
servizio<br />
ininterrotto.<br />
Qual’è oggi il ruolo svolto dai<br />
Temp<strong>la</strong>ri? Ovviamente non<br />
combattiamo come nell’antichità,<br />
ma siamo cavalieri obbedienti<br />
e leali ai nostri superiori.<br />
Non siamo <strong>una</strong> setta e celebriamo<br />
l’ investitura dei neofiti con<br />
un grano di sale, un pezzo di<br />
pane e un poco di vino come<br />
nel rituale cattolico. La nostra<br />
missione, soprattutto <strong>la</strong> mia,<br />
è di riunificare tutti gli Ordini<br />
del<strong>la</strong> Spagna per essere riconosciuti<br />
dalVaticano.<br />
Cosa pensa dell’Opus Dei?<br />
Come pre<strong>la</strong>tura dei Gesuiti è<br />
molto forte e potente. Il suo<br />
fondatore, Josemaria Escrivá<br />
de Ba<strong>la</strong>guer, è salito <strong>agli</strong> onori<br />
dell’altare. Sono molto intelligenti,<br />
professionisti e di alto livello.<br />
Abbiamo buoni rapporti<br />
con tutta <strong>la</strong> Chiesa e con le sue<br />
legittime ramificazioni.<br />
E con <strong>la</strong> Massoneria? Si disse<br />
che i Temp<strong>la</strong>ri e <strong>la</strong> Massoneria<br />
erano uniti. La Massoneria<br />
era composta dai muratori, per<br />
questo il loro simbolo erano <strong>la</strong><br />
squadra e il compasso. La nostra<br />
simbologia è diversa. Abbiamo<br />
buone re<strong>la</strong>zioni, però<br />
tutti sanno che <strong>la</strong> Massoneria<br />
Pag. 15<br />
non ha niente a che fare con<br />
<strong>la</strong> Chiesa., nel senso che i suoi<br />
adepiti non sono obbligati ad<br />
avere re<strong>la</strong>zioni con <strong>la</strong> religione,<br />
ma non possono essere atei.<br />
Noi invece siamo dichiaratamente<br />
cattolici.<br />
Qual’è <strong>la</strong> cosa che non le piace<br />
del<strong>la</strong> società di oggi? Posso<br />
risponderle con <strong>la</strong> frase di un<br />
papa: se non ho carità sono un<br />
tamburo vuoto, se non ho carità<br />
non sono nessuno. Come disse<br />
Gesù, si deve perdonare non<br />
sette volte, ma settanta volte<br />
sette. Di conseguenza quello<br />
che più mi addolora è <strong>la</strong> mancanza<br />
di carità. Un Cavaliere<br />
Temp<strong>la</strong>re deve avere questo<br />
sentimento vero nel cuore, altrimenti<br />
non è un Temp<strong>la</strong>re.<br />
Ammettete anche le donne nel<br />
vostro Ordine? Fino a qualche<br />
tempo fa era impensabile, ma<br />
attualmente accettiamo le dame<br />
perchè hanno poteri che spesso<br />
non hanno gli uomini. Sono<br />
brave nell’organizzazione, affidabili,<br />
precise, coscienzose. A<br />
volte avviene che in un Priorato<br />
<strong>una</strong> dama svolga le funzioni<br />
di tesoriere. Quando entrano<br />
nell’Ordine hanno il grado di<br />
“dueña”, cioè padrona, poi diventano<br />
sergente e infine Cavaliere<br />
(Sor). Una volta ammesse<br />
partecipano a tutti gli atti come<br />
gli altri membri.<br />
Secondo lei, chi è stato il<br />
Papa migliore? Secondo me<br />
Giov<strong>anni</strong> Paolo II è stato il<br />
miglior pontefice del<strong>la</strong> storia,<br />
perchè si è aperto a tutte<br />
le religioni, ortodossa, ebrea,<br />
musulmana, protestante, anglicana<br />
e così via. Ha cercato di<br />
riunire, di dimenticare rancori,<br />
di creare fratel<strong>la</strong>nza umana e<br />
universale. Un compito difficilissimo,<br />
ma come in tutte<br />
le cose difficili l’importante è<br />
cominciare e poi perseverare.<br />
Nul<strong>la</strong> è impossibile, se si vuole<br />
veramente.<br />
Giulio Rosi
Pag. 16 1/2008<br />
Il Pa<strong>la</strong>u de <strong>la</strong> Musica Cata<strong>la</strong>na<br />
candidato al “Principe de Asturia”<br />
Il Pa<strong>la</strong>u de <strong>la</strong> Musica Cata<strong>la</strong>na,<br />
candidato al Premio “Principe de<br />
Asturias” per le Arti, fu costruito<br />
100 <strong>anni</strong> fa in accordo con<br />
<strong>la</strong> richiesta del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e<br />
in armonia con le idee avanzate<br />
del<strong>la</strong> società dell’epoca. La sua<br />
storia è legata <strong>al<strong>la</strong></strong> scuo<strong>la</strong> di canto<br />
dell’Orfeó Català. Progettato<br />
da Lluís Domènech i Montaner<br />
che lo realizzò nel 1908 nel quartiere<br />
di San Pere,è considerato il<br />
simbolo del<strong>la</strong> <strong>nuova</strong> architettura<br />
modernista cata<strong>la</strong>na e nel 1909<br />
fu premiato dal Comune di Barcellona.Nel<br />
1971 fu dichiarato<br />
monumento nazionale e, dal<br />
1982 al 1989, venne restaurato<br />
d<strong>agli</strong> architetti Oscar Tusquets e<br />
Carles Diaz. Nel 2000 si aggiunse<br />
un edificio con <strong>la</strong> biblioteca,<br />
un archivio, <strong>una</strong> sa<strong>la</strong> riunione,gli<br />
uffici e i camerini.Nel 1997 è<br />
stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio<br />
Mondiale dell’Umanità.<br />
Concepito come uno spazio<br />
aperto, da vivere a pieno, per<br />
<strong>la</strong> sua costruzione si sono usati<br />
il vetro smaltato ed il cristallo.<br />
La sua architettura originale ed<br />
ardita spicca fra gli edifici circostanti.<br />
Una suggestiva sa<strong>la</strong><br />
concerti rettango<strong>la</strong>re, con posti<br />
a semi ellittica, ha un lucernario<br />
a goccia ed ampie vetrate <strong>la</strong>terali<br />
che ne permette l’utilizzo anche<br />
senza luce artificiale. È unico<br />
al mondo! I motivi floreali e i<br />
colori delle vetrate ne fanno un<br />
giardino artificiale, dove il lucernario<br />
è il sole. Il palco, con un<br />
