QUESTIONE GIUSTIZIA
QG_2015-4
QG_2015-4
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Obiettivo 1: Il valore del dissenso<br />
te il reato di reckless operation on sidewalk previsto<br />
dall’art. 33 della Vehicle and Traffic Law di New<br />
York. Chi, pur avendo l’autorizzazione a manifestare,<br />
non obbedisca a un ordine della polizia di spostarsi,<br />
può essere arrestato (se teoricamente ostruisce<br />
il traffico delle macchine o dei pedoni) e risponde<br />
dell’onnicomprensivo reato di disorderly conduct 26 .<br />
Si tratta di divieti rispetto ai quali spesso la discrezionalità<br />
lasciata alla polizia non investe soltanto<br />
l’an, ma anche il come devono essere rispettati. Così,<br />
per esempio, dei ben 1.827 arresti effettuati durante<br />
la manifestazione contro la Convention repubblicana<br />
del 2004 (particolarmente osteggiata dopo l’elezione<br />
presidenziale “rubata” del 2000), la grandissima<br />
parte (1.342) riguardava la violazione di divieti<br />
di tipo amministrativo liberamente interpretati dalla<br />
polizia. Fra questi, di cui hanno più recentemente<br />
fatto le spese le centinaia di manifestanti di Occupy<br />
Wall Street arrestati nell’ottobre del 2011, quello -<br />
integrante l’illecito di disorderly conduct - di scendere,<br />
anche solo per un momento, dal marciapiede! 27<br />
D’altronde le linee guida del dipartimento di polizia<br />
di New York (il più importante per numeri e finanze<br />
di tutti gli Stati Uniti), relative al comportamento da<br />
tenere durante le manifestazioni, spiegano ai poliziotti<br />
come i manifestanti possano mostrare cartelli,<br />
ma non tenere aste per sorreggerli, perché sarebbero<br />
in quel caso suscettibili di arresto per aver commesso<br />
il reato di «criminal possession of a weapon»<br />
(possesso criminale di un’arma) in base all’art. 265<br />
della NY. Penal Law (giacché le aste potrebbero essere<br />
usate come bastoni); e per lo stesso reato sono<br />
perseguibili e quindi arrestabili anche coloro che detengono<br />
cavi elettrici (cd «sleeping dragons») per<br />
legarsi fra di loro in modo da rendere più difficoltoso<br />
un eventuale arresto. D’altronde perfino la resistenza<br />
passiva ai pubblici ufficiali può essere perseguita<br />
come ostruzione dell’amministrazione pubblica secondo<br />
l’interpretazione data dalla polizia di N.Y.. Se<br />
poi è vero che un manifestante può insultare senza<br />
conseguenze un poliziotto, qualora tuttavia «le parole<br />
siano parte di un disegno volto a dar fastidio»<br />
o siano accompagnate da «un contatto fisico, per<br />
quanto solo accennato» allora, sempre secondo le linee<br />
guida della polizia di N.Y. (non smentite peraltro<br />
dalle Corti di giustizia e con buona pace del diritto<br />
di insulto ai poliziotti) gli agenti sono legittimati ad<br />
arrestare i manifestanti e accusarli di harassment in<br />
base alla sezione 240 della legge penale di New York.<br />
Tra le maglie della distinzione astratta fra norme<br />
content-based e norme content-neutral si nasconde<br />
perciò una possibile commistione di categorie, che<br />
può portare in concreto la seconda a scivolare sulla<br />
prima, con una conseguente pesante restrizione nei<br />
fatti di quella libertà di manifestare il proprio pensiero<br />
che, a livello declamatorio, rimane invece un<br />
principio inviolato. La stessa distinzione poi, nel suo<br />
uso distorto, ma pur sempre efficace dal punto di<br />
vista di chi aspira a censurare il dissenso, permette<br />
alla polizia di arrestare selettivamente i dimostranti<br />
scomodi o invisi per le idee che manifestano 28 . E se<br />
questi ultimi, all’udienza in cui si discute la legalità<br />
del loro arresto (cd hearing of first appearance, da<br />
tenersi entro 48 ore) riusciranno a dimostrarne l’infondatezza<br />
29 , l’obiettivo di impedirne l’espressione<br />
del pensiero sarà comunque stato raggiunto e i costi<br />
dell’eventuale transazione sul risarcimento dei danni<br />
saranno sopportati dai contribuenti e quindi dalla<br />
collettività tutta. In ogni caso è la collettività che sopporta<br />
i diversi e più importanti costi del cd chilling effect<br />
(autocensura) sulla libertà di manifestare il proprio<br />
pensiero che l’ampia discrezionalità del potere di<br />
arresto di cui gode la polizia produce. Tanto il manifestante<br />
arrestato, quanto coloro che hanno assistito<br />
all’arresto, saranno infatti scoraggiati dal partecipare<br />
a future manifestazioni di piazza, laddove i confini<br />
non solo della libertà di parola, ma anche della libertà<br />
personale, appariranno loro incerti.<br />
26. New York Penal Law section 240.20, punito con la detenzione fino a 15 giorni e con una pena pecuniaria.<br />
27. Cfr. 700 Arrested After Wall Street Protest on Brooklyn Bridge, Fox News, October 02, 2011: «‘Multiple warnings by police were<br />
given to protesters to stay on the pedestrian walkway and that if they took roadway they would be arrested,’ said Paul Browne, the chief<br />
spokesman of the New York Police Department.», reperibile al sito: http://www.foxnews.com/us/2011/10/01/500-arrested-after-wallstreet-protest-on-nys-brooklyn-bridge.<br />
Per ragguagli sulla causa intentata (e recentemente persa) dai manifestanti per il risarcimento dei<br />
danni per questi ed altri comportamenti ritenuti scorretti da parte della polizia newyorkese, cfr. Court Dismisses Occupy Wall Street’s<br />
Brooklyn Bridge Lawsuit, 24 Feb 2015, The Huffington Post – Cfr. il sito http://www.ooyuz.com/geturl?aid=4276464#sthash.meFFWla3.dpuf.<br />
28. E che l’arresto sia sovente pretestuoso è testimoniato dai tanti casi in cui esso risulta fine a se stesso, risolvendosi in una rapida archiviazione<br />
dell’accusa. Cfr. per esempio Shipler, op. cit., 246.<br />
29. Ciò che non è mai facile in quanto, secondo il quarto emendamento della Costituzione federale, l’arresto deve basarsi sulla probable<br />
cause che la persona stesse commettendo un reato. Il criterio per stabilire se vi fosse una probable cause è però impreciso e fortemente<br />
dipendente dall’interpretazione data alla situazione concreta. Si tratta, infatti, di valutare la totalità delle circostanze in cui l’arresto è avvenuto<br />
e capire se le informazioni che la polizia aveva a sua disposizione facessero supporre con una «fair probability» che il reato fosse<br />
stato posto in essere.<br />
Questione Giustizia 4/2015<br />
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