ELISnotizie - aprile 2016
Educazione al lavoro, informazione, solidarietà e progresso sociale
Educazione al lavoro, informazione, solidarietà e progresso sociale
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5 mille<br />
Associazione<br />
Centro ELIS<br />
CODICE FISCALE<br />
02534780586<br />
EDUCAZIONE AL LAVORO, INNOVAZIONE, SOLIDARIETÀ E PROGRESSO SOCIALE<br />
ELIS.org<br />
ELIS.org<br />
CentroELIS<br />
Anno XXX, n.65 - <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> Periodico di Informazione dell’Associazione Centro ELIS di Roma - Direttore responsabile Fortunato Perez Sped. ann. post. 70% DCB Roma<br />
L’EDITORIALE<br />
Imprese e<br />
mercati esteri<br />
Alessandro Rampolla<br />
Direttore Generale ELIS<br />
Lo sport nella vita<br />
Gli sportivi Sintini e Zorzi<br />
ospiti del Centro ELIS per<br />
parlare a giovani e manager<br />
pag. 10<br />
Ti porterò con me<br />
Intervista inedita a Pierluigi<br />
Bartolomei: storie<br />
di ragazzi senza palcoscenico<br />
pag. 6<br />
“Internazionalizzazione<br />
non<br />
è solo export. Le<br />
imprese esportano,<br />
importano,<br />
investono<br />
all’estero, forniscono e acquistano<br />
semilavorati e prodotti intermedi<br />
da tutto il mondo; stilano<br />
contratti, usano intermediari<br />
finanziari di altri Paesi, si assicurano<br />
contro rischi nazionali e<br />
internazionali, assumono collaboratori<br />
di nazionalità diverse”.<br />
Così Alessandro Rampolla descrive<br />
la complessa cornice in<br />
cui si muovono le aziende che<br />
operano a livello internazionale.<br />
La parola d’ordine di Going<br />
International, il programma di<br />
ELIS a supporto delle PMI del<br />
Made in Italy che guardano ai<br />
mercati esteri, è “la cooperazione<br />
fra imprese, per consentire<br />
alle aziende di superare i limiti<br />
della piccola dimensione e di<br />
poter affrontare le nuove sfide<br />
dell’internazionalizzazione, favorendo,<br />
altresì, lo sviluppo di<br />
un atteggiamento più solidale<br />
nelle relazioni fra società”.<br />
La particolarità dell’iniziativa<br />
è che le 16 PMI partecipanti<br />
hanno delle aziende madrine<br />
- DHL, Ernst&Young, Fonditalia,<br />
Google, Fiorucci, Monte<br />
dei Paschi di Siena, Vodafone,<br />
- che “trasferiscono il loro knowhow<br />
e le loro esperienze oltre ad<br />
affiancarle nella stesura di un<br />
piano di internazionalizzazione<br />
specifico, personalizzato e operativo,<br />
redatto in collaborazione<br />
con giovani laureandi”.<br />
Tutto ciò per aiutare le PMI ad<br />
affrontare il complesso percorso<br />
di avvicinamento ai mercati<br />
esteri: “Di solito una delle prime<br />
difficoltà è la dimensione stessa<br />
della PMI. Infatti le piccole dimensioni<br />
dell’azienda non aiutano<br />
ad affrontare le importanti<br />
sfide che i mercati esteri richiedono.<br />
Un altro aspetto fondamentale<br />
che può determinare il<br />
successo o l’insuccesso di un progetto<br />
di internazionalizzazione,<br />
sono le competenze specifiche per<br />
operare a livello globale. Quando<br />
un’impresa non ha tali competenze<br />
al suo interno, dovrà<br />
avvalersi di esperti in grado di<br />
guidarla verso nuovi i mercati”.<br />
A pagina 9 un approfondimento<br />
sul programma Going International.<br />
Intervista rilasciata all’AGI -<br />
Agenzia Giornalistica Italiana<br />
17 marzo <strong>2016</strong><br />
Trasferire la cultura digitale<br />
“Be Digital”: il primo modello collaborativo per cogliere le opportunità generate dall’innovazione<br />
tecnologica e favorire la diffusione della cultura digitale nel nostro Paese.<br />
pag. 2-3<br />
ENEL presenta il nuovo logo<br />
Workshop 13-15 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong><br />
Intervista esclusiva a Ryan<br />
O’Keeffe direttore comunicazione<br />
del gruppo Enel: “Il<br />
nostro logo rappresenta sinteticamente<br />
il nostro nuovo<br />
modo di essere”.<br />
pag. 5<br />
Innovazione e Impresa Sociale<br />
Da un lato le imprese sono sempre più attente a valutare il loro impatto<br />
sociale, dall’altro i consumatori cercano - e sono disposti a pagare<br />
di più - prodotti con brand sostenibile. Innovazione e impresa<br />
sociale sono i temi affrontati nel corso dell’iniziativa formativa “Social<br />
Innovation & Social Entrepreneurship”, organizzata da ELIS<br />
con IESE Business School - CBS, il 13, 14 e 15 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong>.<br />
pag. 7<br />
Scuola-lavoro: alleanza fra imprese<br />
La legge 107/15 prevede l’avvio del<br />
“sistema duale” della formazione,<br />
basato sull’alternanza scuola-lavoro.<br />
ELIS e Terna, lanciano l’alleanza tra<br />
imprese per l’efficace attuazione della<br />
legge a favore dell’occupazione dei<br />
giovani. (nella foto a destra Matteo<br />
Del Fante, AD di Terna)<br />
pag. 4<br />
Cambio di poltrona in<br />
STMicroelectronics<br />
Carmelo Papa (nella foto) sostituisce Pietro<br />
Palella come Amministratore Delegato<br />
alla guida di STMicroelectronics Italia.<br />
pag. 5
2 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Tecnologia & Innovazione 50 ANNI<br />
La rivoluzione digitale è qui<br />
È nata Be Digital, la prima community che lancia i talenti digitali del futuro<br />
L’Italia si conferma agli ultimi<br />
posti nella Ue per lo<br />
sviluppo digitale, classificandosi<br />
terz’ultima, addirittura<br />
in peggioramento rispetto<br />
all’anno precedente. L’Italia ha<br />
un problema fondamentale che<br />
rallenta il suo decollo online:<br />
l’assenza di competenze digitali<br />
di base è la ragione principale<br />
del basso tasso di adozione della<br />
banda larga fissa. Infatti, secondo<br />
i dati dell’Unione Europea,<br />
la sua diffusione è ferma al 53%<br />
nonostante la copertura arrivi<br />
al 99%, mentre è decima in Europa<br />
per quella mobile, con 75<br />
abbonamenti su 100 persone.<br />
Il 57% degli italiani legge le<br />
news online, confermando l’Italia<br />
come 26esima su 28 Paesi<br />
analizzati, appena il 39% fa e-<br />
shopping (25esimi), il 58% usa i<br />
social network (24esimi), solo il<br />
43% usa i servizi bancari online<br />
(23esimi), appena il 34% fa videochiamate<br />
(22esimi), e il 19%<br />
guarda video on<br />
demand (19esimi).<br />
Alla base di<br />
questi comportamenti,<br />
le scarse<br />
competenze<br />
che gli italiani<br />
hanno: male per<br />
numero di laureati<br />
(14 su 1000,<br />
22esimi), esperti che lavorano<br />
nell’ambito Ict (2,5%, 22esimi),<br />
pochi utenti in generale di internet<br />
(solo il 63%, 25esimi) e<br />
ancor meno con le competenze<br />
basiche necessarie (43%, 24esimi).<br />
“L’Italia”, avverte il rapporto<br />
Ue, “non può sperare di<br />
afferrare pienamente i benefici<br />
dell’economia digitale finché un<br />
terzo della sua popolazione si<br />
astiene dall’usare internet regolarmente”.<br />
È necessario<br />
un approccio<br />
aperto all’<br />
innovazione<br />
È possibile invertire questa situazione<br />
e promuovere un’iniziativa<br />
collaborativa che aiuti<br />
a fare innovazione radicale nel<br />
modo di fare impresa?<br />
Questa la sfida accettata da<br />
ELIS ed Enel che hanno lanciato<br />
il progetto Be Digital: un modello<br />
collaborativo per cogliere<br />
le opportunità di business generate<br />
dall’innovazione digitale<br />
dirompente e favorire la diffusione<br />
della cultura digitale nel<br />
nostro Paese.<br />
La community, composta da<br />
imprese, esperti di innovazione<br />
digitale, studenti e appassionati<br />
di tecnologia, attraverso una<br />
piattaforma digitale, ha potuto<br />
interagire e lavorare in modalità<br />
crowd per due mesi (da gennaio<br />
fino a marzo) generando<br />
soluzioni alle sfide di innovazione<br />
proposte dalle aziende,<br />
che hanno riguardato i temi:<br />
Smart Manufacturing, Smart<br />
Home, Smart City, Employee<br />
Engagement, Digital Education.<br />
Un sistema di valutazione dei<br />
contributi all’innovazione, ha<br />
consentito di mettere in evidenza<br />
le persone eccellenti e di<br />
talento in modo trasparente e<br />
meritocratico. Le migliori idee<br />
presentate dai<br />
partecipanti alla<br />
community sono<br />
state sviluppate<br />
nei Digital Lab<br />
ELIS. All’interno<br />
di questi laboratori<br />
d’innovazione,<br />
sponsorizzati<br />
da alcune grandi<br />
aziende (ADS, Cisco, Eurotech,<br />
IBM, Indra, Pwc e Tecnorad), i<br />
ragazzi dei corsi in nuove tecnologie<br />
ELIS hanno lavorato<br />
a stretto contatto con un tecnico<br />
e un referente aziendale<br />
per realizzare i prototipi delle<br />
idee proposte dalla community.<br />
Gli studenti hanno utilizzato<br />
tecnologie all’avanguardia e<br />
strumentazioni di ultima generazione<br />
messe a disposizione<br />
dalle aziende.<br />
Francesco Starace, AD di Enel e<br />
promotore dell’iniziativa, ha affermato<br />
“Affinchè le aziende possano<br />
cogliere le opportunità della<br />
digital revolution, è necessario un<br />
approccio aperto all’innovazione”.<br />
Digital Lab “Digitize your future”<br />
L’intervista<br />
Michele Festuccia, Direttore<br />
Tecnico Cisco Italia<br />
Enrico Mercadante, Responsabile<br />
Technical Operation Sud<br />