organo del 1908, è decorato con<br />
statue femminili che suonano<br />
strumenti musicali. Varie sculture<br />
adornano gli interni del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />
e <strong>la</strong> facciata; nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> sono presenti<br />
due gruppi scultorei, uno di<br />
fanciulle che cantano <strong>una</strong> b<strong>al<strong>la</strong></strong>ta<br />
cata<strong>la</strong>na e l’altro raffigurante <strong>la</strong><br />
cavalcata delle Valchirie di Richard<br />
Wagner. All’esterno, dove<br />
era l’ingresso delle carrozze, è<br />
presente un gruppo scultoreo dedicato<br />
ai personaggi delle canzoni<br />
popo<strong>la</strong>ri cata<strong>la</strong>ne.<br />
Intervista al presidente,<br />
Félix Millet,.<br />
Cento <strong>anni</strong>, cosa hanno<br />
significato e significano<br />
per Barcellona<br />
e per il mondo? Il<br />
Pa<strong>la</strong>u è l’espressione<br />
delle inquietudini<br />
culturali, le idee avanzate<br />
e gli interessi collettivi<br />
delle persone<br />
che lo promossero e<br />
del<strong>la</strong> società cata<strong>la</strong>na<br />
dell’epoca che lo vide<br />
nascere. Alcuni ideali<br />
che si sono mantenuti<br />
con ambizione e tenacia<br />
durante un secolo,<br />
riuscendo a sopravvivere<br />
alle più disuguali<br />
situazioni politiche e sociali.<br />
Il Pa<strong>la</strong>u del<strong>la</strong> Musica Cata<strong>la</strong>no,<br />
dichiarato Patrimonio dell’Umanità<br />
per l’Unesco nel 1997, è - oggigiorno<br />
- <strong>una</strong> struttura culturale<br />
aperta al mondo intero, con più di<br />
400 concerti annuali di artisti tanto<br />
nazionali come internazionali; più<br />
di 400.000 spettatori e 225.000 visitatori.<br />
Tutto un insieme culturale<br />
cata<strong>la</strong>no e mondiale.<br />
Quanto è importante <strong>la</strong> musica in<br />
un Paese? La Catalogna ha visto<br />
nascere musicisti tanto universali<br />
come Ferran Sor, Pau Casals, Isaac<br />
Albéniz, Enric Granato, Ricard<br />
Viñes, Miquel Llobet, Victoria<br />
dels Angels, Alicia di Larrocha<br />
e Montserrat Caballé; istituzioni<br />
come il Monastero di Montserrat<br />
con <strong>la</strong> sua emblemàtica Escolània,<br />
il Gran Teatre del Liceu o lo stesso<br />
Pa<strong>la</strong>u. Cose che hanno permesso<br />
che <strong>la</strong> Catalogna sia un paese<br />
NEL PROSSIMO NUMERO<br />
■ Anna Botel<strong>la</strong> ama l’Italia<br />
■ Storia del<strong>la</strong> Policia<br />
Nacional<br />
■ Il Real Aero Club di<br />
Spagna<br />
■ Mostre IFEMA di Madrid<br />
■ Intervista Presidente<br />
Associazione Ristoratori<br />
■ Notizie da Valencia<br />
■ I giovani e le Università<br />
del<strong>la</strong> Spagna<br />
■ Notizie d<strong>al<strong>la</strong></strong> Costa del Sol<br />
musicalmente collocato nell’avanguardia<br />
a livello europeo.<br />
Come celebrate il Centenario?<br />
Dopo un secolo da quando si costruì,<br />
il Pa<strong>la</strong>u è ancora in buone<br />
condizioni. Sono stati restaurati <strong>la</strong><br />
facciata e gli interni del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> dei<br />
concerti; inoltre abbiamo ampliato<br />
gli impianti. Ora il Pa<strong>la</strong>u conta<br />
su <strong>una</strong> piazza ed un nuovo auditorium<br />
con <strong>una</strong> capacità di 583<br />
persone. Inoltre, si è aperto a tutti<br />
i generi musicali e, oltre <strong>la</strong> musica,<br />
il pa<strong>la</strong>zzo accoglie ogni genere<br />
di manifestazione culturale. Per<br />
tanto, in occasione del Centenario,<br />
abbiamo realizzato un inteso<br />
programma pieno di manifestazioni<br />
culturali e di intrattenimento:<br />
concerti, esposizioni, conferenze,<br />
incontri e così via. Un programma<br />
per rendere partecipi tutti gli amici<br />
che ci accompagnano in inquietudini,<br />
emozioni e sentimenti che<br />
questo eccezionale monumento<br />
continua a suscitare.<br />
Quali i programmi del Pa<strong>la</strong>u per i<br />
prossimi “Cento <strong>Anni</strong>”? A questa<br />
domanda è impossibile rispondere<br />
con obiettività. Ovviamente <strong>la</strong> nostra<br />
intenzione è che continui ad<br />
essere fedele <strong>al<strong>la</strong></strong> sua storia negli<br />
aspetti culturali, musicali e sociali<br />
che l’hanno caratterizzato fino ad<br />
oggi. Questo richiede <strong>una</strong> promozione<br />
attiva per <strong>la</strong> cultura musicale<br />
universale, mantenendo viva<br />
l’apertura e l’ampiezza di obiettivi<br />
nei concetti estetici. Il tutto diffondendo,<br />
salvaguardando ed arricchendo<br />
<strong>la</strong> grandezza architettonica<br />
di questo monumento.<br />
Foto sotto: il Maestro Riccardo Muti dirigendo<br />
al Pa<strong>la</strong>u.<br />
■ Largo ai giovani architetti<br />
■ Notizie da Palma di<br />
Mayorca<br />
■ Notizie da Las Palmas de<br />
G.Canaria<br />
■ La storia del<strong>la</strong> Ferrari<br />
■ Politica italiana per gli<br />
Italiani all’Estero<br />
■ Notizie dall’Italia<br />
■ Le invenzioni spagnole<br />
■ La Feria di V<strong>al<strong>la</strong></strong>dolid<br />
■ Offerte di <strong>la</strong>voro<br />
I segreti delle<br />
cucine vaticane<br />
Eva Ce<strong>la</strong>da, giornalista e scrittrice di<br />
libri di gastronomia - La cucina gitana,<br />
La cucina di Casa Reale e La cucina<br />
del<strong>la</strong> Casa di Alba. In questa intervista<br />
ci par<strong>la</strong> del suo libro sui segreti<br />
delle cucine vaticane, che sve<strong>la</strong> molti<br />
