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1. Riassunto del Progetto di ricerca - CarlaRossi.info

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PROFESSEURS BOURSIERS<br />

RICHIEDENTE : PD DR. CARLA ROSSI<br />

TITOLO : « POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA. PER UN CORPUS ELETTRONICO<br />

DELLE OPERE DI AUTORI SVIZZERI IN ITALIA NEL SETTECENTO»<br />

<strong>1.</strong> <strong>Riassunto</strong> <strong>del</strong> <strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

Ventitre anni fa, Bruno Beffa e Flavio Catenazzi, in un denso intervento in occasione <strong>del</strong> convegno tenutosi a<br />

Losanna su Lingua e Letteratura italiana in Svizzera, notavano: «Spiace constatare che la produzione letteraria <strong>del</strong>la<br />

Svizzera italiana nel XVIII sec. registra ancora molti errori <strong>di</strong> valutazione […]. Dallo sterminio, che riduce ad un deserto il<br />

nostro Settecento, si salva soltanto la poesia “religiosa, metafisica, per niente arca<strong>di</strong>ca” <strong>di</strong> Diego Girolamo Maderni e quella<br />

<strong>del</strong> Fossati» 1 .<br />

Si deve principalmente agli stessi Beffa e Catenazzi, 2 oltre che ai lavori pazienti <strong>di</strong> p. Callisto Cal<strong>del</strong>ari, <strong>di</strong> Renato<br />

Martinoni 3 e <strong>di</strong> Laura Maggi Notarangelo 4 la rivalutazione, negli ultimi vent’anni, <strong>del</strong> contributo degli Arca<strong>di</strong> elvetici in<br />

ambito letterario italiano. Molto, però, resta ancora da fare a livello e<strong>di</strong>toriale ed esegetico.<br />

Si rivelano quanto mai necessarie e<strong>di</strong>zioni critiche svolte secondo moderni criteri scientifici e uno stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la<br />

specificità svizzero-italiana nel contesto generale <strong>del</strong>la temperie lirica d’Arca<strong>di</strong>a.<br />

Scopo <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> è dunque il recupero <strong>di</strong> un grande patrimonio nazionale <strong>di</strong> opere degli Arca<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Svizzera<br />

italiana, per la maggior parte <strong>del</strong>le quali si realizzerà la prima rie<strong>di</strong>zione dopo la pubblicazione originale settecentesca.<br />

Obiettivo primario <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> è pubblicare sistematicamente, nel corso <strong>di</strong> un periodo minimo <strong>di</strong> tre anni, in<br />

formato <strong>di</strong>gitale, 5 l'intero corpus degli Arca<strong>di</strong> svizzero italiani <strong>del</strong> Settecento quali i fratelli Riva, Angelo Maria<br />

Stoppani, Anton Maria Borga e il filosofo Francesco Soave (per non citare che i maggiori).<br />

Motivazione <strong>del</strong>l'obiettivo primario:<br />

Il progetto è finalizzato a mettere a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la comunità scientifica un vasto insieme <strong>di</strong> testi, in<br />

formato <strong>di</strong>gitale e dotati <strong>di</strong> corredo critico (secondo gli standard <strong>del</strong>la Biblioteca Digitale elaborati dal CIBIT, nel<br />

quadro <strong>di</strong> un rigoroso, organico e coerente programma scientifico ed e<strong>di</strong>toriale); testi rimasti fino ad oggi<br />

nell'ombra, avvolti da giu<strong>di</strong>zi sfavorevoli in ambito italiano che, come hanno più volte evidenziato Beffa e<br />

Catenazzi, hanno portato persino alla negazione <strong>del</strong>la rilevanza <strong>del</strong>l'oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o qui proposto. «Non <strong>di</strong><br />

fanciullaggini poetiche vive dunque il nostro Settecento, ma <strong>di</strong> tutte le confluenze e i tributi possibili: piccole storie<br />

parziali e decentrate, sottratte alle asfittiche, polverose bacheche dei casellari <strong>del</strong>la letteratura». 6<br />

La richiedente, Privatdozentin presso l’Università <strong>di</strong> Zurigo, ha lunga esperienza in ambito <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni critiche e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong>gitalizzate. La scelta <strong>del</strong> supporto <strong>di</strong>gitale contribuisce a facilitare un impianto ecdotico che superi la necessità <strong>di</strong> un<br />

1 B. Beffa, F. Catenazzi, “Senza voi Lugano mi parrebbe un deserto” (P. Del Borghetto). Riflessi d'Arca<strong>di</strong>ci nella Svizzera Italiana. In AA. VV.,<br />

Lingua e letteratura italiana in Svizzera. Atti <strong>del</strong> Convegno <strong>del</strong>l’Università' <strong>di</strong> Losanna, 21-23.5.1987, a c. <strong>di</strong> A. Stäuble e A. Stella, Bellinzona<br />

1989, pp. 75-83.<br />

2 B. Beffa, F. Catenazzi, Un corrispondente luganese <strong>di</strong> L. A. Muratori: p. Giampiero Riva somasco, “Stu<strong>di</strong> e problemi <strong>di</strong> critica testuale”,<br />

XXXIV (1987), pp. 125-143.<br />

- Vicende e figure letterarie <strong>del</strong> Settecento nella Svizzera italiana, “Scuola ticinese”, 155 (luglio-agosto 1989), pp. 14-2<strong>1.</strong><br />

- Norma e eversione in A. M. Borga, poeta locarnese <strong>del</strong> sec. XVIII, “Pagine storiche luganesi”, 5, 1990, pp. 269-292.<br />

3 R. Martinoni, Un letterato briccone <strong>del</strong> Settecento. A. M. Borga da Rasa, “L'Almanacco”, 1, 1981, pp. 99-104.<br />

4 L. Maggi Notarangelo, Gian Paolo Riva traduttore <strong>di</strong> Molière, Bellinzona 1990.<br />

5 Attraverso una piattaforma consultabile on-line.<br />

6 B. Beffa, F. Catenazzi, “Senza voi Lugano mi parrebbe un deserto”, cit., p. 80.


iferimento centrale o privilegiato, per presentare un’e<strong>di</strong>zione che meriti realmente la definizione <strong>di</strong> plurale. Qualora il<br />

progetto ricevesse l’appoggio <strong>del</strong> FNS, si potranno prevedere seminari sul tema, presso l’Università <strong>di</strong> Zurigo.<br />

Obiettivo secondario <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> in programma, attraverso la pubblicazione cartacea <strong>di</strong> una monografia, è l'indagine<br />