Europa<br />
Quale tecnologia avete messo<br />
a disposizione del Digital Lab?<br />
All’interno del Digital Lab abbiamo<br />
predisposto un laboratorio<br />
in linea con le architetture<br />
IoT, che prevede la possibilità<br />
di gestire reti di sensori attraverso<br />
un livello di aggregazione<br />
che noi chiamiamo in gerco<br />
Fog Computing e predispone un<br />
ambiente sul quale possano essere<br />
sviluppate applicazioni per<br />
contesti specifici che sappiano<br />
valorizzare i dati acquisiti da<br />
sensori. In particolare abbiamo<br />
messo a disposizione la tecnologia<br />
LoRa, per reti di sensori a<br />
lunga distanza. Abbiamo predisposto<br />
una serie di sensori<br />
per il monitoraggio ambientale,<br />
un sistema di aggregazione e di<br />
terminazione della connettività<br />
radio e un ambiente sul quale<br />
sviluppare applicazioni. Ci<br />
siamo ispirati sia ai trend del<br />
manufacturing 4.0 e dell’agroalimentare,<br />
sia alle situazioni<br />
che sono emerse dalle challange<br />
del progetto Be Digital. Abbiamo<br />
visto che alcuni partner<br />
del progetto sono orientati a<br />
dei verticali molto interessanti<br />
come il predictive maintenance<br />
e alcune situazioni legate alla<br />
domotica e ai modelli IoT in<br />
ambiti più domestici. Abbiamo<br />
quindi costruito un laboratorio<br />
flessibile per affrontare le diverse<br />
situazioni.<br />
I giovani ci<br />
permettono<br />
di osservare<br />
le cose in<br />
modo nuovo<br />
e innovativo<br />
A quale progetto lavorano i ragazzi<br />
ELIS?<br />
Un gruppo di ragazzi lavora al<br />
progetto LoRa, sfruttando il<br />
mondo dei sensori, l’altro gruppo<br />
è più libero di sviluppare<br />
contesti e applicazioni, come<br />
succede negli hackathon, seguendo<br />
delle linee guida compliant<br />
ad un’architettura IoT.<br />
Quali motivazioni vi hanno<br />
spinto ad allestire un laboratorio<br />
dedicato ai giovani?<br />
Nell’ambito delle nostre iniziative<br />
di innovazione in Italia, che<br />
per noi significa accelerare la<br />
digitalizzazione di alcune filiere<br />
e di alcuni ambiti, riteniamo<br />
importante sia la coinnovazione<br />
con le altre aziende che la possibilità<br />
di fornire piattaforme<br />
su cui sviluppatori e startupper,<br />
giovani per definizione, possano<br />
confrontarsi e risolvere<br />
problemi in maniera creativa e<br />
innovativa. Il concetto di piattaforma<br />
è quello di offrire degli<br />
ambienti solidi in cui anche chi<br />
non ha esperienza può comunque<br />
sperimentare la propria<br />
creatività.<br />
Qual è per voi il contributo che<br />
i giovani possono portare?<br />
Il vero contributo è vedere i<br />
problemi da un punto di vista<br />
con cui né noi, né i nostri clienti,<br />
né i nostri partner tradizionali<br />
li vediamo. I giovani portano<br />
energia e passione. Inoltre<br />
attraverso i giovani riusciamo<br />
ad essere più pervasivi e più<br />
vicini ai clienti. Se con questo<br />
modello di innovazione riusciamo<br />
ad avere più giovani che<br />
partecipano alla coinnovazione<br />
con il cliente è un beneficio per<br />
i giovani perché iniziano a fare<br />
delle esperienze, per noi perché<br />
riusciamo tramite i giovani ad<br />
essere più vicini e più creativi<br />
e per i clienti stessi perché<br />
avranno delle soluzioni ai loro<br />
problemi.<br />
Smart City<br />
Sviluppare modelli a servizio degli utenti finali<br />
e delle amministrazioni e comprendere come<br />
l’adozione di soluzioni legate all’IoT (Internet<br />
of Things) possa semplificare, ottimizzare e<br />
rendere più efficace la vita quotidiana.<br />
Aziende madrine:<br />
EY, SEA, BT Italia<br />
Smart Manufacturing<br />
Aumentare la conoscenza delle esigenze aziendali<br />
per identificare e sviluppare servizi che migliorino<br />
le condizioni di lavoro e portino nuova competitività<br />
ed efficienza, passando da oggetti<br />
intelligenti a sistemi intelligenti.<br />
Aziende madrine:<br />
SIRTI, TIM, GALATA<br />
Employee Engagement<br />
Aumentare il livello di coinvolgimento dei dipendenti,<br />
per liberare energie, capacità e potenzialità<br />
utili per la crescita della motivazione, della<br />
partecipazione e<br />
della produttività aziendale.<br />
Aziende madrine:<br />
BARILLA, AVAYA
<strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
3<br />
Tecnologia & Innovazione 50 ANNI<br />
Digital Lab “IoT Garage”<br />
Digital LAB<br />
L’intervista<br />
Andrea Sabatini, Responsabile Strategia e Alleanze di<br />
Indra in Italia<br />
Quale tecnologia la vostra azienda ha messo a disposizione<br />
del Digital Lab?<br />
Indra ha messo a disposizione di ELIS e delle aziende del<br />
Consorzio ELIS la propria piattaforma di interoperabilità<br />
“Sofia 2” dedicata alla connessione di dispositivi IoT<br />
e smart solution già attiva in alcune città intelligenti in<br />
Europa e a supporto di soluzioni Internet of Things già<br />
presenti sul mercato.<br />
Oltre alla tecnologia, abbiamo voluto fornire la nostra<br />
esperienza tecnologica e organizzativa sviluppata nei<br />
grandi progetti di trasformazione digitale in questi ambiti,<br />
creando un effetto sinergico con le esperienze e competenze<br />
delle importanti aziende che partecipano all’iniziativa<br />
Be Digital di ELIS.<br />
L’intervista<br />
Michael Prisco, Innovation<br />
Technology Director ADS<br />
L’entusiasmo, ma soprattutto le<br />
idee di cinque giovani studenti,<br />
l’expertise di un’azienda in prima<br />
linea sul fronte dell’innovazione<br />
tecnologica e dell’Internet of<br />
Things, il supporto di un centro<br />
di formazione d’eccellenza: sono<br />
questi gli ingredienti di IoT Garage,<br />
il laboratorio digitale messo a<br />
punto nelle aule di ELIS dal Gruppo<br />
ADS, ICT System Integrator<br />
con una consolidata attività anche<br />
in settori come utilities, trasporti,<br />
media, gaming e pubblica amministrazione.<br />
“IoT Garage” è la risposta di Bway<br />
ad una delle “challenge” lanciate<br />
nell’ambito del progetto “Be Digital”.<br />
I cinque ragazzi di “IoT Garage”<br />
si sono cimentati sui temi<br />
della “Smart City” e della “Smart<br />
Home”, guidati da una task force -<br />
che annovera alcuni tra i maggiori<br />
professionisti ADS Group sulle tematiche<br />
IoT - verso la costruzione<br />
di un prototipo finale, legato allo<br />
Smart Metering, che è stato presentato<br />
il 7 <strong>aprile</strong>.<br />
Abbiamo chiesto direttamente<br />
all’esperto di ADS Group le motivazioni<br />
che hanno spinto l’azienda<br />
a scegliere l’Internet of Things<br />
per raccogliere la sfida lanciata<br />
nell’ambito di Be Digital, ecco la<br />
loro risposta:<br />
“Gettando uno sguardo lungo<br />
sull’andamento del mercato digitale,<br />
si evince come l’IoT rappresenti<br />
un volano di sviluppo economico<br />
per le imprese, un treno da<br />
non perdere per imboccare la strada<br />
che porta al rinnovamento del<br />
business. Si stima che l’impatto<br />
economico dell’IoT a livello globale<br />
entro il 2025 sarà compreso tra<br />
4 e 11 trilioni di dollari (l’11% del<br />
PIL mondiale, secondo il Rapporto<br />
“The Internet of Things: Mapping<br />
the value beyond the hype” del<br />
McKinsey Global Institute).<br />
L’innovazione<br />
deve avere<br />
lo scopo di<br />
migliorare<br />
la vita di tutti<br />
Non bisogna dimenticare, poi, che<br />
la recente acquisizione di Bway<br />
da parte di ADS ha dato un colpo<br />
di acceleratore alla progettazione<br />
elettronica e allo sviluppo di<br />
soluzioni legate al paradigma del<br />
Internet of Things (IoT).<br />
Questi dati, congiuntamente agli<br />
ideali che, sin dall’inizio, ADS<br />
Group ha sposato – primo tra tutto<br />
la valorizzazione del capitale<br />
umano – ci ha convinti ad allestire<br />
un laboratorio di innovazione<br />
chiamando a raccolta le giovani<br />
menti del Centro ELIS, in sinergia<br />
con figure Junior ed Expert del<br />
settore”.<br />
Ma entriamo nel dettaglio delle<br />
attività che i ragazzi svolgono<br />
all’interno dell’IoT Garage e del<br />
loro obiettivo finale:<br />
“In una prima fase, ci siamo interessati<br />
all’interfacciamento della<br />
nostra piattaforma IoT con il sistema<br />
operativo Windows10 IoT,<br />
attraverso l’uso del Raspberry Pi.<br />
Siamo andati poi alla ricerca di<br />
soluzioni innovative nel mondo<br />
dell’informatica automatizzata<br />
per rispondere ai temi proposti<br />
attraverso le macrochallenge<br />
Smart City e Smart Home. Una<br />
volta costruito il prototipo, che è<br />
stato presentato nella sede di ELIS<br />
lo scorso 7 <strong>aprile</strong>, esso consentirà<br />
all’interno di una Smart Home di<br />
monitorare, tramite sensori, i consumi<br />
di gas metano e, di conseguenza,<br />
porterà al potenziale acquirente<br />
un risparmio economico<br />
ed energetico notevole. Il prodotto<br />
sviluppato – conclude - si interfaccerà<br />
con una piattaforma “intelligente”,<br />
basata su un motore<br />
di regole, facilmente accessibili e<br />
personalizzabili attraverso un’intuitiva<br />
interfaccia web. L’innovazione<br />
deve avere innanzitutto uno<br />
scopo: migliorare la vita di ognuno<br />
di noi”.<br />