segreti, d<strong>al<strong>la</strong></strong> nascita del<strong>la</strong> cottura “a<br />
bagnomaria” alle salse, come <strong>la</strong> “carmelitana”<br />
e <strong>la</strong> salsa verde detta “salsa<br />
vaticana”. Curiosando tra i “sacri” fornelli<br />
ha scoperto antiche procedure di<br />
cottura, piatti prelibati e autentici “bocconcini<br />
da cardinali”, come le “uova<br />
benedettine” che piacevano a Papa<br />
Benedetto XI, l’aragosta con tartufo<br />
bianco, abituale alle incoronazioni papali<br />
del Rinascimento e <strong>la</strong> mousse di<br />
fagiano con salsa calda-fredda, piatto<br />
preferito da Papa Pio VI. Attraverso<br />
<strong>la</strong> lettura ci si immagina a tavo<strong>la</strong> con i<br />
Papi, scoprendo le loro piccole manie,<br />
sperimentando le più gustose e singo<strong>la</strong>ri<br />
ricette del<strong>la</strong> storia cristiana, dal<br />
sacrificio di Gesù, fino all’ultimo avvenimento<br />
del Vaticano, ossia <strong>la</strong> cena<br />
dell’incoronazione di Benedetto XVI.<br />
Più di cento ricette inedite, venti secoli<br />
del<strong>la</strong> migliore gastronomia.<br />
L’influenza del<strong>la</strong> cucina nel<strong>la</strong> <strong>vita</strong><br />
del Cristianesimo? Il mangiare è<br />
sempre stato un elemento di controllo<br />
sui fedeli;, durante i secoli, si è preteso<br />
che i fedeli non mangiassero carne per<br />
diversi giorni <strong>al<strong>la</strong></strong> settimana. Paralle<strong>la</strong>mente<br />
al divieto, esisteva un fiorente<br />
mercato di “bolle” pontificie che dispensavano<br />
d<strong>al<strong>la</strong></strong> proibizione di mangiare<br />
<strong>la</strong> carne. Ma come diceva Santa<br />
Teresa del Bambino Gesù, “anche in<br />
<strong>una</strong> minestra si può trovare Dio”.<br />
Che si prova addentrandosi nei “segreti”<br />
delle cucine vaticane? È come<br />
vivere <strong>la</strong> storia attraverso <strong>la</strong> “cucina”.<br />
In Spagna usiamo l’espressione “entrare<br />
fino <strong>al<strong>la</strong></strong> cucina”, per dire che<br />
quando si entra in <strong>una</strong> cucina di quel<strong>la</strong><br />
casa si conosce tutto. Per esempio ho<br />
saputo che Benedetto XVI è un Papa<br />
goloso, anche se molto parco. Probabilmente<br />
il più buongustaio è stato<br />
Papa Roncalli, Giov<strong>anni</strong> XXIII.<br />
Uno dei momenti più significativi del<br />
Cristianesimo è l’Ultima Cena; cosa<br />
consumarono veramente i commensali?<br />
Fin d<strong>al<strong>la</strong></strong> liberazione del popolo<br />
giudeo si celebra <strong>una</strong> cena di Pasqua,<br />
con gli stessi alimenti: agnello, pane<br />
azimo, purea, frutta secca, erbe ama-<br />
re, <strong>la</strong>ttuga, quattro coppe di vino e un<br />
uovo sodo. L’Ultima Cena in realtà fu<br />
<strong>una</strong> cena di Pasqua, come mi rivelò il<br />
direttore spirituale dei rabbini spagnoli,<br />
poiché coincide nel<strong>la</strong> forma, nel<strong>la</strong><br />
data e nelle caratteristiche con quel<br />
rito. Un grande avvenimento gastronomico<br />
per <strong>la</strong> Cristianità; però a livello<br />
culinario non possiamo considerarlo<br />
tale, in quanto non si preparò nessun<br />
cibo per celebrare l’addio al Maestro.<br />
Alcuni affermano che non si consumò<br />
l’agnello.<br />
Si dice che “a tavo<strong>la</strong> non si invecchia<br />
mai”. È per questo che i Papi vivono<br />
così a lungo? Normalmente i Papi<br />
arrivano a tarda età. A Giov<strong>anni</strong> Paolo<br />
II piaceva molto <strong>la</strong> cucina po<strong>la</strong>cca,<br />
fatta di zuppa e patate, ma apprezzava<br />
anche <strong>la</strong> cucina italiana. Gli piaceva il<br />
buon vino e un bicchierino a fine pasto.<br />
Benedetto XVI è conoscitore del<strong>la</strong><br />
buona cucina; sua madre era cuoca in<br />
un piccolo albergo del<strong>la</strong> Baviera. È<br />
astemio, gli piace far merenda con un<br />
caffè e <strong>la</strong>tte, è un appassionato di agrumi,<br />
mangiando beve succo di arancia<br />
e il suo ge<strong>la</strong>to preferito è al mandarino.<br />
Cena raramente, con <strong>una</strong> semplice<br />
zuppa di semo<strong>la</strong>.<br />
Quanto dell’antico protocollo papale<br />
resiste nel<strong>la</strong> mensa vaticana? Molto<br />
poco. Oggi il Papa siede separato dal<br />
resto dei commensali, al vertice di <strong>una</strong><br />
tavo<strong>la</strong> a “V” , ma nel XIX secolo mangiava<br />
da solo. Ancora oggi si adorna <strong>la</strong><br />
tavo<strong>la</strong> con fiori bianchi e gialli - i colori<br />
del<strong>la</strong> bandiera papale - le tov<strong>agli</strong>e<br />
continuano ad essere di filo bianco e<br />
bianchi sono bicchieri e posate.<br />
Perchè in un mondo di uomini, come<br />
il Vaticano, <strong>la</strong> cucina è in mano alle<br />
donne? Eterna domanda. Diciamo<br />
che preferiscono <strong>una</strong> cucina simile a<br />
quel<strong>la</strong> delle loro madri rispetto a quel<strong>la</strong><br />
di un grande chef. Questo almeno per<br />
<strong>la</strong> quotidianità.<br />
Quanto fu determinante Leonardo da<br />
Vinci nelle abitudini a tavo<strong>la</strong>? Molto;<br />
era a capo del cerimoniale del<strong>la</strong> Corte<br />
di Ludovico il Moro e introdusse l’uso<br />
del<strong>la</strong> salvietta, delle posate e di alcune<br />
buone usanze nel modo di mangiare,<br />
che fino a qual momento era rozzo. La<br />
raffinatezza a tavo<strong>la</strong> arrivò nel secolo<br />
XVII con <strong>la</strong> Corte francese, che esportò<br />
il famoso protocollo “Borgognon”.
