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<strong>Bioetica</strong> & <strong>Società</strong> - <strong>Anno</strong> <strong>XIII</strong> - n. 2/3 - maggio/dicembre 2015<br />
VITA NASCENTE E BIOPOLITICA • CARLO E MARINA CASINI<br />
dello stesso sesso di cui almeno una con cittadinanza italiana e residenza in<br />
Roma. Questa delibera è stata emanata nonostante che poco tempo prima, il<br />
31 ottobre 2014, il prefetto di Roma avesse annullato su indicazione del Ministro<br />
dell’Interno, le trascrizioni già eseguite dal sindaco. Ne è nato un contenzioso<br />
che ha visto in un primo momento la sentenza n. 3912 del Tar Lazio (9 marzo<br />
2015) che ha dichiarato nullo il provvedimento del Prefetto stabilendo che<br />
l’annullamento delle trascrizioni nei registri comunali dei matrimoni tra persone<br />
dello stesso sesso celebrati all’estero, può essere disposto solo dall’autorità giudiziaria<br />
ordinaria e non dal Ministro dell’Interno o dal Prefetto e, in un secondo<br />
momento, la sentenza del Consiglio di Stato che, invece, il 26 ottobre 2015, ha<br />
dichiarato valido il provvedimento con cui il Prefetto di Roma aveva annullato le<br />
trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero.<br />
Né va trascurato un filone giurisprudenziale in base al quale il connubio tra<br />
PMA e omosessualità sta cercando di penetrare nell’adozione e nel riconoscimento<br />
di un rapporto di filiazione attraverso le decisioni dei tribunali. Alla sentenza<br />
del Tribunale dei minori di Roma (30 luglio 2014), hanno fatto seguito le<br />
decisioni del Tribunale dei minori di Bologna (10 novembre 2014, n. 4701), della<br />
Corte di Appello di Torino (4 dicembre 2014), ancora del Tribunale per i minorenni<br />
di Roma (22 ottobre 2015) e della Corte di Appello di Milano (10 dicembre<br />
2015). 14<br />
A questo punto la nostra riflessione incrocia anche la «teoria del gender». Il<br />
tema della famiglia, dell’educazione sessuale, dell’identità di genere coinvolge<br />
in pieno la dialettica tra le politiche «sulla vita» e le politiche «per la vita». A<br />
riguardo va ricordata la manifestazione in piazza San Giovanni del 20 giugno<br />
2015 promossa dal Comitato «Difendiamo i nostri figli». Le politiche «sulla» famiglia<br />
che si presentano come aperte ed inclusive in nome dei diritti civili sono<br />
in realtà chiuse ed escludenti, perché si chiudono alla verità antropologica primordiale:<br />
l’importanza fondamentale dei figli per la società e per lo Stato; la conseguente<br />
rilevanza della diversità/complementarietà della dimensione sessuata<br />
maschile e femminile; la fondamentalità della famiglia. Ma è ormai imminente<br />
la discussione nell’aula del senato della proposta cd