<strong>del</strong>la specificità svizzero-italiana nel contesto generale <strong>del</strong>la temperie lirica d’Arca<strong>di</strong>a, possibile solo dopo aver selezionato<br />

il corpus <strong>di</strong> testi ed averli opportunamente inseriti nel contesto storico-culturale in cui videro la luce.<br />

2. <strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> dettagliato<br />

2.<strong>1.</strong> Premessa<br />

Le motivazioni<br />

Come appena accennato, nonostante il lavoro critico <strong>di</strong> rivalutazione degli Arca<strong>di</strong> svizzero-italiani svolto negli<br />

ultimi vent’anni da eminenti stu<strong>di</strong>osi elvetici, mancano (tanto agli addetti ai lavori, quanto agli studenti che vogliano<br />

occuparsi <strong>di</strong> letteratura in lingua italiana prodotta nel Settecento da autori nativi <strong>del</strong>la Svizzera italiana), i mezzi che<br />

consentano una rapida consultazione <strong>del</strong>le fonti testuali. Nella maggior parte dei casi si tratta <strong>di</strong> testi rari, vale a <strong>di</strong>re<br />

stampe settecentesche <strong>di</strong> non facile consultazione neppure in loco, presso le singole, numerosissime biblioteche che le<br />

conservano.<br />

Mancano soprattutto e<strong>di</strong>zioni critiche approntate secondo moderni criteri filologici, in formato <strong>di</strong>gitale (che<br />

consentano rapide ricerche testuali, indagini <strong>di</strong> occorrenze tematiche e lessicografiche).<br />

Obiettivo <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> è dunque recupero <strong>di</strong> un grande patrimonio nazionale <strong>di</strong> opere degli Arca<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Svizzera<br />

italiana, per la maggior parte <strong>del</strong>le quali si realizzerà la prima rie<strong>di</strong>zione dopo la pubblicazione originale settecentesca.<br />

Una prima lista dei testi da <strong>di</strong>gitalizzare in e<strong>di</strong>zione integrale è già stata stilata dalla proponente: questi testi andranno<br />

riuniti, nel corso <strong>di</strong> un periodo minimo <strong>di</strong> tre anni, in una raccolta organica, su supporti <strong>di</strong>gitali. La proponente sfrutterà le<br />

esperienze pregresse in ambito <strong>info</strong>rmatico, attraverso gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> filologia <strong>di</strong>gitale. 7 I problemi affrontati in questi stu<strong>di</strong><br />

sono principalmente quelli <strong>di</strong> una trasformazione ra<strong>di</strong>cale <strong>del</strong>la concezione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione critica. La tecnica ipertestuale<br />

permette un'e<strong>di</strong>zione che riman<strong>di</strong> a tutte le <strong>info</strong>rmazioni possibili: loci paralleli, contestualizzazioni storiche, analisi<br />

linguistiche, commenti <strong>di</strong> qualsiasi tipo e forma, che in ambiente elettronico sono facilmente inseribili e collegabili tra loro.<br />

L'e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>gitale innova anche le modalità <strong>di</strong> fruizione <strong>del</strong> lavoro filologico e le modalità <strong>di</strong> aggiornamento <strong>del</strong>lo stesso,<br />

consentendo il rapido accesso a <strong>di</strong>stanza tanto agli utenti quanto agli stessi e<strong>di</strong>tori.<br />

2.2. Articolazione <strong>del</strong> <strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong><br />

La scelta <strong>del</strong>la <strong>di</strong>gitalizzazione<br />

Il progetto si fonda sul confronto con esperienze analoghe, sia svizzere, come http://www.poesit.net/ (sebbene questa non<br />

offra la consultazione on-line <strong>del</strong> materiale testuale), sia italiane come, soprattutto, BiblIt (Biblioteca Italiana:<br />

http://www.bibliotecaitaliana.it/), la cui architettura si fonda sul mo<strong>del</strong>lo logico OAIS Open Archival Information System e<br />

prevede un sistema per la gestione e la <strong>di</strong>ffusione on-line dei documenti <strong>di</strong>gitali e uno per la gestione dei metadati associati<br />

a ciascun documento, entrambi basati su formati standard internazionali per la co<strong>di</strong>fica dei dati e su tecnologie<br />

<strong>info</strong>rmatiche open source. I testi presenti in BiblIt sono stati <strong>di</strong>gitalizzati in e<strong>di</strong>zione integrale a partire dalle più autorevoli<br />

e<strong>di</strong>zioni a stampa, sia moderne sia antiche, e co<strong>di</strong>ficati in formato XML secondo lo schema TEI (http://www.tei-c.org/).<br />

Purtroppo, a conferma <strong>del</strong>la necessità <strong>del</strong> lavoro qui proposto, nessuno dei testi che si intende pubblicare è<br />

presente in BiblIt.<br />

Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> filologia <strong>di</strong>gitale in un'accezione che sia con<strong>di</strong>visibile ancora oggi risalgono ai primi anni '90, con gli articoli <strong>di</strong> C.<br />

B. Faulhaber, "Textual Criticism in 21st Century", e F. Marcos Marin, "Computers and text e<strong>di</strong>ting", in "Romance Philology"<br />

1991 e in Italia – fra altre iniziative i convegni organizzati a Roma (Univ. La Sapienza) da Tito Orlan<strong>di</strong> e dal CISADU, a<br />

7 La proponente ha partecipato negli ultimi anni a numerose iniziative tra cui i convegni organizzati a Roma (Univ. La Sapienza) da Tito<br />

Orlan<strong>di</strong> e dal CISADU, e a Firenze (Fondazione Franceschini) da Clau<strong>di</strong>o Leonar<strong>di</strong> e M. Morelli <strong>del</strong>la Fondazione IBM.<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA” 2


Firenze (Fondazione Franceschini) da Clau<strong>di</strong>o Leonar<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Fondazione IBM, a Verona (Università degli Stu<strong>di</strong>) da<br />

Antonio De Prisco. Uno specifico programma europeo è stato de<strong>di</strong>cato all'argomento (AcoHum, Computing in humanities<br />

education: an European perspective, 1999: www.hd.uib.no/AcoHum/ts). I problemi affrontati in questi stu<strong>di</strong> sono<br />

principalmente quelli <strong>di</strong> una trasformazione ra<strong>di</strong>cale <strong>del</strong>la concezione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione critica. La tecnica ipertestuale permette<br />

un'e<strong>di</strong>zione che, partendo, come nel caso in questione, non da manoscritti, ma da testi a stampa (quin<strong>di</strong> più rispettosi,<br />

rispetto ai co<strong>di</strong>ci manoscritti, <strong>del</strong>le volontà degli autori), riman<strong>di</strong> a tutte le <strong>info</strong>rmazioni possibili: loci paralleli con fonti e<br />

imitazioni, contestualizzazioni storiche, analisi linguistiche, commenti <strong>di</strong> qualsiasi tipo e forma, che in ambiente elettronico<br />

sono facilmente inseribili e collegabili ai passi interessati. L'e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>gitale innova anche le modalità <strong>di</strong> fruizione <strong>del</strong><br />

lavoro filologico, consentendo l'accesso a <strong>di</strong>stanza e a un maggior numero <strong>di</strong> utenti, e le modalità <strong>di</strong> aggiornamento. Oggi il<br />