1/2008<br />
La ONCE: nasce d<strong>al<strong>la</strong></strong> Società di Soccorso e<br />
Difesa del Cieco fondata a Cadice nel 1928<br />
L’Organizzazione Nazionale di<br />
Ciechi Spagnoli, ONCE, è un<br />
Ente di Diritto Pubblico carattere<br />
sociale e democratico senza<br />
fini di lucro, istituito per migliorare<br />
<strong>la</strong> qualità di <strong>vita</strong> dei ciechi<br />
del<strong>la</strong> Spagna. Conta sull’appoggio<br />
dell’Amministrazione<br />
pubblica attraverso il Consiglio<br />
del Protettorato, con i ministeri<br />
di Economia e Fisco, Lavoro<br />
e Affari Sociali ed Interni. Un<br />
primo rego<strong>la</strong>mento – prima di<br />
diventare ONCE - venne redatto<br />
da Luis del Roseto e Caro, del<br />
Corpo dei Segretari Generali di<br />
Governi Civili che nel 1928, a<br />
Cadice, fondò con le Autorità<br />
Provinciali <strong>la</strong> Società di Soccorso<br />
e Difesa del Cieco, che si<br />
estese a Jerez de <strong>la</strong> Frontera. Il<br />
13 dicembre di 1938, il governo<br />
di Burgos firma il decreto di<br />
fondazione dell’ONCE, chiamata<br />
allora ONC, Organizzazione<br />
Nazionale di Ciechi, unificando<br />
le differenti associazioni esistenti,<br />
come il Sindicat di Cecs<br />
di Catalunya e La Hispalense di<br />
Siviglia, espandendosi nel resto<br />
dell’Andalusia e nel 1942 in<br />
tutta <strong>la</strong> Spagna. Con il Governo<br />
Civile di Badajoz si istituì <strong>la</strong> Cedo<strong>la</strong><br />
dei Ciechi il 9 giugno 1936<br />
e nel 1928 nacque <strong>la</strong> Società di<br />
mutuo soccorso “Cooperativa<br />
de tabaqueros los 41”, con l’autorizzazione<br />
dello Stato per <strong>la</strong><br />
vendita del<strong>la</strong> Cedo<strong>la</strong> Pro-ciechi,<br />
oggi nota come “Coupon<br />
dell’ONCE”, <strong>una</strong> lotteria che<br />
permette all’Ente di finanziarsi,<br />
dando <strong>la</strong>voro a molti dei suoi<br />
soci”. I servizi sociali - spiega<br />
il presidente del<strong>la</strong> ONCE, Miguel<br />
Carballeda Piñeiro (nel<strong>la</strong><br />
foto) - sono le priorità principali<br />
del<strong>la</strong> nostra organizzazione<br />
e del<strong>la</strong> Fondazione. La politica<br />
educativa offre nuove opportunità<br />
ai nostri soci, rafforzando<br />
i collegamenti con il<br />
CERMI, includendo<br />
altre forme di handicap<br />
nell’ambito del<strong>la</strong><br />
<strong>nuova</strong> Ley de Promoción<br />
de <strong>la</strong> Autonomia<br />
Personal y Atención<br />
a <strong>la</strong>s Personas en Situación<br />
de Dependencia<br />
e negli statuti di<br />
autonomia. Nel 2006<br />
– dice Carballeda –<br />
abbiamo creato 3.099<br />
nuovi posti di <strong>la</strong>voro<br />
e realizzato 29.406<br />
corsi di formazione.<br />
Un totale di 108 mi<strong>la</strong><br />
posti di <strong>la</strong>voro, dando<br />
servizi sociali ad oltre<br />
68 mi<strong>la</strong> affiliati. Nel<br />
2007 è nata anche <strong>la</strong><br />
Fondazione per le<br />
persone sordo-cieche.<br />
Il nostro impegno si<br />
estende ai ciechi di<br />
tutto il mondo con <strong>la</strong><br />
Fondazione ONCE<br />
per l’America Latina.<br />
Con <strong>la</strong> Fondazione e<br />
il Sindacato CEOSA,<br />
generiamo altri 115<br />
mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro<br />
diretti e indiretti”.<br />
Fedeli al Cristo, i legionari non temono <strong>la</strong> morte<br />
La Legione fa parte dell’Esercito Spagnolo<br />
ed è formata d<strong>al<strong>la</strong></strong> Brigata del<strong>la</strong><br />
Legione Re Alfonso XIII (BRILEG),<br />
dal Batt<strong>agli</strong>one Gran Capitano 1º del<strong>la</strong><br />
Legione e dal Batt<strong>agli</strong>one Duca di<br />
Alba 2º del<strong>la</strong> Legione. La Legione<br />
spagno<strong>la</strong>, o Batt<strong>agli</strong>one Stranieri,<br />
come si chiamò inizialmente, fu ideato<br />
del comandante di Fantería José<br />
Millán-Astray che dette <strong>al<strong>la</strong></strong> <strong>nuova</strong><br />
forza il suo stile mistico. La Legione<br />
ha sempre avuto il culto del combattimento<br />
e <strong>la</strong> noncuranza per <strong>la</strong> morte,<br />
esaltando gli atti eroici necessari per<br />
<strong>la</strong> sua missione. L’obiettivo si persegue<br />
addestrando <strong>la</strong> truppa attraverso<br />
<strong>la</strong> “mistica legionaria”, simbolizzata<br />
nel Credo legionario, e con gli addestramenti<br />
al Bushido, un codice di<br />
condotta e un modo di <strong>vita</strong>, analogo<br />
al concetto europeo di Cavalleria. I<br />
suoi gridi di guerra ancora usati sono<br />
“Viva <strong>la</strong> morte!”, “A me <strong>la</strong> legione!”<br />
e “Legionari a lottare, legionari a morire!”.<br />
Questa unità arruo<strong>la</strong>va gli stranieri<br />
che si offrivano per combattere in<br />
Marocco. Il risultato sfavorevole nelle<br />
guerre coloniali del nord dell’Africa<br />
creava tumulti nel paese. Millán-<br />
Astray pensò che <strong>la</strong> Spagna avesse<br />
bisogno di un corpo di soldati professionisti,<br />
con <strong>una</strong> morale ed uno spirito<br />
di corpo analoghi a quelli del<strong>la</strong> Legione<br />
straniera francese. La Legione<br />
Spagno<strong>la</strong> il 28 gennaio 1920, essendo<br />
Ministro di Guerra Don José Vil<strong>la</strong>lba,<br />
col nome di “Tercio de Extranjeros”,<br />
per affrontare, come già aveva fatto <strong>la</strong><br />
Francia, <strong>la</strong> durezza dei combattimenti<br />
nel<strong>la</strong> guerra del Rif (Marocco), per <strong>la</strong><br />
quale non erano preparate le truppe di<br />
leva. Il quarto batt<strong>agli</strong>one fu sciolto,<br />
ma nel 1981 venne ricostituito come<br />
guarnigione a Ronda (Ma<strong>la</strong>ga). Nel<br />
1995 si creò <strong>la</strong> Brigata del<strong>la</strong> Legione<br />
Re Alfonso XIII a Viator (Almeria).<br />
Dopo un periodo in cui si proibì <strong>la</strong><br />
leva <strong>agli</strong> stranieri, oggi, come in altre<br />
unità dell’Esercito, si ammette <strong>la</strong><br />
presenza di ispano-americani e guineani.<br />
Il sentimento religioso legato<br />
fortemente <strong>al<strong>la</strong></strong> morte, viene partico<strong>la</strong>rmente<br />
esaltato durante <strong>la</strong> Semana<br />
Santa di Ma<strong>la</strong>ga, quando i Legionari<br />
sfi<strong>la</strong>no con austero portamento sostenendo<br />
a sp<strong>al<strong>la</strong></strong> il Crocefisso del<strong>la</strong><br />
Buena Morte del Mena. (S.B.)<br />
Pag. 17<br />
Legión Españo<strong>la</strong><br />
Attivazione operativa: 28 de enero de 1920<br />
Arma: Ejército de Tierra Español<br />
Tipo: Infantería<br />
Funzione: Infantería ligero-protegida<br />
Acquartieramenti: Ronda, Almería, Ceuta y Melil<strong>la</strong><br />
I primi Comandanti: José Millán-Astray e Francisco Franco<br />
Motto: “Novios de <strong>la</strong> Muerte”<br />
Sacro Patrono: Cristo de <strong>la</strong> Buena Muerte<br />
Marcia: El Novio de <strong>la</strong> Muerte<br />
Mascotte: borrego, carnero y el jabalí<br />
Campagne: Guerra del Rif, Guerra Civil Españo<strong>la</strong>, Guerra de Ifni<br />
<strong>Anni</strong>versario: 20 de septiembre<br />
Med<strong>agli</strong>e: 7 Cruces <strong>la</strong>ureadas de San Fernando colectivas, 22 Med<strong>al<strong>la</strong></strong>s<br />
Militares colectivas, Cruz de Guerra Francesa con palma de oro, 22<br />
Cruces Laureadas individuales y 211 Med<strong>al<strong>la</strong></strong>s Militares Individuales.
