La mente umana non è tabula rasa
Questo mio scritto ha due obiettivi: - descrivere Dio come lo sento nel mio cuore, - tentare di convincere il probabile lettore che siamo “figli” e non “schiavi” di Dio, e di avere ricevuto del Padre un dono che, se compreso e sfruttato, ci permetterà di salvare il mondo.
Questo mio scritto ha due obiettivi: - descrivere Dio come lo sento nel mio cuore,
- tentare di convincere il probabile lettore che siamo “figli” e non “schiavi” di Dio, e di avere ricevuto del Padre un dono che, se compreso e
sfruttato, ci permetterà di salvare il mondo.
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Il Sole si fermò,<br />
e la luna restò immobile.<br />
Un popolo si vendicò<br />
dei suoi nemici!<br />
Questo avvenimento <strong>è</strong> descritto nel “Libro dei Giusti” ;<br />
per quasi un giorno intero il sole restò in alto nel cielo, senza<br />
avviarsi al tramonto.<br />
Un giorno come quello <strong>non</strong> c’<strong>è</strong> mai stato né prima e né dopo di<br />
allora, quando il Signore “ubbidì” a un essere umano e combatté<br />
al fianco di Isdraele.”<br />
Questa sarebbe un’ affermazione della Sacra Bibbia?<br />
E’ questa la “verità Divina” che la Chiesa Cattolica ha difeso per secoli?<br />
E’ impressionante sottolineare che Galileo sia stato “liberato dalla<br />
scomunica” e riconosciuto come scienziato veritiero, e accettato dalla<br />
Chiesa come “figlio legittimo” , soltanto dopo 359 anni, 4 mesi e 9 giorni.<br />
<strong>La</strong> condanna “al silenzio” era stata inflitta il 22 giugno 1633 dal<br />
Sant’Uffizio, sotto il Cardinale Roberto Bellarmino.<br />
Il merito va al papa Giovanni Paolo II che nel 1979 costituisce una<br />
commissione di scienziati per lo “studio della controversia Tolemaica –<br />
Copernicana”, con lo scopo di porre fine alla condanna di Galilei:<br />
“Io auspico – scrive il papa – che teologi, scienziati e storici<br />
approfondiscano l’esame del caso Galileo e, nel leale riconoscimento dei<br />
torti, da qualunque parte provengano, rimuovano le diffidenze che quel<br />
caso tuttora frappone nella <strong>mente</strong> di molti, alla concordia tra scienza e<br />
fede, tra Chiesa e mondo”<br />
Ma nella Chiesa Cattolica, prima di Wojtyla c’erano stati dei<br />
“ripensamenti”: già nel 1823 papa Pio VII aveva autorizzato la<br />
pubblicazione delle “Lezioni di astronomia” del ca<strong>non</strong>ico Giuseppe<br />
Settele, che sosteneva l’eliocentrismo di Galilei.<br />
Intervenne il Sant’Uffizio che per tre anni discusse il problema…e lo fece<br />
cadere nel silenzio.<br />
GIORDANO BRUNO<br />
Altro martire del Sant’Uffizio fu Giordano Bruno, giustiziato nella Piazza<br />
dei Campo dei Fiori in Roma.<br />
18