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accontava di aver vissuto sulla propria pelle la storia<br />
di In guerra per amore. Questo ha generato un<br />
carico emotivo per tutta la durata delle riprese. Ho<br />
cercato di non risparmiarmi anzi di consumarmi e<br />
di bruciare per essere il più possibile dentro il personaggio.<br />
Per me il film si gira a cuore aperto per<br />
cercare di regalare il più possibile autenticità.<br />
Il suo personaggio è Teresa, ce lo può raccontare?<br />
Una giovane mamma con un bambino di dieci<br />
anni che aspetta il ritorno del suo compagno partito<br />
per la guerra. Vivo in una casa con il padre del<br />
mio compagno, una voce antifascista. Il mio temperamento<br />
è quello di una madre responsabilizzata,<br />
con l’intento di far vivere al proprio bambino una<br />
vita il più possibile stabile nonostante gli eventi.<br />
Non è stato certamente un ruolo facile.<br />
Certamente no. Io nella vita non ho ancora avuto<br />
l’esperienza della maternità. Eppure, il ruolo<br />
che interpreto ha risvegliato delle sensazioni insite<br />
– secondo me - in ogni donna, alcune in modo<br />
maggiormente spiccato e altre in maniera minore.<br />
Prima ancora di parlare di senso di maternità – con<br />
grandissime virgolette – posso, invece, trattare l’argomento<br />
responsabilità. Contestualizzando il mio<br />
ruolo nel film, nella magia sprigionata, io ho finito<br />
per aderire a Teresa. E per come conosco io il cine-<br />
Stella Egitto scopre giovanissima la sua passione<br />
per la recitazione ed inizia il suo percorso<br />
di formazione all’Accademia Nazionale<br />
d’Arte drammatica Silvio d’Amico di Roma.<br />
Nel 2009 inizia la sua carriera in teatro recitando<br />
in opere classiche e moderne, sotto<br />
la guida di importanti registi, tra i quali<br />
Ferro, Cappuccio, Pugliese e in compagnia<br />
con Gianmarco Tognazzi. Dopo la commedia<br />
brillante Ti Stimo Fratello, il film di Aurelio<br />
Grimaldi Diario di un’inquietudine, attualmente<br />
in fase di post produzione, Stella è<br />
stata scelta da Pif per la sua seconda opera<br />
In guerra per amore che uscirà nelle sale il<br />
27 Ottobre 2016. Stella è un attrice molto<br />
amata dal pubblico televisivo: dall’esordio<br />
in Decameron di Daniele Luttazzi a Squadra<br />
Antimafia 3, passando per Questo nostro<br />
amore e I ragazzi di Pippo Fava, da Gli anni<br />
spezzati diretta da Graziano Diana fino alla<br />
nuova serie Romanzo siciliano diretta di Lucio<br />
Pellegrini. Sul web ha recitato con la serie<br />
Forse Sono io 2.<br />
ma, per come almeno lo vivo succede che le cose<br />
accadono naturalmente. Avere per mano un ragazzino<br />
di dieci anni e dover scappare sotto i bombardamenti,<br />
ti porta naturalmente a mettere davanti a<br />
te il tuo ragazzino. Anche capire il contesto storico<br />
ha richiesto una notevole preparazione: ho rispolverato<br />
un po’ dei ricordi di mia nonna, ho guardato<br />
e letto diversi libri, mi sono molto documentata. E,<br />
nonostante tutto, uno dei ricordi più belli della lavorazione<br />
del film è il sorriso stampato sulle labbra<br />
dopo dodici ore ininterrotte di set di tutte le persone<br />
coinvolte.<br />
Uno dei punti cruciali del film è la richiesta di<br />
un accordo con la mafia da parte dell’esercito<br />
americano. Un argomento del quale si è sempre<br />
parlato molto poco in Italia, soprattutto nel cinema<br />
popolare.<br />
Sicuramente Pif ci ha conquistati in tanti col suo<br />
primo film, soprattutto col suo sguardo. Questo<br />
significa che tu racconti qualcosa di preciso con il<br />
tuo punto di vista. Lui ha un grandissimo talento<br />
e ha il pregio di narrare una storia spiazzando,<br />
dicendoti qualcosa di altro. Questa è la sua cifra<br />
stilistica.<br />
Ci sono stati problemi nel portare avanti il soggetto<br />
del film per le sue tematiche?<br />
Qualunque cosa smuova le coscienze dal marcio e<br />
dal mediocre è senza dubbio un elemento di disturbo.<br />
Hanno cercato di assopirci e farci abbassare i<br />
nostri parametri del concetto di giusto e sbagliato.<br />
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