Pag. 18 1/2008<br />
Don Francisco, sindaco di Ma<strong>la</strong>ga<br />
<strong>una</strong> importante capitale europea<br />
Donna Maria Picasso, quando<br />
par<strong>la</strong>va del marito ma<strong>la</strong>ghegno<br />
Josè Ruiz B<strong>la</strong>sco, probabilmente<br />
diceva: “il mio amore è nato<br />
a Ma<strong>la</strong>ga”. Però Ma<strong>la</strong>ga non è<br />
solo sinonimo di Picasso, è <strong>la</strong><br />
capitale del<strong>la</strong> Costa del Sol. In<br />
questa intervista, il sindaco Don<br />
Francisco de <strong>la</strong> Torre, ci par<strong>la</strong><br />
del<strong>la</strong> sua città.<br />
Ma<strong>la</strong>ga capitale europea, perchè?<br />
Molte sono le cose fatte<br />
e molte ne stiamo facendo per<br />
render<strong>la</strong> sempre piú importante.<br />
Oltre allo spettaco<strong>la</strong>re Pa<strong>la</strong>zzo<br />
dei Congressi avremo anche un<br />
Auditorium del<strong>la</strong> Musica nel<br />
“Paseo Maritimo” occidentale.<br />
Poi ci sarà lo sviluppo del<strong>la</strong> rete<br />
urbana di trasporto, tanto all’interno<br />
quanto all’esterno del<strong>la</strong> cit-<br />
Intervista con Don Pedro Fernadez<br />
Montes, sindaco di Torremolinos,<br />
dove vanno in vacanza migliaia di<br />
italiani. Soprattutto i giovani, sono<br />
attratti dal suo ambiente accogliente<br />
ed accessibile. Ma molti sono<br />
anche gli italiani che ci vivono e ci<br />
<strong>la</strong>vorano.<br />
Torremolinos è <strong>la</strong> unica città del<br />
mondo che ha dedicato un monumento<br />
al turista. Perchè? Perchè<br />
deve tutto al turismo. Il monumento<br />
rappresenta <strong>una</strong> donna, perchè furono<br />
le turiste che arrivarono negli<br />
<strong>anni</strong> sessanta e cominciarono a creare<br />
<strong>la</strong> fama internazionale di questa<br />
città. –Quanti sono i turisti?Ogni<br />
anno gli alberghi registrano più di<br />
sei milioni di pernottamenti, che<br />
fanno di Torremolinos il primo municipio<br />
turistico dell’Andalusia ed il<br />
tà, con <strong>una</strong> metropolitana per <strong>la</strong><br />
quale il Municipio col<strong>la</strong>bora attivamente<br />
con fondi e mezzi. La<br />
gestione avverrà con le Amministrazioni<br />
Autonoma e Centrale.<br />
Inizialmente si svilupperà per<br />
dodici chilometri su due linee,<br />
alle quali si aggiungeranno <strong>una</strong><br />
terza ed <strong>una</strong> quarta linea. Miglioreranno<br />
i collegamenti ferroviari<br />
con <strong>la</strong> Costa del Sol orientale<br />
ed occidentale.Un’ opera molto<br />
importante è l’Alta Velocità, che<br />
collega Ma<strong>la</strong>ga con Madrid e il<br />
resto del<strong>la</strong> Spagna. Ciò potenzierà<br />
<strong>la</strong> linea strategica del turismo<br />
culturale proveniente dalle<br />
altre città. Altro progetto rilevante<br />
già avviato è l’ampliamento<br />
dell’aeroporto, per accogliere<br />
fino a venti milioni di viaggiatori<br />
all’anno. Nel porto sono iniziati<br />
importanti <strong>la</strong>vori, con <strong>la</strong> creazione<br />
di <strong>una</strong> grande stazione marittima<br />
con sette moli per navi<br />
da crociera.Un immenso spazio<br />
chiamato porto-città, accoglierà<br />
manifestazioni ed eventi.La riabilitazione<br />
del pittoresco centro<br />
storico, già completata per il<br />
settanta per cento, oltre al miglioramento<br />
residenziale e commerciale,<br />
realizzerà importanti<br />
itinerari culturali fra i musei e<br />
il patrimonio architettonico ed<br />
archeologico di cui è ricca Ma<strong>la</strong>ga.<br />
Per valorizzare il rapporto<br />
con il mare, verranno costruiti<br />
due o tre porti sportivi e nuove<br />
strutture balneari. Infine stiamo<br />
sviluppando il settore tecnologico<br />
e scientifico con il Parco Tecnologico<br />
e l’Università.<br />
Quanti italiani vivono a Ma<strong>la</strong>ga?<br />
Degli ottomi<strong>la</strong> italiani che<br />
risiedono lungo <strong>la</strong> costa , oltre<br />
duemi<strong>la</strong> abitano a Ma<strong>la</strong>ga e<br />
svolgono diverse attività anche<br />
importanti, come i fratelli De<br />
Lucchi e <strong>la</strong> ge<strong>la</strong>teria <strong>la</strong> Veneciana.<br />
Molti i matrimoni misti che,<br />
data l’affinità fra i nostri popoli,<br />
risultano felicemente riusciti.<br />
Gli italiani amano le spagnole e<br />
gli spagnoli amano le italiane.<br />
Don Pedro, oltre a Torremolinos,<br />
ammira molto Roma e Firenze<br />
secondo del<strong>la</strong> Spagna. Se sommiamo<br />
anche il turismo residenziale,<br />
Torremolinos è il primo municipio<br />
turistico del<strong>la</strong> Spagna.<br />
Quali sono i progetti urbanistici?<br />
Il Pa<strong>la</strong>zzo dello Sport “San Miguel”;<br />
lo stadio polisportivo “Ciudad<br />
de Torremolinos”; <strong>la</strong> piscina<br />
olimpica climatizzata “Virgen del<br />
carmen”; l’Auditorium Municipale<br />
“Principe de Asturias”; <strong>la</strong><br />
P<strong>la</strong>za de Toros; le varie piste di<br />