<strong>di</strong>battito su queste possibilità è alimentato anche da reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione come "CliP" (Computer, Literature and Philology),<br />

che organizza convegni biennali, e per il me<strong>di</strong>oevo "Reti Me<strong>di</strong>evali". La richiedente segue con interesse l’evoluzione<br />

<strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>toria <strong>di</strong>gitale già dal 1998, partecipando a incontri, <strong>di</strong>scussioni e convegni; collabora inoltre, per la <strong>di</strong>gitalizzazione<br />

dei propri lavori, sempre dal 1998, con un ingegnere <strong>info</strong>rmatico italiano <strong>di</strong> provata esperienza.<br />

2.2.<strong>1.</strong> Primo anno <strong>di</strong> lavoro : creazione <strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong> DATA BASE (BANCA<br />

DATI) e acquisizione <strong>del</strong> materiale in formato immagini<br />

Nel corso <strong>del</strong> primo anno <strong>di</strong> lavoro si procederà su due fronti:<br />

<strong>1.</strong> Creazione <strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong> DATA BASE (BANCA DATI), grazie alla collaborazione con l’Ing. David<br />

La Monaca, tramite le applicazioni Pinakes 3.0 e Pinakes Text<br />

2. Acquisizione <strong>del</strong> materiale in formato immagini<br />

� Creazione <strong>di</strong> una BANCA DATI per l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>gitale on-line<br />

� Pinakes 3.0 e Pinakes Text<br />

Si tratta <strong>di</strong> applicazioni Web che <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> funzionalità per l’archiviazione dei testi in forma <strong>di</strong> immagini e<br />

<strong>di</strong> trascrizioni, strumenti <strong>di</strong> analisi e <strong>ricerca</strong>, nonché <strong>di</strong> annotazione e <strong>di</strong> commento, necessari per effettuare, anche<br />

in modo collaborativo, lo stu<strong>di</strong>o e la produzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni critiche. Pinakes 3.0 è un'applicazione Web modulare,<br />

personalizzabile, Open Source e gratuita, che permette <strong>di</strong> definire e gestire mo<strong>del</strong>li semantici per la raccolta e la<br />

con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> <strong>info</strong>rmazioni sparse in archivi, database e altri collettori con una logica <strong>di</strong> catalogazione <strong>di</strong>retta<br />

alla maggiore comprensibilità e precisione nella <strong>ricerca</strong> <strong>del</strong>le <strong>info</strong>rmazioni.<br />

Grazie a Pinakes 3.0 è possibile pubblicare sul Web e con<strong>di</strong>videre le <strong>info</strong>rmazioni e i risultati <strong>del</strong>le ricerche sul<br />

patrimonio dei beni culturali o provenienti da <strong>di</strong>scipline umanistiche, scientifiche e altri settori. Offre la possibilità<br />

<strong>di</strong> identificare chi ha fatto cosa e quando, ovvero <strong>di</strong> riconoscere i <strong>di</strong>ritti e la proprietà intellettuale, tanto nelle<br />

<strong>info</strong>rmazioni quanto nei risultati in<strong>di</strong>viduali provenienti anche da ricerche <strong>di</strong> gruppo. Pinakes Text è<br />

un'applicazione per la consultazione, la <strong>ricerca</strong> e l'analisi <strong>di</strong> testi che si integra in Pinakes 3.0 pur potendo operare<br />

in modo autonomo. Si occupa <strong>di</strong> organizzare i dati testuali che si riferiscono a qualsiasi oggetto <strong>di</strong>gitale, con una<br />

particolare specializzazione nella gestione <strong>del</strong>le <strong>info</strong>rmazioni <strong>di</strong> tipo linguistico e filologico.<br />

L'applicazione, attualmente in versione alfa, ha già suscitato gli interessi <strong>di</strong> molteplici comunità <strong>di</strong> utenti, ognuna<br />

<strong>del</strong>le quali interessata ad aggiungere funzionalità specifiche relative al proprio settore.<br />

In particolare, la versione alfa <strong>di</strong> Pinakes Text consente ad un utente <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>re e consultare testi facenti parte <strong>di</strong><br />

una base <strong>di</strong> conoscenza predefinita. La realizzazione <strong>del</strong> modulo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> e consultazione per primo è giustificata,<br />

tra l'altro, dal fatto che Pinakes Text è stato utilizzato utilizzato per costruire un portale web relativo a testi<br />

galileiani.<br />

� Criteri <strong>di</strong> collocazione dei testi nel corpus <strong>di</strong>gitale:<br />

La sud<strong>di</strong>visione strutturale dei dati testuali immessi nel sistema <strong>di</strong>gitale è costituita da:<br />

� immagini (le immagini dei singoli ff. <strong>del</strong>le e<strong>di</strong>zioni originali a stampa, per salvare il materiale dal logorio <strong>del</strong><br />

tempo)<br />

� testi (ovvero la trascrizione – <strong>di</strong>plomatica o interpretativa - <strong>del</strong> testo contenuto nelle immagini)<br />

� <strong>info</strong>rmazioni <strong>di</strong> carattere extratestuale e paratestuale.<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA” 3


� Criteri <strong>di</strong> catalogazione degli autori e <strong>del</strong>le opere<br />

Dato l’uso <strong>di</strong> pseudonimi greco-latini o classicheggianti da parte degli Arca<strong>di</strong>, avvalendosi <strong>di</strong> testi <strong>di</strong> riferimento<br />

quali il Dizionario <strong>di</strong> opere anonime e pseudonime <strong>di</strong> scrittori italiani, o come che sia aventi relazione all’Italia,<br />

curato da Gaetano Melzi (Milano, Pirola, 1848-1859), Pseudonimia: ovvero Tavole alfabetiche de'nomi finti o<br />

supposti degli scrittori con la contrapposizione de veri, ad uso de' bibliofili, degli amatori <strong>del</strong>la storia letteraria e de'<br />

libraj (curato da Vincenzo Lancetti, 1836), e inoltre grazie al Dizionario Storico <strong>del</strong>la Svizzera italiana<br />