A quale progetto lavorano i ragazzi ELIS?<br />
Insieme ai ragazzi dell’ELIS stiamo lavorando per disegnare<br />
sia un modello di riferimento concettuale della<br />
futura smart home, sia sperimentando integrazioni tra<br />
dispositivi IoT e la piattaforma Sofia2 di Indra.<br />
Ovviamente l’intenzione è anche quella di disegnare, insieme<br />
ai ragazzi dell’ELIS, nuovi servizi a valore per la<br />
futura casa intelligente che faranno leva sulla integrazione<br />
orizzontale tra le informazioni raccolte nell’ambiente<br />
domestico (ad es. la rilevazione delle presenze con l’efficientamento<br />
energetico).<br />
I giovani<br />
stanno<br />
portando<br />
stimolo alla<br />
creatività,<br />
liberi di<br />
sbagliare<br />
Quali le motivazioni che<br />
vi hanno portato ad allestire<br />
un laboratorio dedicato<br />
ai giovani?<br />
Crediamo nei giovani,<br />
vogliamo disegnare il futuro<br />
e di conseguenza<br />
crediamo negli studenti<br />
dell’ELIS. Nel laboratorio<br />
digital di Indra, abbiamo<br />
voluto impostare un ambiente<br />
dinamico, creativo,<br />
sfidante e stimolante dove<br />
esprimere idee. I brillanti<br />
ragazzi dell’ELIS stanno rispondendo con entusiasmo e<br />
capacità, disegnando soluzioni che forse un giorno, con il<br />
supporto di ELIS e delle aziende del Consorzio, potranno<br />
essere apprezzate dal mercato.<br />
Qual è secondo voi il contributo che i giovani potranno<br />
“portare”?<br />
I giovani stanno portando stimolo alla creatività, liberi<br />
di provare e sbagliare. La loro preparazione educativa li<br />
rende consapevoli della grande opportunità che viene<br />
messa a disposizione da ELIS nel lavorare con professionisti<br />
delle grandi aziende del Consorzio.<br />
Smart Home<br />
Aumentare la conoscenza delle esigenze dei cittadini/persone<br />
per identificare e sviluppare concept<br />
di servizi che migliorino l’esperienza di vita<br />
nella propria abitazione.<br />
Aziende madrine:<br />
ACEA, a2a, VODAFONE, INDRA,<br />
IREN, SKY ITALIA,<br />
MEDIASET<br />
Digital Education<br />
Sviluppare servizi che migliorino le modalità di<br />
fruizione della formazione in azienda, massimizzino<br />
l’engagement dei propri dipendenti, favoriscano<br />
la condivisione del know how, portino<br />
nuova competitività ed efficienza.<br />
Aziende madrine:<br />
CREDITO VALTALLINESE,<br />
ENEL
4 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Scuola - Lavoro<br />
Favorire l’occupabilità dei giovani<br />
“Sistema duale”: alternanza scuola-lavoro e apprendistato<br />
Sono stati firmati nel mese<br />
di gennaio i protocolli<br />
d’intesa tra il Ministero<br />
del Lavoro e le Regioni per<br />
l’avvio della sperimentazione<br />
del cosiddetto “sistema duale”<br />
della formazione, basato cioè<br />
sull’alternanza scuola-lavoro<br />
(Legge 107/2015). Luigi Bobba,<br />
Sottosegretario al lavoro, dichiara<br />
- “Si tratta di uno degli<br />
strumenti attuativi del Jobs Act,<br />
attraverso il quale il Governo<br />
vuole favorire l’occupabilità dei<br />
giovani e la possibilità di conseguire<br />
un titolo di studio anche<br />
attraverso un contratto di apprendistato.<br />
La sottoscrizione di<br />
questi protocolli con gli Assessori<br />
regionali dà il via alla sperimentazione<br />
che è frutto di una<br />
intensa e proficua collaborazione<br />
con tutti i soggetti coinvolti:<br />
Regioni, enti di formazione e<br />
parti sociali”.<br />
Il provvedimento è mirato a<br />
contrastare l’abbandono scolastico<br />
e a favorire la transizione<br />
dal mondo della scuola<br />
a quello del lavoro, attraverso<br />
tre principali modalità: l’accesso<br />
a imprese formative durante<br />
il percorso curriculare,<br />
un’alternanza scuola-lavoro<br />
“rafforzata” (dove cioè la metà<br />
del percorso formativo sia in<br />
azienda) e il nuovo apprendistato,<br />
che impone almeno 500<br />
ore di formazione in aula e<br />
500 in azienda. Il tema dell’alternanza<br />
scuola-lavoro è stato<br />
affrontato lo scorso 4 febbraio,<br />
presso il centro ELIS, alla presenza<br />
di referenti del mondo<br />
delle aziende, delle istituzioni e<br />
rappresentanti del mondo scolastico.<br />
I partecipanti si sono<br />
confrontati sulle iniziative e sui<br />
progetti che possono aiutare<br />
l’Italia a introdurre ed attuare<br />
il sistema duale nella scuola secondaria.<br />
Il Sottosegretario Luigi Bobba<br />
in tale occasione ha affermato<br />
“Cerchiamo una via italiana al<br />
sistema duale, possiamo ottenere<br />
risultati importanti sia nella<br />
formazione di primo livello che<br />
universitaria. Si studia lavorando<br />
e si impara studiando.<br />
Si cerca di tirare fuori il meglio<br />
dai ragazzi per orientarli verso<br />
delle scelte professionali. Per<br />
avviare la sperimentazione abbiamo<br />
accreditato circa 300<br />
enti formativi, tra i quali la<br />
Scuola Professionale ELIS. Il<br />
decreto 150 attuativo del Jobs<br />
Act prevede che 60.000 ragazzi<br />
acquisiscano un titolo di studio<br />
o attraverso l’apprendistato o<br />
attraverso un alternanza scuola<br />
– lavoro rinforzata”.<br />
Ha proseguito Raffaele Tiscar<br />
della Presidenza del Consiglio<br />
“Gli alleati principali, oltre le<br />
aziende e gli studenti, sono gli<br />
insegnanti. Farli sentire protagonisti<br />
del cambiamento è<br />
fondamentale. Dobbiamo immaginare<br />
una disseminazione<br />
progressiva”.<br />
Le aziende rivestono un ruolo<br />
Le aziende<br />
devono creare<br />
un’alleanza<br />
con le scuole<br />
molto importante nell’attuazione<br />
del sistema duale, Valerio<br />
Camerano, di A2A, ha<br />
affermato “Le aziende devono<br />
creare un’alleanza con le scuole.<br />
Molte delle sconfitte delle aziende<br />
derivano dalla frattura tra<br />
il mondo scolastico e il mondo<br />
aziendale”. Giorgio Vittadini,<br />
della Fondazione per la Sussidiarietà,<br />
ha poi dichiarato “Abbiamo<br />
vissuto per anni in una<br />
cultura che ha demonizzato la<br />
manualità. Questo ha portato<br />
ad una forte disoccupazione<br />
giovanile e alla difficoltà per le<br />
imprese di trovare manodopera<br />
specializzata. Finalmente si<br />
sta superando il dualismo tra<br />
manualità ed educazione. La<br />
vera difficoltà dei giovani è la<br />
difficoltà alla motivazione. La<br />
vera forza delle aziende e della<br />
scuola deve essere quella di ridare<br />
speranza ai giovani e fargli<br />
capire che è più bello fare e<br />
lavorare piuttosto che stare ai<br />
margini. Serve l’umanità, che<br />
è tra l’altro all’origine di questa<br />
scuola”. Ha chiuso l’incontro<br />
La presentazione del Semestre Terna del Consorzio ELIS, dedicato all’alternanza scuola-lavoro<br />
Luciano Di Bacco del Gruppo<br />
Terna, azienda che sarà alla<br />
presidenza del Consorzio ELIS<br />
nel prossimo semestre, per portare<br />
avanti questo tema, affermando<br />
“Vogliamo fare qualcosa<br />
per favorire il collegamento tra<br />
scuola e impresa. In molti casi<br />
abbiamo avuto difficoltà a trovare<br />
degli operai specializzati,<br />
per questo siamo andati a fare<br />
recruitment direttamente nelle<br />
scuole. Dovremmo costruire dei<br />
talent garden in giro per l’Italia<br />
e per le scuole”.<br />
Il 7 <strong>aprile</strong> Terna, in collaborazione<br />
con le aziende del Consorzio,<br />
ha presentato il progetto<br />
per fornire il proprio contributo<br />
nel programma di attuazione<br />
dell’alternanza scuola-lavoro.<br />
(Approfondimento della giornata<br />
del 7 <strong>aprile</strong> nel prossimo<br />
numero di <strong>ELISnotizie</strong>).<br />
Stage con lo chef stellato Heinz Beck<br />
Lavoro e formazione nel Castello di Fighine per le alunne dell’Alberghiero<br />
Lo chef stellato Heinz Beck con le alunne dell’Alberghiero SAFI ELIS, durante un’esperienza formativa<br />
Le alunne dell’Istituto<br />
Alberghiero SAFI ELIS,<br />
avranno l’opportunità di<br />
partecipare al progetto di alternanza<br />
scuola - lavoro presso il<br />
ristorante Heinz Beck Seasons<br />
at ristorante Castello di Fighine<br />
che vanta una prestigiosa<br />
stella Michelin.<br />
Il Ristorante, situato sulle colline<br />
della bassa Toscana, è guidato<br />
da Heinz Beck che ha scelto<br />
come Chef il suo allievo Gianluca<br />
Renzi e offre una cucina<br />
Mediterranea, con particolare<br />
attenzione ai piatti tipici della<br />
tradizione toscana preparati con<br />
le migliori materie prime locali.<br />
Alcune alunne potranno lavorare<br />
nel prestigioso locale a<br />
fianco di questi giovani professionisti<br />
formati dal grande chef<br />
Heinz Beck per tutto il periodo<br />
estivo e apprendere da loro i<br />
“segreti” del mestiere.<br />
Lo chef Renzi, durante l’incontro<br />
con le ragazze del 15<br />
febbraio, ha sottolineato che i<br />
valori fondanti per fare bene<br />
questo lavoro sono il rispetto e<br />
la disciplina e che la loro “brigata”<br />
diventa un pò “famiglia”<br />
per chi lavora con loro.<br />
Per avere maggiori informazioni<br />
sull’Istituto Enogastronomico<br />
Alberghiero SAFI ELIS<br />
e conoscere l’offerta formativa<br />
<strong>2016</strong>/2017 chiamare allo<br />
06.43.560.392 o scrivere una<br />
mail a safi@elis.org.
<strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Le aziende del Consorzio 50 ANNI ELIS<br />
5<br />
Enel cambia logo e visual identity<br />
Intervista a Ryan O’Keeffe, Direttore comunicazione del gruppo ENEL<br />
Ryan O’Keeffe<br />
L’intervista<br />
La maggior parte delle<br />
aziende oggi sa che è fondamentale<br />
lavorare alla<br />
propria immagine e al proprio<br />
brand. A conferma di ciò, proprio<br />
in questi ultimi mesi, grandi<br />
gruppi stanno rivedendo la<br />
propria corporate identity.<br />
Enel ha deciso di dare una svolta<br />
alla propria immagine aziendale<br />
presentando un logo nuovo,<br />
dinamico ed innovativo. Energia<br />
e movimento diventano gli<br />
elementi che Enel vuole offrire<br />
ad un mondo sempre più digitale<br />
e orientato verso le reti: un<br />
grande esempio di rebranding,<br />
volto a sfruttare l’aumento della<br />
domanda di energia, ponendo<br />
Enel al di sopra dei concorrenti<br />
e promettendo alle aziende un<br />
servizio moderno ma, al tempo<br />
stesso, con una forte tradizione<br />
alle spalle. Vi proponiamo, in<br />
esclusiva un’intervista a Ryan<br />
O’Keeffe, direttore comunicazione<br />
del gruppo Enel.<br />
Dopo 18 anni dallo storico<br />
logo di Bob Noorda, che emulava<br />
la serenità e le radici solide<br />
dell’impresa, qual è stata<br />
la direttrice strategica che ha<br />
ispirato la realizzazione del<br />
nuovo logotipo?<br />
Il logo di un’azienda è un elemento<br />
fondamentale. Dovrebbe<br />
essere in grado di comunicare<br />
in un istante ciò in cui<br />
l’azienda crede, come vede il<br />
mondo e come interpreta il proprio<br />
ruolo. Un cambiamento si<br />
rende necessario quindi quando<br />
l’intera azienda cambia.<br />
Perché Enel ha sentito la necessità<br />
di questa rivoluzione? Perché<br />
il mondo in cui viviamo è<br />
cambiato radicalmente. Questo<br />
cambiamento non è epidermico<br />
ma profondo. Cose che fino<br />
a pochi anni fa erano immaginazione<br />
fervida<br />
sono oggi una<br />
solida realtà:<br />
muoversi<br />
con auto<br />
completamente<br />
elettriche,<br />
condividere<br />
ciò<br />
che sto mangiando<br />
a Tokyo con mia madre<br />
a Johannesburg, alimentare<br />
la mia casa al mare utilizzando<br />
soltanto la luce del sole e la<br />
forza del vento. Sono possibilità<br />
che solo una generazione fa<br />
erano parte dei libri di fantascienza.<br />
E oggi sono parte della<br />
nostra quotidianità.<br />
Tutto questo è eccitante. Ma<br />
ha un prezzo. Questo prezzo si<br />
chiama energia: la diffusione<br />
della tecnologia genera domanda<br />
di energia supplementare e<br />
questo ci pone davanti a scelte<br />
importanti: come riuscire a<br />
diventare più efficienti, più sostenibili,<br />
ad aiutare il mondo a<br />
crescere più velocemente? Open<br />
Power è il nome della nostra risposta.<br />
Un nuovo modo di interpretare<br />
il nostro ruolo come<br />
una delle principali aziende<br />
energetiche del pianeta in un<br />
contesto nuovo, più veloce, più<br />
connesso, più complesso. In<br />
una parola: digitale. Open Power<br />
è la presa di coscienza che<br />
in questo nuovo mondo Enel ha<br />
un posto se riesce a combinare<br />
due elementi chiave. Il primo è<br />
la forza del suo essere un’azienda<br />
globale, il secondo sono le<br />
nuove opportunità di un mondo<br />
più aperto e connesso.<br />
Queste linee di pensiero sono<br />
le radici del processo che ha<br />
nel cambio del logo il proprio<br />
climax. Il nuovo logotipo di<br />
Enel esprime i due tratti materiali<br />
dell’energia: la cromaticità,<br />
attraverso il colore delle<br />
scie; la cineticità, attraverso il<br />
movimento dei cursori nello<br />
spazio. Cineticità e cromaticità<br />
non sono attributi della nuova<br />
Enel, la costituiscono. Letteralmente:<br />
il nostro nome prende<br />
forma dalla metafora di un cursore<br />
che si muove nello spazio<br />
generando una scia di colore.<br />
Noi non gestiamo l’energia,<br />
noi siamo energia. Per questo<br />
il vecchio logo (che accostava la<br />
rappresentazione dell’energia<br />
al nome dell’azienda) non era<br />
più attuale.<br />
Oltre al nuovo logo è stato<br />
lanciato il nuovo sito web: su<br />
quale strategia digitale ed user<br />
experience sta puntando Enel?<br />
Se il nostro logo rappresenta<br />
sinteticamente il nostro nuovo<br />
modo di essere, allora il suo carattere<br />
“digitale” non è un caso.<br />
«Mi ricorda Google» è stata<br />
una delle reazioni che ho letto<br />
in rete. E questo non è un caso:<br />
un’organizzazione Open Power<br />
in un mondo veloce è connesso,<br />
non può che essere profondamente<br />
digitale. Condividendo<br />
vision e modus operandi con<br />
quelle organizzazioni più giovani<br />
della nostra che sono digital<br />
native.<br />
Quando sono arrivato in Enel<br />
una delle sfide che il nostro<br />
CEO, Francesco Starace, mi ha<br />
lanciato è stata quella di diffondere<br />
in Enel la consapevolezza<br />
della propria internazionalità.<br />
Pensare internazionale, perché<br />
se<br />
le nostre radici<br />
sono saldamente<br />
in Italia,<br />
i nostri rami<br />
catturano la<br />
luce del sole in<br />
trenta diversi<br />
Paesi. Pensare<br />
internazionale<br />
ha significato<br />
affidarci<br />
a partner<br />
di livello internazionale (Wolff<br />
Olins e Huge) per rendere tangibile<br />
il nostro DNA Open<br />
Power attraverso tutti gli strumenti<br />
e le metodologie più all’avanguardia.<br />
Per questo il nostro<br />
approccio di Design Thinking si<br />
è sublimato in un sito creato a<br />
partire dai bisogni dei nostri<br />
stakeholders: lo user-centered<br />
design del nuovo enel.com decreta<br />
la fine del sito corporate<br />
inteso come brochure digitale e<br />
la sua consacrazione come luogo<br />
di relazione e interazione.<br />
La user experience è dunque al<br />
centro del redesign del sito, in<br />
particolare ciò è tangibile nella<br />
scelta di una interfaccia mobilefirst.<br />
Il sito corporate è solo il primo<br />
passo: abbiamo testato l’efficacia<br />
di queste metodologie e<br />
le incredibili opportunità che<br />
offrono per realizzare concretamente<br />
il paradigma Open<br />
Power. Da qui partiamo per<br />
contaminare ogni aspetto di<br />
Enel affinché la cultura digitale<br />
possa diventare un mindset più<br />
che un tool.<br />
PASSATO, PRESENTE,<br />
FUTURO<br />
“Sole, calore, energia, ma<br />
anche ambiente, ecologia,<br />
un albero che sta in terra<br />
(che diventa un segno solido).<br />
Nove diversi rami<br />
aziendali che formano i<br />
raggi del marchio, a cui si<br />
aggiunge il segno di natura<br />
interna. La scritta Enel in un<br />
carattere leggero, corsivo,<br />
con il colore dell’elettricità e<br />
dell’acqua.”<br />
Con queste parole Noorda<br />
presentava il nuovo marchio<br />
Enel nel 1997. In basso, alcuni<br />
bozzetti di preparazione.<br />
STMicroelectronics: cambio al vertice<br />
Carmelo Papa durante un evento al Centro ELIS<br />
Il consiglio di amministrazione<br />
di STMicroelectronics<br />
Italia consociata<br />
italiana del Gruppo STMicroelectronics<br />
N.V., ha nominato<br />
Carmelo Papa amministratore<br />
delegato e direttore generale.<br />
Papa, già membro del consiglio<br />
di amministrazione, sostituisce<br />
Pietro Palella, che lascia l’incarico<br />
dopo 38 anni di attività<br />
in azienda in vari ruoli dirigenziali.<br />
Carmelo Papa, in ST dal 1983,<br />
ha avuto incarichi di grande responsabilità<br />
nei gruppi di prodotto<br />
e nelle aree geografiche<br />
fino a diventare Executive Vice<br />
President del Gruppo ST, responsabile<br />
dell’Industrial and<br />
Multisegment Sector nel 2007<br />
e Direttore Generale dell’Industrial<br />
& Power Discrete Group<br />
nel 2012. Vice Presidente di<br />
Confindustria Sicilia dal 2009<br />
al 2012, Papa è presidente<br />
dal 2010 di EPoSS (European<br />
Platform on Smart Systems),<br />
iniziativa industriale europea<br />
focalizzata sull’innovazione<br />
nel campo delle nanotecnologie<br />
e nell’integrazione di smart<br />
system.<br />
Presidente di STMicroelectronics<br />
Italia, con delega per le<br />
relazioni con le Istituzioni italiane,<br />
continua ad essere Carlo<br />
Ferro, Chief Financial Officer<br />
ed Executive Vice President del<br />
Gruppo ST con responsabilità<br />
globali per la finanza, gli affari<br />
legali, l’ICT e le infrastrutture<br />
e servizi. Ferro è anche membro<br />
dell’advisory Board investitori<br />
esteri di Confindustria.<br />
Carmelo Papa, in occasione della<br />
sua visita al Centro ELIS del 7<br />
<strong>aprile</strong> scorso, ha affermato:<br />
“Non conoscevo la realtà ELIS,<br />
se non in maniera indiretta attraverso<br />
internet. L’impatto diretto<br />
è qualcosa che mi ha sorpreso<br />
positivamente oltre ogni<br />
immaginazione. ST fa parte di<br />
questo mondo da poco tempo,<br />
circa un anno, e per ora il nostro<br />
contributo è stato limitato, ma<br />
crescerà nel tempo”.
