Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
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Cartolina di Novi Sad agli<br />
inizi del XX secolo<br />
secolo fu l’epoca del mercantilismo, della dura lotta per la<br />
sopravvivenza, la corsa ad arricchirsi e ottenere successo e<br />
profitti. Quell’epoca creò un nuovo culto che oggi, un secolo<br />
e mezzo dopo, è ancora in auge in tutto il mondo: il culto del<br />
successo materiale. Nell’epoca in cui il materialismo conquistò<br />
la società ed il Positivismo abbracciò le scienze, nel<br />
campo della cultura e delle arti emerse il nuovo stile chiamato<br />
Realismo.<br />
Il Realismo non solo entrò in tutte le arti, ma anche in<br />
tutte le sfere della società. Da ciò derivò il motto della Gioventù<br />
Serba Unita: «Lavoro sostenuto dalla scienza e basato<br />
sulla verità». La gioventù serba derivò queste posizioni non<br />
solo dall’Europa occidentale, ma anche dalla Russia (il miglior<br />
esempio di ciò sono le idee dei riformatori russi propagate in<br />
Serbia da Svetozar Marković). Lo spirito del Positivismo si diffuse<br />
rapidamente fra i giovani studenti. Dall’inizio degli anni<br />
Settanta, la Serbia divenne il loro centro spirituale.<br />
Dalla vecchia “Atene serba” (Novi Sad) tutti i movimenti<br />
idealisti si spostarono in Serbia e dal 1878 (quando la Serbia<br />
ottenne la piena indipendenza) questo processo s’intensificò,<br />
i più importanti rappresentanti della cultura e dell’arte<br />
vennero in Serbia, come gli scrittori Jovan Jovanović Zmaj,<br />
Laza Kostić, Simo Matavulj, Stevan Sremac, i pittori Stevan<br />
Todorović, Đura Jakšić, il giovane Đorđe Krstić ed altri. Questo<br />
processo avvenne in gran parte a causa della soppressione<br />
del ducato della Vojvodina serba da parte dell’imperatore austroungarico<br />
nel 1860.<br />
Dal settimo e particolarmente dall’ottavo decennio del<br />
XIX secolo, il governo ungherese organizzò una vasta azione<br />
di “ungarizzazione” in tutta la regione della Vojvodina. In<br />
tutte le scuole pubbliche la lingua ungherese divenne materia<br />
obbligatoria. A nomi e cognomi, come anche ai nomi<br />
dei paesi e delle città, fu data forma linguistica ungherese.<br />
In circostanze simili, lo spazio per sviluppare la cultura nazionale<br />
e l’arte non solo era limitato, ma molto spesso era<br />
addirittura inesistente.<br />
Nell’epoca del Realismo, la pittura in Vojvodina mantenne<br />
il suo ruolo primario di guida per l’introduzione delle innovazioni<br />
stilistiche. Nel campo della ritrattistica, i pittori serbi<br />
adottarono nuovi “principi”, che questa volta non venivano<br />
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