tennis, padel e pattinaggio; il centro<br />
culturale”Pablo Ruiz Picasso”,<br />
che ospita l’università popo<strong>la</strong>re<br />
con oltre 3.500 iscritti, e il complesso<br />
“Los Manantiales-Giardino<br />
botanico Molino de Inca”. Poi <strong>una</strong><br />
<strong>nuova</strong> piscina coperta e un Multicinema.<br />
Infine sono previsti miglioramenti<br />
ornamentali di tutti gli<br />
angoli del<strong>la</strong> città.<br />
Come si è evoluto il turismo negli<br />
ultimi <strong>anni</strong>? È cresciuto in forma<br />
spettaco<strong>la</strong>re, confermando Torremolinos<br />
come l’autentico “motore”<br />
dello sviluppo turistico del<strong>la</strong> Costa<br />
del Sol. La maggior parte degli<br />
stranieri, non emigranti, sono europei<br />
e per <strong>la</strong> metà inglesi.<br />
Che <strong>la</strong>vori fanno gli italiani che<br />
vivono a Torremolinos? Gestiscono<br />
ristoranti, svolgono attività<br />
commerciali, si dedicano all’artigianato,<br />
al settore immobiliare,<br />
alle attività alberghiere, o sono professionisti.<br />
Conosce qualche città italiana?<br />
Purtroppo non sono mai stato in<br />
Italia, però credo di conoscer<strong>la</strong><br />
abbastanza perchè ho letto molto<br />
sul<strong>la</strong> sua storia. Circa le citta`, naturalmente<br />
Roma è <strong>la</strong> prima che mi<br />
piacerebbe visitare, perchè è unica<br />
al mondo e <strong>la</strong> sua storia <strong>la</strong> incontriamo<br />
anche qui, in Spagna. Però<br />
ammiro molto anche Firenze, che<br />
è <strong>la</strong> cul<strong>la</strong> del Rinascimento.<br />
C’è <strong>una</strong> canzone italiana che le<br />
piace, e un pietanza? In effetti<br />
sono moltissime le canzoni italiane<br />
che mi piacciono, però amo soprattutto<br />
le arie di molte opere liriche.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> cucina, mi<br />
piacciono soprattutto gli spaghetti.<br />
La Alcaldesa del<strong>la</strong><br />
“Ciudad del Sol”<br />
La dottoressa Esperanza Oña<br />
Sevil<strong>la</strong> è <strong>la</strong> sindaco di Fuengiro<strong>la</strong>,<br />
famoso centro turistco del<strong>la</strong><br />
costa occidentale andalusa. Con<br />
<strong>una</strong> attività incessante ha trasformato<br />
<strong>la</strong> città, modernizzando<strong>la</strong><br />
esteticamente e nei servizi.<br />
Che significa essere sindaco di<br />
Fuengiro<strong>la</strong>? Significa impegnarsi<br />
per dare ai cittadini e ai turisti<br />
<strong>una</strong> città adeguata alle esigenze<br />
sociali, logistiche, commerciali,<br />
culturali e di svago. Fuengiro<strong>la</strong><br />
è definita in “sole di città”, con<br />
il suo lungomare meraviglioso<br />
e spiagge aperte tutto l’anno.<br />
Per il clima soave e l’ambiente<br />
accogliente ed organizzato, viene<br />
scelta da un numero sempre<br />
maggiore di persone come meta<br />
turistica, residenza invernale o<br />
definitiva La modernizzazione è<br />
un processo continuo che arricchiamo<br />
costantemente realizzando<br />
nuove opere pubbliche, fra<br />
cui un parcheggio sotterraneo<br />
con oltre 3000 posti in aggiunta<br />
a quelli già esistenti. Per <strong>la</strong> cultura<br />
abbiamo il Castello Sohail,<br />
dove si tengono concerti c<strong>la</strong>ssici<br />
e moderni e un originale mercato<br />
medievale unico al mondo. Abbiamo<br />
un antico giacimento archeologico<br />
romano e un museo<br />
di storia. Numerosi sono i centri<br />
sportivi con un nuovo stadio fornito<br />
di piscina olimpica coperta,<br />
campo di calcio, piste di atletica,<br />
zone verdi, biblioteca, strutture<br />
per <strong>la</strong> Terza Età e centri commerciali.<br />
Nel<strong>la</strong> città convivono<br />
in armonia oltre 100 nazionalità<br />
diverse, alle quali mettiamo a<br />
disposizione un apposito ufficio<br />
dipartimentale per aiutare gli<br />
stranieri a risolvere dubbi e problemi<br />
burocratici.<br />
Quanti italiani vivono e <strong>la</strong>vorano<br />
qui? Quelli iscritti <strong>al<strong>la</strong></strong><br />
anagrafe cittadina sono più di<br />
2500, anche se molti sono quelli<br />
non registrati. A costoro rivolgo<br />
un invito ad iscriversi <strong>al<strong>la</strong></strong> nostra<br />
anagrafe, considerando che<br />
i comuni ricevono assegnazioni<br />
economiche del governo in base<br />
al numero degli abitanti.Quanti<br />
più siamo, maggiore saranno i<br />
finanziamenti e migliori, quindi,<br />
i servizi che potremo fornirgli.<br />
Conosce l’Italia? Ci sono stata<br />
più volte e conosco bene numerose<br />
città oltre a quelle c<strong>la</strong>ssiche<br />
come Roma e Venezia. Mi ha<br />
affascinato il Vaticano. La verità<br />
è che l’Italia è un paese che mi<br />
piace molto. In partico<strong>la</strong>re mi<br />
ha impressionato Assisi, così incantevole,<br />
mistica e suggestiva<br />
con le sue case di pietra rosata.<br />
Dell’Italia e degli italiani mi ha<br />
colpito il grande senso patriottico<br />
che in Spagna forse non abbiamo.