6 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Giovani e Cultura<br />
“Storie di ragazzi senza palcoscenico”<br />
Pierluigi Bartolomei racconta l’avventura teatrale di “Ti porterò con me”<br />
L’intervista<br />
Mario nasce in un quartiere<br />
povero nella periferia<br />
romana. È una<br />
situazione difficile, i servizi<br />
sociali lo affidano ad una famiglia<br />
agiata dei Parioli e non<br />
gli manca proprio nulla. Il suo<br />
desiderio più grande? Terminata<br />
la scuola, lavorare come<br />
meccanico d’auto e tornare a<br />
vivere con la madre, portarla al<br />
mare, farle respirare aria buona<br />
e vederla felice. Mario è uno dei<br />
protagonisti di “Ti porterò con<br />
me - Viaggio in una scuola che<br />
cerca la speranza” (Edizioni<br />
Ares), scritto da Pierluigi Bartolomei,<br />
direttore della Scuola<br />
Professionale ELIS. Il libro raccoglie<br />
una “galleria” di storie<br />
autentiche, raccontando la sfida<br />
dell’educatore, alle prese ogni<br />
giorno con i chiaroscuri della<br />
vita, tra speranza, difficoltà e<br />
successi.<br />
Non è la prima volta che porta<br />
a teatro “un libro”. Era già<br />
successo con “I 5 linguaggi<br />
dell’amore” tratto dal best<br />
seller di Gary Chapman, con<br />
cui ha riempito tutti i teatri<br />
d’Italia. Questa volta si<br />
tratta in tutto e per tutto di<br />
una sua creatura, da cosa<br />
nasce l’idea di presentare il<br />
libro in una forma teatrale?<br />
L’idea di fare una presentazione<br />
del libro<br />
in forma di<br />
spettacolo teatrale<br />
nasce<br />
dalla consapevolezza<br />
che la<br />
comunicazione<br />
è cambiata<br />
radicalmente<br />
e per mantenere<br />
alta la<br />
curva dell’attenzione<br />
del<br />
pubblico, bisogna<br />
abbandonare il tradizionale<br />
momento dove i relatori<br />
sono posizionati dietro ad un<br />
tavolo. Per “I 5 linguaggi dell’amore”<br />
ho ritenuto il cabaret una<br />
modalità comunicativa di pari<br />
dignità rispetto a tutte le altre:<br />
nell’opinione comune il cabaret<br />
fa esplodere il pubblico in una<br />
risata il più delle volte fine a se<br />
stessa, io penso che se i contenuti<br />
sono sostenuti da spalle<br />
multimediali, come slide, voce<br />
fuori campo, musica e si aiuta<br />
la gente a ridere, a star bene,<br />
lo stato d’animo è più ricettivo<br />
a recepire contenuti valoriali.<br />
Questa modalità rappresentativa<br />
che ha condotto al successo<br />
“I 5 linguaggi dell’amore” può<br />
essere utilizzata per qualsiasi<br />
contenuto, così ho deciso di<br />
portare in scena il mio ultimo<br />
libro “Ti porterò con me”, che<br />
racconta storie di alunni della<br />
Scuola Professionale ELIS.<br />
Storie di successo, nonostante<br />
le loro radici siano a forma di<br />
croce e affondino nel fango più<br />
putrido dell’umanità. Questi<br />
ragazzi ogni giorno studiano<br />
con sacrificio e volontà, una volontà<br />
che non è fine a se stessa,<br />
ma è una volontà legata a Dio,<br />
orientata alla speranza.<br />
In questo spettacolo ci sono<br />
belle scenografie, giochi di<br />
luce particolarmente emozionanti,<br />
accompagnamento<br />
musicale live, attori nascosti<br />
tra il pubblico, di sottofondo<br />
come filo conduttore il film La<br />
leggenda del pianista sull’oceano.<br />
Ci spiega questa scelta?<br />
Sul proscenio ci sono dei manichini<br />
e una cesta con degli<br />
indumenti, mentre procedo<br />
con berretti, sciarpe magliette<br />
alla vestizione di alcuni manichini<br />
che rappresentano i protagonisti<br />
del libro, racconto in<br />
Gli invisibili<br />
sono persone<br />
che restano<br />
dopo le lezioni<br />
per creare una<br />
relazione con i<br />
ragazzi<br />
modalità di<br />
storyteller, le<br />
storie selezionate.<br />
Il cambio<br />
di scena è<br />
accompagnato<br />
musicalmente<br />
da due grandi<br />
artisti Massimo<br />
Alviti e<br />
Alessandro<br />
Papotto, componenti<br />
del<br />
Banco del<br />
Mutuo Soccorso. La parte centrale<br />
dello spettacolo, molto divertente,<br />
è dedicata al momento<br />
del ricevimento dei genitori a<br />
scuola. Lo spettacolo si conclude<br />
con due brani musicali “Giro<br />
giro tondo” di Bennato e “La<br />
vita è bella” per dare un ulteriore<br />
segnale di speranza.<br />
Il fil rouge di tutto è “La leggenda<br />
del pianista sull’oceano”,<br />
L’amore diventa spettacolo<br />
Pierluigi Bartolomei si è laureato<br />
in Economia e Commercio,<br />
è sposato e ha 5 figli,<br />
un passato da aspirante attore<br />
cinematografico e una<br />
forte passione per il teatro,<br />
specialmente per il cabaret.<br />
Ha scoperto ben presto la<br />
sua vera vocazione, quella<br />
di educatore, che realizza<br />
con i suoi allievi della Scuola<br />
Professionale ELIS: in loro si<br />
rivede così com’era alla loro<br />
età. Dice in proposito: “Educare<br />
è una delle sfide più<br />
complesse e appassionanti<br />
del nostro tempo”.<br />
Alcuni momenti dello spettacolo che Pierluigi Bartolomei ha portato in scena il 18 dicembre al Teatro Italia<br />
film che racconta la storia di un<br />
ragazzo senza identità, il quale<br />
dopo essere stato abbandonato<br />
da neonato viene adottato<br />
dall’equipaggio di un transatlantico,<br />
dove trascorrerà la sua<br />
vita. Un giorno decide di scendere<br />
dalla nave per conoscere la<br />
terra ferma, ma a metà passerella<br />
torna indietro perché spaventato<br />
dal mondo reale. Questo ci<br />
fa comprendere la necessità e<br />
l’importanza di sapere chi siamo,<br />
di avere un padre e una madre<br />
per uno sviluppo armonico<br />
ed equilibrato della personalità.<br />
In “Ti porterò con me” parla<br />
degli “invisibili”. Chi sono e<br />
quale ruolo hanno in questo<br />
percorso?<br />
Sono gli educatori, uomini che<br />
non hanno bisogno dei riflettori,<br />
che stanno ai margini del<br />
campo. Gli invisibili sono le<br />
persone che non vanno via al<br />
suono dell’ultima campanella,<br />
che creano una relazione con i<br />
ragazzi. Da qui anche la scelta<br />
di vestire i manichini: il processo<br />
educativo riguarda il periodo<br />
dell’adolescenza, è come se<br />
il docente partorisse un uomo<br />
nuovo. L’insegnate deve rigenerare<br />
lo studente, proteggerlo<br />
e poi lasciarlo andare. Il docente,<br />
infatti, non può appropriarsi<br />
del suo “prodotto”, sicuro che<br />
una volta formato sarà in grado<br />
di farcela anche da solo. Un<br />
altro elemento fondamentale è<br />
il rispetto dell’unicità di ogni<br />
ragazzo, ogni ragazzo è unico,<br />
è come una statua “sine cera”,<br />
nell’antichità la cera serviva a<br />
coprire i difetti delle statue rovinate,<br />
ma le statue con i difetti<br />
sono belle forse anche di più,<br />
bisogna accettare i ragazzi così<br />
come sono.<br />
Le storie che racconta parlano<br />
di ragazzi che vengono<br />
dalle periferie urbane più<br />
estreme, che vivono delle situazioni<br />
di forte disagio e che<br />
non hanno una famiglia alle<br />
spalle. Cosa può e deve fare<br />
la Scuola per questi giovani?<br />
Sicuramente non deve sostituire<br />
la famiglia, ma deve dare<br />
ai ragazzi una ragione di vita,<br />
spiegargli il senso della vita, infondere<br />
loro coraggio e speranza.<br />
I ragazzi devono acquisire<br />
la consapevolezza che Dio li ha<br />
scelti prima che entrassero nel<br />
grembo materno e che anche<br />
se provengono da situazioni<br />
difficili, hanno l’opportunità di<br />
potersi riscattare ed essere felici<br />
orientando la propria libertà<br />
verso il bene. L’educatore deve<br />
percepire il suo lavoro come una<br />
missione, deve saper guardare<br />
oltre proprio come fa lo “spaccapietre”<br />
che interrogato da un<br />
pellegrino su cosa stesse facendo<br />
rispose “costruisco cattedrali”.<br />
Chi sceglie di insegnare deve<br />
avere una grande motivazione<br />
e immaginare qualcosa di più<br />
grande, mettersi lo studente sulle<br />
spalle e consentirgli di vedere<br />
al di là della foresta nera.<br />
Un’ultima domanda è previsto<br />
un tour teatrale di “Ti porterò<br />
con me”?<br />
Dopo Roma, ci sono state le<br />
date di Brescia e Milano, per<br />
il momento sono in programma<br />
Lecce e Trapani. Per replicare<br />
lo spettacolo in altre città<br />
basta scrivere all’indirizzo<br />
p.bartolomei@elis.org.
<strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Solidarietà & Progresso Sociale<br />
7<br />
La responsabilità sociale d’impresa<br />
Il 66% dei consumatori è disposto a pagare di più per brand sostenibili<br />
Il cambiamento sociale ed<br />
economico che stiamo vivendo<br />
sta portando ad un<br />
modo diverso di consumare e<br />
di produrre, le imprese sono<br />
chiamate a dare risposte ai<br />
bisogni sociali emergenti in<br />
modo innovativo, in maniera<br />
più efficace, efficiente e sostenibile<br />
rispetto alle soluzioni esistenti,<br />
a creare valore che non<br />
può essere più solo economico.<br />
Numerose ricerche dimostrano<br />
che la responsabilità sociale e<br />
le pratiche di sviluppo sostenibile<br />
diventano valori fondamentali<br />
sia per le imprese che<br />
per i consumatori. La ricerca<br />
“Nielsen Global Survey of Corporate<br />
Social Responsibility and<br />
Sustainability” condotta su un<br />
campione di 30.000 individui<br />
in 60 Paesi, mette in luce<br />
una maggiore consapevolezza<br />
nelle scelte di acquisto in termini<br />
di responsabilità sociale<br />
e ambientale. In Italia il 52%<br />
dei consumatori è disposto a<br />
pagare di più per un brand sostenibile,<br />
su scala mondiale la<br />
quota sale al 66%. Non è tutto,<br />
le imprese impegnate nella sostenibilità<br />
ambientale e sociale<br />
hanno dichiarato un incremento<br />
del fatturato intorno al 4%,<br />
rispetto al +1% delle altre.<br />
Nei 60 mercati presi in esame,<br />
in media le fasce d’età maggiormente<br />
propense a pagare di più<br />
per la sostenibilità sono quelle<br />
tra i 21 e i 34 anni e della generazione<br />
15-20 anni. La prima<br />
si posiziona al 73% nel 2015,<br />
la seconda al 72%. Mettendo<br />
a confronto la disponibilità finanziaria<br />
dei consumatori attenti<br />
alla sostenibilità emerge<br />
un dato sorprendente a livello<br />