(http://www.hls-dhs-dss.ch/index.php), al Dizionario storico ragionato degli uomini illustri <strong>del</strong> Canton Ticino, <strong>di</strong><br />

Gian Alfonso Ol<strong>del</strong>li (Vela<strong>di</strong>ni, 1811) e alla Bibliografia luganese <strong>del</strong> Settecento: Fogli, documenti, cronologia, curata<br />

da p. Callisto Cal<strong>del</strong>ari (Casagrande, Bellinzona, 2002), si procederà come segue:<br />

<strong>1.</strong> selezione degli autori, <strong>di</strong> cui si in<strong>di</strong>cheranno le varianti dei nomi (o gli pseudonimi, così come appaiono nelle<br />

stampe settecentesche)<br />

2. verrà in<strong>di</strong>cata per ciascuno la data <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong> morte<br />

3. si fornirà una breve nota biografica <strong>info</strong>rmativa, con link attivi a schede <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, come<br />

nell’esempio qui <strong>di</strong> seguito:<br />

SCHEDA PERSONALE<br />

Nome autore: Borga, Anton Maria<br />

Pseudonimi:<br />

· Agarimanto Baronio [anagramma <strong>del</strong> nome]<br />

· Baronio, Agarimanto<br />

Date: 1723-1768<br />

Nota <strong>info</strong>rmativa: da Rasa, sacerdote, dottore in teologia, emigrato<br />

a Venezia, poeta bernesco in contrasto con Giuseppe Baretti<br />

Testi: visualizzazione schede<br />

In ogni scheda relativa ai testi si forniranno:<br />

<strong>1.</strong> l’Autore (campo ripetuto, per ricerche incrociate)<br />

2. il Titolo (con link attivo al testo, <strong>di</strong> cui si offriranno due visualizzazioni: stampa originale, trascrizione)<br />

3. Luogo e anno <strong>di</strong> pubblicazione <strong>del</strong>la stampa<br />

4. Descrizione fisica <strong>del</strong>la stampa<br />

5. Note generali<br />

6. Localizzazioni<br />

Autore: Borga, Anton Maria<br />

Titolo: Lettera <strong>del</strong> Dottore Agarimanto Baronio colla giunta d'un po' <strong>di</strong> prosa, e d'alcuni versi che<br />

ponno benissimo aver per titolo Il frustrator rifrustato. Con note, e intagli bellissimi<br />

Pubblicazione: Parigi : [s.n.], 1764.<br />

Descrizione fisica: 64 p. : ill. ; 20 cm.<br />

Note generali: Antip. Calcogr. A-D8<br />

Numeri Impronta - e,i- u-e' i:u- itne (3) 1764 (A)<br />

Localizzazioni:<br />

Biblioteca comunale Tre<strong>di</strong>ci Martiri - Lovere - BG<br />

Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI<br />

Biblioteca Estense Universitaria - Modena - MO -<br />

Biblioteca storica <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Torino - Torino – TO<br />

Biblioteca <strong>del</strong> Seminario vescovile. Pontremoli – Massa e Carrara<br />

Le <strong>info</strong>rmazioni contenuti nei singoli campi consentiranno ricerche incrociate e singole selezioni <strong>di</strong> <strong>info</strong>rmazioni<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA” 4


� RISULTATI DOPO IL PRIMO ANNO:<br />

Criteri riteri <strong>di</strong> verificabilità da parte <strong>del</strong> FNS e <strong>del</strong>la comunità scientifica:<br />

<strong>1.</strong> A partire dal mese <strong>di</strong> aprile 2012 2012, si renderanno pubblici on-line e <strong>di</strong> libero accesso, i dati relativi a un singolo<br />

autore (e si pensa <strong>di</strong> rendere subito accessibile un’opera completa <strong>di</strong> Borga). In tal modo l’a l’accertamento <strong>del</strong>la<br />

sistematicità <strong>del</strong> censimento effettuato, <strong>del</strong>la quantità e <strong>del</strong>la novità <strong>del</strong> materiale raccolto, <strong>del</strong>la sua congruità al<br />

tema <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> saranno verificabili sin da subito subito. Potranno essere inoltre verificate verificate, nel corso dei 36 mesi <strong>di</strong><br />

lavoro, grazie alla consultazione oon-line<br />

<strong>del</strong> DATA BASE (BANCA DATI), l'idoneità <strong>del</strong> <strong>del</strong>lo stesso alle esigenze <strong>del</strong>la<br />

<strong>ricerca</strong> e la correttezza <strong>del</strong>la immissione dei dati nel programma<br />

programma, oltre alla:<br />

2. correttezza orrettezza e completezza <strong>del</strong>le schede descr descrittive ittive e scientifiche <strong>di</strong> ciascuna stampa stampa, con relativo corredo<br />

bibliografico.<br />

3. Sarà altresì possibile un confronto onfronto e una <strong>di</strong>scussione sui singoli risultati acquisiti e sulla <strong>di</strong>ffusione dei risultati<br />

ottenuti presso la comunità scientifica scientifica, sia me<strong>di</strong>ante la possibilità <strong>di</strong> consultazione <strong>del</strong> database da parte <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>osi esterni al progetto, sia tramite comunicazioni a congressi, simposi e giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o stu<strong>di</strong>o, tanto in Italia,<br />

presso gli Istituti Svizzeri, quanto in Svizzera e in particolar modo presso l’Università <strong>di</strong> Lugano Lugano, e/o tramite<br />

pubblicazioni a stampa e seminari specifici svolti dalla richiedente presso l’Università <strong>di</strong> Zurigo Zurigo.<br />

� Acquisizione <strong>del</strong> materiale in formato immagini<br />

Nel corso <strong>del</strong> primo anno <strong>di</strong> lavoro avoro (ottobre 2011 2011- giugno 2012) si procederà inoltre all’acquisizione <strong>del</strong> materiale<br />

in formato immagini (secondo lo standard <strong>di</strong> compressione <strong>del</strong>le immagini TIFF/PNG/BMO<br />

TIFF/PNG/BMO), in loco, presso le<br />

singole biblioteche italiane che conservano un esemplare <strong>del</strong>le opere da <strong>di</strong>gitalizzare (tramite laptop e scanner<br />

portatile), e/o laddove non sia possibile, tramite la richiesta <strong>di</strong> invio <strong>di</strong> scansioni effettuate dalla biblioteca stessa<br />

(operazione più costosa rispetto alla precedente). Va segnalato che alcune stampe da scansionare sono<br />

particolarmente rovinate o mutile, <strong>di</strong> altre si conserva un solo un esemplare, , esclusivamente in Italia (da una<br />

prima <strong>ricerca</strong> orientativa, si è notato che né la Libra Library ry of Congress, né la British Library possiedono copie degli<br />

esemplari rari). . Sarà dunque necessario procedere con grande cura e, in taluni casi, la scansione da parte <strong>del</strong>la<br />

biblioteca presso la quale è ubicat ubicata la stampa rara sarà assolutamente necessaria.<br />