Pag. 20 1/2008<br />
Preistoria, antiche civiltà, serre e spaghetti western<br />
Almeria ha <strong>una</strong> lunga storia di molte<br />
civiltà. Nonostante i resti paleolitici<br />
e le pitture rupestri del Neolitico, è<br />
nell’Età dei Metalli, nel periodo calcolítico,<br />
che nasce il primo vil<strong>la</strong>ggio,<br />
Los Mil<strong>la</strong>res, con più di mille<br />
abitanti che <strong>la</strong>voravano il rame nel<br />
terzo millennio prima di Cristo.<br />
Nell’Età del Bronzo, tra il 1700 e<br />
il 1400 a.C., si sviluppa <strong>la</strong> cultura<br />
de L’Argar. Le colonie di Baria,<br />
Vil<strong>la</strong>ricos, Abdera e Adra, rive<strong>la</strong>no<br />
<strong>la</strong> presenza fenicia. Ebbero contatti<br />
con i greci e diventarono colonia<br />
cartaginese, fino all’arrivo dei Romani.<br />
Ad Adra e ad Almeria si con-<br />
servano resti di fabbriche di sa<strong>la</strong>ture<br />
di epoca romana, per il commercio<br />
del garum, <strong>la</strong> salsa di pesce ed erbe<br />
aromatiche considerata <strong>una</strong> squisitezza<br />
dell’epoca. Dopo i romani,<br />
arrivarono vandali, visigoti e bizantini.<br />
I successivi otto secoli di civiltà<br />
is<strong>la</strong>mica furono i più importanti.<br />
Nel secolo VIII gli arabi svilupparono<br />
l’agricoltura trasformando il<br />
paesaggio. Nel 955, Abderramán III<br />
ordina <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> Alcalzaba<br />
(<strong>la</strong> seconda fortezza musulmana<br />
dopo l’Alhambra) per contrastare<br />
<strong>la</strong> minaccia del califfato fatimí di<br />
Mahdia (Tunisi). Da un semplice<br />
quartiere nasce <strong>la</strong> città di Almeria,<br />
diventando il porto principale del<br />
califfato di Cordoba per il commercio<br />
con il Mediterraneo Orientale<br />
ed il Nord Africa. Subentra il regno<br />
di taifas di Almeria con Jairán primo<br />
re, ma lo splendore arriva con<br />
Almotacín, re poeta. Nel secolo XI<br />
prospera l’esportazione del<strong>la</strong> seta.<br />
L’invasione almoravide mette fine<br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> taifa almeriense, ma <strong>la</strong> città<br />
continua ad essere un centro industriale<br />
apprezzato dai paesi cristiani.<br />
L’imperatore Alfonso VII, aiutato<br />
da cata<strong>la</strong>ni, genovesi, pisani e francesi,<br />
<strong>la</strong> conquista nel 1147. Dopo<br />
80 cavalli, oggi sostituito da un<br />
diesel da 2000 cavalli con 300<br />
giri al minuto. Negli <strong>anni</strong> ha subito<br />
modifiche come l’impianto<br />
frigorifero, l’aria condizionata,<br />
l’impianto di potabilizzazione,<br />
quello per il trattamento dei residui<br />
organici e i motori ausiliari.<br />
presenza di grandi attori come Clint<br />
Eastwood, Gian Maria Volontè,<br />
Henry Fonda, Terence Hill, C<strong>la</strong>udia<br />
Cardinale, Bud Spencer, Eli W<strong>al<strong>la</strong></strong>ch,<br />
Franco Nero e Lee van Cliff.<br />
Film che hanno girato il mondo accompagnati<br />
dalle musiche di Ennio<br />
Morricone. Conclusa <strong>la</strong> parentesi di<br />
celebrità di cui rimangono solo gli<br />
spettacoli per i turisti che vogliono<br />
vivere l’atmosfera del West, l’Almeria<br />
di oggi è famosa per <strong>la</strong> coltivazione<br />
di ortaggi e frutta nelle<br />
sconfinate serre coperte di teloni<br />
bianchi, note come “mare di p<strong>la</strong>stica”,<br />
che si estende per 9000 chilometri<br />
quadrati fino <strong>al<strong>la</strong></strong> provincie di<br />
Murcia e di Granada.<br />
Elcano, <strong>la</strong> nave scuo<strong>la</strong> degli ufficiali spagnoli<br />
La nave scuo<strong>la</strong> Juan Sebastian<br />
Elcano, del<strong>la</strong> Marina Militare<br />
spagno<strong>la</strong>, nacque per Reale Decreto<br />
del 1925, con un preventivo<br />
di 7.569.794 pesetas per sostituire<br />
<strong>la</strong> nave scuo<strong>la</strong> Minerva. Il suo<br />
nome è in onore del celebre marinaio<br />
basco. Il varo avvenne il<br />
5 marzo 1927, madrina Carmen<br />
Primo di Rivera, figlia del presidente<br />
del governo. Il 29 febbraio<br />
1928 realizza il viaggio inaugurale<br />
da Cadice a Ma<strong>la</strong>ga, con un<br />
passeggero di eccezione, il re<br />
Alfonso XIII. Il primo viaggio<br />
transoceanico fu il giro del mondo<br />
in direzione opposta <strong>al<strong>la</strong></strong> rotta<br />
Magel<strong>la</strong>no-Elcano. Da allora ha<br />
percorso oltre un milione e mezzo<br />
di miglia nautiche, formando<br />
molte generazioni di ufficiali.<br />
Ha partecipato ad innumerevoli<br />
regate come <strong>la</strong> transoceanica<br />
Lisbona-Bermude nel 1964, nel<br />
1966 tra Bermude e Newport, <strong>la</strong><br />
Gran Regata Colón ’92 e <strong>la</strong> Gran<br />
Regata 2000. Nel 1974 ha ricevuto<br />
<strong>la</strong> Boston Teapot, per per<br />
aver percorso <strong>la</strong> maggiore distanza<br />
in circolo fra due estremi<br />
punti del<strong>la</strong> terra in 124 ore. Nel<strong>la</strong><br />
sua lunga <strong>vita</strong> ha superato temporali,<br />
cicloni, uragani, tifoni e<br />
monsoni, lottando contro onde di<br />
quindici metri di altezza e venti<br />
di più di centosessanta chilometri<br />
all’ora. Il veliero fu costruito<br />
nei cantieri Echevarrieta y Larrinaga<br />
di Cadice e le vele sono<br />
dell’inglese Nicholson. Aveva<br />
<strong>una</strong> busso<strong>la</strong> giroscopica Sperry.<br />
Era dotato di un motore diesel da<br />
dieci <strong>anni</strong> torna musulmana senza<br />
recuperare il suo splendore. Nel secolo<br />
XIII fa parte del regno nazarí di<br />
Granada fino <strong>al<strong>la</strong></strong> conquista dei Re<br />
Cattolici nell’anno 1489. Benché ripopo<strong>la</strong>ta<br />
dai cristiani, i mori rimasero<br />
maggioranza fino <strong>al<strong>la</strong></strong> guerra delle<br />
Alpujarras nel 1568. Guidati da<br />
Abén Humeya, i mori si ribel<strong>la</strong>rono<br />
ai soprusi con <strong>una</strong> guerra cruenta.<br />
Abén Humeya assedia Vera, attacca<br />
Cuevas dell’Almanzora e ritirandosi<br />
organizza i giochi sportivi di<br />
Purchena, arrivati ad oggi grazie a<br />
Ginés Pérez di Hita, scrittore e soldato<br />
del marchese dei Vélez. Il “re<br />
dell’Alpujarr” si stabilisce a Laujar<br />
dove muore assassinato in un intrigo<br />
di pa<strong>la</strong>zzo. Felipe II inviò il suo<br />
fratel<strong>la</strong>stro, Juan dell’Austria, per<br />
p<strong>la</strong>care <strong>la</strong> rivolta. Sterminati e sparsi<br />
per <strong>la</strong> Spagna, i mori vengono definitivamente<br />
scacciati con il regno di<br />
Felipe III. Almería viene ripopo<strong>la</strong>ta,<br />
ma inizia un inesorabile processo di<br />
decadenza, aggravata da terremoti<br />
ed attacchi di pirati, in uno dei quali<br />
fu catturato Yuder Pachá, che conquisterà<br />
il mitico impero Songai.<br />
Con un esercito di 4.000 uomini<br />
attraversò il Sahara e conquistò<br />
Timbuctú. Nel 1964 Sergio Leone<br />
comincia a girare i suoi famosi Spaghetti<br />
Western sfruttando il celebre<br />
“desierto de tabernas”, unico vero<br />
deserto del<strong>la</strong> Spagna. Riportando<strong>la</strong><br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> fama di tutto il mondo con <strong>la</strong><br />
Nave Elcano viene considerata<br />
un brigantino-goletta, ma anche<br />
<strong>una</strong> goletta “de ve<strong>la</strong>cho”. I suoi<br />
quattro alberi si chiamano come<br />
le antiche navi scuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Marina<br />
spagno<strong>la</strong>: B<strong>la</strong>nca, Almansa,<br />
Asturias e Nautilus. (J. de A.)