globale. Infatti sono maggiormente<br />
disposti a pagare di più<br />
per il prodotto con brand sostenibile<br />
quanti guadagnano 20<br />
mila dollari all’anno rispetto a<br />
coloro che dichiarano entrate<br />
per 50 mila (68% vs. 63%).<br />
Le imprese sono quindi sempre<br />
più attente a valutare e misurare<br />
il loro impatto sociale affinché<br />
si instaurino buone relazioni<br />
con i clienti e la comunità.<br />
Innovazione e impresa sociale<br />
sono i temi affrontati nel corso<br />
dell’iniziativa formativa “Social<br />
Innovation & Social Entrepreneurship”,<br />
organizzata<br />
in collaborazione con IESE<br />
Business School - Center for<br />
Business in Society, rivolta ad<br />
imprenditori sociali, manager<br />
di organizzazioni profit e non<br />
13-15 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong><br />
Social Innovation &<br />
Social Entrepreneurship<br />
Centro ELIS<br />
Via S. Sandri 45, Roma<br />
executive@elis.org<br />
profit, i quali potranno acquisire<br />
metodi e strategie per coniugare<br />
valore economico e sociale,<br />
comprendere opportunità e<br />
sfide associate all’innovazione<br />
e all’impresa sociale.<br />
Nel corso delle tre giornate di<br />
formazione, che si sono tenute<br />
dal 13 al 15 <strong>aprile</strong> presso il centro<br />
ELIS, sono stati presentati i<br />
risultati dell’indagine sul social<br />
procurement, condotta dall’Associazione<br />
Isnet, partner dell’iniziativa.<br />
L’indagine racconta<br />
che quasi 9 aziende profit su 10<br />
(l’88,1%) si dichiarano disponibili<br />
a valutare offerte di prodotti<br />
e servizi di cooperative e imprese<br />
sociali. Ma solo il 27,5%<br />
ha già attivato rapporti di fornitura,<br />
clientela o partnership.<br />
C’è dunque un grande spazio<br />
di crescita in Italia per l’economia<br />
sociale attraverso il social<br />
procurement, termine ancora<br />
poco utilizzato nel nostro Paese<br />
con cui si indicano i rapporti<br />
di fornitura avviati da imprese<br />
profit con realtà del Terzo settore.<br />
Fra le aziende è piuttosto<br />
scarso il livello di conoscenza<br />
delle imprese sociali: il 6,4%<br />
non le ha mai sentite nominare<br />
e più della metà (54%) ne ha<br />
una conoscenza solo superficiale.<br />
Solo il 27,5% delle aziende<br />
ha già rapporti commerciali<br />
con le imprese sociali (fornitura,<br />
clientela, partnership), mentre<br />
l’11% ha rapporti a titolo<br />
personale.<br />
“La ricerca, unica in Italia sul<br />
social procurement”, dichiara<br />
il presidente di ISNET, Laura<br />
Bongiovanni, “offre delle piste<br />
di lavoro molto concrete per aumentare<br />
le collaborazioni profit<br />
e non profit”.<br />
Un futuro per i bimbi di El Salvador<br />
Il progetto Niños Protagonistas mira a ridurre la violenza sui minori<br />
Un piccolo Stato dell’America<br />
Centrale, con<br />
una superficie poco<br />
inferiore a quella dell’Emilia<br />
Romagna, ma tra i più pericolosi<br />
al mondo. Stiamo parlando<br />
di El Salvador, sprofondato<br />
in un’ondata di violenza senza<br />
precedenti, ostaggio della criminalità<br />
organizzata e della<br />
guerra tra le maras/pandillas,<br />
le bande giovanili che reclutano<br />
bambini e adolescenti per<br />
trasformarli in criminali e assassini.<br />
Un dramma che non tende<br />
ad arrestarsi: oltre la metà dei<br />
morti assassinati ha fra i 15 e i<br />
19 anni, il 15% delle donne fra<br />
i 15 e i 49 anni dichiara di aver<br />
subito violenza sessuale (fonte<br />
Unicef 2010). Il permanere di<br />
una situazione di violenza generalizzata,<br />
che coinvolge i minori,<br />
crea un clima di paura e<br />
di elevata conflittualità sociale.<br />
La violenza ha le sue radici in<br />
storie di emarginazione, degrado<br />
sociale, abbandono.<br />
In questo contesto opera Niños<br />
Protagonistas, progetto promosso<br />
dalla ONG ELIS, ONG<br />
Intermedia, dalla Cooperazione<br />
Italiana allo Sviluppo che<br />
lo ha finanziato, e realizzato<br />
in collaborazione con partner<br />
locali: Fondazione Actua, Icef<br />
e Sirama. Il progetto vuole donare<br />
speranza e un futuro migliore<br />
ai bambini che vivono in<br />
gravi condizioni di disagio, attraverso<br />
una serie di attività in<br />
loco con l’obiettivo di prevenire<br />
le cause all’origine della violenza,<br />
formare e informare le figure<br />
“chiave” per l’educazione e la<br />
tutela dei minori a rischio, quali<br />
genitori, insegnanti e media<br />
locali.<br />
Il minore non è un beneficiario<br />
“passivo” delle attività, ma<br />
è protagonista del cambiamento<br />
che si vuole mettere in atto,<br />
come ha spiegato Annachiara<br />
Moltoni della ONG Centro<br />
ELIS “È stata attivata una rete<br />
di protezione sociale dei minori,<br />
in ambito intra ed extra familiare<br />
per ridurre le pratiche violente<br />
contro bambini e adolescenti.<br />
I minori coinvolti nel progetto<br />
hanno così ricevuto supporto e<br />
sostegno nel processo di reinserimento<br />
sociale e acquisito una<br />
maggiore consapevolezza dei<br />
propri diritti”.<br />
Nel corso del 2015 sono state<br />
realizzate le seguenti attività:<br />
- programmi di formazione e<br />
volontariato giovanile (“Uno a<br />
Uno”) rivolti a giovani universitari<br />
per la realizzazione di attività<br />
di mentoring e counselling<br />
a favore di minori/adolescenti a<br />
rischio o vittime di violenza.<br />
750 minori sono stati affiancati,<br />
guidati e supportati nel loro<br />
percorso scolastico. L’obiettivo<br />
è stato quello di far acquisire<br />
ai minori una maggiore consapevolezza<br />
dei propri diritti,<br />
sviluppando la loro capacità di<br />
azione nella famiglia e nella società<br />
e supportarli nel processo<br />
di reinserimento sociale.<br />
- l’educazione ai media ha dato<br />
possibilità ai bambini salvadoregni<br />
di avere accesso ad internet<br />
per informarsi in modo<br />
sicuro e costruttivo. Sono stati<br />
sviluppati programmi di alfabetizzazione<br />
informatica, finalizzate<br />
all’utilizzo delle applicazioni<br />
create dal progetto; un<br />
sistema di alert su smartphone<br />
e tablet che faciliti la rilevazione<br />
e la denuncia di atti di violenza,<br />
da parte dei minori vittime,<br />
e favorisca una risposta<br />
immediata.<br />
I dati saranno raccolti in un database<br />
e trasmessi alle autorità<br />
competenti, in modo da consentire<br />
l’attivazione di servizi<br />
di supporto personalizzato.
8 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Piccole e Medie Imprese<br />
PMI al centro di innovazione e sviluppo<br />
Un workshop dedicato alle<br />
Piccole e Medie Imprese<br />
della Capitale si è tenuto<br />
lo scorso 25 febbraio presso<br />
il Centro ELIS, con l’obiettivo<br />
di condividere opportunità<br />
concrete per accompagnare le<br />
aziende in un costante processo<br />
di rinnovamento e sviluppo.<br />
Ha aperto i lavori Luca Cinquepalmi,<br />
docente di Innovazione<br />
e Imprenditorialità, che ha illustrato<br />
lo scenario industriale<br />
delle PMI in Italia “Il livello di<br />
occupazione offerto dalle PMI in<br />
Italia è dell’80%, mentre il livello<br />
di valore aggiunto generato dalle<br />
PMI è del 67%”.<br />
Sono seguiti gli interventi di<br />
HR Manager e professionisti di<br />
aziende che da anni collaborano<br />
con ELIS, i quali hanno condiviso<br />
con i partecipanti la loro<br />
esperienza.<br />
Laura Rebechi, HR manager<br />
NTT Data, ha affermato “Avevamo<br />
difficoltà a trovare dei neolaureati<br />
in materie scientifiche<br />
da assumere. Con ELIS abbiamo<br />
creato dei Talent Camp che prevedevano<br />
un periodo di formazione<br />
in ambiti specifici (per esempio la<br />
sicurezza IT) per giovani laureati<br />
che dopo il periodo d’aula, abbiamo<br />
inserito in azienda. Devo<br />
riconoscere che da una difficoltà<br />
è nata un’opportunità. Le persone<br />
che escono dall’ELIS hanno un<br />
valore in più. Oltre la formazione<br />
tecnica, gli studenti sviluppano<br />
un forte senso di appartenenza<br />
all’azienda e un’ottima capacità<br />
di relazionarsi”.<br />
Ha proseguito Enrico Caiazza<br />
di Sync Lab “La nostra azienda<br />
nasce da un’idea imprenditoriale<br />
di quattro manager. In ELIS abbiamo<br />
trovato un forte partner,<br />
perchè mette la formazione delle<br />
persone al centro del loro percorso<br />
di crescita”.<br />
In tale occasione è stato presentato<br />
il progetto PMI² (PMI<br />
Square) per aiutare le piccole e<br />
medie imprese italiane a crescere<br />
e aumentare la loro competitività<br />
sul mercato.<br />
Nasce il progetto<br />
PMI Square<br />
Il progetto PMI², offre alle Piccole e Medie<br />
Imprese opportunità di formazione e consulenza<br />
su diversi ambiti (sicurezza, risorse<br />
umane, normative di lavoro ecc.).<br />
I servizi ad oggi previsti all’interno del<br />
PMI² sono:<br />
• Workshop Informativi: momenti di aggiornamento<br />
su opportunità di finanziamenti<br />
per le PMI, normativa del lavoro e apprendistato<br />
• Red Carpet per la formazione: accesso<br />
agevolato all’offerta formativa ELIS rivolta<br />
a professional e manager di PMI<br />
• Engage your junior professional: possibilità<br />
di selezionare giovani con competenze<br />
tecniche certificate che frequentano i corsi<br />
di inserimento in ambito ICT e HR<br />
• Stage ON: attivazione di 5 stage extracurricolari<br />
nel territorio della Regione Lazio<br />
• Il consulente risponde: attraverso lo sportello<br />
telematico saranno fornite informazioni<br />
su consulenza del lavoro, amministrazione,<br />
contrattualistica, protocolli disciplinari<br />
• SOS Sicurezza: orientamento di base rispetto<br />
ai principali obblighi dell’azienda in<br />
materia di salute e sicurezza sul lavoro<br />
• Collaboration Events: spazi di condivisione<br />
e approfondimento di temi di innovazione<br />
e di interesse per la community composta<br />
da Grandi Imprese e PMI.<br />
Il PMI² è dunque il “luogo” dove condividere<br />
idee, opportunità e prospettive per mantenere<br />
vitale l’azienda e la posizione di mercato<br />
acquisita.<br />
Per maggiori informazioni sulle modalità<br />
di adesione al progetto PMI², scrivere a<br />
pmi2@elis.org.
<strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Internazionalizzazione<br />
9<br />
Affrontare i mercati esteri<br />
Going International per internazionalizzare le PMI italiane<br />
Entra sempre più nel vivo il<br />
programma “Going International”,<br />
nato dalla collaborazione<br />
tra ELIS e DHL, per<br />
accompagnare le PMI italiane<br />
nei mercati esteri e valorizzare<br />
il Made in Italy. Al programma,<br />
strutturato in 8 workshop<br />
(da ottobre 2015 a giugno <strong>2016</strong>),<br />
partecipano 16 PMI che, grazie<br />
al patrimonio di conoscenze<br />
trasferito dalle aziende madrine<br />
(DHL, EY, Fonditalia, Google,<br />
Fiorucci, MPS, Vodafone) ed<br />
esperti del settore, redigeranno<br />
un piano di internazionalizzazione.<br />
Gli ultimi quattro moduli<br />
del programma si sono tenuti<br />
rispettivamente presso la sede<br />
Sacmi di Imola, il Vodafone<br />
Centre di Milano, la sede Illy di<br />
Trieste e l’azienda Tetra Pak di<br />
Modena, con focus sulle strategie<br />
di internazionalizzazione e<br />
le alleanze. Dopo aver identificato<br />
il mercato-obiettivo e considerate<br />
le diverse opzioni strategiche<br />
per l’ingresso nel Paese<br />
estero, i partecipanti hanno affrontato<br />
i temi di marketing internazionale<br />
e comunicazione.<br />
Gli imprenditori hanno poi illustrato<br />
lo stato di avanzamento<br />
del proprio piano, con l’obiettivo<br />
di iniziare a delinearne i<br />
contenuti e ricevere un primo<br />
feedback dagli esperti presenti.<br />
Aumenta l’aspettativa per il<br />
grande evento di chiusura<br />
previsto per il 16 giugno <strong>2016</strong><br />
presso la sede di ITA, Italian<br />
Trade Agency. Di seguito le interviste<br />
a quattro delle aziende<br />
partecipanti al programma.<br />
www.elis.org/semestre/dhl<br />
Pietro Santagata - Ecoepoque<br />
Settore:<br />
Francesco Giordano<br />
Kimbo<br />
L’internazionalizzazione è<br />
una scelta obbligata per le<br />
PMI italiane? Io credo che sia<br />
una questione di sopravvivenza,<br />
riuscire a portare i propri<br />
prodotti all’estero è una condizione<br />
necessaria per sviluppare<br />
la propria azienda e credo che<br />
questa sia una percezione che<br />
accomuna tutti gli imprenditori.<br />
Cosa deve fare una PMI necessariamente<br />
per affacciarsi<br />
all’estero? Deve studiare,<br />
deve evitare di improvvisare<br />
perché l’improvvisazione in una<br />
fase cosi complessa può essere<br />
molto decisiva in senso negativo.<br />
Bisogna dedicarsi allo studio<br />
dei mercati dove si vuole intraprendere<br />
qualcosa.<br />
Che aspettative avete da<br />
Arredamento<br />
Prodotto:<br />
Arredo di design<br />
(stampa digitale e<br />
falegnameria artigianale)<br />
Settore:<br />
Alimentare<br />
Prodotto:<br />
Caffè torrefatto<br />
L’internazionalizzazione è<br />
una scelta obbligata per favorire<br />
la competitività delle<br />
PMI? Il mercato italiano è abbastanza<br />
stabile, sicuramente<br />
aprirsi ad altri mercati esteri<br />
è un’opportunità da cogliere, è<br />
una scelta obbligata.<br />
Cosa deve fare una PMI per<br />
vincere la sfida dell’internazionalizzazione?<br />
Strutturarsi<br />
con un team che si<br />
dedichi a questa attività, che<br />
abbia un minimo di competenze<br />
su un mercato specifico<br />
e in generale su tutta l’internazionalizzazione,<br />
non deve<br />
essere per forza numeroso<br />
ma deve essere dedicato nello<br />
questo percorso nel vostro<br />
processo di internazionalizzazione?<br />
La nostra è una start<br />
up, vogliamo riuscire a fare di<br />
questa startup una realtà che<br />
possa dare lavoro e che nella<br />
fattispecie possa valorizzare i<br />
prodotti made in italy, essendo<br />
noi operativi nel settore del<br />
commercio elettronico esclusivamente<br />
di prodotti fatti in<br />
Italia.<br />
Le imprese che vi stanno seguendo<br />
che valore aggiunto<br />
vi danno? Le grandi aziende<br />
ci danno un valore aggiunto in<br />
termini di esperienza, questo è<br />
sicuramente un elemento essenziale,<br />
unito poi all’entusiasmo<br />
dei giovani che ci avete affiancato<br />
è un mix davvero importante.<br />
Cosa deve fare una PMI italiana che vuole<br />
affacciarsi nei mercati esteri? Dovrebbe<br />
affrontare questo percorso con grandi organizzazioni.<br />
Quello che spesso manca a noi<br />
PMI è avere un’integrazione con partner un<br />
po’ più grandi che possono accompagnarci<br />
ed aiutarci in questo percorso. Un approccio<br />
ben strutturato è fondamentale per non<br />
spendere energie e risorse inutilmente.<br />
Quanto valore aggiunto offre la realizzazione<br />
di un business plan? E’ fondamentale<br />
perché si passa da un aspetto<br />
puramente teorico ad uno pratico.<br />
Attraverso la costruzione del business<br />
specifico a questo obiettivo.<br />
Durante il corso sarà realizzato<br />
il business plan è<br />
questo il valore aggiunto<br />
di questa attività? Sì perché<br />
soprattutto per le PMI il<br />
fattore tempo da dedicare ad<br />
un’attività ha sempre un ruolo<br />
principale. Verificare i dati,<br />
analizzarli e completare un<br />
percorso con il business plan<br />
è sicuramente un vantaggio.<br />
È come avere una consulenza<br />
del tuo business quotidiano.<br />
Quali sono le aspettative al<br />
termine del percorso? Seguire<br />
le istruzioni del business<br />
plan e raccogliere i risultati.<br />
Stefano Massari<br />
Madeitstore<br />
Settore:<br />
Abbigliamento<br />
Prodotto:<br />
Madeitstore.com<br />
(e-commerce)<br />
plan si riesce ad affrontare nel dettaglio<br />
tutte le problematiche, che possono impattare<br />
la riuscita o meno di un progetto.<br />
La partecipazione di grandi imprese,<br />
offre valore aggiunto? Il confronto con le<br />
aziende è molto utile perché spesso bisogna<br />
affrontare delle questioni che non si imparano<br />
sui libri. Questi partner sono di aiuto<br />
anche nella risoluzione di problematiche<br />
pratiche.<br />
Quali aspettative ha la vostra azienda?<br />
Capire e acquisire la vera metodologia<br />
dell’internazionalizzazione.<br />
Andrea Ravicini<br />
Goccia Store<br />
Settore:<br />
Abbigliamento<br />
Prodotto:<br />
Gocciastore.com<br />
(ecommerce)<br />
Cosa deve fare una piccola e<br />
media impresa per vincere la<br />
sfida dell’internazionalizzazione?<br />
Inizialmente va fatta<br />
un’analisi di mercato accurata.<br />
È importante conoscere bene il<br />
posto, esserci stati, questo abbassa<br />
il rischio di errore. Bisogna<br />
avere i giusti partner e<br />
avere le giuste conoscenze, fare<br />
molti colloqui e non bisogna<br />
dare per scontata la legislazione<br />
che viene applicata dai Paesi<br />
esteri.<br />
L’idea di realizzare un business<br />
plan di internazionalizzazione<br />
all’interno del<br />
programma ha un valore<br />
aggiunto? Assolutamente sì.<br />
Avevamo inizialmente delle<br />
idee che grazie a Going International<br />
sono state per alcuni<br />
versi potenziate per altri ridimensionate<br />
perché abbiamo<br />
compreso alcune nostre lacune.<br />
La partecipazione di grandi<br />
aziende con un background<br />
sull’internazionalizzazione vi<br />
sta dando un valore aggiunto?<br />
Sì. Analizzare i casi di successo,<br />
spiegati dai protagonisti è molto<br />
importante. Per esempio l’esperienza<br />
a Google è stata molto<br />
interessante e mi ha aiutato<br />
a capire anche molte cose sulla<br />
gestione del personale.<br />
C O-O PERARE P E R COSTRUIRE NUO VI PRO GETTI DI INT ERNA ZIONALIZZA ZIO N E
10 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Sport<br />
Zorzi e Sintini: sport e vita<br />
I due campioni di volley hanno incontrato gli studenti ELIS<br />
Andrea Zorzi racconta la sua esperienza ai partecipanti del corso manageriale “School of Leaders”<br />
Andrea Zorzi e Giacomo<br />
Sintini: cosa hanno in<br />
comune? La risposta<br />
sembrerebbe molto semplice:<br />
entrambi sono due campioni<br />
del volley italiano, schiacciatore<br />
il primo, palleggiatore<br />
il secondo. Guardando i loro<br />
palmares leggiamo centinaia<br />
di vittorie, scudetti, successi<br />
con la maglia della nazionale,<br />
ma i due pallavolisti, una volta<br />
appese le scarpette<br />
al chiodo,<br />
hanno deciso<br />
di portare fuori<br />
dal campo nelle<br />
aule di scuole,<br />
università e<br />
centri di formazione<br />
quanto lo<br />
sport ha insegnato<br />
loro. Entrambi<br />
i campioni sono stati<br />
recentemente ospiti del Centro<br />
ELIS per condividere la loro<br />
esperienza umana e professionale<br />
con gli studenti.<br />
Zorzi fa parte di quella “generazione<br />
di fenomeni” che<br />
ha portato l’Italia sul tetto del<br />
volley mondiale, adesso lavora<br />
nel mondo del giornalismo, è<br />
formatore nei corsi per manager<br />
d’azienda e attore di teatro.<br />
Lo sport<br />
insegna<br />
ad affrontare<br />
le sfide<br />
della vita<br />
In queste settimane, dopo il<br />
successo della “Leggenda del<br />
pallavolista volante”, è tornato<br />
in scena con un nuovo spettacolo<br />
“L’avventuroso viaggio<br />
a Olimpia”: dopo la bruciante<br />
sconfitta della nazionale azzurra<br />
ad Atlanta nel’96, parte<br />
con i suoi compagni di viaggio<br />
alla ricerca dell’oro perduto<br />
per raccontare lo sport attraverso<br />
una delle sue millenarie<br />
meraviglie, le antiche<br />
Olimpiadi.<br />
“Zorro” ha tenuto<br />
il 9 marzo<br />
una lezione sulla<br />
leadership all’interno<br />
del programma<br />
manageriale<br />
School of<br />
Leaders. Partendo<br />
dalla sua esperienza<br />
nella nazionale italiana<br />
sotto il grande allenatore Julio<br />
Velasco, ha messo in evidenza<br />
come alcune dinamiche tipiche<br />
della pallavolo possono essere<br />
trasferite anche nel mondo<br />
aziendale, in particolare<br />
esaminando la relazione tra il<br />
leader, i follower e il contesto.<br />
Sintini, testimonial del progetto<br />
di orientamento professionale<br />
“Allenarsi per il<br />
futuro” promosso da Bosch e<br />
Randstad, ha incontrato il 2<br />
febbraio gli studenti ELIS della<br />
Scuola Professionale. Dopo<br />
aver ricevuto da parte dei rappresentanti<br />
delle aziende consigli<br />
sulle professioni più promettenti<br />
e le migliori strategie<br />
per raggiungere gli obiettivi<br />
professionali, i ragazzi hanno<br />
ascoltato la testimonianza di<br />
Jack che ha raccontato la sua<br />
storia, trasmettendo agli studenti,<br />
attraverso la metafora<br />
dello sport, l’importanza di<br />
“allenare” il proprio talento<br />
per raggiungere l’obiettivo<br />
prefissato.<br />
Una storia di coraggio e di<br />
speranza la sua, dopo una<br />
prestigiosa carriera tra grandi<br />
club, la vittoria del Campionato<br />
Europeo a giugno 2011<br />
scopre di essere malato, una<br />
diagnosi terribile: linfoma non<br />
Hodgkin. Iniziano i mesi più<br />
duri contro la malattia per non<br />
cadere in depressione o preda<br />
dello sconforto. Sostenuto dalla<br />