Si in<strong>di</strong>cano qui <strong>di</strong> seguito:<br />

<strong>1.</strong> gli autori principali <strong>di</strong> cui, nel corso <strong>del</strong> primo anno, si <strong>di</strong>gitalizzeranno le opere<br />

2. la localizzazione <strong>del</strong>le stesse (con segnalazione <strong>del</strong> numero <strong>di</strong> esemplari a stampa e <strong>del</strong> loro stato)<br />

3. la bibliografia (segnalazione segnalazione dei maggiori stu<strong>di</strong> contemporanei in merito ai singoli autori autori)<br />

Autore<br />

Opere<br />

•Agarimanto Agarimanto Baronio [Borga, Anton Maria]<br />

•Si Si <strong>di</strong>gitalizzeranno 12 opere a stampa in<strong>di</strong>viduate (ossia: <strong>1.</strong> Lettera <strong>del</strong> Dottore<br />

Agarimanto Baronio colla giunta d'un po' <strong>di</strong> prosa, e d'alcuni versi che ponno<br />

benissimo aver per titolo Il frustrator rifrustato. Con note, e intagli bellissimi bellissimi, 2. Il<br />

frustatore frustato <strong>del</strong> dottor Agarimanto Baronio Baronio, 3. La pipa, <strong>di</strong>tirambo <strong>di</strong> Anton Anton-<br />

Maria Borga, , 4. Madrigalone <strong>di</strong> Agarimanto Baronio da Nonperle a spese <strong>di</strong><br />

maestro Pietro Marcuzzi stampatore stampatore, 5. Per le nozze <strong>del</strong>le eccellenze loro Giovanni<br />

Contarini e Anna Berlen<strong>di</strong>s versi e rime <strong>di</strong> Anton Anton-Maria Maria Borga da Rasa Rasa, 6. Alcuni<br />

versi piacevoli da Anton Anton-Maria Maria Borga composti, e da un pastore arcade suo amico.<br />

Ora per la prima volta fatti stampare in Amsterdam Amsterdam, 7. Il sogno poema<br />

moralepicoliritragicomifantasticofisico<br />

moralepicoliritragicomifantasticofisico, 8. Le piacevoli stanze <strong>di</strong> Anton Anton-Maria<br />

Borga a sua eccellenza la signora Cecilia Priuli Valmarana Valmarana, 9. Lettera prima <strong>di</strong><br />

Anton-Maria Maria Borga a un frate frate, 10. Lettera seconda <strong>di</strong> Anton-Maria Maria Borga a un<br />

prete, 1<strong>1.</strong> Per le gloriose nozze <strong>del</strong>le eccellenze loro signor Paolo Zaccaria Spinelli e<br />

signora Cecilia Berlen<strong>di</strong>s. Rime <strong>di</strong> Anton Anton-Maria Borga da Rasa), ), 12. Endecasillabi<br />

per Carlo Goldoni<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA<br />

VIZZERA ITALIANA” 5


Autore<br />

Opere<br />

� Localizzazione:<br />

o Biblioteca Cameriniana - Piazzola sul Brenta - PD<br />

o Biblioteca iblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI<br />

o Biblioteca comunale <strong>del</strong>l'Archiginnasi<br />

<strong>del</strong>l'Archiginnasio - Bologna - BO - 2 esemplari (uno per ciascuna<br />

<strong>di</strong>stinta opera presente)<br />

o Biblioteca comunale Tre<strong>di</strong>ci Martiri - Lovere – BG - 3 esempl. (uno per ciascuna <strong>di</strong>stinta<br />

opera presente)<br />

o Biblioteca d'arte <strong>del</strong> Museo ccivico<br />

Correr - Venezia - VE - 1 esemplare mutilo <strong>del</strong>la c. G10 <strong>di</strong><br />

opera rara, più 2 esemplar esemplari (uno per ciascuna opera presente)<br />

o Biblioteca d'arte <strong>del</strong> Museo civico Correr - Venezia - VE - 1 esemplare<br />

o Biblioteca <strong>del</strong> Seminario vescovile. Pontremoli – Massa e Carrara<br />

o Biblioteca iblioteca Estense Universitaria - Modena - MO -<br />

o Biblioteca nazional nazionale Braidense - Milano - MI - [consistenza] 1 esemplare<br />

o Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - [consistenza] 1 esemplare.<br />

o Biblioteca romana e emeroteca - Roma - RM - [consistenza] 1 esemplare<br />

o Biblioteca storica <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Torino - Torino – TO<br />

� Bibliografia:<br />

– R. Martinoni, «Un letterato briccone <strong>del</strong> Sette Settecento. cento. A. M. Borga da Rasa», L'Almanacco, 1, 1981,<br />

99-104<br />

– B. Beffa, F. Catenazzi, «Norma e eversione in A. M. Borga, poeta locarnese <strong>del</strong> sec. XVIII», Pagine<br />

storiche luganesi, , 5, 1990, 269 269-292<br />

•Lapiteio Lapiteio Rosmano [Giovanni Pietro Riva, Giampietro Riva]<br />

•Si Si <strong>di</strong>gitalizzeranno 3 opere a stampa in<strong>di</strong>viduate (tralasciando, per ovvi motivi,<br />

le traduzioni da Molière): <strong>1.</strong> Poesie <strong>di</strong> Rosmano Lapiteio P.A. ed accademico<br />

eccitato, ora per la prima volta raccolte, e in un sol volume stampate stampate, 2. i testi <strong>del</strong><br />

Riva presenti nel Bertoldo, Bertol<strong>di</strong>no e Cacasenno, 3. Lagrime in morte <strong>di</strong> un<br />

gatto<br />

� Localizzazione<br />

Localizzazione:<br />

o Biblioteca civica ivica - Vittorio Veneto - TV - 1 esemplare<br />

o Biblioteca civica Bertoliana - Vicenza - VI - 3 esemplari (uno <strong>di</strong> una singola opera e uno doppio<br />

<strong>di</strong> un’altra)<br />

o Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - 1 esemplare.<br />

o Biblioteca provinciale Scipione e Giulio Capone - Avellino - AV<br />

o Biblioteca Trivulziana - Archivio storico civico - Milano - MI<br />

o Biblioteca Universitaria - Genova - GE<br />

o British Library, London, BL Collection; Shelfmk, General Reference Col Collection ; 1143<strong>1.</strong>c.26.<br />