Pag. 22 1/2008<br />
La Comunità autonoma di Madrid ha<br />
compiuto i suoi venticinque <strong>anni</strong><br />
Comunidad de Madrid<br />
Stato: Spagna<br />
Capoluogo: Madrid<br />
Superficie<br />
- Totale 8.028 km² (12a posizione)<br />
- % Spagna 1,6 %<br />
Popo<strong>la</strong>zione<br />
- Totale (2007) 6.081.689<br />
- % Spagna 13,2 %<br />
- Densità 758,14 hab./km²<br />
Presidente: Esperanza Aguirre<br />
Seggi par<strong>la</strong>mentari: 34 congressisti, 6 senatori<br />
Statuto di autonomia: 1 marzo 1983<br />
Festa Ufficiale: 2 maggio (istituzione del<strong>la</strong> comunità di Madrid)<br />
La Comunità di Madrid è <strong>una</strong><br />
comunità autonoma del<strong>la</strong> Spagna<br />
situata nel centro del<strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong><br />
Iberica e, precisamente,<br />
nel cuore del<strong>la</strong> Meseta Centrale.<br />
Confina con le province di Guada<strong>la</strong>jara,<br />
Cuenca, Toledo, Castil<strong>la</strong>-La<br />
Mancha, Avi<strong>la</strong> e Segovia,<br />
Castil<strong>la</strong> y Leon. La Comunità di<br />
Madrid è monoprovinciale, per<br />
cui non esiste Deputazione. La<br />
sua capitale, Madrid, è anche <strong>la</strong><br />
capitale del<strong>la</strong> Spagna. La sua popo<strong>la</strong>zione<br />
stimata è di 6.081.689<br />
concentrati per lo più nell’area<br />
metropolitana.<br />
Questa comunità, che forma<br />
parte del territorio storico del<strong>la</strong><br />
regione del<strong>la</strong> Castil<strong>la</strong>, possiede<br />
<strong>una</strong> posizione centrale nel<strong>la</strong> rete<br />
viaria del<strong>la</strong> Spagna. Ha <strong>una</strong> delle<br />
economie più importanti del paese<br />
e dispone di un ricco patrimonio<br />
artistico e naturale. La conformazione<br />
dell’attuale comunità<br />
autonoma venne preceduta da<br />
un intenso dibattito politico, nel<br />
contesto preautonomico degli ultimi<br />
<strong>anni</strong> settanta. In principio, si<br />
delineò <strong>la</strong> possibilità che <strong>la</strong> provincia<br />
facesse parte del<strong>la</strong> comunità<br />
di Castil<strong>la</strong>-La Mancha, seb-<br />
bene con un statuto speciale, dato<br />
che era <strong>la</strong> Capitale dello Stato.<br />
Nell’anno 1981 si svincolò dal<br />
resto del<strong>la</strong> regione, erede dell’antica<br />
Castil<strong>la</strong>-La Nueva, <strong>al<strong>la</strong></strong> quale<br />
Madrid apparteneva dal secolo<br />
XIX. Nel 1983 si costituì l’attuale<br />
comunità autonoma.La città di<br />
Madrid fu scelta allora capitale<br />
del<strong>la</strong> regione, sebbene sorgessero<br />
proposte di altre città, fra cui<br />
Alcalá di Henares che presentò<br />
ufficialmente <strong>la</strong> sua candidatura<br />
nei primi <strong>anni</strong> ottanta e, più<br />
recentemente, Getafe, che nel<br />
2006 annunciò <strong>la</strong> sua aspirazione<br />
di strappare a Madrid il titolo di<br />
capitale. A livello internazionale,<br />
<strong>la</strong> Comunità di Madrid è definita<br />
con <strong>la</strong> sig<strong>la</strong> ISO 3166-2 M,<br />
che indica <strong>la</strong> seconda parte dello<br />
standard dell’ISO 3166. È un sistema<br />
di geocodificazione creato<br />
per cifrare i nomi di suddivisioni<br />
dei paesi (entità territoriali), così<br />
come le aree dipendenti. Il proposito<br />
dello standard è stabilire<br />
<strong>una</strong> serie mondiale di abbreviazioni<br />
per i luoghi, per il suo uso<br />
in etichette di pacchetti, contenitori<br />
ed altri oggetti simili. Un<br />
codice alfanumerico breve può<br />
servire per indicare chiaramente<br />
<strong>una</strong> localizzazione di <strong>una</strong> forma<br />
più conveniente e meno ambigua<br />
del toponimo completo.<br />
Dª Esperanza Aguirre Gil de Biezma, Presidenta de <strong>la</strong> Comunidad de Madrid entrega<br />
el premio a D. Miguel Udaondo Durán (Vodafone España)<br />
Sono i consulenti<br />
dei politici<br />
L’Associazione Spagno<strong>la</strong> di Consulenti<br />
Politici, AESCOP, è formata da<br />
specialisti delle scienze sociali, politiche,<br />
giuridiche ed altre discipline. I<br />
suoi obiettivi i seguenti: promuovere<br />
e sostenere lo sviluppo democratico,<br />
nei principi e nel<strong>la</strong> pratica in Spagna;<br />
promuovere <strong>la</strong> ricerca teorica ed empirica<br />
in re<strong>la</strong>zione ai processi elettorali,<br />
<strong>al<strong>la</strong></strong> comunicazione politica, alle<br />
campagne elettorali, alle re<strong>la</strong>zioni governative<br />
e <strong>al<strong>la</strong></strong> diffusione dei risultati;<br />
generare fori per scambio di idee,<br />
opinioni, informazione, conoscenze<br />
ed esperienze re<strong>la</strong>tivi ai principi teorici<br />
e alle tecniche pratiche del<strong>la</strong> comunicazione<br />
politica, le campagne<br />
elettorali e le re<strong>la</strong>zioni con le distinte<br />
amministrazioni; generare e mantenere<br />
attività professionali tra i membri<br />
dell’Associazione e fra questi e<br />
le istituzioni politiche e pubbliche,<br />
promuovendo <strong>la</strong> comprensione e <strong>la</strong><br />
cooperazione sull’attività politica e<br />
sui temi pubblici; contribuire all’abilitazione<br />
dei dirigenti politici in Spagna<br />
per l’uso di tecniche moderne di<br />
indagine e comunicazione politica;<br />
pubblicare libri, riviste ed articoli in<br />
materia di comunicazione politica,<br />
campagne elettorali, riferite alle differenti<br />
amministrazioni e temi collegati;<br />
promuovere <strong>la</strong> responsabilità, <strong>la</strong><br />
condotta etica dei membri dell’Associazione<br />
e stabilire accordi e re<strong>la</strong>zioni<br />
di <strong>la</strong>voro con Università, organismi<br />
internazionali ed istituzioni pubbliche<br />
e private per portare a termine gli<br />
obiettivi dell’Associazione.
1/2008<br />
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