famiglia, dai medici, dalla<br />
fede torna ad essere un giocatore<br />
di pallavolo e il 12 maggio<br />
del 2013, solamente un anno<br />
dopo la riconquista dell’idoneità<br />
alla pratica sportiva,<br />
vince la finale scudetto con la<br />
sua squadra e viene decretato<br />
MVP (Most Valuable Player).<br />
Nel 2012 ha fondato l’Associazione<br />
Giacomo Sintini che<br />
raccoglie fondi per la ricerca<br />
contro leucemie, linfomi<br />
e mieloma e ha intrapreso la<br />
carriera da formatore motivazionale.<br />
Due campioni, due storie diverse<br />
per raccontare a giovani e<br />
adulti lo sport, i suoi valori, le<br />
sue dinamiche, imparando così<br />
ad affrontare le sfide che la vita<br />
tutti i giorni ci pone davanti.<br />
Giacomo Sintini parla agli studenti della Scuola Professionale ELIS<br />
Rio <strong>2016</strong><br />
Partnership<br />
DHL-Coni<br />
“Lo sport ha il potere di cambiare<br />
il mondo. Ha il potere di<br />
suscitare emozioni. Ha il potere<br />
di unire le persone come poche<br />
altre cose al mondo. Parla<br />
ai giovani in un linguaggio<br />
che capiscono […]” sono le celebri<br />
parole di Nelson Mandela,<br />
riportate nella sezione<br />
dedicata alla responsabilità<br />
sociale del sito di CONI.<br />
DHL come il Centro ELIS ha<br />
un forte legame con lo sport,<br />
condividendone i valori chiave<br />
come la passione, il rispetto,<br />
lo spirito di gruppo e la<br />
voglia di superarsi, che ben si<br />
sposano con la cultura sportiva<br />
e di convivenza sociale.<br />
L’azienda, leader mondiale<br />
dei trasporti e della logistica,<br />
che da anni fa parte del consorzio<br />
ELIS, diventa partner<br />
del CONI, supportando l’Italia<br />
alle Olimpiadi di Rio <strong>2016</strong>.<br />
“Siamo orgogliosi di poter associare<br />
il nostro brand a quello<br />
del CONI per tutto il resto<br />
del <strong>2016</strong> non soltanto perchè<br />
si tratta del più autorevole organismo<br />
sportivo italiano, che<br />
incarna i valori più puri dello<br />
sport” ha dichiarato Alberto<br />
Nobis, AD di DHL Express<br />
Italy. “La nostra sponsorship<br />
coincide con la missione di favorire<br />
progetti per la diffusione<br />
della pratica e della cultura<br />
sportiva a tutti i livelli della<br />
società; significa promuovere<br />
le eccellenze del nostro Paese<br />
in tutto il mondo, con uno<br />
sguardo speciale ai giovani<br />
perchè puntare su di loro significa<br />
puntare sul nostro futuro”.<br />
Le Olimpiadi di Rio, prima<br />
edizione di un’Olimpiade<br />
sudamericana, segnano la<br />
XXXI edizione dei Giochi<br />
Olimpici.<br />
Avranno inizio il 5 Agosto, in<br />
pieno inverno per il Brasile.<br />
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Con il Master Open Lab ELIS:<br />
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<strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
Attività formative<br />
11<br />
Logica, programmazione e robotica<br />
La sfida del coding e del pensiero computazionale nella scuola<br />
Nella legge 107/2015 de<br />
“La Buona Scuola” è citata<br />
anche l’educazione<br />
scolastica al pensiero computazionale<br />
e al coding: segnale che<br />
questi temi hanno raggiunto le<br />
istituzioni, sotto la spinta di un<br />
movimento dal basso.<br />
Il pensiero computazionale, la<br />
programmazione informatica<br />
(coding) e la robotica hanno<br />
un forte valore per lo sviluppo<br />
cognitivo e della persona, fondamentali<br />
per la formazione<br />
degli studenti nell’era digitale<br />
così come indicato dal Piano<br />
Nazionale Scuola Digitale<br />
(PNSD), documento del Ministero<br />
dell’Istruzione che costituisce<br />
il pilastro de La Buona<br />
Scuola, in una strategia complessiva<br />
di innovazione della<br />
scuola italiana.<br />
L’esperienza in queste discipline<br />
forma abilità e conoscenze<br />
spendibili nello studio e nella<br />
vita: immaginare, pianificare,<br />
programmare, scoprire difetti,<br />
raggiungere obiettivi, sentirsi efficaci,<br />
persistere di fronte alle difficoltà,<br />
riconoscere i propri limiti,<br />
comunicare i risultati, collaborare.<br />
Capacità importanti nel mondo<br />
del lavoro e in azienda.<br />
Anche il presidente americano<br />
Barack Obama ha esortato gli<br />
studenti USA: “Non comprate<br />
un nuovo videogioco, fatene<br />
uno. Non scaricate l’ultima app,<br />
disegnatela” e per innalzare il<br />
livello tecnologico del paese, ha<br />
stanziato 4 miliardi di dollari,<br />
equiparando l’insegnamento<br />
del coding a quello di una lingua<br />
straniera.<br />
Nel secolo passato, un fattore<br />
chiave per lo sviluppo della<br />
moderna società industriale è<br />
stato l’inclusione di discipline<br />
quali la matematica, la fisica,<br />
la biologia e la chimica come<br />
obbligatorie nella scuola secondaria,<br />
introducendole già nella<br />
primaria. Lo scopo non era far<br />
diventare tutti matematici o<br />
biologi, ma diffondere concetti<br />
ormai riconosciuti come basilari<br />
per ogni cittadino.<br />
Senza una vera comprensione<br />
delle fondamenta culturali e<br />
scientifiche dell’informatica,<br />
alla base delle tecnologie digitali,<br />
rischiamo – soprattutto in<br />
Italia – di essere consumatori<br />
passivi e ignari, invece che<br />
soggetti consapevoli di tutti gli<br />
aspetti in gioco.<br />
CORSI ELIS ROBOTICS<br />
Per questo, la Scuola Professionale<br />
organizza i corsi “ELIS<br />
Robotics” rivolti a giovani tra<br />
7 e 16 anni. Quattro percorsi<br />
didattici: MySmartFun, MyGame,<br />
MyRobot e MyArduino che,<br />
mediante una didattica laboratoriale,<br />
unendo alla creatività<br />
dei giovani, l’apprendimento<br />
interattivo di competenze logiche,<br />
computazionali e robotiche<br />
consentiranno agli studenti<br />
di dare vita alle loro idee tecnologiche.<br />
Ogni corso si struttura in 12 lezioni<br />
pomeridiane, per consentire<br />
la partecipazione agli studenti<br />
che frequentano le lezioni<br />
scolastiche a “tempo pieno”.<br />
Per maggiori informazioni sui<br />
corsi in partenza scrivere a<br />
corsirobotica@elis.org.<br />
MySmartFun<br />
7-10 anni<br />
I piccoli studenti apprendono le basi del<br />
pensiero computazionale, fra logica e<br />
divertimento. Lo scambio di idee e soluzioni<br />
tra pari, favorisce crescita relazionale<br />
e problem solving.<br />
MyGame<br />
11-14 anni<br />
I ragazzi apprendono le basi del pensiero<br />
computazionale. Attraverso “Scratch”,<br />
software didattico per la creazione di<br />
oggetti animati e interattivi, impareranno<br />
a programmare un videogioco.<br />
MyRobot<br />
11-14 anni<br />
Gli studenti apprendono i principi della<br />
robotica col metodo “imparare divertendosi”.<br />
Sperimenteranno le automazioni<br />
e l’assemblaggio, per costruire il proprio<br />
robot.<br />
MyArduino<br />
15-16 anni<br />
I ragazzi imparano a programmare Arduino<br />
per generare automazioni.<br />
Entreranno nel mondo dell’Internet of<br />
Things, utilizzando i sensori di movimento,<br />
di pressione, di colore e tattili.<br />
Casali delle Rocche di Ovindoli<br />
Attività formative, culturali e spirituali, immersi nella natura<br />
I<br />
Casali delle Rocche di Ovindoli,<br />
situati nella splendida<br />
cornice del parco regionale<br />
del Sirente – Velino, ogni anno<br />
ospitano giovani e adulti per<br />
attività formative, culturali e<br />
spirituali, da quest’anno anche<br />
famiglie, enti professionali,<br />
aziende, curie vescovili e scuole<br />
potranno partecipare ai corsi<br />
organizzati dal Centro ELIS o<br />
proporre nuove attività formative<br />
avendo la possibilità di soggiornare<br />
ed usufruire di tutti i<br />
servizi messi a disposizione dalla<br />
struttura.<br />
I Casali delle Rocche, composti<br />
da un casale antico, costruito<br />
dal Marchese Torlonia nel 1939<br />
e donato nel 1967 dal marchese<br />
Alessandro Gerini all’Associazione<br />
Centro ELIS, e da un casale<br />
nuovo edificato negli anni novanta,<br />
sono dotati di trentuno<br />
camere matrimoniali o singole<br />
per 50 ospiti, una sala ristorante<br />
con 57 posti, reception h24, parcheggio<br />
auto interno gratuito,<br />
saletta bar “self service”, biblioteca<br />
con attrezzature multimediali,<br />
meeting & business point<br />
e una cappella per celebrare la S.<br />
Messa.<br />
Comfort e relax per gli ospiti ma<br />
anche l’opportunità di praticare<br />
attività sportive.<br />
I Casali delle Rocche sono situati<br />
ad un passo dalle migliori<br />
stazioni sciistiche del centro<br />
Italia: per gli appassionati degli<br />
sport invernali 22 km di piste si<br />
snodano tra quota 1400 e 2200<br />
metri ed è possibile usufruire<br />
di sconti per attrezzature, lezioni<br />
di sci e snowboard presso la<br />
“Scuola Sci Magnola” oltre ad<br />
avere tariffe convenzionate per<br />
gli Skypass. Agevolazioni anche<br />
per chi preferisce accedere alle<br />
piscine olimpioniche del centro<br />
“Pinguino Village” di Avezzano<br />
o fare una passeggiata in bicicletta.<br />
Gli amanti della natura e non<br />
solo potranno calarsi in incantevoli<br />
scenari come quello offerto<br />
dal Parco regionale naturale<br />
del Sirente Velino, tra i più estesi<br />
ed importanti d’Italia. Paesaggi<br />
dolci e rilassanti, ripidi pendii<br />
rocciosi, eccezionali esemplari<br />
floristici e faunistici e la presenza<br />
di templi, castelli, torri e borghi<br />
medievali regalano uno spettacolo<br />
suggestivo ed emozionante.<br />
A 7 km dalla città di Avezzano<br />
si trova Alba Fucens, un gioiello<br />
archeologico situato ai piedi<br />
del Monte Velino, dove gli scavi<br />
hanno riportato alla luce il mercato,<br />
le terme, ricche di mosaici<br />
con raffigurazioni marine, i<br />
bagni, maschili e femminili, e<br />
il sacello di Ercole. L’anfiteatro,<br />
grazie all’ottima acustica ospita<br />
iniziative di carattere culturale,<br />
concerti e rappresentazioni teatrali<br />
dei grandi classici greci e<br />
latini.<br />
Pubblicazione trimestrale<br />
dell’Associazione Centro ELIS di Roma<br />
Aut. Tribunale di Roma<br />
n. 405/1985 del 3/9/1985<br />
Poste Italiane Spa<br />
Spedizione in abbonamento postale<br />
D.L.gs. 353/2003<br />
(conv. in 27/02/2004 n46)<br />
art.1, comma 2 DCB Roma<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Fortunato Perez<br />
REDAZIONE E GRAFICA<br />
Francesca De Mitri Pugno,<br />
Salvatore Satta,<br />
Michela Spano<br />
Via Sandro Sandri, 71 - 00159 Roma<br />
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comunicazione@ELIS.org<br />
www.ELIS.org<br />
Stampa: G.P.S. srl<br />
via E. D’Onofrio 68 - 00155 Roma
12 <strong>aprile</strong> <strong>2016</strong> - n.65<br />
WWW.ELIS.ORG<br />
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LAUREATO NEL 2012<br />
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Nel 2015 abbiamo<br />
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