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VIZZERA ITALIANA” 6


Autore<br />

Opere<br />

� Bibliografia:<br />

– G. Orelli, «La Svizzera italiana», in Letteratura italiana. Storia e geografia. L'età contemporanea<br />

contemporanea, a<br />

cura <strong>di</strong> A. Asor Rosa, vol. 3, 1989, 3, 885 885-918<br />

– L. Maggi Notarangelo, G. P. Riva, traduttore <strong>di</strong> Molière, Bellinzona, 1990<br />

•Giovanni Giovanni Antonio Riva [Gian Antonio, solo Antonio]<br />

•Si Si <strong>di</strong>gitalizzeranno 4 opere a stampa in<strong>di</strong>viduate : <strong>1.</strong> . Il giuocatore. Dramma<br />

giocoso per musica da rappresentarsi nel real teatro <strong>di</strong> Colorno l'autunno <strong>del</strong>l'anno<br />

1776 , più tre sonetti A suor Felice Apollonia<br />

� Localizzazione<br />

Localizzazione:<br />

o Biblioteca Palatina - Parma - PR - 1 esemplare<br />

o Biblioteca Convento Cappuccini - Lugano<br />

� Bibliografia:<br />

– A. Riva, Storia <strong>del</strong>la famiglia Riva Riva, Arti grafiche Gaggini-Bizzozero, 2, 1971, 53 53-68<br />

– M. Schnyder, Tra nord e sud <strong>del</strong>le Alpi Alpi, tesi dottorato Firenze, 2008<br />

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VIZZERA ITALIANA” 7


� Localizzazione:<br />

o Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI - [fondo/segnatura] Corniani Algarotti - Racc.<br />

Dramm. 5914<br />

o Biblioteca S. Carlo - Modena - MO - 1 esemplare.<br />

o Biblioteca Convento Cappuccini - Lugano<br />

� Bibliografia:<br />

– Storia <strong>del</strong>la famiglia Riva, cit. 2, 1971, 53-68<br />

– M. Schnyder, Tra nord e sud <strong>del</strong>le Alpi, tesi dottorato Firenze, 2008<br />

Idem, Un nobile ecclesiastico nella sua comunità. Il conte abate Francesco Saverio Riva <strong>di</strong> Lugano<br />

(1702-1783), pp. 149-170 in Atti <strong>del</strong> Convegno, A 70 anni dalla morte <strong>di</strong> Giuseppe Cattori. Il Ticino degli<br />

anni Venti, promosso dall’Associazione per la storia <strong>del</strong> movimento cattolico nel Ticino e svoltosi a<br />

Muralto il 14 <strong>di</strong>cembre 2002<br />

Nota Bene: La lista appena fornita è da considerarsi orientativa, per ragioni <strong>di</strong> spazio non si segnalano in questa<br />

sede i nomi <strong>di</strong> altri Arca<strong>di</strong> svizzeri o <strong>di</strong> origine elvetica sui cui testi si lavorerà, per un totale <strong>di</strong> ca. un’ottantina <strong>di</strong><br />

opere da <strong>di</strong>gitalizzare<br />

2.2.2. Secondo anno : lavoro <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione critica, trascrizione <strong>del</strong> materiale<br />

testuale e immissione dei dati nella BANCA DATI<br />

Nel corso <strong>del</strong> secondo anno si procederà al lavoro <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione critica vera e propria, nonché alla trascrizione<br />

completa dei dati testuali che ne risulteranno e al loro inserimento all’interno <strong>del</strong> DATA BASE (BANCA DATI),<br />

secondo i criteri già descritti e grazie alle eventuali correzioni e verifiche <strong>del</strong>lo stesso.<br />

La maschera <strong>di</strong> visualizzazione nella sezione back-end (gestione contenuti) sarà la seguente:<br />

Tramite la maschera “Document E<strong>di</strong>t” sarà possibile creare, mo<strong>di</strong>ficare o rimuovere un documento. Aggiungere<br />

una nuova pagina consente <strong>di</strong> e<strong>di</strong>tare a mano un testo oppure <strong>di</strong> importarlo da file. Nel caso in questione si<br />

prevede soprattutto l’importazione da file separati contenenti un testo critico già corretto dal punto <strong>di</strong> vista<br />

e<strong>di</strong>toriale. La maschera consente anche <strong>di</strong> importare le immagini da associare ai singoli testi. Ad un testo può<br />

essere associata una singola immagine <strong>del</strong> foglio <strong>del</strong>la stampa settecentesca o una serie <strong>di</strong> immagini, qualora si<br />

avessero più varianti <strong>di</strong> uno stesso testo (è il caso, ad esempio, <strong>di</strong> una seconda e<strong>di</strong>zione, corretta dall’autore).<br />

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Si prevede che già alla fine <strong>del</strong> secondo anno, i dati possano essere letti dagli utenti, copiati, salvati in vari formati,<br />

combinati: basterà <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> accesso ad Internet e utilizzare un computer, palmare, cellulare o altri <strong>di</strong>spositivi<br />

mobili dotati <strong>di</strong> Browser Web.<br />

Una particolare attenzione verrà de<strong>di</strong>cata al trattamento <strong>del</strong>le annotazioni critiche associate al testo. Per questo la<br />

scelta <strong>di</strong> un’applicazione Web ideata a tale scopo appare la più consona. Pinakes Text impiega una struttura<br />

coerente con i sistemi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica e <strong>di</strong> marcatura adottati a livello internazionale per i dati <strong>di</strong> tipo testuale, anche se<br />

non limitati ai testi (ve<strong>di</strong> il linguaggio <strong>di</strong> markup <strong>del</strong>laText Enco<strong>di</strong>ng Initiative-TEI), colloca le <strong>di</strong>verse tipologie su<br />

piani <strong>di</strong>fferenti. Ad esempio, un numero che rappresenta una data all’interno <strong>di</strong> un’opera o una nota critica<br />

stu<strong>di</strong>ata e redatta dal filologo sono elementi appartenenti a livelli <strong>info</strong>rmativi <strong>di</strong>fferenti rispetto al testo<br />

propriamente detto. Le funzionalità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cizzazione consentono <strong>di</strong> produrre liste specifiche per determinati<br />

ambiti <strong>di</strong> marcatura, oltre, naturalmente, a quella che elenca le forme linguistiche <strong>del</strong> testo vero e proprio.<br />

Al posto <strong>di</strong> documenti e collegamenti, in Pinakes 3 si parla <strong>di</strong> risorse (oggetti <strong>di</strong>gitali) e relazioni fra queste. Le<br />

risorse sono insiemi <strong>di</strong> <strong>info</strong>rmazioni omogenee classificabili: immagini, testi, mappe, ecc.<br />

Le relazioni stabiliscono il legame semantico fra le risorse. La vera forza <strong>del</strong>le costruzioni semantiche è nella<br />

capacità <strong>di</strong> stabilire relazioni significative fra risorse <strong>di</strong>fferenti, per poter ottenere in un sol colpo tutte le<br />

<strong>info</strong>rmazioni necessarie, con possibilità <strong>di</strong> ricerche contestuali, ricerche <strong>di</strong> prossimità e full-text e la creazione <strong>di</strong><br />

concordanze <strong>di</strong>namiche in formato kwic (keywords in context).<br />

Ad esempio su Anton-Maria Borga si potranno ottenere : una scheda sull’autore, la lista <strong>del</strong>le opere, con link attivo<br />

a ciascuna <strong>di</strong> queste presenti nel DATA BASE (BANCA DATI), la lista <strong>del</strong>le stampe originali, le localizzazioni <strong>di</strong><br />

queste ultime con possibilità <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> prestito o riproduzione. Al’interno <strong>del</strong>la stessa schermata su Borga si<br />

potranno effettuare due <strong>di</strong>fferenti tipologie <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

Le funzionalità <strong>del</strong>la Ricerca “full text” si <strong>di</strong>fferenziano in semplice o avanzata.<br />

� La Ricerca semplice permette, attraverso l'immissione <strong>di</strong> uno o più lemmi, <strong>di</strong> trovare le occorrenze <strong>di</strong> questi in<br />

tutte le opere <strong>del</strong>l’Autore selezionato o <strong>del</strong>l’intero DATA BASE.<br />

� La Ricerca avanzata rende possibile in<strong>di</strong>care:<br />

• se la stringa <strong>di</strong> caratteri da <strong>ricerca</strong>re appartiene ad una parola intera o se, invece, ne costituisce la parte<br />

iniziale, centrale o finale;<br />

• se la <strong>ricerca</strong> deve venire effettuata su tutto il testo o su uno dei livelli nei quali il testo è stato sud<strong>di</strong>viso<br />

(titolo <strong>del</strong>le opere, testo <strong>del</strong> componimento), paratesto o extratesto<br />

• attribuzione <strong>di</strong> valore <strong>di</strong>stintivo agli accenti/parole apostrofate o tronche o al maiuscolo<br />

• una stringa <strong>di</strong> caratteri può venire cercata in concorrenza o in alternativa ad una seconda stringa <strong>di</strong><br />

caratteri, attivando specifici operatori booleani <strong>di</strong> inclusione (AND) o esclusione (OR)<br />

Un esempio <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> testuale, nella visualizzazione front-end, è quello che viene fornito qui <strong>di</strong> seguito: grazie<br />

all’in<strong>di</strong>cizzazione <strong>di</strong> tutti i lemmi, saranno possibili ricerche singole, indagini <strong>di</strong> occorrenze tematiche e<br />

lessicografiche.<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA” 9


A dx, in una finestra (con possibilità <strong>di</strong> zoom), verrà visualizzato il testo <strong>di</strong> Anton-Maria Borga degli Endecasillabi<br />

per Carlo Goldoni, così come appare nella stampa antica (in questo caso <strong>di</strong> tratta <strong>del</strong>la Raccolta completa <strong>del</strong>le<br />

comme<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Carlo Goldoni, Volume 23, Presso la Società e<strong>di</strong>trice, 1827-30), a sx si ha la trascrizione e il risultato<br />

<strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> evidenziato.<br />

2.2.3. Terzo e quarto anno <strong>di</strong> lavoro : redazione <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o critico <strong>del</strong><br />

materiale immesso nel corpus degli scrittori d’Arca<strong>di</strong>a <strong>del</strong>la Svizzera<br />

italiana<br />

Nel corso <strong>del</strong> terzo e <strong>del</strong>l’ultimo anno <strong>di</strong> lavoro sarà possibile procedere ad uno stu<strong>di</strong>o critico <strong>del</strong> materiale immesso<br />

on-line, stu<strong>di</strong>o che preveda le seguenti articolazioni tematiche:<br />

<strong>1.</strong> Parnaso elvetico:<br />

<strong>1.</strong><strong>1.</strong> Settecento elvetico e cultura europea<br />

<strong>1.</strong>2. Contestualizzazione storico-letteraria : intellettuali svizzero-italiani a Roma e nel resto d’Italia<br />

<strong>1.</strong>3. Le tipologie <strong>del</strong>la lirica degli Arca<strong>di</strong> svizzero-italiani<br />

2. La polemica anti-arca<strong>di</strong>ca<br />

I protagonisti:<br />

2.<strong>1.</strong> "Lumi"e ombre: letteratura e società europea nel secondo Settecento<br />

2.2. Vecchia Arca<strong>di</strong>a e nuovi centri culturali <strong>del</strong> Nord Italia<br />

2.<strong>1.</strong> Riflessione sui singoli Autori<br />

PD Dr. Carla Rossi | “POETI D’ARCADIA DELLA SVIZZERA ITALIANA” 10


3. Stato <strong>del</strong>l’arte nel campo<br />

L’idea <strong>del</strong> progetto nasce dalla constatazione <strong>del</strong>la mancanza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni critiche <strong>del</strong>le opere degli Arca<strong>di</strong> svizzeroitaliani,<br />

svolte secondo moderni criteri scientifici e <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la specificità svizzero-italiana nel contesto generale<br />

<strong>del</strong>la temperie lirica d’Arca<strong>di</strong>a.<br />

Ventitre anni fa, Bruno Beffa e Flavio Catenazzi, in un denso intervento in occasione <strong>del</strong> convegno tenutosi a<br />

Losanna su Lingua e Letteratura italiana in Svizzera, notavano: «Spiace constatare che la produzione letteraria <strong>del</strong>la<br />

Svizzera italiana nel XVIII sec. ha ancora al passivo molti errori <strong>di</strong> valutazione […]. Dallo sterminio, che riduce ad un<br />

deserto il nostro Settecento, si salva soltanto la poesia “religiosa, metafisica, per niente arca<strong>di</strong>ca” <strong>di</strong> Diego Girolamo<br />

Maderni e quella <strong>del</strong> Fossati» 8 .<br />

Si deve principalmente agli stessi Beffa e Catenazzi, oltre che ai lavori pazienti <strong>di</strong> p. Callisto Cal<strong>del</strong>ari e <strong>di</strong> Renato<br />

Martinonie <strong>di</strong> Laura Maggi Notarangelo 9 la rivalutazione, negli ultimi vent’anni, <strong>del</strong> contributo degli Arca<strong>di</strong> elvetici in<br />

ambito letterario italiano. Molto, però, resta ancora da fare a livello e<strong>di</strong>toriale ed esegetico.<br />

4. Bibliografia scelta<br />

Per non appesantire il progetto, si riporta qui <strong>di</strong> seguito una bibliografia selezionata:<br />

Strumenti ausiliari<br />

• Dizionario <strong>di</strong> opere anonime e pseudonime <strong>di</strong> scrittori italiani, o come che sia aventi relazione all’Italia, a c. <strong>di</strong><br />

Gaetano Melzi, Milano, Pivola, 1848-1859.<br />

• Pseudonimia: ovvero Tavole alfabetiche de'nomi finti o supposti degli scrittori con la contrapposizione de veri, ad<br />

uso de' bibliofili, degli amatori <strong>del</strong>la storia letteraria e de' libraj, a c. <strong>di</strong> Vincenzo Lancetti, Milano, Pivola, 1836.<br />

• Dizionario Storico <strong>del</strong>la Svizzera italiana (http://www.hls-dhs-dss.ch/index.php).<br />

• Dizionario storico ragionato degli uomini illustri <strong>del</strong> Canton Ticino, a c. <strong>di</strong> Gian Alfonso Ol<strong>del</strong>li, Vela<strong>di</strong>ni, 1807.<br />

Opere <strong>di</strong> consultazione<br />

Beffa, B, Catenazzi F.<br />

� «Norma e eversione in A. M. Borga, poeta locarnese <strong>del</strong> sec. XVIII», Pagine storiche luganesi, 5, 1990, 269-292.<br />

� «Vicende e figure letterarie <strong>del</strong> Settecento nella Svizzera italiana», Scuola ticinese, 155 (luglio-agosto 1989), pp.<br />

14-2<strong>1.</strong><br />

� «Senza voi Lugano mi parrebbe un deserto (P. Del Borghetto). Riflessi d'Arca<strong>di</strong>ci nella Svizzera Italiana». AA. VV.,<br />

Lingua e letteratura italiana in Svizzera. Atti <strong>del</strong> Convegno <strong>del</strong>l’Università' <strong>di</strong> Losanna, 21-23.5.1987, a c. <strong>di</strong> A.<br />

Stäuble e A. Stella, Bellinzona, casagrande, 1989, pp. 75-83<br />

� «Un corrispondente luganese <strong>di</strong> L. A. Muratori: p. Giampiero Riva somasco», Stu<strong>di</strong> e problemi <strong>di</strong> critica testuale,<br />

XXXIV (1987), pp. 125-143.<br />

Bernasconi, M., Le associazioni librarie in Ticino nel XVIII e XIX secolo, Bellinzona, Casagrande, 1992.<br />

Cal<strong>del</strong>ari, p. C.<br />

� E<strong>di</strong>toria e Illuminismo fra Lugano e Milano, E<strong>di</strong>zioni Bonnard, 2005<br />

� Bibliografia luganese <strong>del</strong> Settecento, 2 tomi, Bellinzona, Casagrande, 1999.<br />

8 B. Beffa, F. Catenazzi, “Senza voi Lugano mi parrebbe un deserto” (P. Del Borghetto). Riflessi d'Arca<strong>di</strong>ci nella Svizzera Italiana. In AA. VV.,<br />

Lingua e letteratura italiana in Svizzera. Atti <strong>del</strong> Convegno <strong>del</strong>l’Università' <strong>di</strong> Losanna, 21-23.5.1987, a c. <strong>di</strong> A. Stäuble e A. Stella, Bellinzona<br />

1989, pp. 75-83.<br />

9 Cfr. la bibliografia scelta allegata al progetto.<br />

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Maggi Notarangelo L., Gian Paolo Riva traduttore <strong>di</strong> Molière, Bellinzona, Casagrande, 1990.<br />

Marinoni G., P. Gian Pietro Riva crs., in Arca<strong>di</strong>a Rosmano Lapiteio, nella cultura letteraria Ticinese <strong>del</strong> Settecento. Tesi <strong>di</strong><br />

laurea, Milano anno 1959-60, rel. Mario Appollonio. [reperibile presso ARCHIVIO GENERALIZIO CHIERICI REGOLARI<br />

SOMASCHI].<br />

Martinoni, R.<br />

� (1981) «Un letterato briccone <strong>del</strong> Settecento. A. M. Borga da Rasa», L'Almanacco, 1, 1981, pp. 99-104.<br />

� (1998) «Classicità, pittoresco e sublime. Gli spazi immaginari subalpini al crepuscolo <strong>del</strong> Settecento»,<br />

Versants : schweizerische Zeitschrift für romanische Literature, (34), 7-19.<br />

� (2004) «Il Cantone Ticino fra Svizzera e Italia. Divagazioni intorno agli scambi culturali», Cenobio(1), 56-65.<br />

� (2008) «Da Carlo Maria Maggi agli amici <strong>di</strong> Parini», Letteratura e Dialetti, 19-26.<br />

Orelli, G. , «La Svizzera italiana», in Letteratura italiana. Storia e geografia. L'età contemporanea, a cura <strong>di</strong> A. Asor Rosa, vol.<br />

3, 1989, 3, 885-918<br />

Riva, A. , Storia <strong>del</strong>la famiglia Riva, Arti grafiche Gaggini-Bizzozero, 2, 1971, 53-68<br />

Schnyder, M.<br />

- Tra nord e sud <strong>del</strong>le Alpi. Per una storia sociale <strong>del</strong> potere nei baliaggi <strong>di</strong> Lugano e Mendrisio tra Sei e Settecento, tesi<br />

dottorato, Firenze, 2008<br />

- «Un nobile ecclesiastico nella sua comunità. Il conte abate Francesco Saverio Riva <strong>di</strong> Lugano (1702-1783)», pp.<br />

149-170, Atti <strong>del</strong> Convegno, A 70 anni dalla morte <strong>di</strong> Giuseppe Cattori. Il Ticino degli anni Venti, promosso<br />

dall’Associazione per la storia <strong>del</strong> movimento cattolico nel Ticino e svoltosi a Muralto il 14 <strong>di</strong>cembre 2002, in<br />

Bollettino storico <strong>del</strong>la Svizzera italiana, serie nona - volume CVII - fascicolo I, 2004, p. 149-170.<br />

- «Potere contrattuale, comunicazione e negoziazioni attraverso le Alpi. Sovrani e sud<strong>di</strong>ti nel Corpo elvetico durante<br />

l’Antico regime», Histoire des Alpes – Storia <strong>del</strong>le Alpi – Geschichte der Alpen, n. 12, 2007, p. 215-23<strong>1.</strong><br />

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